REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte. (Sezione Prima) ha pronunciato la presente

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Davide Franceschi
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1 N /2016 REG.PROV.COLL. N /2016 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione Prima) ha pronunciato la presente SENTENZA ex art. 60 cod. proc. amm.; sul ricorso numero di registro generale 348 del 2016, proposto da: **, rappresentato e difeso dall'avv. Diletta Denova, con domicilio eletto presso T.A.R. Piemonte- Segreteria in Torino, corso Stati Uniti, 45; contro MINISTERO DELL'INTERNO, rappresentato e difeso dall'avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliata in Torino, corso Stati Uniti, 45;

2 QUESTURA DI VERCELLI; per l'annullamento del provvedimento emesso dalla Questura della Provincia di Vercelli in data e notificato il , prot. n. 3/2016 Imm., con cui è stata rigettata la domanda di rilascio del permesso di soggiorno. Visti il ricorso e i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'interno; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nella camera di consiglio del giorno 27 aprile 2016 il dott. Antonino Masaracchia e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Sentite le stesse parti ai sensi dell'art. 60 cod. proc. amm.; Ritenuto che, con il ricorso in epigrafe, il sig. **, di cittadinanza albanese, ha domandato l annullamento, previa sospensione cautelare, del provvedimento prot. n. 03/2016 Imm., del 22 gennaio 2016, con il quale il Questore della Provincia di Vercelli ha respinto la sua istanza di rilascio del permesso di soggiorno CE (recte: UE) per soggiornanti di lungo periodo; che, nella motivazione dell atto, sulla premessa che il sig. ** è attualmente in possesso del permesso di soggiorno per motivi

3 di assistenza minore in base ad apposito decreto rilasciato dal Tribunale per i Minorenni di Torino ai fini di poter prestare assistenza al proprio figlio minore (fino al compimento della maggiore età da parte di quest ultimo), l amministrazione ha richiamato il disposto dell art. 29, comma 6, ultima parte, del d.lgs. n. 286 del 1998, a norma del quale il permesso di soggiorno per assistenza minore consente di svolgere attività lavorativa ma non può essere convertito in permesso per motivi di lavoro ; che, quindi, sull ulteriore premessa per cui, nella specie, il titolo di lungo soggiorno richiesto dallo straniero fosse per motivi di lavoro, l amministrazione ha richiamato l eccezionalità del permesso di soggiorno per assistenza minore, confermata dalla sua non convertibilità in lavoro, ed ha concluso nel senso che lo stesso non possa costituire valido presupposto per il rilascio del permesso di soggiorno di lungo periodo richiesto per motivi di lavoro ; che il ricorrente ha sollevato due motivi di impugnazione, contestando sia l eccesso di potere per travisamento dei fatti, erronea valutazione dei presupposti e difetto ed illogicità della motivazione (precisando qui di non aver affatto chiesto la conversione del permesso di soggiorno per assistenza minore in permesso di lungo soggiorno per motivi di lavoro, ma esclusivamente il rilascio ex novo del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ai sensi dell art. 9 del d.lgs. n. 286 del 1998), sia la violazione degli artt. 9, 31, comma 3, e 5, comma 5, del d.lgs. n. 286 del 1998 ed eccesso di

4 potere per carenza di istruttoria, argomentando di essere in possesso di tutti i requisiti di legge per il rilascio del titolo di lungo soggiorno che era stato domandato; che si è costituito in giudizio il Ministero dell Interno, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall Avvocatura distrettuale dello Stato, senza tuttavia alcun deposito documentale e chiedendo, con memoria di mero stile, il rigetto del ricorso; che alla camera di consiglio del 27 aprile 2016, chiamata per la discussione dell incidente cautelare, la causa è stata trattenuta in decisione; Considerato che il presente ricorso può essere definito con sentenza in forma semplificata all esito dell udienza camerale, ricorrendo tutti i presupposti indicati dall art. 60 cod. proc. amm.; che il ricorso è fondato; che, in punto di fatto, in base a quanto emerge dagli atti versati in giudizio (cfr. il modulo di richiesta compilato dal ricorrente: suo doc. n. 3), il ricorrente aveva avanzato domanda di rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, indicando come d obbligo la propria attuale situazione lavorativa, ma senza chiedere la conversione in motivi di lavoro del proprio precedente titolo di soggiorno (rilasciatogli per assistenza minore); che, quindi, ai fini di rispondere all istanza avanzata dal ricorrente, non veniva affatto in rilievo la norma di cui del all art. 29, comma 6, ultima parte, del d.lgs. n. 286 del 1998

5 (relativa al divieto di conversione del permesso per assistenza minore in motivi di lavoro), ma unicamente quella di cui all art. 9 del d.lgs. n. 286 del 1998, relativo ai requisiti prescritti dalla legge per il rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo; che, in proposito, come da ultimo precisato dal Consiglio di Stato (cfr. sez. III, sent. n del 2015), tra le cause di esclusione previste dall art. 9, comma 3, del d.lgs. n. 286 del 1998 (cause cioè che non consentono il rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo), quella di cui alla lett. d), ossia essere titolari di un permesso di soggiorno di breve durata previsto dal presente testo unico e dal regolamento di attuazione, si riferisce ai permessi per lavoro stagionale (art. 5, comma 3-bis, lett. a, del d.lgs. n. 286 del 1998: durata di nove mesi), a quelli per visite, turismo e affari (art. 5, comma 3, lett. a, del d.lgs. n. 286 del 1998: durata di tre mesi) e ad altre particolari tipologie quali ad esempio il permesso per ragioni di giustizia (art. 11, comma 1, lett. c-bis, del regolamento di cui al d.p.r. n. 394 del 1999: tre mesi prorogabili per lo stesso periodo), ma non anche al permesso per assistenza minore contemplato dall'art. 29, comma 6, del d.lgs. n. 286 del 1998, conseguente all'autorizzazione di cui all'art. 31, comma 3, del medesimo d.lgs., titolo per il quale è prevista la durata corrispondente a quella stabilita dal Tribunale per un periodo di tempo determinato ma rinnovabile potenzialmente anche per lungo tempo;

6 che, quindi, come correttamente argomentato nel ricorso, lo straniero in possesso, da almeno cinque anni, di un permesso di soggiorno in corso di validità, pur se rilasciato per motivi di assistenza minore, ben può ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, beninteso se in possesso degli ulteriori requisiti prescritti dall art. 9 del d.lgs. n. 286 del 1998; che, pertanto, l impugnato diniego va annullato, con la conseguenza che l amministrazione dovrà rivalutare l istanza del sig. ** alla luce della motivazione della presente sentenza; che le spese del giudizio possono essere compensate tra le parti, attesa la natura della controversia e la complessità del quadro normativo di riferimento, con la precisazione tuttavia che, a norma dell art. 13, comma 6-bis.1, del d.p.r. n. 115 del 2002, l amministrazione soccombente dovrà rifondere al ricorrente l importo del contributo unificato versato per la presente causa; P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, Sezione prima, definitivamente pronunciando, Accoglie il ricorso in epigrafe e, per l effetto, annulla il provvedimento prot. n. 03/2016 Imm., del 22 gennaio 2016, del Questore della Provincia di Vercelli. Spese compensate, salva la restituzione del contributo unificato.

7 Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Torino nella camera di consiglio del giorno 27 aprile 2016 con l'intervento dei magistrati: Domenico Giordano, Presidente Antonino Masaracchia, Primo Referendario, Estensore Giovanni Pescatore, Primo Referendario L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 26/05/2016 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

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