Ferenc Liszt. Ungherese ed europeo. Realizzato per il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica d'ungheria Responsabile: Ágota Bába

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1 Ungherese ed europeo Ferenc Liszt Realizzato per il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica d'ungheria Responsabile: Ágota Bába Testi a cura di: Maria Eckhardt, Museo Memoriale Ferenc Liszt

2 Ferenc Liszt Ungherese ed europeo Uno dei maggiori pianisti del XIX secolo, compositore coraggiosamente innovativo, direttore d'orchestra, autorevole maestro ed insegnante, autore musicale. Fedele figlio dell'ungheria, fu aperto verso le culture di altri Stati europei con i quali venne in contatto durante la sua vita movimentata, contribuendo ovunque allo sviluppo della cultura musicale. Inizi e compagni di percorso I quattro compagni e amici più importanti della vita di Liszt: Fryderyk Chopin ( ), Hector Berlioz ( ), Robert Schumann ( ), Richard Wagner ( ). Carl Czerny ( ), già allievo di Beethoven, fu l'unico insegnante di pianoforte professionista di Liszt. Negli anni , a Vienna, egli perfezionò in Liszt le corrette tecniche di pianoforte fino ad allora istintive del bambino prodigio. Adam Liszt ( ), padre di Ferenc Liszt, era funzionario a Doborjan presso la tenuta del principe Esterhazy. Il mio pianoforte sono io... Nel 1832, a Parigi, il giovane Liszt, estasiato dai concerti di violino di Paganini, dopo febbrili esercitazioni riuscì a raggiungere livelli simili di perfezione al pianoforte. Uscito dalla cerchia ristretta dei salotti, Liszt conquistò l'europa grazie al suo virtuosismo ed al suo fascino personale. Agli inizi anche come compositore egli si esprimeva meglio soprattutto al pianoforte, sfruttando tutte le capacità dello strumento musicale in continua evoluzione e perfezionando sempre di più le proprie composizioni innovative.

3 Il celebre artista tornò in Ungheria per la prima volta a cavallo tra il I suoi concerti tenuti a Pozsony, a Pest, a Gyor e Sopron furono accolti con enorme entusiasmo. Nel programma dei concerti di Liszt figurano, oltre alle fantasie composte su argomenti tratti dalle più famose opere e melodie nazionali, anche delle trascrizioni di canti. Compose oltre 50 trascrizioni ispirandosi alle musiche di Schubert, che ebbero, a partire dal 1840, addirittura maggior successo degli stessi originali. Nel corso delle sue tournée concertistiche, Liszt raggiunse quasi tutti i paesi d'europa, tra i quali anche destinazioni lontane come Cork, Gibilterra e Istanbul. Durante questi frequenti viaggi in carrozza postale perfezionava la propria tecnica esercitandosi su un pianoforte muto da viaggio. Il maestro dei lavori sinfonici a programma Liszt aveva già composto, anche in passato, alcune opere con accompagnamento orchestrale. I poemi sinfonici divennero rilevanti solo a partire dal 1850, periodo in cui fu direttore d'orchestra a Weimar. Con i suoi lavori sinfonici monopartita a programma e i 12 poemi sinfonici, Liszt diede vita ad un nuovo genere. Il programma artistico letterario, quale sfondo ideologico, è messo in evidenza, oltre che dal titolo delle composizioni, anche dalle premesse aggiunte. Il tardivo tredicesimo poema sinfonico tripartito dal titolo Dalla culla alla tomba mostra somiglianze piuttosto con i grandi lavori sinfonici a programma di Weimar (Faust, Dante). Liszt venne fortemente aggredito da parte dei sostenitori delle tendenze conservatrici a causa delle sue composizioni innovative, per aver sostenuto l'operato di Wagner e Berlioz e per la Nuova scuola tedesca creatasi attorno a lui. La principessa Carolyne von Sayn Wittgenstein e sua figlia Marie nel Nel marzo 1848 la ricca e colta Carolyne, costretta a nozze all'età di diciassette anni, poi separata dal marito, seguì Liszt con la figlia di 10 anni a Weimar e ne divenne la seconda compagna di vita. Credeva profondamente nel talento di compositore di Liszt e faceva di tutto per promuoverne la realizzazione artistica.

4 Nel 1842 Liszt ottenne dal granduca di Weimar il titolo di Direttore d'orchestra al servizio speciale della Corte. Stabilitosi a Weimar alla fine di gennaio del 1848, egli fu per oltre un decennio il vero direttore della vita musicale della città. Al servizio della musica sacra Il sentimento religioso accompagnò Ferenc Liszt per tutta la vita. Già nel 1835 pubblicò un articolo sulla riforma della musica sacra, argomento del quale si interessò particolarmente dopo essersi trasferito a Roma, negli anni I due oratori, le quattro messe, il requiem, i salmi e i mottetti testimoniano la sua profonda immedesimazione nei testi sacri. Conciliò in modo originale antiche tradizioni con nuove armonie e soluzioni tecniche. Il biglietto da visita musicale di Liszt è il tema della croce, preso da musica gregoriana.

5 Il maestro e gli allievi Dopo la perdita del padre (1828), il giovane Liszt si guadagnò da vivere insegnando pianoforte. Divenuto celebre, impartì solo lezioni gratuite, così anche nel 1835 presso il Conservatorio di Ginevra. Durante la sua permanenza a Weimar come direttore d'orchestra, Liszt trascorse la propria vita tra Weimar, Roma e Budapest, ovunque circondato da allievi. Nel 1875 divenne presidente fondatore e professore dell'accademia Musicale di Budapest, dove insegnava nel proprio appartamento di servizio. Salotto dell'ultimo appartamento di Liszt presso la vecchia Accademia Musicale di Budapest. Le lezioni di gruppo si svolgevano nella sala concerti o nel salone privato di Liszt, allestito con numerosi strumenti musicali tra cui due pianoforti e un armonium da concerto. Figlio fedele della mia patria ungherese... Liszt trascorse gran parte della sua vita lontano dalla terra natia, tuttavia ci teneva molto alla sua cittadinanza ungherese e alla sua Patria. Di lingua madre tedesca, parlava e scriveva più volentieri in francese, ribadendo però spesso di considerarsi ungherese. Nel marzo 1838 Liszt venne raggiunto a Venezia dalla notizia della disastrosa alluvione in Ungheria, durante la quale il Danubio travolse anche la città di Pest. Oh, mia lontana patria! Amici miei sconosciuti! Mia grande famiglia! Il Tuo grido doloroso mi richiama da Te! scrisse. Partì di fretta per Vienna dove con otto concerti raccolse fiorini d'oro destinati alle vittime dell'alluvione. Liszt rimase impressionato per tutta la vita dal caloroso affetto ricevuto al suo primo ritorno in Patria da celebrato virtuoso, a cavallo del In ogni altro posto ho a che fare con il pubblico, ma in Ungheria mi rivolgo alla Nazione scrisse da Lipsia nel Mi sia concesso che, nonostante la mia deplorevole ignoranza della lingua ungherese, io possa restare magyar, nel cuore e nei sentimenti, dalla nascita alla tomba, e come tale, possa promuovere e servire con devozione la causa della cultura musicale ungherese (lettera del 1873).