Associazione C.E.A.S-Legambiente di Isili, Progetto A scuola di ambiente Concorso La Natura: una palestra sotto il cielo

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1 Cumunu de Xrèxei Ufitzìu de sa Lìngua sarda Sa classi segunda de sa scola mèdia de Xrèxei, in su mesi de donniasantu 2013, at partecìpau a unu cuncursu de ideas, bandiu de su C.E.A.S de Isili, Le vie del Treno Parco Asusa Isili). Su C.E.A.S est un Enti de Legambiente chi s intèressat de s ambienti e de su territòriu e po custu fait atividadis educativas, indiritzadas a is scolas po sensibilìzai is piciocheddus a essi rispetosus cun s ambienti. Totus is progetus de su C.E.A.S tenint finalidadis didaticas educativas. Su cuncursu de ideas Sa Natura: una palestra asuta de su celu ( La natura: una Palestra sotto il cielo) tenit custu precisu obietivu. Totu est cumèntzau cun is incendius chi cust istadi 2013 ant distrùgiu etarus medas de boscu, specialmenti in sa bidda de Laconi. Partendu de custu, su C.E.A.S at invitau a partecipai a su cuncursu is scolas secundarias de primu gradu de su territòriu. Su tema de su traballu depiat essi cussu de avalòrai s ambienti naturali e is risorsas cosa sua po praticai su sport e d-ònni atra atividadi de svagu e de divertimentu a s ària aberta. Is piciocheddus de sa scola mèdia de Xrèxei ant scritu su testu innoi presenti, chi at bintu su segundu prèmiu. A su testu, scritu in italianu, est stètiu aciuntu unu contu, scritu in sardu, a cantu si fredda de natura e de ambienti. Associazione C.E.A.S-Legambiente di Isili, Progetto A scuola di ambiente Concorso La Natura: una palestra sotto il cielo La natura palestra di creatività sotto il cielo 1

2 Istituto Comprensivo di Isili- Scuola Secondaria di Primo Grado di Gergei Classe 2 A Referenti: Prof.ssa Angela Gaviano e Prof.ssa Caterina Olla Dott.ssa M.Antonietta Orrù, Consulente dello Sportello Linguistico del Comune di Gergei Gergei, 24 ottobre 2013 Cari amici, nostri coetanei della Scuola Media di un paese del Trentino, noi siamo un gruppo di ragazzi che frequenta la classe seconda media di un piccolo paese della Sardegna, Gergei, in Provincia di Cagliari. Gergei è circondato da fertili vallate coltivate a uliveti, vigneti, cereali e ortaggi diversi. Sicuramente, un ambiente molto diverso dal vostro, che ci piacerebbe conoscere. Il nostro è un territorio immerso in un ambiente per lunghi tratti incontaminato, con bellissime strade di campagna panoramiche poco battute, grazie alle quali ci si può trovare a cavallo tra vallate, con vedute a perdita d occhio. Tra i nostri compagni ci sono due ragazzi, uno di Escolca e l altra di Serri, paesi molto vicini a Gergei, con un territorio e un ambiente molto simili al nostro. 2

3 Questo che noi stiamo elaborando è un testo, avente la forma di una lettera, che noi indirizziamo a voi e con la quale è nostro intento partecipare ad un concorso di idee, proposto dall Associazione C.E.A.S-Legambiente di Isili, nell ambito del progetto A scuola di ambiente. Ci è stata data la possibilità di scelta sulla tipologia e sul formato dell elaborato. Abbiamo pensato a voi del Trentino perché riteniamo che nella vostra Regione, molto ricca di verde e di boschi, certe cose non accadano. Vi vogliamo raccontare le nostre riflessioni sugli incendi che, da sempre, sono un grave problema per tutta la Sardegna, compreso il nostro paese. Infatti, quest estate, in alcune delle nostre campagne e soprattutto a Laconi, un paese vicino, sono scoppiati degli incendi che hanno distrutto molti ettari di fertile territorio e boschi di piante diverse. Niente si sa dei responsabili di questi incendi che hanno provocato gravissimi danni al territorio e all ambiente. Sappiamo, però, che i piromani, quelli che appiccano il fuoco, sono delle persone vendicative che non hanno rispetto né per la natura e tanto 3

4 meno per gli uomini, per quegli uomini consapevoli che la natura è salute, ricchezza, cultura, amore e rispetto. Purtroppo, chi appicca il fuoco non vive con questi insegnamenti. Mentre, noi ragazzi dobbiamo essere educati, sia a casa sia a scuola, ad amare e valorizzare l ambiente naturale e le sue risorse. A noi ragazzi, questo concorso ci da l opportunità di prendere coscienza di quella che è la specificità del nostro territorio e delle sue risorse, per poterne godere in modo consapevole e soprattutto per esprimere le nostre idee per una sua migliore tutela, valorizzazione e proposta-programmazione di progetti. Infatti, troppo spesso, noi ragazzi non siamo coinvolti nella pianificazione territoriale del nostro ambiente, mentre pensiamo, che sia opportuno fare sentire la nostra voce, così come stiamo facendo in questa circostanza. Con questo elaborato, così come ci chiede il regolamento del concorso, dal titolo La Natura: una palestra sotto il cielo, dobbiamo scegliere, fra lo sport e il gioco, quale attività di svago da praticare all area aperta, nel nostro territorio. E per questo, vogliamo farvi partecipi dei nostri sogni ad occhi aperti. L esperienza che vi raccontiamo ci ha coinvolto personalmente durante l estate scorsa ed è stata a dir poco indimenticabile: l oratorio ha ideato e organizzato una giornata ecologica in località Su Piroi, nelle campagne di Gergei, non molto lontano dalla chiesa rurale di San Salvatore. Questa è una località destinata alla coltura dell ulivo, dove domina la folta macchia mediterranea, tra cui il mirto, il lentischio, il rovo, l assenzio, la ferula, l asparago e tanti altri esemplari. Abbiamo vissuto la giornata all insegna del divertimento e non solo. La nostra è stata una vera e propria scoperta della bellezza della nostra natura che ci ha fatto provare sentimenti di meraviglia, ma anche di gioia e di gratitudine per tutto ciò che ci circonda. Infatti, incantati dalla bellezza dell ambiente e da quanto la natura ci mostrava in quel momento, ciascuno di noi ha elaborato delle idee e proposto qualche piccolo progetto proprio per valorizzare la natura che ci circonda. 4

5 Pensiamo possa essere utile fare un confronto con il vostro territorio e il vostro ambiente naturale. Uno di questi pomeriggi abbiamo avuto l opportunità di tornare in questa località e tutto ci è apparso più bello, perché i colori e i profumi dell autunno sono unici, particolari, molto differenti da quelli estivi. Anche i nostri giochi all aperto hanno avuto altri sapori e altri colori, tutto alla luce di quello che può rappresentare la palestra ludica sotto il cielo, sì, perché la natura ci è apparsa una vera palestra sotto il cielo, offrendoci l occasione per creare, pensare, ideare, fare, giocare, colorare, disegnare, scrivere, gustare, raccogliere, costruire, riciclare e tanto altro ancora. Basta solo un po di creatività e si possono fare tante cose, utilizzando solo ed esclusivamente materiale naturale. Lo svago all area aperta può esprimersi in mille modi. Tornati in classe ci siamo divisi in gruppo per mettere in pratica il nostro slogan: La natura palestra di creatività sotto il cielo. In questo modo l attivita ludica che doveva farci divertire tanto, per ricordare una giornata di svago, si è trasformata in una vera e propria attività didattica e creativa, non solo in località Su Piroi, ma anche in classe con il supporto dell insegnate di italiano e di educazione artistica e l operatore dello Sportello Linguistico del Comune di Gergei. L attività svolta in classe si è sviluppata in differenti fasi: 1. La realizzazione di un racconto ambientato nel nostro paese e nelle nostre campagne. 5

6 La scoperta di Rosa Rosa era una signora di quasi sessant anni che viveva a Gergei, un piccolo paese della Sardegna. Viveva sola, aveva perso il marito e non avendo avuto figli trascorreva le sue giornate in solitudine. Rosa si chiedeva spesso se si poteva trovare in natura la dimensione della sua solitudine, un luogo che potesse darle il senso visivo di ciò che provava dentro il suo cuore. Un giorno partì per il viaggio e iniziò la sua ricerca, cercò molto. Pensava di trovare il suo luogo lontano dal paese natìo. Un giorno s era posta davanti al mare, ma sentì che il movimento delle onde non rispecchiava la solitudine che provava. Ben presto si rese conto che era inutile cercare lontano, solo nel luogo in cui lei era stata fino ad allora e aveva vissuto per tanti anni poteva trovare ciò che cercava. Ogni pomeriggio, Rosa decideva perciò di uscire di casa e di percorrere piccole strade di campagna. Arrivata nel punto più alto del paese,, scorreva con lo sguardo le boscaglie fitte di macchia mediterranea, i licheni, i muschi secchi, i muretti a secco, le greggi che vagavano lente, accompagnate dai cani, le case lontane. Nessuna voce si sentiva, solo il pendolìo dei campanacci che le pecore muovevano e il vento, un forte maestrale. I suoi profumi, il luogo nel quale era nata, cresciuta e vissuta, la sua natura che la conosceva più di chiunque altro al mondo, poteva porre fine alla sua disperata ricerca. Rosa rimaneva interi pomeriggi ad ammirare il suo mondo, sì, perché pensava che la 6

7 natura che la circondava fosse realmente sua, ad essa apparteneva ed era la natura l unica,sola come lei, che poteva darle sollievo e serenità. Al nostro racconto, così come ci ha suggerito l Operatore dello Sportello Linguistico del Comune di Gergei, con il quale facciamo qualche progetto per la tutela della Lingua sarda, come prevede la Legge 482/1999 (a tutela delle minoranze linguistiche), vi alleghiamo un racconto in Lingua sarda (variante locale, con l aggiunta della traduzione in italiano), raccontatoci da un anziana donna del paese. Questo racconto in un modo o nell altro ha a che fare con la Natura. Ztia Fustìghina Ztia Fustìghina fuat una becìtedda pòbura pòbura, in s ierru non tèniat linna po si callèntai e pagu cosa de pàpai, poita non podiat trabàllai in su sartu. Tandu eita fiat? Candu non proiat ci bèssiat a su sartu po cìcai cancuna cosa de si ponni in buca, poita non ddi praxiat a bandai a pèdiri in bìxinau. Ztia Fustìghina ca fuat una fèmina abituada a papai de totu cussu chi su sartu ddi podiat dònai non si pigat pentzamentu. Aici ci passat s ierru. Po si callèntai ztia Fustighina bèssiat a cìcai linna s ùrtima diì de su mesi de gènnaxu. Chi cussa diì proiat, tzia Fustìghina non podiat boddiri linna e tandu non si pòdiat callèntai. Custu fuat unu sinnalli bonu, boliat nai ca su frius dèpiat durai pagu. Invecis, chi cussa diì non proiat, boliat nai ca tzia Fustìghina pòdiat bessiri a cicai còranta fustigus de linna. Tzia Fustìghina, cun còranta fùstigus podiat àllui su fogu po còranta diìs. Custu boliat nai ca su frius dèpiat durai po tempus meda. Zia Fustighina Zia Fustighina era una vecchietta molto povera, in inverno non aveva legna per riscaldarsi e niente da mangiare perché non poteva lavorare in campagna. Allora cosa faceva? Quando non pioveva andava in campagna a cercare qualcosa da mettere in bocca, perché non le piaceva chiedere l elemosina in vicinato. Zia Fustighina che era una donna abituata a mangiare di tutto quello che la campagna poteva offrirle non si preoccupava. Così trascorreva l inverno. Per riscaldarsi zia Fustighina usciva di casa 7

8 l ultimo giorno del mese di gennaio. Se quel giorno pioveva, zia Fustighina non poteva raccogliere la legna, per cui non poteva riscaldarsi. Questo era un segnale, voleva dire che il freddo sarebbe durato poco. Invece, se quel giorno non pioveva, significava che zia Fustighina poteva uscire a cercare quaranta rametti di legno. Zia Fustighina, con quaranta rametti di legno poteva accendere il fuoco per quaranta giorni. Questo significava che il freddo sarebbe durato a lungo. 2. La realizzazione di elaborati grafici nei quali abbiamo rappresentato delle palestre all aperto dove ragazzini come noi svolgono attività ludiche, alcune tradizionali, e attività sportive come il calcio etc 3. Realizzato composizioni floreali (una ghirlanda) con materiale naturale. 8

9 4. Disegnato con foglie e fiori selvatici. Tutto a costo zero. Non è stato necessario comprare colori. 5. Raccolta di materiale vegetale in fiore e non, con e senza il frutto tra i quali lentischio, una grande varietà di bacche ( di rose selvatiche, di mirto e altro). 6. Gustato le bacche del corbezzolo e del mirto. 7. Riciclato un pezzo di legno trovato in campagna. 8. Ideato attraverso i nostri elaborati grafici un parco giochi, all interno del quale ci sono dei viali, aiuole piene di fiori, prati con l erba sempre falciata bene, un laghetto con dei cigni e anatre. Ci sono anche tanti boschetti dove si potrebbe passeggiare in mezzo agli alberi. Ci sono tanti spazi per i ragazzini con gli scivoli, le altalene, i girelli, le assi di equilibrio, le reti per arrampicarsi. Ma anche uno spazio per allestire un aula didattica dove poter svolgere lezioni di educazione ambientale. Le lezioni sul campo sarebbero sempre molto istruttive e piacevoli. Ci piace pensare che l attività ludica si possa svolgere, contemporaneamente, con l insegnamento delle materie scolastico. 9. Inventato e scritto slogan relativi alla natura, come lo slogan La natura: palestra di creatività sotto il cielo. Inoltre, c è uno slogan che noi terremmo sempre a mente rappresentare, vivere e disegnare la natura a costo zero. Cosa c p di meglio, in tempi come questi di uno slogan come questo? 9

10 Tutto questo per noi è stato un bellissimo gioco, ma speriamo di continuare così!!!! Tra i nostri progetti c è anche il desiderio di avere un continuo scambio di idee e progetti ci farebbe un grande piacere che anche voi, cari amici di un paese del Trentino, ci facciate avere un racconto, magari scritto con la vostra Lingua, tutelata come la nostra, quale minoranza linguistica storica. Anche la Lingua, come la natura va salvaguardata e valorizzata. Si saludaus (Vi salutiamo) La classe 2 A della Scuola Secondaria di Primo grado di Gergei La classe 2 della Scuola Secondaria di 1 grado di Gergei è composta da: Cau Sara Cogoni Giulia Damu Andrea 10

11 Deidda Patrizia Mulas Jessica Olianas Giacomo Piga Beatrice Pillai Corrado Porceddu Alessia Sedda Nicola Sollai Sveva Zedda Gabriele 11