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1 MAC CENTER - il settimanale 02 maggio 2009 NEWS-MAC Magazine Autonomo dei Contro&ori La foto della settimana Airbus A300.60R AmericanAL - Atterra#io a TJSJ (San Juan de Puerto Rico) PAGINA 1

2 Si è svolta l assemblea ordinaria degli azionisti del Gruppo Sea, presieduta da Giuseppe Bonomi, presso la sala Orsetta dell aeroporto di Linate. L'assemblea ha approvato il Bilancio d esercizio al 31 dicembre 2008, esprimendo apprezzamento per i risultati ottenuti e per l efficace Piano Industriale 2009/2016 impostato dalla società per rispondere non solo alla crisi economica mondiale e conseguentemente del trasporto aereo ma soprattutto dal de-hubbing di Alitalia su Malpensa (da 1238 voli settimanali agli attuali 187). Nel suo intervento Bonomi ha voluto sottolineare ai soci che oggi Sea ha struttura industriale maggiormente equilibrata e solida grazie ad un Piano Industriale che ha permesso di sviluppare differenti livelli di alleanze con molteplici vettori. Dopo aver superato un anno difficile come quello del 2008, posso guardare con un cauto ottimismo al nostro futuro con la consapevolezza, testimoniata dai positivi risultati economici del bilancio appena approvato, della correttezza delle strategie poste in essere a seguito del de hubbing di Alitalia. "Per proseguire," ha continuato Bonomi, "con efficacia nella nostra politica industriale è necessario che in Italia vengano adeguate le tariffe aeroportuali. Sono infatti inferiori del 40% rispetto a quelle europee. Per quanto riguarda il bilancio 2008, a livello consolidato, l anno si è chiuso con un utile netto pari a 1,8 milioni di Euro. Sea sottolinea che l utile netto è stato influenzato sia da svalutazioni degli investimenti (pari a 17 milioni di Euro) relativi a interventi indifferibili per vincoli strutturali e contrattuali su infrastrutture precedentemente indirizzate a consentire a Malpensa di svolgere il ruolo di hub per Alitalia, sia da svalutazioni dei crediti (pari a 54 milioni di Euro) derivanti dall ammissione del Gruppo Alitalia alla procedura di amministrazione straordinaria. I ricavi totali 2008 del Gruppo Sea si sono attestati a 634,5 milioni di Euro (-8,2%). Grazie alla strategia individuata dal Piano Industriale aumenta l incidenza, sul totale ricavi, dei ricavi non aeronautici che passano dal 32,5% del 2007 al 33,9% del Il bilancio della capogruppo SEA S.p.A. al 31 dicembre 2008 registra un utile netto di Euro 12,15 milioni. Come per il consolidato, anche il risultato di esercizio della capogruppo risente delle svalutazioni degli investimenti effettuati nel 2008, relativi a interventi su infrastrutture precedentemente indirizzate a consentire a Malpensa di svolgere il ruolo di hub per Alitalia e SEA approva il bilancio 2008 delle svalutazioni dei crediti conseguenti la procedura di amministrazione straordinaria del Gruppo Alitalia. L assemblea dei soci ha deliberato di destinare l utile netto della capogruppo a riserva straordinaria e a riserva utili su cambi. Nel corso del 2008 il Gruppo SEA ha proseguito nella propria politica di investimenti al fine di mantenere le proprie infrastrutture all avanguardia nel panorama europeo. Tra i principali interventi infrastrutturali effettuati nel 2008, finalizzati all ulteriore specializzazione degli scali, vi sono stati quelli relativi all ampliamento delle aree commerciali e dell offerta ai passeggeri in linea con la tipicità di ciascun terminal, alle opere necessarie allo sviluppo delle attività di gestione delle merci; al miglioramento delle infrastrutture di volo; all aumento della capacità di produzione di energia elettrica e calore, per diversificare ulteriormente le linee di business del Gruppo. Complessivamente sono stati investiti oltre 94,3 milioni di Euro. Per quanto riguarda l esercizio corrente, Sea ha realizzato importanti operazioni strategiche proseguendo nel percorso tracciato dal Piano Industriale: Ritorno di Malpensa al modello Hub: avviata una partnership strategica con il Gruppo Lufthansa che ha portato alla nascita di Lufthansa Italia e delle nuove attività nel settore cargo (Lufthansa Cargo) e manutenzione (Lufthansa Technik). Sviluppo traffico point to point su Malpensa: attrazione di nuovi vettori aerei (15 nuove compagnie) e incremento di quelli già operanti (complessivamente 640 nuovi collegamenti settimanali). Infrastrutture di Malpensa: si stanno concludendo i lavori per il Raccordo Sud (30 milioni di Euro di investimenti), sono stati aperti i cantieri relativi al restyling del Terminal 2 e stanno proseguendo i lavori per il completamento della terza parte dell aerostazione e dell albergo. Infrastrutture di Linate: concluso il progetto di miglioramento qualitativo dell offerta di prodotti, spazi e servizi. Perimetro del Gruppo: sono state concluse, in linea con quanto individuato nel Piano, le operazioni relative all acquisizione del 49% di Malpensa Energia da A2A e alla vendita del 19% di Sacbo. PAGINA 2

3 Lufthansa Italia dedica a Bologna il terzo A319 Dopo "Milano" e "Varese", Lufthansa Italia ha presentato "Bologna", l'airbus A319 battezzato all'aeroporto di Milano Malpensa alla presenza del vicesindaco di Bologna, Giuseppe Paruolo. "Bologna è una città dinamica e vivace che riflette l'economia di una regione ricca di cultura e tradizioni, ma con lo sguardo rivolto al futuro." Spiega un comunicato di Lufthansa; "così è l'emilia Romagna che ospita molte aziende importanti e trainanti in diversi settori. Sono proprio queste le caratteristiche di cui Lufthansa ha voluto tener conto nella scelta del nome per il terzo aeromobile di Lufthansa Italia, un vettore che propone collegamenti per viaggi d'affari e per spostamenti di piacere per coloro che risiedono a Milano e nella parte settentrionale dell'italia." L'Airbus A319 battezzato con il nome Bologna sorvolerà i cieli d'italia e d'europa collegando, come tutti gli aerei della flotta Lufthansa Italia, Milano alle città di Bari, Napoli e Roma e alle principali capitali europee di Parigi, Barcellona, Madrid, Bruxelles, Budapest, Bucarest, Londra e Lisbona. Con una configurazione da 138 posti nelle due classi Business ed Economy, il nuovo Airbus A319 presenta le caratteristiche peculiari di Lufthansa che da sempre caratterizzano la sua offerta, senza tralasciare un tocco di italianità: non solo il personale di bordo parla italiano e sono disponibili giornali e riviste italiane, ma è stato anche appositamente sviluppato un prodotto di bordo ispirato al motto "Sentirsi a casa" che utilizza prodotti tipici italiani, sia a colazione che all'ora dei pasti principali, con particolare attenzione alle usanze nazionali. Ryanair inaugura il volo da Roma Ciampino a Ibiza Ryanair ha inaugurato oggi la nuova rotta da Roma Ciampino per Ibiza, portando cosi a 26 i collegamenti dalla capitale. Ida Buonanno, Sales and Marketing Executive per l Italia di Ryanair, ha detto: Sono lieta di annunciare il nuovo volo da Roma per Ibiza; grazie alla tripla frequenza settimanale contiamo di trasportare passeggeri nel primo anno di operatività. Ibiza, la Isla Blanca, è da sempre una delle mete preferite del turismo europeo. Sinonimo di notti infinite e divertimento sfrenato, la seconda isola delle Baleari è una destinazione dalle mille sfaccettature. Tranquilli villaggi si alternano a spiagge incantevoli, senza dimenticare che Eivissa è una piccola città che si vuole divertire tutto l anno. Inoltre Palma, la capitale dell arcipelago, è solo a poche ore di traghetto, dove i turisti possono regalarsi ore indimenticabili al ritmo della movida spagnola, anche nei periodi invernali. Il Sukhoi Superjet 100 supera i test di icing Il test center di Sukhoi Civil Aircraft ha accolto il Sukhoi Superjet 100 S/N di ritorno da Arkhangelsk dopo aver concluso con successo i test di verifica della previsione e del controllo dei fenomeni di icing. L'aereo è decollato verso Arkhangelsk, nel nord della Russia lo scorso 11 aprile e ha effettuato cinque voli richiesti per "prendere il ghiaccio". Arkhangelsk è stato scelto per effettuare test con il ghiaccio naturale a causa delle sue condizioni ambientali. I voli sono stati effettuati tra Murmansk e Arkhangelsk. Le autorità di certificazione verficano la conformità delle strutture degli aerei alle stringenti norme in materia di icing; dal 2004 infatti l'aereo deve essere in grado di funzionare regolarmente anche con un avaria nel sistema antighiaccio. PAGINA 3

4 - L Editoriale - L unità sindacale tra le aspirazioni dei lavoratori e la freddezza di alcune organizzazioni Il tema dell unità sindacale è uno dei più ricorrenti in Enav. Al di là dell alto valore simbolico della parola unità, l opportunità di una maggiore coesione dei sindacati è stata più volte invocata dai lavoratori per tutta una serie di ragioni nazionali e locali. La nascita, quindi, del coordinamento unitario milanese apre nuovi orizzonti. A mio avviso, una razionalizzazione della rappresentanza, implicando un accrescimento del potere contrattuale, può avere effetti positivi sull efficacia dell azione sindacale. Anche la semplificazione delle strutture organizzative e l economia di risorse che ne conseguirebbero potrebbero offrire un contributo in tal senso. Allo stesso tempo, una riduzione della frammentazione sindacale per mezzo di una rappresentanza unitaria della pluralità di voci esistenti avrebbe effetti positivi per l intero sistema delle relazioni industriali: agevolerebbe il confronto con la controparte in sede di trattative e offrirebbe anche a questa una maggiore certezza sulle posizioni dell interlocutore. Un dato su cui vale la pena di riflettere è che la base (i lavoratori) è convinta assertrice della necessità di una maggiore coesione. Da una ricerca personale effettuata sull impianto milanese risulta che la richiesta più frequente alle organizzazioni sindacali da parte dei lavoratori è più unità, anche se gli stessi non rinunciano a segnalarne altre parimenti importanti (più decisione, meno politica). Certamente, devo confessare, l opzione unitaria ha maggiore appeal tra i lavoratori più anziani mentre tra i più giovani si manifesta sempre una certa insofferenza politica nei confronti delle altre sigle. La richiesta di una più significativa coesione resta, dunque, la più evidente e la maggioranza dei lavoratori ne auspica un rafforzamento. Il valore dell unità, inoltre, si esalta nei lavoratori allorquando a gran voce richiedono più azione per il rispetto del Contratto, più azione per il giusto riconoscimento della produttività, più ragionevolezza sulle richieste in generale. Se ne ricava che l unità sindacale è percepita soprattutto come uno strumento per meglio conseguire i veri obiettivi: il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita. Si potrebbe anche intravedere un atteggiamento utilitaristico da parte dei lavoratori che ormai hanno imparato che senza l accordo di tutte le sigle sindacali non si stringono accordi duraturi. Gli accordi separati, infatti, tendono a generare strascichi e contenziosi deleteri per tutti. Ma nonostante la base chieda maggiore unità, i gruppi dirigenti di tutti i sindacati sembrano restii ad intraprendere tale strada. Le ragioni di questo contrasto di vedute sono molteplici e spaziano dalla concezione stessa dell azione sindacale, alle culture politiche di riferimento, agli interessi delle strutture burocratico-organizzative delle diverse organizzazioni. Alcuni ritengono che persista una divergenza nei modelli di azione sindacale di fatto inconciliabili. Tale riflessione, tuttavia, non convince. E dunque lecito avanzare l ipotesi che le ragioni delle difficoltà di coesione attengano piuttosto alle diverse culture di riferimento dei gruppi dirigenti che si ispirano variamente (a) ad un impostazione pluralista-contrattuale che si è arricchita della variante concertativa, (b) ad un impostazione classista su cui poi ognuno ha innestato la propria idea di sindacato dei diritti, (c) ad un filone riformista relativamente trasversale alle altre due impostazioni. Questa divergenza di culture politico-sindacali era già piuttosto definita in Enav all inizio degli anni novanta e persiste tuttora. Ma al di là di questioni ideologiche e ideali, possono esistere anche fattori contingenti che mutano le prospettive dell azione sindacale e possono accentuare i contrasti piuttosto che le affinità. Un elemento di esasperazione delle divergenze è certamente l esistenza di posizioni di rendita da parte di alcune organizzazioni sindacali che trovano vantaggioso sfruttare in modo strategico la divisione. Non firmare un accordo od un contratto sapendo che anche ai propri iscritti si applicheranno le parti vantaggiose di esso può indurre delle componenti del sindacato ad assumere posizioni da free rider. Anche la possibilità di arrivare in ritardo o per ultimi alla sottoscrizione di un accordo o di un contratto, ottenendo per questo alcune insignificanti concessioni ulteriori, può massimizzare il risultato e la visibilità di una singola organizzazione a discapito dell unitarietà d azione e delle buone relazioni tra sindacati. Non ultima è la questione relativa agli apparati organizzativo-burocratici, a quelli dirigenziali e alle leadership che tendono a preferire lo status quo essendo prevedibilmente maggiormente esposti al rischio di penalizzazione nel caso di accorpamento/fusione in un unico soggetto. La mancanza di compattezza attuale è dunque un problema? No, se si ritiene che il ruolo del sindacato sia ormai limitato nella contrattazione e focalizzato nella gestione delle crisi e nei servizi ai lavoratori. L accerchiamento contrattuale a cui è sottoposto il sindacato tende a confinare l azione delle rappresentanze dei lavoratori ad ambiti attenenti alla sola gestione delle crisi e ad attività routinarie o di servizio ai lavoratori, con una contrazione della componente d azione relativa alla rivendicazione che perde molto del proprio peso. Per questo motivo la richiesta dei lavoratori dovrebbe intendersi come una spinta a mettersi d accordo sulle questioni essenziali ed in fase di negoziati, anziché percorrere strade unitarie. In tal senso, ci sarebbe addirittura da auspicare un inversione di termini rispetto alle relazioni industriali attuali dove si parte con un accordo quadro generale tra organizzazioni datoriali e sindacati per arrivare poi a discutere delle questioni essenziali (orario di lavoro, salario, quantità delle prestazioni, ecc.) solo successivamente, in modo troppo anestetizzato e con le mani troppo legate per intraprendere strade innovative. Questa idea, però, non convince del tutto quando si rileva che uno stallo delle relazioni tra sindacati comporta inevitabilmente rallentamenti anche a livello di negoziati contrattuali, nonostante nei luoghi di lavoro gli aspetti comuni e le convergenze delle attitudini sindacali siano ben più significative delle divergenze. Dunque, seppure è auspicabile un maggiore decentramento decisionale, l unità sindacale è propedeutica all unità funzionale ai livelli inferiori ed è per questo motivo irrinunciabile. Ma vi è una ragione ancora più cruciale nel determinare l opportunità di una maggiore coesione sindacale: le dimensioni dell economia sono sempre più serrati, vi è una crescente necessità di decisioni tempestive da parte continua prossima pagina -- PAGINA 4

5 della crisi economica che sta colpendo il mondo del trasporto aereo sono sempre maggiori, vi è una crescente necessità di decisioni tempestive da parte di tutte le parti in causa che non possono non vedere nella litigiosità e nell incapacità di comporre i contrasti e pervenire ad una sintesi dal lato sindacale una fonte di inefficienza e di ritardo nei processi di negoziato. Di conseguenza Enav è sempre più orientata a superare le forme attuali delle relazioni industriali volgendo lo sguardo verso gli accordi su base locale con i lavoratori. Nel lungo periodo questo processo potrebbe comportare un significativo ulteriore ridimensionamento dell azione sindacale fino a minare le stesse ragioni dell esistenza delle organizzazioni dei lavoratori. Dato il quadro delineato, quali sono le opzioni sul tappeto? La prima opzione possibile è ovviamente quella del mantenimento dello status quo. Si tratta tuttavia della prospettiva peggiore perché un oscillazione costante tra cooperazione e conflitti è fonte di sregolatezza e incertezze e potrebbe condurre ad un superamento del sindacato. Una seconda opzione è quella del rilancio dell unità organica. Questa sarebbe di gran lunga l opzione più vantaggiosa e con meno costi, poiché eviterebbe il danneggiamento reciproco e la conseguente razionalizzazione consentirebbe una maggiore aderenza tra interessi delle organizzazioni e quelli dei rappresentati. In un periodo di compressione delle quote di rappresentatività sociale del sindacato, l unità potrebbe determinare un inversione di tendenza aggredendo il comune sentire populistico che associa il sindacato alla casta autoreferenziale dei politici. Tuttavia, al momento, questa opzione non appare praticabile per alcune delle questioni contingenti accennate e per le scelte strategiche di ogni organizzazione. Tra questi due estremi esistono almeno altre due possibilità. La prima sta prendendo piede negli ultimi tempi ed è relativa alla definizione di una forma di coordinamento sindacale. Tale idea accentua rendendola permanente la prospettiva dell unità competitiva. I sindacati si aggregano pur mantenendo piattaforme e visioni antagoniste. Da ciò potrebbe realisticamente nascere la possibilità di sedersi al tavolo delle trattative con la controparte alla quale far pervenire un accordo negoziale unitario. Una visione agonistica della democrazia sindacale in chiave maggioritaria, può, quindi, esistere, anche se ad oggi resta un eccezione e non la regola nell ambito delle relazioni industriali. Per questo è preferibile una democrazia sindacale argomentativa che punta al consenso più largo possibile. Un sistema che garantisce una maggiore inclusività e potrebbe favorire una maggiore coesione attraverso una convivenza regolata. L idea di fondo materializzatasi col coordinamento milanese è che vi sia un accordo sulle regole del gioco con un accettazione di criteri di rappresentatività certi per misurare il peso dei sindacati e assicurare una democratica votazione su ogni singolo atto. Meccanismi di questo genere sono già praticati nel settore pubblico, dove è fissata una soglia di rappresentatività una soglia del 50,1% dei soggetti firmatari come condizione di validità dei contratti. Di certo questo conduce ad una minore incertezza per i lavoratori e per tutti i soggetti in campo. Dall esperienza applicativa si ricava che finora la convivenza regolata ha favorito un atteggiamento cooperativo dei sindacati nella firma dei contratti. Tuttavia, può avere effetti positivi anche in un contesto noncooperativo dando certezza all applicazione dei contratti anche in caso di firma separata. Ovviamente, le regole non risolvono tutti i problemi ma aiutano ad affrontarli. In presenza di regole certe, quando manca la maggioranza le singole organizzazioni sono costrette a modificare le convenienze di corto-respiro e a trovare le adesioni che consentano la firma degli accordi. Le regole possono anche essere declinate in base alle diverse situazioni e ai diversi scopi dell azione sindacale e non devono necessariamente essere immutabili. Se si ritiene che fissare al 50,1% la soglia di validità può favorire tentazioni di autosufficienza, si può decidere di innalzarla (al 60 o 66%) dando maggior impulso ai comportamenti cooperativi e rendendo necessaria la creazione di un vasto consenso che è la prima condizione per la solidità di un accordo. Resta da capire se è ipotizzabile esportare il sistema del coordinamento milanese a livello nazionale. Relativamente a questo tema i dubbi sono molteplici. Sebbene è innegabile che le regole del coordinamento hanno comportato una semplificazione del quadro sindacale locale, non si può dire che queste abbiano indotto una maggiore unitarietà in senso lato. In sede nazionale il funzionamento delle regole è tutt altro che scontato. Vi sarebbe dunque la necessità di individuare un soggetto terzo che anche in questo caso funga da arbitro e certificatore dei pesi relativi delle organizzazioni. Pur con le difficoltà discusse e con i numerosi aspetti da chiarire, una convivenza regolata fondata sull introduzione di regole certe sicuramente potrebbe migliorare il quadro delle relazioni industriali inducendo una maggiore trasparenza nei comportamenti e vincolando le leadership sindacali ad una maggiore responsabilità nel dare certezza alle controparti sull applicabilità degli accordi sottoscritti. Il Direttore del MAC PAGINA 5

6 Calo dei passeggeri: i dati definitivi confermano il rallentamento Le statistiche complete di Assaeroporti confermano quanto già pubblicato sul fascicolo scorso di AIR PRESS e cioè il rallentamento del calo dei passeggeri sui trentasette aeroporti italiani le cui società di gestione fanno parte dell'associazione dei gestori aeroportuali italiani. Disponendo ora dei dati completi quelli apparsi sullo scorso fascicolo erano ancora provvisori e mancanti delle cifre di alcuni aeroporti - si confermano in i passeggeri di marzo, il 12,1% di meno dello stesso mese del 2008, un calo inferiore a quello registrato a febbraio che aveva chiuso quasi il 14% di meno nel confronto con il febbraio 2008, che aveva avuto un giorno in più in quanto quello scorso era stato un anno bisestile (cfr AIR PRESS, Fasc. 17/09, pag. 654). Questo per quanto riguarda i passeggeri di volo commerciali. Aggiungendo ad essi quelli dei voli dell'aviazione generale (totale 14,675 con un calo dell'11% rispetto a marzo 2008), si ottiene un totale di passeggeri con un decremento complessivo del 12,1% rispetto a marzo A proposito di aviazione generale, si osserva che il massimo numero di passeggeri di questo comparto (3.225) è stato appannaggio dell'aeroporto romano di Ciampino, valore peraltro in forte regresso (-15,8%) rispetto a marzo dell'anno scorso. Il totale gennaio-marzo 2009 ha visto sui trentasette scali aerei considerati (valore completo) passeggeri, in regresso del 13,4% rispetto al primo trimestre Consegnato il 6000 esemplare del 737 E' stato consegnato il 16 Aprile alla compagnia norvegese lowcost Norwegian Air Shuttle ASA il esemplare prodotto della famiglia 737. Il velivolo, marche civili LN-NOL e serial-number 37159, è un modello B dotato di wing l e t s e d è d i proprietà della I n t e r n a t i o n a l Lease Finance Corp (ILFC). Sulla deriva verticale in entrambi i l a t i, q u e s t o esemplare del popolare bigetto, reca il logo di questo important e t r a g u a r d o conquistato dal costruttore americano. PAGINA 6

7 FILT CGIL: grave impedire sciopero naviganti Meridiana "Il nuovo atto con cui il la sola categoria degli assistenti di volo venga impedito con un atto che non ha niente a che fare con il si- Governo impedisce di scioperare è grave ed stema delle regole e delle tutele democratiche per il incomprensibile. A sostenerlo è il segretario na- Secondo il sindacalista della Filt: lo sciopero degli rispetto dei diritti. zionale della Filt Cgil, assistenti di volo di Meridiana, già differito due volte Mauro Rossi, a seguito da interventi della Commissione di garanzia, non della decisione del Ministero dei Trasporti di differire ad altra data lo sciopero generale della cittadinanza, ma sarebbe rimasto nelle avrebbe procurato nessun tipo di rischio alla mobilità di 24 ore del personale di volo di Meridiana, programmato per lunedì 4 maggio. tuzionale. La Filt Cgil ed i lavoratori Meridiana conti- regole già molto strette di esercizio di un diritto costi- E inaccettabile," spiega Rossi, "che uno sciopero nueranno a rivendicare in ogni sede il rispetto dei che non ha subito rilievi da parte della Commissione propri diritti elementari. di garanzia e che riguarda il solo vettore Meridiana e Alitalia e Air One rafforzano la presenza su Genova Salgono da 14 a 16 i voli operati giornalmente da Alitalia e Air One tra Genova e Roma e da 4 a 6 i voli tra Genova e Napoli. Le nuove frequenze rafforzano l offerta di voli già operativi tra Genova e Roma, Napoli e Catania. Il nuovo volo Genova - Roma partirà alle 8.45 mentre il volo Roma - Genova alle Da Genova a Napoli i clienti avranno tutti i giorni un volo in più alle e da Napoli verso Genova alle Dal 29 marzo scorso, Alitalia e Air One offrono collegamenti diretti da Genova a Roma, Napoli e Catania, per un totale di 158 voli settimanali così distribuiti: voli Genova - Roma - Genova - 42 voli Genova - Napoli - Genova - 14 voli Genova - Catania - Genova Lufthansa: nel primo trimestre 2009 risultati in calo Lufthansa ha ottenuto nei primi tre mesi dell'anno un risultato operativo di 44 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del La più grande compagnia aerea tedesca non ha potuto raggiungere, nell'anno commerciale in corso, il risultato record dell'anno scorso, sia a causa della recessione in atto a livello mondiale sia per la difficile situazione economica. "L'attuale crisi ha pesato sul nostro risultato," ha sostenuto Stephan Gemkow, Chief Financial Officer Lufthansa, in occasione della presentazione dei risultati trimestrali, "ma le nostre basi sono solide ed abbiamo gli strumenti appropriati per fronteggiarla. Ora si vedrà chi è ben preparato e capace di reagire in maniera efficace alle difficili condizioni generali. Lufthansa è una compagnia forte in grado di attraversare tempi difficili" PAGINA 7

8 ENAV: nuovi test per la formazione linguistica Se è vero, come comunemente si dice, che gli esami non finiscono mai, la nostra società, è sicuramente da annoverare tra le maggiori fonti di alimentazione di tale detto popolare. La ATM-PP è stata sorpresa dalla decisione, improvvisa, di dar luogo ad un nuovo accertamento del livello linguistico del personale CTA (a circa un anno dall obbligatoria certificazione level 4 ), nonostante questo avesse già sostenuto ben tre precedenti accertamenti specifici propedeutici a corsi solo in minima parte effettuati. Il percorso introdotto con l Accordo del 2004, faticosamente costruito con il contributo di tutti, per il miglioramento della conoscenza della lingua inglese (anche attraverso stage all estero) e il raggiungimento di uno standard in campo internazionale riconosciuto, ci sembra sia stato spazzato via da un generale ridimensionamento degli obiettivi prefissati vista l incalzante scadenza del prossimo anno. La situazione che si è determinata appare paradossale poiché, dopo qualche corso di inglese generico ed improvvisamente bloccato, si scopre che l esame valutativo del Livello minimo di Inglese 4 Operational (Circolare ENAC del 5 marzo 2008 Language Proficiency Requirements ) verrà ora svolto nell ambito dell inglese tecnico aeronautico, branca della quale, pur esistendo specifici testi, ENAV non ha mai pensato di curarne una distribuzione al proprio personale. Ci piacerebbe inoltre conoscere il percorso di recupero di quegli sventurati che non dovessero superare il nuovo test poiché non ci sono assolutamente informazioni su come e soprattutto quando sostenere i relativi corsi di recupero; vista l imminente estate e la cancellazione nel nuovo contratto dell obbligo aziendale di programmare due settimane continuative di formazione linguistica, quando e come sarà strutturato il loro recupero? Sono passati cinque anni da quando la società, sottoscrivendo volontariamente un accordo aveva assunto l impegno di colmare un evidentissima lacuna professionale denunciata da tutti i sindacati in rappresentanza dei lavoratori; in cinque anni abbiamo assistito solo ad uno sperpero di risorse umane ed economiche per l incapacità di saper decidere e pianificare un percorso facile da intraprendere, visti i risultati conseguiti da paesi anche meno aeronauticamente sviluppati del nostro, magari facendo proprie le iniziative seguite a livello internazionale. Visto quanto sopra, richiediamo una riunione al fine di illustrarci quanto prima il percorso formativo linguistico complessivo e le azioni di mantenimento o recupero delle competenze specifiche. Editore: MAC - sas Direttore Responsabile: Angelo Minafra Fonti: aviomedianet.com - dedalonews.it - ilvolo.it - airpressonline.it - Enav.it - atmpp.it - fitcisl.it - uiltrasporti.it - skysynd.eu - ilgiornale.it - corriere.it - repubblica.it - ilsole24ore.com - ansa.it Redazione: Im Fausteranger, Niederdorf (BZ) Tel: angelominafra@mac.com Impaginazione e Layout: iwork08 - apple.com Registrazione al Tribunale dei pezzenti di Vattelapesca n Numero chiuso il 01 maggio 2009 PAGINA 8

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