CONVENZIONE TRA. L Organizzazione Borgo Ragazzi Don Bosco - Area Rimettere le ali
|
|
- Eloisa Marini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CONVENZIONE TRA FONDAZIONE LAUREUS SPORT FOR GOOD ITALIA Onlus - d ora in avanti FLSFG - Fondazione riconosciuta ai sensi del DPR 361/00 - iscritta nel Registro delle Persone Giuridiche - Prefettura di Milano - n.687 p.1066 vol. III C.F.: E L Organizzazione Borgo Ragazzi Don Bosco - Area Rimettere le ali Premesso che: FLSFG svolge la propria attività nei settori dell assistenza sociale, dell istruzione, della formazione e dello sport dilettantistico a favore di soggetti svantaggiati, con particolare attenzione ai minori in situazioni di effettivo disagio sociale ed economico, principalmente mediante l utilizzo dell influenza positiva della pratica sportiva e l esempio dei suoi maggiori rappresentanti. FLSFG ha già promosso nella città di Napoli progetti che hanno visto il coinvolgimento di società sportive ed enti del terzo settore per la promozione delle attività sportive finalizzate all inclusione sociale di minori di età compresa tra i 7 e i 18 anni. FLSFG ha attivato a Napoli il Progetto Polisportiva Napoli che intende migliorare la qualità della vita di bambini e dei ragazzi attraverso strategie di riduzione del danno e di prevenzione intorno a un luogo di aggregazione che sappia accogliere e coinvolgere sia chi è portatore di problematiche conclamate, sia chi vive in zone esposte a fenomeni di devianza e di emarginazione sociale. FLSFG coinvolge nel Progetto Polisportiva Napoli figure professionali quali psicologi, educatori e allenatori, con lo scopo di garantire la realizzazione del progetto in tutte le sue fasi (segnalazione dei casi, inserimento e accompagnamento dei minori alle attività, sostegno motivazionale, monitoraggio e valutazione degli interventi, formazione e accompagnamento degli operatori sociali).
2 Considerate: la necessità di implementare azioni finalizzate al miglioramento della qualità di vita dei bambini e dei ragazzi maggiormente esposti al rischio di emarginazione e devianza; l esigenza di attivare sul territorio luoghi di socialità e opportunità educative che sostengano la crescita integrata dei minori e che, conseguentemente, promuovano la cultura della convivenza, della legalità, della cittadinanza attiva, attraverso una plurale offerta informativa, formativa, sportiva, culturale, psicopedagogica; l importanza del lavoro di rete, di integrazione degli interventi, di condivisione e trasferimento delle metodologie e delle buone pratiche; la consonanza di obiettivi e la volontà dei soggetti di collaborare attivamente per la realizzazione di interventi integrati sui minori; l impegno condiviso di consolidare le collaborazioni territoriali tra soggetti pubblici e del privato sociale, al fine di realizzare sinergicamente azioni di sistema volte a contrastare l esclusione sociale, il disagio socio-culturale, la dispersione scolastica e la debolezza formativa; Le parti convengono quanto segue: Art 1 - Contenuto e validità delle premesse Le Premesse e gli Allegati richiamati nella presente convenzione costituiscono parte integrante della stessa. Art 2 - Oggetto ed obiettivi della convenzione Con la sottoscrizione del presente accordo, le Parti intendono realizzare i seguenti obiettivi: l inserimento dei minori, segnalati e/o inviati dalle organizzazioni del terzo settore operanti sul territorio e di comprovata esperienza, che vivono situazioni di conclamata deprivazione sociale e/o economica e/o culturale, in squadre appartenenti per lo svolgimento di attività sportive monitorate da psicologi ed educatori, la partecipazione degli allenatori delle squadre coinvolte ai corsi di formazione relazionale e più in generale agli incontri periodici tenuti dagli Psicologi indicati da Laureus, con l obiettivo di conseguire: il miglioramento delle competenze relazionali di ogni allenatore, la corretta realizzazione del Piano Formativo, il monitoraggio e la valutazione dei risultati conseguiti da ciascuno dei minori partecipanti.
3 Art 4 - Impegni dell Ente Inviante L Ente Borgo Ragazzi Don Bosco individuato da Fondazione Laureus Italia, come Ente Inviante per il progetto Laureus Roma, assicurerà: la partecipazione, alle attività ed alle iniziative promosse dalla Fondazione Laureus, di almeno 6 minori di cui già è stata effettuata una presa in carico, in quanto provenienti da gravi situazioni di disagio sociale e/o culturale e/o economico e ai quali si ritiene opportuno offrire un attività sportiva, che abbia una forte valenza educativa in modo da permettere un miglioramento del livello di autostima personale, l acquisizione di capacità relazionali e di senso civico. la presenza, per le fasi di inserimento ed accompagnamento (così come descritte nell allegato), di almeno 1 educatore ogni 10 minori; l impegno degli educatori a partecipare agli incontri di confronto/monitoraggio e verifica, (almeno due all anno), organizzati da Fondazione Laureus Italia; l impegno degli educatori a partecipare con gli allenatori e con gli psicologi agli incontri di micro equipe, che ogni quindici giorni possono essere convocati, su specifica richiesta dello psicologo designato dalla Fondazione Laureus Italia; l utilizzo dei dispositivi di monitoraggio e di verifica, forniti dal project manager e dai consulenti pedagogici, ed aventi ad oggetto il Modello psico-pedagogico di Fondazione Laureus Italia, secondo le modalità e i criteri definiti da Laureus. In particolare, dovranno essere garantiti: o la compilazione delle schede di segnalazione per ogni minore coinvolto nel progetto; o la compilazione del report mensile gruppo squadra; o la compilazione del registro presenze. la disponibilità a partecipare al sistema di valutazione proposto dalla Fondazione Laureus in collaborazione con enti terzi, anche se successivamente al termine del presente accordo, al fine di verificare l impatto generato dal progetto nel medio-lungo periodo; la comunicazione e l informazione verso enti e organi di stampa delle attività del progetto e dei soggetti partners solo successivamente ad autorizzazione scritta dell ufficio comunicazione della Fondazione Laureus, attraverso il project manager locale. Art 5 - Impegni della Fondazione Laureus Fondazione Laureus Italia assicurerà: un equipe psico-pedagogica composta da project manager, psicologi ed educatori; il monitoraggio e la valutazione dell impatto sociale del progetto e il suo trasferimento alle organizzazioni partners del progetto attraverso: o la consulenza psicologica agli allenatori, da parte degli psicologi individuati dalla Società Italiana di Psicologia S.I.P.I., per due volte al mese per ogni squadra;
4 o l attività di osservazione da parte degli psicologi S.I.P.I., (micro equipe allenatore-psicologi) per due volte al mese per ogni squadra; o la consulenza pedagogica agli educatori messi a disposizione dagli enti invianti da parte degli educatori e del project manager Laureus, una volta ogni quindici giorni per ogni squadra; o le visite del project manager di monitoraggio e verifica alla società sportiva per almeno una volta al mese; organizzazione degli incontri di verifica e confronto con tutti gli operatori coinvolti nel progetto almeno due volte all anno (inizio e fine stagione sportiva) la costruzione di una rete sia formale, (servizi sociali, scuole, ecc.) e del terzo settore, (cooperative sociali, associazioni, parrocchie, ecc.) di segnalazione e di supporto alla presa in carico dei ragazzi coinvolti nel progetto; supporto nella comunicazione istituzionale e nella promozione del progetto sul territorio. Art 3 - Durata La collaborazione relativa alla realizzazione degli obiettivi elencati all articolo 2 si concreterà da novembre 2014 e avrà comunque termine il luglio Ogni eventuale pattuizione relativa all eventuale sospensione delle attività e/o al prolungamento della presente convenzione dovrà essere concordata e sottoscritta da entrambe le parti, pena la nullità. Art 6 - Utilizzo di denominazione e loghi Ognuna delle due parti, per il periodo della presente convenzione, potrà utilizzare i loghi, marchi distintivi e le denominazioni dell altra parte o di altri partner che a vario titolo sono e saranno coinvolti nel progetto al solo fine di presentare ai terzi le finalità del progetto e gli attori coinvolti, previa comunicazione e approvazione delle parti. In nessun caso detto utilizzo di loghi, marchi distintivi e denominazioni può essere inteso quale trasferimento anche parziale della titolarità degli stessi. Il diritto all utilizzo dei suddetti segni non è cedibile a terzi; le parti concordano l eventuale coinvolgimento di eventuali finanziatori e/o sponsor per la realizzazione delle attività di cui all articolo 1 e/o di iniziative correlate ad essa (ad esempio, attività sportive, eventi e campagne di sensibilizzazione e di fundraising). A detti soggetti sarà consentito l utilizzo dei sopradetti segni nei termini di volta in volta concordati.
5 Art 7 - Risoluzione della convenzione Le Parti concordano di ricorrere in prima istanza al tentativo di definizione amichevole di qualsiasi vertenza che possa nascere dall interpretazione, esecuzione e risoluzione della presente convenzione. In caso di controversia giudiziaria tra le parti, foro esclusivamente ed inderogabilmente competente è quello di Milano. Art 8 - Disposizioni finali Nessuna aggiunta o modifica apportata alla presente convenzione, ivi compresa l applicazione di eventuali strumenti legislativi che possano agevolare il perseguimento dell Oggetto, sarà valida se non concordata da entrambe le Parti in forma scritta. Data e Firme
6 Allegato A Allegato A Polisportiva Laureus Napoli 1. Modello psico pedagogico adottato 2. Piano formativo 3. Procedure d inserimento 1. Modello psico pedagogico adottato Considerando come finalità ultima del progetto quella di far leva sulle peculiarità educative dello sport per fornire ai ragazzi strumenti e occasioni di potenziamento di sé, si è creato e definito un impianto di monitoraggio con due livelli di ricaduta. Il primo di essi è quello educativo: la capacità di rilevare con efficacia il beneficio dei ragazzi iscritti è un fattore irrinunciabile per la ratio stessa dell intervento. 1.1 Obiettivi Generali In sintesi tale modello si prefigge tre obiettivi fondamentali: 1. Coinvolgimento di minori, provenienti da contesti a rischio di devianza o con problematiche conclamate, in attività sportive con frequenza settimanale al fine di prevenire i comportamenti devianti, ridurre il drop out scolastico, microcriminalità e aumentare la consapevolezza di disfunzioni alimentari. 2. Inserimento dei minori in società sportive che propongono i principali sport di squadra quali il basket, la pallavolo, il calcio e il rugby e, in via sperimentale anche altre discipline; 3. Aumento, rispetto ai singoli ragazzi coinvolti, del loro livello di benessere psicologico e di adattamento sociale. 1.2 Strumenti operativi il coinvolgimento nel progetto della rete di organizzazioni istituzionali e no profit che hanno in carico gli stessi ragazzi; il monitoraggio dell andamento dei singoli gruppi sportivi sia dal punto di vista tecnico-sportivo che specialmente dal punto di vista educativo - relazionale; il monitoraggio della qualità percepita del progetto Polisportiva, sia da un punto di osservazione interno (equipe operativa) che esterno (utenti diretti ed indiretti);
7 la formazione e l accompagnamento degli allenatori e degli educatori da parte di operatori specializzati; la condivisione interna delle informazioni relative al progetto complessivo nei vari livelli organizzativi della Fondazione, che ne permetta un miglioramento continuo dal punto di vista organizzativo. 1.3 Le Fasi operative I fase Il primo passo di applicazione del Modello prevede la costruzione di una rete di enti invianti selezionati tra cooperative sociali, associazioni e altre realtà individuate tra quelle che lavorano da tempo nelle diverse periferie della città di Napoli, con comprovata esperienza nella riduzione del disagio giovanile. Lo scopo è quello di attivare una collaborazione che permetta di intercettare e coinvolgere in modo sempre più accurato i minori che altrimenti non frequenterebbero attività sportiva e per i quali è considerata come importante nel loro percorso educativo di crescita. Tali organizzazioni si rendono disponibili con i propri educatori, che hanno già una relazione significativa con i bambini e i ragazzi individuati, a curare la fase di inserimento e accompagnamento. II fase Successivamente vengono selezionate alcune società sportive portatrici delle stesse attenzioni educative ad oggi promosse dal modello POLISPORTIVA e disposte sia ad accogliere i minori segnalati che ad investire in formazione principalmente per costruire o implementare il profilo di allenatore, definito in maniera più completa come figura con competenze, oltre che tecnico sportive, anche relazionali e quindi educative (gestione di dinamiche di gruppo; utilizzo di strumenti di ascolto, problem solving; capacità di curare un progetto educativo).
8 1.4 Come si costruisce la rete FASI Selezione degli Enti Invianti Selezione delle Società Sportive Incontro di formazione, presentazione Mission Laureus AZIONI Viene verificato: Interesse al progetto; Disponibilità a segnalare bambini/ragazzi; la disponibilità a mettere a disposizione 1 educatore ogni 10 ragazzi segnalati. Viene verificato: Qualità attività; Disponibilità alla formazione; Adesione vision Laureus; L essere situate negli stessi territori da cui provengono i minori. Presentazione piano formativo; Presentazione del modello educativo; Presentazione impianto di Monitoraggio. Avvio delle attività Definizione Protocolli d intesa; Inserimento nelle squadre dei minori segnalati. Avvio dell impianto di monitoraggio Osservazione sul campo Psicologhe; Avvio delle Consulenze psicologiche e pedagogiche e degli incontri di supervisione ai vari livelli.
9 1.5 Lo staff Laureus Anche questo Modello d intervento richiede il coinvolgimento di una équipe multidisciplinare in grado di farsi carico dei diversi aspetti della relazione educativa, sportiva e psicologica. Gli allenatori individuati dalle società sportive come idonei a curare la dimensione tecnico/tattica, fisica ma anche relazionale dell attività sportiva. A loro, l impegnativo compito di tradurre, con una gestione accurata sia del gruppo squadra sia delle diverse individualità, gli orientamenti educativi definiti dai diversi ambiti di riflessione. A questo scopo, saranno accompagnati da un attività di consulenza specifica sul campo, fatta di osservazioni mirate e di restituzioni offerta da psicologi dello sport e/o da educatori specializzati. Gli educatori Laureus hanno il mandato di intercettare i ragazzi e di curare l accompagnamento e la fase di inserimento dei ragazzi segnalati da enti istituzionali come scuole e servizi sociali. Inoltre sostengono gli allenatori nella gestione di casi difficili o di dinamiche di gruppo (p.es. i gruppi di confronto). Insieme al project manager, offrono un attività di supporto e di consulenza pedagogica agli educatori messi a disposizione degli enti invianti. Gli educatori messi a disposizione degli enti invianti curano la fase di accompagnamento e di inserimento dei minori e si fanno garanti dell integrazione degli obiettivi tra il progetto educativo della polisportiva e il P.E.I. (progetto educativo individualizzato) o comunque le altre esperienze educative o formative in cui sono coinvolti i minori. Su richiesta degli allenatori intervengono, anche in maniera rapida, quando si verificano dei casi di difficile gestione. Sono disponibili a essere coinvolti nel sistema di monitoraggio e valutazione della Fondazione Laureus e in brevi percorsi formativi organizzati ad hoc. Gli psicologi con la supervisione scientifica della S.I.P.I. (società italiana di psicoterapia integrata), essi gestiscono l osservazione degli allenamenti, fungono da supporto e consulenza a favore degli allenatori. Il responsabile del progetto resta la figura investita della responsabilità di garantire il corretto funzionamento gestionale della POLISPORTIVA; si occupa della cura della rete territoriale e promuove la costruzione di relazioni durature ed efficaci con interlocutori privilegiati quali, ad esempio, le scuole, gli enti locali e le organizzazioni del terzo settore anche nell ottica di favorire il coinvolgimento di volontari nelle attività; egli cura inoltre lo studio di replicabilità dell intervento attraverso l ottimizzazione del budget, la sottoscrizione di contratti e accordi con i partner, assume la responsabilità del monitoraggio e della valutazione psico-pedagogica.
10 2. Piano formativo Formazione per tutti gli operatori Fondazione Laureus organizzerà in ogni città in cui è attivo il progetto Polisportiva, due incontri l anno per tutti gli operatori (dirigenti, allenatori, educatori), coinvolti nel progetto Laureus. Il primo incontro (ad inizio della stagione sportiva e soprattutto lì dove il progetto si attiva per la prima volta) avrà come obiettivo presentare la sua Mission e i consulenti messi a disposizione del progetto e permetterà la conoscenza trasversale tra gli operatori delle organizzazioni coinvolte. Il secondo incontro (a fine stagione sportiva) permetterà un confronto sui risultati raggiunti. Modulo specifico Allenatori (la partecipazione è aperta anche agli educatori che fossero interessati, previa comunicazione al project manager). Gli allenatori del progetto Laureus sono responsabili della crescita motorio-sportiva dei bambini e ragazzi coinvolti e concorrono all integrazione degli stessi nelle squadre, strutture sportive e nella rete sociale di appartenenza. A loro l impegnativo compito di tradurre, con una gestione accurata del gruppo squadra, delle diverse individualità e del proprio stile di coaching, gli orientamenti educativi definiti dal progetto. L obiettivo è quello di formare i tecnici in uno stile di allenamento consapevole e responsabile che integra il livello fisico, quello tecnico/tattico e relazionale (consapevolezza di sé e del proprio modo di relazionarsi, lettura dei feedback, empatia, congruenza, capacità di ascolto e problem solving, ecc.), al fine di rendere il lavoro in palestra un occasione educativa. A questo scopo, oltre al confronto in campo e le mini equipe con gli psicologi dello sport, finalizzate a costruire strumenti per risolvere problemi e per aumentare la consapevolezza del proprio modo di agire, gli allenatori sono i protagonisti del piano formativo che presentiamo di seguito. Si vogliono, quindi, fornire o rafforzare competenze che li rendano, di volta in volta, più capaci di muoversi in modo autonomo nel processo di integrazione del livello fisico, tecnico-tattico e relazionale, così da dipendere sempre meno dal confronto con l esperto, diventare riferimenti educativi per i giovani atleti e permettere loro di crescere come atleti e, soprattutto, come persone. Formazione in aula Tempi: 2 moduli di 3 ore ciascuno, svolti da dicembre a maggio. Contenuti: la proposta formativa ha come target gli allenatori suddivisi però in due gruppi: Gruppo A: è il gruppo che racchiude gli allenatori che hanno già fatto un percorso formativo Laureus su tematiche specifiche di psicologia dello sport.
11 Contenuti: o L allenatore allo specchio: analisi video della gestione di un allenamento. o L allenatore allo specchio: analisi video della gestione della gara/ partita/competizione. o L allenatore allo specchio: la strutturazione di un piano di allenamento e di intervento soggettivo ed intersoggettivo. Il percorso si propone di lavorare sulla consapevolezza simbolico riflessa dell allenatore partendo da un approccio induttivo, grazie al quale l allenatore guarda se stesso e i colleghi al lavoro, al fine di individuare stili di coaching funzionali e disfunzionali. Solo al termine si passa ad un approccio deduttivo attraverso il quale si collegano le esperienze individuali a quelle generali e si costruiscono nozioni teoriche che fanno da cornice al lavoro in campo. Gruppo B: il gruppo è formato da tutti i nuovi allenatori. Contenuti: o L intervento psicosociale nello sport: sostenere l integrazione in campo. o Osservare e comunicare: dalla teoria alla pratica in campo. o Consapevolezza spontanea e riflessa del proprio agire: visione di spezzoni di filmati. L obiettivo del percorso a questo livello è fornire indicazioni sulle competenze di base del livello psicologico-relazionale: saper osservare; saper strutturare un piano di intervento educativo attraverso l attività motoria e lo sport, basato sulle caratteristiche di personalità dell atleta, dell allenatore e della relazione tra loro; saper riconoscere proprie modalità spontanee di agire. Il fine ultimo è fornire strumenti relazionali per costruire un allenamento integrato: utile alla crescita fisica, tecnico/tattica e relazionale. Spazi: i moduli formativi si terranno nelle sedi individuate nelle diverse città. Metodologia: lezioni teorico-pratiche con una didattica interattiva, che predilige la messa in gioco dei partecipanti attraverso l uso di analisi videoregistrate degli allenamenti/partite/gare, il confronto sulle schede tecniche di osservazione e l analisi degli allenamenti per monitorare l andamento personale e dei ragazzi, a livello individuale e di squadra. Laddove possibile le lezioni si svolgeranno in palestre o in campi sportivi per permettere esercitazioni pratiche in campo. Monitoraggio e valutazione: Registro presenze: per registrare- i partecipanti e monitorarne le presenze. Valutazione finale: permette di avere un feedback da parte degli allievi sul gradimento dei contenuti esposti, dei docenti, della metodologia adoperata, della logistica.
12 Report Formazione finale: un report riassuntivo, a cura del docente, che permette di avere il quadro generale del percorso formativo effettuato, i punti di forza e le criticità emerse. Tutti gli strumenti citati saranno redatti dal responsabile del piano formativo. Formazione sul campo Le mini equipe Le mini equipe sono uno spazio in cui, con cadenza quindicinale e preferibilmente successivamente alla seduta di allenamento, l allenatore avrà la possibilità di confrontarsi con uno psicologo dello sport messo a disposizione da Fondazione Laureus. I temi oggetto di confronto saranno proposti dall allenatore stesso o dallo psicologo (a partire dal suo lavoro di osservazione). Le consulenze psicologiche, così come descritte anche al punto 8 (Monitoraggio), permetteranno di mettere in pratica il lavoro svolto negli incontri di formazione in aula e di offriranno spunti per lo studio dei casi. Gli educatori dell ente inviante possono essere coinvolti su richiesta nei momenti di confronto tra allenatore e psicologo per la pianificazione di strategie di intervento sportivo ed educativo.
13 Il Monitoraggio Dispositivi di Obiettivi Chi Chi è Quando Strumenti Monitoraggio gestisce coinvolto Consulenza Monitorare Psicologa Allenatori, a 2 volte al Osservazione psicologica le dinamiche del Laureus richiesta gli mese partecipata gruppo squadra Educatori osservazione Osservazione durante e mini equipe integrata con educatori l allenamento; laureus a richiesta Supervision 1 Report e SOP mensile e allenatori; supervisione per le squadre Trattazione al mese monitorate dalla cattolica dei casi difficili. e report iniziale, semestrale e finale per le altre. Per avere il parere diretto degli allenatori c è un intervista a febbraio/marzo che viene fatta agli allenatori monitorati cattolica Consulenza Accompagn Project Educatori Ogni 15 gg.; Osservazione partecipata pedagogica are gli educatori manager + enti invianti e restituzione immediata, fornendo Educatori report semestrale e strumenti di Laureus annuale. lavoro collaudati; Osservare l andamento degli inserimenti. Visita di Monitorare Project Dirigenti 1 volta ogni Osservazione, incontri coi monitoraggio l andamento del manager società 15 gg dirigenti. del Project progetto sia dal sportive manager punto di vista educativo che
14 gestionale. Equipe di Condivision Project Educatori Settimanale Verbali, riunioni, report progetto e interna delle Manager Laureus semestrale. informazioni relative all andamento organizzativo del progetto; Condivision e e costruzione delle prassi educative.
15 3. Procedure d inserimento Premesso che Laureus svolge queste precedenti attività: Scelta dei bambini e dei ragazzi da parte dell Ente Inviante; Compilazione della Scheda di segnalazione fornita dai Consulenti educativi Laureus; Consegna delle schede ai consulenti e confronto sulle motivazioni delle segnalazioni, soffermandosi sui casi che hanno bisogno di maggior attenzione; confronto tra Consulenti e Project Manager. L inserimento del minore avviene: Definizione della strategia d inserimento tra Consulente educativo ed Educatori degli Enti invianti ed Allenatori delle squadre li dove è necessario è possibile, soprattutto per gli inserimenti che avvengono a stagione sportiva già iniziata, coinvolgere anche lo psicologo di riferimento. La presentazione del gruppo di bambini che verrà inserito terrà presente: a) della relazione che hanno con gli adulti; b) della relazione con il gruppo dei pari; c) del rapporto che hanno con le regole. Essendo fondamentale la tutela della privacy dei singoli bambini, le schede di segnalazione non saranno condivise con gli allenatori e verranno fornite unicamente le informazioni strettamente necessarie. Nel caso in cui l ente inviante è la scuola, è prevista una riunione con i genitori che ha come obiettivo la presentazione di Fondazione Laureus, del progetto, e degli operatori coinvolti. La strategia d inserimento dei bambini/ragazzi dura circa un mese e deve, pur tenendo presente le specificità delle diverse situazioni, comprendere una presentazione degli allenatori, della società sportiva e dello psicologo, le regole di partecipazione al progetto, la consegna del kit (quando previsto), un avvicinamento graduale alla disciplina sportiva proposta. Gli educatori avviano l osservazione e il monitoraggio delle presenze. Gli allenatori e gli educatori si confrontano e si aggiornano costantemente e avvisano immediatamente i consulenti di riferimento nel caso in cui dovessero emergere difficoltà (incostanza, abbandoni, ecc.).
16 ALLEGATO C PROCEDURE COMUNICATIVE 1. La ASD si impegna a comunicare sul proprio sito internet e ai propri iscritti l accresciuto livello qualitativo raggiunto dalla ASD a fronte dell inserimento del modello Laureus che prevede formazione degli allenatori nell area relazionale tra pari e adulti. da parte diuno staff di psicologi Laureus. 2. La ASD si impegna a collaborare prima, durante e dopo le Project Visit organizzate da Fondazione Laureus per comunicare esternamente il progetto. 3. La ASD si impegna a garantire una cooperazione dei rispettivi uffici stampa (se esistenti) 4. La ASD si impegna a collaborare per effettuare una valutazione dell impatto sociale del progetto sul territorio S.R.O.I- che accrescerà il livello qualitativo dell offerta dell ASD stessa. 5. La ASD che sottoscrive un contratto con Laureus per oltre un anno si impegna a stampare sul retro della maglia il logo internazionale Laureus Sport for Good. 6. La ASD si impegna a diffondere, a scadenza settimanale o mensile, tutti gli aggiornamenti relativi al progetto in essere sul proprio magazine o giornale qualora esistente, a diffondere le informazioni relative al progetto attraverso i propri canali comunicativi nelle forme più consone alla stessa (ad esempio attraverso la diffusione di volantini) 7. La ASD si impegna a inserire sui propri portali, blog, social e business network, a scadenza settimanale o mensile, tutti gli aggiornamenti relativi al progetto in essere, in particolar modo: - Sul proprio sito - Su Twitter e Facebook - Su Linkedin - Sui blog, portali, forum qualora esistenti 8. La ASD si impegna a far pervenire tempestivamente a Fondazione Laureus immagini e documenti significativi da caricare sul sito e sui social Laureus e a ricondividere sui propri canali comunicativi. 9. La ASD si impegna altresì a porre all attenzione di Fondazione Laureus tutti gli eventi programmati inerenti al progetto in modo da trovare delle sinergie di comunicazione possibili. Polisportiva Laureus ENTE INVIANTE
ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA
ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI
ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: INTER_ AZIONE SETTORE e Area di Intervento: SETTORE A ASSISTENZA AREA 02 MINORI 06 DISABILI OBIETTIVI DEL PROGETTO Con il presente progetto
DettagliSERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA
DettagliREGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione
REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,
Dettagliin collaborazione con PROGETTO
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia
DettagliC I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI
C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
ALLEGATO 5 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: SPORTIVI NEL CUORE GARANZIA GIOVANI SETTORE e Area di Intervento: E12 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Attività sportiva
DettagliArea Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS
Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell
DettagliSviluppo di comunità
Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,
DettagliMonitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete
Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Oggetto problema Osservazioni rispetto all autoanalisi Oggetto definito e area di riferimento Coerenza
DettagliPiano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento
DettagliAZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA FAMILIARE
BORGO RAGAZZI DON BOSCO MOVIMENTO FAMIGLIE AFFIDATARIE e SOLIDALI PROGETTO AFFIDAMENTO FAMILIARE PROPOSTA DI PROSECUZIONE PROGETTO AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO PER L AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: E01 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Centro di aggregazione giovani)
ALLEGATO 5 TITOLO DEL PROGETTO: Giovani Energie Alternative Garanzia Giovani ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETTORE e Area di Intervento: E01 (Settore Educazione e Promozione culturale; Area Centro di
DettagliACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE
ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliPROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA
PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA Bando per la presentazione di progetti finalizzati alla realizzazione in ambito scolastico di strategie didattiche, metodologiche e valutative nei confronti degli studenti
DettagliSmart School Mobility
Direzione Centrale Cultura e Educazione ITER, Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile Laboratorio Città Sostenibile ITER MIUR Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte Provincia di Torino
DettagliFunzioni di gestione degli interventi: esperti
Funzioni di gestione degli interventi: esperti Percorso dell esperto: La documentazione dell attività I soggetti che hanno il compito di programmare e attuare percorsi formativi nell ambito del piano dell
DettagliPROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
DettagliI diritti dei bambini negli ambienti scolastici
I diritti dei bambini negli ambienti scolastici Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Speranzina Ferraro MIUR Direzione Generale per lo Studente Speranzina Ferraro 1 Speranzina
DettagliPROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016
PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per
Dettagliil rispetto della legalità, la mediazione dei conflitti e il dialogo tra le persone, l integrazione e l inclusione sociale.
Comune di Modena Corpo Polizia Municipale PROGETTO VOLONTARI Il Corpo di Polizia Municipale di Modena, ai sensi di quanto previsto dall articolo 8 della legge regionale 24/03 intende realizzare forme di
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
Dettagli-Dipartimento Scuole-
CONSULTORIO AUGUSTA PINI -Dipartimento Scuole- 1 SERVIZI e PROGETTI ATTIVATI NELL ANNO 2012/2013 NELLE SCUOLE D INFANZIA DI BOLOGNA. RELAZIONE PER L ISTRUTTORIA PUBBLICA SUL TEMA I servizi educativi e
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliL AQUILONE vola alto
onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliIL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE
IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Priorità strategiche della valutazione - Riduzione della dispersione e dell insuccesso scolastico. - Rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliPercorso di aggiornamento Tecnico Sportivo per Istruttori Giovanili
in collaborazione con PROGETTO 2011 Percorso di aggiornamento Tecnico Sportivo per Istruttori Giovanili SOMMARIO Introduzione 1) Oggetto dell iniziativa 2) Durata del progetto 3) Ammissibilità e modalità
DettagliCONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA PREMESSO
CONVENZIONE DI COOPERAZIONE TRA LA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA (di seguito denominata Regione) nella persona dell Assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen, domiciliata
DettagliCONTENUTI. Il Progetto Be Green mira a diffondere la cultura delle buone prassi nell ambito della Mobilità Sostenibile.
PROGETTO CONTENUTI Il Progetto Be Green mira a diffondere la cultura delle buone prassi nell ambito della Mobilità Sostenibile. L iniziativa, che si compone dell organizzazione di eventi e di una campagna
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE PUGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA E L ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE AVIS REGIONALE DI PUGLIA VISTA La legge 4 maggio 1990, n. 107 recante
DettagliMENTORING MENTORING MENTORING FOR SALES & MARKETING B2B
I programmi di Mentoring sono un approccio multidisciplinare allo sviluppo del Leader al fine di aumentare la performance manageriale, acquisire e ampliare competenze di ruolo. MENTORING MENTORING FOR
DettagliAmbito Distrettuale 6.1
Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliProgetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE
Progetto TRA CASA E CITTA : PERCORSI DI INCLUSIONE SOCIALE PREMESSA I concetti di cura e territorio sono al centro di iniziative ed interventi realizzati da più enti che aderiscono al sotto tavolo sulla
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute
ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per
DettagliDoveri della famiglia
MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.
DettagliProtocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)
Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono
DettagliProgetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30
Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Da dove siamo partiti La Diocesi e la Caritas hanno cercato sempre più di configurarsi come
DettagliSCHEDA DI PROGETTO. Regione..
Ministero Pubblica Istruzione Titolo sintetico del progetto: I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca SCHEDA DI PROGETTO Regione.. Scuola Capofila
DettagliCondivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta
DettagliComune di Jesi. Protocollo d intesa
Comune di Jesi Protocollo d intesa TRA LA PREFETTURA DI ANCONA, IL COMUNE DI JESI, LE FORZE DELL ORDINE, L UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE, IL C.I.O.F., L ASUR ZONA TERRITORIALE 5, L AMBITO TERRITORIALE
DettagliINDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ
PAG 1 /7 INDICE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ 5 MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 Comunicazione verso l'esterno 5.1.1 Utenti dei corsi 5.1.2 Potenziali utenti 5.2
DettagliACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola
ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliBES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica
Agenzia per la valorizzazione dell individuo nelle organizzazioni di servizio Corso di formazione BES e PEI :Corso pratico e teorico per l inclusione scolastica Sito internet: www.avios.it E-mail: avios@avios.it
DettagliALLEGATO A) all'avviso LINEE GUIDA DEL PROGETTO EDUCATIVO CRESCERE NEL CENTRO
ALLEGATO A) all'avviso LINEE GUIDA DEL PROGETTO EDUCATIVO CRESCERE NEL CENTRO 1. Premessa Il Comune di Forlì, in relazione al proprio ruolo di promozione e governo del sistema territoriale integrato dei
DettagliISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO
Pag 1/5 INCONTRI DI INIZIO ANNO SCOLASTICO Al più presto il docente di sostegno, non appena assegnato a nuovi casi, dovrà curare alcuni incontri: Con il gruppo docente dell anno precedente Con i genitori
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliCOMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n.
COMUNE DI MORNICO AL SERIO (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (art. 10 del D.Lgs. n. 33/2013) Introduzione Il principio di trasparenza deve essere inteso
DettagliPIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012
PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica
DettagliSVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA
SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle
DettagliAREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE
DettagliL AVORO DI RETE AL OBIETTIVI FORMATIVI
Finalita educativa generale: Favorire l inserimento, promuovere l integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell alunno disabile o in situazione di svantaggio nell apprendimento, nella comunicazione,
DettagliSCHEDA PER IL MONITORAGGIO DELLE FASI FINALI DEL PROGETTO E PER LA VALUTAZIONE - SCHEDA B Traccia per la scuola capofila
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Progetto Nazionale I CARE GRUPPO DI LAVORO REGIONALE SCHEDA PER IL MONITORAGGIO DELLE FASI FINALI
DettagliLAVORARE PER GESTIRE IL SUCCESSO COMPANY PROFILE
PER GLI LAVORARE PER GESTIRE IL SUCCESSO PROFILE LGS SportLab è una società di riferimento che opera nel mondo dello sport e dell'intrattenimento: - specializzata nel management di atleti e nel supporto
DettagliLA STRATEGIA OBIETTIVI GENERALI
LA STRATEGIA La comunicazione di CONCORD ITALIA è finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza sulle attività, l impatto e la sostenibilità delle nostre azioni nell ambito degli interventi realizzati dai
DettagliI Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina. Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali
I Tirocini nella Cooperazione Sociale Trentina Tirocini formativi del Master in Gestione di Imprese Sociali Premessa Con. Solida ed Euricse condividono un approccio e un metodo per la realizzazione ed
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliGESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP
ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di
DettagliLO SPORT: UN OCCASIONE PER CRESCERE INSIEME. 22 settembre 2015
LO SPORT: UN OCCASIONE PER CRESCERE INSIEME 22 settembre 2015 Lo sport può portare qui ma anche se non si diventa campioni: Lo sport è un fattore di prevenzione e promozione del benessere psicofisico e
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliPROMECO SERT- AUSL FERRARA
PROMECO Promeco è un servizio pubblico gestito congiuntamente da Comune e Azienda Usl di Ferrara in un rapporto di convenzione con la Provincia di Ferrara. Progetta e svolge interventi educativi con tutte
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISABILITA FINALITA Questo documento contiene informazioni, principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per l inclusione degli alunni
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliCorso di formazione per Addetto al Servizio di Emergenza - Prevenzione incendio
di Emergenza - Prevenzione incendio - Aziende a basso, medio ed alto rischio - Studio di Consulenza e Formazione Consulting Professional Napoli - Corso Arnaldo Lucci 102 Cell. 393.943.81.57 Centro di formazione
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA
ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge
DettagliGuida degli Sportelli
Guida degli Sportelli Nuova Guida, perché? Nuovo ruolo degli Sportelli APRE Aggiornamento del Manuale Transtracc Ruolo dello Sportello Le principali attività svolte dallo Sportello sono: promozione della
DettagliRELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DI.SCOL.A.
RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DI.SCOL.A. Con il Consiglio di Lisbona e negli obiettivi della dichiarazione di Copenaghen si è tracciato un percorso ambizioso da realizzare entro il 2010: realizzare la
DettagliCORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te
CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te Da richiedere on line sul sito del fondo For.Te il giorno lunedì 21 gennaio 2013 secondo la procedura dell avviso 3/2012 SETTORE SCUOLA Titolo Progettare e valutare:
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di
DettagliMilano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni
Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliGESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE)
GESTIONE PROGETTO (in conformità modello MAE) Codice: Titolo: Tipo: Durata: IFO2014MAPMOZ Fair Play: un itinerario di crescita, formazione e socializzazione per i bambini e bambine e adolescenti in un
DettagliProgetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria a.s. 2008-2009
Progetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria a.s. 2008-2009 1,2,3 Minivolley! IL PROGETTO Il progetto 1,2,3 minivolley si propone di incrementare la pratica delle attività motorie
DettagliPROGETTO PORCOSPINI PREMESSA
PROGETTO PORCOSPINI COORDINATE PSICO-PEDAGOGICHE- ORGANIZZATIVE PER L EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E ALL ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA COME PREVENZIONE AL DISAGIO E AL MALTRATTAMENTO PREMESSA Il Lions Club, associazione
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
DettagliProgetto DopolaScuola Presentazione Esiti 1 fase. Caregivers e percezione del bisogno formativo dei soggetti dagli 11 ai 14 anni. Legnano, 09.10.
Presentazione Esiti 1 fase Caregivers e percezione del bisogno formativo dei soggetti dagli 11 ai 14 anni Legnano, 09.10.2014 Obiettivi dell'incontro Presentare gli esiti della prima fase di analisi Attivare
DettagliMinistero della Salute
PROTOCOLLO D INTESA TRA IL MINISTRO DELLA SALUTE E IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITÀ SPORTIVE VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 2003, n. 129, e successive modificazioni
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
Dettagli