SOFIA. Nell antichita LO SVILUPPO STORICO DI SOFIA DALLA PREISTORIA ALLA FINE DEL VI SEC. D.C.
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- Lucio Spinelli
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1 SOFIA LO SVILUPPO STORICO DI SOFIA DALLA PREISTORIA ALLA FINE DEL VI SEC. D.C.
2 Nel corso dei secoli l odierna capitale della Bulgaria ha assunto diversi nomi: Serdica, Sredets, Triaditsa e Sofia. Attualmente è l unica città nel mondo a portare il nome della Divina Sapienza. Essendo stata invariabilmente un importante centro amministrativo e culturale, cambia il proprio aspetto con ogni epoca che passa. Le sue vicissitudini, ricche di colpi di scena, sono narrate in tre pubblicazioni dedicate alla storia antica, medioevale e moderna di Sofia. Andando a leggere gli opuscoli uno per uno, vi informerete della cultura dei Serdi e dei Romani, percepirete gli echi della grandezza della sua storia medioevale oppure potrete iniziare la vostra passeggiata per le strade del moderno centro città piene di un inconfondibile spirito europeo.
3 SOFIA LO SVILUPPO STORICO DI SOFIA DALLA PREISTORIA ALLA FINE DEL VI SEC. D.C. Mosaico risalente alla metà del IV sec. d.c., Antico complesso culturale Serdica Sofi a è una città con profonde radici storiche. La sua collocazione geografica e le favorevoli condizioni ambientali sono i presupposti per il sorgere del corso dei millenni di vari insediamenti. Ancora negli albori della civiltà umana vi si sono stanziati i primi rappresentanti delle comunità preistoriche di agricoltori. I resti di insediamenti neolitici (6-o millennio a.c.) sono stati scoperti in molte zone della vallata di Sofi a, ma il più importante e meglio studiato è il grande insediamento neolitico sito nella zona est di Sofia, nel quartiere Slatina, in cui sono rinvenute le prime straordinarie testimonianze della cultura neolitica. Oltre alle case di argilla e terra battuta tipiche per quell epoca, sono state studiate anche abitazioni di dimensioni enormi (oltre i 110 mq) il cui interno contiene tutto il necessario per la vita domestica e diversi attrezzi di produzione. Il carattere agricolo di questo insediamento è evidenziato dalla presenza di cereali e di raffi nati vasi di terracotta con ornamenti di colore bianco e rosso. Sono invece scarse le informazioni riguardanti le culture preistoriche del calcolitico (5-o millennio a.c.), dell età del rame (metà del 4-o fi ne del 2-o millennio a.c.) e della prima età del ferro (fine del 2-o metà del 1-o millennio a.c.). La presenza di insediamenti risalenti a quei periodi si evince dai ritrovamenti di frammenti ceramici caratteristici e di vari utensili durante la costruzione del Palazzo del principe e del palazzo dell ex sede del partito, chiamato Partien dom. Anche se scarse, sono comunque testimonianze dello spostamento dell insediamento in direzione ovest, 01 Moneta di bronzo sesterzio raffigurante Britannico, figlio dell imperatore Claudio, metà del I sec. d.c., Istituto culturale municipale Museo storico di Sofia
4 nelle immediate vicinanze della città romana sorta in un epoca più tarda. Alla prima età del ferro appartiene un ritrovamento emblematico avvenuto nel paese di Kasichene. I tre recipienti ritrovati un vaso d oro, un vaso di terracotta e un paiolo di bronzo provengono probabilmente da un tumulo distrutto. Si suppone che dopo la cremazione, le ossa del defunto siano state raccolte nel vaso di terracotta, che il paiolo di bronzo ne sia servito da coperchio e che il vaso d oro sia un dono funerario. L elaborata lavorazione dei 1050 grammi d oro quasi puro di quest ultimo testimonia l alta posizione sociale del suo proprietario. L orlo e le pareti del vaso sono ornati con coste a rilievo, mentre il fondo presenta un ornamento geometrico. Con le sue dimensioni e qualità di lavorazione il vaso ritrovato a Sofia è una testimonianza unica della cultura di quell epoca e la sua importanza è paragonabile a quella del corredo da tavola aureo del tesoro di Valchitran. L ultimo periodo storico (tarda età del ferro, metà fi ne del 1-o millennio a.c.) prima della venuta dei Romani è legato alla presenza delle tribù dei Treri, dei Tilatei e dei Serdi. Mentre l appartenenza all etnia tracia delle prime due tribù sembra comprovata, quella dei Serdi è tuttora oggetto di discussioni tra gli scienziati. C è chi si oppone alla loro appartenenza ai Traci e avanza la tesi di una presunta origine celta. Comunque, è proprio con il nome della tribù dei Serdi che si collega la storia della città nei secoli successivi. Una parete eseguita con orditura a frasche della metà del I secolo, Antico complesso culturale Serdica, e artefatti del periodo preistorico Il vaso aureo rinvenuto nel paese di Kasichene, Istituto culturale municipale Museo storico di Sofia
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7 SOFIA LO SVILUPPO STORICO DI SOFIA DALLA PREISTORIA ALLA FINE DEL VI SEC. D.C. Parte di una piscina e l impianto dell ipocausto di un bagno pubblico della fine dei secoli II-III, Antico complesso culturale Serdica L e informazioni scritte riguardanti il periodo antecedente alla nascita della città di Serdica sono scarse. Sembra che nella prima metà del I sec. d.c. sia esistito un piccolo insediamento pagus, assoggettato dai Romani nel a.c. durante le campagne condotte da Marco Licinio Crasso. Essendo parte del regno tracio e in virtù degli accordi con Roma, l insediamento, stando a un iscrizione dell epoca, forniva reclute per l esercito romano. Dopo la creazione della provincia romana Tracia nel 45 d.c. e il consolidamento della frontiera dell Impero lungo il Danubio, inizia il graduale assestamento amministrativo di quei territori mediante la costruzione di una rete stradale e di diversi punti d appoggio. Un ruolo fondamentale in questo sistema svolge la principale strada militare Via Militaris che collega Singidunum (l odierna Belgrado) con Bisantion (l odierna Istanbul). Alcune iscrizioni rinvenute lungo il suo tracciato testimoniano la costruzione nel 61 d.c. dei primi punti di sosta tabernas et praetoria. Vista la collocazione di Serdica in un punto strategico del tracciato di questa via di primaria importanza, probabilmente ancora nella metà del I sec. d.c. vi è sorto un punto di sosta. Il carattere prettamente militare che Via Militaris aveva in quell epoca presuppone l esistenza di accampamenti militari a difesa dei punti di sosta. I rinvenimenti dai recenti scavi archeologici hanno fornito diverse prove della presenza di militari a Serdica durante la seconda metà del I sec. d.c. I frammenti di armamenti romani e il materiale d importazione proveniente dall Italia Settentrionale che sono stati rinvenuti, testimoniano la presenza di un contingente militare adibito a presidiare la via. A questo primissimo 05 Statuetta di aquila, metà terzo quarto del I sec. d.c., Istituto culturale municipale Museo storico di Sofia
8 Û Un pozzo con ben conservate travi di legno fine del II sec. d.c., Antico complesso culturale Serdica periodo dello sviluppo di Serdica sono attribuite le rinvenute strutture lignee di alcune case romane, conservatesi in ottimo stato nonostante le infi ltrazioni delle acque del sottosuolo. I resti più rappresentativi sono esposti in sito nel sottopassaggio in viale Knyaghinya Maria Luisa in direzione della via Pirotska. Fino all inizio del II sec. d.c., l aspetto e il carattere di Serdica, rientrano appieno nell approccio tradizionale con cui venivano costruiti i primi presidi militari: edifi ci interamente in legno e terra cruda, nessun uso di pietra e laterizi. Il notevole aumento del fl usso di merce e denaro durante il governo dei Flavi (69-97 d.c.) e quello di Traiano è un evidente testimonianza dell aumentata importanza di Serdica nella struttura provinciale e del suo affermarsi come un importante capoluogo. Durante il governo dell imperatore Traiano ( d.c.) Serdica viene elevata al rango di municipium - città con il diritto a una certa autonomia. Questo cambiamento comporta anche l obbligo di amministrare un considerevole territorio urbano uno dei più grandi nella provincia di Tracia. Un espressione di quest atto politico è anche l aggiunta del nome della famiglia d origine dell imperatore come epiteto al nome della città, per cui veniva chiamata Ulpia Serdica. Il governo del nuovo municipium era organizzato alla maniera greca: consiglio municipale bulè e assemblea popolare demos. Le iscrizioni ritrovate parlano anche di altre istituzioni esistenti, come per esempio, la gherusia che curava la pratica del culto dell imperatore. Strettamente legato al nuovo status della città è il primo assetto urbanistico di Serdica. Appaiono i tracciati dei due assi principali: cardo maximus (in direzione nord-sud) e decumanus maximus (in direzione est-ovest). In parallelo agli assi sono progettate le rimanenti strade e viene stabilito
9 SOFIA LO SVILUPPO STORICO DI SOFIA DALLA PREISTORIA ALLA FINE DEL VI SEC. D.C. 07 Û Stele calcarea, 142 d.c., eretta in onore dell imperatore Antonino Pio dal governatore della provincia di Tracia Marco Antonio Zenone, Museo storico nazionale
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11 SOFIA LO SVILUPPO STORICO DI SOFIA DALLA PREISTORIA ALLA FINE DEL VI SEC. D.C. Û Frammento di architrave calcareo, II-III sec. d.c., Museo storico nazionale dove costruire le insule abitative e gli edifi ci pubblici. Nella zona sud della città, quella più elevata, sono costruite la piazza principale l agorà e parte degli edifi ci pubblici, mentre a nord e a est di quest ultimi sono situati i quartieri abitativi. I resti di questo primo periodo di urbanizzazione sono relativamente pochi. Nel corso degli scavi archeologici sotto il livello attuale del viale Knyaghinya Mariya Luisa sono state ritrovate abitazioni di notevoli dimensioni e con numerose stanze, costruite con mattoni crudi poggianti su alti zoccoli di pietra. I tratti scoperti delle vie sono notevolmente più ampi del solito tra i 6 e i 12 metri. Intorno al d.c., a sud-est dalla città, è stato costruito il tempio di Zeus Sarapis, i cui resti si trovano sotto l odierna piazza Garibaldi. A seguito dello sviluppo economico in atto e come espressione del prestigio raggiunto, durante il governo dell imperatore Marco Aurelio la città di Serdica inizia a coniare autonomamente monete. Il primo momento di crisi nella storia di Serdica si registra in occasione dell invasione barbarica dei Costoboci del 170 d.c. Gli scavi archeologici riportano varie testimonianze del fatto che la città è stata distrutta e totalmente divorata dagli incendi. Sui pavimenti delle abitazioni sono stati ritrovati i resti carbonizzati del mobilio e degli arredi interni e vasellame sparso alla rinfusa. Per rimediare alle conseguenze catastrofiche, sono state avviate attività di vasta portata fi nalizzate al ripristino della città e finanziate con i mezzi pubblici. Un punto principale di quel programma di risanamento è la costruzione della 09 Moneta della zecca autonoma di Serdica, III sec. d.c., Istituto culturale municipale Museo storico di Sofia Û
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13 SOFIA LO SVILUPPO STORICO DI SOFIA DALLA PREISTORIA ALLA FINE DEL VI SEC. D.C. Resti di strutture lignee della prima-seconda metà del I sec. d.c., Antico complesso culturale Serdica 11 prima cintura muraria di Serdica, documentata in due iscrizioni del d.c. risalenti al governo di Marco Aurelio e quello di Comodo. La cintura muraria dalla forma quasi pentagonale circondava il centro città con gli edifici pubblici e i quartieri abitativi. La sua costruzione è eseguita su uno zoccolo di grossi blocchi quadrati di pietra inglobati in muratura e presenta un susseguirsi di fi le orizzontali di blocchi di pietra e fasce eseguite in mattoni. Agli angoli della cinta muraria e a distanze uguali lungo il suo perimetro si ergevano torri rotonde. Un frammento della cinta muraria con la torre nordorientale è esposto vicino alla via Iskar, tra via Serdica e via Veslets. Il governo degli imperatori della dinastia dei Severi ( d.c.) è il periodo di fioritura di Serdica. E ripristinato il diritto della città di coniare autonomamente monete. Le raffi gurazioni sul dorso delle monete presentano una grande varietà di simboli e luoghi d interesse locali (templi, fontane ecc.). Nella fine del II sec. d.c. e i primi del III sec. d.c. vengono avviate intense attività di costruzione. Le vie e l agorà sono abbelliti da portici con colonnati in stile romanocorinzio. Un ruolo importante per la prosperità della Frammenti architettonici di marmo dell epoca romana, Museo storico nazionale
14 città svolgono la sorgente d acqua minerale e le terme con gli edifici annessi per le cure termali. Dalle diverse statue, iscrizioni e monete è evidente il ruolo primario delle divinità taumaturgiche - Apollo e Asclepio. Sono stati ritrovati vari frammenti di una statua monumentale di Asclepio, nonché una stupenda testa in bronzo dorato appartenente ad una statua di Apollo Guaritore copia romana di un precedente originale greco della scuola di Scopas. L antica captazione dell acqua minerale a est dalla moschea Banya Bashi è strettamente legata all organizzazione delle attività curative nella città. In quell epoca sono erette anche le enormi terme site a sud dall agorà, sotto l odierna chiesa Sveta Nedelya, di cui sono stati parzialmente studiati gli impianti dell ipocausto e una piscina di notevoli dimensioni. A Serdica erano venerate anche altre divinità. Grazie agli scavi archeologici sono stati rinvenuti un tempio di Eracle (sotto l attuale sede di Bulbank) e parti di un tempio di Zeus l Altissimo, sito a nord dalla cinta muraria. Diversi frammenti di statue votive e di iscrizioni testimoniano la venerazione anche di Atene, Artemide, Cibele e Mitra. Durante gli scavi del tempio di Eracle è stata rinvenuta una grande quantità di frammenti di statue votive dedicate a varie altre divinità, che purtroppo sono state distrutte a seguito dell adozione del culto cristiano. Quest atto di distruzione è collegato con l eliminazione dei simboli pagani avvenuta nella fine del IV sec. d.c. Ù Dettaglio di un affresco della tomba numero XVI della necropoli della basilica di Santa Sofia
15 SOFIA LO SVILUPPO STORICO DI SOFIA DALLA PREISTORIA ALLA FINE DEL VI SEC. D.C. Û Reliquario d argento, IV sec. d.c., tomba numero 3 della necropoli della basilica Santa Sofia, Istituto archeologico nazionale con museo dell Accademia bulgara delle scienze Û Vaso di vetro proveniente dalla necropoli della basilica di Santa Sofia, IV sec. d.c., Istituto archeologico nazionale con museo dell Accademia bulgara delle scienze
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17 SOFIA LO SVILUPPO STORICO DI SOFIA DALLA PREISTORIA ALLA FINE DEL VI SEC. D.C. Û Antico complesso culturale Serdica L ultimo quarto del III sec. d.c. è un momento di svolta nello sviluppo di Serdica. In risultato della crisi generale dell Impero e sotto la pressione delle tribù barbare sono abbandonate le province popolate dai Daci a nord del Danubio. In risultato delle riforme promosse dall imperatore Aureliano ( d.c.) al posto delle province di Misiya e Tracia ne vengono costituite nuove, con territori meno estesi. Una di esse è la Dacia Interna (Dacia Mediterranea) la cui capitale diventa Serdica. Lo status di capoluogo e la favorevole collocazione geografica della città sono i presupposti delle frequenti visite da parte degli imperatori. Essendo diventata una delle capitali imperiali di quell epoca, Serdica lega le sue sorti inizialmente con Diocleziano ( d.c.) e successivamente, e soprattutto, con Galerio ( d.c.). Grazie ai frequenti soggiorni di Galerio nella città, nel d.c. la zecca di Serdica viene elevata di rango ed opera nella qualità di zecca imperiale. Ed è proprio a Serdica che l imperatore trascorre gli ultimi anni della sua vita, cercando probabilmente cure per la propria grave malattia nelle salubri acque minerali. Poco prima di morire nel 311 d.c., Galerio emana il suo Editto di tolleranza con il quale per la prima volta ai cristiani è data la possibilità di professare liberamente la propria fede. Tra il 316 e il 330 d.c. a Serdica sono emanati ben 19 editti di Costantino il Grande, il che è una testimonianza dei prolungati soggiorni dell imperatore nella città. Sempre a Serdica lui eleva nel rango di cesari due dei suoi figli Crispo e Costantino II. Con ogni probabilità, la frequente presenza dell imperatore nella città è alla base della frase che gli viene attribuita: Serdica è la mia Roma. Dopo la morte di Costantino, Serdica è governata inizialmente da Costante (fino al 350 d.c.) e successivamente da Costanzo II. La collocazione geografica della città nelle estremità orientali del territorio controllato da Costante 15 L imperatore Gaio Galerio Valerio Massimiano ( d.c.) Þ
18 Þ Il Paradiso, dettaglio del mosaico dell abside della prima chiesa rinvenuta sotto la basilica di Santa Sofia, terzo quarto del IV sec. d.c., Istituto archeologico nazionale con museo dell Accademia bulgara delle scienze 16 gioca di nuovo un ruolo importante. Nel 343 d.c. vi si riunisce un concilio universale della chiesa noto con lo scisma avvenuto tra i vescovi orientali e quelli occidentali. In quell epoca vescovo di Serdica è Protogeno la cui basilica è stata identificata nel 2011 poco lontano dall incrocio di due vie antiche. Due editti emanati a Serdica, il primo - da Costanzo II nel 339 d.c. e il secondo - da Valentiniano e Valente nel 364 d.c. testimoniano le visite degli imperatori nella città. Una volta diventata capoluogo provinciale e sede imperiale, Serdica diventa oggetto di un attività di costruzione e trasformazione urbanistica di grande respiro. Viene rinnovata e ricostruita gran parte degli edifi ci pubblici. Un esempio tipico ne è il palazzo del bouleuterion (la sede del consiglio cittadino) che è ampliato per poter ospitare l aumentato numero dei membri del consiglio provinciale. L enorme edifi cio delle terme romane sito a sud dell agorà è trasformato in sede amministrativa in cui per un breve periodo funziona anche la zecca di Serdica. Nella zona sudoccidentale della città sono costruiti imponenti edifi ci con una pianta simile a basilica, di cui si suppone che abbiano svolto la funzione di granai (horreum). Inoltre, è ricostruita e ampliata gran parte delle abitazioni, in cui spesso sono presenti ampie sale con pavimentazione a mosaico, il che testimonia le aumentate disponibilità economiche dei cittadini. Uno dei mosaici più rappresentativi è stato ritrovato nel 2011 durante gli scavi sotto l attuale viale Knyaghinya Mariya Luisa. Sui pannelli, che sfoggiano ricche decorazioni geometriche, è raffi gurata la corona imperiale con in mezzo l iscrizione Felix Û L anfiteatro di Serdica, fine del III sec. d.c., esposto parzialmente nell albergo Arena di Serdica
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21 SOFIA LO SVILUPPO STORICO DI SOFIA DALLA PREISTORIA ALLA FINE DEL VI SEC. D.C. Û Mosaico della metà del IV sec. d.c., dettaglio con la corona, Antico complesso culturale Serdica felice. L aumento del numero degli abitanti attratti dalle nuove opportunità offerte dalla città porta a un ampliamento del territorio urbano di Serdica in direzione nord. Intorno all inizio del IV sec. d.c. anche queste zone della città vengono comprese nella cinta muraria. Cambia notevolmente pure la rete viaria: l ampiezza delle vie, comprese quelle principali, è ridotta per far fronte all aumentato bisogno di spazio abitativo. Sono costruite diverse terme pubbliche, ma con dimensioni assai più modeste. L esempio più eloquente di questa tendenza è il balneum, l odierna chiesa rotonda di San Giorgio. Nella zona sudorientale di Serdica sono erette residenze con complesse piante architettoniche, con terme autonome e con sale decorate con mosaici. Probabilmente erano proprio quegli edifi ci a ospitare gli imperatori durante le loro numerose visite nella città. Un nuovo momento dello sviluppo urbanistico di Serdica sono le basiliche e le chiese paleocristiane costruite principalmente nel periodo IV-V sec. d.c. di cui la prima e forse la più importante è stata rinvenuta nel Si trova a circa 60 metri a nord della via principale decumanus maximus ed è legata allo svolgimento nel 343 d.c. del concilio di Serdica. Verso la fi ne del IV secolo, vicino alla porta nord della città è eretta la successiva grande basilica. I vari martyrion sorti fuori della cinta muraria per rendere omaggio ai martiri cristiani sono ingranditi e diventano basiliche. Il mosaico pavimentale policromo del martyrion sotto l odierna basilica di Santa Sofi a contiene diversi simboli cristiani. Intorno alla basilica di Santa Sofi a è stata rinvenuta una moltitudine di tombe 19 Capitello corinzio dell epoca romana, marmo, Museo storico nazionale Þ
22 di cittadini di Serdica, alcune delle quali sfoggiano affreschi veramente straordinari. Tra gli edifici più imponenti, costruiti a Serdica verso la fine del III secolo, è l anfiteatro la cui esistenza è stata scoperta in questi ultimi anni. Costruito a est dalla cinta muraria sui basamenti di un teatro di epoca precedente, è situato a sud dalla strada che inizia dalla porta est della città. Ha una grande arena, mentre i sedili sono disposti solo sul lato sud, lungo un pendio naturale. Le informazioni sull ultimo periodo dello sviluppo della città antica, e cioè dalla metà del V sec. alla fine del VI sec., sono purtroppo scarse. Sotto il governo di Giustiniano I ( d.c.) si provvede alla riparazione della cinta muraria e Serdica ridiventa una città fiorente che aspira alla prosperità. Dagli scavi archeologici sono state rinvenute testimonianze di un alto tenore di vita esistente almeno fino al terzo quarto del VI secolo. Nei primi anni del governo di Giustiniano I, la sede dell arcivescovato è trasferita a Giustiniana Prima, ma i vescovi di Serdica si rifiutano di riconoscere la supremazia di quella nuova sede del potere ecclesiastico. Di quel conflitto si parla nella lettera del papa Gregorio Magno indirizzata al vescovo Felice di Serdica, con cui si richiede la sottomissione di quest ultimo a chi ha un rango superiore e cioè all arcivescovo di Giustiniana Prima. Del fatto che anche i rapporti preesistenti tra gli alti prelati erano segnati dalla disubbidienza, parla l iscrizione dedicata al ripristino dell acquedotto di Serdica, avvenuto durante il governo dell imperatore Tiberio Costantino ( d.c.). L iscrizione contiene l indicazione che le opere di riparazione sono state promosse dall arcivescovo Leontio, la cui abitazione, sita all incrocio del cardo maximus con decumanus maximus, è stata identificata nel corso dei recenti scavi archeologici. Û La porta ovest di Serdica Ý Vista sul decumanus maximus, IV sec. d.c., Antico complesso culturale Serdica
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25 SOFIA LO SVILUPPO STORICO DI SOFIA DALLA PREISTORIA ALLA FINE DEL VI SEC. D.C. Û Viste sul cardo maximus, IV-IV sec. d.c., Antico complesso culturale Serdica La minaccia incombente delle invasioni barbariche ha imposto nel IV-V sec. d.c. un consolidamento del sistema difensivo di Serdica. Il nucleo cittadino compreso nella cinta muraria eretta in epoche precedenti si è dotato di un ulteriore fortifi cazione. All esterno, in aderenza delle mura esistenti ne sono state erette nuove, costruite con mattoni poggianti su uno zoccolo di grossi blocchi quadrati di pietra. Lungo il suo perimetro si ergevano torri triangolari sporgenti, mentre la porta est e quella ovest erano fortifi cate con torri pentangolari. I resti di queste due porte sono esposti rispettivamente nel sottopassaggio adiacente al Palazzo presidenziale e a est dalla via G. Washington. A circa 20 metri dalla cinta muraria ne è stata costruita una seconda, più bassa, chiamata proteicisma. La costruzione di un tale sistema di solide fortifi cazioni sul modello delle Mura di Teodosio a Costantinopoli risale alla seconda metà del V sec. All incirca in quel periodo, nella necropoli est della città, viene eretto anche l ultimo e il più imponente edifi cio la basilica di Santa Sofi a. Anche il tessuto urbano subisce diversi cambiamenti. Il pericolo delle invasioni degli Slavi e degli Avari porta a un sovraffollamento dei quartieri delimitati dalla cinta muraria. Nella seconda metà del VI sec. l intero spazio libero lungo le strade e le piazze pubbliche è occupato da abitazioni di dimensioni modeste. Verso la fi ne del VI sec. la città è colpita da un fortissimo terremoto che praticamente la distrugge. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce testimonianze più che eloquenti delle devastazioni subite: mura crollate, archi fatti a pezzi, pavimentazione stradale totalmente stravolta. Quel cataclisma, insieme con l accresciuta minaccia dall esterno pone la fi ne dell antica Serdica e della civiltà antica in questa zona del territorio. 23 Dettaglio di un mosaico della necropoli della basilica di Santa Sofia Þ
26 Û N Û Û Û 1 4
27 SOFIA LEGENDA I-VI sec. d.c. 1 Ritrovamento di corredi funebri nel paese Kasichene Museo storico nazionale 2 Strutture lignee di abitazioni romane sottopassaggio in viale Knyaghinya Mariya Luisa in direzione di via Pirotska 3 Muro di cinta con la torre nordorientale lungo la via Iskar, tra via Serdica e via Veslets 4 Testa di bronzo appartenente alla statua di Apollo Guaritore Museo storico nazionale 5 Cardo maximus davanti a ZUM 6 Decumanus maximus nel sottopassaggio adiacente al Palazzo presidenziale 7 Porta est di Serdica nel sottopassaggio adiacente al Palazzo presidenziale 8 Editto della tolleranza davanti alla basilica di Santa Sofia 9 Chiesa rotonda San Giorgio nel cortile del Palazzo presidenziale 10 Basilica di Santa Sofia 11 Anfiteatro di Serdica, esposto parzialmente nell albergo Arena di Serdica 12 Porta ovest di Serdica accanto alla via G. Washington 2013, Autori: Prof. Bozhidar Dimitrov, Prof. Georgi Yankov, Prof. Dott. Svilen Stefanov, Dott. ssa Kalina Hristova, Elinka Boyadzhieva, Ass.senior Dott. Mario Ivanov, Valentina Nedevska, Design grafico: Klub 50
28 SOFIA NELL ANTICHITA Lo sviluppo storico di Sofi a dalla preistoria alla fi ne del VI sec. d.c. SOFIA NEL MEDIOEVO VII-XIV secolo SOFIA NELLA MODERNITA Città della saggezza, della fede e della speranza SOFIA LO SVILUPPO STORICO DI SOFIA DALLA PREISTORIA ALLA FINE DEL VI SEC. D.C. SOFIA Nel medioevo PERIODO DI FIORITURA E DECLINO VII-XIV SEC SOFIA Nella modernita CITTÀ DELLA SAGGEZZA, DELLA FEDE E DELLA SPERANZA Distribuzione gratuita MUNICIPIO DI SOFIA, IMPRESA MUNICIPALE SERVIZI TURISTICI Via Oboriste 33, 1505 Sofia, tel.: , , fax: , opto@info-sofia.bg CENTRO DI CULTURA E INFORMAZIONE SOFIA Viale Tsar Osvoboditel 22 (nel sottopassaggio davanti all Università di Sofia San Clemente d Ocrida), Sofia, tel.: , , tourist@info-sofia.bg, Fb: informationcentersofia
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