L OSSERVAZIONE IN CLASSE. Appunti di metodologia per il tirocinio osservativo
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- Roberta Parente
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1 L OSSERVAZIONE IN CLASSE Appunti di metodologia per il tirocinio osservativo
2 OSSERVAZIONE pratica comune utilizzata per conoscere la realtà Guardare, vedere, osservare sono la stessa cosa? L OSSERVAZIONE COME METODOLOGIA SCIENTIFICA DI RICERCA
3 L OSSERVAZIONE COME PRATICA DI RICERCA E GUIDATA DA UNA TEORIA DI RIFERIMENTO SEMPLICE IPOTESI CHE GUIDA LA RICERCA NELLA SCUOLA: Sapere di «casi», legato al fare, un sapere che è fatto per e di decisioni pratiche CORPUS TEORICO NELLA SCUOLA: Sapere formale: filosofie dell educazione; teorie didattiche; logiche organizzative e di selezione del materiale
4 Che cosa osserviamo? Come osserviamo? Dove osserviamo? E chi lo fa? OGNI PROSPETTIVA TEORICA HA ELABORATO PROPRI CONVINCIMENTI E RIFLESSIONI
5 TEORIE PRICOANALITICHE TEORIE COGNITIVISTE TEORIE ECOLOGICHE Osservatore umano Ambiente naturale Aspetto emotivo/obiettività Grande varietà Osservazione piagetiana metodi di ricerca operazionali Laboratorio Osservatore macchina/sofisticate tecniche di analisi Studi evoluzionistici Importanza dell ambiente naturale di vita; interconnessioni ambiente/relazioni/contesti istituzionali Categorie di comportamento codificate (etogrammi)
6 L osservazione richiede: 1. Un osservatore non ingenuo 2. Un contesto di osservazione delimitato 3. Un oggetto delimitato 4. Strumenti adatti allo scopo prefissato
7 1. osservatore umano macchina Precisione Permette di rivedere/riascoltare Osservare minimi comportamenti Più facile in laboratorio che in ambiente naturale Presenta errori sistematici L osservatore è parte dell osservazione Le sue reazioni sono un ulteriore dato che si può analizzare La sua presenza influenza il contesto e l osservato.
8 2. ambiente naturale È stato rivalutato soprattutto dagli studi ecologici che si sono occupati dello sviluppo infantile. E complesso Sistematicità laboratorio Controllo delle variabili
9 3. oggetto Delimitare il campo di osservazione. Più il campo è vasto più l osservazione è lunga. Dove il campo è stato ristretto c è stata preselezione delle variabili da osservare. Può essere fatto in un secondo momento (ma non sempre).
10 4. tecniche Videoregistrazioni Tecniche di derivazione etologica: check-list, schemi di codifica, protocolli osservativi: servono a delimitare il campo, a verificare ipotesi già emerse; mettono in stand-by la soggettività dell osservatore L osservazione nasce «carta e matita»: tecnica dei diari Narrazioni Descrizioni Possono essere anche molto sofisticate come nelle tecniche etogiche (note di campo, personali, metodologiche, teoriche)
11 OSSERVARE IN CLASSE
12 Come si insegna? Che cosa si insegna Quali teorie pedagogico-didattiche sono sottese e che cosa comportano Quali modalità relazionali sono più adeguate ed efficaci nella relazione insegnamentoapprendimento Quali sono le variabili significative del contesto educativo e la loro correlazione Quali eventi-occasioni scandiscono la routine quotidiana, che significato hanno PERCHE? Per fare RICERCA sulla e nella pratica didattica
13 PARTECIPANTI SPAZIO CHE COSA? ATTIVITA MODALITA di gestione e di svolgimento della lezione
14 «In classe non ci sono spettatori» (PG.Todeschini) Osservare l insegnamento partendo da noi, dalla nostra esperienza di alunni. Osservare l ambiente come se fosse una scena: Dove siamo? Chi è l insegnante, dov è? Cosa fa? Voce, tono, postura. E gli alunni? qual è il loro ruolo, come interpretano il mestiere di studente?
15 AMBIENTE È l ambiente fisico: aula, spazi, materiali Ma anche umano: risorse, relazioni E ambiente simbolico
16 Come osservare un insegnante in azione? (P.Todeschini) Repertorio ORM, ci può essere utile per mettere a fuoco il nucleo principale del lavoro in classe, che sono le operazioni di insegnamento/apprendimento: Operazioni Raggruppamenti Media Nell osservazione va integrato con i tempi: quanto tempo viene dedicato a
17 Analisi del lavoro d aula (routine) Sono quelle azioni quotidiane che fanno da cornice al lavoro dell insegnante e che è interessante osservare perché spesso attraverso queste passa il «modello» di insegnante rappresentato, la cui consapevolezza non sempre è chiara anche allo stesso attore. E ciò che comunichiamo attraverso il corpo e il fare e sul quale si costruisce la relazione didattica.
18 osservazione del lavoro d aula (routine) Di che tipo è l apertura della routine? Affettiva Cognitiva Sociale Pragmatica APERTURA CHIUSURA SEQUENZA ANDATURA Quante sono le sotto-unità? come si passa dall una all altra? come sono organizzate? quanto durano?
19 LA CLASSE Dinamiche di leadership e di potere. Il leader chi è? Le dinamiche affettive e relazionali. L insegnante ne fa parte...ma anche il tirocinante Sono quelle che gratificano l insegnate ma anche quelle più difficili da gestire.
20 Per narrare l azione didattica Narrare l azione educativa: quello che accade in classe. racconto preciso delle azioni che si sono svolte: attività proposte, condizioni organizzative, reazioni degli studenti, esiti Narrare l azione di ricerca* Quello che si fa: azioni pratiche Quello che si pensa mentre si fa azioni epistemiche: decidere cosa fare di fronte ad un problema, inventare nuove modalità e strategie
21 1. Narrare le azioni, con precisione. 2. Narrare l azione di ricerca, cioè le azioni pratiche e discorsive attraverso le quali è iniziato ed è stato strutturato il processo di ricerca. Questo si fa attraverso interviste, documentazione del processo nel tempo, descrizione dei metodi teorici ai quali si è fatto riferimento e di come sono stati trasformati nella pratica. 3. Assumere come dato di ricerca anche gli atti mentali e il loro divenire. I propri, attraverso l autoriflessione, quelli altrui, attraverso l indagine e la discussione.
22 Da L. Mortari, Ricercare e riflettere. La formazione del docente professionista. Raccolta dei dati* Azioni sul materiale Azioni riflessive Azioni di indagine teoretica Conversazioni Lettura accurata dei dati Annotare le riflessioni e i vissuti cognitivi che hanno accompagnato sia il lavoro di raccolta che quello di classificazione Confronto della propria classificazione con le teorie Narrazioni Identificare/etichettar e/classificare sequenze e azioni Descrizione delle teorie emerse dall analisi e classificazione dei materiali Descrizioni Analisi critica attraverso il confronto. Raccolta dei vissuti cognitivi che accompagnano le osservazioni
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