PROTOCOLLO GESTIONE DELLA SICUREZZA

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1 PROTOCOLLO DI GESTIONE DELLA SICUREZZA PROCEDURE E MODULISTICA COORDINATORE DEI REFERENTI PER LA SICUREZZA DELL I. C. DI CAPIAGO INTIMIANO BELLANTE LUISA 1

2 Premessa TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA La salute è il bene primario e variabile di ogni individuo; lo stato di salute rappresenta, sul luogo di lavoro, una buona integrazione tra uomo e ambiente. Tutelare la salute significa cercare di evitare l esposizione dei lavoratori ad agenti pericolosi che possono provocare malattie professionali. La sicurezza è il bene primario e variabile di ogni individuo; rappresenta, sul luogo di lavoro, una buona integrazione tra uomo e ambiente di lavoro. Tutelare la sicurezza significa cercare di evitare eventi infortunistici. La tutela del lavoratore nei luoghi di lavoro si concretizza con azioni volte a garantire la salute e la sicurezza che si associano, inevitabilmente, alle condizioni di PERICOLO e RISCHIO. Il primo è associato alla potenzialità di una determinata entità di causare un danno più o meno grande, alle persone o all ambiente; il secondo si riferisce invece alla possibilità o alla frequenza con la quale può verificarsi un evento dannoso. Il rischio rappresenta inoltre la conseguenza, cioè il DANNO, che un pericolo può produrre sulle persone o sull ambiente e quindi la possibilità di farsi male. La corretta strategia d intervento per fare fronte ad un rischio è quella che permette di: ELIMINARE IL RISCHIO; RIDURLO AL MINIMO POSSIBILE; STIMARE IL DANNO IPOTIZZABILE; CONTROLLARE IL RISCHIO RESIDUO. Le figure attivamente coinvolte in questo processo di gestione della sicurezza sono: DATORE DI LAVORO: è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore e che ha la responsabilità dell impresa ovvero dell unità produttiva, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa. RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP): Persona designata dal datore di lavoro in possesso di determinate capacità e requisiti professionale previsti dall art. 8 bis. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (SPP): insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all azienda finalizzati all attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali dell azienda. RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS): persona, ovvero persone, eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. MEDICO COMPETENTE: medico che deve possedere titoli specifici es. specializzazione in medicina del lavoro o in medicina preventiva dei lavoratori 2

3 Il D.Lgs. 626/94, ora sostituito dal D. Lgs. 81/2008, ha introdotto nel nostro ordinamento aspetti che configurano una nuova frontiera di prevenzione globale. Si intende per PREVENZIONE un termine specifico che nella sfera del prevedibile consente, a fronte di un analisi intelligente dei possibili sviluppi, di anticipare i tempi e gli eventi. La prevenzione non si concilia con l improvvisazione, perciò richiede sempre particolari doti cognitive e una vigile e costante attenzione. Fino a qualche decennio fa le norme di prevenzione nei luoghi di lavoro privilegiavano soprattutto la PREVENZIONE OGGETTIVA cioè il Datore di Lavoro doveva garantire il diritto alla sicurezza di tutti i dipendenti senza che questi ultimi partecipassero in modo attivo nel fare sicurezza. Esempi di tale normativa tuttora in vigore sono: - D.P.R. 547/55 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. - D.P.R. 303/56 Norme generali per l igiene del lavoro. Nella normativa di più recente emanazione, in particolare a seguito dell entrata in vigore del D. Lgs. 626/94, è stato messo in evidenza che il rischio può essere diminuito facendo affidamento sull apporto del fattore umano. Tale sistema di prevenzione viene denominato PREVENZIONE SOGGETTIVA in quanto tutte le figure vengono coinvolte nel fare sicurezza anche attraverso un opera di informazione, formazione e addestramento. A questo proposito, l informazione e la formazione assumono nella nuova normativa un rilievo senza precedenti, tanto che è stato loro dedicato un intera sezione, la IV artt. 36 e 37 - D.Lgs. 81/2008. L Informazione assume così un andamento dinamico tale da comprendere tutte le diverse componenti del rischio e la formazione costituisce il caposaldo dell intera attività di salvaguardia dell integrità psico-fisica dei lavoratori. Un ruolo importante è rivestito anche dal fattore legato alla COMUNICAZIONE INTERPERSONALE. Per comunicazione interpersonale si intende, sempre, lo scambio di informazioni e di messaggi che si realizza fra due o più persone, creando automaticamente un processo di corresponsabilità. Si tratta, a volte, di un processo complesso e articolato che, per essere efficace, presuppone un agire dinamico dei comunicandi, una volontà, un obiettivo ed un interesse comune. Il D. Lgs. 81/2008 prevede misure per la tutela e della salute e per la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro, in tutti i settori di attività privati o pubblici. Tali misure riguardano principalmente: La valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza; L eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico e, ove ciò non sia possibile, la riduzione al minimo; La programmazione della prevenzione, mirando ad un complesso di interventi (es. PROTOCOLLO DI EVACUAZIONE) che integrino in modo coerente le condizioni tecniche produttive e organizzative, nonché l influenza dei fattori dell ambiente di lavoro; La regolare manutenzione degli ambienti e delle attrezzature; La presenza delle squadre degli addetti alla sicurezza; L Informazione, formazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori, ovvero dei loro rappresentanti, sulle questioni riguardanti la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro. 3

4 PROTOCOLLO DI EVACUAZIONE OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO Il protocollo di evacuazione tende a perseguire i seguenti obiettivi: affrontare l emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti e riportare rapidamente la situazione in condizioni di normale esercizio; pianificare le azioni necessarie per proteggere sia il personale dell Istituto sia le persone del pubblico; proteggere nel modo migliore i beni e le strutture. CONTENUTI DEL PROTOCOLLO Il presente protocollo contiene nei dettagli: 1. le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di emergenza; 2. le procedure per l evacuazione del luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti; 3. le disposizioni per chiedere l intervento dei Vigili del Fuoco o dell ambulanza e fornire le necessarie informazioni al loro arrivo; 4. le specifiche misure per assistere le persone disabili; 5. l identificazione di un adeguato numero di persone incaricate di sovrintendere e controllare l'attuazione delle procedure previste. CRITERI ADOTTATI I fattori di cui si è tenuto conto nella compilazione del protocollo di evacuazione sono: le caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo; il sistema di rivelazione e di allarme incendio; il numero delle persone presenti e la loro ubicazione; i lavoratori esposti a rischi particolari il numero di addetti all'attuazione ed al controllo del piano, nonché all'assistenza per l'evacuazione (addetti alla gestione delle emergenze, evacuazione, lotta antincendio, primo soccorso); il livello di informazione e formazione fornito ai lavoratori. Il protocollo di evacuazione è basato su chiare istruzioni scritte e include: i doveri del personale di servizio incaricato di svolgere specifiche mansioni; i doveri del personale cui sono affidate particolari responsabilità in caso di incendio; i provvedimenti necessari per assicurare che tutto il personale sia informato sulle procedure da attuare; le specifiche misure da porre in atto nei confronti dei lavoratori esposti a rischi particolari; le specifiche misure per le aree ad elevato rischio di incendio; le procedure per la chiamata dei Vigili del Fuoco o dell ambulanza, per informarli dell accaduto al loro arrivo e per fornire la necessaria assistenza durante l intervento. Il piano include le planimetrie nelle quali sono riportati: le caratteristiche distributive del luogo con particolare riferimento alla destinazione delle varie aree e alle vie di esodo; il tipo e l ubicazione degli impianti di estinzione; l ubicazione di cabine elettriche, gruppi di continuità, depositi di materiale pericoloso, ecc. AGGIORNAMENTO DEL PIANO Il piano verrà aggiornato ogni qualvolta necessario per tenere conto: delle variazioni avvenute negli edifici sia per quanto attiene agli edifici stessi ed agli impianti, sia per quanto riguarda le modifiche nell attività svolta di nuove informazioni che si rendono disponibili di variazioni nella realtà organizzativa che possano avere conseguenze per quanto riguarda la sicurezza dell esperienza acquisita delle mutate esigenze della sicurezza e dello sviluppo della tecnica e dei servizi disponibili. 4

5 La modulistica inerente la sicurezza è suddivisa in quattro macroaree così identificate: SICUREZZA: EVACUAZIONE: PRONTO SOCCORSO: CARTELLONISTICA: relativa alla gestione delle situazioni di pericolo, ai controlli periodici e ai documenti /registrazioni che la normativa prevede siano obbligatoriamente presenti nell istituto scolastico; contiene tutta la modulistica relativa al protocollo di evacuazione ed, eventualmente, alla gestione delle emergenze; riguarda esclusivamente il modulo relativo al contenuto della cassetta di pronto soccorso e alle relative istruzioni. Si tratta di una cartellonistica elementare ma con la pretesa di evitare che comportamenti apparentemente banali si trasformino in situazioni di rischio. ELENCO DEI DOCUMENTI Vengono di seguito riportati sia l elenco di tutti i documenti che le procedure relative al loro utilizzo. SICUREZZA EVACUAZIONE CARTELLONISTICA PRIMO SOCCORSO CODICE S1 S2 S3 S4a S4b S4c S5 S6 S7 S8 E1 E2 E3 E4 E5a E5b E5c E6 E7 E8 C1 C2a C2b C2c C2d PS1 PS2 DOCUMENTO Comunicazione Situazione di pericolo Documentazione sicurezza Registro controlli periodici Alunni: aprifila e chiudifila - comportamenti da adottare Alunni: comportamenti da adottare se ci si trova in aule speciali Personale docente: comportamenti da adottare. Comportamenti da adottare norme generali Tabella disabili Contenuto albo della sicurezza Ricognizione personale formato Nomina addetti Operazioni da effettuare Informazioni per aiuti esterni Planimetria del luogo di raduno Evacuazione alunni Evacuazione personale A.T.A. Evacuazione visitatori Tempi prova di evacuazione Richiesta commenti su prove di evacuazione Rapporto prova di evacuazione Non utilizzare questa uscita Non sostare davanti alla finestra Non sostare davanti alla scala Non sostare in questo spazio Vietato utilizzare l ascensore Controllo contenuto cassetta primo soccorso Prevenzione malattie a trasmissione ematica 5

6 PROCEDURE USO DELLA MODULISTICA RELATIVA ALLA SICUREZZA S1 - Documento Comunicazione situazione di pericolo Si utilizza solo nel caso si debbano segnalare situazioni di reale pericolo che potrebbero determinare l insorgere di un danno reale. Può essere compilato da tutto il personale scolastico ed inviato al Dirigente Scolastico. Le comunicazioni relative agli interventi di manutenzione che non presentano carattere di pericolo vengono effettuate utilizzando il mod.314 previsto nella modulistica del Sistema Qualità. S2 - Documento Documentazione sicurezza Il documento va compilato dal Referente per la Sicurezza per la registrazione della documentazione che la normativa prevede sia obbligatoriamente presente all interno del plesso scolastico; va aggiornato con i successivi ed eventuali rinnovi. È dovere del Referente segnalare eventuali non conformità al Coordinatore, il quale provvederà a sollecitare chi di competenza per il rilascio della certificazione mancante. S3 - Documento Registro dei controlli periodici Registro sul quale vengono apposti i dati relativi agli interventi strutturali o di manutenzione fatti nell edificio scolastico in merito alla gestione del sistema sicurezza. Deve essere compilato dal tecnico che si occupa dell intervento e prevede anche la firma di un docente o del personale A.T.A. presente al momento. S4a - Documento: Alunni: aprifila e chiudifila e comportamenti da adottare S4b - Documento: Alunni: comportamenti da adottare in caso ci si trovi in aule speciali S4c - Documento: Docenti: comportamenti da adottare Documenti che elencano le operazioni da svolgere ed i comportamenti da tenere, da parte dei vari soggetti indicati, in caso di evacuazione. Per garantire la loro efficacia risulta indispensabile che essi vengano affissi nei luoghi deputati che sono rispettivamente: - tutte le aule in cui si svolge regolarmente lezione; - le aule speciali (di informatica, di musica, laboratori vari ) - tutte le aule in cui si svolge regolarmente lezione e sala insegnanti. S5 - Documento: Comportamenti da adottare norme generali Va affisso all albo della sicurezza, in un luogo ben visibile in modo che anche il visitatore possa venirne facilmente a conoscenza. S6 - Documento Tabella disabili presenti nel plesso In caso di presenza di disabili permanenti la tabella va compilata ad inizio anno scolastico; disabilità temporanee dovranno essere annotate di volta in volta. S7 - Documento Contenuto albo della sicurezza Raccoglie l elenco di tutti i documenti da esporre obbligatoriamente negli albi della sicurezza di ogni plesso scolastico. S8 - Ricognizione personale formato Raccoglie i nominativi e la tipologia di formazione del personale presente in ogni plesso. Il documento viene aggiornato annualmente dal referente della sicurezza. 6

7 USO DELLA MODULISTICA RELATIVA ALLA PROCEDURA DI EVACUAZIONE E1 - Documento Nomina addetti SQUADRE di EMERGENZA Va compilato a inizio anno scolastico a cura del Referente per la Sicurezza e deve contenere i nominativi del personale, docente o A.T.A., addetto alla squadre di emergenza. Per far rispondere alle varie mansioni il personale deve aver acquisito specifica formazione: addetto antincendio (che non prevede l obbligo del rinnovo) primo soccorso (da rinnovare ogni 3 anni). Il modulo E1 va poi inviato al Coordinatore dei Referenti per la Sicurezza che, dopo averlo fatto firmare al Dirigente Scolastico provvederà ad inviarlo al R.S.P.P. per l aggiornamento del piano di emergenza. Oltre ai componenti delle squadre di emergenza il documento prevede l indicazione del coordinatore delle emergenze, degli addetti ai piani,ai disabili e tutti coloro che, in caso di evacuazione, ricoprono uno specifico ruolo. E2 - Documento Operazioni da effettuare Il documento riporta in elenco le operazione che ogni singolo addetto deve svolgere in caso di evacuazione. Il Referente per la Sicurezza avrà cura di distribuire ad ogni interessato il proprio mansionario. E3 - Documento Informazioni per aiuti esterni Documento contenente i recapiti telefonici da contattare a seconda del tipo e dell entità dell emergenza che si verifica. Il personale addetto al centralino deve verificare periodicamente l esattezza dei dati. Il documento deve essere affisso o disponibile presso tutte le postazioni telefoniche. E4 - Documento Planimetria del luogo di raduno Deve essere affissa all albo della sicurezza in modo che tutti, visitatori compresi, possano venirne a conoscenza. E5a - Documento Evacuazione alunni E5b - Documento Evacuazione personale A.T.A. E5c - Documento Evacuazione visitatori I documenti devono essere compilati dal personale addetto al termine dell evacuazione, con dati relativi al numero di persone presenti, evacuate e, eventualmente, ferite o disperse. Il documento E5a deve essere tenuto nel registro di classe che il docente presente provvederà a prendere in caso di evacuazione, assieme ad una penna. La stessa procedura è da adottare per l utilizzo dei moduli E5b e E5c che verranno custoditi dal personale addetto. Il documento E5b relativo al personale ATA in servizio viene aggiornato ogni anno dal Referente per la Sicurezza con i nominativi dei dipendenti. E6 - Documento Tempi prova di evacuazione Il modulo viene compilato al termine dell evacuazione dal Coordinatore delle emergenze. Il documento va consegnato al Referente per la Sicurezza del plesso che utilizzerà i dati contenuti per compilare il modulo E8. E7 - Documento Richiesta commenti su prova di evacuazione Successivamente ad ogni prova di evacuazione il modulo deve essere messo a disposizione di tutto il personale scolastico per raccogliere commenti, evidenziare problemi o dare suggerimenti utili al fine di migliorare tempistica e comportamenti per la successiva prova di evacuazione. E8 - Documento Rapporto prova di evacuazione Va compilato dal Referente della Sicurezza dopo l evacuazione; prevede la descrizione dettagliata dello svolgimento della prova di evacuazione anche attraverso i dati contenuti nei documenti E5a, E5b, E6 ed E7. Deve essere inviato al Dirigente scolastico e al Responsabile della sicurezza. 7

8 USO DELLA CARTELLONISTICA C1, C2a, C2b, C2c, C3 Si tratta di segnali di divieto che devono essere affissi dal Referente per la Sicurezza nei luoghi oppotuni. USO DEI DOCUMENTI RELATIVI AL PRIMO SOCCORSO PS1 Registrazione contenuto cassetta di primo soccorso E un documento dal quale risulta il materiale di primo soccorso presente nel plesso e quello da quello da riapprovvigionare. Ad inizio anno il referente per la Sicurezza deve individuare il personale responsabile della tenuta sotto controllo del materiale. PS2 - Documento Prevenzione malattie a trasmissione ematica Il documento riporta un elenco di comportamenti e precauzioni da adottare per evitare il rischio di contagio. Deve essere posizionato, ben in vista, accanto alla casetta di primo soccorso. La gestione e la relativa ARCHIVIAZIONE dell intera DOCUMENTAZIONE spetta al Referente in base ai seguenti criteri: Tutti i documenti, di anno in anno, andranno aggiornati nell intestazione e, per alcuni nei contenuti (S2, S3, S4, S6, S8, E1, E2, E5b, Ps1); L archiviazione nel corso degli anni è prevista solo per i documenti S2, S3, E1, E8; gli altri documenti, terminato l anno scolastico, possono essere eliminati. 8

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