SOCCORSO: Autorità Coordinatrice

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1 SOCCORSO: Autorità Coordinatrice ART. 69 cod.nav. (Soccorso a navi in pericolo e a naufraghi): L Autorità Marittima, che abbia notizie di una nave in pericolo ovvero di un naufragio o di altro sinistro, deve immediatamente provvedere al soccorso, e, quando non abbia a disposizione né possa procurarsi i mezzi necessari, deve darne avviso alle altre autorità che possano utilmente intervenire. Quando L autorità Marittima non può tempestivamente intervenire, i primi provvedimenti necessari sono presi dall Autorità Comunale. ART. 70 cod.nav. (Impiego di navi per il soccorso): Ai fini dell articolo precedente, l Autorità Marittima o, in mancanza, quella comunale possono ordinare che le navi che si trovano nel porto o nelle vicinanze siano messe a loro disposizione con i relativi equipaggi. Le indennità e il compenso dell opera prestata dalle navi sono determinati e ripartiti ai sensi degli artt. 491 e ss.. 1

2 TIPI di SOCCORSO Obbligatorio: in adempimento di un obbligo derivante direttamente dalla legge (artt. 485, 489 e 490 cod. nav.) ovvero imposto dall Autorità amministrativa; Contrattuale: portato a seguito di stipulazione di un contratto; Spontaneo: portato ad iniziativa del soccorritore e spontaneamente prestato. Art. 485 cod. nav. (Obbligo di soccorso in caso d urto): Avvenuto un urto fra navi, il comandante di ciascuna è tenuto a prestare soccorso alle altre, al loro equipaggio ed ai loro passeggeri, sempre che lo possa fare senza grave pericolo per la sua nave e per le persone che sono a bordo. Art. 489 cod. nav. (Obbligo di assistenza): L assistenza a nave od aeromobile in mare o in acque interne, i quali siano in pericolo di perdersi, è obbligatoria in quanto possibile senza grave rischio della nave soccorritrice, del suo equipaggio e dei suoi passeggeri, oltre che nel caso previsto nell art.485, quando a bordo della nave o dell aeromobile siano in pericolo persone. 2

3 Art. 489/2 cod. nav.: Il comandante di nave, in corso di viaggio o pronta a partire, che abbia notizia di un pericolo corso da una nave o da un aeromobile, è tenuto nelle circostanze e nei limiti predetti ad accorre per prestare assistenza, quando possa ragionevolmente prevedere un utile risultato, a meno che sia a conoscenza che l assistenza è portata da altri in condizioni più idonee o simili a quelle in cui egli stesso potrebbe portarla. Art. 490 cod. nav. (Obbligo di salvataggio): Quando la nave o l aeromobile in pericolo sono del tutto incapaci, rispettivamente di manovrare e di riprendere il volo, il comandante della nave soccorritrice è tenuto, nelle circostanze e nei limiti indicati dall articolo precedente, a tentarne il salvataggio, ovvero, se ciò non sia possibile, a tentare il salvataggio delle persone che si trovano a bordo. E del pari obbligatorio, negli stessi limiti, il tentativo di salvare persone che siano in mare o in acque interne in pericolo di perdersi. 3

4 Obbligo di assistenza (489) (collaborazione del soggetto passivo) CONDIZIONI 1. Nave in pericolo di perdersi; 2. Possibilità senza grave rischio per la nave soccorritrice; 3. Pericolo per le persone; 4. Per un utile risultato a meno che non sia a conoscenza che l assistenza è portata da altri in condizioni più idonee. Obbligo di salvataggio (490) (nessuna collaborazione) CONDIZIONI 1. Nave in pericolo impossibilitata a manovrare; 2. quantomeno tentare il salvataggio delle persone a bordo; 3. sempre nelle circostanze e limiti di cui in precedenza. 4

5 Convenzione di Amburgo 27 Aprile 1979 Scopo: OTTIMIZZARE e DINAMICIZZARE le PROCEDURE inerenti il soccorso uniformando il modo di operare dei vari Stati, favorendone la collaborazione a livello internazionale. L Italia vi aderisce con la Legge 3 Aprile 1989 n.147 D.P.R. 28 Settembre 1994 n.662 Regolamento di attuazione (ribadisce il contenuto degli artt. 69 e 70 cod. nav.) Il Corpo delle Capitanerie di Porto/Guardia Costiera RAPPRESENTA L ORGANIZZAZIONE PREPOSTA ALLA RICERCA ed al SALVATAGGIO MARITTIMO Concorrono con esso, ai sensi del Decreto Interministeriale del 1 Giugno 1978, gli A.C.P., C.M.M.A., l Aeronautica Militare e tutti gli altri Organi dello Stato. Con D.M. 8 giugno 1989 le articolazioni delle Capitanerie di Porto che svolgono compiti tecnici-operativi sono costituiti, ai fini del loro impiego coordinato, in GUARDIA COSTIERA (che opera con STRUTTURA PIRAMIDALE molto 5 accentuata.

6 P I A N O S. A. R. PIANO NAZIONALE S.A.R. 1^ PARTE: Struttura ed organizzazione funzionale S.A.R. Nazionale e norme di comportamento dei soggetti preposti. 2^ PARTE: (che integra la prima) 13 Piani Locali, redatti ed aggiornati dagli M.R.S.C., tenuti nel loro insieme solo dall I.M.R.C.C. PIANO LOCALE S.A.R. 1^ PARTE: Piano Nazionale S.A.R. 2^ PARTE: Piano Locale dell M.R.S.C. 6

7 P I A N O S. A. R. COORDINAMENTO 1. VALUTAZIONE NOTIZIE 2. DICHIARAZIONE FASE DI EMERGENZA 3. DETERMINAZIONE AREA DI RICERCA 4. FISSAZIONE PIANO GENERALE ESECUZIONE OPERAZIONE 5. RICHIESTA MEZZI 6. DESIGNAZIONE O.S.C. o C.S.S. RESPONSABILITA Le operazioni, per quanto possibile, devono essere condotte sempre al + basso livello dell organizzazione S.A.R. 7

8 P I A N O S. A. R. ORGANIZZAZIONE I.M.R.C.C. Maritime Rescue Coordination Center C.O. Maricogecap 16 M.R.S.C. - Maritime Rescue Sub Center una per ogni Direzione Marittima + una Autorità Marittima dello Stretto le cui aree di competenza sono individuate negli Annessi 2 e 3 del D.P.R. 662/94 U.C.G. - Unit Coast Guard Ogni Ufficio periferico delle C.P. (da Compamare a Delemare). S.A.R. ALTERNATA I.M.R.C.C. Roma Fiumicino M.R.S.C. - U.C.G. designato nel Piano Locale 8

9 P I A N O S. A. R. Fasi di Emergenza INCERFA Accurata ricerca e raccolta delle informazioni 1. Allargamento ed approfondimento informazioni ALERFA 2. Preallertamento mezzi 3. Predisposizione pianificazione di massima 4. Costante informazione al livello superiore DETRESFA Certezza o probabilità di situazione di pericolo per un mezzo od una persona Emergenza Coordinamento Situazioni Operative 9

10 P I A N O S. A. R. Situazioni Operative 1^Situazione 2^ Situazione U.C.G. delegato coordina e dirige con: 1. Propri mezzi; 2. Mezzi privati (art. 70 cod.nav); 3. Mezzi navali ed aerei di altre Autorità dello Stato M.R.S.C. coordina direttamente se: 1. Condimeteo e la distanza dalla costa sono eccessive per le risorse dell U.C.G.; 2. Impiego ad ampio raggio dei mezzi aerei C.P.; 3. Impiego mezzi aeronavali M.M. e mezzi aerei A.M. 3^ Situazione I.M.R.C.C. coordina direttamente se: 1. Disastro notevoli dimensioni; 2. Intervento che coinvolge + M.R.S.C.; 3. Intervento esterno alla zona di competenza; 4. Azione a favore della bandiera nazionale in acque esterne qualora manchi il coordinamento dell M.R.C.C. competente. 10

11 1^ SITUAZIONE OPERATIVA U.C.G. (Coordinamento) MEZZI Impiega mezzi dipendenti Richiede mezzi aero-navali di altri organi dello Stato (esclusi MM e AM); Ordina l impiego (art.70 C.N.) di navi, rimorchiatori e altro; Coordina con MRSC l eventuale avvicendamento mezzi con altri; Coordina l impiego dei mezzi terrestri; PIANIFICAZIONE RICERCHE In base al grado di incertezza della posizione, determina l area di ricerca; Assegna le zone di ricerca (MERSAR) Designa l OSC e/o CSS Organizza tramite l ASL, tenendo informata la Prefettura, l assistenza ai naufraghi. M.R.S.C. Segue l evolversi della situazione; Pone la Sala Operativa in pre-allertamento; Pianifica l allertamento di mezzi aero-navali ed eventuali avvicendamenti. M.R.C.C. Acquisisce e registra le informazioni 11

12 2^ SITUAZIONE OPERATIVA U.C.G. Segue l evolversi della situazione; Mantiene l allertamento dei propri mezzi; Mantiene attiva la propria organizzazione; Appronta il supporto logistico; M.R.S.C. (Coordinamento) MEZZI Coordina, impiega ed avvicenda i mezzi dei Corpo e di eventuali mezzi navali di altri Comandi/Autorità; Richiede l intervento all A.C.P./ C.M.M.A. l interevento di unità M.M. nonché al R.C.C. l intervento di mezzi aerei SAR (controllo operativo ai comandi di appartenenza); Ordina l impiego (art.70 C.N.) di navi, rimorchiatori, e altro; Richiede eventuale disponibilità mezzi agli MRSC limitrofi; Richiede all MRCC l intervento aeromobili GC (Genova e Livorno hanno delega per l impiego diretto limitatamente all ala rotante). 12

13 Continua 2^ SITUAZIONE OPERATIVA M.R.S.C. (Coordinamento) PIANIFICAZIONE RICERCHE In base al grado di incertezza della posizione, ed in funzione degli elementi meteomarini, determina l area di ricerca; Assegna/aggiorna le zone di ricerca (MERSAR); Designa l OSC e/o CSS; Organizza tramite l ASL e d intesa con la Prefettura, l assistenza ai naufraghi, provvedendo anche a richiedere mezzi terrestri, strutture e personale necessario. M.R.C.C. Mantiene la sala in assetto ordinario predisponendo, se necessario, un assetto rinforzato in caso di passaggio in 3^ situazione operativa; Valuta le richieste di intervento de aeromobili del Corpo o di unità navali da rischierare. Segue l evolversi della situazione ed acquisisce le informazioni per un eventuale passaggio in 3^ situazione operativa; 13

14 3^ SITUAZIONE OPERATIVA U.C.G. ed M.R.S.C. Tengono a disposizione del MRCC tutta la propria organizzazione ed i mezzi disponibili; M.R.C.C. (Coordinamento) Oltre a provvedere a tutte le azioni individuate per gli MRSC in 2^ Situazione Operativa Richiede ad Organi/Comandi Centrali, Comandi Complessi Nato e non e ad altri MRCC la disponibilità di unità navali ed aeree; Mantiene i contatti con gli MRCC; Mantiene i contatti con altri Dicasteri eventualmente interessati; Impiega i propri sistemi operativi e di comunicazione; Garantisce il collegamento con il C.I.R.M. 14

15 COMANDANTE SUL POSTO (O.S.C. - On Scene Commander) Quando il teatro delle operazioni necessita di un coordinamento diretto sul posto, l Autorità coordinatrice designa (via radio prima e formalizzando in seguito con apposito messaggio) il Comandante sul posto secondo i seguenti criteri: 1.Comandante di unità M.M. e C.P. presenti in zona di maggiore anzianità; 2.Comandante di unità navale della G.d.F., dei C.C. e della P.S. di maggiore anzianità di grado, in assenza di unità M.M. o C.P. N. B. L Autorità coordinatrice può modificare l attribuzione di Comandante sul posto in ragione di proprie valutazioni tra cui quella di maggior capacità operativa. In mancanza di unità di superficie, quando le circostanze operative lo consigliano, le funzioni di O.S.C. possono essere svolte, in analogia, anche da un aeromobile. 15

16 COORDINATORE DELLE RICERCHE DI SUPERFICIE (C.S.S. Coordinator Surface Search) Quando operano in zona solo unità mercantili la responsabilità del coordinamento è attribuita (via radio prima e formalizzando in seguito con apposito messaggio) ad un coordinatore delle ricerche in superficie ; questi è: Comandante di unità mercantile prescelto per organizzare e coordinare le operazioni S.A.R. fino al momento in cui non giunga in zona unità navale governativa. La scelta avviene in base ai seguenti criteri: 1. capacità di comunicazione esistenti a bordo; 2. probabilità di arrivare per primo in zona. 16

17 M E S S A G G I S T I C A SITREP fatto dall unità coordinatrice (o dall O.S.C./C.S.S. secondo la tempistica richiesta dall Autorità coordinatrice) a tutte le unità partecipanti ed agli Organi interessati per fornire informazioni aggiornate. Salvo diverse disposizioni deve essere fatto ogni 12 ore, di massima alle ed alle RICHIESTA MEZZI richiesta che l unità coordinatrice invia ad altro Comando/Organo/Amministrazione per richiedere disponibilità di interevento mezzi. S.A.R. OPORD E l ordine di operazioni che l unità coordinatrice emana nei confronti di tutti i mezzi che possono intervenire. MISREP Rapporto di missione che ogni singolo mezzo impiegato deve far pervenire all Autorità coordinatrice contenente il resoconto della propria attività. S.A.R. COORD - messaggio che viene inviato tra unità coordinatrici con cui è conferito o richiesto l attribuzione e/o il passaggio di situazione operativa. 17

18 M E S S A G G I S T I C A Regole fondamentali 1. Ogni Comando partecipante alle operazioni deve adoperarsi affinché all unità coordinatrice pervengano tutte le informazioni; 2. la compilazione della messaggistica NON DEVE MAI ESSERE CAUSA DI RITARDO / INTERFERENZA nella operazioni; 3. tutte le comunicazioni relative ad operazioni S.A.R. devono essere: C H I A R E C O N C I S E P R E C I S E P E R T I N E N T I P R O P R I A M E N T E I N D I R I Z Z A T E 18

19 COMANDO GENERALE DELLE CAPITANERIE DI PORTO Assicura l organizzazione dei servizi di ricerca e salvataggio nell ambito dell area di interesse italiano sul mare che si estende ben oltre i confini delle acque territoriali. Assume le funzioni di M.R.C.C. Cui fa capo il complesso delle attività finalizzate alla ricerca ed al salvataggio della vita umana in mare, per l impiego aeronavale del Corpo, con l ausilio di altre unità di soccorso militari e civili. La Centrale Operativa si avvale delle MODERNE TECNOLOGIE SATELLITARI per le telecomunicazioni di emergenza a lunga distanza e per l immediata localizzazione delle navi in situazioni di pericolo attraverso: I N M A R S A T C O S P A S / S A R S A T 19

20 I N M A R S A T Quattro satelliti in orbita geostazionaria, ciascuno con una sua area, assicurano comunicazioni affidabili e di elevata qualità su tutti i mari del globo. Attualmente il servizio assicura il traffico concernente la messaggistica in situazioni di pericolo, urgenza e sicurezza, nonché i collegamenti telefonici via telex, fax ecc. attraverso stazioni radio-costiere dotate di analogo apparato. 20

21 C O S P A S / S A R S A T Sistema satellitare (U.S.A., U.R.S.S., CANADA, FRANCIA e ITALIA) per la rilevazione e localizzazione messaggi di emergenza emessi da RADIOBOE (EPIRB, ELT, PLB) installate a bordo di vettori terrestri, navali ed aerei in situazioni di pericolo. Le segnalazioni delle radioboe sono rilevate dai satelliti in orbita e rilanciate alle stazioni riceventi a terra (L.U.T. Local User Terminal) che decodificano i messaggi, definendo la posizione di emissione. I dati vengono inviati al M.C.C. (Mission Control Center Bari Palese) per la successiva informazione all M.R.C.C. 21

22 C O S P A S / S A R S A T Radioboe EPIRB (Navi) ELT (Aerei) PLB (Auto) Segnalazioni satelliti L.U.T. (Local User Terminal) M.C.C. (Mission Control Center) Bari M.R.C.C. - Roma 22

23 GESTIONE INFORMATIZZATA DEI SISTEMI DI EMERGENZA N.I.S.A.T. Navigation Information System in Advanced Tecnology La Centrale Operativa si avvale di un sistema informatico avanzato, il N.I.S.A.T., costituito da un elaboratore centrale che, interfacciato con: Vari sottosistemi operativi (Cospas/Sarsat, Inmarsat, A.R.E.S., Navtex, Hazmat, Locsat); Banche dati esterne (risorse per operazioni S.A.R. e antinquinamento, naviglio e diporto, esperti e ditte specializzate in operazioni SAR ed antinquinamento, trasporto merci pericolose, cartografia e messaggi); permette di avere a disposizione ed in tempo reale i dati necessari per poter intervenire nel modo più efficace possibile nelle situazioni di emergenza. 23

24 A.R.E.S. Automazione Ricerca e Soccorso Sistema di plottaggio che consente in qualunque momento ROTTA, POSIZIONE, VELOCITA e DESTINAZIONE di unità mercantili nazionali che devono (se > 1600 t.s.l.) fornire alla partenza dati relativi al viaggio da intraprendere e - ogni 24 ore (in Mediterraneo) ovvero ogni 48 ore (fuori dagli stretti) devono comunicare la loro posizione ed infine l arrivo in porto. Il sottosistema riceve i messaggi formattati inviati dalle navi a mezzo telex, direttamente o attraverso le stazioni radio-costiere. E stato realizzato un package di ausilio alla compilazione ed inoltro dei messaggi ARES. Realizzato in modalità DOS e WINDOWS il package consente, tra l altro, la generazione automatica dei messaggi sulla base di dati introdotti ed il trasferimento in automatico dei messaggi dal computer alla radio di bordo, per la successiva trasmissione. 24

25 A.R.E.S. Automazione Ricerca e Soccorso Interfacciato con una banca dati centralizzata: 1. fornisce dati della nave coinvolta, zona interessata, posizione altre navi presenti in zona; 2. Visualizza con foto e schede informazioni sulle navi coinvolte; 3. fornisce le rotte delle navi presenti in zona per valutare possibilità di intervento; 4. Evidenzia eventuali ostacoli alla navigazione, limiti di competenza, poligoni militari, sviluppo delle correnti superficiali. E stato previsto l abbassamento del limite cui è fatto obbligo alle navi di comunicare i messaggi ARES dalle attuali 1600 t.s.l. a 300 t.s.l. e l estensione delle procedure applicative alle sedi periferiche (Direzioni Marittime) in attuazione del D.P.R. 662/94 per l adeguamento degli M.R.S.C. 25

26 MAR.EM. Maritime Emergency Sottosistema per la gestione dei dati relativi ad eventi inquinanti ed ai mezzi/metodi idonei per effettuare operazioni di disinquinamento. a) In base alla macchia inquinante stabilisce il grado di allarme ambientale; b) Individua il metodo di intervento + efficace; c) Aggiorna il quadro della situazione in atto; d) Visualizza la dislocazione dei mezzi presenti in zona e la loro capacità di intervento; e) Accede alla banca dati per l acquisizione notizie inerenti a depositi di stoccaggio materiale inquinante recuperato, alla presenza di squadre di pronto intervento ecc.. 26

27 HAZ.MAT. Hazardous Materials (Merci Pericolose) Sottosistema che provvede alla raccolta ed alla gestione di tutte le informazioni inerenti il trasporto di merci pericolose nelle acque dell Unione Europea. Le informazioni vengono fornite dai Comandi periferici che, di fatto, autorizzano l imbarco di tali merci a bordo delle navi ed inseriscono nella banca dati, con apposita messaggistica, le notizie in merito che vengono inoltrate a: Centro HAZMAT Nazionale (Centrale Operativa di Maricogecap) Centri HAZMAT europei (a richiesta) 27

28 NAVTEX Radio Diffusione MSI Maritime Safety Information Sistema obbligatorio in campo internazionale quale parte integrante del GMDSS, che assicura la diffusione automatica in stampa diretta di AVURNAV BOLLETTINI METEO NOTIZIE URGENTI AVVISI S.A.R. Il ricevitore è studiato in modo da permettere la selezione ed il riconoscimento dei messaggi grazie ad una particolare decodifica che rifiuta messaggi già precedentemente ricevuti o proveniente da zone prive di interesse per il navigante in quell area. 28

29 LOC.SAT. Radiolocalizzzione Flotta Pescherecci Sottosistema che ha lo scopo di controllare costantemente le posizioni e le rotte delle unità da pesca (archiviando i dati in un database) attraverso un apparato di bordo (BLU-BOX, obbligatorio su unità da pesca > 24 metri l.f.t.) che si avvale di un ricevitore GPS e di un trasmettitore satellitare INMARSAT-C in costante collegamento con una stazione a terra, ubicata presso la Centrale Operativa dell I.M.R.C.C. che riceve ed elabora i dati relativi alla navigazione dei pescherecci. 29

30 V.T.S. Vessel Traffic Service Sistema integrato per il controllo del traffico marittimo e per le emergenze in mare, atto ad incrementare il livello di sicurezza della navigazione marittima riducendo i rischi di incidenti ed inquinamenti. Tale obbiettivo si ottiene attraverso il monitoraggio continuo di zone di mare interessate, utilizzando appositi Sensori Sistemi di comunicazione (radar, radiogoniometri, ricetrasmettitori radio, telecamere a circuito chiuso) opportunamente dislocati lungo la costa ed i cui segnali vengono riportati a mezzo di ponti radio o di collegamenti terrestri in fibra ottica ai V.T.S.L. - CENTRI DI CONTROLLO LOCALI, di norma ubicati presso strutture operative delle Capitanerie di Porto. Presso ciscuna Direzione Marittima / M.R.S.C., con compiti di supervisione dello scenario operativo della Zona Marittima e di interfaccia verso il V.T.S.C. (V.T.S. CENTRALE Maricogecap) vi è il V.T.S.A. (Area). Presso la Centrale Operativa dell I.M.R.C.C. vi è il V.T.S.C. con funzioni di supervisione generale del sistema. 30

31 SERVIZIO DI PROTEZIONE AMBIENTALE MARINO Nel 1995 è stato istituito presso la Centrale Operativa del Comando generale delle Capitanerie di Porto il Servizio di Telerilevamento Ambientale Istituzionale (S.T.A.I.). Detto servizio ha il compito di predisporre e pianificare missioni aeree con i velivoli del Corpo per Telerilevamenti realizzati grazie a sistemi aerofotografici VINTEN e sensori multispettrali DAEDALUS all infrarosso/ultravioletto, che consentono un analisi particolareggiata delle aree costiere e delle acque marine. Presso la C.O. avviene l elaborazione dei dati elettro-ottici mediante strumenti informatici per la successiva interpretazione: 1.sotto il profilo ecologico (inquinamento); 2.sotto il profilo geologico (erosione delle coste); 3.sotto il profilo di P.G. (controllo scarichi abusivi ecc.). 31

32 Fondazione C.I.R.M. Centro Internazionale Radio Medico a. Pronto intervento sanitario in favore degli equipaggi e dei passeggeri di navi italiane e straniere; COMPITI b. Assistenza e consulenza sanitaria via radio agli equipaggi ed ai passeggeri imbarcati su navi italiane e straniere in navigazione ed in genere a tutti coloro che necessitino di soccorso medico urgente; c. Assistenza agli ammalati residenti in zone costiere e isole sprovviste di attrezzature medicochirurgiche, che necessitino di urgente soccorso sanitario 32

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