I SETTORI A RISCHIO DI DEFAULT. A cura dell Ufficio Studi Lince Giugno 2009

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I SETTORI A RISCHIO DI DEFAULT. A cura dell Ufficio Studi Lince Giugno 2009"

Transcript

1 I SETTORI A RISCHIO DI DEFAULT A cura dell Ufficio Studi Lince Giugno

2 La crisi internazionale dei mercati ha avuto effetti negativi sui conti delle imprese italiane a partire dall ultimo trimestre del 2008, ma e nel 2009 che è maggiore il rischio di default poiché in molti settori il giro d'affari si è ridotto del 20/30 % (e ben oltre nell'indotto di auto e elettrodomestici). Le imprese già poco efficienti o più indebitate difficilmente potranno ottenere ulteriori finanziamenti, oltre a ciò c e la possibilità che vadano in default anche imprese competitive ma deboli dal punto di vista finanziario a causa di forti indebitamenti contratti per sostenere processi di ristrutturazione e nuovi investimenti. Secondo uno studio realizzato da Lince, effettuato su un campione rappresentativo di oltre imprese a cui e stato attribuito il rating Lince e la relativa a probabilità di insolvenza nel corso dei primi 4 mesi del 2009, sono più esposte al rischio di default le aziende operanti nel settore alberghi e ristoranti per il comparto produttivo, ceramiche e piastrelle per il comparto ingrosso, agricoltura e caccia, ottica, carta e abbigliamento per il dettaglio, comparto fortemente colpito dalla crisi. Lo studio ha esaminato anche il trend storico delle insolvenze settoriali, analizzando un campione di oltre imprese che nel triennio sono andate in default, che evidenzia come il settore delle costruzioni presenti la maggior percentuale di aziende insolventi, che il Nord Ovest è la macro area geografica più sofferente seguita da un peggiorato Nord Est e che sono storicamente le Srl a incorrere maggiormente in procedure concorsuali, seguite dalle sempre più fragili ditte individuali. Partendo dallo studio dei default settoriali del triennio 2006/2008, Lince ha considerato le aziende a carico delle quali si e manifestato uno dei seguenti eventi: Amministrazione controllata Amministrazione giudiziaria Amministrazione straordinaria Concordato fallimentare Concordato preventivo Fallimento Liquidazione coatta amministrativa Liquidazione giudiziaria Sequestro giudiziario Stato di insolvenza Sequestro conservativo di quote La tabella sottostante indica la casistica degli eventi di default* presi in esame per lo studio: Fallim. Conc. prev. Liq.coatta amm. Liq. giudiz. Stato insolv. Amm.giudiz.Amm.straord. Conc. fall. Seq. giud. Seq.cons quote Totale Amm. Contr. Tabella 1 2

3 Analizzando le imprese in default per macro area geografica (grafico 1), risulta che in tutto il triennio in esame quasi il 30% delle attività in forte difficoltà finanziaria hanno sede nel Nord Ovest. Le imprese del Nord Est nel 2007 e nel 2008 sono peggiori di quelle del Centro e del Sud Italia, Isole comprese. In particolare nel 2008 il 23,5% delle aziende in default ha sede nell Italia Orientale, contro il 21,9% di attività operanti al Centro e il 17,4% al Sud. Nel 2006 invece, era il Centro ad ospitare il 25% delle imprese italiane insolventi contro il 16,6% del Nord Est e il 20,9% del Sud Italia. Le difficoltà del Nord Est sono legate principalmente alla ristrutturazione di imprese operanti in settori industriali maturi, in primo luogo il tessile e l abbigliamento, alla crisi delle imprese artigiane e del settore agricolo. Imprese in default per macro area geografica (valori %) Grafico 1 *La riforma fallimentare, entrata in vigore il 16 luglio 2006, ha certamente influito sul calo del numero dei fallimenti del 2007 poiché ha: ampliato l'area dei soggetti "non fallibili"; ampliato la possibilità per l'imprenditore in difficoltà di ricorrere a un concordato con i creditori; favorito un maggiore utilizzo delle procedure previste da leggi speciali. A gennaio 2008 e'entrato in vigore il decreto correttivo che ha riscritto alcune parti della nuova legge fallimentare. Tale decreto, pur rispecchiando l'impostazione non punitiva della riforma, ha modificato i requisiti di fallibilità poiché l'eccessiva riduzione dell'area della fallibilità venutasi a determinare con la legge del 2006, ha impedito di assoggettare a fallimento ed alle conseguenti sanzioni penali imprenditori in grado di raggiungere elevati livelli di indebitamento; il tutto con conseguente danno sia per i numerosi creditori insoddisfatti, che per il sistema economico in generale. Oltre a ciò, il decreto correttivo ha favorito il creditore ponendo a carico del debitore l onere di provare il mancato superamento, negli ultimi tre esercizi, dei limiti previsti per l esenzione dell impresa dal fallimento. Il maggior numero dei fallimenti del 2008 e quindi anche dovuto al fallimento di imprenditori che non sono stati in grado di fornire al Tribunale la prova richiesta non avendo depositato più i bilanci da tempo. I dati del 2008 (e l incremento rispetto al 2007) devono quindi essere interpretati tenendo presente il nuovo quadro normativo. La riforma ha inoltre abolito l amministrazione controllata (ovvero quella procedura concorsuale secondo la quale un imprenditore temporaneamente impossibilitato a pagare i propri debiti chiedeva al tribunale che la gestione della propria impresa e l'amministrazione dei propri beni fossero controllate per un periodo massimo di 2 anni, al fine di tutelare gli interessi dei creditori e cercare di evitare il fallimento) e ha riformato il concordato preventivo. 3

4 In termini di natura giuridica le Srl, pur rappresentando in Italia solo il 16,5% della imprese attive insieme alle Spa, sono le entità che storicamente falliscono di più e che, quindi, raggruppano il maggior numero di attività in default. Nel triennio in esame, le Srl insolventi sono passate dal 65,6% del 2006, al 69,1% del 2007 per arrivare al 66,2% del 2008 (grafico 2). Più solide risultano le Spa con percentuali di attività finanziariamente disequilibrate che vanno dal 5,5 del 2006 al 7,6 del Le ditte individuali, che sono ben il 63,8% delle imprese italiane attive, presentano una percentuale di default che va dal 9% all 11% nel triennio 2006/2008. Le società di persone (pari al 17,5% di tutte le imprese attive sul territorio nazionale) mostrano un trend di default in calo che va dal 19,7% del 2006 al 14,8% del Imprese in default per natura giuridica (valori %) Grafico 2 Analizzando le imprese in default per macro settore merceologico, sono le costruzioni a presentare la maggior percentuale di aziende insolventi nel periodo considerato. Nel 2008, il 17,59% delle aziende in default del campione sono attive nel settore delle costruzioni per scendere al 16,08% del 2007 e al 13,63% del Mantengono il secondo posto le imprese che erogano servizi alle imprese; alberghi e ristoranti occupano il terzo posto sia nel 2006 che nel 2008 mentre slittano alla quarta posizione nel 2007, superati dalle aziende che commercializzano all ingrosso alimentari e bevande. Procedendo nell analisi si osserva che complessivamente nel triennio non vi sono variazioni significative tra i settori con forti disequilibri finanziari (tabella 2). 4

5 I 10 settori peggiori ( Imprese in default per settore merceologico valori %) COSTRUZIONI 13,63 COSTRUZIONI 16,08 COSTRUZIONI 17,59 SERVIZI 8,02 SERVIZI 8,76 SERVIZI 8,17 ALBERGHI E RISTORANTI 7,78 ALIMENTARI E BEVANDE - INGROSSO 4,43 ALBERGHI E RISTORANTI 4,90 PRODOTTI IN METALLO 4,37 ALBERGHI E RISTORANTI 4,36 TRASPORTI 4,55 ALIMENTARI E BEVANDE - INGROSSO 3,41 PRODOTTI IN METALLO 3,95 PRODOTTI IN METALLO 4,08 ALIMENTARI E BEVANDE - DETTAGLIO 2,74 TRASPORTI 3,82 ALIMENTARI E BEVANDE - INGROSSO 3,17 ALTRE MACCHINE ED APPARECCHI ALTRE MACCHINE ED APPARECCHI TRASPORTI 2,68 MECCANICI 3,17 MECCANICI 2,56 AUTOVEICOLI - COMMERCIO 2,50 AUTOVEICOLI - COMMERCIO 2,79 ALIMENTARI E BEVANDE 2,39 ALTRE MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI 2,29 ABBIGLIAMENTO 2,35 ALIMENTARI E BEVANDE - DETTAGLIO 2,36 ABBIGLIAMENTO 1,72 ALIMENTARI E BEVANDE - DETTAGLIO 2,32 AUTOVEICOLI - COMMERCIO 2,34 Tabella 2 I settori più solidi nel triennio in esame, quindi con una percentuale di aziende in default contenuta sono: il farmaceutico, energia elettrica e gas, fibre sintetiche e artificiali, vetro, macchine utensili e per ufficio (tabella 3). I 10 settori migliori ( Imprese in default per settore merceologico valori %) STAMPA ED EDITORIA - DETTAGLIO 0,06 ALTRI METALLI NON FERROSI 0,07 CHIMICA PER L'INDUSTRIA 0,02 STAMPA ED EDITORIA - INGROSSO 0,06 VETRO - INGROSSO 0,03 ENERGIA ELETTRICA E GAS 0,02 VETRO - INGROSSO 0,06 MACCHINE UTENSILI 0,03 FARMACEUTICA 0,02 COMBUSTIBILI - INGROSSO 0,03 MACCHINE PER UFFICIO 0,03 FARMACEUTICA - DETTAGLI0 0,02 ENERGIA ELETTRICA E GAS 0,03 MACCHINE AGRICOLE 0,03 FIBBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI 0,02 FARMACEUTICA - DETTAGLIO 0,03 FILI E CAVI 0,03 FIBBRE SINTETICHE E ARTIF. INGROSSO 0,02 FIBBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI 0,03 FIBBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI 0,03 MACCHINE PER UFFICIO 0,02 MACCHINE TESSILI 0,03 FARMACEUTICA 0,03 MOBILI METALLICI 0,02 MACCHINE UTENSILI 0,03 ENERGIA ELETTRICA E GAS 0,03 VETRO 0,02 MINERALI NON METALLIFERI E NON ENERGETICI 0,03 ALTRI METALLI NON FERROSI - INGROSSO 0,03 VETRO - INGROSSO 0,02 5

6 Proseguendo nell indagine settoriale per i primi quattro mesi del 2009, tramite l analisi del rating Lince (che esprime la probabilità di insolvenza** dell impresa valutata -come indicato dalla tabella 4 -per i 12 mesi successivi), risulta che nel comparto produzione le aziende che presentano un rischio elevato, in condizioni di sostanziale insolvenza, e con bassa probabilità di far fronte agli impegni assunti a causa di squilibri economico-finanziari (rating Lince da C17 a C19) operano nei settori alberghi e ristoranti, agricoltura e caccia, minerali metalliferi, abbigliamento, orologi e gioielleria. Tabella 4 La maggior parte delle aziende del campione appartiene a macro settori produttivi classificati con rating da B14 a B16 che indicano scarsa capacità di onorare gli impegni assunti anche a breve termine. Tra questi, i settori con maggiore probabilità di insolvenza sono: costruzioni, servizi, apparecchiature ottiche, mobili in legno, industrie alimentari e delle bevande. Seguono con un rating che va da Ba11 a B13 le aziende con capacità sufficiente di onorare i debiti a breve termine che invece non è garantita a medio lungo termine appartenenti ai seguenti settori: chimica per l industria, macchine per ufficio, cicli e moto, mobili metallici, fonderie,macchine utensili, cemento, altri metalli non ferrosi, chimica di base, energia elettrica e gas, ferro e acciaio, metalli preziosi. Bene il settore farmaceutico e quello che produce fili e cavi con capacità sufficiente di onorare i debiti sia a breve termine che a medio lungo termine (tabella 5). **L evento di insolvenza, o di default, è rappresentato da tutte le condizioni che configurano l apertura o la sussistenza di procedure concorsuali, anche minori (fallimento, concordato, etc ). 6

7 Rating Lince e PDI (%): comparto produzione C17 - C19 PDI B14 B16 PDI Ba11 B13 PDI Baa8-Ba10 PDI ALBERGHI E RISTORANTI 2,97 COSTRUZIONI 2,26 CHIMICA PER L'INDUSTRIA 1,60 FARMACEUTICA 1,16 AGRICOLTURA E CACCIA 2,59 SERVIZI 2,21 MACCHINE PER UFFICIO 1,60 FILI E CAVI 1,15 MINERALI METALLIFERI 2,41 APPARECCHIATURE OTTICHE 2,18 CICLI E MOTO 1,59 ABBIGLIAMENTO 2,38 MOBILI IN LEGNO 2,15 MOBILI METALLICI 1,59 OROLOGI E GIOIELLERIA 2,34 INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE 2,14 FONDERIE 1,57 MAGLIERIA 2,10 MACCHINE UTENSILI 1,57 MINERALI NON METALLIFERI E NON ENERGETICI 2,09 CEMENTO, CALCE E GESSO 1,52 ALTRI METALLI NON LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO 2,07 FERROSI 1,48 TRASPORTI 2,06 CHIMICA DI BASE 1,47 MAGAZZINAGGIO 2,04 ENERGIA ELETTRICA E GAS 1,42 INDUSTRIE TESSILI 2,03 FERRO E ACCIAIO 1,41 ELABORATORI DATI 2,02 METALLI PREZIOSI 1,33 CALZATURE 2,01 ALTRI MEZZI DI TRASPORTO 2,01 STAMPA ED EDITORIA 2,01 MACCHINE AGRICOLE 1,98 PRODOTTI IN METALLO 1,93 VETRO 1,91 CERAMICA E PIASTRELLE 1,90 ELETTRONICA PER CONSUMO 1,86 ALTRE MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI 1,86 MACCHINE TESSILI 1,84 CHIMICA PER CONSUMO 1,83 PLASTICA 1,79 MACCHINE ELETTRICHE PER USO INDUSTRIALE 1,78 FIBBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI 1,75 PRODOTTI PER L'EDILIZIA 1,72 CARTA E PRODOTTI IN CARTA 1,72 ELETTRODOMESTICI 1,69 AUTOVEICOLI 1,69 STRUMENTI DI MISURA E PRECISIONE 1,63 PRODOTTI IN GOMMA 1,62 Tabella 5 Nel comparto ingrosso, i settori ceramica e piastrelle, mobili in legno e maglieria sono i più rischiosi con maggiore probabilità di default (rating da C17 a C19), seguono abbigliamento, calzature, macchine per ufficio, elaboratori dati, orologi e gioielleria tra i primi 5 settori con rating da B14 a B16 che mostrano una scarsa capacità di onorare gli impegni sia a breve che a medio lungo termine. 7

8 Minore probabilità di default per i settori ferro e acciaio, altri metalli non ferrosi, fibre sintetiche e artificiali e farmaceutica le cui aziende hanno sufficiente liquidità per onorare gli impegni a breve termine (tabella 6) Rating Lince e PDI (%): comparto ingrosso C17 - C19 PDI B14 B16 PDI Ba11 B13 PDI CERAMICA E PIASTRELLE 2,68 ABBIGLIAMENTO 2,25 FERRO E ACCIAIO 1,57 MOBILI IN LEGNO 2,30 CALZATURE 2,21 ALTRI METALLI NON FERROSI 1,54 MAGLIERIA 2,29 MACCHINE PER UFFICIO 2,20 FIBBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI 1,38 ELABORATORI DATI 2,20 FARMACEUTICA 1,37 OROLOGI E GIOIELLERIA 2,20 CHIMICA PER CONSUMO 2,19 TEMPO LIBERO 2,14 CARTA E PRODOTTI IN CARTA 2,07 ALTRE MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI 2,07 PELLI 2,04 PRODOTTI TESSILI 2,04 MACCHINE UTENSILI 2,04 CHIMICA PER L'INDUSTRIA 2,03 ELETTRODOMESTICI 2,02 AGRICOLTURA E CACCIA 2,01 PRODOTTI ALIMENTARI E DELLE BEVANDE 2,01 CHIMICA DI BASE 2,00 STAMPA ED EDITORIA 1,99 APPARECCHIATURE OTTICHE 1,98 MACCHINE AGRICOLE 1,96 LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO 1,96 COMBUSTIBILI 1,77 ELETTRONICA PER CONSUMO 1,77 MACCHINE TESSILI 1,70 PETROLIFERI 1,69 Tabella 6 A valle della filiera, e il comparto al dettaglio che presenta una maggiore probabilità di insolvenza con imprese classificate con rating che va da C17 a B16. Dall agricoltura e la caccia alle calzature la probabilità di insolvenza e elevata a causa di forti squilibri economico finanziari, mentre dai prodotti in gomma agli autoveicoli si denota una scarsa probabilità di onorare gli impegni assunti (tabella 7). 8

9 Rating Lince e PDI (%): comparto dettaglio C17 C19 PDI B14 B16 PDI AGRICOLTURA E CACCIA 2,77 PRODOTTI IN GOMMA 2,27 APPARECCHIATURE OTTICHE 2,69 FARMACEUTICA 2,24 CARTA E PRODOTTI IN CARTA 2,59 PRODOTTI PER L'EDILIZIA 2,15 ABBIGLIAMENTO 2,58 ELETTRONICA PER CONSUMO 2,14 OROLOGI E GIOIELLERIA 2,50 MACCHINE AGRICOLE 2,13 CHIMICA PER CONSUMO 2,49 PRODOTTI IN METALLO 2,12 MAGLIERIA 2,47 PETROLIFERI 2,11 TEMPO LIBERO 2,44 ELETTRODOMESTICI 2,10 PRODOTTI ALIMENTARI E DELLE BEVANDE 2,38 AUTOVEICOLI 1,80 STAMPA ED EDITORIA 2,34 MOBILI IN LEGNO 2,31 VIAGGI E TURISMO 2,31 PRODOTTI TESSILI 2,29 CALZATURE 2,29 Tabella 7 In sintesi, la produzione in alcuni settori era già in difficoltà nella prima parte del 2008, soprattutto nei comparti dell industria pesante (materiali da costruzione, gomma e materie plastiche), ma anche in quelli del legno e dei prodotti in legno, della carta e della stampa. In altri settori il calo è iniziato nell ultimo trimestre del 2008: trattasi dei settori tipici del made in Italy, sia quelli più tradizionali (tessile, abbigliamento, calzature) sia quelli della metalmeccanica (prodotti in metallo, macchinari e attrezzature). Tiene invece il settore farmaceutico. 9

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA

INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI L andamento dell Industria di Roma e Provincia nel quarto trimestre del 2002 è risultato sostanzialmente negativo. Con riferimento al Comune, i

Dettagli

AZIENDE INTERESSATE DALLA CIGS NEL 2011

AZIENDE INTERESSATE DALLA CIGS NEL 2011 IL MERCATO DEL LAVORO NELLA PROVINCIA DI MODENA: ANDAMENTO CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI STRAORDINARIA E DEGLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA (CIGS E CIGO) NEL 2011 L andamento del mercato del lavoro nella provincia

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

L Umbria tra terziarizzazione e presenza manifatturiera. Elisabetta Tondini

L Umbria tra terziarizzazione e presenza manifatturiera. Elisabetta Tondini L Umbria tra terziarizzazione e presenza manifatturiera Elisabetta Tondini Procede anche in Umbria il processo di terziarizzazione. Dai dati strutturali alcuni segnali di cambiamento Il percorso Sul rapporto

Dettagli

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE 19 CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE INDAGINE ANNUALE SUL SISTEMA DEI CONTI DELLE IMPRESE L indagine sul Sistema dei Conti delle Imprese (SCI) condotta dall ISTAT, già indagine sul prodotto lordo, fornisce

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

Flash Industria 4.2011

Flash Industria 4.2011 15 febbraio 2011 Flash Industria 4.2011 Nel quarto trimestre 2011, sulla base dell'indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una flessione del -1,4 per cento rispetto allo stesso

Dettagli

Le imprese e l accesso al credito. Le dinamiche del mercato e il ruolo delle garanzie

Le imprese e l accesso al credito. Le dinamiche del mercato e il ruolo delle garanzie Le imprese e l accesso al credito. Le dinamiche del mercato e il ruolo delle garanzie Gianmarco Paglietti Consorzio Camerale per il credito e la finanza Cremona, 17 giugno 2013 L economia nel 2012 PIL

Dettagli

delle Partecipate e dei fornitori

delle Partecipate e dei fornitori ... I pagamenti della Pubblica Amministrazione,......... L u g l i o 2 0 1 4 Debito PA: miglioramenti più contenuti nel primo trimestre... Sintesi dei risultati C ontinuano nei primi tre mesi del 2014

Dettagli

NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA ANNO 2010 3 TRIMESTRE

NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA ANNO 2010 3 TRIMESTRE NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA ANNO 3 TRIMESTRE Camera di Commercio di Modena Via Ganaceto, 134 41100 Modena Tel. 059 208423 http://www.mo.camcom.it Natalità

Dettagli

Flash Industria 3.2011

Flash Industria 3.2011 08 novembre 2011 Flash Industria 3.2011 Nel terzo trimestre 2011, sulla base dell'indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una crescita del +2,0 per cento rispetto allo stesso

Dettagli

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO

L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Venezia, 10 novembre 2008 COMUNICATO STAMPA Indagine congiunturale di Unioncamere del Veneto sulle imprese manifatturiere III trimestre 2008 L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Trimestre negativo

Dettagli

Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%)

Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%) Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%) Pubblicato dall Istituto di Statistica il bollettino di maggio. Crescono su base annua i numeri delle aziende

Dettagli

Le esportazioni delle regioni italiane

Le esportazioni delle regioni italiane 17 marzo 2004 Le esportazioni delle regioni italiane Anno 2003 Nel 2003 il valore delle esportazioni italiane ha registrato una flessione del 4 per cento rispetto al 2002. Dal punto di vista territoriale,

Dettagli

VALUTAZIONE DELL IMPATTO DELLA CRISI ECONOMICA SULLE PMI ITALIANE ED ADEGUAMENTO DEGLI STUDI DI SETTORE

VALUTAZIONE DELL IMPATTO DELLA CRISI ECONOMICA SULLE PMI ITALIANE ED ADEGUAMENTO DEGLI STUDI DI SETTORE VALUTAZIONE DELL IMPATTO DELLA CRISI ECONOMICA SULLE PMI ITALIANE ED ADEGUAMENTO DEGLI STUDI DI SETTORE 1 2 Analisi dell'andamento delle operazioni attive 2008 rispetto al 2007 206 Studi di Settore In

Dettagli

TREND Tecnologia ed innovazione per il Risparmio e l efficienza ENergetica Diffusa

TREND Tecnologia ed innovazione per il Risparmio e l efficienza ENergetica Diffusa TREND Tecnologia ed innovazione per il Risparmio e l efficienza ENergetica Diffusa Il progetto Trend: prime analisi sull efficacia dello strumento e sul patrimonio di dati acquisito Stefania Ghidorzi Cestec

Dettagli

Distretti urbani ed extra-urbani: recenti trasformazioni delle

Distretti urbani ed extra-urbani: recenti trasformazioni delle Distretti urbani ed extra-urbani: recenti trasformazioni delle agglomerazioni industriali italiane Giovanni Iuzzolino e Marcello Pagnini (Banca d Italia) Giovedì 21 marzo 2013, Unioncamere - Roma Il lavoro

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 23 giugno 2015 Aprile 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA Ad aprile il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra una diminuzione dello 0,6% rispetto a marzo, con variazioni

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 22 luglio 2015 Maggio 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA Allo scopo di fornire informazioni statistiche integrate, a partire dalla diffusione odierna, il comunicato è arricchito di un paragrafo

Dettagli

Saldi delle posizioni lavorative dal 30 giugno 2008 per genere e cittadinanza

Saldi delle posizioni lavorative dal 30 giugno 2008 per genere e cittadinanza LA GRANDE CRISI RACCONTATA DAI NUMERI di Maurizio Gambuzza Saldi delle posizioni lavorative dal 3 giugno 28 per genere e cittadinanza 5-5 -1-15 -2-25 Uomini italiani Donne italiane Uomini stranieri Donne

Dettagli

PRODUZIONE INDUSTRIALE

PRODUZIONE INDUSTRIALE 9 maggio 2014 marzo 2014 PRODUZIONE INDUSTRIALE A marzo 2014 l indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,5% rispetto a febbraio. Nella media del trimestre gennaio-marzo

Dettagli

A.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO

A.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO A.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO A.4.1 Le unità locali Le unità locali presenti sul territorio della provincia di Ferrara, al Censimento dell Industria e dei Servizi 2001, erano 32.101, in aumento, rispetto al

Dettagli

OSSERVATORIO ECONOMICO

OSSERVATORIO ECONOMICO Nell ultimo trimestre del 2013 gli indicatori di produzione (-5,8%), fatturato (-5,1%), ordinativi (-7,3%) e export (-0,4%) si riportano a valori sostanzialmente simili a quelli del secondo trimestre,

Dettagli

CAPITOLO 5 LE ATTIVITÀ ECONOMICHE

CAPITOLO 5 LE ATTIVITÀ ECONOMICHE CAPITOLO 5 LE ATTIVITÀ ECONOMICHE 5.1 - Imprese dei settori industria e servizi Al Censimento intermedio dell Industria e dei Servizi (31 dicembre1996) sono state rilevate 3.494 imprese 1 di tipo industriale

Dettagli

TAV. A.2.1 - VALORE DELLE IMPORTAZIONI ED ESPORTAZIONI PER MERCE - CLASSIFICAZIONE MERCI PER ATTIVITA' ECONOMICA (CPATECO) - CAGLIARI

TAV. A.2.1 - VALORE DELLE IMPORTAZIONI ED ESPORTAZIONI PER MERCE - CLASSIFICAZIONE MERCI PER ATTIVITA' ECONOMICA (CPATECO) - CAGLIARI TAV. A.1.1 - VALORE DELLE ED PER - CLASSIFICAZIONE MERCI PER ATTIVITA' ECONOMICA (CPATECO) - SARDEGNA 2002 2003 2004 2005 2006 2007 (a) AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 117.278 120.905 123.364 112.785

Dettagli

3.7 Consumi energetici

3.7 Consumi energetici 3.7 Consumi energetici L impiego principale dell energia da parte dei cittadini nel territorio provinciale avviene: 1) per usi domestici e produttivi (agricoltura, industria, terziario) - Energia elettrica

Dettagli

Capitolo 24. Risultati economici delle imprese

Capitolo 24. Risultati economici delle imprese Capitolo 24 Risultati economici delle imprese 24. Risultati economici delle imprese Per saperne di più... Eurostat. http://europa. eu.int/comm/eurostat. Imf. World economic outlook. Washington: 2012.

Dettagli

L Italia. in Russia. I numeri della presenza italiana in Russia. Esportazioni (2008): 10,5 miliardi (3% del totale export Italia)

L Italia. in Russia. I numeri della presenza italiana in Russia. Esportazioni (2008): 10,5 miliardi (3% del totale export Italia) L Italia in Russia I numeri della presenza italiana in Russia Esportazioni (2008): 10, miliardi (3% del totale export Italia) La Russia è il 7 paese cliente dell Italia (dopo Germania, Francia, Spagna,

Dettagli

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014

UMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014 UMBRIA Import - Export caratteri e dinamiche 2008-2014 ROADSHOW PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE Perugia, 18 dicembre 2014 1 Le imprese esportatrici umbre In questa sezione viene proposto

Dettagli

Veneto. Interscambio commerciale con il Kazakhstan

Veneto. Interscambio commerciale con il Kazakhstan Veneto. Interscambio commerciale con il Kazakhstan Gian Angelo Bellati Segretario Generale Unioncamere Veneto Inaugurazione Consolato Onorario della Repubblica del Kazakhstan 29 gennaio 2013 Venezia www.unioncamereveneto.it

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Aprile 2008. Analisi dell andamento del mercato del lavoro e dei fabbisogni formativi nella provincia di Livorno

Aprile 2008. Analisi dell andamento del mercato del lavoro e dei fabbisogni formativi nella provincia di Livorno FABBISOGNI FORMATIVI E MERCATO DEL LAVORO Aprile 2008 Analisi dell andamento del mercato del lavoro e dei fabbisogni formativi nella provincia di Livorno L economia provinciale All interno dell economia

Dettagli

I risultati di una indagine di Certiquality su un campione di aziende certificate

I risultati di una indagine di Certiquality su un campione di aziende certificate I risultati di una indagine di Certiquality su un campione di aziende certificate Certiquality ha condotto uno studio presso le aziende certificate secondo la norma BS OHSAS 18001 per verificare l ammontare

Dettagli

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI

INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI RISULTATI GENERALI Nel settore dei Servizi, come noto, sono presenti realtà produttive molto varie e tra loro non omogenee. Il settore ha dato nel complesso segni di

Dettagli

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA

FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA 23 dicembre 2015 Ottobre 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA A ottobre il fatturato dell industria, al netto della stagionalità, registra un incremento del 2,0% rispetto a settembre, con variazioni

Dettagli

IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA ROMAGNA

IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA ROMAGNA SMAIL Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro BOLOGNA IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA ROMAGNA Aggiornamento al 31 dicembre 2011 30 ottobre 2012 Sistema informativo SMAIL Emilia Romagna

Dettagli

CONTRATTI COLLETTIVI E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI

CONTRATTI COLLETTIVI E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI 29 aprile 2013 Marzo 2013 CONTRATTI COLLETTIVI E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI Alla fine di marzo 2013 i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica corrispondono al 59,2% degli

Dettagli

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena 5indicatori REGISTRO IMPRESE: si rafforza la struttura imprenditoriale I dati della movimentazione a fine settembre 213 in provincia di SALDO TRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI Nel 3 trimestre del 213 il tessuto

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO 13. Commercio STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA E FARMACEUTICA 3.

Dettagli

L interscambio commerciale tra Italia e India Anni 2000-2006

L interscambio commerciale tra Italia e India Anni 2000-2006 6 febbraio 2007 L interscambio commerciale tra Italia e India Anni 2000-2006 Ufficio della comunicazione Tel. +39 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel. + 39 06 4673.3106 Informazioni

Dettagli

INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013

INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013 INDAGINE CONGIUNTURALE SULLE PREVISIONI DI ANDAMENTO DELL INDUSTRIA IN LIGURIA NEL TERZO TRIMESTRE 2013 Le previsioni delle imprese manifatturiere liguri per il terzo trimestre 2013 hanno confermato alcuni

Dettagli

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA

Dettagli

COMMERCIO CON L ESTERO

COMMERCIO CON L ESTERO 17 novembre 014 Settembre 014 COMMERCIO CON L ESTERO Rispetto al mese precedente, a settembre 014 si rileva un aumento sia delle esportazioni (+1,5%) sia delle importazioni (+1,6%). L aumento congiunturale

Dettagli

RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 -

RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 - RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 - L analisi congiunturale di TRENDER: indicatori di domanda fatturato totale - totale settori fatturato interno - totale settori 115 105,00 113,74 102,97 115,55 108,51

Dettagli

Capitolo 14. Industria

Capitolo 14. Industria Capitolo 14 Industria 14. Industria Questo capitolo raccoglie informazioni sul settore dell industria in senso stretto, escluse cioè le costruzioni per le quali si rinvia all apposito capitolo. Un primo

Dettagli

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE

1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IL SISTEMA IMPRENDITORIALE 1 1.1 Le imprese attive per settore e forma giuridica Nei primi tre mesi del 2015 risultano iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi 21.784 posizioni,

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

CORSI: R.L.S. R.S.P.P.

CORSI: R.L.S. R.S.P.P. Prof. Francesco Di Cosmo info@studiodicosmo.it CORSI: R.L.S. R.S.P.P. 1 Corso R.L.S. (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è una persona eletta

Dettagli

La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto

La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto La CSR in Italia. Alcune tendenze in atto Sodalitas Social Solution www.sodalitas.socialsolution.it Sodalitas Social Solution è l Osservatorio on line sulla Responsabilità e la Sostenibilità delle Aziende,

Dettagli

PROVINCIA DI PISTOIA. CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA PER SETTORE MERCEOLOGICO. SERIE STORICA 1998-2008. Valori assoluti (milioni di KWh).

PROVINCIA DI PISTOIA. CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA PER SETTORE MERCEOLOGICO. SERIE STORICA 1998-2008. Valori assoluti (milioni di KWh). PROVINCIA DI PISTOIA. CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA PER SETTORE MERCEOLOGICO. SERIE STORICA 1998-2008. Valori assoluti (milioni di KWh). AGRICOLTURA 16,3 17,4 17,0 17,5 18,2 20,2 20,8 22,9 23,2 22,8 23,4

Dettagli

Note per la lettura dei report

Note per la lettura dei report Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero

Dettagli

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014

Regione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

PROGRAMMA CORSO ASPP/RSPP mod. B

PROGRAMMA CORSO ASPP/RSPP mod. B PROGRAMMA CORSO ASPP/RSPP mod. B Essendo un modulo di specializzazione, esso tratta la natura dei rischi presenti nei luoghi di lavoro, correlati alle specifiche attività lavorative. La sua durata varia

Dettagli

Introduzione 10 INTRODUZIONE

Introduzione 10 INTRODUZIONE Introduzione Il Rapporto 2002 sull Economia romana consente di trarre qualche considerazione positiva sull andamento del sistema produttivo e del tessuto sociale dell area romana. Come si vedrà, da questa

Dettagli

Bilanci industria. 2009, l'anno della grande crisi

Bilanci industria. 2009, l'anno della grande crisi via dei Muredei, TRENTO t. /99-9 f. /9 e-mail: ufficio.stampa@cgil.tn.it UFFICIO STAMPA www.cgil.tn.it Bilanci industria. 9, l'anno della grande crisi L'analisi sui conti economici di 7 società e gruppi

Dettagli

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano La forza lavoro femminile Il mercato del lavoro in provincia di Bolzano è caratterizzato da un alto tasso di partecipazione, sia rispetto

Dettagli

EvoluzionE E cifre sull agro-alimentare CredIto I trimestre 2014

EvoluzionE E cifre sull agro-alimentare CredIto I trimestre 2014 AGRItrend Evoluzione e cifre sull agro-alimentare Credito I trimestre 2014 A 4 CREDITO impieghi per il settore agricolo. In particolare, tutte le circoscrizioni hanno mostrato una tendenza all aumento

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011 Imprese nel complesso In Lombardia, nel secondo trimestre del 2011 le anagrafi camerali registrano un saldo positivo di 6.804 unità. Alla fine di giugno

Dettagli

13. Consumi di energia elettrica

13. Consumi di energia elettrica 13. Consumi di energia elettrica Nel corso del 2005 è proseguita la crescita sostenuta dei consumi di energia elettrica a Roma, a cui si contrappone una certa stabilità nella congiuntura economica provinciale

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2009 le anagrafi camerali registrano un saldo negativo di 2.536 unità. Alla fine di marzo

Dettagli

2. RIEPILOGO NAZIONALE

2. RIEPILOGO NAZIONALE 2. Nel 2005, come già anticipato nella nota semestrale concernente l andamento delle compravendite nel II semestre 2005 pubblicata nel mese di marzo 2006, continua l incremento del volume di compravendite,

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI CALTANISSETTA

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI CALTANISSETTA CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 2 TRIMESTRE 2014 TAVOLE CONGIUNTURALI Elaborazioni a: Giugno 2014 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità trimestrale Dinamismo

Dettagli

3. LA DINAMICA TRIMESTRALE DELLE IMPRESE ATTIVE

3. LA DINAMICA TRIMESTRALE DELLE IMPRESE ATTIVE 3. LA DINAMICA TRIMESTRALE DELLE IMPRESE ATTIVE L analisi in chiave congiunturale della demografia delle imprese deve essere presa con cautela: le decisioni relative all avvio o alla cessazione di un attività

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI ISERNIA

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI ISERNIA CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 2 TRIMESTRE 2015 TAVOLE CONGIUNTURALI Elaborazioni a: Giugno 2015 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità trimestrale Dinamismo

Dettagli

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI

CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 2 TRIMESTRE 2015 TAVOLE CONGIUNTURALI Elaborazioni a: Giugno 2015 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità trimestrale Dinamismo

Dettagli

I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI PER IL 2013 Il Sistema Informativo Excelsior a supporto delle politiche del

I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI PER IL 2013 Il Sistema Informativo Excelsior a supporto delle politiche del I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE DELL INDUSTRIA E DEI SERVIZI PER IL 2013 Il Sistema Informativo Excelsior a supporto delle politiche del lavoro e della formazione Conferenza stampa 23 luglio 2013

Dettagli

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica

Figura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati

Dettagli

STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO

STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO 8. Industria alimentare e delle bevande STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA

Dettagli

SMAIL IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA. Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro. Aggiornamento al 30 giugno 2011 BOLOGNA

SMAIL IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA. Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro. Aggiornamento al 30 giugno 2011 BOLOGNA SMAIL Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro BOLOGNA IMPRESE E OCCUPAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA Aggiornamento al 30 giugno 2011 10 maggio 2012 Sistema informativosmail Emilia-Romagna Aggiornamento

Dettagli

L uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese Anni 2003-2004

L uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese Anni 2003-2004 9 giugno 2005 L uso delle tecnologie dell informazione e della comunicazione nelle imprese Anni 2003-2004 Ufficio della comunicazione Tel. + 39 06.4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.

Dettagli

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE 21 CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE I dati presentati in questo capitolo provengono dalle rilevazioni annuali sui risultati economici delle imprese, condotte in base a quanto disposto dal Regolamento UE N.

Dettagli

NOTA STUDIO CONFESERCENTI

NOTA STUDIO CONFESERCENTI Ufficio Stampa NOTA STUDIO CONFESERCENTI IMPRESE, STUDIO CONFESERCENTI: GLI IMMIGRATI RESISTONO MEGLIO ALLA CRISI: NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012 LE IMPRESE INDIVIDUALI CON TITOLARI EXTRA UE CRESCONO DI

Dettagli

Analisi dell andamento congiunturale del mercato del credito in Italia e in Emilia-Romagna

Analisi dell andamento congiunturale del mercato del credito in Italia e in Emilia-Romagna Analisi dell andamento congiunturale del mercato del credito in Italia e in Emilia-Romagna Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo 15 giugno 2 Italia Marzo 2 ha convalidato il leggero miglioramento

Dettagli

Annuario Istat-Ice 2008

Annuario Istat-Ice 2008 Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 14 DICEMBRE 2009 INDICE 1. Overview...6 1.1 La propensione all investimento dei POE...6 1.2 Analisi territoriale...13 1.3 Analisi

Dettagli

Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita

Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita A cura del Centro Studi Confindustria Toscana Qualche dato generale Gli investimenti diretti dall estero in Italia Secondo i dati dell Ufficio Italiano

Dettagli

OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE

OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE 1/2 3,6k 1k 1,5k OSSERVATORIO SUI PROTESTI E I PAGAMENTI DELLE IMPRESE DICEMBRE #17 (2 a+2b) 12,5% 75,5% 1.41421356237 2 RITARDI AI MINIMI E PROTESTI IN FORTE CALO NEL TERZO TRIMESTRE SINTESI DEI RISULTATI

Dettagli

Ecco come varia la % dello stipendio destinata all affitto in base alla professione

Ecco come varia la % dello stipendio destinata all affitto in base alla professione MIOAFFITTO.IT Ecco come varia la % dello stipendio destinata all affitto in base alla professione Maggio 2014 05/05/2014 PERCENTUALE DELLO STIPENDIO DESTINATO AL PAGAMENTO DELL AFFITTO, DIVISO PER CATEGORIE

Dettagli

Indice della produzione industriale Dicembre 2008

Indice della produzione industriale Dicembre 2008 1 febbraio 9 Indice della produzione industriale Dicembre 8 In conformità con i requisiti del programma SDDS del Fondo monetario internazionale, l'istat diffonde un calendario annuale dei comunicati stampa

Dettagli

Sistema Informativo Excelsior

Sistema Informativo Excelsior Sistema Informativo Excelsior Sintesi dei principali risultati - 2011 SOMMARIO TAVOLE STATISTICHE Appendice 1 Corrispondenza tra la classificazione di attività economica ATECO 2007 e i settori EXCELSIOR

Dettagli

DECRETO FORMAZIONE NUOVI ACCORDI STATO, REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO SULLA FORMAZIONE

DECRETO FORMAZIONE NUOVI ACCORDI STATO, REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO SULLA FORMAZIONE CUREZZA DECRETO FORMAZIONE pressmaster - Fotolia.com NUOVI ACCORDI STATO, REGIONI E PROVINCE AUTOME DI TRENTO E BOLZA SULLA FORMAZIONE Gli Accordi Stato-Regioni, pubblicati in G.U. l 11 Gennaio 2012, stabiliscono

Dettagli

I debitori delle aziende del Triveneto. Aggiornamento al I trimestre 2011

I debitori delle aziende del Triveneto. Aggiornamento al I trimestre 2011 Aggiornamento al I trimestre 2011 Maggio 2011 Prefazione L analisi ha l obiettivo di verificare come sia cambiato il profilo delle aziende cattivi pagatori, cioè delle aziende verso le quali è stata effettuata

Dettagli

Documento non definitivo

Documento non definitivo STUDIO DI SETTORE UD42U ATTIVITÀ 26.70.11 FABBRICAZIONE DI ELEMENTI OTTICI E STRUMENTI OTTICI DI PRECISIONE ATTIVITÀ 26.70.20 FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE FOTOGRAFICHE E CINEMATOGRAFICHE ATTIVITÀ 27.31.02

Dettagli

Accordi di Cassa Integrazione Guadagni in deroga sottoscritti in sede Regionale ai sensi art. 2.2. linee guida anno 2012

Accordi di Cassa Integrazione Guadagni in deroga sottoscritti in sede Regionale ai sensi art. 2.2. linee guida anno 2012 Accordi di Cassa Integrazione Guadagni in deroga sottoscritti in sede Regionale ai sensi art. 2.2. linee guida anno 2012 MONITORAGGIO accordi sottoscritti al 31 ottobre 2012 1. Nota introduttiva Dal 1

Dettagli

POSIZIONAMENTO DI MERCATO E STRATEGIE DI FILIERA DELLE MEDIE IMPRESE DEL NORD-OVEST OVEST. Claudio Gagliardi e Domenico Mauriello

POSIZIONAMENTO DI MERCATO E STRATEGIE DI FILIERA DELLE MEDIE IMPRESE DEL NORD-OVEST OVEST. Claudio Gagliardi e Domenico Mauriello POSIZIONAMENTO DI MERCATO E STRATEGIE DI FILIERA DELLE MEDIE IMPRESE DEL NORD-OVEST OVEST Claudio Gagliardi e Domenico Mauriello Centro Studi Unioncamere Brescia, 26 febbraio 2007 L INSERIMENTO DELLE MEDIE

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;

Dettagli

OSSERVATORIO STATISTICO

OSSERVATORIO STATISTICO OSSERVATORIO STATISTICO IN INTERPORTO BOLOGNA IL TRASPORTO CAMIONISTICO DI MERCI IN INTERPORTO BOLOGNA INDAGINE ANNUALE 2013 EXECUTIVE REPORT ES1. Il movimento merci dell Interporto di Bologna nel 2013

Dettagli

Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014

Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014 Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014 Il Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova rende

Dettagli

L efficienza nei processi industriali e nei prodotti

L efficienza nei processi industriali e nei prodotti Workshop Tecnologia, R&S, mercati: le nuove frontiere delle energie rinnovabili 23 maggio 2008 L efficienza nei processi industriali e nei prodotti Marco Masoero Dipartimento di Energetica Politecnico

Dettagli

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014

Innovare in Filiere Tradizionali. Federchimica 19-05-2014 Innovare in Filiere Tradizionali Federchimica 19-05-2014 Icap Leather chem L Azienda, fondata nel 1944, a seguito di espansione e di variazioni nell assetto societario acquisisce la denominazione di Icap

Dettagli

Applicazioni contrattuali

Applicazioni contrattuali 28 agosto Luglio CONTRATTI COLLETTIVI E RETRIBUZIONI CONTRATTUALI Alla fine di luglio i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 6% degli occupati dipendenti

Dettagli

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring La finanza delle imprese tra crisi e ripresa Mario Valletta Università degli Studi

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Bolzano. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Bolzano. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Provincia autonoma di Bolzano Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 settembre 2015 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA CRESME IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA Sintesi dello studio generale 2006 a cura di Federico Della Puppa I RISULTATI PRINCIPALI I risultati principali Prosegue

Dettagli

Dalla lettura dei dati pubblicati lo scorso primo

Dalla lettura dei dati pubblicati lo scorso primo LE ESPORTAZIONI ITALIANE A LIVELLO TERRITORIALE Nel corso dei primi nove mesi del 2015, l 80% delle regioni italiane ha conosciuto incrementi su base tendenziale delle proprie esportazioni. % 150 130 110

Dettagli

Sviluppo & Ambiente S.r.l.

Sviluppo & Ambiente S.r.l. Sviluppo & Ambiente S.r.l. via G. Leopardi, 231 80125 Napoli tel. 081/5937455 333/9996324 www.sviluppoeambiente.it CORSO PER COORDINATORE IN MATERIA DI SICUREZZA E DI SALUTE DURANTE LA PROGETTAZIONE E

Dettagli

IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA. (aggiornamento maggio 2015)

IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA. (aggiornamento maggio 2015) IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA (aggiornamento maggio 2015) Il Sistema Legno-Mobile Sedia costituisce uno degli assi portanti del manifatturiero in Provincia di Udine

Dettagli

CUBA Congiuntura Economica

CUBA Congiuntura Economica CUBA Congiuntura Economica Durante il 2011 l economia cubana ha avviato graduali riforme del sistema economico. Il tasso annuale di crescita del prodotto interno lordo dovrebbe attestarsi al 2.7% nel 2011.

Dettagli