13. Consumi di energia elettrica
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- Baldo Ferrara
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1 13. Consumi di energia elettrica Nell ambito dei Paesi industrializzati, e della loro tendenza a promuovere stili di sempre più orientati a comportamenti di consumo energivori, l Italia e, ovviamente, Roma non fanno caso a parte (fig. 3.1). Nell ultimo decennio del secolo scorso, così come nei primi anni del Duemila, a fronte di una popolazione provinciale rimasta sostanzialmente stabile (-1,0% tra il 1991 e il 2002, per un decremento di circa unità da 3,76 a 3,72 milioni di abitanti), si è assistito ad una crescita del reddito generato (+15,7% il valore aggiunto complessivo) e, in misura ancora più marcata, dei consumi di energia elettrica (+25,1%). L evidenza di un elasticità della domanda di energia che cresce in misura più che proporzionale rispetto al reddito disponibile (confermata in modo particolare a partire dal 1996) pone sul tavolo nuove problematiche industriali (la produzione energetica), nonché nuovi schemi interpretativi di carattere sociale (gli stili di vita) ed economico (i comportamenti di consumo). Determina, infine, una accelerazione alle analisi sulla sostenibilità dello sviluppo e sulla sua compatibilità ambientale. L energia elettrica - nell ambito della più vasta tematica energetica - rappresenta dunque uno dei punti focali nell ideazione e applicazione delle odierne linee di politica economica, arrivando a coinvolgere, dal locale al globale, le strategie e gli assetti geoeconomici contemporanei e futuri. Come accennato, la provincia di Roma non muove su dinamiche proprie avulse da una tendenza più generale, ma, cionondimeno, negli ultimi anni ha mostrato una capacità di crescita dei consumi di energia elettrica superiore al Lazio e in linea con l Italia nel suo complesso (tab. 3.1). Tra il 1998 e il 2002 i tassi di crescita annuali della capitale per tre volte sono risultati superiori alla media nazionale (nel 1998, 2000, 2002), in due casi inferiore (1999 e 2001). Se, dunque, la deriva complessiva non mostra particolari soluzioni di continuità lungo il territorio, altrettanto non può dirsi per una composizione della domanda che, viceversa, appare decisamente differenziata, evidenziando una peculiarità del caso romano che si distingue in maniera sostanziale dal modello prevalente nel resto del Paese (fig. 13.2). Guardando alla composizione dei consumi elettrici per macrocategorie di domanda, e prescindendo dall analisi del Lazio che si propone all osservazione come una sorta di via di mezzo tra gli estremi romano e italiano, si nota che nel 2002: a) a Roma i settori domestico e terziario hanno espresso una domanda pari, rispettivamente, al 36,8% e al 48,8% del totale, in Italia gli stessi comparti hanno assorbito il 21,6% e il 24,7% dei consumi complessivi; b) a Roma l industria ha richiesto energia elettrica per un totale del 13,7%, in Italia lo stesso valore sale al 52,0%. Sono risultati in parte prevedibili, quelli descritti, benché nient affatto scontati. Pur essendo noto come a Roma sia presente una minore vocazione industriale e, di converso, una maggiore concentrazione di attività terziarie rispetto alla media italiana, i valori riscontrati nei consumi energetici non trovano conferma né nell organizzazione delle imprese tra i vari settori né nella relativa composizione del valore aggiunto. Altrettanto può dirsi per l incidenza dei consumi domestici rispetto alla popolazione presente a Roma e in Italia. Si è di fronte a diversi modelli comportamentali e produttivi da indagare nelle prossime occasioni. Intanto, con riferimento ai settori produttivi, la tab dà conto delle differenti tendenze riscontrate - di nuovo a Roma, nel Lazio e in Italia - tra il 2001 e il Evidenziando i cinque settori che per ogni territorio hanno palesato la maggior crescita e il maggior decremento nei consumi elettrici si incontrano, solo per citare i più eclatanti: a) l industria siderurgica che a Roma (+43,3%) e nel Lazio (+21,7%) è al secondo posto nei tassi di crescita dei consumi, mentre in Italia rientra nel gruppo dei comparti che hanno palesato i maggiori decrementi (-4,2%); b) l industria dell elettricità e del gas che prima per tasso di crescita in Italia (+27,2%) è all ultimo posto nelle graduatorie di Roma (-26,7%) e del Lazio (-18,3%); c) l industria dell abbigliamento e delle calzature che a Roma cresce dell 8,2% andando controcorrente rispetto alla ten- 111
2 denza riscontrata nel Lazio (-11,1%) e in Italia (-4,5%). Di fronte a questi dati è bene puntualizzare che la crescita generalizzata dei consumi di un particolare settore può essere imputata ad un aumento della domanda dei beni/servizi prodotti, mentre la diminuzione generalizzata dei consumi può essere dovuta ad una diminuzione della domanda o ad un miglioramento della tecnologia disponibile (impianti e macchinari meno e- nergivori) così come ad una migliore organizzazione del processo produttivo (riduzione degli sprechi energetici): quando, come nei casi descritti, è l eterogeneità territoriale a prevalere, il paradigma interpretativo a cui occorre far riferimento è quello delle diverse scelte/vincoli che vengono prese/subiti sul territorio. E, per questa via, l energia elettrica diventa un indicatore fondamentale nell analisi delle tendenze in atto nei singoli settori produttivi. Fig Popolazione, valore aggiunto e consumi elettrici nella provincia di Roma. Anni (base 1991=100) 130,0 Consumi di energia elettrica 125,0 Valore aggiunto a prezzi base (prezzi costanti) Popolazione residente a fine anno 120,0 115,0 110,0 105,0 100,0 95, Fonte: elaborazione su dati Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale e Istat,
3 Tab Consumi di energia elettrica. Anni Valori assoluti e variazioni percentuali. Provincia di Roma Lazio Italia Peso di Roma V.A. Var.% V.A. Var.% V.A. Var.% nel Lazio in Italia ,20 3, ,00 2, ,00 2,8 66,2 4, ,00 2, ,30 2, ,20 2,5 66,0 4, ,00 4, ,20 3, ,60 4,5 66,6 4, ,30 1, ,60 1, ,90 2,2 66,2 4, ,60 2, ,90 1, ,60 1,9 66,6 4,7 N.B. Per ciascun anno sono evidenziati i territori che hanno mostrato le maggiori variazioni percentuali Fig Incidenza dei settori sul totale dei consumi elettrici. Anno % 0,7% 1,3% 1,7% 90% 80% 13,7% 25,6% 70% 52,0% 60% 48,8% 50% 41,3% 40% 30% 24,7% 20% 10% 36,8% 31,8% 21,6% 0% Roma Lazio Italia Domestico Terziario Industria Agricoltura 113
4 Tab I consumi di energia elettrica. Settori* in maggior crescita e maggior decremento tra il 2001 e il Roma, Lazio, Italia Roma Lazio Italia Rango Settore di attività Var.% 2001/2002 Settore di attività Var.% 2001/2002 Settore di attività 1 Altri servizi non vendibili 45,5 Altri servizi non vendibili 39,4 Industria dell'elettricità e del gas 27,2 2 Industria siderurgica 43,3 Industria siderurgica 21,7 Altri servizi non vendibili 11,1 3 Industria cartaria 11,4 Altre industrie manifatturiere 15,2 Altri servizi vendibili 8,8 4 Industria tessile, abbigliamento e calzature 8,2 Industria degli acquedotti 7,2 Commercio 7,1 5 Trasporti 6,7 Industria dei metalli non ferrosi 5,8 Industria degli acquedotti 6,5 TOTALE 2,2 TOTALE 1,6 TOTALE 1,9 22 Agricoltura -7,9 Industria della raffinazione e cokerie -6,9 Industria siderurgica -4,2 23 Industria della raffinazione e cokerie -8,2 Agricoltura -10,3 Industria tessile, abbigliamento e calzature -4,5 24 Industria dei mezzi di trasporto -8,6 Industria tessile, abbigliamento e calzature -11,1 Industria chimica -4,7 25 Comunicazioni -16,8 Comunicazioni -16,0 Agricoltura -5,3 26 Industria dell'elettricità e del gas -26,7 Industria dell'elettricità e del gas -18,3 Altre industrie manifatturiere -17,2 *Ad esclusione del settore domestico Var.% 2001/
5 Tab Consumi di Energia Elettrica nella Provincia di Roma. Valori assoluti in milioni di KWh e variazioni percentuali Var. % 2000 Var.% 2001 Var.% 2002 Var.% Tipi di attività V.A V.A V.A V.A. 02/01 1. Agricoltura 103,8 0,7 108,6 4,6 109,1 0,5 100,5-7,9 2. Industria 1.880,7-4, ,7 2, ,2-1, ,2-2,1 3. Manifatturiera di base 920,4 3,1 910,6-1,1 910,9 0,0 915,5 0,5 4. Siderurgica 10,9 0,9 11,1 1,8 7,4-33,3 10,5 41,9 5. Metalli non Ferrosi 1,3 18,2 3,1 138,5 2,9-6,5 2,8-3,4 6. Chimica 229,2 4,6 224,3-2,1 239,6 6,8 222,4-7,2 8. Materiali da costruzione 455,9 0,4 440,8-3,3 443,6 0,6 437,6-1,4 15. Cartaria 223,1 7,2 231,3 3,7 217,4-6,0 242,3 11,5 17. Manifatturiera non di base 598,7 4,0 581,8-2,8 593,3 2,0 569,4-4,0 18. Alimentare 211,8 2,4 216,8 2,4 226,1 4,3 214,4-5,2 19. Tessile, abbigl. e calzature 25,0 0,8 25,8 3,2 28,6 10,9 30,9 8,0 24. Meccanica 222,1 6,3 203,1-8,6 198,2-2,4 189,2-4,5 26. Mezzi di Trasporto 32,1 2,9 27,0-15,9 27,8 3,0 25,4-8,6 28. Lavoraz. Plastica e Gomma 58,3 0,7 59,5 2,1 62,1 4,4 61,6-0,8 30. Legno e Mobilio 30,7 6,2 31,2 1,6 31,9 2,2 30,1-5,6 31. Altre Manifatturiere 18,7 10,0 18,3-2,1 18,8 2,7 17,9-4,8 32. Costruzioni 46,9-1,9 131,8 181,0 50,2-61,9 53,9 7,4 33. Energia ed acqua 314,7-30,0 307,5-2,3 339,7 10,5 316,4-6,9 34. Estrazione Combustibili 9,6 5,5 7,9-17,7 7,9 0,0 8,4 6,3 35. Raffinazione e Cokerie 114,4-7,3 97,6-14,7 136,1 39,4 124,9-8,2 36. Elettricità e Gas 40,5-76,7 53,7 32,6 46,6-13,2 34,1-26,8 37. Acquedotti 150,2 4,9 148,3-1,3 149,1 0,5 149,0-0,1 38. Terziario 5.687,3 5, ,4 8, ,6 4, ,3 2,9 39. Servizi vendibili 4.450,1 5, ,5 10, ,3 6, ,1-0,4 40. Trasporti 520,3 5,6 598,1 15,0 614,5 2,7 655,7 6,7 41. Comunicazioni 438,0 5,2 680,2 55,3 718,7 5,7 598,3-16,8 42. Commercio 1.032,7 6, ,3 10, ,8 6, ,7 3,1 43. Alberghi, Ristoranti e Bar 669,4 3,8 708,7 5,9 750,1 5,8 748,5-0,2 44. Credito ed assicurazioni 286,8 5,1 269,0-6,2 275,8 2,5 281,2 2,0 45. Altri Servizi Vendibili 1.502,9 5, ,1 1, ,5 9, ,7 0,9 46. Servizi non vendibili 1.237,2 4, ,9 1, ,2-5, ,3 17,8 47. Pubblica amministrazione 469,6 3,5 479,4 2,1 484,4 1,0 486,8 0,5 48. Illuminazione pubblica 253,4 3,2 257,9 1,8 253,2-1,8 259,1 2,3 49. Altri Servizi non Vendibili 514,2 5,8 516,6 0,5 445,6-13,7 648,4 45,5 50. Domestico 4.825,2 2, ,3 0, ,5-0, ,6 3,2 52. Totale ,0 2, ,0 4, ,3 1, ,6 2,2 115
6 Tab Consumi di Energia Elettrica nel Lazio. Valori assoluti in milioni di KWh e variazioni percentuali Var. % 2000 Var.% 2001 Var.% 2002 Var.% Tipi di attività V.A V.A V.A V.A. 02/01 1. Agricoltura 271,2 1,8 285,6 5,3 290,1 1,6 260,1-10,3 2. Industria 5.116,8 1, ,9 1, ,4 0, ,1-0,5 3. Manifatturiera di base 2.383, ,4 0, ,7 3, ,9 0,1 4. Siderurgica 42,4 14,6 48,3 13,9 43,5-9, ,8 5. Metalli non Ferrosi 81,8 2,3 83,4 2 90,9 9,0 96,2 5,8 6. Chimica 816,1 3,3 824, ,1 10,5 872,6-4,2 8. Materiali da costruzione 768,8 1,3 728,3-5,3 742,4 1,9 750,5 1,1 15. Cartaria 674,2 11,8 704,3 4,5 693,5-1,5 712,7 2,8 17. Manifatturiera non di base 2.042,90 4, ,00-0, ,5-1, ,8-2,1 18. Alimentare 529,3 2,1 542,7 2,5 522,3-3,8 531,4 1,7 19. Tessile, abbigl. e calzature 175,4 9,4 177,3 1,1 187,5 5,8 166,6-11,1 24. Meccanica 682,6 4,7 678,3-0, ,3 633,9-3,4 26. Mezzi di Trasporto 249,5 8,1 226,2-9,3 229,4 1,4 217,3-5,3 28. Lavoraz. Plastica e Gomma 294 3,0 299,7 1,9 304,2 1,5 298,9-1,7 30. Legno e Mobilio 157 4, ,3 58,3-65,7 60,6 3,9 31. Altre Manifatturiere 56,4 7,9 57,5 2 50,4-12,3 58,1 15,3 32. Costruzioni 55,7-3,8 55,2-0,9 66,1 19,7 68,7 3,9 33. Energia ed acqua 68,4-17,2 150,2 119,6 675,9 350,0 685,7 1,4 34. Estrazione Combustibili 622,2 6,2 625,2 0,5 8,4-98,7 8,9 6,0 35. Raffinazione e Cokerie 10,3-6,4 8,8-14,6 151,3 1619,3 140,8-6,9 36. Elettricita' e Gas 129,8-71,4 112,5-13,3 67,9-39,6 55,5-18,3 37. Acquedotti 53 2,7 65,4 23,4 448,1 585,2 480,5 7,2 38. Terziario 429,1 4,3 438,6 2, ,8 1762, ,8 2,8 39. Servizi vendibili 7.285,7 4, ,3 7, ,1-15, ,8 0,0 40. Trasporti 5.749,9 0, ,2 9, ,1-81, ,6 4,3 41. Comunicazioni 1.080,5 5, ,4 8,8 779,5-33,7 654,8-16,0 42. Commercio 491,1 6,0 733,9 49, ,1 115, ,1 3,6 43. Alberghi, Ristoranti e Bar 1.355,0 3, ,5 9,3 957,4-35, ,4 44. Credito ed assicurazioni 851,5 5, ,8 304,1-66,2 309,3 1,7 45. Altri Servizi Vendibili 313,9 5,6 295,9-5, ,7 525, ,9 0,4 46. Servizi non vendibili 1.657,9 4, ,6 1, ,6-10, ,0 15,1 47. Pubblica amministrazione 1.535,8 3, ,1 2,2 585,1-62,7 588,6 0,6 48. Illuminazione pubblica 556,5 3,2 575,6 3,4 395,5-31,3 410,6 3,8 49. Altri Servizi non Vendibili 385,8 5,7 393,9 2,1 534,9 35,8 745,8 39,4 50. Domestico 593,5 2,1 600,6 1, ,1 951, ,9 2,4 52. Totale ,3 2, ,2 3, ,6 1, ,9 1,6 116
7 Tab Consumi di Energia Elettrica in Italia. Valori assoluti in milioni di KWh e variazioni percentuali Var. % 2000 Var.% 2001 Var.% 2002 Var.% Tipi di attività V.A V.A V.A V.A. 02/01 1. Agricoltura 4.682,2 4, ,6 4, ,6 5, ,2-5,3 2. Industria ,1 1, ,4 6, ,4 1, ,2 0,2 3. Manifatturiera di base ,3 0, ,5 6, ,1 0, ,5-1,8 4. Siderurgica ,3-2, ,2 10, ,2 2, ,4-4,2 5. Metalli non Ferrosi 5.233,6-6, ,4 5, ,9 3, ,6-1,7 6. Chimica ,2 2, ,4 5, ,2-3, ,9-4,7 8. Materiali da costruzione ,6 3, ,2 5, ,9 1, ,9 2,6 15. Cartaria 9.648,6 4, ,4 4, ,0 1, ,6 2,2 17. Manifatturiera non di base ,8 1, ,0 5, ,9 1, ,1-93,3 18. Alimentare ,9 4, ,4 4, ,3 3, ,9 27,5 19. Tessile, abbigl. e calzature ,8-2, ,6 5, ,0 1, ,7-4,5 24. Meccanica ,9 2, ,9 6, ,5 1, ,5 3,8 26. Mezzi di Trasporto 4.565,6 1, ,1 3, ,1-3, ,1-2,1 28. Lavoraz. Plastica e Gomma 8.892,5 3, ,4 2, ,3-1, ,9 4,9 30. Legno e Mobilio 3.904,8 2, ,6 3, ,5 4, ,3-10,9 31. Altre Manifatturiere 879,3 2, ,1 31, ,3 7, ,3-17,2 32. Costruzioni 1.143,0 8, ,5 7, ,8-1, ,2 9,4 33. Energia ed acqua ,0 3, ,4 7, ,5 13, ,7 6,0 34. Estrazione Combustibili 185,2-6,1 218,8 18,1 279,2 27,6 280,5 0,5 35. Raffinazione e Cokerie 4.472,7 4, ,5-0, ,3 27, ,6-0,9 36. Elettricita' e Gas 1.193,1 8, ,3 40, ,7 8, ,4 27,2 37. Acquedotti 5.127,0 2, ,9 5, ,3 3, ,9 212,7 38. Terziario ,0 4, ,8 4, ,7 4, ,7 5,9 39. Servizi vendibili ,5 4, ,9 4, ,2 4, ,4 5,8 40. Trasporti 8.288,6 0, ,8 2, ,2 0, ,8 4,7 41. Comunicazioni 2.849,2 3, ,8 9, ,1 7, ,9-1,8 42. Commercio ,7 6, ,2 6, ,5 4, ,9 7,1 43. Alberghi, Ristoranti e Bar 8.516,1 4, ,3 5, ,3 4, ,5 4,6 44. Credito ed assicurazioni 2.410,2 3, ,9 0, ,1 1, ,7 0,9 45. Altri Servizi Vendibili ,7 6, ,0 5, ,9 8, ,6 8,8 46. Servizi non vendibili ,5 4, ,9 3, ,5 2, ,3 6,2 47. Pubblica amministrazione 3.364,1 4, ,2 2, ,8 1, ,6 3,0 48. Illuminazione pubblica 5.373,6 3, ,2 1, ,7 1, ,7 2,5 49. Altri Servizi non Vendibili 5.917,8 6, ,5 6, ,0 3, ,0 11,1 50. Domestico ,9 2, ,7 0, ,2 0, ,6 2,3 52. Totale ,2 2, ,6 4, ,9 2, ,6 1,9 117
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