Roma, 14 novembre Commissioni Riunite VII e X Camera dei Deputati - I -

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1 AUDIZIONE INFORMALE NUCLECO S.P.A. NELL AMBITO DELLA RISOLUZIONE N DELL ON G. BENAMATI Sul completamento della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi e del processo di smantellamento degli impianti nucleari Dr. Francesco Troiani, Presidente Ing. Emanuele Fontani, Amministratore Delegato Roma, 14 novembre 2013 Commissioni Riunite VII e X Camera dei Deputati - I -

2 1. DESCRIZIONE DELLA SOCIETA NUCLECO è una società per azioni costituita il 5 Maggio del 1981 a seguito della delibera del CIPE dell 11 luglio 1980 che approvava la costituzione di una società per azioni tra il CNEN (oggi ENEA) e Agip Nucleare denominata NUCLECO per la gestione dei rifiuti radioattivi di bassa/media attività. La costituzione della Società avveniva con il conferimento di beni mobili e la concessione in uso di licenze, immobili ed impianti da parte del Comitato Nazionale Energia Nucleare, a copertura del 40% del pacchetto azionario ed il versamento di risorse finanziarie da parte dell altro socio, per il 60 % della restante parte del pacchetto azionario. Il compito principale di NUCLECO era quello di farsi carico della gestione di rifiuti radioattivi di bassa/media attività, prodotti nel Centro Ricerche ENEA della Casaccia. Successivamente, il ruolo della Società fu ampliato dall ENEA per dare attuazione ad ulteriori disposizioni del CIPE, del 1985 e 1986, che attribuivano all Ente il compito di farsi carico della raccolta, gestione e custodia a lungo termine ed in sicurezza dei rifiuti radioattivi non- elettronucleari prodotti a livello nazionale dai settori della ricerca, industriale e medico- sanitario. Nasceva quindi il Servizio Integrato che ancora oggi svolge il suo ruolo e di cui si dirà in seguito. Con ulteriore delibera del CIPE del 1989 i compiti statutari di NUCLECO furono estesi alle attività di tipo industriale connesse al «fine ciclo» del combustibile nucleare e alla gestione dei rifiuti tossici e nocivi con l indicazione di operare su commessa di operatori pubblici e privati e di avvalersi delle competenze ed esperienze via via acquisite dall ENEA e dall ENI nell assolvimento dei compiti di sviluppo di tecnologie, processi, impianti e applicazioni dimostrative nel settore dei rifiuti. La quota azionaria di Agip Nucleare, passata poi a AMBIENTE S.p.A. (Gruppo ENI), nel 2004 fu acquisita da SOGIN. Con il supporto prima di ENI e poi di SOGIN, in sinergia con ENEA, la Società ha potuto acquisire e sviluppare processi e tecnologie idonee per la risoluzione di problemi di gestione di rifiuti altamente pericolosi ed oggi può vantare un know- how unico nelle bonifiche - II -

3 ambientali e nella gestione e trattamento di sorgenti e rifiuti radioattivi, con punte di eccellenza nel settore della caratterizzazione radiologica, progettazione ed esecuzione di processi di decontaminazione, bonifica di siti nucleari e sviluppo ed implementazione di tecniche di bonifica ambientale. La sede operativa della Società è all interno del Centro Ricerche ENEA della Casaccia (Roma), dove occupa un area di mq, di cui coperti per depositi temporanei, impianti e laboratori. La Società, inoltre, attualmente è presente in una decina di siti esterni come esecutore di lavori di bonifica e fornitore di servizi. NUCLECO nello svolgimento delle proprie attività opera all interno di un Sistema Qualità, conforme alla Norma UNI- EN- ISO 9001:2000 per le attività di: Progettazione e realizzazione di servizi di caratterizzazione, raccolta, trasporto, trattamento, condizionamento, inclusi i relativi processi di qualifica, e stoccaggio temporaneo dei rifiuti radioattivi solidi, liquidi a bassa e media attività e sorgenti. Progettazione e realizzazione di impianti, infrastrutture e bonifiche per la decontaminazione di siti industriali e/o di installazioni nucleari da inquinamento radioattivo e/o da materiali contenenti amianto. In tale settore, nell ultimo quinquennio, NUCLECO ha effettuato ricavi per circa 80 M, di cui in gran parte direttamente per lavori e prestazione di servizi a SOGIN, nell ambito del piano di decommissioning e trattamento rifiuti e circa il 10% nell ambito della raccolta, trattamento e condizionamento e stoccaggio temporaneo dei rifiuti radioattivi non elettronucleari. Negli ultimi anni si è registrata una crescita media annua continua dei ricavi di circa il 10 %, grazie anche alle attività svolte all estero, di cui si dirà in seguito. NUCLECO, nonostante il periodo di crisi e la contrazione della finanza pubblica che affligge le imprese italiane, ha potuto comunque consolidare un pacchetto ordini per oltre 40 M, che consentirà di mantenere gli attuali livelli di crescita della Società nei prossimi anni. 1.1 Autorizzazioni, sicurezza e radioprotezione Sin dalla sua costituzione la Società ha operato con autorizzazioni acquisite dall ex CNEN ed dall ENEA. Con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 15 aprile 2010, di concerto con gli altri Ministeri previsti dalla normativa, l Agenzia nazionale per le nuove - III -

4 tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) ha ottenuto, ai sensi dell ex art. 28 del Decreto Legislativo 17 marzo 1995, n. 230 e smi, il rinnovo e l accorpamento di tutti i vecchi provvedimenti autorizzativi, via via acquisiti negli anni precedenti, il Nulla Osta per l esercizio del complesso di installazioni per il trattamento, condizionamento, deposito e smaltimento di rifiuti radioattivi, sito nel Centro Ricerche Casaccia. Il Nulla Osta impone ad ENEA, nella sua qualità di Titolare, di stabilire con NUCLECO, che si avvale di tale autorizzazione, un assetto procuratorio che definisca in maniera univoca l assegnazione di tutte le responsabilità di gestione. ENEA e NUCLECO, pertanto, in coerenza con quanto stabilito nel Nulla Osta di esercizio, hanno attuato un articolato sistema procuratorio tra le Parti. ENEA è responsabile del mantenimento delle condizioni tecnico- economiche e di sicurezza e a tal fine ha conferito mandato di rappresentanza congiunto al Presidente e all Amministratore Delegato di NUCLECO ed ha incaricato il Presidente quale Rappresentante del Titolare del Nulla Osta per lo svolgimento delle attività sul sito, dotandoli di tutti i poteri necessari affinché possano agire in nome e per conto di ENEA. NUCLECO, al fine di assumere la responsabilità operativa dell esercente in sito, ha conferito i necessari poteri al Presidente ed ha conferito all Amministratore Delegato i poteri di governance della Società, che assume quindi la responsabilità di Datore di Lavoro. In attuazione del Nulla Osta, inoltre, ENEA e NUCLECO stanno completando un impegnativo programma di rinnovamento delle infrastrutture di trattamento e di deposito dei rifiuti, nonché dei relativi sistemi di sicurezza, mantenendoli adeguati ai migliori standard internazionali di buona pratica ed alla normativa tecnica e di legge in materia. Con il rinnovo dell autorizzazione all esercizio e i miglioramenti tecnici effettuati sugli impianti ed infrastrutture, in aggiunta alla sua capacità operativa ed alle autorizzazioni proprie per il trasporto dei materiali radioattivi e l esercizio di apparecchiature e sistemi di misure radiologiche, la Società oggi è in grado di effettuare presso la propria sede i trattamenti dei rifiuti radioattivi anche di operatori nucleari terzi, prelevandoli dai luoghi di produzione e restituendoli alla fine del processo di trattamento. Tale approccio attività determina una maggiore efficacia del programma di smantellamento - IV -

5 degli impianti nucleari, riducendo nel contempo la necessità di realizzazioni in loco di impianti dedicati e da smantellare successivamente. Gli accorgimenti di sicurezza procedurali e tecnologici adottati, insieme alle prescrizioni tecniche dell Autorità di Controllo, contenute nel Nulla Osta di esercizio, garantiscono che la dose radiologica agli individui della popolazione per irraggiamento diretto ed indiretto non superi il limite di 10 microsievert/anno in condizioni normali di esercizio. Si ricorda che tale limite è quello stabilito dal Decreto Legislativo 17 marzo 1995, n 230 e smi, per il quale una pratica può essere considerata, senza ulteriori motivazioni, priva di rilevanza radiologica. Inoltre, la Società ha sviluppato, in collaborazione dell Autorità di Controllo nucleare (ISPRA) e dalle altre Istituzioni coinvolte (ASL, ARPA, Vigili del Fuoco, etc) e sotto il coordinamento del Prefetto di Roma, un Piano di Intervento per la corretta gestione in sicurezza di eventuali situazioni straordinarie, con un programma di aggiornamento continuo dell informazione alla popolazione. Le dosi radiologiche annuali ricevute dai lavoratori della Società, infine, grazie ad un attento programma di protezione, ispirato al principio di ottimizzazione delle dosi della International Commission on Radiological Protection, mediamente risultano inferiori alla metà della dose individuale massima ammissibile dalla legislazione vigente. 1.2 Risorse umane Il personale tecnico, altamente qualificato, dotato di titoli di studio e qualifiche professionali idonei alle attività da svolgere, costituisce uno dei principali asset della Società. La maggior parte di esso è classificato esposto alle radiazioni ionizzanti di categoria A o B, come previsto dalle normativa vigente ed è sottoposto a formazione continua, sia in funzione degli obiettivi di sicurezza preposti dalla Società o determinati dal Nulla Osta di esercizio, sia per il mantenimento e l aggiornamento delle competenze tecniche richieste sul mercato, incluso il trattamento dell Amianto. La Società investe molto per la formazione del personale con corsi interni ed esterni in Italia, ma anche attraverso specifiche collaborazioni internazionali di formazione reciproca con i - V -

6 maggiori centri di eccellenza del settore, quale ad esempio lo statunitense Los Alamos National Laboratory (Caratterizzazione neutronica). La consistenza ad oggi è di 156 unità, con un età media di 37 anni, di cui quasi il 70% diplomato ed oltre il 20% laureato in discipline tecniche e gestionali, quali Chimica, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Chimica, Ingegneria Nucleare, Geologia, Economia, permette alla Società una grande flessibilità operativa e cambiamenti organizzativi rapidi in funzione delle attività da svolgere, soprattutto nei cantieri esterni presso i clienti, sia in Italia sia all estero. 2. GESTIONE RIFIUTI RADIOATTIVI L obiettivo di NUCLECO nella gestione dei rifiuti radioattivi è quello di: - determinare il contenuto radiologico attraverso processi di caratterizzazione preliminare, al fine della sua classificazione nelle tre categorie previste dalla normativa tecnica vigente (Guida tecnica n. 26), che ne determinerà le successive fasi di trattamento e la tipologia di smaltimento finale; - separare le parti radioattive dal materiale inattivo, che potrà essere rilasciato dopo i necessari controlli (clearance) come rifiuto convenzionale (liquido o solido), senza vincoli di natura radiologica; - ridurre i volumi delle parti radioattive attraverso processi di compattazione (tipicamente rifiuti solidi) o di decontaminazione (rifiuti liquidi o solidi); - trasformare i residui radioattivi, non ulteriormente decontaminabili, in forme solide di provate caratteristiche di durabilità, tali da mantenere confinata la radioattività per tutto il tempo necessario al suo decadimento, nonché idonee al trasporto e allo smaltimento finale; - effettuare la caratterizzazione radiologica definitiva al fine della certificazione dell inventario radiologico associato al rifiuto trattato o condizionato, pronto per essere conferito al Deposito Nazionale non appena realizzato. La caratterizzazione radiologica è quindi un attività trasversale, condotta parallelamente ai - VI -

7 processi di trattamento sia per la redazione degli inventari radiologici e la corretta classificazione del rifiuto, sia per la verifica dei processi stessi ed il rispetto dei limiti di legge per lo smaltimento in esenzione degli effluenti e dei rifiuti decaduti o decontaminati. 2.1 Infrastrutture di trattamento e condizionamento Il trattamento e condizionamento dei rifiuti presso il Complesso NUCLECO sono effettuati, in funzione delle dimensioni e della tipologia del rifiuto, in tre installazioni differenti. La prima, dedicata anche al ricevimento, consiste in una serie di ambienti confinati dove i rifiuti sono posti in deposito temporaneo e caratterizzati preliminarmente per verificarne il contenuto radioattivo e la rispondenza con quanto dichiarato dal produttore e quindi alla sua accettabilità in NUCLECO, in conformità con in Nulla Osta di esercizio ed alla possibilità di trattarlo sugli impianti disponibili. In tale infrastruttura i rifiuti già pronti per essere trattati e condizionati sono posti in fusti petroliferi da 220 litri ed avviati alle successive fasi, mentre le piccole sorgenti (rivelatori antincendio, indicatori luminescenti, parafulmini, etc) ed i vari dispositivi tecnici contenenti materiali radioattivi sono smontati e le parti radioattive sono separate da quelle inattive. Le parti radioattive sono avviate alle successive fasi di trattamento o al deposito temporaneo, mentre quelle inattive sono avviate al processo di caratterizzazione finale al fine di verificare che i livelli di radioattività siano inferiori a quelli stabiliti nel Nulla Osta per il loro rilascio come rifiuti convenzionali senza ulteriori vincoli radiologici. La seconda installazione è costituita da tre impianti. Uno per lo smontaggio di grandi componenti radioattivi, dove, all interno di una cella confinata e schermata, i grandi componenti sono ridotti in piccoli pezzi con l ausilio sistemi remotizzati di movimentazione e di taglio a freddo e a caldo (torcia al plasma) e quindi posizionati in fusti petroliferi da 220 litri per il successivo processo di compattazione. Il secondo impianto è costituito da una pressa industriale di grandi dimensioni, confinata all interno di una cella schermata, con i relativi sistemi di servizio e di carico e scarico automatico dei materiali, in grado di supercompattare i fusti petroliferi da 220 litri in piccoli monoliti (pizze) di notevole consistenza, fino ad oltre un decimo del loro volume iniziale. Il terzo impianto è costituito da - VII -

8 un sistema di cementazione confinato e schermato, dove i monoliti prodotti dalla supercompattazione sono inglobati in una matrice cementizia qualificata, all interno di contenitori standard da 380 litri e posti a maturazione. A fine maturazione tali contenitori sono immagazzinati nei depositi, per i rifiuti generati nel Centro Casaccia o appartenenti al Servizio Integrato, oppure restituiti al cliente in tutti gli altri casi. La terza installazione è costituita da un impianto di trattamento dei liquidi radioattivi, che sono sottoposti ad una serie di trattamenti chimici, fisici e biologici, a seconda della loro composizione, con il fine di raccogliere in forma di precipitati solidi o di fanghi gli elementi radioattivi e separarli dalla fase acquosa liquida non radioattiva, che è sottoposta ad una ulteriore fase di decontaminazione per distillazione. I solidi ed i fanghi radioattivi raccolti sono sottoposti a cementazione con un impianto analogo a quello precedentemente descritto, mentre la fase acquosa è sottoposta a distillazione. Il distillato, dopo i controlli di radioattività, è scaricato nell ambiente, applicando una rigida procedura stabilita dall Autorità di Controllo nucleare e all interno di una specifica autorizzazione provinciale per gli scarichi industriali, sotto il diretto controllo dell ARPA Lazio. I manufatti cementizi, dopo maturazione, sono immagazzinati nelle strutture di deposito della NUCLECO, oppure restituiti al cliente, se il rifiuto trattato non apparteneva al Servizio Integrato o non era generato nel Centro della Casaccia. 2.2 Impianti e laboratori di caratterizzazione chimica e radiologica La Società, nella consapevolezza che il programma di decommissioning in atto ed il relativo ciclo dei rifiuti radioattivi avrebbe richiesto una grande capacità analitica per la determinazione di inventari radiologici, negli ultimi anni ha programmato e sostenuto notevoli investimenti per potenziare le proprie capacità di caratterizzazione radiologica, con sistemi di spettrometria gamma globale o a scansione, sistemi di tomografia gamma, sistemi per misure neutroniche attive e passive, radiografie industriali X, nonché varie strumentazioni di laboratori chimici e radiologici per la determinazione di vari radionuclidi a diversi livelli di attività (Conteggi alfa, Beta, Gamma, Spettrometrie Alfa e Gamma, sistemi di separazione radionuclidi, etc). - VIII -

9 Tale attività riveste primaria importanza nella gestione dei rifiuti e delle sorgenti radioattive e nel decommissioning, rappresentando la fase principale per la definizione delle successive metodologie tecnico/operative di confezionamento, trattamento, decontaminazione e smantellamento. Oggi presso gli impianti ed i laboratori di caratterizzazione chimica e radiologica di NUCLECO sono disponibili strumenti fissi e mobili d avanguardia ed è possibile effettuare ogni tipo di analisi radiologica, attraverso un sistema integrato con software di calcolo dedicati, che prevede l impiego di metodi di indagine non- distruttivi e di analisi di laboratorio e di personale tecnico con esperienze e competenze uniche in Italia. Le attrezzature mobili permettono la caratterizzazione presso il cliente di sorgenti, rifiuti, materiali e superfici, al fine di individuare la presenza di radionuclidi o di contaminazione, per la definizione delle successive metodologie di confezionamento, prelievo e trasporto o decontaminazione sul sito. I laboratori di qualificazione processi e matrici di condizionamento, infine, permette alla Società di effettuare la qualificazione delle matrici e dei manufatti finali come previsto dalla normativa vigente, anche in condizioni reali. 2.3 Servizio Integrato Le disposizioni del CIPE del 1985 e 1986, di cui si è già accennato, stabilivano che La raccolta dei rifiuti, la realizzazione e la gestione del deposito saranno effettuati sotto la responsabilità dell ENEA. Tali disposizioni sono state implementate dall ENEA con l istituzione del Servizio Integrato per la raccolta, trattamento, custodia e smaltimento dei rifiuti non elettro- nucleari del comparto del comparto medico- ospedaliero, industriale e della ricerca. Più recentemente, con il Decreto Legislativo 6 febbraio 2007, n. 52, di "Attuazione della direttiva 2003/122/CE Euratom sul controllo delle sorgenti radioattive sigillate ad alta attività e delle sorgenti orfane" è ribadito (all ex art. 17, comma 4) che il Gestore del Servizio integrato è l'enea. Tale decreto, inoltre, attribuisce indirettamente a NUCLECO (all ex art. 2) la qualifica di «impianto riconosciuto» in quanto autorizzato al trattamento, al condizionamento e al - IX -

10 deposito provvisorio di breve e lungo termine, o allo smaltimento di sorgenti destinate a non essere più utilizzate. Sulla base di tali disposizioni ENEA e NUCLECO hanno stipulato una specifica convenzione, a partire dal 15 giugno 1989 e da ultimo rinnovata il 2 agosto 2011, attraverso la quale: - ENEA esercita un azione d indirizzo e supervisione a livello nazionale sull intero comparto della raccolta e gestione dei rifiuti non elettronucleari a media e bassa attività e delle sorgenti radioattive, che sono conferiti in NUCLECO; - ENEA rilascia annualmente a tutti gli Operatori Privati, su loro richiesta, uno specifico attestato di appartenenza al Servizio Integrato, a seguito di valutazione delle loro effettive capacità tecniche ed autorizzative e a fronte dell impegno a trasferire in NUCLECO i rifiuti e le sorgenti raccolti. Attualmente gli Operatori Privati in ambito nazionale, a parte NUCLECO, sono 3-4; - ENEA rende disponibili a NUCLECO le proprie infrastrutture di deposito temporaneo e gli impianti di trattamento e condizionamento, debitamente autorizzati, attraverso specifici contratti di locazione; - ENEA assume la proprietà dei rifiuti condizionati finali, raccolti da tutti gli Operatori del Servizio Integrato, inclusa NUCLECO, trattati e condizionati da NUCLECO, la quale assicura che siano svolte tutte le attività di trattamento, condizionamento e deposito temporaneo, secondo le disposizioni del Nulla Osta 15 aprile 2010, di cui ENEA è Titolare. Le specifiche tecniche ed operative relative al Servizio Integrato sono predisposte da ENEA, congiuntamente con NUCLECO, in sede di Comitato di Gestione della Convenzione tra le Parti. I materiali radioattivi raccolti provengono dal: - settore medico- ospedaliero, dove sono utilizzati per radiodiagnostica, radioterapia metabolica, radioimmunoterapia, teleradioterapia, brachiterapia, RIA e Radiosterilizzazione della strumentazione chirurgica. In questo settore a livello nazionale operano circa 350 strutture: 146 unità di Medicina Nucleare e diagnostica (2009), 103 unità di terapia (2005), 68 PET- TAC (2007) e 17 PET (2007), oltre a diversi Istituti in cui - X -

11 sono svolte attività produttive di radiofarmaci (es. Ciclotroni), Università in cui sono svolte attività di ricerca in associazione con ospedali, laboratori clinici specializzati in analisi biologiche e case farmaceutiche; - settore ricerca ed industriale, per fini commerciali, storici e artistici. Fra queste: la radio- sterilizzazione per la conservazione dei cibi o per la conservazione di reperti storici e artistici, la misurazione di livello di liquidi, le misuratori di spessori ad esempio nelle cartiere, il controllo della solidificazione degli acciai, la verifica delle saldature e di ricerca di difetti in recipienti metallici in pressione, profilassi nei confronti di malattie veicolate da insetti, attività di ricerca in reattori e laboratori di ricerca. Nel passato un vasto impiego di sorgenti radioattive, oggi in disuso, è stato quello per rivelatori di fumo (allarme antincendio) e per i parafulmini, per i quali NUCLECO ha effettuato un estesa campagna di recupero a livello nazionale. I volumi di rifiuto generati da questi settori, sono abbastanza contenuti, circa m 3 /anno e, sebbene molto variabili, sono comunque soggetti a contrazione. Nella figura seguente è schematizzato il flusso dal produttore allo smaltimento finale. ; (< = 4>( ("#(!##(!###!$%&'!!"#$%&&#"'( )*+,-%./! 0,-/$/1%!23$.,%4,! 5/$,4$%! #1-3*&4/,! 671/8$9,! )(#!*"+&#"'( &"+&&+-*/&#( +..:*,&*"#(?6(7(@6(9!"#:##!$%&'! 56786(9!A( "##!$%&'! (A( 86(7(=6(9!"#:##:###!$%&'! 56(786(9!! "##:###!$%&'! &"+&&40#/$( /%0.*0#( 56(7(86(9!"#!$%&'! =6(7()6(9!"#!$%&'! (56(7(86(9!"#!$%&'! 86(7(=6(9!! "##:###!$%&'! (((((((((((;(7(56(9!! ";/<!$71-/=/71%>'!,&#00+33'#( &*-!#"+/*#(+(.%/3#(&*"-'/*(,-+.&'-*/&#( 0#/1*/2'#/+.*( $*!#,'&#(( /+2'#/+.*( - XI -

12 Le linee di maggiore spessore rappresentano i flussi sorvegliati da ENEA ed eseguiti da NUCLECO, nell ambito del Servizio Integrato, le linee sottili rappresentano i flussi gestiti direttamente dagli Operatori privati e si riferiscono prevalentemente a rifiuti di prima categoria, mentre linee tratteggiate rappresentano i potenziali conferimenti futuri. Il rifiuto finale condizionato ed immagazzinato risulta inferiore al 10 % del volume totale nazionale prodotto. I flussi di smaltimento convenzionale nell ambiente o di trattamento all estero che al momento non sono sorvegliati da ENEA rendono impossibile una valutazione puntuale dell inventario radioattivo totale generato in questo settore. Sarebbe opportuno, ai fini del controllo di tutti i rifiuti radioattivi e della loro tracciabilità, soprattutto ai fini della costituzione del quadro nazionale richiesto dalla Direttiva 70/2011/Euratom e della progettazione e dimensionamento del futuro Deposito Nazionale, che i Produttori notificassero all ENEA (Servizio Integrato) i conferimenti effettuati agli Operatori Privati. Ciò al fine di mantenere tracciabilità dei flussi smaltiti in esenzione (dopo il decadimento) e di quelli da consegnare al Servizio Integrato, dopo i trattamenti effettuati in proprio o all estero. 2.4 Infrastrutture di deposito temporaneo Le infrastrutture di deposito temporaneo disponibili nel Complesso NUCLECO, presso il Centro Casaccia, sono di tre tipologie. La prima tipologia, costituita da 4 infrastrutture chiuse, tutte con grado di resistenza al fuoco REI 120, per lo stoccaggio a lungo termine, ospita rifiuti trattati o condizionati pronti per essere trasferiti al deposito nazionale non appena realizzato, oppure rifiuti riconfezionati in attesa di decadimento radioattivo e quindi di smaltimento nell ambiente in esenzione come rifiuti convenzionali, previa verifica del rispetto dei limiti di allontanamento (clearance). La seconda tipologia è costituita da tre infrastrutture, una per l accettazione ed il deposito provvisorio per la gestione delle fasi di caratterizzazione preliminare e di cernita dei rifiuti per essere smistati alle successive fasi di stoccaggio o di trattamento, un altra per il deposito provvisorio delle partite omogenee in attesa di trattamento, che costituisce un buffer di - XII -

13 alimentazione agli impianti ed una terza per lo stoccaggio provvisorio di grandi componenti, anch essi da trattare. Le prime due presentano un grado di resistenza al fuoco REI 120, mentre la terza è in fase di ristrutturazione per adeguarla a tale standard di sicurezza. La terza tipologia è rappresentata da aree esterne confinate dove sono allocati contenitori di tipo IP3, idonei allo stoccaggio esterno ed il trasporto di rifiuti radioattivi di bassissima attività, contenenti materiali di uso comune debolmente radioattivi. I quantitativi in deposito temporaneo presso il complesso NUCLECO, suddivisi per tipologia e per proprietario, sono riportati nella seguente tabella, dove sono evidenziate anche le variazioni di volumi annuali che mostrano una tendenza a diminuire, grazie all efficacia dei trattamenti effettuati da NUCLECO. Un quantitativo consistente, mediamente circa il 10% della totalità dei rifiuti in deposito, è costituito da partite di rifiuti in lavorazione. Tale quantitativo è molto variabile e, alla data dell ultimo inventario, per la maggior parte è costituito da rifiuti di terzi che devono essere trattati e restituiti e dagli effluenti che devono ancora essere caratterizzati ai fini del loro rilascio incondizionato nell ambiente.!"#$"%&'!()'!*!+%!)'&,!(&%%!#!)!")"+-.$-()&.)/0), )7807!"#$%$&"'!()*+ (","-."/!$.'%" '!*!+%!)%(%&.!)9:;<1=1>)<1?@1=1)3)4AB361A<1C 4 / DE77F '00$ 1 2 )*) : ;<=>* 1 2?5:6@ 788: 9542A *BCD)C< A 952:?!"#$%&'$()*)+$%&$,&*"!)#"-$),%&&.%,%"/&0)+$,/&,12*%2)&3&( : ; <=> 78?8 952:A GD)H'&",!)I('H$"%!)&<BA)&BB1J1BK ?? 952@2 L'$L&'&%!)'&,!*$'!)9$"$&MN1OE)P3<QA63C ? '!*!+%!)%(%&.!)%'&%%&%!R-(",!S!("&%!)9I(.!,!C 4 / 654A2 )*) ??7 ;<=>* 1 2?52:? *BCD)C< 'A=1;ABB1J1BK)%;BA<3)1O)"+-.$-( =EF A5977G7 'A=1;ABB1J1BK)B;BA<3)OAT1;OA<3)9IB14AUC) =EF 25???52@?G? HI'J"$0K/*BCD)C< L 8G2? M/C$11"NN"$0K/#'I%'1K0.'IK/OP"0QR"KN.'/N-%%K/'.."S".T/"%%KQ".K/Q$00KNNK/'%/Q"Q%$/OK"/I","-."/ ///U"N.".-".'/Q$0/%K&&K/@/,KVVI'"$/788AG/05/@W - XIII -

14 Dalla tabella si evidenzia che alla totalità dei rifiuti, pur essendo una frazione consistente dell intera produzione nazionale presente e futura (quasi il 10 %), è associata una radioattività di appena lo 0,31 % dell inventario radiologico nazionale, proprio per la loro caratteristica di rifiuti a media e bassa attività. La maggior parte dei rifiuti in deposito temporaneo a lungo termine presso il Complesso NUCLECO è trattata o condizionata e quindi potenzialmente già trasferibile al Deposito Nazionale. La consistenza maggiore dei rifiuti è di proprietà dell ENEA ed è di origine terza (Servizio Integrato). 3. DECOMMISSIONING E BONIFICHE NUCLECO sin dalla sua costituzione opera nel settore del decommissioning delle installazioni nucleari e dei siti contaminati da sostanze radioattive. Le attività sono iniziate nel 1984 con lo smantellamento dei reattori di ricerca ROSPO, RITMO e RANA, presso il Centro di ricerche ENEA di Casaccia. In tale ambito, inoltre, nel 1987 la Società ha anche effettuato il recupero di rifiuti radioattivi disposti in trincea, presso il Centro di Ricerche di Trisaia. NUCLECO ha sviluppato nel corso degli anni competenze e know- how unici a livello nazionale nell ambito delle attività connesse al decommissioning, occupandosi di tutte le fasi, dalla progettazione, allo smantellamento e bonifica delle installazioni nucleari, ivi incluso il trattamento in sito o presso i propri impianti di Casaccia dei rifiuti radioattivi prodotti. In questo ambito, sono state svolte numerose campagne di trattamento di rifiuti radioattivi, quali ad esempio la supercompattazione di rifiuti a media e bassa attività sui siti di Caorso, Trino e Garigliano. A questi si aggiungono i servizi svolti nei vari anni nel sito di Casaccia per gli impianti Plutonio ed OPEC che hanno previsto, oltre ai servizi di trattamento rifiuti, anche le bonifiche di aree esterne, con lo smantellamento del parco serbatoi contenente liquidi radioattivi, in strutture esterne all impianto. - XIV -

15 Oltre agli impianti di proprietà SOGIN, NUCLECO sta eseguendo la bonifica del sito CESI (ex CISE) di Segrate, dove si svolgevano attività di ricerca e sviluppo in ambito nucleare. Le attività che saranno completate nel 2014 consentiranno il rilascio incondizionato dell area per futuri riutilizzi civili o industriali. Nell ambito delle attività di decommissioning, la Società vanta anche un esperienza progettuale ed operativa pluriennale nella bonifica da Amianto contaminato da sostanze radioattive. Sono stati svolti presso gli impianti SOGIN numerosi interventi di bonifica. Presso il sito di Garigliano sono stati rimossi tra il 2008 ed il 2010, 17 tonnellate di Amianto dall edificio reattore, mentre su Caorso è stata effettuala la completa bonifica dell edificio off- gas. NUCLECO, inoltre, ha svolto nel recente passato importanti attività di bonifica di siti privati contenenti sostanze radioattive in aree urbane. Tra le più importanti, nel la bonifica dei locali di un antico fabbricato nel centro storico di Castelmauro (CB), all interno dei quali erano stati conservati per decenni circa duemila fusti (100 m 3 ) di rifiuti radioattivi a media e bassa attività, di origine essenzialmente ospedaliera ed alcune sorgenti dismesse. Nel 2013, la bonifica di un magazzino nel cortile di un condominio di civile abitazione in pieno centro a Milano. Il titolare deteneva 19 sorgenti in virtù di un autorizzazione prefettizia, scaduta, in luogo diverso da quello autorizzato ed in numero notevolmente superiore. NUCLECO, nel settore delle bonifiche ambientali, grazie alla sua snellezza operativa, competenze ed esperienze, riesce ad intervenire anche in situazioni di urgenza od in emergenza. Nel corso degli anni è intervenuta già nella fase di emergenza in alcune fonderie dove incidentalmente erano state fuse delle piccole sorgenti radioattive insieme ai rottami metallici di recupero. In talune di esse ha anche avviato il programma di bonifica. 4. ATTIVITA ALL ESTERO NUCLECO svolge da anni le proprie attività anche all estero, con un fatturato che negli ultimi cinque anni ha superato i 10 M. Tra le attività più importanti si segnala, oltre quelle svolte - XV -

16 presso il JRC di Ispra della Commissione Europea, dove la Società è presente con un team stabile da diversi anni, la fornitura del sistema di monitoraggio radiologico sulla nave Rossita, alto contenuto tecnologico, destinata al trasporto di combustibile nucleare e di rifiuti radioattivi della Federazione Russa nel Mar Glaciale Artico. Le numerose attività di sviluppo business intraprese su nuovi mercati stanno ampliando i settori di attività. Nel 2012 NUCLECO ha fissato nel suo piano pluriennale delle attività gli obiettivi strategici per perseguire una crescita sostenibile e continua non solo sul mercato italiano ma anche in quello estero, nel settore dell ambiente e della sicurezza. Le nuove attività di Business Development si pongono quindi in un quadro sistemico ed organizzato. In questi ultimi mesi, infatti, NUCLECO si è aggiudicata contratti finanziati dalla European Bank for Reconstruction and Development in Slovacchia e Kossovo. In queste attività la Società svolge il ruolo di consulente nel campo del licensing nella gestione dei rifiuti radioattivi. In entrambi i paesi collabora con primarie aziende internazionali e con le Agenzie per la sicurezza nucleare tra cui la finlandese Stuk e l italiana ISPRA. Attualmente, sta interloquendo con interesse nei paesi del Nord Africa e del Golfo Persico, dove le ricorrenti perforazioni petrolifere provocano notevoli problemi di gestione dei rifiuti NORM. Oltre a ciò sono intercorsi contatti con società in IRAQ, in relazione alle bonifiche da Uranio depleto a seguito del recente conflitto e con la Cina dove si stanno valutando con la società China General Nuclear Power possibilità di supporto sulla gestione dei rifiuti radioattivi. 5. RICERCA E SVILUPPO Sebbene NUCLECO non abbia mai esposto nei bilanci degli ultimi dieci anni costi relativi alla ricerca e sviluppo, molte comunque sono le iniziative intraprese nella continua ricerca ed implementazione di metodologie innovative di caratterizzazione e trattamento dei rifiuti e ammodernamento degli impianti, con investimento continuo sulla formazione del personale. In tale ambito, recentemente, sono state sviluppate in collaborazione con ENEA alcune metodologie per la caratterizzazione e trattamento della grafite irraggiata della centrale di Latina (progetto CARBOWASTE del VII programma quadro dell EURATOM). Sono stati - XVI -

17 sviluppati metodi per la determinazione degli alfa emettitori da matrici di varia natura e i Laboratori NUCLECO hanno partecipato ad attività internazionali di Intercomparison. Progetti nell ambito dei quali i laboratori partecipanti mettono a confronto le metodiche di analisi e i risultati in modo da stabilire protocolli comuni di riferimento. In questo ambito, si segnalano gli impianti di caratterizzazione per attivazione neutronica, unici in Italia, utilizzati per la ricerca e quantificazione di materiali fissili nei rifiuti. Le metodologie e le metodiche di misura ed analisi utilizzate per la progettazione ed esecuzione delle attività di caratterizzazione con il sistema NIWAS (Nucleco Integrated Waste Assay System), basato su un sistema integrato di tecniche di misura NDA (Non Destructive Assay) e DA (Destructive Assay), sebbene siano ormai consolidate e riconosciute a livello internazionale, sono oggetto di continuo sviluppo al fine di rendere il sistema adeguato alle nuove esigenze e richieste del mercato, risultando un elemento prezioso e qualificante per l acquisizione di nuovi lavori. Di recente, inoltre, NUCLECO ha siglato alcuni accordi con l omologa società di stato slovacca JAVYS, finalizzati alla combinazione delle tecnologie di incenerimento dei rifiuti radioattivi possedute da JAVYS con la super- compattazione svolta da NUCLECO. I risultati di questa attività di ricerca potranno in futuro consentire la produzione in NUCLECO di manufatti maggiormente stabili, con una forte riduzione di volume del materiale che sarà conferito al Deposito Nazionale. In particolare, i risultati potranno essere utilizzati su rifiuti precedentemente trattati (quali ad esempio resine di Caorso, o rifiuti bitumati presso il JRC di ISPRA) o sui rifiuti del settore medicale ed industriale. 5. SITUAZIONI RADIOLOGICHE DI ATTENZIONE NUCLECO da anni svolge un monitoraggio continuo, anche attraverso le notizie di stampa, in merito a problematiche di contaminazione di aree industriali o terreni da materiali radioattivi, nonché a ritrovamenti di sorgenti. I contatti con i territori interessati hanno consentito una buona valutazione del volume delle bonifiche da realizzare sul territorio italiano. Attualmente sono stati individuati più di quaranta siti radiologicamente inquinati da molteplici sostanze radioattive, tra cui in - XVII -

18 prevalenza Cesio La maggiore parte di questi siti è in Lombardia, Puglia e Basilicata. Tra i comuni interessati si menzionano a Nord, Rovello Porro (CO), Ambivere (BG), Brescia, mentre a Sud, Tito Scalo (PZ), Statte (TA). Il costo complessivo per la loro bonifica è stimato in ben oltre i 100 M a fronte di un meccanismo di finanziamento spesso difforme o inesistente. Si tratta infatti di situazioni in cui si sono verificate contaminazioni in siti privati, di cui oggi non si conosce più il proprietario (ad esempio a causa di fallimenti) o situazioni in cui, con difficoltà, gli stessi proprietari non riescono a far fronte ai costi della bonifica di situazioni di contaminazione non riconducibili a loro dirette responsabilità. In vari casi i Comuni interessati alla problematica hanno ipotizzato forme di finanziamento che nella sostanza non sono andate oltre il semplice intervento di messa in sicurezza provvisoria, con necessità di ulteriori interventi nei prossimi anni. È auspicabile in tal senso un intervento Governativo che possa reperire gli opportuni fondi necessari a far fronte alla problematica, facendo riferimento a forme di finanziamento pubblico o della Comunità Europea. 5.1 NORM e TENORM Un caso particolare è rappresentato dai NORM e TENORM. Quasi tutti i materiali naturali contengono U e Th e gli elementi associati alla loro catena di decadimento radioattivo. Molti materiali, inoltre, contengono altri elementi radioattivi naturali come Trizio, Carbonio- 14 o Potassio- 40, etc. Tutti i materiali con livello di radioattività naturale apprezzabile sono definiti NORM (Naturally Occurring Radioactive Materials) e i materiali originati da processi di trattamento che hanno generato una concentrazione della radioattività naturale sono definiti TENORM (Technologically Enhanced Naturally Occurring Radioactive Materials). Il livello di radioattività in questi materiali può essere molto variabile, dipendentemente dall origine del materiale e dai trattamenti che ha subito e, in alcune circostanze, non può essere considerato trascurabile, raggiungendo anche valori di centinaia e più di Bq/g, come peraltro rilevato dalla Commissione Europea nella Radiation Protection n. 135 del XVIII -

19 (Effluent and dose control from European Union NORM industries, Assessment of current situation and proposal for a harmonised Community approach). Nella normativa nazionale, al Capo III- bis del Decreto Legislativo 17 marzo 1995 e smi, n. 230, sono regolate le esposizioni da attività lavorative con particolari sorgenti naturali di radiazioni. In particolare, all ex art. 10 bis, comma 1, per l uso o lo stoccaggio di materiali o la produzione di residui abitualmente non considerati radioattivi, ma che contengono radionuclidi naturali e provocano un aumento significativo dell esposizione dei lavoratori e, eventualmente, delle persone del pubblico, sono stabiliti i limiti di dose in 1 msv/anno per i lavoratori e 300 µsv/anno per le persone del pubblico. Le filiere industriali maggiormente passibili di dover affrontare tale problematica sono quelle di estrazione di petrolio e gas, lavorazione dei metalli (Ferro e acciaio, in particolare, e anche Tantalio e Niobio), lavorazione dei fosfati e produzione fertilizzanti, la lavorazione dell Ossido di Titanio e la produzione di pigmenti, l estrazione dello Zirconio e delle Terre Rare (prodotti refrattari e produzione di piastrelle), produzione di cemento, lavorazione ed utilizzo del Torio per composti di saldatura, la costruzione di lenti e in generale di ottiche di qualità, etc. Tutti settori nei quali l industria italiana è fortemente attiva. NUCLECO recentemente è intervenuta più volte in tale settore. Ha effettuato la bonifica del parco rottami dello stabilimento Tioxyde di Scarlino (GR), con la separazione di coibenti e refrattari contaminati da NORM e TENORM da apparecchiature di processo. Ha effettuato un intervento di caratterizzazione dei materiali provenienti dalla discarica di fosfogessi e dall impianto di acido fosforico e di messa in sicurezza, presso il sito ISAF di Gela. Analogamente per il sito di Porto Marghera. I tecnici della Società, inoltre, partecipano attivamente alla stesura della normativa di settore, in ambito UNICEN. In particolare NUCLECO coordina la redazione di norme sulle tematiche dei NORM e TENORM dove ha potuto trasferire l esperienza maturata in attività proprie. In tale ambito la Società ha anche partecipato alla stesura di Linee Guida a livello europeo. NORM e TENORM sono materiali a bassa o bassissima attività (mediamente dell ordine di pochi Bq/g), simile a quella dei Very Low Level Waste di origine nucleare, ma con tempi di dimezzamento notevolmente più lunghi. I grandi volumi di materiali coinvolti - XIX -

20 costituiscono la maggiore difficoltà per la sistemazione definitiva di tali materiali e il completo rilascio del sito da bonificare. Raramente è possibile recuperare completamente un sito e restituirlo alla collettività senza vincoli. 6. POTENZIALITA La molteplicità delle attività illustrate e l ampio spettro delle competenze disponibili in NUCLECO, oltre all impegno nelle attività societarie proprie precedentemente descritte, rendono la Società pronta anche ad affrontare le problematiche correlate con le metodologie alternative di trattamento delle scorie nucleari ad alta attività e lunga vita, i cosiddetti processi di trasmutazione. Sebbene NUCLECO non abbia competenze nella progettazione, realizzazione ed esercizio dei reattori critici o sottocritici pilotati da acceleratori, dove peraltro a livello nazionale esistono players di eccellenza, quali Ansaldo Nucleare, ENEA, INFN e SOGIN, un ruolo fondamentale della Società potrebbe essere espresso, in collaborazione con la controllante SOGIN, nella gestione delle materie nucleari e, soprattutto, dei rifiuti radioattivi a breve vita che potranno essere generati da queste tecnologie. In sintesi, in questo ambito, se le attività tipiche di front- end e reattore possono essere di totale appannaggio della compagine dei grandi Enti di Ricerca e dell Industria di settore prima menzionata, per le attività di back- end, NUCLECO si può candidare sin da ora, in sinergia con la SOGIN, a svolgere un suo ruolo nella gestione dei materiali, rifiuti radioattivi e decommissioning di tali macchine e questo sin dalla fase di progettazione dell intero ciclo, atteso che anche il back- end, secondo le ultime strategie di progettazione nucleare, deve essere alla base dei requisiti di progetto. 7. CONCLUSIONI Negli ultimi 10 anni si è registrata sia a livello nazionale sia in ambito comunitario una sempre maggiore attenzione alle modalità di gestione e di smaltimento definitivo in sicurezza dei rifiuti radioattivi. In tale ambito NUCLECO ha svolto e continuerà a svolgere un ruolo fondamentale ed oggi può essere considerata un asset per il Paese e per il programma di decommissioning e gestione dei rifiuti radioattivi. - XX -

21 Le direttive comunitarie hanno posto l accento sull esigenza di un quadro legislativo, regolamentare e organizzativo nazionale - «quadro nazionale» - per la gestione del combustibile esaurito e dei rifiuti radioattivi che attribuisce la responsabilità e prevede il coordinamento tra gli organismi statali competenti. In particolare, richiedono che tale quadro nazionale imponga ai titolari delle licenze di valutare e verificare periodicamente nonché di migliorare costantemente la sicurezza dell impianto e dell attività di gestione dei rifiuti radioattivi in modo sistematico e verificabile. Tale approccio richiederebbe specifiche procedure di tracciabilità dei materiali e dei rifiuti radioattivi, anche in funzione della pianificazione dello smaltimento definitivo nel Deposito Nazionale. Su tale punto NUCLECO, grazie alle sue tecnologie, può apportare un importante contributo attraverso un accurata caratterizzazione chimico/fisica dei materiali e rifiuti radioattivi e, nell ambito del Servizio Integrato ed in sinergia con ENEA, censire i flussi dei rifiuti non elettronucleari, ai fini della loro corretta gestione. Il sistema dei depositi temporanei NUCLECO in Casaccia, al momento sopperisce alla mancanza di un Deposito Nazionale e rende possibile l uso delle materie radioattive per scopi medici. La capacità di deposito temporaneo della Società è ancora ad un buon livello e sostiene gli attuali volumi di conferimento e turnover grazie anche alle sempre più sofisticate tecniche di riduzione dei volumi. NUCLECO interviene prontamente in situazioni di emergenze radiologiche e molto spesso in ambiti di carenza di risorse finanziarie. Sarebbe auspicabile prevedere un intervento Governativo che possa reperire i fondi necessari a far fronte alle necessità della Società, ma anche dell Autorità di controllo e degli Enti coinvolti (rinvenimento sorgenti orfane e non, bonifiche, etc), facendo riferimento a forme di finanziamento pubblico/comunitario. NUCLECO, per quanto sopra esposto, può quindi inserirsi a pieno titolo in un processo nazionale che, una volta ottimizzato il quadro di riferimento relativo agli aspetti procedurali, agli iter autorizzativi, alle azioni necessarie ed ai soggetti responsabili, potrà garantire il completamento della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi nel nostro Paese, anche attraverso la promozione di attività di ricerca su forme avanzate di trattamento delle scorie ad alta radiotossicità. - XXI -

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