La malattia renale cronica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La malattia renale cronica"

Transcript

1 XXII Seminario Nazionale A.N.T.E. Riccione, 31 marzo 2 aprile 2014 La malattia renale cronica Dott. Maurizio Gallieni Dott.sa Maria Paparella U.O. Nefrologia e Dialisi Ospedale San Carlo Borromeo. Milano

2 Epidemiologia e fattori di rischio della Malattia Renale Cronica Malattia Renale Cronica (MRC) o Chronic Kidney Disease (CKD) è in costante aumento in Italia e nel resto del mondo

3 Epidemiologia e fattori di rischio della Malattia Renale Cronica MRC per la sua complessità comporta un elevato carico assistenziale con conseguenti rilevanti ripercussioni socio-economiche

4 Epidemiologia e fattori di rischio della Malattia Renale Cronica principale indicatore di funzione renale Velocità di Filtrazione Glomerulare (VFG) O Glomerular Filtration Rate (GFR)

5 Epidemiologia e fattori di rischio della Malattia Renale Cronica numerose formule proposte per la stima della VFG O GFR

6 MDRD e CKD-EPI entrambe valide per la stima di VFG < 60 ml/min per 1,73 m 2 MDRD (Modification of Diet in Renal Disease) Limite: non validata per stime di VFG nel range normale-alto, in quanto lo studio MDRD non includeva soggetti con VFG 90 ml/min per 1,73 m 2 CKD-EPI (Chronic Kidney Disease Epidemiology Collaboration) attualmente la formula più accreditata Vantaggio: più accurata nella determinazione della VFG in soggetti con filtrato > 60 ml/min per 1,73 m 2 in quanto lo studio CKD-EPI includeva soggetti con e senza MRC MDRD e CKD-EPI usate preferenzialmente con metodo IDMS (isotope dilution mass spectroscopy) che strandardizza la determinazione della creatinina sierica

7 definizione e classificazione MRC proposta da NKF-KDOQI nel 2002 (1) confermata da KDIGO nel 2004 (2) rifinita in vari documenti di cui l ultimo nel 2011 (3) adottata su scala mondiale 1. National Kidney Foundation: K/DOQI. Definition and classification of stages of chronic kidney disease. Am J Kidney Dis 39: S46-S75, Levey AS et al. Definition and classification of chronic kidney disease: a position statement from Kidney Disease: Improving Global Outcomes (KDIGO). Kidney Int 2005; 67: Levey AS et al. The definition, classification, and prognosis of chronic kidney disease: a KDIGO Controversies Conference report. Kidney Int 2011; 80 (1):17-28

8 definizione MRC danno renale con o senza riduzione della VFG o riduzione della VFG < 60 ml/min per 1.73 m 2 indipendentemente dalla patologia renale, per 3 mesi indicatori di danno renale: anomalie urinarie (proteinuria, albuminuria, ematuria) reperti patologici renali alle tecniche di diagnostica per immagini (ecografia, TC, RMN)

9 classificazione MRC in 5 stadi Stadio 1 danno renale con VFG normale o aumentato VFG 90 ml/min/1,73 m2 0 VFG <15 ml/min/1,73 m2 VFG ml/min/1,73 m2 Stadio 5 insufficienza renale o dialisi Stadio 4 severa riduzione VFG 30 VFG ml/min/1,73 m2 VFG ml/min/1,73 m2 Stadio 2 danno renale con VFG lievemente ridotto Stadio 3 Stadio 3 moderata riduzione VFG 60

10 Definizione e classificazione di MRC in 5 stadi due caratteristiche sostanziali facile applicabilità sono sufficienti due parametri per determinare la presenza di MRC (creatinina serica e proteinuria-albuminuria) trasversalità applicabile a qualsiasi tipo di MRC indipendentemente dalla patologia renale strumento ormai globalmente riconosciuto, facilmente applicabile in studi di vasta scala e largamente diffuso nella pratica clinica

11 La prevalenza di MRC, in particolare MRC stadio 3, aumenta con il progredire dell età ed è associata alla presenza di fattori di rischio, quali diabete, ipertensione e malattia cardiovascolare

12 Longitudinal follow-up and outcomes among a population with chronic kidney disease in a large managed care organization Keith DS et al. Arch Intern Med. 2004; 164 (6): (n soggetti ) nei soggetti con MRC proteinurica stadio 2 3, la mortalità supera di gran lunga il rischio di progressione della MRC durante un FU medio di 3 anni

13 National Institute for Health and Clinical Excellence. Chronic kidney disease. Early identification and management of chronic kidney disease in adult in primary and secondary care. NICE, London, 2008 nel 2005 prevalenza MRC stadio 3-5: 8,5% (campione di n ) in un FU medio di 5,5 in un FU medio di 5,5 anni, il rischio di morte cardiovascolare supera il rischio di progressione della MRC stadio 3-5 in insufficienza renale terminale

14 Identificazione, prevenzione e gestione della malattia renale cronica nell adulto e gestione della malattia renale cronica nell adulto linea guida 23 Data di pubblicazione: gennaio 2012 Data di aggiornamento: gennaio 2015 Italia scarsità di dati, tanto che il rapporto ISTAT del 02/03/2007 (condizioni di salute, fattori di rischio e ricorso ai servizi sanitari del 2005) non citava in alcun passaggio le rilevanti ripercussioni sanitarie connesse alla MRC linee guida 23 stimano una prevalenza di MRC del 13% ossia 1 individuo ogni 7 ha una funzione renale (espressa come filtrato glomerulare) dimezzata o più che dimezzata rispetto alla norma

15 LOMBARDIA Decreto n 1075 del 12/02/2013 Regione Lombardia la prevalenza di MRC si pone tra e di persone la prevalenza dei soggetti trattati con dialisi è 726 per milione di popolazione (7100 soggetti)

16 Gambaro G, Yabarek T et al. Prevalence of CKD in northeastern Italy: results of the INCIPE study and comparison with NHANES. Clin J Am Soc Nephrol 2010;5(11): (n 3629 soggetti di età 40 anni)

17 Limido A et al. Come cambia la popolazione uremica nel Registro Nazionale di Dialisi e Trapianto G Ital Nefrol 2012; 29 (S58): S21-S26 età all ingresso in dialisi (+ 3,8% su base annua) prevalenza 750 soggetti per milione di popolazione nel 2011

18 Limido A et al. Come cambia la popolazione uremica nel Registro Nazionale di Dialisi e Trapianto G Ital Nefrol 2012; 29 (S58): S21-S26

19 Una ridotta funzione renale è un fattore di rischio cardiovascolare indipendente? Possiamo affermare che una compromissione della funzione renale è fattore di rischio cardiovascolare indipendente La compromissione della funzione renale, anche lieve aumenta il rischio di morte cardiovascolare anche dopo aggiustamento per i noti fattori di rischio cardiovascolare. La compromissione della funzione renale è un fattore prognostico negativo più significativo degli indici sfavorevoli di funzionalità cardiaca (scompenso cardiaco, un pregresso IMA, ecc.). Il rischio cardiovascolare aumenta dal 22 al 58% nei soggetti con filtrato glomerulare < 60 ml/min rispetto ai soggetti con filtrato glomerulare > 60 ml/min e ciò indipendentemente dalla presenza di altri fattori noti di rischio cardiovascolare

20 Albuminuria è fattore di rischio indipendente per morbilità e mortalità da malattia cardiovascolare L albuminuria è considerata sempre più un marker di malattia cardiovascolare Il rischio di eventi cardiovascolari è analogo in soggetti senza MRC e soggetti con MRC stadio 3 non albuminurica Perché l albuminuria è considerata un fattore di rischio cardiovascolare? Si ipotizza che l albuminuria sia l espressione renale di una generalizzata disfunzione endoteliale (alterata sintesi di ossido nitrico?, attivazione di processi infiammatori e coagulativi?, asse Renina Angiotensina?) e danno vascolare che rappresenta l anello di congiunzione fra nefropatia e complicanze cardiovascolari

21 KDIGO 2012 Clinical Practice Guideline for the Evaluation and Management of Chronic Kidney Disease Kidney International Supplements 3, (January 2013)

22 La malattia renale cronica Criteri diagnostici

23

24 Linee guida KDIGO 2012

25 Linee guida KDIGO 2012

26 Linee guida KDIGO 2012

27 Linee guida KDIGO 2012

28 Linee guida KDIGO 2012

29 Linee guida KDIGO 2012 Guide to frequency of monitoring by GFR and albuminuria categories

30 ESAMI DI 1 LIVELLO definiscono se il paziente ha una nefropatia* - Esame delle urine - Clearance della creatinina - Ecografia renale * Salvo alcune particolari patologie

31 ESAMI DI 1 LIVELLO definiscono se il paziente ha una nefropatia* - Esame delle urine - Clearance della creatinina - Ecografia renale Ricerca la presenza di eventuali elementi patologici; rivela alterazioni renali o delle vie urinarie * Salvo alcune particolari patologie

32 QUALE URINA? A) Non la prima minzione del mattino (la stasi notturna in vescica può far scomparire cilindri o alterare cellule) B) Urine emesse da meno di 2 ore (per evitare che batteri contaminanti assumano l eventuale glucosio e, fermentando, alterino il ph) C) Preferibile lavare i genitali (evita contaminazioni da secrezioni genitali) D) Non in periodo mestruale

33 ESAME DELLE URINE Visivo Fisico-chimico: stick Sedimento: microscopio a 400x (volume e centrifugazione standardizzati) X/campo microscopico = ciò che si vede a 400x senza spostare il vetrino

34 ESAME DELLE URINE Visivo Colore (giallo citrino- paglierino) Pallido: poliuria (abbondante idratazione, Insuff. Renale) Giallo carico: oliguria Giallo brunastro: pigmenti biliari (schiuma gialla) Rosso: Torbido con sedimento rosato: Ematuria Limpido, senza sedimento: Emoglobinuria/ Mioglobinuria Farmaci Aspetto (limpido) Torbido -precipitazione di fosfati, urati, ecc. -globuli bianchi, globuli rossi -muco, pus, batteri Schiuma a piccole bolle persistenti indica proteinuria

35 ESAME DELLE URINE Esame chimico-fisico Striscia reattiva ( stick ) con feltrini contenenti reattivi chimici. Rapide reazioni chimiche da leggere dopo un tempo definito (!) (max 60 secondi) Svelano la presenza delle sostanze ricercate e si leggono per confronto colorimetrico con una serie di colori di riferimento Danno un risultato: -semi-quantitativo (a occhio) (-; -/+; +; ++; +++; ++++). -quantitativo (lettore automatico)

36 Esame chimico-fisico ESAME DELLE URINE ph: generalmente acido (indica buona capacità di acidificazione) -alcalino se: - dieta vegetariana - infezione da germi fermentanti - acidosi tubulare renale P.S. generalmente: in oligurie con rene funzionante in poliurie > indica buona capacità di concentrazione - rischio calcolosi? Glucosio Normalmente assente Presente in: -diabete mellito -diabete renale -I.R.C. -tubulopatie -falso, da farmaci

37 Esame chimico-fisico ESAME DELLE URINE Urobilina compare nelle malattie epatiche ed in corso di emolisi Pigmenti biliari: presenti in caso di ittero ostruttivo Emoglobina: Positiva se: Ematuria o Emoglobinuria o Mioglobinuria Esterasi leucocitaria: presente in caso di infezione Nitriti: presenti in caso di infezione Corpi chetonici: presente in chetosi diabetica e/o digiuno prolungato Valore atteso, per tutti: assente

38 Esame chimico-fisico ESAME DELLE URINE PROTEINE: (normalmente assenti o entro i limiti indicati) in assenza di infezione od ematuria franca, indica un danno glomerulare o tubulare!!! reagisce soprattutto con albumina: il valore quantitativo è poco attendibile Proteinuria e Microalbuminuria: saranno discusse poi

39 ESAME DELLE URINE Esame del sedimento o esame microscopico: Normalmente: Negativo Può evidenziare: Cellule: eritrociti leucociti epiteli vie urinarie altre cellule Batteri, miceti e protozoi Cristalli Cilindri Contaminanti

40 ESAME DELLE URINE Esame del sedimento o esame microscopico: Valori normali Eritrociti Leucociti Cilindri Cellule epiteliali Batteri Filamenti di muco 0-3 /campo Interpretare anche alla luce del P.S.: pochi G.R. in urine diluite hanno più significato che in urine concentrate 0-5 /campo assenti o rarissimi (< 1/campo) Jalini = proteine Eritrocitari = ematuria glomerulare Granulosi = proteine con granulosità nucleari Leucocitari= = infiammazione parenchimale Cellule tubulari = Segno di danno tubulare alcune /campo assenti o rari /campo assenti

41 URINE ROSSE Striscia reattiva per Hb positiva Sedimento negativa Farmaci rifampicina imipenem fenazopiridina Porfiria Bietole rosse Coloranti Globuli rossi No globuli rossi Ematuria Pigmento globinico - Emoglobinuria (emolisi) - Mioglobinuria (rabdomiolisi)

42 Basta il riscontro di globuli rossi nel sedimento per definirne l origine glomerulare? NO! Ematuria: - da contaminazione (mestruazioni, lesioni genitali) - da vie escretrici Uretere, vescica, uretra, prostata TTT (traumi, tumori, tubercolosi) Colica, necrosi papillare, ecc. - glomerulare: emazie dismorfiche ( mal conservate ) cilindri eritrocitari

43 DIAGNOSI DIFFERENZIALE DELL EMATURIA - anamnesi - Esempi - con piuria e disuria (IVU) - infezione recente vie respiratorie (GN acuta? IgAN?) - storia familiare (nefrite familiare, malattia policistica) - dolore lombare (colica, ostruzione) - comparsa ciclica in donne: endometriosi - esercizio fisico: da sforzo

44 EMATURIA E TERAPIA ANTICOAGULANTE L ematuria in corso di terapia anticoagulante non va sottovalutata ( è scoagulato! ). Spesso è dovuta ad una patologia urologica che è svelata dalla terapia anticoagulante.

45 EMATURIA: flow-chart Ematuria (confermata in 2-3 controlli) Pos. IVU Trattare con Leucocituria Urinocoltura Neg. Terapia empirica per IVU Nefropatia interstiziale? G.R. dismorfici Cilindri eritrocitari Glomerulare Neg. Cistoscopia G.R. non alterati Proteinuria assente Ecografia e/o Urografia e/o TAC Pos. Neoplasia Calcoli Controllo guarigione: Urinocoltura Es. urine Impostare diagnostica per Glomerulonefrite. Consulenza Nefrologica Considerare la biopsia renale Consulenza Urologica IVU = Infezione delle Vie Urinarie Modificato dfa:li T. Approach to Hematuria. In: Agha IA, Green G, eds. The Washington Manual: Nephrology Subspecialty Consult. Philadelphia: Lippincott, 2004.

46 ESAME DELLE URINE FOCALIZZARE - In caso di risultati patologici, confermare l esame - Valorizzare tutti i dati patologici - Chiedere eventuali esami di approfondimento: - Leucocituria: urinocoltura - Glicosuria: glicemia - Proteinuria: dosaggio proteinuria - Ematuria: sedimento in contrasto di fase - ecc. - Ecografia renale

47 Proteinuria

48 Grazie alle sue proprietà selettive, di carica e peso molecolare, solo minuscole quantità di proteine attraversano la barriera glomerulare in condizioni fisiologiche. Glassock RJ Proteine PROTEINURIA Proteinuria fisiologica Albumina Immunoglobuline Catene leggere Beta-microglobuline Altre proteine plasmatiche Tamm-Horsfall (prodotta dal tubulo renale) Escrezione urinaria (mg/24 ore) 12,0 4,3 3,7 0,12 Altre proteine plasmatiche 40,0 40,0

49 La PROTEINURIA è dovuta: TIPI DI PROTEINURIA - Nella maggior parte dei casi ad alterazione della normale struttura della barriera glomerulare - Talvolta a danno tubulo interstiziale che ostacola il riassorbimento di piccole proteine normalmente riassorbite dal tubulo - Talvolta ad eccessiva produzione di piccole proteine (catene leggere o Bence-Jones) Glomerulare Tubulare da sovraccarico

50 Proteinuria: per rivelarla DIPSTICK Test: E l esame più usato per rivelare livelli anormali di proteine nelle urine Rivela valori di proteinuria >20 mg/dl (200 mg/l) Riconosce prevalentemente l albumina Non riconosce altre proteine (es. catene leggere) E influenzato dalla concentrazione delle urine

51 Proteinuria: per quantificarla PROTEINURIA/24 ORE La misurazione con metodo colorimetrico o turbidimetrico della proteine su urine raccolte nelle 24 ore è il test più usato per quantificare la proteinuria. E cruciale la precisione della raccolta delle urine nelle 24 ore (spesso non corretta). In condizioni fisiologiche, nell adulto: Proteinuria <150 mg/24 ore o Proteinuria <100 mg/g creatinina

52 PROTEINURIA NORMALE <150 MG/24 ORE C è generale consenso che un escrezione urinaria di proteine: >300 mg/24 ore o >200 mg/g creatinina in campione estemporaneo è segno sicuro di danno renale Glassock, Winearls Curr Opin Nephrol Hypertens 2010

53 AFFIDABILITA DI PROTEINURIA/CREATININURIA Log proteinuria (g/24 h) Log proteine/ creatinina Ruggenenti P, et al. BMJ 1998;316: & BMJ 1998 ;317:1491.

54 Proteinuria: per caratterizzarla Elettroforesi delle proteine urinarie Proteinuria Glomerulare Albumina Proteinuria Tubulare Albumina Proteinuria da sovraccarico Potrebbe non essere rilevata all esame urine standard (stick vede solo l albumina) Albumina

55 PROTEINURIA FOCALIZZARE Tutti gli studi sulla progressione delle nefropatie croniche sono stati analizzati suddividendo i pazienti in sottogruppi in base alla risposta alle diverse forme di terapia: - Terapia con ACE inibitori - Riduzione della pressione arteriosa - Dieta ipoproteica I parametri di efficacia considerati sono stati: - riduzione della proteinuria - outcome renale favorevole favorevole (minor perdita di VFG, meno casi di IRC terminale)

56 PROTEINURIA FOCALIZZARE La proteinuria è importante perché è... Marker di danno renale Fattore di rischio per l evoluzione della malattia Target degli interventi terapeutici Proteinuria/Creatinina >200 mg/g per >3 mesi definisce MRC il grado di proteinuria correla con la progressione della MRC e con MCV La riduzione della proteinuria con ACEI/ARA2 rallenta la progressione della MRC MRC: Malattia Renale Cronica; MCV: Malattia Cardiovascolare ACEI: ACE inibitori; ARA2: Antagonisti Recettoriali Angiotensina 2

57 ATTENZIONE! PROTEINURIA ASPETTI PRATICI Qualunque livello di proteinuria patologica (>150 mg/die o >100 mg/g creatinina), va preso in considerazione: - verificare il valore (ripetere esame) - definire il tipo di proteinuria (elettroforesi urine)

58 PROTEINURIA: ASPETTI PRATICI QUANDO LA MISURA DELLA PROTEINURIA PUO DARE RISULTATI NON ATTENDIBILI? - Febbre - Malattie acute intercorrenti - Esercizio fisico Fanno comparire od aumentano la proteinuria QUANDO SI ESEGUE IL DOSAGGIO DELLA PROTEINURIA PER VALUTARE:- VARIAZIONI DELLA PROTEINURIA BASALE - RISPOSTA ALLA TERAPIA assicurasi che il paziente: - non abbia malattie intercorrenti - compia un attività fisica moderata!

59 ESAMI DI 1 LIVELLO definiscono se il paziente ha una nefropatia* - Esame delle urine - Clearance della creatinina - Ecografia renale misura la capacità depurativa: Volume del Filtrato Glomerulare (VFG). La sua normalità non esclude nefropatie. * Salvo alcune particolari patologie

60 VFG GFR VFG = Volume del filtrato glomerulare indica quanti ml di plasma sono filtrati al minuto cioè passano dal sangue allo spazio di Bowman Si misura con: clearance dell inulina ma è: - complicata (va infusa per ore a flusso costante) - non ripetibile con frequenza - usata solo per scopi sperimentali In clinica si usa: Clearance della creatinina (endogena)

61 CREATININA - prodotta dal catabolismo della creatina muscolare - libera nel plasma (non legata proteine) e liberamente filtrata - non secreta o riassorbita dal tubulo (salvo in IRC avanzata quando è secreta dal tubulo: sovrastima il VFG) La produzione di creatinina è in funzione delle masse muscolari Il rene non si sviluppa in funzione delle masse muscolari I valori di creatininemia dipendono da funzione renale & masse muscolari

62 CREATININEMIA: Valori di riferimento Il laboratorio dà, generalmente: 0,7-1,3 mg/dl, per tutti Bambini* <4 aa: Bambini* 4-10 anni Adolescenti Donne: Uomini 0,3-0,6 mg/dl 0,5-0,8 mg/dl 0,5 0,8 mg/dl 0,6 0,9 mg/dl 0,8 1,3 mg/dl cresce all aumentare dell età, per masse muscolari cresce al crescere delle masse muscolari * = bambini: 0.35 ± età (anni)/40 = bambine: 0.35 ± età (anni)/55

63 L INGANNO DELLA CREATININEMIA VFG (ml/min) Creatininemia: 0,8 Clearance: 120 ml/min Creatininemia: 1,5 Clearance: 60 ml/min: Equivale ad aver perso un rene! Creatininemia (mg/dl) a bassi valori: Piccoli aumenti di creatininemia importanti riduzioni di VFG ad alti valori: grandi aumenti di creatininemia piccole riduzioni di VFG Calcolare sempre la Clearance!

64 L INGANNO DELLA CREATININEMIA se... se... Creatininemia: 1,2 mg/dl Cl. creat = 120 ml/min Creatininemia: 1,2 mg/dl Cl. Creat = 25 ml/min Ricordarsene quando si prescrivono farmaci eliminati per via renale

65 INVECCHIAMENTO E FUNZIONE RENALE VFG (ml/min/1,73 mq) Età (anni) Coresh J, et al. Am J Kidney Dis 2003;41:1-12.

66 CREATININEMIA NEGLI ANZIANI ANZIANO: 1) parenchima renale 10-20% tra i 40 e gli 80 anni 2) flusso ematico renale 1-2%/anno dopo i 40 anni 3) VFG 50% tra i 50 ed i 90 anni Ma, contemporaneamente, si riducono le masse muscolari per cui la creatininemia può mantenersi entro i limiti di riferimento. Le masse muscolari sono stimabili approssimativamente per cui per conoscere la capacità depurativa del rene (VFG) è necessario conoscere la CLEARANCE DELLA CREATININA

67 RACCOLTA DELLE URINE: : punto critico nella determinazione della Clearance della Creatinina. ISTRUIRE BENE IL PAZIENTE * Se non ha contenitore graduato, pesare (bilancia della cucina): 1 Kg 1L

68 FORMULE PER STIMARE LA CLCR Se la raccolta delle urine non è corretta errore di ClCr. Formule per stimare ClCr in base a: creatininemia, dati anagrafici e antropometrici Formula di Cockroft-Gault Uomini Cl. Creat. = (140-età) x peso ideale (kg) 72 x Creatininemia Donne Cl. Creat. = idem x 0,85 Poi va normalizzata per la superficie corporea Formula MDRD Cl. Creat. = 1,86 x Creat -1,154 x età x K1 x K2. razza bianca: K1 = 1,00; maschio: K2 = 1,00; Formula CKD-EPI razza nera: K1 = 1,21 femmina: K2 = 0,742 GFR = 141 x min(creat/κ,1) α x max(creat/κ,1) x Età x C C: maschio/bianco = 1; femmina = 1.018; nero = k: maschi = 0,9; femmine = 0.7 α: maschi: 0,411; femmine: 0.329

69 Effetto dell età con 4 diverse formule per il calcolo di egfr (posto egfr a 20 anni = 120 ml/min e similarità di altri dati) egrf (ml/min) MDRD-4 MDRD-6 CKD-EPI Cockroft-Gault Età (anni) (Elaborazione: G. Cancarini)

70 STIMARE LA VELOCITA DI PROGRESSIONE DELLA DISFUNZIONE RENALE CRONICA , , , , , , Tempo (anni) Vale in poco più del 30% dei pazienti Cause di non linearità: riacutizzazioni, farmaci, variazioni peso corporeo, patologie intercorrenti Cl. Creat. (ml/min)

71 CLEARANCE DELLA CREATININA ASPETTI PRATICI Finchè il VFG è >60 ml/min: Misurare la Clearance Creatinina (normalizzata a 1,73 mq Sup. Corp.) Non usare formule (non validate per VFG>60 ml/min) Per evitare errori di determinazione: Insegnare al paziente a raccogliere bene le urine di 24 ore. Per ridurre rischio di errata interpretazione: E preferibile usare sempre lo stesso laboratorio. Per evitare interferenza da fatti intercorrenti: Considerare se erano in corso di malattie febbrili o farmaci (i controlli di patologie croniche vanno eseguiti in stato di benessere )

72 FOCALIZZARE 1) La sola creatininemia non misura adeguatamente la funzione renale. 2) La funzione renale si misura con a 1,73 mq di Superficie corporea CREATININA 3) Dopo i 40 anni, si perde ~1 ml di Cl. Creatinina/anno la Clearance Creatinina normalizzata 4) Per una buona misura della Clearance Creatinina, è necessario che raccolta delle urine sia completa e corretta 5) Se è impossibile la raccolta corretta delle urine, usare le formule (non validate per egfr>60 ml/min) 6) L andamento nel tempo della Clearance Creatinina o dell inverso della Creatininemia permette di valutare la velocità di evoluzione della MRC

73 ESAMI DI 1 LIVELLO definiscono se il paziente ha una nefropatia* - Esame delle urine - Clearance della creatinina - Ecografia renale Valutazione della morfologia renale e di eventuali alterazioni associate a malattia renale cronica * Salvo alcune particolari patologie

74 L ECOGRAFIA RENALE DEVE RIPORTARE - Dimensioni di entrambi i reni in cm ( nella norma per sesso ed età non basta; non dà elementi per valutare l evoluzione delle dimensioni nel tempo) - Contorni renali: regolari o no Irregolarità di contorno: segno di cicatrice più spesso dovuta a pielonefrite acuta o cronica (ex reflusso vescico-ureterale) od a fatti ischemici - Spessore parenchimale e differenziazione parenchimo-centrale La riduzione della differenza di ecogenicità è segno di nefropatia - Se ci sono cisti: dare descrizione e interpretazione Posizione, numero e dimensioni Contenuto liquido omogeneo? Cisti complicata? - Se ci sono calcoli: Sede: Parenchimale, polare, pielica, con/senza dilatazione Dimensioni dei calcoli, quando misurabili

75

VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE

VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE La stima del Filtrato Glomerulare (FG) èil miglior indicatore complessivo della funzione renale. La sola creatininemia non deve essere usata come indice di

Dettagli

Argomenti di Patologia Clinica Esami della funzione renale Rene e laboratorio Perché esaminare la funzionalità renale? Per identificare le disfunzioni renali Per diagnosticare le patologie renali Per monitorare

Dettagli

CLEARANCE. Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli.

CLEARANCE. Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli. CLEARANCE Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli. Clearance of a bridge CLEARANCE La funzione glomerulare

Dettagli

Epidemiologia della Malattia Renale Cronica. Enzo Corghi. Istituti Clinici di Perfezionamento Milano

Epidemiologia della Malattia Renale Cronica. Enzo Corghi. Istituti Clinici di Perfezionamento Milano Epidemiologia della Malattia Renale Cronica Enzo Corghi Istituti Clinici di Perfezionamento Milano Epidemiologia (dal greco επι= sul, δημος= popolo e λογος= discorso, studio) è la disciplina biomedica

Dettagli

ESAME DELLE URINE. Dr.ssa Marta Greco. Scienze Infermieristiche

ESAME DELLE URINE. Dr.ssa Marta Greco. Scienze Infermieristiche ESAME DELLE URINE Dr.ssa Marta Greco Scienze Infermieristiche Esame urine E l esame fondamentale della diagnostica nefrologica Campione ideale per un corretto esame: - Prime Urine del mattino (le urine

Dettagli

In quali persone dobbiamo sospettare una nefropatia?

In quali persone dobbiamo sospettare una nefropatia? Stabilire se un paziente è normale o patologico, è sempre un compito arduo per il medico In quali persone dobbiamo sospettare una nefropatia? Nei pazienti affetti da patologie a rischio Nei soggetti, anche

Dettagli

Molte informazioni Insufficienza renale e diabete Maurizio Gallieni

Molte informazioni Insufficienza renale e diabete Maurizio Gallieni Insufficienza renale e diabete Molte informazioni Maurizio Gallieni U.O. Nefrologia e Dialisi A.O. Ospedale San Carlo Borromeo, Milano Medscape 21/9/2012 ASN September 2012 examine the relationship of

Dettagli

Epidemiologia CKD: situazione attuale. Vincenzo Bellizzi

Epidemiologia CKD: situazione attuale. Vincenzo Bellizzi Epidemiologia CKD: situazione attuale Vincenzo Bellizzi Nuovi pazienti con IRC all anno anno La maggioranza relativa del Campione, il 43% del totale, riceve ogni anno all ambulatorio meno di 50 nuovi pazienti

Dettagli

Principali patologie renali -Pielonefrite acuta e cronica -Glomerulonefrite acuta e cronica -Sindrome nefrosica -Insufficienza renale reversibile e irreversibile -Calcolosi renale Pielonefrite acuta Da

Dettagli

MODALITA DI VALUTAZIONE DELLA FUNZIONE RENALE NELLA PRATICA CLINICA

MODALITA DI VALUTAZIONE DELLA FUNZIONE RENALE NELLA PRATICA CLINICA MODALITA DI VALUTAZIONE DELLA FUNZIONE RENALE NELLA PRATICA CLINICA Andrea MAGNANO Dirigente Nefrologo UOC Medicina Interna Ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro Azienda USL di Parma DEFINIZIONE THE

Dettagli

Il trapianto d organo solido non renale è associato alla comparsa di nefropatie di varia origine e gravità. In questi pazienti è stato riportato un

Il trapianto d organo solido non renale è associato alla comparsa di nefropatie di varia origine e gravità. In questi pazienti è stato riportato un 1 Il trapianto d organo solido non renale è associato alla comparsa di nefropatie di varia origine e gravità. In questi pazienti è stato riportato un rischio di sviluppare una malattia renale cronica di

Dettagli

PROGETTO Ambulatorio Ma.Re.A. (Malattia Renale Avanzata) Elaborato da: Delalio Alessia Guzza Lucia Resinelli Vilma Sandrini Massimo

PROGETTO Ambulatorio Ma.Re.A. (Malattia Renale Avanzata) Elaborato da: Delalio Alessia Guzza Lucia Resinelli Vilma Sandrini Massimo PROGETTO Ambulatorio Ma.Re.A. (Malattia Renale Avanzata) Elaborato da: Delalio Alessia Guzza Lucia Resinelli Vilma Sandrini Massimo Malattia Renale Cronica Stadiazione Stadio Descrizione VFG (ml/min/1.73

Dettagli

Corso di Aggiornamento

Corso di Aggiornamento Corso di Aggiornamento APPROPRIATEZZA PRESCRITTIVA DELLA ECOTOMOGRAFIA IN NEFROLOGIA F. Petrarulo (S.C. di Nefrologia e Dialisi ASL BA-Osp. Di Venere ) 30 Giugno 2007 Auditorium Ordine dei Medici Quando

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA - alterazione funzione renale con quadro clinico molto vario da muto a gravissimo - patogenesi varia, distinta in tre forme: 1. pre-renale (funzionale) 2. renale (organica) 3. post-renale (ostruttiva)

Dettagli

Insufficienza Renale Cronica

Insufficienza Renale Cronica Insufficienza Renale Cronica Le nefropatie croniche si classificano in: - Nefropatia con filtrazione glomerulare (FG) normale [ > 90 ml/min/1,73 m²]; - Nefropatia con diminuzione lieve del FG [89-60 ML

Dettagli

www.fondazionedamico.org

www.fondazionedamico.org www.fondazionedamico.org COSA SONO Sono due organi situati nell addome, a forma di fagiolo, grandi poco più di un pugno, collegati alla vescica da un condotto chiamato uretere. L urina prodotta dai due

Dettagli

PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE

PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE Segnali d allarme Gran parte delle malattie renali si possono comportare come killer silenziosi : operano indisturbate, senza sintomi, per anni e, quando i loro effetti si

Dettagli

La diagnostica delle malattie renali è difficile:

La diagnostica delle malattie renali è difficile: La diagnostica delle malattie renali è difficile: Le nefropatie sono in genere asintomatiche I reperti non sono eclatanti nè esclusivi Le competenze specialistiche si sovrappongono: gli stessi pazienti

Dettagli

LA NEFROLOGIA IN ETA GERIATRICA. Funzione renale ed età e stima della GFR. Martino Marangella S.C. Nefrologia e Dialisi

LA NEFROLOGIA IN ETA GERIATRICA. Funzione renale ed età e stima della GFR. Martino Marangella S.C. Nefrologia e Dialisi LA NEFROLOGIA IN ETA GERIATRICA Funzione renale ed età e stima della GFR Martino Marangella S.C. Nefrologia e Dialisi A.O. Ordine Mauriziano di Torino Piano della presentazione Variazioni della funzione

Dettagli

NEFROLITIASI ACUTA. Più raro dolore addominale prevalemtemete anteriore

NEFROLITIASI ACUTA. Più raro dolore addominale prevalemtemete anteriore NEFROLITIASI ACUTA Dolore costante e non colico, localizzato al fianco eo irradiato all inguine. Micro-macroematuria. Sovente nausea e vomito. Più raro dolore addominale prevalemtemete anteriore NEFROLITIASI

Dettagli

Quando nella pipì qualcosa mi preoccupa: la microematuria C.T. Carasi

Quando nella pipì qualcosa mi preoccupa: la microematuria C.T. Carasi HContatti Padova, 18 ottobre 2014 Il pediatra di famiglia incontra la nefrologia pediatrica Quando nella pipì qualcosa mi preoccupa: la microematuria C.T. Carasi CASI CLINICI Martina 3 aa e 6/12 A. Familiare

Dettagli

L ematuria in età Pediatrica Giuliana Lama giuliana.lama@unina2.it

L ematuria in età Pediatrica Giuliana Lama giuliana.lama@unina2.it L ematuria in età Pediatrica Giuliana Lama giuliana.lama@unina2.it L ematuria è un segno clinico di frequente riscontro in età pediatrica (prevalenza dello 0,4-4,1 % in base ai criteri utilizzati per la

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici

Dettagli

PROTOCOLLI DI IDONEITÀ ALLA GUIDA

PROTOCOLLI DI IDONEITÀ ALLA GUIDA PROTOCOLLI DI IDONEITÀ ALLA GUIDA Malattie renali PREMESSA: In tutti i casi di malattia a carico dell emuntorio renale deve essere richiesta la visita specialistica nefrologica con allegati esami ematochimici

Dettagli

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte

Dettagli

Domenica 21 Marzo 2010 Loc. Poggiardelli Montepulciano

Domenica 21 Marzo 2010 Loc. Poggiardelli Montepulciano Domenica 21 Marzo 2010 Loc. Poggiardelli Montepulciano Pazienti in trattamento sostitutivo della funzione renale (USL 7 Zona Valdichiana) N Dialisi extracorporea 40 Dialisi peritoneale 10 Trapianto attivo

Dettagli

Percorso assistenziale del paziente diabetico con insufficienza renale: ruolo del Nefrologo

Percorso assistenziale del paziente diabetico con insufficienza renale: ruolo del Nefrologo Percorso assistenziale del paziente diabetico con insufficienza renale: ruolo del Nefrologo Convegno Regionale AMD-SID Bologna 6 Novembre 2009 Marco Ricardi UO Nefrologia e Dialisi Ospedale Guglielmo da

Dettagli

La valutazione della funzione renale nella definizione del profilo di rischio CV e nella gestione della terapia farmacologica. Gaetano Piccinocchi

La valutazione della funzione renale nella definizione del profilo di rischio CV e nella gestione della terapia farmacologica. Gaetano Piccinocchi La valutazione della funzione renale nella definizione del profilo di rischio CV e nella gestione della terapia farmacologica Gaetano Piccinocchi Stadiazione delle nefropatie croniche Stadi Descrizione

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

La gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future. Marina Picca. Milano. www.sicupp.org

La gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future. Marina Picca. Milano. www.sicupp.org La gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future Marina Picca Milano www.sicupp.org Il caso di Lattante 6 mesi, maschio. Madre riferisce persistenza di urine maleodoranti.

Dettagli

GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO

GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E ALTRE FORME DI INTOLLERANZA AL GLUCOSIO DIPARTIMENTO DI MEDICINA DI LABORATORIO GUIDA PER LE PROVE FUNZIONALI E PER LA CLASSIFICAZIONE DEL DIABETE E CODICE: IOP.CPOsan.09 REV 6 del 06/07/10 Pag. 1 di 5 1. SCOPO E APPLICABILITA Scopo di questa

Dettagli

APPROCCIO AL PAZIENTE NEFROPATICO

APPROCCIO AL PAZIENTE NEFROPATICO ORDINE DEI MEDICI Parma 17 GIUGNO 2014 PERCORSO DEL PAZIENTE NEFROPATICO: UNA VISIONE D INSIEME APPROCCIO AL PAZIENTE NEFROPATICO Landino Allegri Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale. Unità

Dettagli

(Linee guida KDIGO 2012) NEFROLOGIA ASL4 SIMG TIGULLIO. Conferenza Stato-Regioni agosto 2014

(Linee guida KDIGO 2012) NEFROLOGIA ASL4 SIMG TIGULLIO. Conferenza Stato-Regioni agosto 2014 La malattia renale cronica è definita dalla presenza di danno renale o da GFR< 60 ml/min/1.73m²per almeno 3 mesi e può essere diagnosticata anche senza conoscerne le cause. (Linee guida KDIGO 2012) NEFROLOGIA

Dettagli

Registro emodialisi Regione Marche: caratteristiche dei pazienti e trattamenti

Registro emodialisi Regione Marche: caratteristiche dei pazienti e trattamenti Registro emodialisi Regione Marche: caratteristiche dei pazienti e trattamenti L insufficienza renale cronica (IRC), raggiungendo lo stadio di uremia terminale, determina la necessità di ricorrere al trattamento

Dettagli

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio

Dettagli

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore

Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_raccomandazioni progetto cuore Attività fisica_esercizio aerobico Aiuta mantenere peso ideale

Dettagli

INFEZIONI DELLE VIE URINARIE

INFEZIONI DELLE VIE URINARIE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE L'urina normale è sterile. L'isolamento di batteri nelle urine è legato alla colonizzazione batterica della mucosa del tratto urinario e/o dei reni. Le infezioni del tratto

Dettagli

Scaricato da www.sunhope.it

Scaricato da www.sunhope.it ANALISI DELLE URINE L'urina è il liquido prodotto dai reni che filtrano il sangue per depurarlo dalle scorie prodotte dal metabolismo. Tramite l'urina quindi si eliminano dall'organismo i prodotti di scarto

Dettagli

ANATOMIA RENI, URETERI, VESCICA

ANATOMIA RENI, URETERI, VESCICA ANATOMIA RENI, URETERI, VESCICA ANATOMIA VESCICA E URETRA ANATOMIA PENE E SCROTO FISIOLOGIA DELLA MINZIONE CENTRI NERVOSI DELLA MINZIONE Area Frontale - Centro pontino + + www Anamnesi Esame obiettivo

Dettagli

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete

Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Diabete anche loro possono ammalarsi Impara a riconoscere i segni e i fattori di rischio del diabete Il diabete Il diabete mellito è una malattia caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero (glucosio)

Dettagli

Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario

Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario L analisi del contesto demografico è l introduzione ideale alla sezione della salute. Il bisogno del cittadino residente sul territorio

Dettagli

LE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE

LE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE MEDICI PER SAN CIRO LE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE Dr Ciro Lenti U.O. Nefrologia e Dialisi AUSL 11 Empoli P.O. San Miniato (PI) Le infezioni delle vie urinarie sono infezioni che possono riguardare i

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

ESAMI EFFETTUATI PRESSO I CENTRI TRASFUSIONALI A TUTELA DELLA SALUTE DEL DONATORE

ESAMI EFFETTUATI PRESSO I CENTRI TRASFUSIONALI A TUTELA DELLA SALUTE DEL DONATORE ESAMI EFFETTUATI PRESSO I CENTRI TRASFUSIONALI A TUTELA DELLA SALUTE DEL DONATORE EMOCROMOCITROMETRICO Numero dei globuli rossi Quantità di globuli rossi presenti in un mmc. di sangue. tra 4,4 e 5,6 milioni/microlitro

Dettagli

CLASSIFICAZIONE del DIABETE

CLASSIFICAZIONE del DIABETE Il DIABETE Malattia cronica Elevati livelli di glucosio nel sangue(iperglicemia) Alterata quantità o funzione dell insulina, che si accumula nel circolo sanguigno TASSI di GLICEMIA Fino a 110 mg/dl normalità

Dettagli

GESTIONE DEL PAZIENTE NEFROPATICO

GESTIONE DEL PAZIENTE NEFROPATICO II edizione del corso teorico pratico GESTIONE DEL PAZIENTE NEFROPATICO IL TRAPIANTO RENALE NEL PAZIENTE ANZIANO Angelica Parodi UOC Nefrologia e Dialisi L età dei pazienti con ESRD è in aumento esponenziale

Dettagli

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EME Succinil coenzima A glicina ALA DEIDRATASI Acido δ aminolevulinico porfobilinogeno Escreto con le urine uroporfobilinogeno CPG - DECARBOSSILASI EME - SINTETASI

Dettagli

CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE

CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE Lega Friulana per il Cuore CHE COS E L OBESITA E COME SI PUO CURARE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico della

Dettagli

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati. DIABETE E RISCHIO CANCRO: RUOLO DELL INSULINA Secondo recenti studi sono più di 350 milioni, nel mondo, gli individui affetti da diabete, numeri che gli regalano il triste primato di patologia tra le più

Dettagli

Linee guida per la diagnosi precoce e il trattamento della malattia renale cronica negli adulti

Linee guida per la diagnosi precoce e il trattamento della malattia renale cronica negli adulti Linee guida per la diagnosi precoce e il trattamento della malattia renale cronica negli adulti Antonino Cartabellotta 1*, Giuseppe Quintaliani 2 1 Medico Chirurgo, Fondazione GIMBE, 2 Medico Chirurgo,

Dettagli

ESERCITAZIONE. CdL Fisioterapia e Podologia. 25 novembre 2015

ESERCITAZIONE. CdL Fisioterapia e Podologia. 25 novembre 2015 ESERCITAZIONE CdL Fisioterapia e Podologia 25 novembre 2015 Epidemiologia Domanda 1 Le neoplasie gastriche sono: a. diminuite in tutta Europa b. diminuite fino agli anni 80, poi stabili c. aumentate in

Dettagli

C A R D I O P A T I A I S C H E M I C A : R I D U R R E I L R I S C H I O. Riassunto

C A R D I O P A T I A I S C H E M I C A : R I D U R R E I L R I S C H I O. Riassunto Riassunto 1 Introduzione 1.1 Premessa 1.2 Spesa sanitaria e cardiopatia ischemica 1.3 Fattori di rischio coronarico come causa di cardiopatia ischemica 1.3.1 Prospettive future 1.3.2 Nutrizione e malattie

Dettagli

Il ruolo del Medico di Medicina Generale

Il ruolo del Medico di Medicina Generale Il ruolo del Medico di Società Italiana di Medicina Generale Dr. Pier Carlo Pelizzari Medico di Responsabile della Scuola di Formazione Specifica in Brescia 01 dicembre 2012 Polo di Brescia In merito alle

Dettagli

Caso clinico 2. Pz. di 50 anni, obeso (IMC: 32Kg/mq) Familiarità per diabete mellito. Asintomatico. Glicemia plasmatica di 130 mg/dl.

Caso clinico 2. Pz. di 50 anni, obeso (IMC: 32Kg/mq) Familiarità per diabete mellito. Asintomatico. Glicemia plasmatica di 130 mg/dl. Caso clinico 1 Pz di 15 anni, di sesso femminile, lievemente sottopeso (IMC: 18Kg/mq). Manifesta nausea, vomito, dolori addominali, poliuria, polidipsia e dispnea. Nel giro di poche ore, manifesta obnubilamento

Dettagli

Le malattie fumo correlate. Dott. Paolo Monte

Le malattie fumo correlate. Dott. Paolo Monte Le malattie fumo correlate Dott. Paolo Monte Fumo come fattore di rischio di malattia Il fumo costituisce il principale fattore di rischio evitabile per le principali malattie causa di mortalità ed invalidità

Dettagli

Stefano Miglior. Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI

Stefano Miglior. Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI Stefano Miglior Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico Concetti fondamentali E una malattia estremamente particolare caratterizzata da una progressione lenta ma continua verso la perdita della funzione

Dettagli

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO

Il ragionamento diagnostico TEST DIAGNOSTICO. Dott.ssa Marta Di Nicola. L accertamento della condizione patologica viene eseguito TEST DIAGNOSTICO Il ragionamento diagnostico http://www.biostatistica biostatistica.unich unich.itit 2 L accertamento della condizione patologica viene eseguito All'inizio del decorso clinico, per una prima diagnosi In

Dettagli

Condizioni e fattori di rischio di DMT2

Condizioni e fattori di rischio di DMT2 Condizioni e fattori di rischio di DMT2 IFG o IGT o pregresso diabete gestazionale Età >45 anni, specie se con BMI >25 od obesità centrale Età 25) e una o più fra le seguenti

Dettagli

Patologia urinaria. IVU complicate pielonefriti. Gianesini dr. Giuseppe S.C. Urologia AO Ospedale di Circolo e Fond. Macchi Varese

Patologia urinaria. IVU complicate pielonefriti. Gianesini dr. Giuseppe S.C. Urologia AO Ospedale di Circolo e Fond. Macchi Varese Patologia urinaria IVU complicate pielonefriti coliche renali Gianesini dr. Giuseppe S.C. Urologia AO Ospedale di Circolo e Fond. Macchi Varese CLASSIFICAZIONE INFEZIONI VIE URINARIE Infezioni delle vie

Dettagli

Le Ematurie. Giuliana lama Dipartimento di Pediatria II Università Napoli

Le Ematurie. Giuliana lama Dipartimento di Pediatria II Università Napoli Le Ematurie Giuliana lama Dipartimento di Pediatria II Università Napoli Caserta 31 maggio 2008 Dottore! Cosa è successo? Ci aiuti! State tranquilli. Indagheremo ed arriveremo al più presto alla diagnosi

Dettagli

Approccio al paziente con aumento dell azotemia o altre anormalità della funzione renale: algoritmi. Clinica Medica

Approccio al paziente con aumento dell azotemia o altre anormalità della funzione renale: algoritmi. Clinica Medica Approccio al paziente con aumento dell azotemia o altre anormalità della funzione renale: algoritmi Clinica Medica Principali sindromi in nefrologia [1] Sindromi Indizi utili Elementi tipici IRA o danno

Dettagli

SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005

SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005 SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005 Ricerca epidemiologica Gli epidemiologi sono interessati a conoscere l incidenza delle malattie per prevedere i

Dettagli

Allegato 3: Tabella esami baseline per valutazione rischio e danno d organo e follow-up

Allegato 3: Tabella esami baseline per valutazione rischio e danno d organo e follow-up Allegato 3: Tabella esami baseline per valutazione rischio e danno d organo e follow-up Esami Routine Valori o risultato al Intervento baseline ECG Routine Neg per IVS Programmare Eco in 3-4 mesi (se compatibile

Dettagli

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Allegato I Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Conclusioni scientifiche Vista la relazione di valutazione del comitato di valutazione

Dettagli

VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE

VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE La stima del Filtrato Glomerulare (FG) èil miglior indicatore complessivo della funzione renale. La sola creatininemia non deve essere usata come indice di

Dettagli

L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA:

L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: L ASSOCIAZIONE ITALIANA GASTROENTEROLOGI ED ENDOSCOPISTI DIGESTIVI OSPEDALIERI PRESENTA: STEATOSI E STEATOEPATITE NON ALCOLICA AIGO PER I PAZIENTI: INFORMAZIONE SANITARIA A CURA DELLE COMMISSIONI AIGO

Dettagli

MINISTERO DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI Direzione generale per la motorizzazione. Prot. n. 20705/08.03.00 Roma, 24 luglio 2006

MINISTERO DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI Direzione generale per la motorizzazione. Prot. n. 20705/08.03.00 Roma, 24 luglio 2006 MINISTERO DEI TRASPORTI DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI TERRESTRI Direzione generale per la motorizzazione Prot. n. 20705/08.03.00 Roma, 24 luglio 2006 OGGETTO: Linee guida per l accertamento e la valutazione

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

Uno strano diabete...

Uno strano diabete... Uno strano diabete... Lucia, 56 anni, è sempre stata bene. Ci tiene al suo benessere, perciò ogni anno esegue regolarmente le analisi del sangue, che sono sempre state normali. Questa volta però gli esami

Dettagli

PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA

PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA PATENTE: PER LE PERSONE CON DIABETE UN ODISSEA INFINITA ROBERTO COCCI Presidente FTD e Diabete Forum Componente CC DIABETE ITALIA LA PATENTE AL CITTADINO AFFETTO DA DIABETE: IL PUNTO DI VISTA DI DIABETE

Dettagli

Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia

Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia L obiettivo ultimo della riabilitazione cardiologica Recuperare e mantenere al livello più elevato possibile le condizioni fisiologiche, psicologiche,

Dettagli

Non in distribuzione negli Stati Uniti URINALYSIS LAB FORWARD

Non in distribuzione negli Stati Uniti URINALYSIS LAB FORWARD Non in distribuzione negli Stati Uniti URINALYSIS LAB FORWARD I laboratori per l analisi delle urine richiedono sia tecnologia avanzata che strategie davvero innovative. Per questo motivo Beckman Coulter

Dettagli

sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne

sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne The Women s Health Study Razionale per l uso di bassi dosaggi di aspirina nella prevenzione primaria Nella prevenzione secondaria delle

Dettagli

INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione

INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione INDICE DI MASSA CORPOREA significato ed interpretazione Sembrerà strano ma essere in sovrappeso non necessariamente significa avere grasso in eccesso; allo stesso modo essere normopeso non è sinonimo di

Dettagli

Relazione sull utilizzo in pazienti diabetici con complicanze ai piedi di una emulsione fluida di Morinda Citrifolia (xerem) PREMESSA

Relazione sull utilizzo in pazienti diabetici con complicanze ai piedi di una emulsione fluida di Morinda Citrifolia (xerem) PREMESSA Dott. Antonino LO PRESTI Medico Chirurgo - Specialista in diabetologia e malattie metaboliche presso U. O. di Diabetologia e Malattie del Ricambio Ospedale San Biagio - Marsala (TP). Relazione sull utilizzo

Dettagli

VALUTAZIONE E STRATIFICAZIONE DEL PROFILO DI RISCHIO DEL DEL MEDICO DI FAMIGLIA

VALUTAZIONE E STRATIFICAZIONE DEL PROFILO DI RISCHIO DEL DEL MEDICO DI FAMIGLIA VALUTAZIONE E STRATIFICAZIONE DEL PROFILO DI RISCHIO DEL PAZIENTE IPERTESO NELLO STUDIO DEL MEDICO DI FAMIGLIA Traduzione Pratica Ho idea del livello di rischio cardiovascolare del paziente iperteso che

Dettagli

Il paradosso del Veneto

Il paradosso del Veneto Audizione in Quinta Commissione del Consiglio Regionale del Veneto Venezia, 12 Luglio 2013 Il paradosso del Veneto Enzo Bonora Presidente - Sezione Veneto Trentino Alto Adige Società Italiana di Diabetologia

Dettagli

La Calcolosi Urinaria

La Calcolosi Urinaria La Calcolosi Urinaria le calcolosi più frequenti sono a contenuto calcico ( 5-10% ) CALCIO FOSFATO ( 70-80% ): OSSALATO quelle meno frequenti sono: STRUVITE: associati a infezione urinaria (5-10%) ACIDO

Dettagli

Scheda Valutativa Tirocinio. Formativo

Scheda Valutativa Tirocinio. Formativo Scheda Valutativa Tirocinio Formativo PER STUDENTI ISCRITTI AL 5 ANNO CdL in MEDICINA E CHIRURGIA Data inizio tirocinio: Data conclusione tirocinio:.. Studente Tutor clinico (nome e cognome) (qualifica

Dettagli

Parte 1 Ipertensione arteriosa

Parte 1 Ipertensione arteriosa Parte 1 Ipertensione arteriosa 1. Classificazione Classificazione (WHO-ISH 1999) IPERTENSIONE SISTO-DIASTOLICA SISTOLICA DIASTOLICA Ottimale < 120 < 80 Normale < 130 < 85 Alta-normale 130-139 85-89 GRADO

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

DIABETE MELLITO. Organi danneggiati in corso di diabete mellito INSULINA

DIABETE MELLITO. Organi danneggiati in corso di diabete mellito INSULINA DIABETE MELLITO Il diabete mellito è la più comune malattia endocrina: 1-2% della popolazione E caratterizzato da : -alterazione del metabolismo del glucosio -danni a diversi organi Complicanze acute:

Dettagli

Scaricato da 1

Scaricato da  1 ESAME STANDARD DELLE URINE Campione di 10 ml in vetro o plastica sterilizzati ti Igiene per il prelievo Mitto intermedio Da esaminare entro 1-2 ore Conservare in frigo Trasporto ESAME STANDARD DELLE URINE

Dettagli

I TUOI RENI SONO OK? Come rispondere in modo semplice a una domanda difficile

I TUOI RENI SONO OK? Come rispondere in modo semplice a una domanda difficile I TUOI RENI SONO OK? Come rispondere in modo semplice a una domanda difficile Prof Giuseppe Piccoli L International Federation of National Kidney Foundations, della quale fa parte la Fondazione Italiana

Dettagli

Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere.

Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere. Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere. Claudia Marino, Nera Agabiti, Anna Maria Bargagli, Laura Cacciani, Salvatore Di Giulio,

Dettagli

STATO NUTRIZIONALE 1

STATO NUTRIZIONALE 1 STATO NUTRIZIONALE 1 STATO NUTRIZIONALE circa il 20-40% dei pazienti ospedalizzati presenta segni di malnutrizione. La malnutrizione è causa di severe complicanze, prolunga la degenza, ed aumenta la mortalità

Dettagli

Analisi delle urine Misurazione semplice. Risultati chiari. Diagnosi sicura.

Analisi delle urine Misurazione semplice. Risultati chiari. Diagnosi sicura. Analisi delle urine Misurazione semplice. Risultati chiari. Diagnosi sicura. Combur-Test e sistema di analisi delle urine Urisys 1100 La soluzione giusta per ambulatori medici e reparti di ospedale Le

Dettagli

Determinazione Risultato Unità Limiti di riferimento

Determinazione Risultato Unità Limiti di riferimento METABOLITI SIERICI E URINARI P-Lattato 1,00 mmol/l 0,62-2,35 P-Ammonio 80 µg/dl 25-94 S-Bilirubina totale 1,80 mg/dl Fino a 1,20 S-Bilirubina esterificata 0,40 mg/dl Fino a 0,30 S-Bilirubina non esterificata

Dettagli

Alcol e giovani I rischi e le tendenze

Alcol e giovani I rischi e le tendenze Alcol e giovani I rischi e le tendenze Emanuele Scafato, ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA Direttore Centro OMS Ricerca e promozione salute alcol e problemi alcol correlati Direttore Osservatorio Nazionale

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

LITOTRISSIA EXTRACORPOREA ESWL

LITOTRISSIA EXTRACORPOREA ESWL Dipartimento Chirurgia Generale e Specialistiche Dott. V. Barbieri - Direttore LITOTRISSIA EXTRACORPOREA ESWL Day Surgery Dott. Verter Barbieri - Responsabile Medico Fiorenza Costi - Coordinatore Infermieristico

Dettagli

FISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE

FISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE FISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE ACIDO = molecola contenente atomi di idrogeno capaci di rilasciare in soluzione ioni idrogeno (H( + ) BASE = ione o molecola che può accettare uno ione idrogeno

Dettagli

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo.

Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi. Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. Studio di ricerca clinica sul dolore da endometriosi Il dolore che Lei sente è reale... anche se gli altri non possono vederlo. A822523 Lo studio SOLSTICE verrà condotto in circa 200 centri di ricerca

Dettagli

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA Ruolo fisiologico del calcio Omeostasi del calcio ASSORBIMENTO INTESTINALE DEL CALCIO OMEOSTASI GLICEMICA Il livello normale di glicemia? 90 mg/100 ml Pancreas

Dettagli

Acqua: nutriente essenziale

Acqua: nutriente essenziale Acqua: nutriente essenziale Funzioni dell acqua 1. Solvente delle reazioni metaboliche; 2. Regola il volume cellulare; 3. Regola la temperatura corporea; 4. Permette il trasporto dei nutrienti; 5. Permette

Dettagli

PROGETTO INDIVIDUAZIONE DEL RISCHIO RENALE

PROGETTO INDIVIDUAZIONE DEL RISCHIO RENALE PROGETTO INDIVIDUAZIONE DEL RISCHIO RENALE PERCORSO DI INTEGRAZIONE TRA MEDICO DI MEDICINA GENERALE E SPECIALISTA NEFROLOGO per la precoce individuazione e la prevenzione della insufficienza renale cronica

Dettagli

ACCOMPAGNARE IL PAZIENTE IN EMODIALISI. Dr. Fabrizio Vellani Nefrologo

ACCOMPAGNARE IL PAZIENTE IN EMODIALISI. Dr. Fabrizio Vellani Nefrologo ACCOMPAGNARE IL PAZIENTE IN EMODIALISI Dr. Fabrizio Vellani Nefrologo Composizione del corpo umano e distribuzione dei liquidi corporei Per un giovane maschio: SOLIDI 40% Proteine 18 % Grassi 15 % Minerali

Dettagli

STEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM

STEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM 10 MAGGIO 2014, ore 08:30 Centro Analisi Monza MONZA (MB) STEATOSI EPATICA: malattia emergente CORSO ECM Specialista in Medicina Interna Numero pazienti esaminati 340 15,88 84,12 Maschi Femmine Analisi

Dettagli

4 Attualità. Martedì 5 febbraio 2013. Il dossier dell Aifa. Il dossier dell Aifa

4 Attualità. Martedì 5 febbraio 2013. Il dossier dell Aifa. Il dossier dell Aifa 4 Attualità Martedì 5 febbraio 2013 CAMPOBASSO. Gli italiani hanno acquistato, nei primi nove mesi del 2012, un totale di 1 miliardo e 368 milioni di confezioni di medicinali, per una media - ha calcolato

Dettagli