che cosa abbiamo scoperto lavorando a questo numero

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1 26/08/2015 Pag. 8 N.36-1 settembre 2015 diffusione: tiratura: LA REDAZIONE che cosa abbiamo scoperto lavorando a questo numero FABRIZIO: «Inizia a Milano una grande mostra su Giotto. È l occasione per ammirare da vicino il Polittico Stefaneschi». PAG. 44 MYRIAM: «Anche noi abbiamo una Silicon Valley: è in Veneto. E le idee vincenti di business arrivano dalle donne». PAG. 39 PAOLA: «Ora posso preparare in casa la frutta disidratata e mangiarla come snack o in piatti sfiziosi». PAG. 109 direttore responsabile Annalisa Monfreda annalisa.monfreda@mondadori.it vicedirettori Susanna Barbaglia (moda e bellezza) susanna.barbaglia@mondadori.it Monica Triglia monica.triglia@mondadori.it art director Roberto Porta roberto.porta@mondadori.it capiredattori ufficio centrale Liliana di Donato (attualità e zapping) liliana.didonato@mondadori.it Marina D Incerti (moda, bellezza) marina.dincerti@mondadori.it Donatella Gianforma (in privato, in forma, a casa, in libertà, in pratica) donatella.gianforma@mondadori.it attualità e zapping Myriam Defilippi caposervizio myriam.defilippi@mondadori.it Isabella Fava caposervizio isabella.fava@mondadori.it Giusy Cascio vicecaposervizio giusy.cascio@mondadori.it Maurizio Dalla Palma maurizio.dallapalma@mondadori.it Elisa Venco elisa.venco@mondadori.it moda Orsina Baroldi caporedattore orsina.baroldi@mondadori.it Sara Peggion vicecaporedattore sara.peggion@mondadori.it Cristina Nava caposervizio cristina.nava@mondadori.it Viviana Olivieri vicecaposervizio viviana.olivieri@mondadori.it Bruno Dall Arche redattore esperto bruno.dallarch@mondadori.it Miriam Colnaghi casting e produzione miriam.colnaghi@mondadori.it bellezza Alberta Pianon vicecaporedattore alberta.pianon@mondadori.it Marta Bonini caposervizio marta.bonini@mondadori.it in privato, in forma, in pratica, a casa, in libertà, il bambino Alessandra Cipelli caporedattore alessandra.cipelli@mondadori.it Anna Scarano vicecaporedattore anna.scarano@mondadori.it Stefania Carlevaro caposervizio stefania.carlevaro@mondadori.it Alessia Cogliati vicecaposervizio alessia.cogliati@mondadori.it Annaleni Pozzoli vicecaposervizio annaleni.pozzoli@mondadori.it Silvia Calvi silvia.calvi@mondadori.it Paola Nardi paola.nardi@mondadori.it Barbara Rachetti barbara.rachetti@mondadori.it Silvio jr. 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Anche se ha il motore». PAG GAIA: «A Toronto è stato girato uno dei miei film preferiti: Chicago. Andrò sicuramente a vedere in quale zona della città». PAG. 122 PER COMUNICARE CON DONNA MODERNA POSTA Donna Moderna, Mondadori, Segrate (Milano), specificando sulla busta la rubrica che vi interessa REDAZIONE Telefono: ; fax: INFORMAZIONI sui concorsi e sui prodotti in vendita con Donna Moderna (borse, indossati, libri, Dvd, Cd) telefono: ABBONAMENTI Telefono: (lun-ven dalle 9.00 alle 19.00; costo massimo della telefonata IVA al minuto senza scatto alla risposta, per cellulari costi in funzione dell operatore); per chiamate dall estero: ; fax ; abbonamenti@mondadori.it; internet: ARRETRATI Telefono: ; fax: ; collez@mondadori.it PUBBLICITÀ Mediamond SpA, telefono: ; fax: Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Milano. Tutti i diritti di proprietà letteraria e artistica riservati. ISSN Questo periodico è iscritto alla Federazione Italiana Editori Giornali. Numero del certificato: 7778; data del rilascio: Stampa: ELCOGRAF S.p.A., via Mondadori, 15, - Verona Pubblicazione registrata Trib. di Milano, n. 849 del Distribuzione a cura di Press - di S.r.l. v_dm_36_8-staff-.indd 8 24/08/15 11:50 38

2 26/08/2015 Pag. 44 N.36-1 settembre 2015 diffusione: tiratura: DM RITRATTI La statua di Giotto realizzata dallo scultore dell 800 Giovanni Duprè nel colonnato del museo degli Uffizi a Firenze. Un particolare dell affresco dipinto da Giotto fra il 1303 e il 1305 nella Cappella degli Scrovegni a Padova. GIOTTO IL CLINT EASTWOOD DELLA PITTURA L artista del 1300 era geniale e desiderato come il divo di Hollywood. Parola del critico Francesco Bonami. Che in queste pagine ti racconta i capolavori in mostra a Milano di FRANCESCO BONAMI scrivigli a attualita@mondadori.it A destra, il Polittico Baroncelli, dipinto da Giotto nel 1330 per la basilica di Santa Croce a Firenze. Sotto, il retro del Polittico Stefaneschi. Sopra, un dettaglio raffigurante il cardinale Jacopo Stefaneschi che lo aveva commissionato. I più anziani, come me, hanno conosciuto Giotto grazie alla figura sulle scatole dei pastelli Fila: il pittore era rappresentato nei panni di un giovane pastorello che disegnava una pecora su un sasso, sotto l occhio attento del maestro Cimabue. L illustrazione si ispirava alla leggenda raccontata dal biografo degli artisti del Medioevo e del Rinascimento, Giorgio Vasari: Cimabue sarebbe rimasto abbagliato dal talento artistico di questo ragazzino e avrebbe chiesto al padre di mandarglielo come assistente nella sua bottega. Cose del genere oggi succedono solo sui campetti di calcio, dove però al massimo si scopre un nuovo Diego Maradona e non un genio come Giotto. Inossidabile al passare del tempo e al riparo dai problemi alle ginocchia. Tanto che la Milano di Expo gli dedica la mostra cult dell autunno: Giotto, l Italia, a Palazzo Reale dal 2 settembre al 10 gennaio ( AVEVA UN TALENTO ECLETTICO Se la leggenda sia vera o meno non si sa. Nemmeno si sa bene se Giotto sia nato, nelle campagne intorno a Firenze, nel 1266 o nel Morirà nel Ipa v_DM_36_44-ATT GIOTTO-.indd 44 21/08/15 20:38 47

3 26/08/2015 Pag. 44 N.36-1 settembre 2015 diffusione: tiratura: Ipa capoluogo toscano nel 1337, più o meno a 70 anni. Suo padre si chiamava Bondone e forse Giotto è il diminutivo di Ambrogiotto, ma a noi va bene credere che il suo vero nome sia quello con cui è diventato famoso. Agli inizi del 1300 Giotto fece anche l architetto, come molti pittori a quel tempo. Prese il posto di Arnolfo di Cambio, che aveva iniziato a costruire la cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, e disegnò quello che oggi è conosciuto come il Campanile di Giotto. Una bella soddisfazione, visto che poi mai più nella storia dell arte c è stato un campanile con il nome di un artista. A vederlo rappresentato sotto il colonnato degli Uffizi a Firenze dallo scultore dell 800 Giovanni Duprè, il nostro genio sembra un misto fra Robin Hood (per il mantello e la calzamaglia) e Clint Eastwood (per lo sguardo corrucciato e le rughe sulla fronte). Se fosse generoso o dagli occhi di ghiaccio non è dato sapere, ma sicuramente la sua bravura lo rese molto famoso e desiderato. Non è difficile immaginarlo puntare il pennello in faccia a uno dei suoi assistenti per fargli portare a termine uno dei tantissimi lavori che gli venivano commissionati. Così come l ispettore Callaghan, celebre personaggio interpretato da Eastwood, puntava la sua 44 Magnum contro i malviventi di turno. È STATO IL MAESTRO DELL AFFRESCO Chi dice Giotto dice affresco, la tecnica pittorica con cui si decorano i muri. Sopra, un particolare del Polittico Baroncelli. A sinistra, il fronte del Polittico Stefaneschi, dipinto da Giotto con la tecnica della tempera su tavola intorno al 1320 e oggi conservato nella Pinacoteca Vaticana. Quindi, pensando alla mostra a lui dedicata, viene spontaneo chiedersi se qualcuno ha staccato frammenti di parete dalla Cappella degli Scrovegni di Padova, da quella Peruzzi di Santa Croce a Firenze o dalla Chiesa di San Francesco di Assisi per portarli a Milano. Niente paura, non è così. Anche perché questi affreschi sono tanto preziosi quanto delicati: nella Cappella degli Scrovegni, per esempio, i turisti possono stare al massimo un quarto d ora, altrimenti la temperatura del nostro corpo, con sudori, odori e starnuti vari, potrebbe danneggiare i pigmenti della pittura. Nella rassegna, però, sono esposte 13 opere originali, dipinte su tavola di legno e non su intonaco: poche se paragonate al numero di pezzi esposti in una rassegna di arte moderna o contemporanea; moltissime se pensiamo che furono realizzate 700 anni fa. HA DIPINTO LA PROFONDITÀ DELL ANIMA UMANA La star dell esposizione è il Polittico Stefaneschi. Alcuni lo chiamano trittico, perché le tavole importanti sono 3 da una parte e 3 dall altra. È una pala d altare che non è mai uscita dal Vaticano fin da quando è stata realizzata nel 1320, su commissione del cardinale Jacopo Caetani degli Stefaneschi: Giotto ha ritratto il suo datore di lavoro, in ginocchio sotto San Pietro e sotto Gesù, su entrambi i lati dell opera. A me piace più il retro del polittico: le due tavole a destra e sinistra di Gesù in trono, che rappresentano la crocefissione di San Pietro a testa in giù (tanto per farlo soffrire un po ) e la decapitazione di San Paolo sono eccezionali per la precisione, la luce e i colori. In mostra c è anche il Polittico Baroncelli, proveniente dalla basilica di Santa Croce a Firenze, in cui gli angeli che circondano Gesù e la Vergine incoronata sembrano una folla da stadio. Guardando questi capolavori si comprende il motivo per cui Giotto merita 10 in Storia dell arte: è il primo artista a farci scoprire sia la profondità dello spazio dentro le immagini sia quella dell animo umano. I suoi personaggi non paiono veri (come invece quelli dei pittori rinascimentali che lo seguiranno). Ma sono dipinti con così tanta emozione da sembrare vivi. Basta e avanza per dargli pure la lode v_DM_36_44-ATT GIOTTO-.indd 45 21/08/15 20:38 48

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7 27/08/2015 Pag. 34 N.35-2 settembre 2015 diffusione: tiratura: SCENARI_CULTURA E Giotto, la «star» fiorentina, pre Il primo settembre apre al Palazzo reale del capoluogo lombardo la mostra dedicata al grande artista e al suo peregrinare per l Italia IL POLITTICO STEFANESCHI di Giotto era destinato all altare dell antica basilica di San Pietro in 34 Panorama 2 settembre _PA35_giotto_F.indd 34 25/08/15 13:38 ELECTA - Rassegna Stampa 11/06/ /08/2015 4

8 27/08/2015 Pag. 34 N.35-2 settembre 2015 diffusione: tiratura: a, prese la via di Milano regrinare ica basilica per l Italia. Fino a che, già ricco e famoso, decise di approdare alla corte dei Visconti. Secondo i calcoli di Googlemaps, Firenze dista da Milano 66 ore di cammino. Quando nel 1335 il vecchio Giotto si mise in marcia per arrivare nell unica delle grandi città italiane che ancora mancava nel suo palmarès, mise in conto più o meno una settimana di viaggio, visto che per lui, artista «star» del suo tempo, un cavallo era assicurato. Non è un calcolo peregrino: lo propone anche Serena Romano, curatrice con Pietro Petraroia della grande mostra che apre a Milano il prossimo primo settembre (Giotto e l Italia, Palazzo reale), nel saggio introduttivo al catalogo Electa. Lo propone per dimostrare che l Italia era un Paese con città a portata di mano. O di piede. Così non c è da stupirsi se, scorrendo la biografia di Giotto, lo vediamo spostarsi con molta disinvoltura ad Assisi (34 ore), Bologna (22), Rimini (32), Padova (42), Roma (33) e di qui con un altra trentina di ore a Napoli. Ultima tappa fu appunto Milano. Per quale motivo allora Giotto, ormai alla vigilia dei suoi 70 anni, accetta di mettersi in cammino verso Milano? Ricchezze non gli mancavano, perché dal 1314 gli atti registrano massicci acquisti immobiliari e di terreni nel suo amato Mugello. Dal punto di vista degli affetti la moglie Ciuta gli aveva dato almeno sette figli, tre maschi e quattro ragazze, affiatati, ben sistemati e bravi a trattare gli affari del padre. A Firenze gli erano stati affidati tutti i cantieri più importanti. Ma Milano, con Azzone Visconti, stava diventando potenza leader in Italia e i fiorentini pensarono che un buon modo per oliare i rapporti fosse quello di mandare al nord la loro indiscussa star. Giotto lavorò probabilmente proprio nel palazzo, la Corte Vecchia, che sorgeva dove ora c è Palazzo Reale, cioè la sede della mostra. di San Pietro in Vaticano. Oggi non resta più nulla di quegli affreschi, ma in San Gottardo, la cappella ducale, è conservata una grande Crocifissione che Giotto affidò a qualche suo collaboratore stretto, che è stata appena restaurata in occasione dell evento milanese. Il percorso della mostra, allestita da Mario Bellini, è stato pensato per ricostruire questa «italian connection» intessuta da Giotto. Dal periodo giovanile assisiate e fiorentino (con il polittico di Badia come prestito più importante), al grande momento padovano, al secondo decennio del 1300 con i cantieri romani. Un momento, questo, documentato dal prestito eccezionale del polittico Stefaneschi, opera bifronte dipinta per l altare maggiore del vecchio San Pietro e che per la prima volta dopo 700 anni lascia il Vaticano. Infine le opere tarde, rappresentate in particolare dal polittico Baroncelli, riunito alla sua «punta» oggi conservata al Museo di San Diego. Vasari con certezza stentorea diffuse l ipotesi che Giotto avesse fiorentinizzato tutta l Italia. In realtà in Italia tutti continuarono ad essere se stessi, avendo ciascuno metabolizzato secondo la propria sensibilità e cultura la grande novità giottesca. Come spiega Serena Romano, anche a Milano i pittori continuarono ad andare per la loro strada, custodendo la vocazione a un dolce naturalismo dei lombardi. Quindi Giotto e l Italia evoca in realtà Giotto e «le Italie». (Giuseppe Frangi) La mostra su Giotto al palazzo Reale di Milano è senz altro l evento più atteso dell anno nella città di Expo Ma nel capoluogo lombardo, sotto l etichetta di «Expo in città», si annunciano altri notevoli eventi, fino a ottobre (e oltre), tra mostre e appuntamenti musicali. Capolavori dal futurismo al contemporaneo invaderanno il museo del Novecento. Al Pac sarà la volta degli artisti contemporanei cinesi. Molti gli appuntamenti tra arte e scienza RIPRODUZIONE RISERVATA DA GIOTTO AL MEGLIO DELL EXPO CON UNA APP dedicati al genio di Leonardo da Vinci. E poi il Milano latin festival per gli amanti della musica latinoamericana, il rock al Carroponte e la classica con la Filarmonica della Scala. Per sapere quando e dove, la app di Expoincittà, realizzata da Vodafone, partner dell iniziativa, consente di trovare tutte le informazioni (comprese le indicazioni stradali), fare prenotazioni e acquistare i biglietti per ogni evento. 2 settembre 2015 Panorama _PA35_giotto_F.indd 35 25/08/15 13:38 ELECTA - Rassegna Stampa 11/06/ /08/2015 5

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12 27/08/2015 Pag. 68 N.9 - settembre 2015 diffusione: tiratura: GIOTTO FA IL BOTTO Dopo Van Gogh e Leonardo, a Palazzo Reale arrivano 13 veri capolavori della pittura medievale. Due ruote e un bicchiere di vino, il ristorante a tempo, il nuovo che avanza a Chinatown Appuntamenti dal 2, Giotto, l Italia porta a Palazzo Reale una sequenza di 13 capolavori, riuniti insieme per la prima volta: dalla tavola con Dio Padre in trono, che proviene dalla Cappella degli Scrovegni, al Polittico Stefaneschi, dipinto per l altare maggiore della Basilica di San Pietro, fno al Polittico Baroncelli di Santa Croce a Firenze, che per l'occasione viene riunito alla sua cuspide, raffgurante il Padre eterno, conservata nel museo di San diego in California (p.za duomo 12, tel Ingresso: 12. Fino al 10/1). dal 5 al 29 la città si riempie di musica con gli oltre 180 concerti di MiTo. da non perdere l esibizione di Stefano Bollani, il 16 alle 21 al Teatro degli Arcimboldi, con i brani del suo nuovo album, e il concerto conclusivo del 21 al Teatro Dal Verme, con le colonne sonore di Alexandre desplat, premio oscar per Grand Budapest Hotel (info e biglietti: mitosettembremusica.it). dal 17, all'hotel Boscolo Milano, la mostra The New Faces of Africa presenta 25 scatti del fotografo e videoreporter Stefano Scalenghe, che ha viaggiato in compagnia di Steve McCurry, impegnato nel 1 di C hiara P asqualetti J ohnson progetto del calendario Lavazza 2015 The Earth Defenders (c.so Matteotti 4/6. Ingresso libero. Fino al 16/10). Nella sede della Fondazione Pomodoro, in vicolo Lavandai, inaugura il 22 Omaggio a Giovanni Carandente. Ritorno a Spoleto, che celebra con fotografe e opere d arte lo storico museo a cielo aperto creato per il Festival dei due Mondi di Spoleto nel 1962, quando cento sculture di importanti autori italiani e internazionali furono collocate in ogni angolo della città (ingresso da via vigevano 9, tel Ingresso libero). Il 24 all Hangar Bicocca viene presentato l ampliamento dell installazione permanente I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer, con quattro nuove opere pittoriche e una scultura (via Chiese 2, tel ). Perfetto da vedere con i bambini, il concerto Star Wars: a musical journey, con i brani più celebri della saga eseguiti dal coro 1-2. Due opere esposte alla mostra The New Faces of Africa, al Boscolo Hotel. 3. Giotto, particolare del Polittico Baroncelli, proveniente dalla basilica fiorentina di Santa Croce ed esposto a Palazzo Reale. 4. Bruno Fael, Italia. 4 2 e dall orchestra sinfonica Giuseppe verdi all Auditorium, il 3 alle e il 6 alle 18 (largo Gustav Mahler, tel , biglietti da 25 a 50 ). Fino al 31/10, in piazza del duomo nella sede del Wecc, il club internazionale dei commissari dei Paesi expo, la mostra Fael: energia dell'anima per il pianeta propone 148 opere dell artista friulano Bruno Fael, che interpretano il tema delle bandiere e delle terre delle nazioni invitate all'expo (p.za duomo 21, ingresso libero). 68 dove SeTTeMBRe

13 27/08/2015 Pag. 68 N.9 - settembre 2015 diffusione: tiratura: Locali God save the Food raddoppia e, dopo il successo della sede di via Tortona, ha aperto un nuovo bistrot in zona Brera, con un menu a base di pizze preparate con farina macinata a pietra e uno speciale impasto con lievitazione lenta, da accompagnare con insoliti cocktail à la carte, come il Wheat Field, a base di centrifugato 7 di cetriolo, o It s Thyme for Bellini, con pesca marinata in Porto bianco e timo e spumante (p.za del Carmine 1, tel , sempre aperto dalle 8 a mezzanotte). Ciclosfuso è un curioso bar-offcina in zona Navigli: in uno spazio industriale di 230 metri quadrati si porta la bici per riparare e si gustano vini sfusi, da accompagnare a taglieri di salumi e formaggi (via vigevano 43, tel , ciclosfuso.com). Per tutta la durata di expo, Al Cortile, in zona Bligny-Università Bocconi, è il bio temporary restaurant inaugurato da Food Genius Academy, scuola di formazione professionale di Alta Cucina: eventi, pranzi, cene, con la partecipazione di chef di rango internazionale. Gli ospiti avranno un approccio diretto con gli chef, osservando la preparazione dei piatti e dei cocktail e chiedendo 5 5. Ciclosfuso, il bar-officina in zona Navigli: mentre si lascia la bicicletta in riparazione, si possono degustare vini sfusi. 6. Avery Perfume Gallery, all interno dello Spazio Excelsior: profumi d autore e opere d arte. 6 le dritte Milano d autore il 26/9, alle 16.45, itinerario guidato tra le case di Luigi Caccia dominioni con gli esperti dell ordine degli Architetti (25. Prenotazione obbligatoria: tel ). Orologi d epoca Per revisionarli e aggiustarli, l esperto è Giorgio Gregato, collezionista e mercante capace di ridare vita a qualsiasi modello (via San Fermo della Battaglia 1, tel ). milano utili consigli (via Giovenale 7, tel , alcortile.com). L apertura di locali glamour ha trasformato il cuore di Chinatown. Tra le novità più interessanti c è Otto, uno spazio in stile nordico con pareti bianche, piante e tavoli vintage, con uno spazio dedicato al co-working (via Paolo Sarpi 10, tel , sarpiotto.com. orari: 8-2, chiuso lun). Personal shopper All'interno della spazio excelsior è stata ristrutturata la Avery Perfume Gallery, un concept store dedicato principalmente alla profumeria artistica, ma anche a prodotti per la cura del corpo e per il trucco. Lo spazio è decorato con oggetti di design e d arredo esclusivi (Galleria del Corso 4, tel ) Al Cortile, un bio temporary restaurant vicino all università Bocconi. 8. In Piazza del Carmine ha aperto il nuovo God Save The Food. dove SeTTeMBRe