Il tumore germinale del testicolo: è ancora un tumore raro? La stadiazione: PET

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2 Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle - Cuneo S.C. UROLOGIA Direttore Dr Giuseppe Arena Il tumore germinale del testicolo: è ancora un tumore raro? La stadiazione: PET Dr Carlo Ambruosi

3 Introduzione: che cosa è la PET? La tomografia ad emissione di positroni è un indagine diagnostica di medicina nucleare con cui si ottengono mappe dei processi metabolici all'interno del corpo. Prevede l utilizzo di un radiotracciante per via e.v. formato da un isotopo con breve emivita (es 18 F emivita ~110 min) legato ad una molecola metabolicamente attiva (es 2-desossi- D-glucosio). Il più comune radiotracciante utilizzato in ambito oncologico è un analogo del glucosio chiamato 2-[ 18 F]-2-desossi-D- Glucosio (FDG)

4 Introduzione: come funziona la PET? Quando l'isotopo decade, emette un positrone che incontrandosi con un elettrone, produce una coppia di fotoni gamma. Dalla misurazione della posizione in cui i fotoni colpiscono il rilevatore, si può ricostruire la posizione del corpo da cui sono stati emessi, permettendo la determinazione dell'attività o dell'utilizzo chimico all'interno delle parti del corpo investigate.

5 Introduzione: la PET in oncologia, il razionale Il razionale dell utilizzo in ambito oncologico del FDG è legato al fatto che sulla membrana di molte cellule tumorali vi è una sovraespressione di alcuni trasportatori specifici per il glucosio. L FDG è introdotto all interno della cellula dagli stessi trasportatori del glucosio determinando un accumulo intracellulare.

6 Introduzione: la PET in oncologia, il razionale La PET-FDG cerca di interpretare il differente uptake del FDG tra cellule tumorali e normali. Per standardizzare i parametri di valutazione è stato introdotto il valore di uptake standard (SUV) che quantifica il totale di attività metabolica in un definito volume (pixel) Tuttavia è stato dimostrato che cellule di tipo infiammatorio, soprattutto i macrofagi, captano altrettanto avidamente l FDG.

7 I tumori germinali del testicolo, sia seminomatosi (SGCT) che non seminomatosi (NSGCT), hanno un elevato metabolismo glucidico con conseguente incrementato uptake di FDG nei siti tumorali.

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9 Possibili ruoli della PET nei tumori germinali del testicolo Valutazione della presenza malattia sistemica subclinica nello stadio clinico I Conferma di malattia in pazienti con linfonodi sospetti Stadiazione in malattia avanzata alla prima osservazione Risposta al trattamento Stadiazione nella ripresa di malattia Identificazione dei siti di malattia in paziente con markers in incremento e TC negativa Valutazione della massa residua (malattia attiva, fibrosi, teratoma)

10 FDG-PET: stadiazione iniziale nei tumori germinali del testicolo Autori Tipologia di pazienti n SE (%) SP (%) Albers et al * Stadio I/II Seminomi e Non Seminomi Cremerius et al * Tutti gli stadi Seminomi e Non Seminomi Hain et al Tutti gli stadi Seminomi e Non Seminomi Lassen et al * Stadio I non seminomi *: Studi prospettici, n: numero di pazienti, SE: sensibilità, SP: specificità

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14 Studio prospettico multicentrico 111 pz esaminati con PET Tutti non seminomi con invasione vascolare all esame istologico Stadio clinico I (sec. Carrington *) e azzeramento dei markers dopo orchifunicolectomia in 88 pz la PET è risultata negativa, nei rimanenti 23 ha ha dato esito positivo *

15 degli 88 pz con PET negativa 33 (38%) hanno avuto ripresa di malattia dopo un follow-up medio di 1 aa A 1 aa la sopravvivenza libera da malattia (nei pazienti con PET negativa) è stata del 63,3% (la percentuale attesa era del 90% a 2 anni) lo studio è stato pertanto interrotto Includendo tutti i 111 pazienti, la sopravvivenza libera da malattia a 1aa è scesa al 50,1%

16 FDG-PET: ristadiazione dei tumori germinali del testicolo dopo CT e valutazione della massa residua Autori Tipologia di pazienti n/n SE (%) SP (%) Nuutinen et al Ristadiazione post CT S e NS 15/ Cremerius et al Ripresa di malattia e valutazione della massa residua 33/ Hain et al Ripresa di malattia e valutazione della massa residua 55/ Kollmannsberger* et al Massa residua non seminomi 45/ De Santis et al* Massa residua seminomi 51/ Hinz et al* Massa residua seminomi Oechsle et al* Massa residua non seminomi (*): studi prospettici, n: numero di pazienti, N: numero di PET, SE: sensibilità, SP: specificità, NS: non seminomi, S: seminomi

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23 Conclusioni Nella stadiazione iniziale dei tumori germinali del testicolo (SGCT e NSGCT) non vi è evidenza di significativo vantaggio rispetto alle metodiche tradizionali, non riuscendo ad evidenziare frequentemente lesioni subcentimetriche

24 Conclusioni Nella valutazione della massa residua nei NSGCT, non si è evidenziato un significativo vantaggio rispetto alle metodiche tradizionali, questo è dovuto alla difficoltà nella discriminazione tra teratoma (presente nel 55% delle masse residue dei NSGCT), tessuto fibrotico e necrotico retroperitoneale Potrebbe avere un ruolo (esclusivamente in centri di riferimento) nella rivalutazione preoperatoria di multiple masse residue nei NSGCT per agevolare una completa asportazione delle lesioni quando questo è possibile

25 Conclusioni Sulla base della letteratura vigente, il ruolo della PET nei tumori germinali del testicolo dovrebbe essere limitato (al di fuori di studi clinici) alla valutazione della massa residua nei SGCT Occorre tenere presente che, al fine di ridurre l incidenza di falsi negativi, è opportuno eseguire la PET dopo 4 settimane dal termine della chemioterapia

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