Provincia di Caserta
|
|
- Riccardo Milano
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Provincia di Caserta Regolamento per il rilascio dei Decreti per il riconoscimento della qualifica di Guardia Giurata Volontaria Ittico Venatoria. Art. 1 Finalità ed ambito di applicazione 1. La Provincia di CASERTA si impegna a valorizzare, nell'esercizio dell'attività amministrativa, l'economicità, la snellezza, l'efficacia, la trasparenza e l'imparzialità del procedimento amministrativo nella misura più ampia possibile. 2. Il presente regolamento si applica al procedimento amministrativo teso all'ottenimento della qualifica di Guardia Giurata Volontaria, successivamente indicata come G.G.V., di cui all'art 163, comma 3, lett. a) e b) del D. Lgs. n. 112/98 ed ai sensi e per gli effetti dell'art. 27 della L. n. 157/92, dell'art. 31 del Testo Unico delle Leggi della Pesca, approvato con R.D. 8/10/1931, n e dall'art. 22 della Legge 14/7/1965, n Il riconoscimento della qualifica di Guardia Giurata Volontaria può essere rilasciato a seguito di procedimento istruttorio che accerti la verifica dell'esistenza di presupposti di legittimità, o condizioni tecniche o valutazioni e accertamenti meramente tecnici, comprendenti anche valutazioni in ordine alla opportunità di rilasciare il provvedimento finale, nel numero massimo di una G.G.V. per ogni 700 ettari di territorio agro - silvo - pastorale, riservando una quota non superiore al 20% alle sole Associazioni ittiche. Art. 2 Requisiti per il riconoscimento della qualifica di G.G.V. 1. La qualifica di G.G.V. venatoria può essere concessa, ai sensi dell'art. 28, comma 4, della L. R. 10/4/1996, n. 8, a coloro che siano in possesso di un attestato di idoneità rilasciato dalla Regione Campania, conseguito previo superamento di un esame finale, ai sensi dell'art 27 comma 4, della L. 11/2/1992, n Possono ottenere la qualifica di G. G.V. senza la necessità di sostenere l'esame di cui al punto precedente: a) Coloro che prima dell'entrata in vigore della L. 157/92 rivestivano, a qualsiasi titolo, la qualifica di G. G.V. venatoria; b) Coloro che hanno prestato servizio per non meno di tre anni nella Polizia Provinciale, nel Corpo Forestale dello Stato o in altri corpi di polizia con incarico specialistico di tutela dell'ambiente. 3. La qualifica di G. G.V. ai fini della vigilanza sulla pesca nelle acque interne è rilasciata senza necessità di specifici attestati, salvo diverse disposizioni della legislazione regionale di settore. 4. Il soggetto per il quale viene richiesto il riconoscimento di G G.V. deve: Pag. 1 di 6
2 a) essere cittadino italiano o cittadino europeo e residente nella Provincia di Caserta; b) avere raggiunto la maggiore età ( anni 18 ai sensi dell'art.1 della Legge 8/3/1975, n. 39 ), e non aver superato il 70 anno di età; e) essere in possesso del titolo di studio della scuola dell'obbligo; d) non avere riportato condanne penali, ne avere decreti di rinvio a giudizio penali in corso, di qualunque genere e natura; e) non avere commesso violazioni di carattere amministrativo reiterate durante l'esercizio dell'attività venatoria e dell'attività di pesca sportiva, nei cinque anni precedenti alla richiesta di riconoscimento a G.G.V.; f) essere in possesso dell'idoneità psicofisica allo svolgimento dell'attività di G.G.V., accertata e certificata da un medico convenzionato ASL o medico legale; g) essere di buona condotta morale e civile. Art. 3 Modalità per l'attivazione del procedimento 1. La richiesta per il riconoscimento della qualifica di G.G.V. deve essere avanzata tramite le Associazioni venatorie, agricole e di protezione ambientale, presenti nel Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Nazionale, nonché dalle Associazioni ittiche riconosciute ed operanti sul territorio. 2. La richiesta in carta semplice deve essere sottoscritta dal rappresentante dell'associazione richiedente e dal soggetto per il quale si chiede il riconoscimento. La stessa deve contenere i dati anagrafìci del soggetto per il quale si richiede il riconoscimento. 3. Alla richiesta deve essere allegata una dichiarazione, resa ai sensi dell'art.38 del D.P.R. 28/12/2000, n. 445, nella quale sotto la propria personale responsabilità l'interessato dichiari di possedere i requisiti i cui alle lettere a), b), e), d), e) ed f) del precedente articolo 2, comma 4 redatta su apposito modello predisposto dall'amministrazione Provinciale. 4. Alla richiesta stessa dovrà essere allegata un'autorizzazione per il trattamento dei dati personali, ai sensi della L. n. 675/96, sottoscritta dal soggetto per il quale si richiede il riconoscimento, formulata sulla base di apposito modello predisposto dall'amministrazione Provinciale. 5. Alla richiesta devono essere allegate n.2 foto formato tessera dell'interessato, a colori, a capo scoperto, nonché la certificazione medica di cui all'art. 2 Art. 4 Irregolarità della domanda e incompletezza della documentazione 1. Qualora la domanda sia irregolare o incompleta, il Responsabile del procedimento ne da comunicazione al richiedente, anche per il tramite della propria associazione, entro trenta giorni, indicando le cause di irregolarità o di incompletezza. 2. In caso di comunicazione di irregolarità o incompletezza della domanda, il termine iniziale decorre dalla data di ricevimento della domanda o istanza regolare e completa. 3. Qualora il Responsabile del procedimento non provveda alla comunicazione nelle modalità di cui al 1 comma, il termine iniziale decorre dalla data di ricevimento della domanda. Pag. 2 di 6
3 Art. 5 Acquisizione di informazioni o pareri 1. Il termine di cui all'art. 16, commi 1, 4 e 5, della legge 241/90, fissato per la conclusione del procedimento è sospeso per il tempo necessario all'acquisizione del parere o della determinazioni di altre Pubbliche Amministrazioni 2. In caso di eccessivi ritardi da parte dell'amministrazione interpellata, di omessa trasmissione del parere o di mancata rappresentazione di ulteriori esigenze istruttorie, gli uffici della Provincia hanno facoltà di far luogo agli adempimenti procedurali di competenza ed all'adozione dell'atto finale indipendentemente dall'acquisizione del parere o della determinazione dell'amministrazione interpellata. Art. 6 Controlli L II Corpo della Polizia Provinciale coordina e disciplina l'attività della Guardie Volontarie e, d'intesa con le associazioni di appartenenza, si avvale del loro ausilio e della loro collaborazione al fine di una migliore efficienza ed efficacia nel controllo del territorio. 2. Il controllo sull'operato delle G. G. V. viene attuato dal Corpo di Polizia Provinciale, sia sotto il profilo della legittimità che sotto quello comportamentale e della funzionalità, mirato essenzialmente a considerare l'efficienza e l'efficacia dell'attività di vigilanza svolta nei campo della tutela della fauna omeoterma e della fauna ittica. 3. Il controllo sulle dichiarazioni rese dai richiedenti il riconoscimento od il rinnovo, in sede di autocertificazione, è effettuato dall'ufficio Guardie Giurate Volontarie. Art. 7 Decorrenza del termine iniziale per i procedimenti d'ufficio 1. Il termine iniziale del procedimento decorre dalla data di ricevimento della domanda desunto dal protocollo dell'ufficio G. G. V.. 2. La domanda deve essere redatta nelle forme e nei modi stabiliti dall'amministrazione e deve essere corredata dalla prevista documentazione, dalla quale risulti la sussistenza dei requisiti e delle condizioni richiesti da legge o da regolamento per l'adozione del provvedimento. 3. All'atto della presentazione della domanda è rilasciata, a richiesta dell'interessato o dell'associazione di appartenenza, una ricevuta contenente, ove possibile, le indicazioni di cui all'articolo 8 della legge 7 agosto 1990, n Le dette indicazioni sono, comunque, fomite all'atto della comunicazione dell'avvio del procedimento di cui all'art 7 della citata legge n 241/ Restano salvi la facoltà di esibizione, di autocertificazione ed il dovere di procedere agli accertamenti di ufficio previsti, rispettivamente, dagli artt. 45, 46 e 43 del D P R 28 dicembre, n. 445, nonché il disposto di cui all art. 18 della legge , n Art. 8 Termine per la conclusione del procedimento 1. Il procedimento di rilascio del riconoscimento della qualifica di G. G. V. deve concludersi con un provvedimento espresso nel termine stabilito di giorni 90, decorrenti dall'inizio del procedimento stesso. Nella comunicazione dell'avvio del procedimento deve essere contenuta l'indicazione dell'organo od ufficio competente all'istruttoria e all'adozione del provvedimento finale, nonché il termine per la conclusione del procedimento. Pag. 3 di 6
4 2. Il termine indicato costituisce termine massimo e la sua scadenza non esonera gli organi competenti dal provvedere con sollecitudine. E' facoltà dell'amministrazione concludere il procedimento entro termini più brevi. 3. Il Dirigente del Settore può disporre, nei casi di necessità e con provvedimento motivato, affinchè singoli atti vengano istruiti ed adottati con urgenza. 4. Qualora, per fondate difficoltà, il termine fissato per la conclusione del procedimento non possa essere rispettato, il responsabile ne da comunicazione all'interessato, motivando le ragioni del ritardo ed indicando un termine entro cui verrà adottato l'atto. Art. 9 L'unità organizzativa 1. Il Responsabile del procedimento è il Responsabile dell'ufficio Guardie Giurate Volontarie, incardinato nell'ambito del Settore Agricoltura, Caccia e Pesca, Foreste. Art. 10 Funzioni del responsabile 1. Il Dirigente del Settore può affidare, in via generale o per un tempo determinato e salvo revoca, ad altro dipendente addetto all'ufficio, la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il procedimento, compresa l'eventuale adozione del provvedimento finale con le modalità, condizioni e limiti previsti dal Regolamento di organizzazione. 2. Il Responsabile del procedimento svolge le funzioni indicate nell'ari 6 della legge n. 241/90 e nelle altre leggi che ne determinano le attribuzioni, nonché i compiti indicati nelle disposizioni organizzative e di servizio, ivi compresi quelli attinenti all'applicazione delle disposizioni del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, e successive modificazioni ed integrazioni. 3. Il nominativo del Responsabile dell'unità organizzativa competente e il nominativo del Responsabile del procedimento sono comunicati, a cura dello stessa unità organizzativa, ai soggetti di cui all'art. 7 della legge 241/90 e, su richiesta, ai soggetti di cui all'art. 9 della stessa. 4. Il Responsabile del procedimento, oltre alle attribuzioni di cui al presente regolamento, svolge i compiti previsti dalla legge. Alt. 11 Comunicazione dell'avvio del procedimento 1. L'avvio del procedimento è reso noto mediante comunicazione personale ai soggetti di cui all art. 7 della legge 241/ La comunicazione deve contenere l'oggetto del procedimento promosso, il termine per la conclusione del procedimento, l'indicazione dell'unità organizzativa competente, il nominativo del dirigente o del funzionario responsabile del procedimento, l'ufficio presso cui si può prendere visione degli atti e l'orario di accesso all'ufficio medesimo nonché il termine entro il quale gli interessati possono presentare memorie scritte e documenti. 3. Non si fa luogo a notizia dell'avvio del procedimento, ai sensi dell'art. 7, comma 1, della citata legge n. 241/90, a motivo della sussistenza di particolari esigenze di celerità istruttoria. 4. L'omissione, il ritardo o l'incompletezza della comunicazione può essere fatta valere, anche nel corso del procedimento, solo dai soggetti che abbiano titolo alla comunicazione medesima, mediante segnalazione scritta al dirigente preposto all'unità organizzativa Pag. 4 di 6
5 competente, il quale è tenuto a fornire gli opportuni chiarimenti o ad adottare le misure necessarie. Alt. 12 Validità temporale del riconoscimento 1. Il riconoscimento della qualifica di G. G. V. ha durata di cinque anni dalla data del rilascio ed è soggetto a convalida con le modalità stabilite dal successivo art Alle G.G.V. viene rilasciato un documento di riconoscimento, su modello predisposto dalla Provincia, contenente i dati anagrafici e munito di fotografia. La validità di tale documento è fissata in anni cinque. La validità della qualifica di G.G.V. è subordinata a convalida quinquennale da parte dell'ufficio Guardie Giurate Volontarie, secondo i criteri di cui al successivo art Successivamente alla nomina la G.G.V. deve prestare giuramento dinanzi al Sindaco del comune di residenza. Il verbale relativo a tale giuramento viene trasmesso in originale all'ufficio Guardie Giurate Volontarie per essere inserito nel fascicolo personale. Art. 13 Convalida del riconoscimento 1. I decreti di G.G.V. dovranno essere rinnovati dall'interessato, per il tramite dell'associazione di appartenenza ogni cinque, pena la revoca, salvo casi di giustificati e comprovati motivi. Coloro che alla scadenza dei cinque anni non rinnovino il proprio titolo saranno dichiarati immediatamente decaduti dalla qualifica di G.G.V. e, in caso di richiesta oltre il termine indicato, si dovrà procedere ai sensi del precedente art. 2 per riottenere il riconoscimento della qualifica di G.G.V.. 2. Il rinnovo della validità del decreto è subordinato all'espletamento di almeno sei servizi nel corso dei dodici mesi precedenti al rinnovo stesso, attestati dall'associazione di appartenenza, salvo casi di giustificati e comprovati motivi, debitamente documentati. La Provincia tramite la Polizia Provinciale, coordina l'attività dei volontari, mediante convenzioni od intese con le associazioni di appartenenza. 3. La G.G.V. che chiede di passare ad associazione diversa da quella che ne aveva richiesto il rilascio deve produrre nulla-osta rilasciato da quest'ultima; in mancanza di ciò è tenuta alla immediata restituzione del documento di riconoscimento di G.G.V. alla Provincia, tramite l'associazione di appartenenza. Dalla data di riconsegna devono decorrere almeno due anni prima che possa ottenere il rinnovo con altra associazione. 4. L'interessato, al quale sia stata riconosciuta la qualifica di G.G.V. e che presenti istanza di convalida quinquennale, è tenuto a far pervenire all'ufficio Guardie Giurate Volontarie, almeno 90 giorni prima della data di scadenza del titolo, una autocertificazione, redatta su apposito modello predisposto dall'amministrazione Provinciale, nella quale la G.G.V. dichiari il possesso dei requisiti necessari per il riconoscimento della qualifica di G.G.V.. 5. Qualora emergano motivi ostativi al permanere del riconoscimento di G.G.V. sarà provveduto all'immediata revoca, ai sensi del successivo art L'Ufficio G.G.V. Provinciale acquisisce l'autocertificazione di cui al comma 2, ne verifica la conformità, archiviandolo con visto di convalida salvo quanto previsto dal successivo art. 14. Alt. 14 Sospensione e Revoca del riconoscimento di G.G.V. 1. La perdita temporanea di almeno uno dei requisiti previsti per il riconoscimento comporta la sospensione della qualifica di G.G.V.. Pag. 5 di 6
6 2. La perdita definitiva di almeno uno dei requisiti necessari per il rilascio del riconoscimento comporta la revoca della qualifica di G.G.V.. 3. La revoca è, altresì, disposta nel caso in cui sia accertata la falsità delle dichiarazioni rese in sede di riconoscimento e di convalida quinquennale. In tal caso a carico del soggetto sarà attivato un procedimento penale dinanzi all'autorità giudiziaria, per il reato di cui all'ari 495 del C. P. 4. Il provvedimento di revoca o di sospensione della qualifica di G.G.V. è tempestivamente notificato, con le motivazioni, all'interessato ed al responsabile dell'associazione proponente. 5. Il provvedimento di sospensione o di revoca implica la immediata riconsegna del tesserino di riconoscimento alla Provincia. Art. 15 Poteri e compiti 1. Nelle materie indicate nell'atto di nomina le G.G.V. possono compiere tutti gli atti di accertamento previsti dall art 13 della Legge n. 689, redigendo i conseguenti verbali per le violazioni alla normativa che regola l'attività venatoria o la pesca nelle acque interne accertate nel territorio della Provincia di Caserta. Art A ciascuna Associazione avente titolo sarà assegnata una dotazione di GG. VV. proporzionale alla propria consistenza associativa. Art. 17 Norme transitorie Ogni singola Associazione è obbligata ad adeguare la propria dotazione numerica entro il 90 giorno dalla data di comunicazione della quota spettante da parte dell Amministrazione Provinciale. Art.18 Entrata in vigore 1.Questo Regolamento entra in vigore il 1 giorno del mese successivo all ultimo di pubblicazione all albo pretorio della Provincia. Pag. 6 di 6
DISCIPLINA PER IL RILASCIO DEL RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DI GUARDIA GIURATA VOLONTARIA
DISCIPLINA PER IL RILASCIO DEL RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DI GUARDIA GIURATA VOLONTARIA VISTO l art. 163 del D. Lgs. 31.03.1998 n 112 sul trasferimento di funzioni e compiti di Polizia Amministrativa
DettagliREGOLAMENTO PER IL RILASCIO DEL RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DI GUARDIA GIURATA VOLONTARIA
PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO PER IL RILASCIO DEL RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DI GUARDIA GIURATA VOLONTARIA Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 14/31.01.2002 Modificato con deliberazione
DettagliDETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO CACCIA E PESCA. N. 1000 /28 Reg. Deter. Data: 02/04/2007
Provincia di Foggia DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DEL SERVIZIO CACCIA E PESCA N. 1000 /28 Reg. Deter. Data: 02/04/2007 Oggetto: Riconoscimento nomina delle guardie venatorie volontarie (L. 157/92 art.
DettagliPROVINCIA DI AREZZO REGOLAMENTO PER IL RILASCIO DEL RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DI GUARDIA VOLONTARIA VENATORIA E ITTICA
REGOLAMENTO PER IL RILASCIO DEL RICONOSCIMENTO DELLA QUALIFICA DI GUARDIA VOLONTARIA VENATORIA E ITTICA Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 42 del 14.04.2009 Art. 1 Finalità ed ambito
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI TERMINE E DI RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
REGOLAMENTO IN MATERIA DI TERMINE E DI RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Approvato con deliberazione del Consiglio provinciale n. 161 del 28 ottobre 1997, così come integrata dalla deliberazione del Consiglio
DettagliRegolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti
Comune di Monteforte Irpino PROVINCIA DI AVELLINO Settore Ambiente Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti ^^^^
DettagliREGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA COMUNALE AMBIENTALE (Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 26 del 09 settembre
REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA COMUNALE AMBIENTALE (Approvato con deliberazione ) 1 1. FINALITÀ Il Comune di Giffoni Valle Piana, istituisce e coordina il Servizio di Volontariato
DettagliPROVINCIA DI TRIESTE REGOLAMENTO DI VIGILANZA VOLONTARIA
PROVINCIA DI TRIESTE REGOLAMENTO DI VIGILANZA VOLONTARIA ART. 1 Disposizioni generali La Provincia di Trieste, valorizza e favorisce lo sviluppo della funzione del volontariato allo scopo di promuovere
DettagliArticolo 1. OGGETTO E FINALITA
LEGGE REGIONALE 9 DICEMBRE 2002 N. 42 REGOLAMENTO Modalita di gestione del Registro Regionale delle Associazioni di Promozione Sociale Articolazione Provinciale di Firenze Approvato dal Consiglio Provinciale
DettagliRegione Siciliana Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità L'ASSESSORE
foglio n. 1 DECRETO n. 38 /GAB Istituzione presso la della commissione d'esame per l'accesso alla professione di trasportatore su strada di persone, di cui al decreto legislativo 22 dicembre 2000, n. 395
DettagliRegolamento sui Procedimenti Amministrativi (Approvato con Delibera di Consiglio n. 33 del 20/07/2010)
Regolamento sui Procedimenti Amministrativi (Approvato con Delibera di Consiglio n. 33 del 20/07/2010) INDICE Art. 1 - PRINCIPI GENERALI Art. 2 - DECORRENZA DEL TERMINE INIZIALE DEL PROCEDIMENTO Art. 3
DettagliCOMUNE DI GORLA MAGGIORE
COMUNE DI GORLA MAGGIORE Provincia di Varese Ufficio Pubblica Istruzione e Cultura 1 BANDO PER L ASSEGNAZIONE DI BORSE DI STUDIO Articolo 1 PREMESSA L Amministrazione Comunale di Gorla Maggiore in conformità
DettagliRegolamento per il coordinamento delle attivita di vigilanza volontaria venatoria, ittica ed ecologica
Regolamento per il coordinamento delle attivita di vigilanza volontaria venatoria, ittica ed ecologica Approvato dal Consiglio Provinciale con delibera n. 88 del 24.10.2005 In vigore dal 22/11/2005 ART.1
DettagliCOMUNE DI ALBANELLA (Provincia di Salerno) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA AMBIENTALE
COMUNE DI ALBANELLA (Provincia di Salerno) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO DI DIFESA AMBIENTALE Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 11 del 30.04.2010 ART. 1 FINALITA Il COMUNE
DettagliCOMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE
COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE Approvato con Delibera Consiglio comunale n 24 del 25-06-2013 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6
DettagliAO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino
Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA Regolamento per il rilascio del riconoscimento della qualifica di Guardia Giurata Volontaria
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI LUCCA Regolamento per il rilascio del riconoscimento della qualifica di Guardia Giurata Volontaria Art. 1 FINALITÀ ED AMBITO DI APPLICAZIONE 1. Il presente regolamento si
DettagliComune di Milazzo (Provincia di Messina) 1 Dipartimento Affari Generali e Risorse Umane
Comune di Milazzo (Provincia di Messina) 1 Dipartimento Affari Generali e Risorse Umane REGOLAMENTO PER L'ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO RELATIVO AGLI ATTI DEPOSITATI PRESSO LA CASA COMUNALE ED AGLI ADEMPIMENTI
DettagliREGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE UNICA PER LE POLITICHE DEL LAVORO
REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE UNICA PER LE POLITICHE DEL LAVORO (D.Lgs 23 dicembre 1997, n. 469) SOMMARIO TITOLO I - Norme di organizzazione ART. 1 Ambito di applicazione ART. 2 Finalità ART.
DettagliI.P.A.B. COLLEREALE - MESSINA AFFIDAMENTO DI LAVORI MEDIANTE COTTIMO FIDUCIARIO E TRATTATIVA PRIVATA FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO ELENCO DELLE
I.P.A.B. COLLEREALE - MESSINA AFFIDAMENTO DI LAVORI MEDIANTE COTTIMO FIDUCIARIO E TRATTATIVA PRIVATA FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO ELENCO DELLE IMPRESE DI FIDUCIA AFFIDAMENTO DI LAVORI MEDIANTE COTTIMO FIDUCIARIO
DettagliServizio di documentazione tributaria
Ministero dell'economia e delle Finanze Decreto del 18/07/2003 n. 266 Titolo del provvedimento: Regolamento concernente le modalita' di esercizio del controllo relativo alla sussistenza dei requisiti formali
DettagliREGOLAMENTO di disciplina del servizio di NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI
REGOLAMENTO di disciplina del servizio di NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale nr. 18 del 21.2.2006 INDICE REGOLAMENTO COMUNALE DI DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI NOTIFICA
DettagliCOMUNE DI ALLEIN REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA
COMUNE DI ALLEIN REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI ( approvato con deliberazione c.c. n. 4 del 23-03-2005) 1 INDICE: Art. 1
DettagliREGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E LA GESTIONE DELL ALBO FORNITORI DI PADANIA ACQUE GESTIONE S.P.A.
REGOLAMENTO PADANIA ACQUE GESTIONE S.P.A. RE02.PGAP01 Pag. 1 a 7 REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE E LA GESTIONE DELL ALBO FORNITORI DI PADANIA ACQUE GESTIONE S.P.A. REGOLAMENTO PADANIA ACQUE GESTIONE S.P.A.
DettagliREGOLAMENTO DELLE GUARDIE GIURATE VOLONTARIE
REGOLAMENTO DELLE GUARDIE GIURATE VOLONTARIE Approvato con delibera di C.P. n. 27 del 20.04.2009 ART. 1 PRINCIPI GENERALI 1. La Provincia riconosce l attività delle Guardie giurate volontarie; promuove
DettagliC I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~
C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~ REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO AUSILIARIO VOLONTARIO - Approvato con deliberazione C.C. n. 7 del 01.03.2013 - Modificato con deliberazione C.C. n.
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (P.T.T.I.) 2015 2017 1. Introduzione: organizzazione e funzioni dell amministrazione. La trasparenza costituisce strumento di prevenzione e contrasto
DettagliIl Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
VISTA la legge 24 novembre 1981 n. 689, recante modifiche al sistema penale; VISTO il decreto ministeriale del 26 luglio 1995 recante Disciplina del rilascio delle licenze di pesca ; VISTO il regolamento
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del
DettagliNuova disciplina dell attività di Restauro. Sintesi
Nuova disciplina dell attività di Restauro Sintesi Definizione dei profili professionali Il D.M. n. 86 del 26 maggio 2009 definisce così i profili professionali degli operatori che eseguono interventi
DettagliCOMUNE DI CALUSCO D ADDA Provincia di Bergamo
COMUNE DI CALUSCO D ADDA Provincia di Bergamo REGOLAMENTO MOBILITA DEL PERSONALE (allegato al Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi approvato con deliberazione della G.C. dell 11.6.1998
DettagliREGOLAMENTO "MODALITÀ DI GESTIONE DEL REGISTRO REGIONALE
REGOLAMENTO "MODALITÀ DI GESTIONE DEL REGISTRO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE" LEGGE REGIONALE 9 DICEMBRE 2002 N.42. 1 STRUTTURA DEL REGISTRO 1.1. L'articolazione provinciale del registro
DettagliCamera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Piacenza
Allegato alla Determinazione del Commissario Straordinario n. 2/C del 02.07.2010 Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Piacenza Regolamento sui procedimenti amministrativi ai sensi degli
DettagliREGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI VOLONTARI IN SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA NELLA POLIZIA MUNICIPALE
REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI VOLONTARI IN SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA NELLA POLIZIA MUNICIPALE ( art. 46, Legge 27 Dicembre 1997, n. 449. ) Approvato con delibera del Consiglio Comunale
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA 20 aprile 2000, n. 0128/Pres.
L.R. 30/1999, art. 26 e 42, c. 01 B.U.R. 31/05/2000, n. 22 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA 20 aprile 2000, n. 0128/Pres. Regolamento concernente il tesserino regionale di caccia per il Friuli-Venezia
Dettagli1. Premessa e definizioni
Regolamento provinciale per l iscrizione, la cancellazione e la revisione delle associazioni di promozione sociale nel Registro provinciale istituito ai sensi dell art.4 della L.R. 34/2002. (Approvato
DettagliREGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE
COMUNE DI CARTURA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE Approvato con deliberazioni della Giunta Comunale
DettagliUNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS
UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina lo svolgimento delle funzioni relative allo svolgimento
DettagliALLEGATO A. Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI
ALLEGATO A Dipartimento I Politiche delle Risorse Umane e Decentramento ALBO DOCENTI ESTERNI ALBO DOCENTI ESTERNI Art. 1. Istituzione e finalità Il Comune di Roma istituisce un Albo di tipo aperto per
DettagliREGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO COMUNALE
REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO COMUNALE Pagina 1 di 7 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità.... pag. 3 Art. 2 Ambito di applicazione...... pag. 3 Art. 3 Requisiti richiesti... pag. 4 Art. 4 Formazione
DettagliDETERMINAZIONE N. G10565 DEL 04 SETTEMBRE 2015
DETERMINAZIONE N. G10565 DEL 04 SETTEMBRE 2015 OGGETTO: Decreto Legislativo 27 maggio 1999 n. 165 - Decreto Ministeriale 27 marzo 2008 e D.G.R. 17 ottobre 2008 n. 725. Autorizzazione all attività di Centro
DettagliCOMUNE DI SANSEPOLCRO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE
COMUNE DI SANSEPOLCRO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE Approvato con delibera di Giunta Municipale n. 9 del 10.01.2011 INDICE 1. Premessa 2. Accesso al servizio 3. Finalità della
DettagliIL VICEDIRETTORE dell Agenzia delle Dogane e dei Monopoli
ADM.MNUC Reg. Uff. n.104077 del 22/12/2014 IL VICEDIRETTORE dell Agenzia delle Dogane e dei Monopoli VISTO il Testo Unico di cui al Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773, (T.U.L.P.S.), e successive modificazioni
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI INDICE
C O M U N E D I B A Z Z A N O REGOLAMENTO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI Allegato alla delibera di Consiglio Comunale n.104 del28/11/2011 INDICE Art. 1 - Finalità Art. 2- Registro comunale delle associazioni
DettagliPROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE. 1.
PROCEDURA OPERATIVA INTEGRAZIONE DEL SISTEMA ISPRA -ARPA/APPA NEI PROCESSI DI ADESIONE AD EMAS DELLE ORGANIZZAZIONI INDICE 1. Premessa 2. Campo di applicazione 3. Documenti di riferimento 4. Definizioni
DettagliCONSULENTI DEL LAVORO CONSIGLIO NAZIONALE DELL ORDINE REGOLAMENTO PRATICANTATO
CONSULENTI DEL LAVORO CONSIGLIO NAZIONALE DELL ORDINE REGOLAMENTO PRATICANTATO ARTICOLO 1 REGISTRO DEI PRATICANTI 1. Presso ogni Consiglio Provinciale dell Ordine è tenuto un registro dei praticanti nel
DettagliINDICE DEGLI ARTICOLI
COMUNE DI VALDIDENTRO Regolamento PER IL SERVIZIO DI NOLEGGIO CON CONDUCENTE CON VEICOLI A TRAZIONE ANIMALE DI GENERE EQUINO Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale nr. 14 del 06.06.2011 INDICE
DettagliCittà di Castiglione delle Stiviere
Città di Castiglione delle Stiviere Provincia di Mantova REGOLAMENTO COMUNALE per LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI. ISTITUZIONE DELLA DE.C.O. (Denominazione comunale
Dettagli2. Per quanto non previsto dalla presente legge si applicano le leggi 1/1990 e 174/2005.
LEGGE REGIONALE 20 novembre 2007, n. 17 Disciplina dell'attività di acconciatore e di estetista (B.U. 29 novembre 2007, n. 104) INDICE DELLA LEGGE Art. 1 (Oggetto) Art. 2 (Competenze della Regione, delle
Dettagliwww.ingprogetti.it www.barberisconsulting.it
La certificazione di qualità degli Istituti di Vigilanza Privata Il decreto ministeriale 115/2014 www.ingprogetti.it www.barberisconsulting.it Riferimenti normativi L'articolo. 257-quinquies, del Regolamento
DettagliCODICE DI COMPORTAMENTO RESPONSABILE DELLE GUARDIE VOLONTARIE
ARCI PESCA FISA FEDERAZIONE ITALIANA SPORT ED AMBIENTE FEDERATA ARCI CODICE DI COMPORTAMENTO RESPONSABILE DELLE GUARDIE VOLONTARIE APPROVATO DAL CONSIGLIO NAZIONALE ARCI PESCA FISA IN DATA 16/17 GIUGNO
DettagliOrganizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.
Sede operativa via Ricasoli, 9-50122 Firenze Sede Legale via de' Martelli 8-50129 Firenze Tel. 055 271731 - Fax 055 214720 http://www.cesvot.it Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti
DettagliVISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
VISTO l articolo 87, quinto comma, della Costituzione; VISTO l articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; VISTA la legge 17 dicembre 2010, n. 227, recante disposizioni concernenti la definizione
DettagliCITTA di LISSONE (PROVINCIA DI MILANO)
CITTA di LISSONE (PROVINCIA DI MILANO) REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA I N D I C E Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 Art.5 Art.6 Art.7 Art.8 Materia del regolamento Articolazione
Dettagli[REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI MOBILITA ESTERNA]
2010 Comune di Paglieta Provincia di Chieti [REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE PROCEDURE DI MOBILITA ESTERNA] Deliberazione di Giunta Comunale n. 107 del 30/12/2010 Art. 1 Principi generali 1. Il presente
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma
DettagliCOMUNE DI CAVERNAGO REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA
REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale il 24 febbraio 2015 Pagina 1 di 7 ARTICOLO 1 OGGETTO Il presente Regolamento disciplina
DettagliAutorità Nazionale Anticorruzione Presidente
Autorità Nazionale Anticorruzione Presidente Regolamento in materia di esercizio del potere sanzionatorio dell Autorità Nazionale Anticorruzione per l omessa adozione dei Piani triennali di prevenzione
DettagliREGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE
REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente
DettagliProcedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi
Procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti amministrativi Art. 1 - Finalità L'Università di Foggia, in armonia con i principi della legge 7.8.1990, n. 241, si impegna a realizzare la
DettagliCOMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO
DettagliDISCIPLINA DEL SERVIZIO DI NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI
DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI Art. 1 - Oggetto Art. 2 - Definizione di notificazione Art. 3 - Modalità per la notificazione Art. 4 - Incarico al dipendente addetto alle notificazioni
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1
UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI PERMESSI PER LA SOSTA IN AREE RISERVATE
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI PERMESSI PER LA SOSTA Art. 1 - Residenti IN AREE RISERVATE Ai residenti anagrafici nel Comune di Praiano è concesso un permesso di sosta avente validità triennale per
DettagliMediatori, agenti, rappresentanti di commercio e spedizionieri: presentazione SCIA entro il 12.05.2013
Mediatori, agenti, rappresentanti di commercio e spedizionieri: presentazione SCIA entro il 12.05.2013 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che lo scorso 13.01.2012 sono stati pubblicati
DettagliUniversità degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo
NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione
DettagliComune di LOMBRIASCO. Provincia di TORINO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI
Comune di LOMBRIASCO Provincia di TORINO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI Approvato con D.C.C. n. 5 del 28.02.2008 Art. 1 - oggetto del regolamento
DettagliLega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE
Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:
DettagliREGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
COMUNE DI GHISALBA (Provincia di Bergamo) Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 111 del 13/10/2014 REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE 1 Sommario Art. 1 -
DettagliRISOLUZIONE N. 308/E QUESITO
RISOLUZIONE N. 308/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 novembre 2007 OGGETTO: Art. 10, n. 20) del DPR n. 633 del 1972 IVA. Esenzione Corsi di formazione per l accesso alla professione
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE GRIMOLDI, MATTEO BRAGANTINI
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1079 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI GRIMOLDI, MATTEO BRAGANTINI Istituzione del Registro nazionale delle guardie particolari
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI
REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI E SUSSIDI FINANZIARI ART. 1 PREMESSA 1) Il Consiglio Direttivo può concedere contributi a favore di Enti ed Associazioni pubbliche e private ove
DettagliCOMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA
COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO INFORMATICO INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 ART. 10 ART. 11 ART.
DettagliPROGETTO NONNI VIGILI AVVISO PUBBLICO PER CONFERIMENTO INCARICO AD ANZIANI VOLONTARI PER LA VIGILANZA NEI PRESSI DELLE SCUOLE.
Città di Martano Prov. di Lecce Хώρα Μαρτάνα Ελλάς τόυ ερεντόυ Via G. Marconi n.21-73025 telefax 0836-575288 http://comune.martano.le.it/ mailto:poliziamunicipale@comune.martano.le.it COMANDO POLIZIA MUNICIPALE
DettagliCOMUNE di VERZUOLO Provincia di CUNEO
SCHEDA N 1 Art. 53 comma 16 ter D.Lgs. 165/2001 Nei mesi di marzo, giugno, ottobre i responsabili di posizione organizzativa inviano al Responsabile Anticorruzione apposita comunicazione con la quale danno
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliAZIENDA TERRITORIALE PER L EDILIZIA RESIDENZIALE DELLA PROVINCIA DI TREVISO **** REGOLAMENTO IN MATERIA DI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI
AZIENDA TERRITORIALE PER L EDILIZIA RESIDENZIALE DELLA PROVINCIA DI TREVISO **** REGOLAMENTO IN MATERIA DI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI Art. 1 Ambito di applicazione. Il presente Regolamento dà applicazione
DettagliREGOLAMENTO DEL DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI
C O M U N E D I S A L T A R A PROVINCIA DI PESARO E URBINO REGOLAMENTO DEL DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI Art. 1 Fonti e finalità 1. Il presente Regolamento attua i principi affermati dalla
DettagliCOMUNE DI CALATAFIMI SEGESTA. ( Prov. di Trapani ) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL
COMUNE DI CALATAFIMI SEGESTA ( Prov. di Trapani ) REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI NOTIFICAZIONE DEGLI ATTI Approvato con deliberazione della Giunta comunale n. 212 del 30/07/2009
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI
CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 51 del 29/09/2008
DettagliREGOLAMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLE GUARDIE VENATORIE VOLONTARIE DELLA PROVINCIA DI AREZZO
REGOLAMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLE GUARDIE VENATORIE VOLONTARIE DELLA PROVINCIA DI AREZZO Approvato con delibera C.P. n. 51 del 07/05/1998 Art.1 Servizio di vigilanza volontaria La Provincia di Arezzo
DettagliREGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO
REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI E DEL VOLONTARIATO Approvato con delibera di C.C. nr. 3 del 07.02.2015 Art.1 PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE Il Comune di San Lorenzo Nuovo riconosce e promuove
DettagliREGOLAMENTO DELL AVVOCATURA DELL E.R.A.P. MARCHE. Art. 1 - Istituzione e compiti.
REGOLAMENTO DELL AVVOCATURA DELL E.R.A.P. MARCHE Art. 1 - Istituzione e compiti. 1. L Avvocatura dell E.R.A.P. MARCHE provvede alla tutela dei diritti e degli interessi dell Ente secondo le norme contenute
Dettagli1. Il Sindaco, con formale provvedimento, individua il dipendente incaricato di svolgere il servizio di notificazione degli atti.
Art. 1 - Oggetto Art. 2 - Definizione di notificazione Art. 3 - Modalità per la notificazione Art. 4 - Incarico al dipendente addetto alle notificazioni Art. 5 - Notificazione degli atti del Comune Art.
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA
Allegato A Autorità per l energia elettrica e il gas Guardia di Finanza PROTOCOLLO DI INTESA RELATIVO AI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS E LA GUARDIA DI FINANZA
DettagliASL FG. Avviso pubblico per incarico provvisorio di Infermiere.
29831 ASL FG Avviso pubblico per incarico provvisorio di Infermiere. In esecuzione della deliberazione n. 1271 del 28/08/2013 del Direttore Generale dell Azienda Sanitaria Locale Provinciale FOGGIA viene
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliCITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI
CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 52 del 29/09/2008
DettagliAZIENDA SANITARIA PROVINCIALE di REGGIO CALABRIA AVVISO
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE di REGGIO CALABRIA AVVISO SELEZIONI DI N 4 PRATICANTI AVVOCATO E N 2 TIROCINANTI PRESSO L UFFICIO AFFARI LEGALI DELLA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE di REGGIO CALABRIA L Azienda
DettagliRegolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
DettagliFONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I
FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura
DettagliPROPOSTA DELIBERAZIONE DI GIUNTA
PROPOSTA DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DELLA FIGURA DELL ISPETTORE AMBIENTALE VOLONTARIO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI DIFESA AMBIENTALE E CONTROLLO, DEPOSITO, GESTIONE, RACCOLTA
DettagliII. RR. BB. - ASSISI CASA DI RIPOSO ANDREA ROSSI
II. RR. BB. - ASSISI CASA DI RIPOSO ANDREA ROSSI AVVISO PUBBLICO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI PER INFERMIERE PROFESSIONALE IL FUNZIONARIO RESPONSABILE In esecuzione della propria decisione
DettagliATTIVITÀ FUNEBRE. Art. 13 Legge Emilia Romagna n. 156/2005 DOMANDA DI RILASCIO AUTORIZZAZIONE
Marca da bollo ATTIVITÀ FUNEBRE Art. 13 Legge Emilia Romagna n. 156/2005 DOMANDA DI RILASCIO AUTORIZZAZIONE PER ESERCIZIO DELL ATTIVITA DI [] FORNITURA DI ARTICOLI FUNERARI, DISBRIGO PRATICHE AMMINISTRATIVE
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
COMUNE DI GARGNANO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE - appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi - (Approvato
DettagliREGOLAMENTO per il GRUPPO COMUNALE VOLONTARI di PROTEZIONE CIVILE
Gorizia REGOLAMENTO per il GRUPPO COMUNALE VOLONTARI di PROTEZIONE CIVILE marzo 2008 Articolo 1 E costituito il Gruppo Comunale dei volontari di Protezione Civile, cui possono aderire cittadini di ambo
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE DELL ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO MODALITA` ATTUATIVE AL REGOLAMENTO DELLA FORMAZIONE CONTINUA
CONGLIO NAZIONALE DELL ORDINE DEI CONSULENTI DEL LAVORO REGOLAMENTO DELLA FORMAZIONE CONTINUA OBBLIGATORIA DEL CONSULENTE DEL LAVORO PER L ESERCIZIO IN QUALITA DELLA PROFESONE MODALITA` ATTUATIVE AL REGOLAMENTO
DettagliIl D.M. n. 146/2012 disciplina l'istituzione e la gestione del registro del tirocinio e le modalità di svolgimento.
Revisori legali, nuove regole dal 13 settembre IPSOA. IT Entrano in vigore il prossimo 13 settembre i tre decreti del Ministero dell'economia e delle finanze, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del 29
DettagliASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI. 1^ convocazione 28 giugno 2014 - ore 10,00. 2^ convocazione 30 giugno 2014 - ore 10,00
ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI 1^ convocazione 28 giugno 2014 - ore 10,00 2^ convocazione 30 giugno 2014 - ore 10,00 CENTRO CONGRESSI PALAZZO DELLE STELLINE CORSO MAGENTA 61 - MILANO
DettagliCOMUNE DI CERNUSCO SUL NAVIGLIO
COMUNE DI REGOLAMENTO DEL REGISTRO DELLE ASSOCIAZIONI NO-PROFIT APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 38 DEL 13/05/13 2 Indice Articolo 1 Fonti.......p.3 Articolo 2 - Finalità ed oggetto.........p.3
Dettagli