COMUNE DI SAN PIETRO AL NATISONE Provincia di Udine

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1 COMUNE DI SAN PIETRO AL NATISONE Provincia di Udine REGOLAMENTO PER LA VENDITA DEGLI IMMOBILI COMUNALI Approvato con delibera di C.C. n. 23 del Modificato con delibera di C.C. n. 26 del All. A alla delibera di Consiglio C. n. 26 del Il Sindaco Il Segretario F.to Zufferli Mariano F.to Nicola Gambino 1

2 ART Le norme che seguono disciplinano, ai sensi dell art. 12, comma 2, della L. 12 maggio 1997 n.127, la alienazione del patrimonio immobiliare di questo Comune, in deroga alle norme di cui alla L. 24 dicembre 1908 n.783 e successive modificazioni, nonchè al regolamento approvato con regio decreto 17 giugno 1909 n.454. ART. 2 BENI DA ALIENARE 1. I beni da alienare sono indicati nel bilancio preventivo annuale. 2. Per l alienazione di beni immobili di interesse storico e artistico si applicano le disposizioni della legge 1 giugno 1939, n e l art. 12 della legge 15 maggio 1997, n ART. 3 INDIVIDUAZIONE DEL VALORE BASE DI VENDITA 1. Il valore base di vendita dell immobile è determinato con apposita perizia estimativa resa di norma dall ufficio tecnico o da un tecnico abilitato per legge e redatta con riferimento ai valori correnti di mercato per i beni di caratteristiche analoghe, sulla base delle metodologie e delle tecniche estimative correnti in base alla natura del bene da valutare. 2. Al prezzo di stima sono aggiunte: a) le spese tecniche sostenute o da sostenere (frazionamento, aggiornamento catastale, ecc.) b) eventuali spese di pubblicità per l alienazione; Il totale costituisce il prezzo base di vendita al netto di imposte e tasse. 3. Il prezzo base di vendita degli immobili sui quali siano già pervenute offerte per iniziativa dei privati non può essere comunque inferiore al miglior prezzo offerto aumentato degli importi di cui al comma precedente. ART. 4 BENI VINCOLATI 1. La vendita di beni vincolati da leggi speciali o realizzati con il contributo dello Stato a fondo perduto, è preceduta dall espletamento della formalità liberatoria del vincolo. ART. 5 VENDITA DI BENI SOGGETTI A DIRITTO DI PRELAZIONE 1. Quando il bene è gravato da diritto di prelazione, la circostanza deve essere indicata negli avvisi di vendita e il contratto dovrà essere notificato nei modi previsti dalle disposizioni in materia. ART. 6 PROCEDURE DI VENDITA 1. Alla vendita dei beni immobili si procede mediante: 2

3 a) asta pubblica; b) trattativa privata diretta; in connessione al grado di appetibilità del bene e con le procedure di cui agli articoli seguenti. ART. 7 ASTA PUBBLICA 1. E adottato il sistema dell asta pubblica quando il potenziale interesse all acquisto del bene offerto è, per la natura del bene stesso, la sua potenziale utilizzazione e/o il valore, riconducibile ad un mercato vasto. 2. Alla gara, che viene effettuata con il sistema delle schede segrete, è data ampia pubblicità mediante avviso all albo pretorio del Comune ed al sito internet del Comune per alienazioni inferiori a ,00, sul B.U.R. ed eventuali quotidiani locali per alienazioni superiori a , La presentazione delle offerte deve avvenire nel termine fissato dall avviso d asta che non può essere comunque inferiore ai 40 giorni dalla data dell avviso stesso, termine dimezzabile in caso d urgenza. 4. Per partecipare alla gara dovrà essere prodotta assieme all offerta scritta incondizionata del prezzo in cifre e in lettere, la prova dell avvenuta costituzione della cauzione provvisoria, pari a un decimo del valore posto a base della gara e costituita in uno dei modi previsti dalle vigenti disposizioni. 5. L apertura delle offerte avviene nel modo stabilito nel bando di gara ed è fatta da una apposita commissione composta dai responsabili dei servizi interessati. L aggiudicazione è fatta all offerta più alta; in caso di parità si procederà ad ulteriore trattativa tra gli offerenti pari valore. 6. Le operazioni della Commissione sono oggetto di specifici verbali che saranno approvati dalla Giunta Comunale a controllo della regolarità delle procedure effettuate. 7. La cauzione viene svincolata per i concorrenti non aggiudicatari. 8. La cauzione prodotta dagli aggiudicatari è svincolata dopo la firma del contratto; è data facoltà all acquirente di utilizzare in conto prezzo la cauzione, costituita in numerario. 9. Il contratto è stipulato, salvo casi eccezionali, nel termine di 30 giorni dall avvenuta aggiudicazione previo versamento dell intero corrispettivo dovuto. 10. In caso di gara deserta, la base d asta può essere ridotta in misura non superiore al 15% e la gara ripetuta. Qualora il bene rimanga invenduto anche dopo la seconda gara, la base d asta può essere ulteriormente ridotta fino ad un massimo del 15% e la gara riproposta. ART. 8 TRATTATIVA PRIVATA 1. La trattativa privata, diretta con un solo offerente, è ammessa: - nel caso l asta sia andata deserta, per tre volte (come da articolo 7); - per la vendita di beni immobili interclusi o con un unico confinante; 3

4 - qualora la condizione giuridica, o di fatto, del bene renda impraticabile o non conveniente l apertura al mercato; - quando l alienazione avvenga in favore di altro soggetto pubblico od esercitante un servizio pubblico di interesse generale; - nel caso di permuta, anche parziale. 2. La trattativa di cui al comma precedente è condotta in modo che tutti i potenziali interessati siano messi al corrente dell evento. A tal fine si procede alla pubblicità mediante: - affissione di manifesti nell intero territorio del Comune ovvero nell ambito territoriale più ristretto qualora l interesse di acquisto sia manifestamente limitato ad oggetti residenti in zone più piccole; - invito a presentare offerta ai proprietari confinanti con il bene da alienare; 3. Per quanto riguarda la partecipazione alla trattativa, il termine di presentazione delle offerte, la cauzione, la commissione di esame, la stipula del contratto, saranno normate dalla lettera di invito e dal bando di gara. 4. DIRETTA, qualora ricorrano le seguenti condizioni: a) L oggetto della cessione è un relitto stradale, ovvero, quelle porzioni di strada o di terreno, di modica entità, non utilizzate e non utilizzabili per le più svariate ragioni (es.: per variazioni di intestato, per variazioni alle strade esistenti o per costruzioni di nuove strade, per aree non aventi un utilizzo reale..), non costituenti pertinenze ai sensi dell art.24 del D.Lgs 285/92 e, che per effetto della loro natura, non siano idonee a produrre, al Comune, alcun tipo di reddito. b) Il richiedente sia l unico soggetto che possa vantare un interesse diretto ed esclusivo all acquisto dell immobile. c) Il relitto stradale deve essere totalmente intercluso tra la proprietà del richiedente e la via pubblica. d) Il valore di mercato del relitto oggetto di cessione deve essere, preventivamente, determinato previa perizia giurata ed asseverata da un professionista abilitato per legge, la quale deve essere redatta con riferimento ai valori correnti di mercato per i beni di caratteristiche analoghe, sulla base delle metodologie e delle tecniche estimative correnti in base alla natura del bene da valutare. e) Tutti gli oneri, nessuno escluso, sono posti a totale carico dell acquirente. f) Per effetto della cessione diretta si prescinde dalla pubblicazione preventiva della procedura e viene derogato il disposto di cui all art.2 co.1 del presente regolamento. g) Venga versata al tesoriere comunale, prima della deliberazione del consiglio comunale di alienazione, una cauzione provvisoria pari al 10% del valore di stima della perizia. ART. 9 PRIORITA NELL ACQUISTO 1. In deroga a quanto stabilito negli articoli precedenti, nell acquisto degli immobili hanno priorità assoluta coloro che ne fanno uso legittimo mediante contratto di affitto, concessione o comodato. 2. Il valore base di vendita dell immobile è determinato ai sensi del precedente art. 3. 4

5 ART. 10 ABROGAZIONE DELLE NORME INCOMPATIBILI 1. All entrata in vigore del presente regolamento sono abrogate tutte le norme regolamentari del Comune con esso incompatibili. ART. 11 Il presente regolamento dispone per i beni non compresi nella L.R. n. 75/1982 alle lettere da a) a e) dell art. 47. ******* 5

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