Colesterolo. (ipercolesterolemia) Trasporto del colesterolo

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1 Colesterolo (ipercolesterolemia) Il colesterolo è un alcol steroideo e appartiene alla classe chimica dei lipidi. Identificato per la prima volta nei calcoli biliari, il suo nome deriva dalle parole greche cholé = «bile», e steréos = «solido». Sostanza necessaria al sistema nervoso, al cervello e alle membrane cellulari, il colesterolo è un precursore di ormoni, della vitamina D e dei sali biliari. In natura è presente soprattutto nei grassi di origine animale (carne, lardo, latte e derivati, uova, insaccati, pesci, molluschi e crostacei), mentre è quasi assente nei prodotti vegetali. Dei circa 2 grammi di colesterolo prodotti quotidianamente dal nostro organismo (colesterolo endogeno), 1-1,5 grammi si originano nel fegato; la rimanenza viene sintetizzata nel surrene, nella cute e nella mucosa della parete intestinale. Un altra quota di 0,3-0,5 grammi viene introdotta nell organismo con gli alimenti (colesterolo esogeno). Ne deriva che la quantità di colesterolo endogeno è 3-4 volte superiore a quella introdotta con i cibi. Trasporto del colesterolo Il sangue è un mezzo prevalentemente acquoso nel quale i grassi, per le loro proprietà idrorepellenti, non possono circolare tal quali. Il colesterolo quindi viene trasportato dalle lipoproteine, veicoli proteici che hanno buona affinità con l acqua. Tre sono, allo stato attuale delle conoscenze, i principali gruppi di lipoproteine adibite al trasposto dei grassi: xlipoproteine a bassissima densità, o VLDL (Very Low Density Proteins) 292

2 xlipoproteine a bassa densità o LDL (Low Density Proteins) xlipoproteine ad alta densità o HDL (Hight Density Proteins). Il colesterolo trasportato dalle LDL viene definito cattivo perché tende a sedimentare sulle pareti dei vasi arteriosi favorendo, con il concorso di altri fattori, l aterosclerosi. Il colesterolo trasportato dalle HDL, invece, viene considerato buono perché non si deposita sulle pareti arteriose, anzi, tende a rimuovere le incrostazioni di colesterolo depositatosi sulle pareti, e in questo modo previene ed evita la malattia aterosclerotica. Il colesterolo veicolato dalle VLDL sembrerebbe indifferente. Da questi fatti si è compreso che non è tanto la quantità totale di colesterolo a determinare l insorgenza della malattia aterosclerotica, quanto il rapporto tra colesterolo LDL e colesterolo HDL circolanti nel sangue. Da parte di alcuni ricercatori peraltro, si prospetta un margine di pericolo legato anche al colesterolo HDL. Esisterebbe comunque un rischio reale di aterosclerosi quando il colesterolo HDL è inferiore al 20-25% del colesterolo totale. Gli steroli vegetali (presenti fra l altro nella soia) riducono l assorbimento di colesterolo. In un siero (la parte liquida del sangue) ossidato l inizio della formazione delle placche di colesterolo viene fortemente favorito. Tutti gli antiossidanti (fra cui le vitamine A, E e C presenti in molti cibi allo stato naturale) inibiscono questo processo. Circa l 80% del colesterolo viene rimosso dal corpo, dopo essere stato trasformato in acidi biliari, i quali, una volta riversati nel duodeno e da qui nell intestino, vengono eliminati con le feci. Tale processo però è largamente influenzato dal tipo di dieta praticato. Influenze della dieta sui livelli di colesterolo un approccio naturale ad alcune malattie comuni Gli individui che adottano una dieta raffinata, cioè consumano cibi prevalentemente proteici e poveri di fibre vegetali (carne, pesce, cereali raffinati ecc.) ospitano nel colon moltitudini di microrganismi del tipo batteroidi, Escherichia coli, bifidobatteri e altri che svolgono azione degradativa nei confronti degli acidi biliari. Questo processo tende a staccare il colesterolo dagli acidi biliari e a farlo riassorbire favorendone il ritorno al fegato (circolo enteroepatico). In questo modo il colesterolo riassorbito si aggiunge a quello quotidianamente sintetizzato. 293

3 Poiché è stato più volte dimostrato in studi sull uomo ed esperimenti sugli animali che il percorso più diretto e più importante utilizzato dall organismo per disfarsi del colesterolo in eccesso è il colon e la defecazione, sicuramente la dieta moderna povera di fibre e ricca di proteine animali gioca un ruolo di primaria importanza nel fenomeno di accumulo del colesterolo nel sangue. Al contrario, una dieta ricca di carboidrati, di vegetali e della crusca dei cereali accelera il transito intestinale e favorisce la presenza nel colon di una flora prevalentemente gram-positiva, fra cui gli streptococchi e i lattobacilli. In questa condizione si operano una degradazione degli acidi biliari molto ridotta e anche grazie a un accelerata velocità di transito del contenuto intestinale uno scarso riassorbimento degli stessi e una loro veloce e massiva espulsione con le feci. Così il livello di colesterolo ematico si abbassa, soprattutto perché ingenti quantità di esso vengano espulse dall intestino. Da notare che alcune sostanze prodotte dalla degradazione degli acidi biliari (dieta raffinata e ricca di carne) sono anche potenti cancerogeni, come per esempio l acido apcolico, il 3-metil-colantrene, e, spesso, le nitrosammine. Stile di vita Anche altre condizioni influiscono sulla colesterolemia: il colesterolo HDL ( buono ) è più elevato nelle persone attive, nei bevitori moderati, nei non fumatori, mentre l LDL ( cattivo ) è più elevato in chi è sedentario, fuma, è obeso. Fattori di rischio aggiuntivi sono l ereditarietà, l ipertensione e l abuso di alcol. Alimentazione Da altri studi è emersa una serie di dati. Vediamoli qui di seguito. La restrizione del colesterolo nella dieta ha poca influenza sul suo contenuto nel sangue nell uomo, poiché aumenta per compenso la sintesi del colesterolo nei tessuti. Tuttavia una quota rilevante di grassi nell alimentazione eleva la colesterolemia e riduce il tempo di coagulazione favorendo nei soggetti predisposti la trombosi (che a sua volta può portare all infarto e all ictus). Se nella dieta gli acidi grassi saturi vengono sostituiti da acidi grassi polinsaturi (presenti soprattutto nei semi e nel germe dei cereali), il livello di colesterolo si abbassa e il tempo di coagulazione aumenta. La lecitina, un fosfolipide presente nel tuorlo d uovo, in alcuni tessuti animali (soprattutto midollo osseo, rene, cervello), nella soia, nell avena, nell arachide, nell orzo e negli asparagi ha dimostrato incontrovertibil- 294

4 mente di avere importanti valenze dietetiche: accelera la rimozione di grasso nel fegato, mentre la sua carenza favorisce la presenza di grasso nel fegato e nel rene e gli squilibri del metabolismo lipidico. Il diverso rapporto degli amminoacidi lisina/arginina dei legumi rispetto alle proteine animali può ridurre la tendenza alla formazione di placche di colesterolo nelle arterie. La colina (contenuta nella lecitina) favorisce il passaggio del colesterolo dal sangue agli acidi biliari e di conseguenza il suo afflusso nel duodeno (da dove normalmente passerà nell intestino per essere espulso). Regola inoltre la pressione arteriosa, e poiché si è dimostrata utile nel regolare i livelli di colesterolo a vantaggio delle lipoproteine HDL (colesterolo buono ), può essere considerata un valido presidio in campo alimentare nella prevenzione e nella cura delle dislipidemie aterogene (disordini dei livelli di grassi nel sangue che causano la formazione di placche di colesterolo sulla superficie interna delle arterie). Gli steroli vegetali, quali quelli dei semi di soia, oltre a non essere assorbiti, riducono l assorbimento del colesterolo. I livelli di colesterolo nel sangue tendono a ridursi a seguito di un forte consumo di frutta e verdura, e poiché tale tipo di dieta porta alla diminuzione dei valori medi di pressione arteriosa, è intuibile come anche le malattie vascolari e coronariche possano molto opportunamente essere evitate o quantomeno ridimensionate virando verso modelli alimentari che privilegino cereali poco raffinati e cibi di origine vegetale. In una dieta controllata contenente 100 grammi di grassi, rimpiazzando il burro con l olio d oliva l escrezione netta di colesterolo e di acidi biliari a livello dell intestino tenue diviene nettamente e immediatamente più alta. Ciò potrebbe spiegare in parte l effetto ipocolesterolemizzante del Decotti e infusi per contrastare il colesterolo Miscelate in parti uguali foglie di betulla, frutti di finocchio, sommità fiorite di lavanda, foglie di melissa, foglie di olivo, foglie e fiori di salvia, fiori di sambuco. Preparate poi un infuso al 3% (3 grammi di miscela in 100 ml di acqua). Berne una tazza al mattino a stomaco vuoto e una la sera prima di coricarvi per 60 giorni. Miscelate in parti uguali foglie di carciofo, rizoma di gramigna, ortica e radice di tarassaco. Preparate poi un decotto al 3% (3 grammi di miscela in 100 ml di acqua). Bevetene una tazza a metà mattina e una a metà pomeriggio per 60 giorni. un approccio naturale ad alcune malattie comuni 295

5 passaggio da una dieta con grassi animali a quella con grassi vegetali. In effetti a più riprese si è dimostrato che la sostituzione dei grassi saturi con grassi monoinsaturi nella dieta (per esempio con l olio d oliva) induce una diminuzione di colesterolo LDL ( cattivo ) nel sangue, senza una diminuzione del colesterolo HDL ( buono ). Ricordiamo che gli acidi grassi monoinsaturi, originati nel processo di indurimento degli oli per produrre alcune margarine, presentano una disposizione spaziale delle molecole alterata (definita trans) e mostrano la tendenza ad elevare il colesterolo LDL ( cattivo ) e a diminuire il colesterolo HDL ( buono ). La vitamina E (presente, fra l altro, nel germe di grano e nell olio di oliva) e la vitamina C (presente in limone, arancia, kiwi, cavoli, prezzemolo, frutti e ortaggi crudi ecc.) diminuiscono la tendenza a ossidarsi delle LDL (le lipoproteine che veicolano il colesterolo cattivo ). Tale effetto rende meno probabile la formazione di placche di colesterolo sulla parete interna delle arterie: si è vista una correlazione inversa tra concentrazione di α-tocoferolo (la vitamina E) nel sangue e mortalità cardiovascolare. Per quanto riguarda la fibra alimentare, più della crusca di frumento sarebbe la pectina degli agrumi a indurre un significativo aumento dell escrezione di colesterolo e di acidi biliari (con conseguente aumento dell eliminazione del colesterolo dall organismo). L ipercolesterolemia Ai giorni nostri il problema dell ipercolesterolemia riveste notevole importanza, soprattutto perché da numerose evidenze epidemiologiche, genetiche e sperimentali, vi è una forte correlazione tra colesterolemia e malattie cardiovascolari: xl ipercolesterolemia sperimentalmente indotta in animali da laboratorio provoca alterazioni aterosclerotiche sistemiche e in ambito coronarico; xl ipercolesterolemia è di comune riscontro in pazienti con eventi cardiovascolari; xda studi clinici controllati la riduzione della colesterolemia del 10-15% ha comportato, a livello preventivo, una riduzione delle coronaropatie del 20-30%, e a livello terapeutico un significativo rallentamento nella progressione delle lesioni aterosclerotiche e perfino una parziale regressione delle placche ateromasiche. 296

6 Livelli di colesterolo nel sangue raccomandati* Colesterolo totale (oltre i 20 anni) Valore ottimale Valore limite Valore elevato Colesterolo totale (sotto i 20 anni) Valore desiderabile Colesterolo HDL (Valore ottimale) Maschi Femmine Colesterolo LDL** Livello desiderabile Livello border-line Livello elevato < 5,18 mml/l (< 200 mg/dl) 518-6,19 mml/l ( mg/dl) > 6,20 mml/l (> 240 mg/dl) < 4,80 mml/l (< 185 mg/dl) > 0,90 mml/l (> 35 mg/dl) > 1,03 mml/l (> 40 mg/dl) < 130 mg/dl mg/dl > 160 mg/dl * Dati rilevati negli Stati Uniti dal "National cholesterol education program", programma di educazione sanitaria. ** In caso di ipercolesterolemia è opportuno valutare anche i livelli di colesterolo LDL, poiché proprio questo si è rivelato il più aterogeno (che favorisce l aterosclerosi), e a partire da questo dato la situazione può essere così definita. < = meno di; > = maggiore di. Un dato preoccupante è costituito dal fatto che nella popolazione colesterolemia totale tende a elevarsi con incremento annuo di circa 2 mg/ dl e ciò è stato messo in relazione all abbandono progressivo della dieta mediterranea, all incremento dell introito di calorie totali, all aumento del consumo di grassi animali (dal 1965 al 1985 di circa il 40%) e di proteine animali. Prevenzione e cura un approccio naturale ad alcune malattie comuni Stile di vita e alimentazione Alcune norme sono in grado di prevenire la maggior parte delle ipercolesterolemie: limitare l apporto calorico globale; limitare il consumo di alcol; aumentare l apporto di fibre alimentari grezze; 297

7 ridurre l apporto di acidi grassi saturi a vantaggio della quota di acidi grassi polinsaturi (privilegiare l apporto di cibi di origine vegetale); limitare il consumo di cibi ricchi di colesterolo; ridurre l apporto di proteine animali a vantaggio di quelle vegetali; favorire l assunzione di fosfolipidi; smaltire una parte dei grassi ingeriti o accumulati attraverso il consumo di calorie (principalmente attività muscolare); evitare o ridurre drasticamente il fumo di tabacco; praticare un regolare esercizio fisico. Ai miei pazienti ipercolesterolemici ho prescritto con buoni risultati una dieta composta prevalentemente da: pane, riso, pasta, polenta e altri cereali integrali (max 200 grammi al giorno); piselli, fagioli, lenticchie, ceci, soia, fagiolini ecc. (circa 50 grammi 2-3 volte alla settimana); frutta e ortaggi di stagione (a volontà). A tutti ho vivamente consigliato di praticare esercizio fisico almeno 2-3 ore alla settimana. Piante medicinali Inoltre, ho visto che le seguenti piante sono generalmente in grado di aumentare la produzione e l eliminazione del liquido biliare, di favorire i processi di depurazione e di riequilibrio dell organismo, e di indurre nella maggior parte dei casi una buona riduzione dei livelli di colesterolo e un innalzamento del rapporto colesterolo HDL/LDL: xbetulla (Betula alba L.), foglie; xcarciofo (Cynara scolimus L.), foglie; xfinocchio (Foeniculum vulgare Miller), semi; xgramigna (Triticum repens/cynodon dactylon L.), rizoma; xlavanda (Lavandula officinalis L.), sommità fiorite; xmelissa (Melissa officinalis L.), foglie; xolivo (Olea europaea L.), foglie; xortica (Urtica dioica L.), erba intera; xsalvia (Salvia officinalis L.), foglie e sommità fiorite; xsambuco (Sambucus nigra L.), fiori; xtarassaco (Taraxacum officinale Weber.), radice. Se ne può preparare un infusione di 60 minuti con tre cucchiai di miscela per 1/2 litro d acqua. Bere durante la giornata alle ore preferite per almeno 2-3 mesi. 298