E t i c h e t t e a l i m e n t a r i
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- Sergio Tarantino
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1 E t i c h e t t e a l i m e n t a r i Le etichette sono la carta d identità dei prodotti alimentari perché riportano le informazioni utili che consentono di scegliere quello più appropriato alle nostre esigenze e con il miglior rapporto qualità-prezzo. Le etichette devono presentare una serie di informazioni e fra le principali si ricordano quelle sintetizzate nella tabella che segue. INFORMAZIONI Denominazione del prodotto Nome e sede della società che produce o trasforma Elenco degli ingredienti DESCRIZIONE È il nome del prodotto con eventualmente specificato il trattamento tecnologico che è stato eseguito (scremato, pastorizzato ), ma può essere anche un nome di fantasia. Detta anche Ragione Sociale è la denominazione con la quale la società è iscritta nel Registro del Commercio e quindi permette di conoscere la provenienza dell alimento in quanto è specificata anche la sede dello stabilimento e ne garantisce il controllo della produzione o della lavorazione. Sono tutte le sostanze, compresi gli additivi, contenute nell alimento ed elencate in ordine decrescente. Gli additivi servono per: prolungare il tempo di conservazione (conservanti) migliorare l aspetto e il colore (coloranti, emulsionanti, ecc.) migliorare il sapore (esaltatori di sapidità, correttori di acidità, ecc Anche l eventuale presenza di OGM (Organismi Geneticamente Modificati) deve essere segnalata per permettere ai consumatori di effettuare una scelta consapevole. 1 Quantità netta Termine minimo di conservazione Data di scadenza È espressa in unità di massa (kg hg g ) e unità di volume(l cl ml) ed è seguita da un e: simbolo di confezione standard approvato in sede CEE; il simbolo è sempre posto dopo la quantità. Se il prodotto è immerso in un liquido deve esserne indicata anche la quantità peso sgocciolato oltre al peso netto. È indicato con l espressione da consumarsi preferibilmente entro... nelle condizioni prescritte dalla ditta produttrice. Superato questo periodo l alimento può essere ancora consumato, pur avendo potuto subire delle alterazioni organolettiche (sapore, colore ). È espressa da consumarsi entro ; il prodotto va consumato entro quella data e con le condizioni prescritte. Modalità di conservazione Informazioni nutrizionali Codice a barre (UPC Universal Product Code) Lotto di appartenenza Materiale della confezione È riportata qualora sia necessaria l'adozione di particolari accorgimenti in funzione della natura del prodotto. Indicano il contenuto ed il valore energetico dei nutrienti e forniscono le informazioni necessarie per attuare un alimentazione sana e bilanciata. E costituito da linee verticali e numeri che comunicano le caratteristiche del prodotto: le prime tre cifre indicano il Paese presso il quale il produttore è registrato. Ad esempio: Italia, Francia, Germania, Cina, Giappone Le cifre che seguono indicano l azienda produttrice le altre forniscono indicazioni sul prodotto. Si tratta di un timbro, un numero che facilita la tracciabilità del prodotto. Sulle confezioni troviamo anche indicazioni sul materiale utilizzato: CA = cartone; AL = alluminio, PVC = polivinilcloruro, ACC = banda stagnata.. Queste indicazioni sono utili per il corretto smaltimento differenziato dei rifiuti. anche
2 ETICHETTATURA OLIO 2 Lotto n: l e TERRA DI SAN MARINO Olio extravergine di oliva Prodotto e imbottigliato da Cooperativa Olivicoltori Sammarinesi Borgo Maggiore Repubblica di San Marino Consumare preferibilmente entro il 20/11/ Per una buona conservazione l olio va tenuto al riparo dalla luce e da eccessivo calore. Non disperdere il vetro nell ambiente.
3 ETICHETTATURA ACQUA 3
4 ETICHETTATURA CARNE 4
5 ETICHETTATURA LATTE 5
6 CONFEZIONE INDUSTRIALE DI BISCOTTI 6
7 Marchi di tutela di alcuni prodotti tipici (agricoli ed alimentari). Regolamento (CEE) n. 2081/92 del Consiglio, del 14 luglio 1992 La Comunità Economica Europea, con la certificazione dei prodotti agroalimentari, esprime la volontà di tutelare alcuni prodotti agricoli apprezzati dai consumatori che possono anche disporre prodotti pregiati i quali offrono una serie di garanzie sul metodo di fabbricazione e sulla loro origine e dai produttori che conseguono anche un maggior reddito. Denominazione di Origine Protetta. La DOP impone le norme più stringenti e quindi è quella che garantisce più di tutti il consumatore. La DOP offre garanzie su diversi livelli del processo produttivo: zona geografica di origine, materie prime prodotte su un terreno con caratteristiche geologiche, agronomiche e climatiche inimitabili; rispetto del metodo di produzione tradizionale (conoscenze e tecniche locali) e dei metodi di fabbricazione. Un formaggio o un salume DOP deve essere fatto con materie prime di animali allevati in loco, trasformato con le metodologie tipiche della zona geografica e fatto maturare con modalità che seguono le tradizioni locali. 7 Ogni prodotto DOP, per diventare tale, deve rispettare un disciplinare di produzione che vincola tutte le fasi della produzione e della trasformazione. Generalmente tutti i prodotti DOP hanno un consorzio di tutela, ovvero un organismo composto da produttori e/o trasformatori aventi come scopo la tutela, la promozione, la valorizzazione dello stesso e la vigilanza delle produzioni. Salvaguardano inoltre il prodotto da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni ed uso improprio della denominazione. Alcuni prodotti DOP sono: Prosciutto di Parma, Prosciutto San Daniele, Formaggio di Fossa di Sogliano, Pecorino Romano, Basilico genovese, Mozzarella di bufala della Campania, Olio extravergine di oliva delle colline di Brindisi, Arancia di Ribera (Agrigento Palermo), Carciofo spinoso di Sardegna,. Certificazione di Identificazione Geografica protetta La certificazione IGP è la "sorella minore" della DOP, poiché prevede norme meno stringenti rispetto a quest'ultima. Il prodotto IGP impone un legame meno forte con il territorio in quanto è sufficiente che una determinata qualità (e non la qualità in toto dell'alimento) sia attribuibile all'origine geografica. Quindi si hanno meno garanzie riguardo alle materie prime di provenienza in quanto per ottenere la certificazione è sufficiente che il prodotto venga trasformato o elaborato nell'area interessata. Per
8 esempio il Prosciutto Stagionato di Norcia deve essere lavorato e stagionato in quella località ma non è necessario che il suino sia nato e allevato nel cuore dell Umbria. Invece le nocciole del Piemonte IGP provengono dall'area geografica determinata e non richiedono una particolare lavorazione: in questo caso l'igp ne certifica solo la provenienza. Alcuni prodotti IGP sono: Lardo di Colonnata, Asparago verde di Altedo (Fra bologna Ferrara), Vitellone Bianco dell Appennino Centrale Chianina, Mortadella di Bologna, Torroncini alla nocciola del Piemonte, IGP Kiwi Latina, Pomodoro di Pachino (Siracusa) (ciliegino, tondo liscio, costoluto, a grappolo), Mela rossa di Cuneo, Pane di Genzano (Roma) fermentato con pasta acida, Speck Alto Adige, Coppia ferrarese 8 Specialità tradizionali Garantite La certificazione STG tutela un prodotto alimentare o agricolo che abbia una "specificità" legata al metodo di produzione o alla composizione riferita alla tradizione di una zona. L alimento non è necessario che sia prodotto in quella zona geografica. Alcuni prodotti STG sono: Pizza napoletana, Mozzarella (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia), Patata di Cesio Maggiore (Dolomiti Bellunesi), Marchio biologico Il Marchio Biologico contraddistingue quegli alimenti prodotti con tecniche di coltivazione e allevamento rispettose dell'ambiente. La fertilizzazione del terreno viene praticata mediante la rotazione delle colture e l'utilizzo di concimi organici mentre, per difendere i raccolti dai parassiti si adoperano prodotti non nocivi all'ambiente. I prodotti provenienti dall agricoltura biologica sono disciplinati dal regolamento Cee 2092/91 e sono sottoposti a un rigido sistema di controlli, stabilito per legge, che ne verifica la conformità a specifiche regole produttive. Sull'etichetta, insieme alla dicitura Da agricoltura biologica, compare il nome dell organismo di controllo, l autorizzazione ministeriale e una serie di lettere e cifre che sono la carta d identità Elenco prodotti IGP DOP Anche altri marchi di tutela dei prodotti tipici
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