La Conferenza di Servizi in materia di: RIFIUTI La Conferenza di Servizi nel settore ambientale
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1 La Conferenza di Servizi in materia di: RIFIUTI Giornata di formazione La Conferenza di Servizi nel settore ambientale Sala Convegni Centro S. Elisabetta Campus Università degli Studi di Parma 26 aprile 2004
2 Costruzione e gestione impianti per le operazioni di smaltimento e/o recupero di cui agli Allegati B e C del D.Lgs. 22/97 Procedura Richiedente Proponente / Committente / Gestore Sportello UNICO Regione Emilia-Romagna 28/09/01 Oggetto: Modifiche ed integrazioni delibera di Giunta n.1367 del 1999 recante Prime indicazioni per la realizzazione degli sportelli unici per le attività produttive Procedimento in capo all ente PROVINCIA Il Direttore Generale: Prot.n 3604/CI Comune Stato DPCM 377/88 Art.1, comma 1, Lett. i) Esito Regione LR 9/99 Allegato A2, B2 per localizz. di + province, se proponente è la provincia stessa; Provincia LR 9/99 Allegato A.2, B2 Provincia Art. 27 e 28 D.Lgs 22/97 Parma, 26 aprile
3 Matrice RIFIUTI - Provincia Ronchi (Art. 27 e 28, D.Lgs. 22/97) 1)Riceve domanda con allegato Progetto DEFINITIVO ed eventuale comunicazione del progetto a procedura di V.I.A. (In caso di attivazione procedura di V.I.A. i termini del punto 3) sono sospesi sino alla pronuncia di compatibilità ambientale). 2)Entro 30 giorni dal ricevimento della domanda viene nominato responsabile procedimento e viene convocata CONFERENZA DI SERVIZI. 3)Entro 90 giorni dalla convocazione della CONFERENZA DI SERVIZI la conferenza valuta il progetto, acquisisce esito procedura di V.I.A. o valuta gli elementi di compatibilità territoriale ed ambientale. 4)Entro 30 giorni dalla trasmissione degli atti della CONFERENZA DI SERVIZI il progetto viene approvato o respinto (Con determina del Dirigente o con atto di Giunta) L approvazione sostituisce tutti i pareri ed autorizzazioni e può costituire variante urbanistica. Parma, 26 aprile
4 Matrice RIFIUTI Autorità competente Procedura di V.I.A. (L.R. n.9/99) 1)Pubblicazione di avviso di deposito domanda e documentazione sul BUR. 2)Entro 10 dalla pubblicazione sul BUR del deposito della domanda l autorità competente convoca la CONFERENZA DI SERVIZI. 2)Entro 45 (30 screening) giorni dalla pubblicazione sul BUR del deposito della domanda chiunque può prendere visione degli elaborati e presentare osservazioni in forma scritta. 3)Entro 100 (85 screening) giorni dalla pubblicazione sul BUR del deposito della domanda terminano i lavori della CONFERENZA DI SERVIZI. 4)Entro 120 (105 screening) giorni dalla pubblicazione sul BUR del deposito della domanda si pronuncia sull esito della procedura. Parma, 26 aprile
5 Provincia PARMA In Conferenza di Servizi attuate in materia di: RIFIUTI -Piano di adeguamento di una discarica di 1 categoria, autorizzata ma non ancora coltivata, come discarica per rifiuti non pericolosi di cui al D.Lgs. 36/2003. (Conferenza di SERVIZI art.27 D.Lgs.22/97) -Variazione in estensione di rifiuti conferibili in discarica. (Conferenza di SERVIZI per SCREENING art. 4, comma 1, L.R. 9/99) -Ampliamento di discarica. (Conferenza di SERVIZI per V.I.A. art.4, comma 2, L.R. 9/99) -Impianto selezione e stabilizzazione RSU e RSA. (Conferenza di SERVIZI per V.I.A. art. 4, comma 2, L.R. 9/99, pronuncia inglobata in quella per art. 27 D.Lgs.22/97) -Impianto per raccolta e demolizione veicoli a motore. (Conferenza di SERVIZI art. 27 D.Lgs.22/97) -Ampliamento di impianto trattamento e recupero rifiuti TOSSICO NOCIVI. (Conferenza di SERVIZI V.I.A. prima Regionale poi Nazionale) Parma, 26 aprile
6 LEGGE, 13 febbraio 1990, n.26 Tutela della denominazione di origine Prosciutto di Parma Capo I; Art.2, Zona tipica di produzione e stagionatura La zona tipica comprende il territorio della Provincia di Parma posto a 5 km a SUD della Via Emilia fino ad una altitudine di 900 metri e delimitato ed EST dal fiume Enza ed a OVEST dal torrente Stirone Parma, 26 aprile
7 LEGGE, 13 febbraio 1990, n.26 Tutela della denominazione di origine Prosciutto di Parma Capo V; Art.22, Parere per l insediamento nella zona tipica di industrie insalubri Ai fine della salvaguardia delle condizioni proprie dell ambiente di produzione da cui dipendono le caratteristiche organolettiche e merceologiche del Prosciutto di Parma, a far tempo dall entrata in vigore della presente legge, l insediamento nell ambito della zona tipica di cui all art. 2 di industrie insalubri di prima classe- così come individuate a norma dell articolo 216 del testo unico delle leggi sanitarie approvato con regio decreto 27 luglio 1934, n.1265 e di ogni altra attività che pregiudichi un equilibrato mantenimento delle condizioni ambientali, è subordinato al preventivo favorevole parere del comitato tecnico regionale per l inquinamento atmosferico competente per territorio (CRIAER) OGGETTO: Parere Legale Regione Emilia-Romagna Prot. n. AMB/AMB/01/11429 (13 giugno 2001) con l entrata in vigore della L.R. n 3 del 21/04/1999 Riforma del sistema regionale e locale si è abrogata la L.R. 36/89 e quindi tutte le funzioni che la legislazione assegnava al CRIAER devono considerarsi attribuite ad ARPA Parma, 26 aprile
8 Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica Anticipato Decreto 21 marzo 2003 ed ampliato anche per RSU conferiti in discarica a)richiesta di parere tecnico sulla accettabilità in discarica di rifiuti, speciali assimilabili agli urbani e NON putrescibili, come indicato nella relazione conclusiva della COMMISSIONE PRESIDENZIALE DI ESPERTI presieduta dall Avvocato Professor Fausto Capelli (Cattedra di diritto delle Comunità Europee) Università degli Studi di Parma. b)commissione Capelli istituita con Provvedimento del presidente della Provincia del 20 dicembre 1999 Commissione di valutazione sulle problematiche conseguenti all entrata in funzione della discarica di Monte Ardone. (ARPA non è membro della commissione) c)valutazioni finali e conclusive del 31 ottobre 2000 della COMMISSIONE PRESIDENZIALE DI ESPERTI. Si sconsiglia il conferimento in discarica di rifiuti contenenti materiale organico putrescibile.. d)arpa valuta l accettabilità in discarica se il rifiuto è urbano o assimilabile agli urbani (Delibera 27/07/84) e se NON è putrescibile (max 6% di Sostanza Organica Putrescibile) limite dimostrato raggiungibile dalla attuale tecnologia (Preselettore di Parma, Regione Lombardia) in specifici impianti di separazione per RSU. (D.M. 13/03/03 richiederà il 5% di Carb.Org. per rifiuti pericolosi conferibili in discariche per rifiuti NON pericolosi) (Rapporto tra C.O.T. / S.O.T = 0.58) Parma, 26 aprile
9 Criteri di autorizzabilità D.P.R. 203/88 di una discarica Sistema di contenimento biogas: Impermeabilità della copertura del corpo discarica Impermeabilità laterale e fondo del corpo discarica Impermeabilità rispetto al discioglimento in falda del biogas Impermeabilità delle installazioni, servizi e strutture impianto Sistema di degasamento biogas: Quantità e qualità prodotto dalla discarica Quantità perso dal contenimento Sistema di smaltimento e/o trattamento e/o utilizzo biogas: Quantità utilizzata e/o smaltito e/o trattato Efficienza utilizzo e/o smaltimento e/o trattamento Parma, 26 aprile
10 Criteri di autorizzabilità D.P.R. 203/88 di una discarica Sistema di contenimento biogas: Controllo impermeabilità della copertura del corpo discarica Prelievo eseguito al centro della camera di cattura per determinazione ossigeno, anidride carbonica, metano, temperatura punto prelievo. METODICA DEFINITA Sfiato a manico di ombrello rovesciato Camera di cattura Biogas Scatola e/o altro aperta verso il basso 0.5 m2, volume minimo 200 litri Punto ingresso aria di lavaggio CORPO DISCARICA Sigillare perimetro esterno camera cattura con superficie corpo discarica Parma, 26 aprile
11 Criteri di autorizzabilità D.P.R. 203/88 di una discarica Sistema di contenimento biogas: Controllo impermeabilità laterale, fondo e discioglimento in falda Parma, 26 aprile
12 Criteri di autorizzabilità D.P.R. 203/88 di una discarica Quantità e qualità biogas prodotto dalla discarica Controllo in continuo e registrazione dei parametri portata, pressione corpo discarica, contenuto in ossigeno e metano del flusso di gas recuperato dal corpo discarica dal degassamento. Quantità di biogas utilizzata e/o smaltito e/o trattato Controllo in continuo e registrazione dei parametri quali temperatura di combustione,, per le torce, temperatura e/o analizzatori in continuo dei gas di scarico,, per caldaie e/o motori a combustione interna. Controllo efficienza utilizzo e/o smaltimento e/o trattamento biogas Richiesta al gestore di fornire relazione annuale sullo stato dei controlli e delle strutture. Parma, 26 aprile
13 Adeguamento di una discarica al D.Lgs. 36/2003 Variazione rifiuti conferibili in discarica Ampliamento discarica a)qualità e quantità di rifiuti da depositare (6% di S.O. Putrescibile, D.M. 13/03/03 5% di Carb.Org.) b)quanto previsto Requisiti strutturali per la prevenzione dell inquinamento e cioè per: -evitare infiltrazioni di acqua -raccolta e trattamento percolato -dispersione di percolato -captazione e trattamento biogas -dispersione di biogas c)monitoraggio impianto ed ambientale d)gestione operativa e di emergenza e)gestione post operativa (Manutenzione conservativa e monitoraggio) f)riutilizzo dell area Parma, 26 aprile
14 Impianto preselezione e stabilizzazione RSU e RSA a)rifiuti da trattare. b) Requisiti strutturali dell impianto di preselezione c)criteri gestione operativa preselezione d)requisiti strutturali dell impianto di compostaggio e)criteri gestione operativa compostaggio Ricezione Triturazione Selezione Stoccaggio Spedizione Miscelazione Bio-ossidazione Raffinazione Stoccaggio Spedizione Aria Acqua Rumore Parma, 26 aprile
15 Impianto per raccolta e demolizione veicoli a motore a)ubicazione impianto (Vincoli sovraordinati PTCP, PRG, PAI ) b)requisiti strutturali (settori, organizzazione disposizione, aree stoccaggio, raccolta e trattamento acque,.., in modo che risultino progettati nel rispetto e tenendo conto dell ambiente) c)criteri di gestione (fasi lavorative, trasporti, stoccaggi, rifiuti, emergenze, ) d)monitoraggio (Suolo, acqua, aria) Parma, 26 aprile
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