OLIMPIA ARMANI JEANS MILANO
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- Gemma Poletti
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1 OLIMPIA ARMANI JEANS MILANO HEAD COACH ATTILIO CAJA DIFESA SUL PICK AND ROLL Nell analizzare le tendenze offensive delle squadre avversarie ci siamo resi conto di come una grandissima percentuale degli attacchi abbia come tema principale il pick and roll o comunque lo utilizzi come soluzioni finale, qualora lo stesso attacco non abbia portato a nessuna soluzione immediata. Per questo motivo abbiamo cercato di trovare una difesa che, restando coerenti coi nostri principi, cerchi di eliminare quello che l attacco vorrebbe fare, utilizzandola come soluzione base in ogni caso i nostri giocatori incontrino un blocco sulla palla. Ovviamente ci sono dei casi particolari o degli aggiustamenti che possiamo fare di partita in partita, ma pensiamo che la cosa realmente importante sia creare, tramite ripetizione, l apprendimento di buone abitudini che facciano di conseguenza perfezionare il sistema. Vorremo quindi avere una difesa base che noi denominiamo aiuto e recupero che qui di seguito esamineremo. Nella trattazione verrà esaminato il caso in cui sia palleggiatore un esterno e bloccante un lungo. PRINCIPI Cerchiamo di porre una serie di principi che costituiscono la base per costruire la nostra difesa. COMUNICAZIONE: vogliamo che il difensore del bloccante comunichi il più presto possibile la presenza di un blocco. Il concetto deve essere che un avversario vuole ostacolare un nostro compagno ed è bene che quest ultimo sia avvertito il più presto possibile. PRESSIONE SULLA PALLA: vogliamo che il palleggiatore venga pressato a tal punto che quasi non riesca ad usare il blocco. Nel fare questo il difensore dovrà essere attento a non farsi battere in direzione opposta al blocco dove non c è aiuto. Forzare sul blocco porterà come vedremo successivamente una situazione di 1c2, assolutamente svantaggiosa per il palleggiatore. ANGOLO D AIUTO: vogliamo che il difensore del bloccante esca sulla stessa linea del blocco, perché la palla sia fermata il più vicino possibile o comunque si riesca a far cambiare direzione al palleggiatore allargandosi. Per riuscire in questo compito il difensore del bloccante dovrà essere a contatto con il suo avversario prima che avvenga il blocco. SPRINTARE L AIUTO: volgiamo che il lungo, una volta fermata la palla, sprinti verso la zona più probabile di recupero con lo stesso vigore e intensità con cui ha portato l aiuto. ULTIMO UOMO: vogliamo che l uomo più lontano dall azione di blocco sia l uomo d aiuto, preposto quindi ad occuparsi del bloccante. Nel caso di equidistanza sarà determinate la posizione del palleggiatore e quindi avremo 2 difensori che a turno si scambieranno nell aiuto. CAMBIO: in caso di emergenza, quando il lungo realizzi di essere in ritardo, quindi non pronto ad eseguire l aiuto col corretto angolo, deve chiamare cambio per permetterne l esecuzione. E bene precisare che, anche in base a quanto scritto nell ultimo punto, il principio più importante, che può comunque sanare la disattesa esecuzione degli altri è il terzo: l angolo d aiuto. 1
2 COSTRUZIONE 2c2 Prima di inserire altri soggetti nella fotografia è bene analizzare nello specifico come intendiamo venga fermata la palla nel caso in cui si cerchi di arrecare un vantaggio diretto alla stessa. Una volta comunicata la presenza del blocco la situazione perfetta sarebbe quella dell eliminazione dell utilizzo del blocco tramite la grande pressione esercitata sulla palla (Diag.1). Nel caso questo non avvenga vogliamo che il difensore del bloccante esca con lo stesso angolo del blocco con le mani basse per toccare il pallone, quasi anticipando l uscita. Vogliamo che questo aiuto duri 2 scivolamenti e ci metta in una situazione di attaccare invece che essere attaccati. Il difensore del palleggiatore dovrà mantenere contatto con la palla e passare sotto l aiuto permettendo in questo modo al lungo un recupero veloce (Diag.2-4). 3c3 Per meglio capire ed esaminare il concetto di ultimo uomo passiamo ad una fase di 3c3 esaminando un tipico PnR centrale con ultimo uomo in angolo in aiuto. Vorremo che l uomo di aiuto si alzi verso il blocco per essere pronto ad anticipare il passaggio al bloccante. Quello che insegniamo all ultimo uomo è di non permettere una ricezione profonda al bloccante salendo in direzione della rollata (Diag.5). Così come al difensore del bloccante diciamo di non preoccuparsi del suo uomo, allo stesso modo diciamo all ultimo uomo di occuparsi del bloccante senza preoccuparsi dell ultimo uomo. Dell ultimo uomo dovrebbero occuparsi i due difensori sulla palla che per la grande pressione esercitata non dovrebbero permettere al palleggiatore di vedere il passaggio in angolo o comunque dovrebbero consentire solamente un passaggio lento e quindi recuperabile da parte dell ultimo uomo (Diag.6). 2
3 4c4 Così come vogliamo essere pronti lontano dalla palla allo stesso modo vogliamo che gli uomini vicino alla palla permettano alla pressione sulla palla, esercitata da 2 uomini, di essere efficace e inoltre non permetta all attacco di aprire quegli scenari che avevamo cercato di chiudere. Non avrebbe senso cercare di fermare la palla e non permetterle di esplorare altre linee di passaggio dal palleggio per poi permetterle di muoversi liberamente col passaggio producendo gli stessi affetti che cercavamo di eliminare (Diag.7). Per far questo dovremo insegnare ai giocatori ad un passaggio di distanza a preoccuparsi solamente di negare la palla al proprio uomo senza farsi risucchiare dalla rollata del bloccante (Diag.8). Così facendo la palla si ferma ad una distanza ed ad un angolo assolutamente svantaggiosi per servire direttamente il lungo che rolla dentro. E bene precisare cosa succede nel caso in cui ci siano 2 giocatori equidistanti dalla palla. In questo caso evidenziamo come l atteggiamento dei 2 uomini in ala deve essere diverso a differenza dell atteggiamento del palleggiatore, di conseguenza leggere dove guarda il passatore sarà cruciale. La direzione in cui è girato determinerà la posizione più o meno aperta dei difensori in anticipo (Diag.9-10). ANALISI CASI TIPICI Una volta analizzate le singole competenze dei giocatori in campo faremo una rassegna di casi tipici per rendere ancor più reale la costruzione vista precedente. La cosa di cui ci si renderà subito conto è che indipendentemente dal ruolo del giocatore rispetteremo i principi di cui sopra. PICK AND ROLL CENTRALE Nel caso in cui la squadra avversaria decida di aprire il campo con 4 uomini fuori dalla linea dei 3p posizioneremo gli uomini negando le prime linee di passaggio e aiutando con l ultimo uomo (Diag.11). Nel caso in cui il passaggio arrivi all uomo più lontano sarà possibile effettuare, vista la qualità della pressione sulla palla, un recupero sulla palla da parte dell ultimo uomo e in posizione interna da parte del difensore del bloccante, esattamente come analizzato nei diagrammi precedenti. 3
4 PICK AND ROLL CENTRALE CON SCAMBIO LUNGHI Nel caso in cui la squadra avversaria decida di partire con il lungo non coinvolto nel pick and roll in posizione interna per poi farlo scambiare con il bloccante attueremo uno scambio tra lunghi. Il lungo non coinvolto nel blocco dovrà essere bravo a comunicare al lungo che aiuta di recuperare verso l alto (Diag.12-14). Sarà ancora una volta decisivo l angolo d aiuto per far si che la palla si fermi in una posizione svantaggiosa e che il recupero sia breve. PICK AND ROLL LATERALE L altra situazione tipica che incontriamo è quella del pick and roll sul lato con tutti i giocatori posizionati fuori dalla linea dei 3 punti. In questo caso, in ossequio ai nostri principi, sarà l ultimo uomo sul lato debole a dover essere in posizione d aiuto, pronto a salire verso la rollata per negare qualsiasi passaggio al rollante (Diag.15). Anche in questo caso resta ovviamente decisiva la collaborazione difensiva sulla palla che non permetta alla stessa di muoversi con facilità. Ancora una volta si può notare il movimento dei 2 giocatori vicino alla palla, molto simile a quello già illustrato in precedenza nei diagrammi 9 e 10. 4
5 DOPPIO PICK AND ROLL Anche in quest ultimo caso rispetteremo le nostre regole fermando la palla con il giusto angolo, anticipando i possibili ricevitori vicino alla palla e aiutando in maniera esasperata con l uomo più lontano negando la palla al rollante (Diag.16-17). Come si può vedere i 2 difensori in angolo partiranno in posizione aperta per poi aggiustare la loro posizione in base alla scelta del palleggiatore. I due difensori dei bloccanti faranno la stessa cosa partendo piatti dietro il bloccante andando uno verso l interno per negare il passaggio vicino e l altro verso l esterno per portare il giusto angolo d aiuto. Nel caso in cui il passaggio arrivi all uomo più lontano sarà possibile effettuare, vista la qualità della pressione sulla palla, un recupero sulla palla da parte dell ultimo uomo e in posizione interna da parte del difensore del bloccante (Diag.18). ANALISI CASI PARTICOLARI Qui di seguito cercheremo di esaminare nello specifico i casi particolari che spesso ci troviamo ad affrontare di settimana in settimana. PICK AND ROLL IN TRANSIZIONE Nel caso in cui ci si trovi in una situazione di rientro difensivo vogliamo che i nostri lunghi siano schiacciati per riempire l area, quindi impossibilitati, per quanto scritto prima, a portare il corretto angolo d aiuto. Adotteremo in questo caso una tecnica che chiamiamo di contenimento alla quale, se attaccati, faremo seguire un cambio. Il difensore dovrà comunque andare sopra il blocco cercando di riportarsi davanti al difensore qualora questo si fermi. Nel caso il palleggiatore attacchi il lungo chiamerà cambio e il difensore del palleggiatore si sposterà lateralmente per contenere la rollata del bloccante. 5
6 PICK AND POP Ci capita spesso di affrontare squadre che utilizzano il blocco sulla palla per portare il bloccante lontano invece che vicino a canestro. Prenderemo in considerazione un tipico caso in cui l azione si svolga nella zona laterale del campo. Pensiamo che il nostro sistema sia perfetto nel caso in cui venga eseguito correttamente. Con questo intendiamo che se il difensore del bloccante aiuta col giusto angolo dovrebbe avere meno spazio da coprire sul recupero (Diag.22-24). Nel caso in cui si ritenesse che il pericolo di subire un tiro da 3p del lungo sia più grande di quello di creare un accoppiamento sbagliato possiamo anche valutare l opportunità di effettuare un cambio. In questo caso il difensore del palleggiatore e il difensore del bloccante dovranno tenere una atteggiamento diverso. Il primo dovrà andare sotto il blocco posizionandosi tra il bloccante e il canestro, il secondo dovrà posizionarsi piatto tra la palla e il canestro (Diag.25-27). Nel caso di cambio, come si può vedere, l aiuto da parte chi è lontano dalla palla sarà meno esasperato, mentre chi è vicino alla palla terrà una posizione più aperta rispetto a quella normale per occupare più spazio. 6
7 PnR DENTRO LINEA DEI 3P Nel caso in cui avvenga un pick and roll all interno della linea dei 3p attueremo un cambio automatico con i stessi principi prima enunciati. Attuiamo questa scelta perché riteniamo che lo spazio da coprire sia tale che lo svantaggio di accoppiamento sia assolutamente minimo. Situazioni di questo tipo, inoltre, avvengono speso alla fine del possesso e quindi con meno tempo per l attacco per poter realmente sfruttare il vantaggio acquisito (Diag.28). PnR ALTO Nel caso in cui avvenga un pick and roll lontano dalla linea dei 3p possiamo decidere di attuare l azione che denominiamo spinta e sotto. Il difensore del bloccante dovrà comunicare il più presto possibile le sue intenzioni creando contatto con il bloccante per portare il blocco ancor più verso l alto, permettendo in questo modo al difensore del palleggiatore di passare sotto per rifronteggiare la palla (Diag.29). Facciamo questa scelta perché pensiamo che il blocco sia al di fuori di quella che può essere considerata una ragionevole distanza di tiro, e che lo spazio di recupero da parte del difensore del bloccante sia troppo grande. Quest ultimo infatti si troverebbe, finito l aiuto, vicino alla linea di metà campo. 7
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