Organizzazione USMAF nei POE S Sicilia e criticità Cecina 26 maggio 2015

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1 Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria USMAF Catania Organizzazione USMAF nei POE S Sicilia e criticità Cecina 26 maggio 2015 Dott. CLAUDIO PULVIRENTI MINISTERO DELLA SALUTE Responsabile UFFICIO di SANITA AEREA Aeroporto di Catania e Comiso Responsabile per le Emergenze Sanitarie USMAF - CATANIA Consulente della Commissione d Inchiesta Parlamentare sui Centri per l Immigrazione Camera dei Deputati

2 MISURE DIPROFILASSI SANITARIE NEL MEDIOEVO Servizi di Sanità con funzioni di arginare le continue epidemie di malattie infettive che decimavano le popolazioni per l aumento del traffico mercantile Istituzioni dei Lazzaretti isole fortificate in area portuale Istituzioni della cosiddetta Quarantena

3 Regio decreto n.636 del dopo l Unità d Italia Istituzioni degli Uffici Sanitari Speciali nei porti più Importanti dello Stato (sentinelle di Sanità Pubblica) Medico di Porto-libera Pratica Marina mercantile-ministero dell Interno 1958 Ministero della Sanità oggi Salute

4 IMMIGRAZIONE Interessa l Italia nei primi anni Tutela della Salute all immigrato 1998 Lg. 6 Marzo n.40 non solo cure essenziali 1990 Piano Sanitario Nazionale ( ) RAFFORZA LA TUTELA SANITARIA DEGLI STRANIERI IMMIGRATI INTEGRAZIONE

5 IMMIGRAZIONE E SALUTE 2013 Accordo Stato-Regioni: PARITA DI TRATTAMENTO Per gli stranieri privi di permesso di soggiorno e per i cittadini comunitari privi di iscrizione anagrafica DIRITTO DI ACCESSO ALLE CURE ESSENZIALI ED URGENTI LO STATO GARANTISCE L ISCRIZIONE OBBLIGATORIA DEI MINORI STRANIERI AL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Convenzione sui Diritti del Fanciullo Risoluzione A7-0032/2011 PARLAMENTO EUROPEO

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7 IMMIGRAZIONE DA LAVORO diventa immigrazione da popolamento

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12 USMAF Ufficio disanitàmarittima, Aerea e di Frontiera Uffici periferici del Ministero della Salute

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15 ATTIVITA DI PROFILASSI INTERNAZIONALE PROBLEMI EMERGENTI FENOMENI MIGRATORI REG.SAN.INTERN. E PROVVED. 6 DICEMBRE 2000 STATO- REGIONI CONTROLLI SU FATTORI DIRISCHIO CHIMICO-FISICO BIOLOGICO SU MEZZI MERCI ALIMENTI PERSONE FLUSSI MIGRATORI PER LA TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA IMPEDENDO LA DIFFUSIONE INTERNAZIONALE DI MALATTIE INFETTIVE

16 PUNTI DI SBARCO IN SICILIA Ustica Trapani Palermo Messina Isole Egadi Catania Porto Empedocle Augusta Pantelleria Siracusa Lampedusa Linosa Pozzallo

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18 SBARCHI MIGRANTI PROCEDURE

19 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE PREVENZIONE DELLA TRASMISSIONE DA CONTATTO E DA DROPLETS Mascherina ffp2-3 Camice o tuta impermeabile Protezione per gli occhi (occhiali a maschera EN166 [goggles] o schermo facciale) GUANTI (non sterili) CALZARI

20 CONTROLLI SANITARI TRE LIVELLI DI INTERVENTO

21 PROFILASSI INTERNAZIONALE -DURANTE LA NAVIGAZIONE- 1 VISITA MEDICA A BORDO MEDICI dell Unità di Proiezione del Ministero della Salute (Mare Nostrum) Medici della Marina Militare Medici della Medici Croce della Rossa Italiana Medici CISOMSMOM MSF e

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23 PROFILASSI INTERNAZIONALE -DOPO L APPRODO DELLA NAVE IN BANCHINA- 2 VISITA MEDICA A BORDO MEDICI USMAF del MINISTERO della SALUTE e personale della Croce Rossa Italiana Verifica su eventuali emergenze sanitarie Priorità nelle operazioni di sbarco Controllo della temperatura corporea e dello stato di salute generale di ciascun migrante

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25 ORGANIZZAZIONE SANITARIA IN BANCHINA

26 COLLABORAZIONE E COORDINAMENTO MINISTERO DELLA SALUTE E ENTI INTERESSATI - PREFETTURA - POLIZIA DI STATO - GUARDIA DI FINANZA - GUARDIA COSTIERA - MARINA MILITARE - AERONAUTICA MILITARE - AZIENDE SANITARIE PROVINCIALI CROCE ROSSA ITALIANA - COMUNE - CARABINIERI - PROTEZIONE CIVILE - ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO (MISERICORDIE;S.M.O.M.;C.I.S.O.M.;MSF;ETC)

27 PROFILASSI INTERNAZIONALE -DOPO L APPRODO DELLA NAVE IN BANCHINA- 3 VISITA di approfondimento AREA DICONTROLLO SANITARIO in banchina Tendone isolamento Tendone area medica Tendone osservazione breve Tendone area chirurgica Tendone ad alto Bio-Contenimento Area decessi CROCE ROSSA ITALIANA CROCE ROSSA ITALIANA CROCE ROSSA ITALIANA CROCE ROSSA ITALIANA CROCE ROSSA ITALIANA

28 CANALE SANITARIO

29 PROCEDURA CONTROLLO SANITARIO IN BANCHINA Sanitario USMAF Sanitario in USMAF CROCE ROSSA ITALIANA CROCE ROSSA ITALIANA CROCE ROSSA ITALIANA CROCE ROSSA ITALIANA CROCE ROSSA ITALIANA

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31 PROFILASSI INTERNAZIONALE ATTIVAZIONE DELLE MISURE DI ISOLAMENTO E TRASPORTO PERSONE SOSPETTE DI MALATTIE INFETTIVE DIFFUSIVE Ambulanza trasporto in alto Bio-Contenimento (barella N36 Isoark) presso STRUTTURE OSPEDALIERE SPECIALIZZATE O CENTRI DI RIFERIMENTO CROCE ROSSA ITALIANA

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33 CENTRI NAZIONALI DI RIFERIMENTO Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma Azienda Ospedaliera Luigi Sacco di Milano

34 PERCORSO DI TRASPORTO DIRETTO AL REPARTO DI MALATTIE INFETTIVE ACCORDO CON LE AZIENDE OSPEDALIERE

35 ISTITUZIONE DI CAMERA DI BIO-CONTENIMENTO livello 4 Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale GARIBALDI CATANIA

36 PIANO DI CONTINGENZA REGIONALE di Assistenza Sanitaria ai Migranti

37 PROFILASSI INTERNAZIONALE ATTIVAZIONE DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA

38 SORVEGLIANZA SINDROMICA i migranti vengono indirizzati nei Centri di Accoglienza ove dovrà essere attivata una sorveglianza sindromica Rilevare precocemente qualsiasi evento che possa rappresentare un emergenza di salute pubblica per organizzare una RISPOSTA SANITARIA TEMPESTIVA

39 SORVEGLIANZA SINDROMICA I dati raccolti vengono trasmessi quotidianamente dal Responsabile Sanitario della struttura di Accoglienza al Responsabile della struttura (Ministero Interno) ed alla ASP di competenza, la quale trasmette al Ministero della Salute - Istituto Superiore di Sanità - Assessorato alla Sanità della Regione Tale comunicazione non sostituisce la Notifica obbligatoria di Malattia Infettiva (DM 15dicembre 1990) che deve essere effettuata per ogni malattia diagnosticata nella collettività immigrata

40 CENTRI DIPRIMO SOCCORSO ED ASSISTENZA (CSPA) strutture localizzate in vicinanza dei luoghi di sbarco destinate all'accoglienza degli immigrati per il tempo strettamente occorrente al loro trasferimento presso altri centri (indicativamente 24/48 ore)

41 CENTRI DIACCOGLIENZA RICHIEDENTI ASILO (CARA) strutture che ospitano per un periodo limitato lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, per consentire l'identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato

42 CENTRI DIIDENTIFICAZIONE ED ESPULSIONE (CIE) excentri di permanenza temporanea ed assistenza (CPTA) luoghi di trattenimento del cittadino straniero in attesa di esecuzione di provvedimenti di espulsionedisciplinati dall'art. 14 del testo unico in materia di immigrazione (D.Lgs. 286/1998)

43 CENTRI DIACCOGLIENZA (CDA) strutture destinate a garantire un primo soccorso allo straniero irregolare rintracciato sul territorio nazionale L'accoglienza nel centro è limitata al tempo strettamente necessario per stabilire l'identità e la legittimità della sua permanenza sul territorio o per disporne l'allontanamento

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45 PROFILASSI INTERNAZIONALE DISPORRE MISURE IGIENICO-SANITARIE DISTRUZIONE DEI VETTORI DI MALATTIE DISINFEZIONE E DISINFESTAZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO PULIZIA DELLA BANCHINA INTERESSATA ALLO SBARCO

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47 COMUNICAZIONI CON LE DIREZIONI SANITARIE OSPEDALIERE MONITORAGGIO DEI MIGRANTI TRASPORTATI IN OSPEDALE CONDIZIONI CLINICHE SINO A DIAGNOSI CERTA

48 FORMAZIONE PER LE FORZE DELL ORDINE

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50 ASSICURARE EFFICIENTI ORGANIZZAZIONI SANITARIE TRANSFRONTALIERE per i flussi migratori SIGNIFICA ANCHE proteggere la popolazione residente da potenziali RISCHI PER LA SALUTE

51 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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