InFamiglia. Servizio sociale e progettazione innovativa per la presa in carico della non autosufficienza. Dr. Valeria Fabbri
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1 InFamiglia Servizio sociale e progettazione innovativa per la presa in carico della non autosufficienza Dr. Valeria Fabbri Servizio Sociale ASL Firenze
2 Il costante aumento della popolazione anziana e dei fenomeni di non autosufficienza e di cronicità Come far fronte all impatto assistenziale? una pluralità di servizi di tipo domiciliare e semiresidenziale, contributi economici e di sostegno rivolti alle persone non autosufficienti, prevalentemente anziane o alle famiglie, fino ai progetti di inserimento residenziale in RSA Una varietà di offerta, variegata, che con fatica ha cercato, nel tempo, di mantenersi all altezza altezza del bisogno espresso dalla popolazione che è crescente, non senza criticità (problemi di sostenibilità del modello, rigidità dell offerta, accresciuta gravità e complessità socio-sanitaria sanitaria delle situazioni )
3 Il servizio sociale collabora strettamente all interno dei percorsi per la non autosufficienza, in maniera integrata e trasversale Integrata perché fa parte ed opera in cooperazione con l equipe multidisciplinare di valutazione UVM e in collegamento trasversale e collaborativo fra enti diversi (servizi sociali del Comune di Firenze e della ASL, all interno di una cornice rappresentata dalla SDS) uno sforzo continuo di collaborazione e rimodulazione (gara ad ostacoli?)
4 Come definire politiche di promozione del benessere della persona anziana,, servizi appropriati per il bisogno e graditi ai familiari? Le famiglie, nella maggior parte dei casi, non ci chiedono l inserimento in RSA, l allontanamento l del proprio familiare da casa Ricorrono a questa strada quando non è proprio possibile fare diversamente, perché le condizioni di salute sono tali che non è più possibile garantire un livello di assistenza appropriato all anziano anziano nella propria abitazione
5 Spesso osserviamo situazioni di fragilità e di stress dei familiari che chiedono di essere supportate e sostenute nel loro compito di cura CAMBIO DI PARADIGMA per mantenere l anziano l nel proprio ambiente familiare e nel proprio contesto abitativo e sociale, dobbiamo prendere in carico non solo l anziano, l con le sue patologie e le sue residue autonomie, ma tutta la famiglia OCCORRE LAVORARE PER prendersi cura dell anziano nel suo contesto, nelle sue relazioni e del sistema familiare, costituito da persone, con le loro stanchezze, paure, aspettative, motivazioni, capacità e competenze
6 Di conseguenza, stiamo lavorando a vari progetti in cui ci sforziamo di rendere partecipi, informati e competenti i familiari, accompagnandoli e stando loro vicini Uno di questi progetti si chiama A tuo fianco: sostegno in gruppo ai caregivers, una nuova modalità per comunicare, e favorire l empowerment. l Attivo in tutti i quartieri fiorentini, servizio pubblico, gratuito, coordinato da un AS della ASL e uno del Comune di Firenze, co-condotti condotti da AASS Comune di Firenze e Infermieri della ASL. Temi legati alla quotidianità dei compiti di cura e al benessere dei caregivers L altro è il progetto: In famiglia
7 InFamiglia Ci siamo trovati di fronte ad una sfida, certo per un numero esiguo e specifico di casi dettato dalle esigenze della sperimentazione: lavorare con modalità diverse da quelle che conosciamo, in una integrazione coordinata e condivisa, fra enti e con un soggetto del terzo settore Percorsi per accrescere le competenze sociali sulla cura e di sostegno ai familiari al domicilio del paziente. Anziani già in carico, valutati in UVM con Isogravità e progetto domiciliare Un percorso integrato portato avanti insieme: ASL Zona Firenze, per il coordinamento del progetto per c/o della SDS il soggetto gestore capofila Nomos e gli altri soggetti collegati i Servizi Sociali del Comune di Firenze che hanno in carico i casi ARS, responsabile e ricercatori per la ricerca valutativa infine, l Universitl Università di Firenze (laureande della Specialistica per le interviste in profondità )
8 In tempi brevi (Delibera fine 2013 sperimentazione terminata entro il 2014) I principali atti e le procedure attivate: Deliberazione Giunta Esecutiva n. 35 del 10 ottobre 2013 Convenzione SDS/soggetto gestore 4 incontri preliminari con il soggetto gestore per mettere a punto il progetto 4 incontri preliminari con ARS per mettere a punto la valutazione del progetto, di cui due con le tirocinanti laureande dell'università (intervistatrici) Un incontro con gli assistenti sociali dell'area anziani per ciascun SIAST Comune di Fi,, presso le sedi dei 3 SIAST = 3 incontri Individuazione di un AS referente del progetto per ciascun SIAST Costituzione del gruppo di progetto (AssSoc ASL coordinatore + 3 AASS del Comune FI + ARS + Nomos) Un incontro del gruppo di progetto per definire le procedure, confrontarsi sulla mission, valutare le schede e gli strumenti Stesura e condivisione di una scheda di valutazione, scheda di attivazione del servizio, schema del percorso (chi fa che cosa, in che tempi)
9 In tempi brevi (Delibera fine 2013 sperimentazione terminata entro il 2014) Gli AASS territoriali hanno individuato e proposto il progetto alle famiglie nel target 3 "commissioni del gruppo di progetto per la selezione dei casi da inserire nel progetto Invio di lettera formale al cittadino, al caregiver, all'as dell'avvio del progetto (percorso, contatti soggetto gestore, tempi, numero tel. t reperibilità nelle 12 h) Accompagnamento del team Nomos al domicilio da parte dell AS referente del caso (tema della fiducia/affidabilità) Interviste di valutazione ante ai caregivers familiari e badanti da parte di ARS Avvio attività al domicilio alle famiglie da parte di Nomos 2 incontri di verifica e monitoraggio del gruppo di progetto allargato a tutti gli assistenti sociali referenti dei casi Azioni di monitoraggio e aggiustamenti degli AASS del Comune su e con le famiglie, concordati con il Gruppo di Progetto Interviste di valutazione post a tutti i caregiver e badanti coinvolti Tante telefonate, ...incontri informali
10 Tanto lavoro partendo dal presupposto che si è trattato non solo di un progetto nuovo e sperimentale ma anche di un nuovo modo di ragionare, approcciarsi ai bisogni e fare "care", per i cittadini e per gli operatori Aspettiamo la fine del progetto, prevista per fine dicembre e la valutazione finale di ARS, per capire il suo impatto e il suo esito e finale E previsto un incontro di tutti gli AASS coinvolti a conclusione, per discutere su quanto osservato e sui risultati emersi dalla valutazione a gennaio prossimo, coordinato da ARS Appaiono già alcune cose da mettere a punto,, nel progetto e nel percorso (selezione destinatari - integrazione ore di assistenza diretta rapporto con i MMG inserimento nel sistema dell offerta UVM e/o Dimissioni Complesse )
11 osservazioni Rimarchiamo l atteggiamento l "nuovo,, originale, verso gli utenti che hanno assunto un importante protagonismo quando sono stati la fonte principale della valutazione di efficacia del progetto, attraverso le interviste in profondità,, dove hanno potuto esprimere, finalmente,, con molta franchezza quanto hanno sperimentato sulla loro pelle Raramente viene chiesto ai cittadini cosa pensano dei servizi a loro destinati L intervista alle badanti (paradosso: il care invisibile è.essenziale) Una rete non consolidata che ha lavorato e collaborato strettamente Registriamo l apprezzamento l degli AASS coinvolti (che ringraziamo!) che si sono sentiti anche loro sostenuti, nel compito di accompagnare gli anziani e le loro famiglie (tema solitudine dell operatore) Le contaminazioni, in genere, sono occasione di formazione per tutti
12 Nel pieno delle difficoltà risiede l'occasione (A. Einstein) 12
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