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1 Progetto GIT - Modello di Modello trattamento di trattamento dei dati dei tari dati e catastali tributari e catastali Logiche e procedure operative per l elaborazione dei dati tributari e catastali Modelli di funzionamento istituzionale, organizzativo e gestionale AGGREGAZIONE DI CORBETTA E GAGGIANO

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3 Sommario 1 Premessa Inquadramento territoriale Servizi intercomunali - dal Polo Catastale al Centro Servizi Nuovi strumenti informativi - il Geo Data Warehouse Contesto organizzativo Enti sovraordinati Centro servizi intercomunale Evoluzione dei servizi erogati Gestione amministrativa del Comune capofila Modello di Governance Moduli di servizi funzionali offerti ai comuni Procedura Professionisti Procedure per l'aggiornamento del DBT Interscambio con Regione Lombardia Accordi di collaborazione IIT con Regione Lombardia Sviluppi futuri Accordo di Collaborazione Interistituzionale (ACI) con Regione Lombardia ALLEGATO 1 - Segnalazione di nuovo intervento edilizio per l aggiornamento del DBT ALLEGATO 2 - Schema di accordo di partecipazione all infrastruttura per l informazione Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 3

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5 1 Premessa Risulta necessario inquadrare il presente documento nel contesto istituzionale nel quale è nato e riportare i passaggi essenziali che ne hanno definito il profilo attuale. Obiettivo del Progetto GIT è dare un contributo all'innovazione nella Pubblica Amministrazione in un contesto di massima collaborazione con gli altri livelli della PA e di profonda attenzione alla sostenibilità nel tempo delle scelte effettuate. L obiettivo principale del Progetto GIT per le realtà di Corbetta e Gaggiano è l implementazione della piattaforma WebGis esistente (attualmente orientata prevalentemente sull anagrafe degli immobili) con nuove funzioni in grado di integrare le informazioni utili per le verifiche di carattere fiscale e tributario e di lavorare insieme alle altre realtà territoriale sui temi di principale interesse della gestione associata, in particolare le modalità di aggiornamento del DBT regionale. Il Polo di Corbetta e Gaggiano ha condiviso pienamente l'impostazione di base del Progetto GIT - Gestione Integrata del Territorio, volta a costituire un DWH che permettesse di avere una visione completa e trasversale della situazione aggiornata di soggetti e immobili sul territorio comunale. La costituzione ed il continuo aggiornamento del DWH è l'obiettivo iniziale degli Enti che aderiscono al progetto. Corbetta ha voluto sperimentare l'utilizzo della Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 5

6 piattaforma ai fini della collaborazione con Regione Lombardia nel campo dell'interscambio dei dati del DataBaseTopografico. 1.1 Inquadramento territoriale I due Poli catastali federati di Corbetta e di Gaggiano, attivi rispettivamente dal 2003 e dal 2000, vedono la partecipazione complessiva di 23 comuni per una popolazione servita di circa abitanti. Ind. ISTAT Comune popolazione residente al 01/01/2009 Kmq territorio comunale * Particelle Catasto Terreni * Unità Immobiliari urbane al Catasto fabbricati * Arluno , Bareggio , Besate , Bubbiano , Calvignasco , Casorezzo , Cisliano , Corbetta , Gaggiano , Gudo Visconti , Mesero , Morimondo , Motta Visconti , Noviglio , Ossona , Ozzero , Rosate , CAPITOLO 1 - Premessa

7 15200 Santo Stefano Ticino , Sedriano , Vermezzo , Vernate , Zelo Surrigone , Zibido San Giacomo , * dato Adt al 2007 Tutti gli enti aderenti al Polo hanno: a) la Convenzione con l'agenzia del Territorio per il Portale dei Comuni ; b) il collegamento S.I.A.T.E.L. ; c) in prospettiva la necessità di avviare o incrementare la collaborazione con l'agenzia delle Entrate per l'attività di contrasto all'evasione (art. 1 D.L. del D.L. 30/09/2005 n. 203, convertito con modificazioni dalla legge 2/12/2005 n. 248). 1.2 Servizi intercomunali - dal Polo Catastale al Centro Servizi Il tema delle gestioni associate è oggetto di continue sollecitazioni da parte sia di Regione Lombardia che di ANCI. Anche nel caso dei Poli di Corbetta e di Gaggiano si evidenzia lo sviluppo di un percorso che, partendo dalla costituzione del Polo Catastale, si è allargato al tema più generale del legame tra le diverse banche dati, locali e nazionali, e della necessaria collaborazione tecnica e organizzativa tra i diversi livelli dalla PA. Nella nuova fiscalità diventano più labili anche i confini comunali; il cittadino e ancor di più l'impresa non opera necessariamente in un solo comune. Affrontare questi temi richiede una visione organizzativa più allargata e una infrastruttura tecnologica capace di interscambiare dati con altri enti e garantire sicurezza operativa continua. La forma associativa adottata si basa su due convenzioni, che i due comuni capofila dei poli catastali, hanno definito con i comuni loro associati e da una convenzione che i due poli hanno formalizzato per cooperare tra loro, che vede Corbetta come comune capofila. Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 7

8 Di seguito riportiamo i riferimenti delle due convenzioni del Polo di Corbetta e del Polo di Gaggiano, costitutive l associazione: Polo di Corbetta - Comune di Corbetta Del. di C.C. n.46 del 28/03/2006 Polo di Gaggiano - Comune di Gaggiano Del. di C.C. n.63 del 29/09/2006 Entrambe le convenzioni stipulate dai Comuni capofila con i loro comuni associati, secondo l articolo 30 del TUEL D.lgs n 267 del 18/08/2000, hanno durata settennale ha partire dal loro anno di stipula, ovvero dal 2005 per Corbetta e dal 2006 per Gaggiano. Entrambe le convenzioni sono da ritenersi rinnovabili. La struttura organizzativa si basa dunque su due uffici intercomunali, collaboranti tra loro, i quali hanno, per convenzione, la delega ad alcune funzioni catastali acquisite dall Agenzia del Territorio (il polo di Gaggiano gode di uno sportello catastale avanzato). Gli stessi uffici intercomunali hanno ottenuto da parte dei comuni associati deleghe, a vario livello, dagli uffici Anagrafe, Tecnico, Tributi e CED per svolgere funzioni relative alla realizzazione di un anagrafe immobiliare integrata con i dati di toponomastica, anagrafe civile, anagrafe delle attività produttive, catasto. La forma associativa che il Polo Catastale di Corbetta ed il Polo Catastale di Gaggiano hanno posto in essere, nasce dall idea di condividere risorse ed esperienze per valorizzare ed aumentare la qualità dei servizi offerti. 1.3 Nuovi strumenti informativi - il Geo Data Warehouse Progetto GIT utilizza un approccio informatico definito Data Warehouse (DWH) che si caratterizza per la finalità di analizzare grandi moli di dati al fine di ottenere una visione di insieme che permetta ai decisori di definire strategie e operare scelte informate. La caratteristica principale è legata alla possibilità di caricare dati provenienti da fonti diverse e metterli in relazione per poterne ottenere un modello navigabile secondo diverse dimensioni. 8 CAPITOLO 1 - Premessa

9 La piattaforma utilizzata dal Polo di Corbetta e Gaggiano, fornita dalla Società D.B.CAD di Perugia, ha quindi una funzione di analisi trasversale dei dati e non entra in conflitto con i programmi gestionali adottati dai diversi Uffici dell'ente. Una prima possibilità di utilizzo dei Data Wherehouse riguarda la capacità di estrarre, trasformare e caricare (moduli ETL - Extract, Tansfer and Load) diverse fonti di dati. Questa funzionalità produce una reportistica per ciascun "caricamento" dei dati informando in modo preciso l'utente sulla data di aggiornamento di quella fonte; sulla sua consistenza; ecc. Inoltre possono essere prodotte delle diagnostiche, attraverso il modulo City Analyzer, che evidenziano le incongruenze tra i dati e/o l'inconsistenza del contenuto di campi chiave per le relazioni. Sulla base di queste diagnostiche è importante che i gestori delle diverse fonti effettuino un operazione di pulizia dei dati (completamento di campi, correzioni sui campi chiave, ecc.) con il duplice risultato di migliorare il funzionamento dei propri gestionali e facilitare l'integrazione completa dei dati nel DWH. La componente geografica risulta molto importante per analizzare dati che hanno una precisa collocazione territoriale. Solo attraverso uno strumento GIS è possibile risolvere quelle incongruenze che possono emergere dalla semplice analisi dei dati alfanumerici. Ad esempio, la sovrapposizione della mappa catastale con la rete stradale comunale e la numerazione civica aggiornata, chiarisce molto bene la relazione tra residenti e fabbricati laddove questa poteva apparire incongrua consultando i dati della dichiarazione ICI del contribuente. Nel sistema informativi adottato a Corbetta la consultazione di tutte le informazioni caricate nel GeoDatabase è resa possibile da pratiche interfacce WEB che si occupano in primo luogo della profilatura degli accessi: individuando cioè su quali livelli informativi, in quali ambiti territoriali ed attraverso quali applicazioni l utente ha sufficienti diritti di consultazione e/o modifica. Il sistema non fa differenza tra dato geometrico ed alfanumerico, considerando la geometria come una delle tante informazioni che appartengono all oggetto. Tramite operazioni dirette nel geodatabase è quindi possibile effettuare interrogazioni anche su dati geometrici accedendo o meno alla cartografia. Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 9

10 Per la consultazione dei dati geometrici sono stati implementati i principali visualizzatori WebGIS di riferimento con i quali l applicazione WEB comunica bidirezionalmente scambiandosi informazioni sugli oggetti selezionati o sui livelli attivati. L interfaccia WEB è ricca di funzionalità per la gestione dell ambiente grafico come le funzioni di zoom, pan, misurazione sulla mappa, funzioni di disegno e di analisi spaziale come buffer ed overlay 10 CAPITOLO 1 - Premessa

11 2 Contesto organizzativo Per portare al successo una iniziativa di forte innovazione come quella promossa con il Progetto GIT molti sono gli aspetti da gestire sia all'interno dell'ente che nei rapporti con le altre istituzioni. Occorre innanzi tutto dedicare la giusta attenzione al raccordo tra le attività operative e il livello politico rappresentato dagli organi di governo del Comune. Anche la condivisione degli obiettivi generali tra i Dirigenti dei diversi settori deve essere continuamente alimentata. Nel seguito viene tracciata una breve analisi dei diversi aspetti. 2.1 Enti sovraordinati La disponibilità delle banche dati delle Agenzie dello Stato è fondamentale per il popolamento del DWH che stà alla base del Progetto GIT. Il nuovo quadro normativo evidenzia la necessità di un rapporto di collaborazione puntuale e continuo con gli altri livelli della PA. Le convenzioni che sono state siglate con l'agenzia del Territorio e con l'agenzia delle Entrate sono solo la premessa per una attività che deve diventare costante e sempre più efficacie. Tutti i dati che sono messi a disposizione del Comune attraverso il Portale dei Comuni dell'agenzia del Territorio e Punto Fisco dell'agenzia delle Entrate devono essere caricati Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 11

12 nel DWH per concorrere alla visione generale delle posizioni dei soggetti, degli oggetti e delle loro relazioni. Forme di collaborazione e di interscambio di dati vanno cercate anche con altri soggetti come le Camere di Commercio, il PRA, ecc. Sono stati attivati positivi contatti e sviluppate diverse iniziativa anche con Regione Lombardia e la Provincia di Milano. Questi Enti hanno competenza su diversi aspetti territoriali e organizzativi che sono fondamentali per la corretta gestione delle informazioni territoriali. 2.2 Centro servizi intercomunale Il CST di Corbetta si pone l'obiettivo di fornire servizi aggiornati ai comuni aderenti e di rappresentare un punto di riferimento sul territorio per le iniziative di innovazione che la PA in generale, e Regione Lombardia in particolare, promuovono per sostenere questi processi con le amministrazioni locali. Questo comporta una contina revisione degli aspetti organizzativi e un costante sforzo di adeguamento alle richieste di servizi che provengono da più parti. Secondo le Linee Guida sviluppate da Regione Lombardia per le attività di aggiornamento del DB Topografico, il riconoscimento del CST comporta che la struttura debba essere in grado di sviluppare soluzioni capaci di integrare le informazioni provenienti dai diversi uffici comunali e da enti e soggetti sovraordinati (come ad esempio Agenzia del Territorio, Regione, Provincia, ecc ) e di condividerle: tra uffici dello stesso comune, tra i comuni di uno stesso ambito, tra i comuni e le istituzioni ai diversi gradi (cooperazione applicativa). E dalla capacità di sviluppare un modello organizzativo integrato e valide soluzioni di cooperazione con i soggetti coinvolti ai differenti livelli, che discende la possibilità di un azione realmente efficace su diversi temi, ed in questo i CST possono avere un ruolo fondamentale. Nell'ambito del recente Bando Regionale per la stipula di Accordi di Collaborazione Interistituzionale vengono ribaditi ulteriormente questi obiettivi. Si ritiene pertanto che un accordo istituzionale tra CST e Regione non debba escludere un ruolo attivo da parte della Provincia, 12 CAPITOLO 2 - Contesto organizzativo

13 ruolo che già si è concretizzato nell attività di produzione del Db Topografico e che ora si apre alla messa a punto di meccanismi condivisi di aggiornamento per organizzare un sistema standardizzato di condivisione delle informazioni ed utili strumenti di semplificazione dei procedimenti a vantaggio dei cittadini e delle imprese del territorio. Fig.2 CST e Coordinamento Provinciale - Possibile modello previsto da Regione Lombardia nell'ambito della gestione del DB Topografico In questo contesto opera anche il modello delineato nell ambito delle attività di laboratorio ed approfondimento in corso presso la Direzione Generale Territorio di Regione Lombardia, che sta coordinando un percorso di condivisione strategica, al quale il Polo di Corbetta stà collaborando per la messa a punto di azioni coordinate finalizzate alla definizione di procedure di aggiornamento standardizzate. Tali procedure vedono il coinvolgimento diretto anche delle categorie professionali, che sono chiamate a svolgere un ruolo strategico di popolamento delle informazioni, la cui qualità diventa fondamentale, se valutata sotto l aspetto del risparmio di risorse pubbliche da reimpiegare per lo sviluppo di nuovi servizi ed opportunità. L approccio, peraltro già sperimentato anche dal Progetto SIGIT, riconosce pertanto Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 13

14 la necessità strategica di coinvolgere fattivamente nel percorso progettuale le categorie professionali per costruire insieme soluzioni in grado di tener conto del valore aggiunto, che la conoscenza e la coerenza dei dati e la standardizzazione dei processi, porta all attività professionale Verso una federazione di CST Anche il rapporto costruito con l altra aggregazione che fa capo a Gaggiano, che ha ottenuto il finanziamento regionale con lo sviluppo di un progetto del tutto analogo a quello di Corbetta, può portare ad approfondire il tema della collaborazione/coordinamento tra Centri Servizi. Va infatti evidenziato come il percorso compiuto abbia portato a considerare l autonomia gestionale, che le due aggregazioni volevano mantenere, pur riconoscendo la necessità di una collaborazione soprattutto sul fronte infrastrutturale. Questa collaborazione di fatto continua e si esplicita nella gestione comune di un webserver, ma può essere meglio coordinata e strutturata anche attraverso l intervento provinciale o regionale, mirato eventualmente a stimolare un percorso analogo di ricompattamento verso l ambito territoriale di riferimento dell Abbiatense. Fig.3 Portale SIGIT ( 14 CAPITOLO 2 - Contesto organizzativo

15 2.2.2 Coordinamento di Progetti a diverse scale istituzionali a realtà associata che fa capo a Corbetta, in coordinamento con l aggregazione di Gaggiano, ha partecipato anche a progetti ministeriali (A.L.I. ed E.L.I.S.A.) con l obiettivo di condividere con altre realtà territoriali i temi oggetto del proprio specifico mandato. In particolare l adesione al Progetto GIT (E.L.I.S.A.), con capofila il Comune di Milano e sotto il coordinamento tecnico-operativo di ANCITEL Lombardia, ha consentito di sviluppare un rapporto diretto con il capoluogo e di condividere alcuni importanti elementi organizzativi alla base dei meccanismi di cooperazione. La valorizzazione e strutturazione dei rapporti attivati con queste realtà possono trovare un luogo di sicura ricaduta nelle attività della Cabina di Regia, prevista nel Bando ACI, quale momento di confronto e di decisione condivisa tra Regione Lombardie e gli altri Enti partecipanti al Progetto. In particolare, i rapporti con il capoluogo, considerata la contestuale partecipazione della Provincia agli ACI con Regione Lombardia, si presentano strategici nella prospettiva di coordinare l iniziativa quale prototipale per lo sviluppo di analoghi CST per l area metropolitana milanese Sostenibilità economica del CST Già da oggi la gestione associata tende a ricercare e strutturare altre forme di entrata in grado di prospettare ai comuni il mantenimento della quota di partecipazione entro soglie sostenibili ed invariate nel periodo di riferimento (es. compartecipazione costi struttura, accordi di servizio con altri enti e/o categorie professionali, diritti su servizi al pubblico, servizi a richiesta verso i comuni convenzionati ecc...). La gestione associata attuale è in scadenza a termine 2011 ed è impegnata a definire le modalità e i contenuti di rinnovo della convenzione, attraverso lo sviluppo di nuove iniziative che vanno verso la costituzione CST del Magentino e rafforzamento del sistema di relazione con gli enti sovraordinati. Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 15

16 Il tema della sostenibilità dei costi è già stato ampiamente approfondito e discusso con i Sindaci dei Comuni aderenti nel corso dei cinque anni di attività dell'ufficio Intercomunale/Polo catastale. Si parte quindi da una base già consolidata di costi e di servizi erogati, concordata e verificata sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici e organizzativi sia per gli aspetti economici e finanziari. La necessità di costituire Centri servizi territoriali è evidenziata peraltro anche all'interno dell'atto di indirizzo per l'attuazione dell'art. 3 della L.R. 12/05 Quadro di riferimento per l'aggiornamento del Data Base Topografico e l'interscambio con le banche dati catastali e viene a più riprese ribadita in autorevoli sedi istituzionali. Gli obiettivi di contenimento della spesa pubblica sono ben chiari agli amministratori locali che quotidianamente affrontano il tema dei tagli nei bilanci comunali. La strada non può che essere, pertanto, quella di ricercare nuove forme di cooperazione in grado di cogliere le potenzialità espresse dalle esperienze locali più evolute per farle condividere a livello territoriale ed attivare con questo le iniziative per una più corretta distribuzione delle risorse necessarie al mantenimento dei servizi in un rapporto equilibrato tra qualità e costo. Si tratta di trovare le condizioni ed i contenuti intorno a cui sviluppare le gestioni associate intercomunali (CST) come risposta virtuosa ad esigenze per le quali il singolo comune avrebbe difficoltà oggettive a far fronte in modo autonomo. Questo tema è oggetto degli interventi di sostegno economico da parte di Regione Lombardia, che attraverso la recente revisione della legislazione in materia di gestioni associate intercomunali ha privilegiato l incentivo alla costituzione di Unioni di Comuni Lombardi attraverso un finanziamento decennale con una quota iniziale significativa, che decresce con il passare degli anni fino a rappresentare solo il 20% del valore iniziale. La realtà facente capo a Corbetta, attraverso un approfondita fase di confronto tra i Sindaci mirata a verificare la possibilità di trasformare l attuale aggregazione, o parte di essa, in Unione di Comuni ha e- videnziato l inadeguatezza della realtà territoriale ad una soluzione gestionale giudicata eccessivamente rigida in relazione ai servizi da gestire. L analisi di sostenibilità sia per gli aspetti tecnico-organizzativi che per quelli economicofinanziari, non può pertanto prescindere dalla constatazione che lo sviluppo di ogni ipotesi, 16 CAPITOLO 2 - Contesto organizzativo

17 che si ponga l obiettivo di consolidare effetti positivi sui servizi forniti dalle amministrazioni, debba passare attraverso la condivisione di processi organizzati in cooperazione tra il livello locale (comuni/cst) e quello sovraordinato regionale e provinciale e che debbano costruirsi le condizioni perché le attività e le informazioni gestite possano essere realmente condivise per le funzioni proprie di ciascun livello di governo. Ma anche la costruzione delle ipotesi di collaborazione tra i comuni deve basarsi su alcuni principi, che abbiamo avuto modo di verificare in questi primi anni di gestione associata e che riteniamo debbano essere alla base di ogni prospettiva di sviluppo. Innanzitutto la necessità di lavorare su una pluralità di servizi, il meglio possibile relazionati tra loro, per la costruzione di una corretta economia di scala. Servizi che possano rispondere alle difficoltà dei Comuni di garantire la necessaria qualificazione del personale e così portare a quella continuità e qualità, che rappresentano il presupposto per un positivo ritorno verso i cittadini. Poi, non in secondo piano, la necessità di coinvolgere aggregazioni comunali in grado di potersi realmente radicare nel territorio per garantire la necessaria continuità nei servizi. Di questi aspetti si è parlato nei paragrafi precedenti, ma qui vale la pena riprendere come questo elemento possa rappresentare la reale condizione per evitare che ogni iniziativa, anche su temi contigui, si sviluppi su iniziativa e con il coinvolgimento di comuni di volta in volta diversi tra loro e quindi porti a risultati, per la loro stessa natura, più deboli perché meno organizzati nel territorio. 2.3 Evoluzione dei servizi erogati Il ruolo svolto dal comune capofila di Corbetta nella definizione delle relazioni tra i diversi enti coinvolti è stato principalmente -e da subito- orientato a disegnare una struttura compartecipata nei costi e nelle attività. Il presupposto di base e la motivazione di fondo infatti- è stata la constatazione da parte del Comune di Corbetta della estrema difficoltà e- conomica ed organizzativa nell impiantare nuovi servizi, sia nella fase di start-up che nella gestione successiva. Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 17

18 In particolare le tematiche della gestione delle informazioni catastali e territoriali -e con essi i servizi catastali al pubblico- rappresentavano temi sui quali anche gli enti sovraordinati sollecitavano i comuni: è infatti dei primi anni duemila l avvio del percorso di decentramento delle funzioni catastali ai comuni e lo sviluppo dei poli catastali. E su questi primi temi che sono stati mossi i primi passi nel campo della gestione associata dei servizi che ha portato alla messa a punto di una convenzione tra enti ex art. 30 d.lgs 267/2000 finalizzata alla costituzione di un Ufficio Intercomunale per i servizi catastali e territoriali. I contenuti delle attività sono stati orientati da subito verso un approccio più ampio rispetto ai semplici servizi catastali al pubblico, più in particolare introducendo obiettivi di costituzione per un nuovo servizio intercomunale di anagrafe degli immobili, rispetto al quale sono stati recuperati anche finanziamenti regionali. Con questa iniziativa è stato di fatto sancito il principio della pluralità dei servizi che rappresenta un presupposto irrinunciabile se l obiettivo della gestione a regime è quello di garantire una capacità propria di finanziamento della gestione associata, meglio se non particolarmente gravosa per gli enti locali coinvolti. 2.4 Gestione amministrativa del Comune capofila La convenzione fissa i criteri di suddivisione dei costi per i comuni aderenti, la modalità di rilascio dei servizi e quelle per il coinvolgimento del personale dipendente dei comuni coinvolto nei servizi. Come sede dei servizi in gestione associata è stata individuata una sede decentrata del comune capofila (palazzina liberty di via Verdi); le spese di gestione (utenze, manutenzioni, acquisto o noleggio dotazioni tecniche e informatiche) sono individuate per poter essere condivise, così come quelle legate al personale (collaborazioni o comando personale dipendente dei comuni). Ogni voce di spesa relativa all Ufficio Intercomunale è registrata a livello contabile in appositi capitoli di bilancio dell ente capofila (impegni di spesa, liquidazioni), così come sono catalogati con numerazione autonoma tutti gli atti afferenti la gestione dell ufficio (delibere, determinazioni del responsabile). La figura del Responsabile è inquadrata con posizione organizzativa specialistica ed è organica all ente capofila in quanto dipendente dello stesso ente con comando parziale. 18 CAPITOLO 2 - Contesto organizzativo

19 Analogamente ogni voce di entrata (le quote di partecipazione dei comuni convenzionati, i contributi regionali o di altri enti, le convenzioni con altri enti/soggetti istituzionali o le entrate derivanti da servizi verso il pubblico es. i servizi catastali) è registrata in appositi capitoli di bilancio dell ente capofila con lo scopo di condividerne gli importi. Come intuibile, le voci di bilancio relative a questi capitoli -in entrata ed in uscita- si equivalgono nel totale, portando al pareggio nella gestione complessiva delle voci relative all Ufficio Intercomunale. La Conferenza dei Sindaci dei Comuni convenzionati -istituita dalla Convenzione- esercita il ruolo di indirizzo e programmazione approvando annualmente un preventivo di costi ed attività (nel rispetto dei criteri fissati in sede di Convenzione) ed un consuntivo che verifica il rispetto del pareggio tra entrate ed uscite afferenti la gestione associata dell Ufficio Intercomunale. 2.5 Modello di Governance Sono organi del Centro Servizi Territoriale: la Conferenza dei Sindaci La conferenza dei Sindaci dei comuni convenzionati, è composta dai Sindaci o loro delegati, con funzione di approvazione degli indirizzi delle attività e del consuntivo del Centro Servizi Territoriale. Alla conferenza partecipano i Sindaci o delegati di ciascun comune con pari diritto di voto. Si riunisce per l esercizio della propria funzione quando si manifesta la necessità di un indirizzo politico-amministrativo sui servizi convenzionati e comunque a cadenza trimestrale. il Presidente del CST Il Presidente del CST è un rappresentante Politico dei Comuni aggregati, scelto al proprio interno dalla Conferenza dei Sindaci. Il Presidente del Centro Servizi Territoriali è di norma il Sindaco o delegato del Comune capofila, ma la Conferenza dei Sindaci può attribuire il ruolo di Presidente ad altro delegato. Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 19

20 Il Presidente rappresenta il Centro Servizi Territoriale verso l esterno, indice gli incontri della Conferenza dei Sindaci e ne coordina l attività. Il Presidente del Centro Servizi Territoriale, inoltre: - verifica e controlla lo stato di avanzamento degli obbiettivi prefissati dalla Conferenza dei Sindaci; - individua e verifica le eventuali necessità di modifica degli obiettivi in sede operativa; - contribuisce a definire gli strumenti più idonei ad esercitare il controllo della gestione economica e contabile e ad elaborare metodologie di analisi, indicatori e parametri per la valutazione dell'efficacia e dell'efficienza dei servizi. il Responsabile Tecnico Alla direzione del Centro Servizi è preposto un funzionario (Responsabile Tecnico) nominato dal Sindaco del Comune capofila su indicazione della Conferenza dei Sindaci del CST. Ad esso compete l adozione degli atti e provvedimenti amministrativi concernenti l ufficio, secondo quanto disposto dalla presente convenzione, compresi tutti quegli atti che impegnano l amministrazione verso l esterno, la gestione del preventivo e rendiconto delle spese ed entrate, la gestione tecnica, la predisposizione del Programma di tecnico-economico annuale e l organizzazione delle risorse umane con responsabilità per il conseguimento degli scopi, delle attività ed obiettivi dei progetti a cui il CST aderisce. L indennità di posizione del Responsabile Tecnico dei Servizi è unica per gli Enti associati. Essa non potrà superare i limiti massimi stabiliti dall art. 10, commi 1 e 2 del CCNL del 1/3/1999 e sarà attribuita a norma dell art. 11 c.1 del predetto CCNL. i Referenti comunali e i Gruppi di lavoro sono individuati da ciascun comune e programmati su iniziativa degli organi del Centro Servizi Territoriale per il perseguimento degli obiettivi di cui al successivo art. 9 di questa convenzione. 2.6 Moduli di servizi funzionali offerti ai comuni La Conferenza dei Sindaci ha recentemente compiuto un intensa attività di confronto per la definizione della nuova Convenzione, orientata a focalizzare le prestazioni ed i servizi verso 20 CAPITOLO 2 - Contesto organizzativo

21 i comuni, in modo da poter dare la possibilità ai medesimi di orientare la forma di adesione in funzione delle aspettative. Ne è nata un articolazione per moduli funzionali (di base ed integrativi) in servizi standard, in attività e servizi a richiesta, che cerca di offrire una vasta gamma di opportunità e scelte per i comuni, in ragione della spesa sostenibile e degli obiettivi che ciascuna realtà si pone di perseguire. Sono stati individuati un pacchetto di servizi finalizzati al supporto dell attività ordinaria, servizi che nella gran parte dei casi oggi non vengono svolti dai comuni medesimi (es. anagrafe degli immobili, servizi catastali, servizi websit ecc...) o vengono affidati a soggetti e- sterni con costi maggiori (es. accatastamenti immobili comunali, consegna file digitali shp presso Regione Lombardia ecc...). Modulo Base servizi catastali, comprende: servizi catastali al pubblico per la consultazione, il rilascio di visure, estratti mappa e planimetrie, la correzione e l aggiornamento della banca dati catastale, nei limiti delle funzioni decentrate ai comuni ai sensi della legislazione vigente, e coordinamento delle unità di consultazione comunali; servizi di verifica degli atti di aggiornamento catastale presentati dai privati, con particolare riferimento alle proposte di attribuzione delle rendite, per l eventuale segnalazione di incoerenze all Agenzia del Territorio secondo le procedure definite al riguardo; consultazione del websit con la restituzione della cartografia catastale e dei dati censuari, aggiornati periodicamente; servizi di correzione e aggiornamento delle mappe catastali per l adeguamento allo stato dei luoghi segnalati dai cittadini o dai Comuni convenzionati; Modulo Base servizi edilizia-sued e di anagrafe degli immobili, Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 21

22 comprende lo sviluppo delle finalità indicate nel Progetto ACI, in particolare: servizi di anagrafe degli immobili finalizzati all integrazione della banca dati catastale e di certificazione energetica degli edifici con le banche dati comunali ed alla condivisione dei dati con gli uffici comunali e con gli altri enti fruitori; servizi di integrazione tra pratica edilizia e pratica catastale per lo sviluppo di soluzioni standardizzate di unificazione e semplificazione dei procedimenti SUED (sportello unico per l edilizia) in coordinamento con le disposizioni e sperimentazioni nazionali e regionali; servizi di aggiornamento della base cartografica comunale con particolare riferimento alla tenuta e alla condivisione del DB topografico regionale, secondo le procedure di cooperazione che verranno al riguardo definite con gli uffici regionali preposti allo scopo; servizi di aggiornamento della toponomastica comunale sulla mappa digitale e di formazione degli uffici comunali competenti per la tenuta dello stradario e della numerazione civica, mediante l utilizzo del websit; Modulo Integrativo servizi di informazione territoriale e PGT, comprende: servizi di lavorazione degli elaborati del PGT comunale (e/o successive varianti) per la successiva trasmissione all infrastruttura regionale nelle modalità richieste dalla normativa tecnica, quale passaggio tecnico necessario preordinato alla pubblicazione sul BURL (attività a richiesta con disciplina attuativa definita in sede di Conferenza dei Sindaci); servizio di integrazione dei dati di PGT con la banca dati catastale finalizzati alla consultazione e alla predisposizione del CDU (Certificato di Destinazione Urbanistica) (attività a richiesta per il primo caricamento con disciplina attuativa definita in sede di Conferenza dei Sindaci); servizi di informazione territoriale a supporto della pianificazione comunale e di area vasta attraverso la progressiva implementazione di strati informativi utili alla conoscenza delle trasformazioni nel territorio di riferimento; 22 CAPITOLO 2 - Contesto organizzativo

23 servizi di elaborazione dei dati cartografici per la predisposizione di mappe tematiche sviluppate su segnalazione degli uffici comunali; servizio informativo di monitoraggio delle proprietà comunali sulla mappa websit derivate dalla banca dati catastale con aggiornamento periodico; Modulo Integrativo servizi di supporto alle attività di accertamento tributario comprende: servizi di integrazione delle informazioni disponibili presso comuni ed enti esterni per l incrocio delle banche dati (quali ad esempio banca dati tributaria comunale, TIA/TARSU, SIATEL, DOCFA, banca dati catastale ecc...), finalizzati al supporto dell attività degli uffici tributi comunali di verifica elusione ed evasione fiscale, nei termini e secondo le specifiche al riguardo definite dalla normativa nazionale; Modulo Integrativo servizi di tenuta dello stradario comunale su mappa digitale comprende: servizi di tenuta dello stradario sulla mappa digitale del websit e di gestione della toponomastica e della numerazione civica per le nuove costruzioni e di supporto agli aggiornamenti e correzioni da apportare alla numerazione esistente. Modulo Integrativo servizi di aggiornamento catastale proprietà comunali comprende: servizi a richiesta dei comuni di rilievo e produzione degli atti di aggiornamento catastale per le proprietà comunali, nei limiti definiti da apposita disciplina attuativa definita in sede di Conferenza dei Sindaci e finalizzata a garantire una corretta programmazione annuale ed un adeguato carico di lavoro all ufficio. Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 23

24 L adesione ai Moduli Integrativi è subordinata all adesione al Modulo Base servizi edilizia- SUED e di anagrafe degli immobili. 24 CAPITOLO 2 - Contesto organizzativo

25 3 Procedura Professionisti Dal 2007 il Polo Catastale di Corbetta, nell ambito del Progetto SIGIT, ha introdotto per i Comuni convenzionati, una procedura telematica rivolta ai professionisti di settore (geometri, architetti, ingegneri). Tale Procedura Professionisti riguarda la compilazione di alcune schede informative con i dati di ogni singola unità immobiliare costruita ex novo o modificata, ed allegati grafici riguardanti l inserimento in mappa (aerofotogrammetrico) degli edifici oggetto di pratica edilizia per tutti quegli interventi, che avranno una ripercussione a livello catastale. Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 25

26 Dal 2011 la procedura SIGIT ha subito un fondamentale cambiamento. La classica compilazione ed inserimento delle informazioni basata su pagine web, è stata sostituita da un WebSit all interno del quale i professionisti inseriscono le informazioni relative al loro intervento. La scelta del cambiamento vuole puntare ad agevolare l attività dei professionisti, creando un canale di comunicazione attraverso il quale, sfruttando le potenzialità dei websit, vengono fornite diverse informazioni utili alla loro attività. Si pensi ad esempio alla visualizzazione della mappa catastale, della toponomastica, della numerazione civica, dell ortofoto, alla possibilità di sovrapporre le informazioni dei diversi piani urbanistici ecc In fase di avvio della nuova procedura, SIGIT ha organizzato diversi incontri formativi per i professionisti, riscontrando un buon livello di partecipazione e raccogliendo impressioni ed opinioni utili al miglioramento della procedura stessa. Attualmente viene garantita una costante assistenza a tutti gli utenti. Il progetto SIGIT è nato con lo scopo di costruire una banca dati digitale integrata, nella quale tutte le informazioni, derivanti dalle diverse banche dati comunali e catastali, siano note anche per la loro posizione sul territorio: conoscerne la posizione geografica rende possibile creare collegamenti tra dati prodotti e gestiti da uffici diversi. 26 CAPITOLO 3 - Procedura Professionisti

27 Fig.4 - Esempio di integrazione di diverse banche dati A queste attività si aggiunge l aggiornamento costante della cartografia comunale, la gestione di dati territoriali quali assi viari e numerazione civica fino ad arrivare ai dati di interno delle abitazioni. Questo modello ha portato alla realizzazione di un sistema integrato di database e cartografia, che rende possibile l interconnessione di banche dati afferenti ai più diversi uffici. Le u- nità immobiliari, attraverso gli identificativi catastali, permettono di collegare tra loro le informazioni relative anche alla tassazione locale (ICI e TARSU) queste alla proprietà, per arrivare poi, attraverso l anagrafe dei cittadini e gli identificativi di via e civico, agli inquilini delle abitazioni. L interconnessione delle informazioni attraverso le chiavi territoriali permette, di conseguenza, l elaborazione di diverse politiche ad opera dei Comuni su temi anche molto diversi: il recupero dell evasione e la perequazione fiscale, il monitoraggio dell edificazione ed i controlli tra pratica edilizia e pratica catastale, politiche sociali attraverso il monitoraggio del territorio e della demografia, ecc Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 27

28 Fig. 5 - Allegato grafico redatto dal Professionista con localizzazione intervento su base cartografica georeferenziata In particolare, la presentazione corretta della procedura dà luogo alla Ricevuta SIGIT, che deve essere allegata insieme alla pratica edilizia, una volta consegnata presso gli uffici tecnici comunali. In tal modo è possibile ottenere le informazioni sulle unità immobiliari nuove o modificate e la loro distribuzione interna, sulla sagoma di eventuali nuovi edifici e sugli accessi (pedonali o carrai, principali o secondari) ad esse collegati in anticipo e procedere così alla assegnazione della numerazione civica corrispondente (in collaborazione con gli Uffici Anagrafe comunali). Fig. 6 - Dettaglio intervento (in rosso viene segnalata la sagoma edificio, in verde gli accessi e le eventuali modifiche alle recinzioni) 28 CAPITOLO 3 - Procedura Professionisti

29 Fig. 7 - Allegato con schema di distribuzione interna delle unità immobiliari La procedura descritta è ormai attiva da diversi anni sui 24 Comuni convenzionati facenti parte dei 2 poli di Corbetta e di Gaggiano, ed ha interessato un numero crescente di professionisti (ad oggi sono iscritti circa 750 professionisti per circa 900 pratiche all'anno). SIGIT ha organizzato diversi incontri formativi per i professionisti, riscontrando un buon livello di partecipazione e raccogliendo impressioni ed opinioni utili al miglioramento della procedura stessa e mantenendo tuttora un supporto telefonico o ricevendo i professionisti presso la sede dell'ufficio Intercomunale stesso. SIGIT inoltre collabora con gli uffici comunali nell assegnazione della nuova numerazione civica (utilizzando le informazioni fornite dai professionisti all interno della procedura) e controlla la numerazione esistente grazie al rilievo puntuale dei civici sul territorio ed al collegamento con la banca dati anagrafica dei Comuni. I dati raccolti tramite la Procedura Professionisti, consentono di ottenere una mappatura completa di tutti gli interventi presenti nelle pratiche edilizie consegnate ai comuni. Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 29

30 Fig. 8 mappatura pratiche SIGIT(i pallini indicano la presenza di un intervento edilizio) La presenza dell' anagrafe immobiliare, nella quale le diverse banche dati vengono relazionate tra loro con dati aggiornati in tempo reale, diventa uno strumento utile ai Comuni per avere una conoscenza migliore del proprio territorio così da poter calibrare le politiche di governo sulle reali esigenze del contesto. Lo strumento nel quale viene costruita l anagrafe immobiliare è il Websit SIGIT, visualizzabile attraverso la connessione internet dal portale SIGIT ( basato sull applicativo CityExplorer. Il WebSit SIGIT messo a disposizione dei Comuni non è un Sistema Informativo Territoriale come altri, si differenzia infatti per la sua capacità di migliorarsi: attraverso Ufficio Ecografico si ha la possibilità di modificare ed aggiornare i dati (toponomastica ed anagrafe immobiliare) in esso contenuti direttamente on-line e rendere le modifiche visualizzabili in tempo reale. 30 CAPITOLO 3 - Procedura Professionisti

31 Strumenti di navigazione della mappa Strumenti di interrogazione, ricerca e disegno in mappa Strumenti di interrogazione diretta delle banche dati Fig. 9 Visualizzazione generale del portale WebSit Le banche dati inserite nel sistema riguardano: i dati catastali censuari e grafici (particelle ed unità immobiliari, aggiornati mensilmente tramite lo scarico dei dati dal Portale dei Comuni dell Agenzia del Territorio); i dati di ICI e Tarsu, scaricati dal Portale dei Comuni dell Agenzia del Territorio; la numerazione civica rilevata (aggiornata con la numerazione assegnata in accordo tra Ufficio SIGIT e Ufficio Anagrafe Comunale); le foto aeree del territorio; la toponomastica stradale (aggiornata con l inserimento di eventuali nuove vie); l integrazione con le banche dati comunali (ad esempio anagrafe e tributi); Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 31

32 i dati derivanti dalla Procedura Professionisti SIGIT (localizzazione in cartografia tutti gli edifici sui quali risulta attiva una pratica edilizia con i dati e gli allegati grafici inseriti dai professionisti nella procedura). Particolarmente importante è il numero civico, al quale viene collegata la banca dati dell ufficio anagrafico comunale, permettendo così una spazializzazione della popolazione sul territorio. Nel WebSit il numero civico è legato al fabbricato di riferimento quindi la popolazione è collegabile al fabbricato, che tra i vari dati possiede anche quelli catastali fino alla divisione in subalterni. Con pochi passaggi, si ha quindi la possibilità, attraverso un numero civico, di ottenere tantissime informazioni territoriali, sociali ed economiche; si possono ad esempio incrociare i dati dell ufficio anagrafico (popolazione), dell ufficio tecnico (pratiche edilizie, PGT) dell ufficio tributi (Ici - Tarsu-Tia) dei lavori pubblici e delle proprietà comunali (aree verdi, piste ciclopedonali) della polizia locale ecc attraverso l individuazione del dato sul territorio. Fig. 10 Collegamenti banche dati sul numero civico Le potenzialità del WebSit sono molteplici, ma per ottenere tutto questo è essenziale che il dato numero civico sia univoco e corretto. L interazione tra le varie banche può avvenire se i loro dati sono corretti, altrimenti occorre procedere con una fase di bonifica dei dati. SIGIT è per questo impegnato anche nell attività di bonifica dello stradario digitale, per raggiungere una qualità del dato sempre maggiore; l obiettivo è arrivare ad una corrispondenza delle diverse banche dati (in modo particolare di via-civico-interno con foglio- 32 CAPITOLO 3 - Procedura Professionisti

33 mappale-subalterno ) per la totalità dei casi, in modo da fornire un Websit, che rappresenti una semplificazione digitale della realtà. Lo sportello catastale del Polo, scaricando mensilmente i DOCFA presentati in catasto, procede con il collaudo dei nuovi edifici e delle unità immobiliari variate, confrontandole con quelle inserite dal SIGIT, mediante la Procedura Professionisti. Il collaudo consente di controllare se il numero delle unità immobiliari presentate con la pratica edilizia è lo stesso di quelle accatastate e se gli identificativi toponomastici sono corretti (in caso contrario lo sportello catastale procede con la correzione dei dati, variando direttamente la toponomastica contenuta nella banca dati catastale). Il SIGIT si pone inoltre come elemento intermedio per la comunicazione tra i Comuni e gli enti sovraordinati. È attivo infatti un servizio, che vede il SIGIT impegnato nell attività di deposito degli atti e degli elaborati dei PGT nel SIT regionale a questi dedicato (come previsto dalle circolari e dalla disciplina al riguardo, quale pre-condizione necessaria alla pubblicazione sul BURL). 3.1 Procedure per l'aggiornamento del DBT Il nuovo DBT di impianto ha una struttura dei dati e delle regole topologiche molto rigorose dettagliatamente documentate attraverso le diverse specifiche tecniche regionale. L'aggiornamento del DBT locale (DBTL) e la successiva trasposizione nel DBT regionale (DBTR) avviene con l'ausilio di personale altamente specializzato e dotazioni tecniche di eccellenza. Viene comunque richiesto ai professionisti di produrre dei documenti informatici, con gli strumenti che sono normalmente in uso, per garantire il continuo aggiornamento del DBT Segnalazione di nuovo intervento edilizio per l aggiornamento del DBT Gli aggiornamenti derivano dalle trasformazioni che avvengono sul territorio e precisamente quelle che il professionista documenta nell'ambito delle Pratiche Edilizie. Sono prese in considerazione le pratiche relative alla "fine lavori". Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 33

34 3.1.2 Attori coinvolti nel processo Il professionista, contestualmente con la pratica di fine lavori, prepara la documentazione e i dati relativi alla trasformazione avvenuta sul territorio. IL GESTORE DEL REGISTRO SUED Regione Lombardia si incarica di predisporre un portale per fornire al professionista le informazioni e le manualistica necessaria per la predisposizione e l'invio della documentazione e dei dati necessari. Regione può svolgere anche il ruolo di Gestore SUED se il Comune non svolge, autonomamente o attraverso un CST, tale compito. Il Gestore SUED, inteso come gestore dello sportello telemetico che fornisce al professionista una ricevuta formale di avvenuta consegna della documentazione. La ricevuta viene inviata anche al Comune e al Gestore del DBTL, se diverso dal Gestore SUED. Il Comune o il CST che intende svolgere questo ruolo deve sottoscrivere un accordo di collaborazione con Regione Lombardia. Il Comune riceve i documenti e i dati e può verificare la qualità dei contenuti rispetto a quanto è avvenuto sul territorio. Il Gestore del DBTL che provvede all'aggiornamento del DBTL sulla base del materiale ricevuto. Questo ruolo può essere svolto dal Comune stesso o da un Centro Servizi Territoriale, nel caso di più comuni associati. Regione Lombardia può gestire l'archiviazione dei dati provenienti dai professionisti in attesa che si costituisca un CST per svolgere questo ruolo. 34 CAPITOLO 3 - Procedura Professionisti

35 3.1.3 Attività Questo procedimento è parte degli adempimenti previsti dalla LR 12/2005 in fase di fine lavori. Il Professionista abilitato dovrà ottenere attraverso un apposito servizio del Portale, la base cartografica aggiornata dell'area dove è stato realizzato l'intervento edilizio. Una volta effettuato il download del file (sono previsti i formati DWG / DXF / SHP), il Professionista effettuerà l'inserimento con gli applicativi abitualmente utilizzati ed invierà l'elaborato al Portale di servizio utilizzando la PEC. I servizi del Portale segnaleranno l'avvenuta ricezione al funzionario del SUED di competenza. Il funzionario del SUED, dopo aver eventualmente verificato la congruenza dell'elaborato, procede all'invio della ricevuta (PEC). Questi aggiornamenti non possono essere inviati a Regione Lombardia in quanto non corrispondono qualitativamente alle specifiche regionali. Si tratta di elaborati provvisori, che devono essere rielaborati da personale specializzato per garantire l'elevato livello qualitativo richiesto dal DBTopografico regionale. Si ipotizza che queste attività di aggiornamento qualitativo possano essere realizzate ad intervalli regolari (cadenza semestrale), raggruppando gli interventi edilizi realizzati in quel periodo. METODICHE DI RILIEVO Sono state definite le metodiche che il Professioniste deve seguire per realizzare un rilievo adeguato alle necessità di aggiornamento del DBT. Si tratta di una attività che, partendo da quanto già previsto per la produzione degli atti di aggiornamento catastale (PREGEO), prevede l'inserimento di altri elementi previsti dal DBTopografico. Vedi per approfondimenti l' Allegato1 Progetto GIT - Modello di trattamento dei dati tributari e catastali 35

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