Direzione Regionale della Lombardia. Metodologie di controllo. Gruppo di lavoro Direzione Regionale Lombardia e ANCI Lombardia

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1 Partecipazione dei Comuni al contrasto all evasione fiscale e all accertamento Metodologie di controllo

2 Sommario LA PARTECIPAZIONE DEI COMUNI ALL ACCERTAMENTO... Errore. Il segnalibro non è definito. INTRODUZIONE... 5 PREDISPOSIZIONE ED UTILIZZO DELLE BANCHE DATI... 7 FONTI INFORMATIVE ESTERNE... 8 FONTI INFORMATIVE INTERNE... 9 METODOLOGIE DI ANALISI, CONTROLLO ED INCROCIO DATI Altri possibili percorsi di controllo COMMERCIO E PROFESSIONI PREMESSA SETTORE SEGNALAZIONE: SVOLGIMENTO ATTIVITA SENZA PARTITA IVA Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Metodologie di controllo Analisi massive I esempio pratico II esempio pratico SETTORE SEGNALAZIONE: SVOLGIMENTO ATTIVITA DIVERSA DA QUELLA RILEVATA Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Metodologie di controllo Un esempio pratico SEGNALAZIONE: AFFISSIONE PUBBLICITARIA ABUSIVA Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Metodologie di controllo Un esempio pratico SEGNALAZIONE: AFFISSIONE PUBBLICITARIA NON ABUSIVA Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Metodologia di controllo... 26

3 I esempio pratico II esempio pratico III esempio pratico SEGNALAZIONE: ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA LUCRATIVA Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Metodologie di controllo Un esempio pratico CONCLUSIONI URBANISTICA E TERRITORIO PREMESSA SETTORE DI SEGNALAZIONE 1 opere di lottizzazione in funzione strumentale alla cessione di terreni Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Un esempio pratico della plusvalenza lett. a) Un esempio pratico della plusvalenza di cui alla lettera b) Metodologia di controllo ULTERIORI IPOTESI DI LAVORO LA TIPOLOGIA DI SEGNALAZIONE 2: Professionista o imprenditore che ha partecipato ad operazioni di abusivismo edilizio, Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Metodologie di controllo PROPRIETA EDILIZIE E PATRIMONIO IMMOBILIARE PREMESSA LA TIPOLOGIA DI SEGNALAZIONE PROPRIETÀ O DIRITTO REALE NON INDICATI IN DICHIARAZIONE Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Metodologia di controllo LA TIPOLOGIA DI SEGNALAZIONE PROPRIETÀ O DIRITTO REALE IN ASSENZA DI CONTRATTI REGISTRATI Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Metodologia di controllo... 49

4 2.3. LA TIPOLOGIA DI SEGNALAZIONE ACCERTAMENTO PER OMESSA DICHIARAZIONE ICI Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Metodologia di controllo LA TIPOLOGIA DI SEGNALAZIONE ACCERTAMENTO PER OMESSA DICHIARAZIONE TARSU/TIA.. 51 Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Metodologia di controllo LA TIPOLOGIA DI SEGNALAZIONE REVISIONE DI RENDITA CATASTALE EX ART. 1, COMMA 336, DELLA LEGGE N.311/ Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Metodologia di controllo LA TEMPISTICA UNO SCHEMA ESEMPLIFICATIVO DELL ITER DELLA SEGNALAZIONE CONCLUSIONI SEGNALAZIONI RESIDENZE FISCALI ALL ESTERO PREMESSA SETTORE SEGNALAZIONE: ESITO NEGATIVO DEL PROCEDIMENTO DI CONFERMA DI ESPATRIO (art. 83, comma 16, del D.L. n. 112/2008) Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Metodologia di controllo Esempi pratici SETTORE SEGNALAZIONE: DOMICILIATO EX ART. 43, COMMI 1 E 2, DEL CODICE CIVILE (anche a seguito di vigilanza nel triennio art. 83, comma 16, del D.L. n. 112/2008) Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Metodologia di controllo DISPONIBILITA DI BENI INDICI DI CAPACITA CONTRIBUTIVA PREMESSA Inquadramento giuridico e contenuto della saegnalazione Metodologia Alcuni Esempi pratici di segnalazioni suddivise per indice di capacità contributiva... 67

5 INTRODUZIONE La realizzazione del federalismo fiscale coinvolge tutti gli Enti e le Istituzioni locali in primis l Agenzia delle entrate e i Comuni. Un primo significativo intervento è rappresentato dalla novità introdotta dal DL n.203/2005, in attuazione dell'articolo 44 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, con il quale il Legislatore riconosce ai Comuni che partecipano all accertamento un incentivo economico del 30 per cento sulle somme riscosse a titolo definitivo relative a tributi statali. Le modalità di partecipazione, secondo quanto chiarito nel Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate del 03/12/2007, sono determinate tenendo conto della distinzione dei ruoli, delle competenze e dei poteri istituzionali rispettivamente riferiti ai Comuni ed all'agenzia delle entrate, nel condiviso intento di assicurare il progressivo sviluppo di ogni utile sinergia per il contrasto all'evasione fiscale, secondo criteri di collaborazione amministrativa. Lo stesso provvedimento, per venire incontro alle esigenze organizzative che la partecipazione all accertamento fiscale comporta, soprattutto per i piccoli Comuni, illustra che la partecipazione del Comune potrà essere attuata direttamente dall'ente locale ovvero dalle società ed enti partecipati o comunque incaricati per le attività di supporto ai controlli fiscali sui tributi comunali. Al fine di fornire un valido ausilio, per la nuova attività istruttoria, ai Comuni della Lombardia, che sono oltre 1.560, l Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale della Lombardia e l ANCI Lombardia hanno rilevato l esigenza di costituire un Tavolo di Lavoro misto composto da esperti nel settore dell accertamento e delle problematiche degli Enti locali al fine di elaborare una guida operativa per la

6 partecipazione dei Comuni (istituito con il provvedimento del Direttore Regionale della Lombardia del 24 settembre 2009). Tale guida, denominata Vademecum, sviluppata ad hoc per i Comuni ma di aiuto anche per gli uffici dell Agenzia, vuole essere uno strumento utile e di semplice consultazione dal taglio prevalentemente pratico. L obiettivo che il documento si prefigge di raggiungere è quello di consentire ai Comuni, dopo lo svolgimento di un attività istruttoria sugli elementi in proprio possesso, di confezionare e trasmettere per via telematica all Agenzia delle entrate, tramite il portale SIATEL, delle segnalazioni qualificate, intendendosi per tali le posizioni soggettive in relazione alle quali sono rilevati e segnalati atti, fatti e negozi che evidenziano, senza ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasivi ed elusivi. Il rapporto di collaborazione tra Agenzia e Comuni è il frutto della convenzione stipulata il 27 novembre 2008, tra la Direzione Regionale della Lombardia e l ANCI Lombardia, con la quale è stato sottoscritto l impegno di individuare le soluzioni e gli strumenti per favorire l effettiva partecipazione dei Comuni lombardi alla lotta all evasione nonché del Protocollo d intesa nazionale siglato il 12 novembre 2009 dall Agenzia delle Entrate, dall ANCI e dall IFEL. Entrambi i protocolli prevedono lo sviluppo di percorsi formativi specifici riguardanti non solo la predisposizione delle segnalazioni qualificate ma anche l utilizzo degli strumenti informatici per un corretto inoltro delle stesse. Il presente Vademecum sarà oggetto d illustrazione in sede di formazione dei funzionari dei Comuni che hanno sottoscritto una convenzione con l Agenzia delle Entrate. Il Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate del 2007 ha disposto che, nella fase di avvio della collaborazione amministrativa, sono individuati cinque

7 ambiti d intervento rilevanti per le attività istituzionali dei Comuni e per quelle di controllo fiscale dell Agenzia delle Entrate. Tali ambiti sono: 1. Commercio e professioni; 2. Urbanistica e territorio; 3. Proprietà edilizie e patrimonio immobiliare; 4. Residenze fittizie all estero; 5. Disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva. Il Gruppo di lavoro congiunto, nell esaminare i cinque ambiti d intervento, sulla scorta della normativa di settore, ha ritenuto proficuo indirizzare l interesse anche su altre problematiche come la fruibilità delle banche dati a disposizione degli enti locali e sulla possibilità di inviare segnalazioni qualificate relative ad altri ambiti d intervento non disciplinati dal citato provvedimento o comunque sulla possibilità di integrare l entità delle segnalazioni. Ogni singolo ambito è sviluppato mediante metodologie, nelle quali si evidenziano le modalità operative con cui procedere ai rilievi. E stato dedicato un paragrafo introduttivo al reperimento degli elementi di accertamento attraverso l utilizzo delle Banche dati a disposizione dei Comuni. Infine, si segnala la dinamicità del documento in quanto l originalità della materia lascia presupporre una continua evoluzione degli argomenti che potranno essere oggetto di revisione da parte del Tavolo congiunto sulla scorta delle opportunità che verranno di volta in volta rilevate. PREDISPOSIZIONE ED UTILIZZO DELLE BANCHE DATI Per la raccolta ed il confronto delle informazioni gli Enti locali potranno servirsi di banche dati alimentate dagli elementi già in possesso o reperiti dalle fonti informative esterne o interne allo stesso Ente.

8 La banca dati rappresenta uno snodo fondamentale nell attività, a tal fine, i Comuni potranno acquisire o predisporre un software capace di rendere gestibili tutte le informazioni necessarie per l attività, mediante aggregazioni di dati e liste di confronto, ordinate secondo varie tipologie di criteri, dal codice fiscale al reddito ecc. Al fine di garantire la tutela della riservatezza del contribuente sottoposto a controllo dovranno essere prese tutte le misure necessarie per il rispetto della normativa di settore. Senza pretesa di completezza si riportano le principali fonti informative a disposizione dei Comuni. Ciò non toglie che le stesse potranno nel tempo essere migliorate ed incrementate attraverso la sinergia delle istituzioni coinvolte nel processo di controllo. FONTI INFORMATIVE ESTERNE Portale per i comuni: a) Modello unico informatico riunisce tutte le informazioni necessarie alla registrazione, trascrizione e volturazione nei registri immobiliari, nonché alla voltura catastale, di atti relativi a diritti sugli immobili (proprietà, usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie). b) Docfa (Documenti Catasto Fabbricati) procedura informatica per la compilazione delle domande di accatastamento e delle denuncie di variazione da fornire alle Agenzie del Territorio. c) Provvedimento 16/06/2008 (note non volturate in Catasto) Sister Banca dati catastale servizio di consultazione online della banca dati catastale. Siatel a) bonifici bancari e postali

9 b) contratti energia elettrica e acqua c) contratti di locazione (telematici e manuali) d) successioni e) dichiarazioni dei redditi sintetiche non residenti f) atti registrati g) dichiarazioni dei redditi dei residenti h) utenze gas Telemaco Collegamento con INFOCAMERE per consentire l'accesso al patrimonio INFOCAMERE delle Camere di Commercio di tutta Italia. I dati più significativi di INFOCAMERE appartengono al Registro delle Imprese : gli enti possono realizzare delle visure on line per verificare l'iscrizione di società e ditte individuali ai vari registri. Beni mobili registrati ACI/PRA Banche dati intestatari beni mobili FONTI INFORMATIVE INTERNE Ufficio Tributi Ruoli Tarsu (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) - Tributo dovuto per l'occupazione o la detenzione di locali ed aree scoperte a qualsiasi uso adibiti. Nella determinazione della superficie tassabile non si tiene conto di quella parte di essa ove per specifiche caratteristiche strutturali e per destinazione si formano, di regola, rifiuti speciali, tossici o nocivi, allo smaltimento dei quali sono tenuti a provvedere a proprie spese i produttori stessi in base alle norme vigenti. Dati rilevanti: soggetti passivi, superfici, destinazioni d uso, identificativi catastali.

10 Ruoli Tia (Tariffa di Igiene Ambientale) - Tributo applicato nei confronti di chiunque occupi oppure conduca locali, o aree scoperte ad uso privato non costituenti accessorio o pertinenza dei locali medesimi, a qualsiasi uso adibiti, esistenti nelle zone del territorio comunale. Dati rilevanti: soggetti passivi, superfici, destinazioni d uso e numero occupanti, identificativi catastali. Banca dati I.C.I. (Imposta comunale sugli immobili) Imposta gravante sui fabbricati, terreni agricoli ed aree edificabili. Dati rilevanti: soggetti passivi, consistenza, rendita catastale, valore aree. Banca dati Tosap/Cosap (tassa/canone per l'occupazione permanente di spazi ed aree pubbliche) Tributo dovuto in relazione al beneficio derivante dall occupazione del territorio comunale (demanio o patrimonio indisponibile). Dati rilevanti: soggetti passivi, natura e durata dell occupazione, superficie occupata. Banca dati Imposta sulla pubblicità - Imposta dovuta per la diffusione di messaggi pubblicitari effettuata attraverso forme di comunicazione visive o acustiche, diverse da quelle assoggettate al diritto sulle pubbliche affissioni, in luoghi pubblici o aperti al pubblico o che sia da tali luoghi percepibile. Dati rilevanti: soggetti passivi, mezzi pubblicitari utilizzati e loro superfici, tipologia e messaggio diffuso, frequenza della pubblicità. Diritti sulle pubbliche affissioni Diritto dovuto per l affissione di fogli pubblicitari sugli appositi spazi. Dati rilevanti: soggetti passivi, messaggio diffuso frequenza della pubblicità. Accertamenti già effettuati su tributi locali Ufficio Commercio Autorizzazioni, permessi, dichiarazioni d inizio attività Polizia locale

11 Verbali sanzioni amministrative, sopralluoghi Ufficio edilizia privata Permessi di costruire, dichiarazioni inizio attività, condoni Ufficio Urbanistica Piano regolatore generale, piani di lottizzazione Ufficio Scuola Iscrizioni scuole materne ed elementari (scuola dell obbligo) Servizi sociali, Ufficio Patrimonio, Ufficio Cultura Abbonamenti: al teatro cittadino ai circoli sportivi del Comune ai circoli ricreativi e sociali alle biblioteche ogni altra informazione ritenuta utile Ufficio Notifiche notifica. dati ricevimento notifiche ed informazioni contenute nelle relate di METODOLOGIE DI ANALISI, CONTROLLO ED INCROCIO DATI Una volta recuperati i dati è necessario creare un sistema di relazioni che permetta di ottimizzare i tempi di ricerca. E possibile strutturare un contenitore in cui

12 siano già individuati i joing (legame fra due o più tabelle di un DataBase che contengono dati distinti ma in qualche modo correlati) per ogni archivio. Successivamente si possono distinguere due operazioni d analisi: analisi massiva attraverso procedure analisi puntuale dei dati L incrocio dei dati reperiti o a disposizione potrà essere eseguito o in modo puntuale, per singolo contribuente, o per masse di dati o di contribuenti. Mentre per il primo incrocio non sussistono particolari problemi per il controllo massivo è necessario utilizzare delle banche dati che contengano degli elementi scaricabili. Ad esempio qualora si volessero confrontare i dati a disposizione del Comune sulla metratura dei locali utilizzati per l esercizio di un attività commerciale con quelli dichiarati dal contribuente nella redazione degli studi di settore non sarebbe possibile, allo stato delle cose, operare un incrocio per massa in quanto i dati degli studi di settore non sono scaricabili dai comuni con il sistema SIATEL. Mentre è possibile eseguire, in generale, un controllo per masse incrociando i dati a disposizione del Comune con quelli della dichiarazione dei redditi reperibile sinteticamente su SIATEL. Alcune possibili procedure massive Locazione in assenza di contratti registrati. Incrocio dei dati TIA/TARSU con i dati delle abitazioni principali desunti dalle banche dati ICI/Anagrafe escludendo i soggetti che figurano nell archivio dei contratti di locazione. Incrocio dei dati delle utenze elettriche, selezionando i soggetti che possiedono due contratti e non figurano nell archivio dei contratti di locazione. Inoltre si predispone un raggruppamento per edificio dei consumi delle varie utenze elettriche per poter paragonare i consumi.

13 Indicatori di capacità contributiva accertamenti sintetici Elaborazione dei dati contenuti nelle dichiarazioni dei redditi e conseguente selezione dei valori di fascia medio bassa. Raggruppamento per nucleo famigliare con conseguente calcolo del reddito per famiglia. Selezione dei soggetti iscritti all AIRE in stati elencati nella blacklist. Residenze fiscali all estero Attività in campo edilizio-urbanistico Predisposizione di un archivio utile a contenere i dati delle trasformazioni edilizie e dei soggetti coinvolti al fine di studiare una rete di relazioni che permetta di unire il dato reddituale. Le operazioni puntuali sui dati comportano una vera e propria indagine strutturata dei soggetti selezionati con le operazioni sopra descritte. In particolare è utile inquadrare il nucleo famigliare ed individuare i redditi complessivi. Attenzione ai rapporti di parentela di soggetti non strettamente presenti nel nucleo famigliare, quali genitori o coniugi separati. La ricerca comporta l individuazione dei beni rilevanti quali unità immobiliari, veicoli o beni registrati in possesso ai componenti del nucleo famigliare. La rilevante differenza fra i costi ipotizzati di mantenimento dei beni ed i redditi, comporta l individuazione di una segnalazione per accertamento sintetico. L individuazione di un componente del nucleo famigliare in un paese estero a fronte di una parte del nucleo con basso reddito ancora residente in Italia, insieme ad altri elementi, può far presupporre un cambio di residenza fittizio.

14 La presenza di un nucleo famigliare differente in un immobile di proprietà di un terzo ed in assenza di un contratto registrato può far presupporre la mancata registrazione del contratto di locazione. Se poi ad un confronto con la dichiarazione dei redditi il proprietario non ha indicato i redditi da locazione, gli elementi rilevati potrebbero far presumere la percezione dei redditi di locazione in nero. Altri possibili percorsi di controllo La soluzione più celere può essere l avvio dell attività partendo dai dati già in possesso o più facili da acquisire. In particolare i Comuni negli ultimi anni hanno dedicato molte risorse all accertamento dell I.C.I. e della Tarsu. Le fonti informative possono essere utilizzate per verifiche inerenti: mancata variazione rendite a seguito esecuzione di lavori condono edilizio mancata variazione dei fabbricati dichiarati individuazione e valorizzazione aree fabbricabili mancanza requisiti ruralità. I ruoli Tarsu in particolare forniscono interessanti informazioni circa l occupazione di locali da parte di soggetti diversi rispetto ai proprietari, con conseguente verifica di affitti in nero, sono inoltre una fonte informativa indicativa della presenza sul territorio di soggetti ufficialmente residenti all estero.

15 COMMERCIO E PROFESSIONI PREMESSA Il rapporto quotidiano e diretto che i Comuni hanno con le realtà economiche del territorio conferisce loro un ampia conoscenza delle attività ivi esercitate. Le informazioni reperite dall ente locale contribuiranno all individuazione di quei soggetti che pur esercitando attività economiche lucrative non adempiono totalmente o in parte agli obblighi fiscali. In quest ambito si possono celare i cd evasori totali cioè quei soggetti che violando gli obblighi dichiarativi nascondono, in toto, i propri redditi sottraendoli all imposizione oppure i falsi enti no profit che usufruiscono di agevolazioni fiscali ma nella realtà esercitano una vera e propria attività lucrativa. All interno dell ambito d intervento in esame il legislatore ha distinto quattro settori caratterizzati da quei soggetti che: 1. Pur svolgendo un attività d impresa, sono privi di partita iva; 2. Nelle dichiarazioni fiscali hanno dichiarato di svolgere un attività diversa da quella rilevata in loco; 3. Sono interessati da affissioni pubblicitarie abusive, in qualità di imprese utilizzatrici e di soggetti che gestiscono gli impianti pubblicitari abusivi; 4. Pur qualificandosi enti non commerciali, presentano circostanze sintomatiche di attività lucrative. Al fine di produrre all Amministrazione Finanziaria una segnalazione qualificata, il Comune potrà utilizzare tutte le banche dati e gli elementi in suo possesso (verbali, dichiarazioni, richieste di autorizzazioni e interrogazioni al sistema SIATEL etc.) ed incrociare i dati ivi contenuti. In via generale i dati utilizzabili potranno essere reperiti da diversi settori di attività del Comune come quello del commercio, della pubblicità e dei tributi.

16 Tra i settori richiamati sarebbe pertanto auspicabile che vi fosse un elevato interscambio di informazioni, al fine di facilitare il confezionamento di una segnalazione qualificata da tradurre in un accertamento fiscale. 1. SETTORE SEGNALAZIONE: SVOLGIMENTO ATTIVITA SENZA PARTITA IVA Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Secondo l art. 35 del D.P.R. n. 633 del 1972 (decreto istitutivo dell IVA): i soggetti che intraprendono l esercizio di un impresa, arte o professione nel territorio dello stato, ( ) devono farne dichiarazione entro trenta giorni ad uno degli Uffici locali dell Agenzia delle Entrate ( ). L Ufficio attribuisce al contribuente un numero di partita iva che resterà invariato anche nelle ipotesi di variazione del domicilio fiscale fino al momento della cessazione dell attività e che deve essere indicato nelle dichiarazioni, nella home-page dell eventuale sito web e in ogni altro documento ove richiesto. Ciò premesso, lo scopo della segnalazione qualificata relativa a questo settore d intervento, è quello di fornire all Amministrazione Finanziaria elementi gravi, precisi e concordanti relativi all esercizio di qualsivoglia attività commerciale o professionale da parte di soggetti sprovvisti di partita iva. E importante che nella segnalazione il Comune individui esattamente il tipo di attività esercitata, per consentire all Agenzia delle Entrate di emettere l accertamento con l applicazione dei metodi di ricostruzione del reddito ritenuti più idonei.

17 Metodologie di controllo Le fonti informative nelle quali ricercare gli elementi che consentono di individuare il soggetto che svolge l attività e di qualificarla correttamente potranno essere: A. Verbali redatti da parte di funzionari comunali o della polizia municipale per normali controlli relativi, ad esempio: - al rilascio di autorizzazione all esercizio del commercio ambulante; - all applicazione del canone per l occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP); - al pagamento dell imposta comunale sulla pubblicità per insegne di esercizio. B. Comunicazioni eseguite dallo stesso soggetto al Comune al fine di ottenere provvedimenti autorizzatori, formulazioni di richieste, dichiarazioni etc come, ad esempio: - Dichiarazione di inizio attività produttiva ai sensi delle leggi regionali n. 7 e n. 8 del 2007 (D.I.A.P.); - Dichiarazione di subingresso/cessazione/sospensione e ripresa/cambiamento ragione sociale di attività produttiva, ai sensi delle leggi regionali n. 7 e n. 8 del 2007 (D.I.A.P.); - Domanda di autorizzazione per il commercio al dettaglio su aree pubbliche in forma itinerante, ai sensi degli artt. 6 e 7 della Legge Regionale 21 marzo 2000 n. 15 e sue modifiche; - Domanda di autorizzazione per il commercio al dettaglio su aree pubbliche su posteggio in concessione, ai sensi dell art. 5 della Legge Regionale 21 marzo 2000 n. 15 e sue modifiche; - Domanda di autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi della legge n. 287 del 1991 (art. 3) e della Legge Regionale n. 30 del 2003;

18 - La dichiarazione d inizio attività ai sensi dell art. 126 del T.U.L.P.S. n. 773/31 e successive modifiche, per l esercizio del commercio di cose usate o di cose antiche aventi valore artistico; - Pagamento Imposta sulla pubblicità e/o dei Diritti sulle pubbliche affissioni Riscontrato che il soggetto svolge una determinata attività lucrativa il Comune verificherà il possesso della partita iva consultando la sezione Interrogazione soggetto dell applicativo SIATEL. Il riscontro dei due elementi, mancanza di partita iva e rilevazione dell esercizio di un attività commerciale o professionale, costituisce una segnalazione qualificata idonea ad essere inoltrata telematicamente all Agenzia delle Entrate. Analisi massive La gestione dei dati di competenza comunale permette di disporre di archivi informatici dei contribuenti con i contenuti sopra descritti (COSAP, imposta sulla pubblicità, ecc. ). Incrociando questi dati con l elenco dei soggetti aventi partita IVA desunti dalle dichiarazioni dei redditi presenti su SIATEL, è possibile effettuare una prima selezione di massima su cui concentrare le successive indagini. Sono da individuare i soggetti che non risultano aver presentato la dichiarazione dei redditi ma che figurano nei ruoli comunali. Tali soggetti, presumibilmente avranno realizzato dei redditi in nero pertanto potranno essere oggetto di segnalazione. Occorre precisare comunque che l analisi massiva è effettuabile solo nell ambito del Comune interessato in quanto non sono oggetto di download, ma solo di consultazione, le dichiarazioni dei redditi dei soggetti aventi sede al di fuori dei confini comunali.

19 In attesa di disporre di dati più estesi è necessario puntualmente escludere i soggetti regolari che presentano un tributo ma che hanno sede al di fuori del Comune esaminato. Soggetti presenti negli archivi comunali Incrocio dati Soggetti presenti nelle dichiarazioni dei redditi scaricabili da SIATEL Procedura massiva Analisi puntuale del risultato per eliminare i soggetti con sede legale in Comune diverso da quello esaminato. La risultanza sono i soggetti senza P.IVA Procedura puntuale I esempio pratico Riguardo al settore di cui al punto 1, potrebbero essere incrociati i dati di un processo verbale della polizia municipale nel quale è stato rilevato che un soggetto esercita un attività commerciale o professionale, con i dati presenti su SIATEL. Se il soggetto sottoposto a controllo non risulta titolare di partita iva, sarà necessario stabilire quale attività viene esercitata e da quanto tempo. A tal proposito potrà essere controllato se il soggetto ha precedentemente presentato al Comune una Dichiarazione di Inizio Attività Produttiva (D.I.A.P.). In questo documento sono riportati sia elementi capaci di qualificare l attività economica, sia utili a stabilire da quanto tempo questa è esercitata.

20 I due elementi, mancanza di partita iva e presentazione della D.I.A.P. in data antecedente al controllo, consentirebbero al Comune di stabilire che il soggetto sta esercitando un attività senza partita iva quantomeno dalla data di presentazione della D.I.A.P. sino alla constatazione nel verbale della polizia municipale. In tal modo, non solo si rafforzerebbero gli elementi probatori della segnalazione relativa all anno d imposta corrispondente a quello di effettuazione del controllo della polizia municipale, ma si estenderebbe la segnalazione anche agli altri anni d imposta intercorrenti tra la data di presentazione della dichiarazione e quella del controllo. II esempio pratico Un contribuente esercente la professione di parrucchiere nel Comune di Bergamo adempiendo agli obblighi fiscali previsti per l imposta sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni espone un insegna sul prospetto esterno del proprio locale. Il Comune potrà incrociare i dati del contribuente desunti dall assolvimento dei suddetti obblighi locali con i dati contenuti in SIATEL delle dichiarazioni dei redditi. L esercizio di un attività e la riscontrata omissione della presentazione della dichiarazione comporteranno una segnalazione qualificata. 2. SETTORE SEGNALAZIONE: SVOLGIMENTO ATTIVITA DIVERSA DA QUELLA RILEVATA Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Tale segnalazione trova il suo fondamento nell art. 35 del DPR n. 633 del 1972, terzo comma, dove viene stabilito che, in caso di variazione di uno degli elementi che

21 devono essere indicati nella dichiarazione di inizio attività per il rilascio della partita iva 1 o di cessazione dell attività, il contribuente debba farne dichiarazione ad uno degli Uffici locali dell Agenzia delle Entrate, nel termine di trenta giorni dall intervenuta variazione o dalla cessazione dell attività, intesa come data di ultimazione delle operazioni relative alla liquidazione dell azienda. La ratio della segnalazione in commento è quella di individuare tutte quelle imprese o quei professionisti che nelle dichiarazioni fiscali hanno dichiarato di svolgere un attività diversa da quella rilevata in loco. Ciò significa che, per procedere alla segnalazione, è necessario un controllo presso il luogo ove viene esercitata l attività. Metodologie di controllo Le informazioni occorrenti alla redazione della segnalazione devono innanzitutto trovare riscontro nella redazione di un verbale da parte di funzionari comunali o della polizia municipale nel corso dei normali controlli relativi alla loro attività di ispezione. Infatti laddove venga rilevata un attività diversa rispetto a quella indicata in dichiarazione, si potrà riscontrare se la stessa risulti più remunerativa di quella dichiarata, ed, in tal caso, l Agenzia delle Entrate procederà al recupero dell importo evaso dalla parte mediante l applicazione di uno studio di settore corrispondente all attività effettivamente esercitata. Per fare un esempio, se un soggetto ha dichiarato di svolgere attività di commercio al dettaglio di latte e di prodotti caseari e poi invece si constata che oltre a tale attività viene svolta anche quella di preparazione e somministrazione di alimenti e bevande (come spesso accade nelle antiche latterie milanesi) è chiaro che, i ricavi derivanti dall attività effettivamente svolta sono maggiori rispetto a quelli derivanti 1 Ad esempio: tipo ed oggetto dell attività, luogo o luoghi di esercizio, domicilio fiscale, etc.

22 dall attività dichiarata e le due attività comportano l applicazione di studi di settore diversi. L attività di recupero di evasione fiscale potrebbe scaturire anche dalla rilevazione di un attività molto simile rispetto a quella dichiarata ed entrambe rientranti nel medesimo studio di settore. Si pensi ad un soggetto che dichiari di avere un attività di ristorazione con preparazione di cibi da asporto e poi invece si riscontra che gestisce un ristorante con cucina che somministra alimenti e bevande in loco. Anche in questo caso, l attività appurata potrebbe risultare più redditizia di quella dichiarata. Bisogna osservare però che normalmente i dati delle dichiarazioni fiscali presenti al sistema SIATEL sono quelli relativi ad anni precedenti rispetto a quello del controllo. Quindi, potrebbe risultare difficile fornire dimostrazione che, ad esempio, nell anno d imposta 2006 (corrispondente all ultima dichiarazione fiscale riscontrabile al sistema informatico), non veniva svolta l attività indicata nella dichiarazione presentata per lo stesso anno 2006 ma quella rilevata in sede di controllo esterno nel A tale scopo potranno essere incrociati i dati rilevati nel controllo esterno non solo con quelli dell ultima dichiarazione fiscale presente in SIATEL, ma anche con quelli risultanti: - dal modello di dichiarazione di inizio o variazione attività produttiva presentato dalla parte al Comune (D.I.A.P) e - dal modello di dichiarazione che tutti i contribuenti sono tenuti a presentare all Agenzia delle Entrate per il rilascio della partita iva e per comunicare

23 successive variazioni dei dati inizialmente indicati. Tale modello potrebbe essere richiesto direttamente alla parte in sede di controllo 2. I esempio pratico Ad esempio, se un soggetto richiede il rilascio della partita iva nel 2005, dichiarando di voler svolgere una determinata attività non corrispondente a quella rilevata nel controllo del 2009, però quest ultima coincide con quella che la stessa parte ha dichiarato di svolgere nella D.I.A.P. presentata al Comune, anch essa nel 2005, allora vi sono gravi indizi per presumere che sin dal 2005 la parte ha iniziato a svolgere effettivamente l attività riscontrata nel controllo del In tal modo si potrà sostenere che la parte ha dichiarato all Agenzia delle Entrate di svolgere un attività diversa rispetto a quella dichiarata al Comune, unicamente al fine di evadere le imposte mediante l applicazione di uno studio di settore diverso rispetto a quello che gli andava correttamente applicato. II esempio pratico Un esercizio commerciale ha dichiarato di svolgere la propria attività in un locale di 25 mq. Al controllo del Comune ai fini TASRSU emerge che il locale è di 100 mq oppure che l attività è esercitata in diverse sedi. L accertamento TARSU potrà essere trasmesso quale segnalazione qualificata all Agenzia delle Entrate in quanto presumibilmente la dimensione sottostimata del locale è stata dichiarata sia al Comune che all Agenzia delle entrate ai fini degli Studi di settore. L attività risulterà quantitativamente diversa da quella dichiarata. 2 Modello AA7/9 per enti, associazioni e società e Modello AA9/9 per imprese individuali e lavoratori autonomi la modulistica e le istruzioni di compilazione sono facilmente reperibili sul sito internet dell Agenzia delle Entrate:

24 3. SEGNALAZIONE: AFFISSIONE PUBBLICITARIA ABUSIVA Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Tale segnalazione mira all individuazione delle imprese che hanno realizzato affissioni pubblicitarie abusive in qualità di imprese pubblicizzate o di imprese che gestiscono impianti pubblicitari abusivi. La pubblicità delle attività di impresa o professionali può avvenire sotto diverse forme, tutte soggette al controllo dei Comuni, come, ad esempio: - insegne di esercizio intese come manufatti di qualunque natura, dimensioni e tipologia installati nelle sede dell attività a cui si riferiscono o nelle pertinenze accessorie, recanti simboli, marchi e denominazione delle ditte e delle aziende rappresentate. Nello specifico, le forme più comuni di insegne sono: insegne su finestra o sul tetto, cartelli su palo, diciture su tenda solare, cassonetti su fascia portinsegna o targa professionale su facciata. - manifesti e pubbliche affissioni in spazi di proprietà comunale; affissione che può essere estesa a tutto il territorio cittadino o limitata a specifiche zone o addirittura a singole vie, allo scopo di concentrare l attenzione dell utenza su di un particolare contesto geografico. - esposizione di pubblicità tramite altri impianti pubblicitari riguardante tutta la pubblicità esposta sul territorio del Comune. Metodologie di controllo Il Comune, nello svolgimento della normale attività di controllo sulle forme di pubblicità soggette all imposta comunale di pubblicità e del diritto sulle pubbliche

25 affissioni, potrebbe constatare la presenza sul territorio di affissioni pubblicitarie abusive. Tale riscontro, oltre al recupero dell imposta evasa, potrebbe rivelarsi utile anche ai fini tributari per individuare evasori totali o imprese che svolgono attività diverse o ulteriori rispetto a quelle dichiarate al fisco e per accertare, in rapporto al numero e alle dimensioni delle affissioni pubblicitarie, un volume d affari non congruo rispetto a quello dichiarato. A tal fine, per raccogliere quanti più dati utili a ricostruire la posizione fiscale del soggetto, sarebbe opportuno incrociare i dati identificativi delle imprese utilizzatrici o gestrici degli impianti pubblicitari abusivi non solo con quelli emergenti da SIATEL, ma anche da tutte le altre banche dati a disposizione del Comune. Ad esempio: - Nel settore commercio, tali soggetti potrebbero aver presentato dichiarazioni o richieste di autorizzazioni relative allo svolgimento dell attività come, ad esempio, la D.I.A.P.; - Nel settore tributi, si potrebbe verificare la loro presenza nelle banche dati ICI, TARSU, TIA, etc.. In tal modo, qualora fossero riscontrate anomalie significative (esempio: impresa utilizzatrice priva di partita iva) si potrà procedere ad effettuare una segnalazione proficua, tale da consentire all Agenzia delle Entrate l applicazione dei metodi di ricostruzione del reddito ritenuti più idonei per recuperare le imposte evase. Un esempio pratico Ad esempio, poniamo che da un controllo del Comune emerga un affissione pubblicitaria abusiva riguardante una data impresa pubblicizzata. Da una successiva verifica al sistema SIATEL si rileva che tale impresa è fornita di partita iva e che svolge un attività diversa da quella pubblicizzata. In tal caso, si dovrebbero effettuare

26 gli stessi riscontri indicati per il settore numero 2 3, per dimostrare che la parte, allo scopo di evadere le imposte, ha dichiarato all Agenzia delle Entrate di svolgere un attività meno rimunerativa rispetto a quella riscontrata. 4. SEGNALAZIONE: AFFISSIONE PUBBLICITARIA NON ABUSIVA Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Tale segnalazione, pur non rientrando tra quelle previste in prima battuta dal Provvedimento del Direttore Dell Agenzia delle Entrate del 2007, quindi non presente tra le segnalazioni attivabili nella procedura SIATEL, rappresenta un importante fonte d informazioni per la predisposizione di segnalazioni qualificate inserendosi legittimamente nel quadro normativo di riferimento (D.L. 203/2005 in attuazione dell'articolo 44 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600). La segnalazione in parola mira all individuazione dei contribuenti che hanno pubblicizzato la propria attività con strumenti leciti come l affissione di targhe o cartelli pubblicitari. I dati riscontrati dai funzionari comunali potrebbero non corrispondere a quelli indicati dal contribuente in dichiarazione dei redditi o nei suoi allegati. Metodologia di controllo Il Comune, nello svolgimento della normale attività di controllo: - sulle forme di pubblicità soggette all imposta comunale di pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni; - sulla metratura delle superficie dei locali destinati all attività economica in sede di controlli per la TARSU, la Tia o l ICI; potrebbe riscontrare le seguenti casistiche nelle quali un contribuente : 3 Segnalazione riguardante lo svolgimento di un attività diversa rispetto a quella rilevata

27 1. ha indicato in dichiarazione di svolgere la propria attività in un determinato luogo ma in sede di riscontro del Comune risulta svolgere l attività economica i più sedi (imposta sulla pubblicità); 2. esercita un attività economica assolvendo correttamente gli obblighi fiscali previsti dalla finanza locale come il pagamento dell imposta sulle pubbliche affissioni ma ad un riscontro effettuato su SIATEL non risulta presentare nessuna dichiarazione dei redditi. Nel primo caso dalla segnalazione si evince che il contribuente ha svolto in diverse sedi attività economiche non dichiarate con conseguente occultamento dei compensi. Nel secondo caso ci troviamo di fronte ad un evasore totale che esercita la propria attività senza presentare la dichiarazione e senza pagare le imposte statali (tale segnalazione vale ai fini della rilevazione dei soggetti che esercitano la propria attività senza partita iva). Al fine di raccogliere quanti più dati utili a ricostruire la posizione fiscale del soggetto sottoposto a controllo, sarebbe opportuno incrociare i dati dichiarati dal contribuente con quelli rilevati in loco, mentre nel secondo caso il controllo potrebbe essere fatto a tavolino incrociando i dati relativi alla settore della pubblicità con le dichiarazioni dei redditi. Per quanto concerne le dichiarazioni in possesso del Comune relative ai tributi propri, si rileva quanto segue: 1. Il Comune ha il dato concernente la localizzazione dell impianto pubblicitario (targa, insegna, etc.) che rappresenta il primo approccio di verifica di corrispondenza tra situazione reale (luogo in cui si esercita l attività individuato dalla localizzazione del messaggio pubblicitario) e situazione dichiarata all Agenzia.

28 2. Il Comune ha il dato concernente la superficie dei locali utilizzati dal contribuente per la propria attività produttiva. Il dato è desunto dalla dichiarazione TARSU/TIA e/o dall accertamento relativo a tale tassa. Ciò rappresenta ulteriore elemento della verifica sopra indicata. Le insegne pubblicitarie sono esenti dalla relativa imposta se di superficie complessiva inferiore ai 5 mq (art. 17, c. 1-bis, D.lgs 507/93). Per insegne s intendono i mezzi pubblici che contraddistinguono la sede ove si svolge l attività cui si riferiscono. Pertanto il cittadino non evade l imposta sulla pubblicità per l insegna inferiore ai 5 mq apposta in sede e priva di pubblicizzazione di simboli e marchi di prodotti e servizi erogati. Tuttavia la banca dati delle insegne anche esenti è, di norma, a disposizione del Comune e conseguentemente può operare gli incroci con le partite IVA rilevate su SIATEL. Visto che, come anticipato, la segnalazione in esame non è una di quelle disciplinate in prima battuta dal Provvedimento del 2007, i Comuni potranno inserire la segnalazione nella procedura SIATEL flaggando le parti relative all ambito d intervento COMMERCIO E PROFESSIONI/AFFISSIONE PUBBLICITÀ ABUSIVA e poi specificare nel campo note i dettagli della segnalazione, invitando l ufficio, ove ritenuto necessario, a mettersi in contatto per ulteriori approfondimenti. I esempio pratico Un contribuente esercente la professione di medico ha dichiarato di esercitarla esclusivamente presso il suo studio di Milano. Il Comune o più Comuni rilevano che lo stesso contribuente esercita la propria attività anche in un altro studio a Milano ed in un ambulatorio a Segrate.

29 Ciò in quanto, il professionista, espone la targa con il suo nome e la professione esercitata anche presso l ambulatorio di Segrate ed il secondo studio di Milano. In base alla segnalazione ricevuta l Agenzia delle entrate potrà rideterminare il reddito del medico anche in applicazione degli studi di settore. II esempio pratico Un contribuente esercente la professione di parrucchiere nel Comune di Bergamo adempiendo agli obblighi fiscali previsti per l imposta sulla pubblicità e sulle pubbliche affissioni espone un insegna sul prospetto esterno del proprio locale. Il Comune potrà incrociare i dati del contribuente desunti dall assolvimento dei suddetti obblighi locali con i dati contenuti in SIATEL delle dichiarazioni dei redditi. L esercizio di un attività e la riscontrata omissione della presentazione della dichiarazione comporteranno una segnalazione qualificata. 5. SEGNALAZIONE: ENTE NON COMMERCIALE CON ATTIVITA LUCRATIVA Inquadramento giuridico e scopo della segnalazione Tale segnalazione, è collegata al dettato dell articolo 73 del D.P.R. n. 917 del 1986 (T.u.i.r.), in base al quale sono definiti come enti non commerciali: gli enti pubblici e privati diversi dalle società, nonché i trust, residenti nel territorio dello Stato, che non hanno per oggetto esclusivo o principale l esercizio di attività commerciale

30 L art. 143 del T.u.i.r, chiarisce che per tali enti non si considerano commerciali: le prestazioni di servizi non rientranti nell art del codice civile a condizione che le stesse siano: - rese in conformità alle finalità istituzionali dell ente; - senza specifica organizzazione e - verso pagamento di corrispettivi che non eccedono i costi di diretta imputazione. Per gli enti non commerciali di tipo associativo, l art. 148 del T.u.i.r. prevede che non sia considerata commerciale l attività svolta nei confronti degli associati o partecipanti, in conformità delle finalità istituzionali, salvo che non abbia ad oggetto la cessione di beni o la prestazione di servizi nei loro confronti verso il pagamento di corrispettivi specifici. Tuttavia, per alcune tipologie di enti non commerciali di tipo associativo 5, lo stesso articolo 148 stabilisce una deroga, affermando che le attività poste in essere da tali enti non rivestano carattere commerciale, anche ove sia previsto il pagamento di un corrispettivo specifico per la prestazione resa, qualora: - Siano svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali; - Nei confronti degli iscritti, associati o partecipanti, anche di altre associazioni che svolgono la stessa attività e che fanno parte di un unica organizzazione locale o nazionale; - Non riguardino determinate cessioni o prestazioni di servizi 6 4 Attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi; attività intermediaria nella circolazione dei beni, attività di trasporto, per terra, per acqua o per aria, attività bancaria o assicurativa, altre attività ausiliarie delle precedenti. 5 Associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica della persona. 6 Cessione di beni nuovi prodotti per la vendita; somministrazione di pasti; erogazioni di acqua, gas, energia elettrica e vapore; prestazioni alberghiere, di alloggio, di trasporto e di deposito; prestazioni di servizi portuali e aeroportuali; prestazioni effettuate nell esercizio delle seguenti attività: gestione di spacci aziendali e mense, organizzazione di viaggi e soggiorni turistici, gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale, pubblicità commerciale, telecomunicazioni e radiodiffusioni circolari (art. 148, comma 4, del T.u.i.r.).

31 Una disciplina ancora più favorevole è stata prevista dal legislatore, con riguardo alle Associazioni di promozione sociale, 7 per le quali, ai sensi dell art. 148, comma 5, del T.u.i.r., non si considerano commerciali, anche se effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici: - La somministrazione di alimenti e bevande effettuate presso le sedi in cui viene svolta l attività istituzionale, da bar ed esercizi similari; - L organizzazione di viaggi e soggiorni turistici; sempreché le predette attività siano: - Strettamente complementari a quelle svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali ed - Effettuate nei confronti degli iscritti, associati o partecipanti, anche di altre associazioni che svolgono la stessa attività e che fanno parte di un unica organizzazione locale o nazionale. Ciò premesso, lo scopo della segnalazione qualificata relativa a questo settore d intervento, è quello di individuare quegli enti che, pur qualificandosi come non commerciali, presentano circostanze sintomatiche di attività lucrative. Metodologie di controllo A tal fine, sarebbe opportuno che il Comune incrociasse tutti i dati a sua disposizione emergenti da: 1. Processi verbali della Polizia Municipale che, nell ambito delle sue normali attività di controllo, riscontri la presenza sul territorio di enti fittiziamente non commerciali che in realtà svolgono attività lucrativa; 7 Con circolare n. 124/E del 1998, l Agenzia delle Entrate ha precisato che si possono considerare Associazioni di promozione sociale quelle che promuovono la solidarietà ed il volontariato nonché l aggregazioni sociale attraverso lo svolgimento di attività culturali o sportive, al fine di innalzare la qualità della vita, come, ad esempio, le Acli e l Arci. Si osserva che, successivamente all emanazione delle norme del T.u.i.r., che già riconoscevano l esistenza delle associazioni di promozione sociale, è stata emanata la legge quadro n. 383 del 2000, che ha disciplinato in modo completo tali tipologie di associazioni.

32 2. Banca dati ICI, visto che la norma 8 prevede l esenzione dall ICI, per quegli immobili che realizzino entrambe le seguenti condizioni: - siano utilizzati da un ente non commerciale; -siano destinati allo svolgimento delle attività9 indicate all articolo 7, comma 1, lettera i), del d.lgs. 504/92 che non abbiano esclusivamente natura commerciale. 3. Altre banche dati relative a specifiche agevolazioni che i Comuni possono deliberare 10 nei confronti delle Onlus e degli altri enti non commerciali, prevedendo la riduzione o l esenzione dal pagamento dei tributi di loro pertinenza. La rilevazione di uno o più dei richiamati elementi, potrebbe consentire il confezionamento di una segnalazione qualificata. Si osserva che, mentre il riscontro di cui al punto 1, può essere considerato autonomamente come una segnalazione qualificata, gli altri riscontri necessiterebbero di ulteriori elementi capaci di definire l ente come commerciale. Un esempio pratico Da un accertamento Ici emerge il disconoscimento dell esenzione dal tributo per un immobile che, diversamente da quanto dichiarato, è destinato allo svolgimento di attività non comprese tra quelle previste dalla norma o allo svolgimento di quest ultime ma con caratteristiche di esclusiva natura commerciale. Tale elemento non è di per se sufficiente a dimostrare la natura lucrativa dell attività svolta dall ente interessato all accertamento. Infatti, potrebbe essersi verificato il caso che, nell immobile dichiarato come esente ai fini Ici, venga svolta esclusivamente un attività ricettiva nei confronti di chiunque ne faccia domanda, a fronte del versamento di corrispettivi tali da configurare il perseguimento di un utile, 8 Art. 7, comma1, lettera i), del D.lgs 30 dicembre 1992, n A tal riguardo si veda anche la circolare del Dipartimento delle Finanze n. 2 del 26 gennaio Attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive, di religione e di culto. 10 Per esempio, ai sensi dell Art. 21 del D.lgs n. 460 del 4 dicembre 1997.

33 senza che vi sia corrispondenza con lo scopo istituzionale proprio del soggetto passivo dell imposta. Pertanto, in queste situazioni, sarebbe necessario un controllo dei funzionari comunali o della polizia municipale atto a riscontrare la natura commerciale dell attività svolta dall ente. CONCLUSIONI Partendo dal presupposto che difficilmente un solo riscontro è sufficiente per fornire all Agenzia delle Entrate elementi sufficienti per fondare positivamente un accertamento finanziario, si riporta di seguito un esempio dei vari incroci che dovrebbero essere eseguiti nel corso dell istruttoria prima di inoltrare la segnalazione. Tale esempio può essere preso a riferimento come suggerimento per un istruttoria completa relativa a qualunque tipologia di segnalazione rientrante nel settore commercio e professioni ESEMPIO DI ISTRUTTORIA PER SEGNALAZIONE QUALIFICATA RELATIVA A "SVOLGIMENTO ATTIVITA' SENZA PARTITA IVA" INPUT Verbale della Polizia Municipale per controllo effettuato nel 2009 RISCONTRO PRIMARIO Da interrogazione a SIATEL si riscontra l assenza di Partita IVA ULTERIORE INCROCIO Da esame banche dati comunali emerge la presentazione della D.I.A.P. nel 2006 SEGNALAZIONE QUALIFICATA Per anni d imposta 2006, 2007, 2008 e 2009 ATTIVITA' DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE Emissione accertamenti per anni di imposta segnalati con riscostruzione indiretta dei ricavi

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