Il D.Lgs.151/2015. D.Lgs.14 settembre 2015 n.151

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1 Il D.Lgs.151/2015 D.Lgs.14 settembre 2015 n.151 Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n (GU n.221 del Suppl. Ordinario n. 53) anna.guardavilla@libero.it

2 Il D.Lgs.151/2015 Titolo I Razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti e revisione del regime delle sanzioni Articoli 20 e 21, nel Capo III: Razionalizzazione e semplificazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro Articolo 22, nel Capo IV: Revisione del regime delle sanzioni

3 La Legge delega del D.Lgs.151/2015 Legge 10 dicembre 2014 n.183 Allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, il Governo era delegato ad adottare, entro 6 mesi, uno o più decreti legislativi contenenti disposizioni di semplificazione e razionalizzazione delle procedure e degli adempimenti a carico dei cittadini e imprese. (Art.1 commi 5 e 6)

4 LAVORO ACCESSORIO (sostituzione dell art.3 c.8) Nei confronti dei lavoratori che effettuano prestazioni di lavoro accessorio, le disposizioni di cui al presente decreto e le altre norme speciali vigenti in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori si applicano nei casi in cui la prestazione sia svolta a favore di un committente imprenditore o professionista. Negli altri casi si applicano esclusivamente le disposizioni di cui all'articolo 21.[ ].

5 VOLONTARIATO (modifiche all art.3 c.12-bis) La modifica prevede che l applicazione dell art.21 D.Lgs.81/08 (regime giuridico dei lavoratori autonomi) si estenda anche: - alle associazioni religiose - ai volontari accolti nell'ambito dei programmi internazionali di educazione non formale.

6 COMITATO PER L INDIRIZZO E LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE ATTIVE E PER IL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE ATTIVITA DI VIGILANZA IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (sostituzione dell art.5) Modifiche all assetto e alla composizione del Comitato, che ora è istituito presso il Ministero della salute ed è presieduto dal Ministro della salute. Le riunioni del Comitato si svolgono presso la sede del Ministero della salute.

7 COMMISSIONE CONSULTIVA PERMANENTE PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (modifiche all art.6) COMPOSIZIONE Prima: un rappresentante del Ministero del Lavoro e della salute che la presiede. Ora: a) un rappresentante del Ministero del lavoro con funzioni di Presidente; b) un rappresentante del Ministero della Salute.

8 COMMISSIONE CONSULTIVA PERMANENTE - Cambiano alcune rappresentanze ministeriali - Passano da 10 a 6 membri i rappresentanti delle regioni e delle province autonome, gli esperti designati delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, gli esperti designati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro, individuati con DM entro 60 giorni - Sono inseriti 3 esperti in medicina del lavoro, igiene industriale e impiantistica industriale, individuati con DM entro 60 giorni - E inserito 1 rappresentante dell'anmil.

9 COMMISSIONE CONSULTIVA PERMANENTE COMPITI DI NUOVO INSERIMENTO - Procedere al monitoraggio dell'applicazione delle procedure standardizzate (art. 29 c.5) - Elaborare (e non più solo discutere in ordine a) i criteri finalizzati alla definizione del sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi di cui all articolo 27 - Sui MOG PMI: monitora ed eventualmente rielabora le suddette procedure, entro 24 mesi dall'entrata in vigore del decreto (D.M 13 febbraio 2014)

10 COMMISSIONE CONSULTIVA PERMANENTE Sul rischio da stress lavoro-correlato, monitora l'applicazione delle suddette indicazioni metodologiche al fine di verificare l'efficacia della metodologia individuata, anche per eventuali integrazioni alla medesima. INTERPELLO Inserite le Regioni e le Province autonome tra i soggetti che possono inviare quesiti alla Commissione per gli Interpelli

11 VALUTAZIONE DEI RISCHI (Nuovo comma 3-ter inserito nell art.28) Ai fini della valutazione di cui al comma 1, l'inail, anche in collaborazione con le aziende sanitarie locali per il tramite del Coordinamento Tecnico delle Regioni e i soggetti di cui all'articolo 2, comma 1, lettera ee), [organismi paritetici] rende disponibili al datore di lavoro strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio. [ ]

12 VALUTAZIONE DEI RISCHI (sostituzione comma 6-quater inserito nell art.29) Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da adottarsi previo parere della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, sono individuati strumenti di supporto per la valutazione dei rischi di cui agli articoli 17 e 28 e al presente articolo, tra i quali gli strumenti informatizzati secondo il prototipo europeo OIRA (Online Interactive Risk Assessment).

13 SVOLGIMENTO DA PARTE DEL DL DEI COMPITI DI PRIMO SOCCORSO E ANTINCENDIO (modifiche all art.34) Riguardo alla possibilità per il DL dello svolgimento diretto dei compiti di primo soccorso e prevenzione incendi, eliminato il limite delle imprese o unità produttive fino a 5 lavoratori Il datore di lavoro che svolge direttamente i compiti di primo soccorso nonché di prevenzione incendi e di evacuazione deve frequentare gli specifici corsi formazione previsti agli articoli 45 e 46.

14 REGISTRO INFORTUNI Art. 21 c.4 D.Lgs.151/2015 A decorrere dal novantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto [24 settembre 2015], è abolito l'obbligo di tenuta del registro infortuni. Art. 53 D.Lgs.81/08 Eliminato il riferimento al registro infortuni nell art.53, che ora prevede che fino ai 6 mesi successivi all adozione del decreto SINP restano in vigore le disposizioni relative ai registri degli esposti ad agenti cancerogeni e biologici

15 SANZIONI (aggiunto ultimo comma 6-bis all art.55) In caso di violazione delle disposizioni previste dall articolo 18, comma 1, lettera g), e dall articolo 37, commi 1, 7, 9 e 10, se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori gli importi della sanzione sono raddoppiati, se la violazione si riferisce a più di dieci lavoratori gli importi della sanzione sono triplicati. Invio lavoratori alle visite mediche e formazione.

16 ATTREZZATURE DI LAVORO (Modificati artt.69 e 87 e inserito art.73-bis) Nuova definizione di operatore : il lavoratore incaricato dell uso di una attrezzatura di lavoro o il datore di lavoro che ne fa uso Modifiche e correzioni alle sanzioni Inserimento di un nuovo art.73-bis: Abilitazione alla conduzione dei generatori di vapore

17 FORMAZIONE DEL CSP E CSE (CANTIERI) (Integrazione art.98 c.3) L'allegato XIV è aggiornato con accordo in sede di Conferenza Stato-Regioni. I corsi di cui all'allegato XIV, solo per il modulo giuridico (28 ore), e i corsi di aggiornamento possono svolgersi in modalità e- learning nel rispetto di quanto previsto dall'allegato I dell'accordo Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 emanato per la formazione dei lavoratori ai sensi dell'articolo 37, c.2.

18 VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE (Sostituzione c.5-bis art.190) L'emissione sonora di attrezzature di lavoro, macchine e impianti può essere stimata in fase preventiva facendo riferimento alle banche dati sul rumore approvate dalla Commissione consultiva permanente di cui all'articolo 6, riportando la fonte documentale cui si è fatto riferimento. Il precedente riferimento a livelli di rumore standard individuati da studi e misurazioni è sostituito dal riferimento alle banche dati.

19 SOSPENSIONE ATTIVITA IMPRENDITORIALE (modifiche art.14) Arrotondamento somma aggiuntiva per revoca Nuovo comma 5-bis: Su istanza di parte, fermo restando il rispetto delle altre condizioni di cui ai c.4 e 5, la revoca è altresì concessa subordinatamente al pagamento del 25% della somma aggiuntiva dovuta. L importo residuo, maggiorato del 5%, è versato entro 6 mesi dalla data di presentazione dell istanza di revoca. In caso di mancato versamento o di versamento parziale dell importo residuo entro detto termine, il provvedimento di accoglimento dell istanza di cui al presente comma costituisce titolo esecutivo per l importo non versato.

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