CARTA DI INTENTI DELLA RETE ITALIANA DEI SISTEMI TERRITORIALI PER LO SVILUPPO UMANO ~ LA COOPERAZIONE
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- Armando Ruggeri
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1 CARTA DI INTENTI DELLA RETE ITALIANA DEI SISTEMI TERRITORIALI PER LO SVILUPPO UMANO ~ LA COOPERAZIONE Nell'ambito dei lavori del 3 Forum "Territori in rete per lo sviluppo umano", che si è svolto a Sassari il 15 novembre 2012, i firmatari del presente documento, in considerazione del ruolo strategico e determinante che gli enti locali, in collaborazione con gli attori pubblici, privati ed associativi dei territori, svolgono nella promozione dello sviluppo umano sostenibile sia a livello locale che globale e nell'ambito della cooperazione internazionale, DICHIARANO di dare vita alla Rete italiana dei sistemi territoriali per lo sviluppo umano e la cooperazione e di iniziare un percorso costituente finalizzato alla strutturazione della Rete stessa nel soggetto più appropriato ed efficace per interpretarne il ruolo e le finalità. La Rete, che fa propri i principi espressi nella Carta di Torino, nasce per il conseguimento dei seguenti obiettivi: Rafforzare il ruolo e il riconoscimento degli enti locali come attori dello sviluppo umano sostenibile e della cooperazione internazionale; Promuovere la cooperazione territoriale come parte integrante delle politiche pubbliche di sviluppo locale dei territori e come modalità innovativa ed efficace per affrontare le sfide per lo sviluppo umano ed incidere nei processi locali e globali, in un ottica di solidarietà, reciprocità, dialogo e comune interesse; Promuovere in Italia la costruzione di strumenti territoriali di governance della cooperazione, che si realizzano attraverso modalità organizzative ed associative tra enti locali nei rispettivi territori; Creare uno spazio di riflessione, dibattito e proposta sul tema dello sviluppo umano sostenibile e della cooperazione territoriale; Promuovere sinergie, partenariati, progetti ed iniziative comuni tra le reti territoriali di enti locali italiane; Promuovere la sinergia e la complementarietà della Rete con le Associazioni italiane rappresentative di enti locali; Migliorare la rappresentatività, la forza e la capacità di advocacy degli enti locali nei confronti delle istituzioni regionali, nazionali, europee ed internazionali; Sollecitare e partecipare a spazi di dialogo e concertazione con il governo italiano per costruire politiche ed iniziative condivise di cooperazione internazionale; Sollecitare la creazione di strumenti operativi nazionali come bandi e/o programmi quadro, dove sulla base di tematiche condivise il governo italiano possa sostenere lo sviluppo di partenariati territoriali e le azioni degli enti locali e dei sistemi territoriali italiani; Promuovere la creazione di una rete europea di fondi e/o associazioni di enti locali per la cooperazione e lo sviluppo umano; Promuovere la complementarietà e l'articolazione della Rete, e delle iniziative degli enti locali e dei territori, con le regioni, il governo nazionale, l'unione Europea, gli organismi internazionali e il quadro multilaterale; Contribuire all'attuazione delle strategie europee per lo sviluppo, come Europa 2020, e multilaterali, come gli OdM, Rio +20 e quelle per il post 2015, tra le altre; Valorizzare la cooperazione territoriale come strumento di dialogo tra paesi, di tutela dei diritti e promozione della democrazia; Contribuire ad aumentare nei vari livelli di governo le risorse disponibili per la cooperazione internazionale. 1
2 Alla Rete italiana, così come al percorso costituente, possono aderire i fondi o le associazioni territoriali di enti locali per lo sviluppo e la cooperazione internazionale e gli enti locali italiani che condividono le finalità della Rete e le idee espresse nella Carta di Torino, che è parte integrante del presente documento. L'adesione alla Rete e al percorso costituente sarà possibile anche successivamente alla firma della Carta di Intenti. Sassari, 15 novembre 2012 mbria j./ Michele Ruiu Assessore alla Coopera 2
3 CARTA DI TORINO In conclusione del secondo Forum" Territori in rete per lo sviluppo umano. Strumenti e pratiche innovative della cooperazione territoriale", che si è svolto a Torino il 29 giugno 2012, e sulla base dei risultati del primo Forum di Foligno del giugno 2011, i firmatari del presente documento RITENGONO CHE Gli enti locali italiani, in collaborazione con gli attori sociali ed economici dei territori, da anni svolgono un ruolo strategico e determinante nella promozione dello sviluppo umano sia a livello locale che globale attraverso la cooperazione territoriale. La cooperazione territoriale rappresenta l'insieme di quelle iniziative di partenariato internazionale per lo sviluppo promosse dai governi locali in collaborazione con gli attori del territorio. E' una modalità innovativa ed efficace per affrontare le sfide per lo sviluppo umano ed incidere nei processi locali e globali, in un ottica di solidarietà, reciprocità, dialogo e comune interesse. Gli strumenti territoriali di governance della cooperazione, che si esprimono attraverso modalità organizzative ed associative tra enti locali, sono necessari per sfruttare al massimo le potenzialità dei sistemi territoriali, per fare rete e massimizzare le potenzialità e le risorse che possono essere mobilitate da governi locali e dagli attori del territorio, contribuendo ad incrementare l'efficacia delle azioni di sviluppo e di cooperazione. A partire dal ruolo centrale degli enti locali nella costruzione delle politiche pubbliche locali di sviluppo e cooperazione, è necessario promuovere la partecipazione, il protagonismo e la sinergia dei differenti attori pubblici, privati ed associativi che nel loro insieme rappresentano la ricchezza delle esperienze, dei saperi, delle innovazioni e delle buone pratiche dei sistemi territoriali. Le reti territoriali sono anche un importante strumento strategico per articolare il dialogo e l'azione dei territori, rispetto a tematiche di comune interesse che influenzano la vita dei cittadini e degli amministratori eletti, con le regioni, il governo nazionale, l'unione Europea, gli organismi internazionali e il quadro multilaterale. E' importante che ci sia complementarietà e sinergia tra l'azione e le politiche di cooperazione dei territori italiani con le politiche e le iniziative del governo italiano, che può concretizzarsi sia attraverso spazi e modalità di concertazione, sia attraverso strumenti operativi come bandi e programmi quadro multilaterali o bilaterali, dove sulla base di tematiche condivise il governo italiano possa sostenere lo sviluppo di partenariati territoriali e delle azioni degli enti locali e dei sistemi territoriali italiani. E' fondamentale che i territori dei paesi partner si dotino di strumenti e modalità che possano portare all'identificazione dei bisogni e alla definizione delle priorità di sviluppo attraverso una metodologia basata su pianificazione e partecipazione degli attori locali. Le esperienze realizzate in passato ed attualmente in corso in vari paesi con il quadro multilaterale dimostrano che l'articolazione metodologica, programmatica ed operativa é effetivamente utile per collegare l'azione di cooperazione territoriale con le politiche locali e nazionali del paese. L'Iniziativa ART rappresenta un quadro di riferimento che permette di armonizzare le azioni a supporto delle strategie nazionali e locali di sviluppo territoriale, migliorando l'efficacia del sostegno ai processi in atto. L'approccio territoriale allo sviluppo e le modalità organizzative ed operative degli enti locali e dei territori, così come l'articolazione con le regioni, i governi nazionali, l'unione Europea, gli organismi internazionali e il quadro multilaterale, contribuiscono in maniera determinante a migliorare l'efficacia degli aiuti e delle azioni di sviluppo in perfetta sintonia con i risultati, le raccomandazioni e gli impegni presi negli incontri di Parigi, Accra e Busan. E' necessario coniugare la dimensione locale e globale dello sviluppo, sviluppando azioni ed iniziative per promuovere lo sviluppo umano sostenibile sia a livello internazionale, attraverso la cooperazione territoriale, che nei nostri rispettivi territori. 3
4 La cooperazione territoriale deve essere pensata come parte integrante e come evoluzione delle politiche di sviluppo locale di ciascun territorio. A livello dei territori, le questioni legate allo sviluppo locale e il necessario consenso ed impegno rispetto alla dimensione globale dello sviluppo, possono essere affrontate attraverso la promozione di un nuovo patto sociale tra autorità locali, organizzazioni della società civile, imprese e tutti gli altri attori locali, basato su una idea condivisa di Responsabilità Sociale del Territorio verso lo. sviluppo umano sostenibile sia a livello locale che internazionale. Il futuro dell'europa, oltre allo sviluppo di processi interni ai sistemi locali comunitari, è fortemente legato all'evoluzione dei rapporti con i paesi di vicinato. La cooperazione territoriale può rappresentare un valido strumento di dialogo e di co-sviluppo finalizzato alla crescita culturale comune, allo scambio di competenze, alla creazione di relazioni politico-istituzionali e d legami sociali ed economici. In un momento di crescente difficoltà nel reperimento delle risorse si rende necessaria un'azione di sistema sui territori che favorisca sinergie tra pubblico, privato e società civile. Un sistema territoriale che reinterpreti il ruolo delle istituzioni locali alla luce delle crisi anche nella produzione di politiche pubbliche sulla cooperazione e lo sviluppo. La rete, per esprimere al meglio la propria originalità, dovrà lavorare "dentro" per essere più efficace "fuori". Realizzando dei modelli endogeni ed innovativi di sviluppo locale, che saranno retro-alimentati dalle esperienze accumulate nei progetti internazionali. Non solo per sostituire le poche risorse con il "saper fare" e quindi non ammainare la bandiera della cooperazione, ma per portare nei propri territori ossigeno e nuove opportunità di crescita frutto del lavoro svolto nelle situazioni internazionali. L'innovazione proposta dalla rete è di portare il prodotto complessivo del proprio territorio come cifra finale nei contesti internazionali e di interpretare il ruolo di "impresa sociale", sorretta da una assunzione di responsabilità condivisa tra pubblico e privato, nel locale per condividere e proporre dei modelli di sviluppo locale. Nel rispetto di quanto sino ad ora realizzato e valorizzando le esperienze e le competenze acquisite su ciascun territorio occorre individuare un modello condiviso per la cooperazione territoriale e delle politiche locali, nazionali e sovranazionali che abbiano il comune obiettivo dello sviluppo umano e che rilancino il sistema Italia. Il livello di complessità necessario per accedere ai finanziamenti dell'unione europea e degli organismi sovranazionali rende necessario migliorare la capacità di progettazione, la qualità dei partenariati, l'efficacia dei progetti e la loro rispondenza a reali bisogni e processi di sviluppo. IN CONSIDERAZIONE CHE Gli strumenti territoriali di governance per la cooperazione e lo sviluppo umano, che si esprimono attraverso modalità organizzative ed associative tra enti locali, con il coinvolgimento degli attori locali, già presenti in molte realtà territoriali italiane e europee: rafforzano il ruolo e l'impegno delle autorità locali e degli attori locali; permettono la costruzioni di efficaci e condivise politiche pubbliche locali di cooperazione; forniscono un quadro di coordinamento, di indirizzo e di programmazione, la necessaria capacità operativa, gestionale e amministrativa e offrono supporto in termini tecnici, informativi, organizzativi, interelazionali; facilitano l'articolazione della rete territoriale con il livello regionale, nazionale, internazionale e con il quadro multilaterale; promuovono la crescita delle relazioni tra enti locali, attori privati, società civile e comunità di territori diversi; Promuovono e accompagnano la creazione e l'implementazione dei partenariati territoriali. 4
5 Sono già attivi in Italia diversi fondi/associazioni di enti locali per la cooperazione internazionale ed alcuni enti locali italiani hanno già awiato un confronto per la costruzione di coordinamenti/strumenti territoriali, anche sul modello dei fondi di cooperazione italiani ed europei per lo sviluppo umano. E' necessario rafforzare in Italia e in Europa il ruolo e il riconoscimento degli enti locali come attori dello sviluppo e della cooperazione internazionale, sollecitando spazi di dialogo e concertazione per politiche ed iniziative condivise. E' importante migliorare la rappresentatività, la forza e la capacità di lobby ed advocacy degli enti locali nei confronti delle istituzioni regionali, nazionali, europee ed internazionali. E' iniziato un percorso per la creazione di una rete europea di Fondi di enti locali e/o associazioni e strumenti di governance degli enti locali per la cooperazione; Il Forum della Cooperazione di Milano ha rappresentato un momento importante di rilancio della cooperazione come elemento della politica italiana e il Forum della Cooperazione Decentrata di Torino consoliderà il ruolo degli enti locali e dei territori nel rispondere alle sfide locali e globali per lo sviluppo e la cooperazione. Molti Enti Locali hanno sperimentato positivamente in passato e stanno utilizzando attualmente sinergie con UE ed UNOP e, in particolare, le iniziative di coesione ed i quadri di riferimento e di articolazione ART, che diversi paesi del sud hanno attivato per facilitare il dialogo tra territori del nord e del sud e con esso il miglior impatto in termini qualitativi e di sostenibilità della cooperazione decentrata sui processi di sviluppo umano sostenibile. Per contribuire al rilancio della cooperazione italiana con il decisivo apporto dei territori e per condividere l'esperienza di articolazione di diversi attori e di articolazione ai processi di sviluppo attivi nei diversi paesi del sud, gli Enti Locali menzionati hanno awiato un percorso di costruzione di una rete per la cooperazione internazionale e lo sviluppo umano. A partire dal primo Forum "Territori in rete per lo sviluppo umano - Strumenti e pratiche innovative della cooperazione decentrata", che si è svolto a Foligno nel giugno 2011, ha preso inizio un percorso di lavoro in comune per la costituzione di uno spazio di discussione e una rete di tra enti locali e organizzazioni territoriali di enti locali ed attori locali, che si è poi consolidato nel secondo Forum tenutosi a Torino nel giugno SI CONCORDA DI 1. rilanciare e sostenere la cooperazione internazionale degli enti locali; 2. ampliare le sinergie e le collaborazioni tra i soggetti attivi sui territori; 3. promuovere in Italia e in Europa la costruzione di modalità organizzative e strumenti operativi territoriali per migliorare l'efficacia delle politiche e delle azioni di cooperazione internazionale degli enti locali e potenziare la cooperazione territoriale; 4. promuovere la creazione di una rete italiana cooperazione e lo sviluppo umano; di associazioni di enti locali per la 5. partecipare alla promozione e la costituzione di una rete europea di associazioni o reti di enti locali per la cooperazione e lo sviluppo umano; 6. condividere politiche territoriali per la cooperazione internazionale in sinergia con il Ministero Affari Esteri e il Ministero per la Cooperazione Internazionale e l'integrazione, e la società civile per un'azione coordinata e coerente di cooperazione del "Sistema Italia" 7. rafforzare l'articolazione UNOP; con il quadro multilaterale, in particolare con l'iniziativa ART di 8. valorizzare lo strumento della cooperazione internazionale dell'italia come contributo ai processi di pacificazione, tutela dei diritti e promozione della democrazia; 9. aumentare le risorse disponibili per la cooperazione internazionale; 10. formalizzare, nel terzo forum di Sassari, la rete italiana di associazioni e strumenti di governance di enti locali per la cooperazione territoriale e dare vita al percorso costituente. 5
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