S C H E D E Gennaio 2007

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1 S C H E D E documentazione interna SICUREZZA STRADALE: Più prevenzione meno costi per la Comunità Gennaio 2007 a cura della Commissione Speciale sulle Dinamiche dei Redditi, dei Prezzi, dei Servizi e sulla Condizione delle Famiglie e del Servizio Studi, Documentazione e Biblioteca

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3 S C H E D E documentazione interna SICUREZZA STRADALE: Più prevenzione meno costi per la Comunità Gennaio 2007 a cura della Commissione Speciale sulle Dinamiche dei Redditi, dei Prezzi, dei Servizi e sulla Condizione delle Famiglie e del Servizio Studi, Documentazione e Biblioteca

4 Commissione Speciale sulle Dinamiche dei Redditi, dei Prezzi, dei Servizi e sulla Condizione delle Famiglie Presidente: Dario Bond Segretario: Sergio Cerutti Coordinamento: Liana Ferrari A cura di Giuliano Battistel, Anna Smerghetto Con la collaborazione del Servizio Studi, Documentazione e Biblioteca: Pierluigi Ciprian, Paolo Pozzo, Pino Sartori, Serenella Poggi (segreteria) Riproduzione a cura del Centro Stampa del Consiglio Regionale: Vilmo Fiorese, Giuseppe Mistorigo

5 SOMMARIO PRESENTAZIONE 7 STATISTICHE Sicuri sulle strade del Veneto, Statistiche Flash, Regione del Veneto 11 Incidenti stradali anno Estratto dal XI Rapporto ACI - CENSIS, L Italia invecchia al voltante 31 CARTE TEMATICHE Veicoli circolari (soggetti a tassa di proprietà) Veicoli circolari (soggetti a tassa di proprietà) Veicoli circolari per 100 residenti Veicoli circolari per 100 residenti RASSEGNA STAMPA Maggiore attenzione o meno controlli e la patene a punti non fa più paura 51 Autovelox per fare cassa? Ci vuole un codice etico 54 Autovelox, 3 mila multe al mese 55 La mano pesante della Giustizia sui reati delle strade 56 Chi provoca incidenti sia condannato ad assistere in ospedale i feriti 57 Incidenti in calo, ma aumentano le vittime deboli 58 Sulle strade si muore in luglio, per distrazione 59 Dati choc, ma la situazione è migliore rispetto al macello di dieci anni fa 60 Asfalto insanguinato. Incidenti stradali, una strage. Nel morti in provincia 61 Rivolta al bollino blu, la Regione corre ai ripari 63 Le multe portano, 70 milioni ai Comuni del Nordest 64 RASSEGNA STAMPA DA BANCA DATI DEL SOLE 24 ORE Patente a punti, un anno in frenata 69 Il Ministro dei Trasporti Lunardi: sulle strade sono pochi i controlli delle forze dell ordine L auto è un arma impropria, è come avere in mano una pistola. Per questo accresceremo l efficacia 72 Incidenti stradali sconfitti ai punti 74 Strade, manutenzione in panne 76 Sicurezza, la Regione accelera 78 Il responsabile di Milano manca l impegno delle istituzioni. L associazione vittime: un ecatombe come una guerra con 6 mila caduti all anno 80 Padova: provincia a alto rischio 82 Strade, programma sicurezza 83 Incidenti gravi, tribunali in allarme 84 Strade, l anello debole 86 Con le soste in autostrada in calo incidenti e vittime 88 Il bilancio di polizia e carabinieri. Meno morti nel fine settimana ma aumentano gli incidenti 89 Il Vicepresidente della Commissione UE con delega ai trasporti. Venerdì a Verona. La Conferenza Internazionale 90 Bruxelles la Commissione raccomanda agli stati tolleranza zero: l ebbrezza è forse la principale causa di incidenti stradali, tra i giovani. L Europa ordina: Chi beve, non guida 92

6 SITI WEB 95 BIBLIOGRAFIA A CURA DEL SERVIZIO, STUDI DOCUMENTAZIONE E BIBLIOTECA 99 DOCUMENTO DI INDIRIZZI 107 APPENDICE 1: Dissuasori 113 APPENDICE 2: Sensori antialcool 119 APPENDICE 3: Incidenti stradali Punti neri - Veneto 131

7 PRESENTAZIONE Questa sintesi conclude il lavoro della Commissione Speciale sulle dinamiche dei redditi, dei prezzi, dei servizi e condizioni della famiglia in tema di sicurezza stradale. La correlazione tra quest ultima e compiti propri della Commissione Speciale è più evidente di quanto non possa sembrare a prima vista. Innanzitutto gli immani costi sociali. Il continuo stillicidio di morti e feriti sulle strade incide profondamente sul tessuto della comunità nazionale o, più specificamente (come nel nostro caso), a livello regionale. Vi è poi un costo economico. Le statistiche più aggiornate sono concordi nell affermare che, a livello europeo, la sinistrosità incide per un ammontare del 2 per cento del Pil dell Unione europea (1,2 milioni di incidenti con più di 40mila morti e 1,7 milioni di feriti con costo stimato intorno ai 160miliardi di euro l anno). L Italia fa peggio: il 2,5% del Pil nazionale (nel 2004 sono avvenuti oltre incidenti con morti e oltre feriti). Nella nostra regione si spendono, direttamente e/o indirettamente, 2miliardi e 350 milioni l anno. Il Legislatore pertanto, sia a livello nazionale che locale, deve intervenire evitando l applicazione di sistemi vessatori, ma accompagnando il cittadino su un percorso consapevole di educazione stradale per abbassare il più possibile i costi sociali ed economici dei singoli e della collettività. Nella trama dell elaborato, si è cercato di selezionare la vastissima documentazione sull argomento proponendo, innanzitutto, le ultime statistiche disponibili per il Veneto e per l Italia; il tutto corredato da una mirata rassegna stampa, da link a siti web utili, da una bibliografia essenziale. In appendice 2 vengono proposti dei dispositivi che controllano i guidatori sull abuso di sostanze alcoliche, una delle cause più importanti di sinistri soprattutto nel Veneto. Da quanto emerge dall indagine, l utente stradale recepisce il sistema di controllo negativamente, principalmente come una maggiore fiscalità a proprio carico. All opposto le azioni coordinate dalle autorità competenti miranti la riduzione degli incidenti scontano deficit comunicativi. La centralità del cittadino-utente, destinatario del sistema di controllo, è pertanto la sfida di maggior importanza a cui le istituzioni dovranno far fronte. Per ultimo, il documento di indirizzo cerca di sintetizzare in otto punti le riflessioni della Commissione. La politica, in quest ultima parte, riprende il suo naturale compito di mediazione fra interessi divergenti. L impegno di un programma a lungo termine, così come richiesto dall Unione europea, tramite un rapporto costruttivo tra decisori politici, esecutori (forze dell ordine, formatori, enti amministrativi) ed utenti, che comporti una drastica riduzione del numero degli incidenti, il loro costo sociale ed economico, assume le sembianze di una vera emergenza regionale e nazionale. Il Presidente Dario Bond

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9 STATISTICHE

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11 Anno 6 - Dicembre 2005 Statistic e flash E' questa la condizione in cui tutti vorremmo trovarci quando ogni giorno infiliamo le chiavi nel cruscotto dell'auto e premiamo il piede sull'acceleratore, forse volontariamente inconsapevoli del rischio cui siamo esposti. Ognuno di noi è certo del proprio stile di guida, è sicuro della correttezza dei propri comportamenti, al di là di valutazioni oggettive cui si è costretti in caso di incidente; ma purtroppo l'intreccio di circostanze sociali, ambientali e strutturali non consente di garantire ogni giorno l'assenza di questi tragici eventi sulle nostre strade. I fenomeni della mobilità e della sicurezza sono perciò necessariamente posti alla nostra attenzione: ci si muove sempre di più per lavoro o studio, privilegiando il mezzo privato anche per brevi spostamenti, e le relazioni economiche travalicano ormai i confini regionali, tracciando percorsi che ricalcano le direttrici della grande viabilità, inducendo una crescente domanda di mobilità. Il Veneto si trova tra l'altro a dover cogliere le nuove opportunità, come quelle date dall'apertura dei nuovi mercati dell'est Europa: una sua migliore accessibilità diventa quindi una priorità assoluta di intervento. L'incidentalità stradale è purtroppo uno degli effetti collaterali dell'evoluzione sociale ed economica in atto. E' nostra consuetudine tenere costantemente monitorato il fenomeno e sottoporre annualmente Sicuri sulle strade del Veneto L'incidentalità stradale nel Dato lievemente sottostimato in quanto una esigua quota di piccoli comuni non ha ancora risposto alla rilevazione all'attenzione degli amministratori e di tutti i soggetti coinvolti una sintesi sugli accadimenti dell'anno precedente, per consentire di sviluppare le strategie più opportune minimizzando i rischi ed i costi sociali causati. I dati del 2004 fanno ben sperare che la direzione intrapresa sia quella giusta, la diminuzione del 21,2% dei morti nel Veneto nel 2004 vorremmo che preludesse all'ingresso in una fase positiva, derivante dall'adeguamento del codice della strada a più stringenti misure di sicurezza; il tempo ci potrà dire se è proprio così, intanto ci limitiamo a coglierne i dettagli ed a constatare che questo è avvenuto a fronte di una sostanziale invarianza del fenomeno, data dal lieve aumento dell'incidentalità complessiva, +1%, e della lesività in termini di feriti, +0,4%. Non si può comunque abbassare la guardia di fronte a queste cifre: gli incidenti nel Veneto che hanno causato lesioni o morte a persone, con una media di circa 50 impatti quotidiani in cui hanno perso la vita 1,5 persone e ne sono rimaste ferite quasi 70, una tragedia quotidiana purtroppo ormai nota e prevedibile che continua a ricoprire una grossa fetta del fenomeno nazionale, più dell'8% degli incidenti in Italia sono avvenuti nel Veneto, 9,6% dei morti. Gli incidenti stradali totali e mortali in Italia e nel Veneto - Anno 2004 Incidenti mortali Incidenti mortali Incidenti totali (I) I >= <= I <3.000 I < Incidenti totali (I) I >= <= I < <= I < <= I < I < Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Istat-ACI Veneto Italia Incidenti totali var % 2004/2000-7,4-2,0 Incidenti mortali var % 2004/ ,9-16,1 We flash sono disponibili - Censimento della popolazione e delle abitazioni - Primi risultati Gli incidenti stradali - Il Veneto si racconta 11

12 Le conseguenze e la pericolosità Morti e feriti in incidenti stradali in Italia e nel Veneto - Anno 2004 Feriti Feriti Morti (M) M>= <= M < <= M < 300 M < 150 Veneto Italia Morti var % 2004/ ,1-15,4 Feriti var % 2004/2000-8,5-1,6 Morti (M) M>=100 50<= M <100 M<50 Incidenti totali, mortali, morti, feriti e principali indicatori (*) per provincia, Veneto e Italia - Anno 2004 Tasso di mortalità, tasso di lesività, tasso di pericolosità (dimensione bolla) - Anno 2004 Tasso di lesività Incidenti Incidenti totali mortali Morti Feriti Tasso di Tasso di Tasso di mortalità lesività pericolosità Verona ,9 136,0 2,1 Vicenza ,0 138,4 2,1 Belluno ,8 149,2 1,8 Treviso ,0 143,2 2,7 Venezia ,9 146,8 2,0 Padova ,4 133,4 1,8 Rovigo ,1 146,7 2,0 Veneto ,0 139,7 2,1 ITALIA ,5 141,0 1, Padova Italia 1,8 Belluno 1,7 Venezia 1,8 2,0 2,0 2,1 2,1 2,1 Verona Rovigo Veneto Vicenza Treviso 130 2,0 2,5 3,0 3,5 4,0 4,5 Tasso di mortalità 2,7 Il Veneto marcia a grandi passi verso l'obiettivo europeo, posto nel 2000, di ridurre il numero di morti e di feriti del 50% entro il 2010: da allora, infatti, i decessi sono diminuiti di circa il 24% a fronte della riduzione pari al 15,4% registrata a livello nazionale. La nostra regione risente certamente di una situazione di forte criticità e congestione stradale e forse proprio per questo la destinazione degli interventi e delle campagne di promozione della sicurezza stradale ha sortito in quest'ultimo periodo più evidenti effetti positivi, ma è da dire che tutte le sette province esprimono ancora indici di pericolosità superiori alle medie nazionali: Treviso è in testa, qui si contano in media 2,7 morti ogni 100 persone lese, quando sono 2,1 a livello veneto e 1,7 in Italia, e 4 deceduti ogni 100 incidenti rispetto ad una media regionale pari a 3 (2,5 a livello nazionale). (*) Tasso di mortalità = (Morti / Incidenti)*100 Tasso di lesività = (Feriti / Incidenti)*100 Tasso di pericolosità = [Morti / (Morti+Feriti)]*100 Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Istat-ACI 12

13 La localizzazione stradale Quota percentuale di incidenti stradali e persone infortunate sulle strade urbane per regione - Anno 2004 Molise Basilicata Trentino A.A Calabria Valle d'aosta Sardegna Abruzzo Umbria Campania Veneto Marche Piemonte Friuli V.G Puglia Emilia R. ITALIA Sicilia Lazio Toscana Lombardia Liguria ,9 Liguria Lombardia Toscana Incidenti Lazio Sicilia 42,1 71,9 ITALIA Emilia R. 70,9 75,7 83, Piemonte Friuli V.G. Molise Sardegna Trentino A.A. Basilicata Puglia Abruzzo Calabria Marche Lazio Piemonte Campania Emilia R. ITALIA Friuli V.G. Veneto Umbria Sicilia Valle d'aosta Toscana Lombardia Liguria Feriti 67,4 Marche Veneto Campania Puglia Umbria 5,9 Abruzzo Sardegna Morti Valle Trentino 41,1 44,5 62, ,8 Calabria Basilicata Molise Morti in incidenti stradali per categoria di strada. Veneto e Italia - Anno 2004 Strade urbane 44,5% Strade urbane 41,1% Strade Comunali Extraurbane 5,6% Strade Comunali Extraurbane 9,4% Veneto Autostrade e Raccordi 7,6% Italia Autostrade e Raccordi 11,5% Strade Provinciali 20,9% Strade Statali e Regionali 17,5% Strade Provinciali 21,0% Strade Statali e Regionali 20,9% Sono sempre le strade urbane quelle a più alto rischio, 71% degli incidenti rilevati nel Veneto avvengono sulla rete dedicata. Il 67,4% del totale dei feriti e il 44,5% dei morti resta coinvolto sulle strade che attraversano i centri abitati, segnalando quindi una minore gravità degli incidenti in ambito urbano. E' evidente che questo dato è condizionato dalla estensione viaria urbana che nel Veneto è decisamente rilevante, soprattutto nella fascia centrale dove le diverse direttrici attraversano il continuum urbanizzato. L effetto della patente a punti Variazione percentuale degli incidenti e delle persone infortunate per semestre. Veneto e Italia - Anni 2003: ,0-3,7 6,1 0,0-11,4-5,0 6,5-7,0-6,7 0,7 1,6 1,4-5,6-15,6-8,5-7,6-20,1-22,4 Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Veneto Italia II sem.2003/i sem I sem.2004/i sem II sem.2004/ii sem Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Istat-ACI 13 Il deterrente introdotto nel secondo semestre del 2003 attraverso il provvedimento della patente a punti ha causato, nell'immediato, l'effetto sperato, evidenziatosi attraverso una riduzione degli incidenti rispetto al semestre precedente, il primo del 2003, sia in Veneto, -9%, che in Italia, - 7%. A sei mesi dall'introduzione del provvedimento, nel primo semestre del 2004, prosegue l'effetto tendenziale positivo, gli incidenti si riducono e analogamente i decessi che, rispetto allo stesso periodo del 2003, diminuiscono del 22,4% in Veneto e del 15,6% in Italia. Ma ad un anno dallo spauracchio iniziale, incentivato peraltro dalla grande pubblicizzazione sui media del provvedimento ministeriale, gli incidenti aumentano, rispetto al primo periodo di calo fisiologico, sia in Italia che nel Veneto, ma qui i decessi continuano tendenzialmente a diminuire, -20,1%, a segnalare l'intervento di altri fattori meno legati ad aspetti di carattere congiunturale.

14 100% 80% 60% 40% 20% 0% 9,05,810,97,5 7,6 6,8 18,0 6,7 13,7 15,313,5 22,712,520,9 19,1 15,5 36,0 33,632,6 34,3 11,2 16,613,1 16,9 Veneto Italia I veicoli e le persone coinvolte Veicoli coinvolti in incidenti stradali per provincia - Anno 2004 Verona Vicenza Belluno Treviso Venezia Padova Rovigo Veneto Veicoli coinvolti per incidente, percentuale sul parco dei veicoli circolanti, media giornaliera di veicoli coinvolti (dimensione bolla) - Anno ,3 % sul parco veicoli circolanti 1,2 1,1 1,0 0,9 0,8 0,7 Rovigo 4 4 Belluno Padova Veneto Treviso 94 Verona Venezia 15 Vicenza 0,6 1,78 1,80 1,82 1,84 1,86 1,88 1,90 1,92 1,94 Veicoli coinvolti per incidente I giovani tra i 18 e i 29 anni subiscono nel Veneto le peggiori conseguenze, più di quanto avvenga a livello nazionale: quasi 31% i conducenti deceduti in questa classe d'età, 28,5% in Italia, e 36% i giovani morti in Veneto durante il trasporto in veicoli condotti da altri, 32,6% a livello nazionale. Di età più matura, invece, la maggior parte dei conducenti rimasti feriti, circa il 35% ha infatti tra i 30 e i 44 anni, mentre tra le persone trasportate la maggioranza dei feriti è costituita ancora dai più giovani, quasi 34% sul totale delle persone trasportate. I pedoni infortunati sono invece soprattutto anziani ultra sessantacinquenni, a dimostrazione di quanto questi siano maggiormente esposti al rischio di investimento, muovendosi presumibilmente di più a piedi. Persone infortunate per classe di età (valori percentuali). Veneto e Italia - Anno 2004 Conducenti Passeggeri 100% 80% 60% 40% 20% 0% 1,8 7,5 1,2 2,3 6,3 1,8 17,6 19,0 16,2 18,5 21,1 20,4 25,2 35,2 29,1 34,6 30,8 32,1 28,5 33,1 3,6 Morti 5,1 Feriti 3,5 Morti 5,6 Feriti 100% 80% 60% 40% 20% 0% 9,0 5,8 10,9 7,5 7,6 6,8 18,0 13,7 15,3 13,5 6,7 12,5 22,7 19,1 15,5 20,9 36,0 33,6 32,6 34,3 11,2 16,6 13,1 16,9 Morti Feriti Morti Feriti Veneto Italia Veneto Italia Persone infortunate in incidenti stradali. Veneto e Italia - Anno 2004 Pedoni Veneto Italia Conducenti: Morti Feriti Passeggeri: Morti Feriti Pedoni: Morti Feriti % 80% 60% 40% 20% 0% 3,3 4,8 3,8 3,7 30,4 30,2 55,0 53,7 18,3 18,7 17,3 19,6 22,2 17,9 8,3 12,6 12,8 12,3 10,0 16,3 6,6 13,7 5,0 Morti Feriti 3,5 Morti Feriti Veneto Italia Imprecisata 65 e oltre <= 17 Fonte: Elaborazioni Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale su dati Istat-ACI Direzione Sistema Statistico Regionale Regione del Veneto - Assessorato alle politiche dell'economia, dello sviluppo, della ricerca e dell'innovazione e politiche istituzionali - Segreteria generale della programmazione - Direzione sistema statistico regionale Rio dei Tre Ponti - Dorsoduro 3494/A Venezia tel.041/ fax.041/ statistica@regione.veneto.it 14 Direzione Sistema Statistico Regionale Responsabile: Maria Teresa Coronella Coordinamento e testi: Valeria Vonghia Realizzazione ed elaborazione dati: Laura Tagliapietra Grafica: Federico Bonandini

15 Trend temporale Incidenti stradali Anno 2005 Ogni giorno in Italia si verificano in media 617 incidenti stradali, che causano la morte di 15 persone e il ferimento di altre 860. Nel complesso, nell anno 2005 sono stati rilevati incidenti stradali, che hanno causato il decesso di persone, mentre altre hanno subito lesioni di diversa gravità. Rispetto al 2004 si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (-1,8%), del numero dei morti (-4,7%) e del numero dei feriti (-2,7%). Incidenti stradali, morti e feriti Anni (valori assoluti e variazioni percentuali) (a) Valori assoluti Variazioni percentuali 2005/2004 Incidenti ,8 Morti ,7 Feriti ,7 (a) I dati relativi all anno 2004 sono stati aggiornati sulla base dei modelli pervenuti in ritardo e sulla base delle informazioni desunte direttamente dal Comando di polizia municipale del Comune di Roma che, grazie all adozione di software specifici, ha informatizzato gli archivi dei dati degli incidenti stradali. L analisi dell incidentalità nel lungo termine evidenzia, anche se con qualche oscillazione, un andamento crescente del numero degli incidenti e dei feriti nel periodo A partire dall anno 2003 inizia un trend discendente, attribuibile anche in parte all entrata in vigore del Decreto Legge n. 151 del 27 giugno 2003 che ha introdotto la patente a punti e nuove regole in tema di codice della strada. La legge introduce sanzioni più severe per tutti gli automobilisti indisciplinati e prevede un inasprimento dei punti da sottrarre a seconda delle infrazioni commesse 1. Incidenti stradali, morti e feriti - Anni (valori assoluti) ANNI Incidenti Morti Feriti Indice di mortalità (a) Indice di gravità (b) ,4 3, ,6 2, ,9 2, ,4 1,7 (a) L indice di mortalità si calcola come rapporto tra il numero dei morti ed il numero degli incidenti, moltiplicato 100. (b) L indice di gravità si calcola come rapporto tra il numero dei morti ed il numero totale dei morti e dei feriti, moltiplicato La patente a punti è stata introdotta con il DL n. 151 del 27 giugno 2003, modificato in alcuni punti prima di essere definitivamente convertito con la legge n. 214 del 1 agosto I punti vengono sottratti facendo riferimento alla tabella allegata all art. 126 bis del codice della strada. In pratica, tutti i titolari di patente italiana (o membri dell'ue con residenza in Italia e dunque con patente convertita) dal 30 giugno 2003 hanno ricevuto un "bonus" virtuale di 20 punti. Chi commette infrazioni al codice stradale, oltre ad una sanzione pecuniaria, è assoggettato alla decurtazione di un certo numero di punti, variabile a seconda della gravità dell'infrazione commessa. 15

16 Nel complesso emerge, inoltre, una costante riduzione della gravità degli incidenti, evidenziata dall indice di mortalità (numero di morti ogni 100 incidenti) che si attesta al 2,4% del 2005 contro il 4,4% del 1991 e dall indice di gravità che passa da 3,0 a 1,7 decessi ogni 100 infortunati. Indice di mortalità Anni ,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0, (a) Rapporto tra il numero dei morti ed il numero degli incidenti, moltiplicato 100. Incidenti stradali Anni (valori assoluti) Incidenti stradali anno 2004 Incidenti stradali anno Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Morti Anni (valori assoluti) Morti anno 2004 Morti anno Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre 2 16

17 Feriti Anni (valori assoluti) Feriti anno 2004 Feriti anno Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Dove avvengono gli incidenti Le città si confermano i luoghi dove si riscontrano la maggior parte di incidenti e di feriti: nel 2005 sulle strade urbane si sono verificati incidenti (il 76,6% del totale degli incidenti) che hanno causato feriti (pari al 72,7% sul totale). Il numero dei morti sulle strade urbane è pari al 44,5% (2.417 in valore assoluto). L incidentalità secondo l ambito stradale Anno 2005 (composizioni percentuali) 72,7 7,6 19,7 Feriti Morti 44,5 10,6 44,8 Strade Urbane Autostrade Incidenti 76,6 6,2 17,2 Altre strade L incidentalità secondo l ambito stradale Anno 2005 AMBITI STRADALI Incidenti Morti Feriti Indice Indice di mortalità (a) di lesività (b) Strade urbane ,4 132,3 Autostrade ,1 170,3 Altre strade ,3 159,8 Totale ,4 139,4 (a) Rapporto tra il numero dei morti ed il numero degli incidenti, moltiplicato 100; (b) Rapporto tra il numero dei feriti e il numero degli incidenti, moltiplicato 100. Mesi, giorni della settimana e ore del giorno più a rischio Il mese in cui si verifica il maggior numero di incidenti stradali è maggio ( in valore assoluto) mentre giugno risulta essere il mese con la media giornaliera più alta (735). Febbraio costituisce, invece, il mese con il più basso numero di incidenti in valore assoluto (14.905) mentre gennaio è il 3 17

18 mese avente la media giornaliera più bassa (503). Per quanto riguarda il numero di morti, luglio costituisce il mese in cui tale valore risulta massimo: 603 in valore assoluto e 19 in media giornaliera. Analogamente, il valore più basso si colloca in corrispondenza del mese di febbraio in cui si registrano 357 morti per incidente stradale pari a circa 12 decessi al giorno. Il tasso di mortalità più elevato si registra nel mese di agosto, probabilmente a causa del maggior tasso di occupazione dei veicoli in occasione degli esodi estivi. Incidenti stradali e morti - Anno 2005 (valori assoluti e media giornaliera) MESI Incidenti Morti Valori assoluti Media giornaliera Valori assoluti Media giornaliera Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Anno Anche per quanto riguarda i dati dell incidentalità per tipologia di strada, si può rilevare che sulle strade urbane la frequenza più elevata degli incidenti si colloca in corrispondenza del mese di maggio (17.587) e la più bassa nel mese di febbraio (11.399). Sulle strade extraurbane il maggior numero di incidenti e di morti si registra nel mese di luglio (rispettivamente e 350). Incidenti stradali e morti per tipologia di strada e per mese - Anno 2005 (valori assoluti) MESI Strade urbane Strade extraurbane Incidenti Morti Incidenti Morti Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Anno L analisi dei dati effettuata per giorno della settimana evidenzia che venerdì è il giorno dove si concentrano il maggior numero di incidenti: , pari al 15,5% del totale. La frequenza più 4 18

19 elevata di morti si osserva la domenica (1.014 decessi pari al 18,7%), mentre è il sabato il giorno in cui si registra il valore massimo dei feriti ( pari al 15,6%). L indice di mortalità per giorno della settimana presenta il valore massimo (3,8%) la domenica mentre scende al 2,0% dal martedì al giovedì. Incidenti, morti e feriti per giorno della settimana Anno 2005 (valori assoluti e composizioni percentuali) GIORNI DELLA SETTIMANA Valori assoluti Composizioni percentuali Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Lunedì ,6 13,4 14,2 Martedì ,4 12,1 13,7 Mercoledì ,6 12,3 13,9 Giovedì ,5 12,3 13,9 Venerdì ,5 14,0 15,0 Sabato ,8 17,2 15,6 Domenica ,7 18,7 13,7 Totale ,0 100,0 100,0 Indice di mortalità per giorno della settimana Anno ,8 2,2 2,0 2,0 2,0 2,2 2,8 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica (a) Rapporto tra il numero dei morti ed il numero degli incidenti, moltiplicato 100. Incidenti stradali e indice di mortalità per 100 mila incidenti, per ora del giorno Anno Incidenti stradali Feriti Indice di mortalità per incidenti Analizzando la distribuzione degli incidenti durante l arco della giornata, si osserva un primo picco intorno tra le ore 8 e le 9 del mattino, probabilmente legato all elevata circolazione derivante dalla mobilità sistematica dovuta agli spostamenti casa-ufficio e casa-scuola; un secondo picco, si rileva tra le ore 12 e le 13 in corrispondenza dell uscita dalle scuole e in relazione alla mobilità di alcune categorie (professionisti, commercianti, eccetera) che usufruiscono dell orario spezzato; infine, il picco più elevato di incidentalità si registra intorno alle ore 18, quando si cumulano gli effetti 5 19

20 dell incremento della circolazione dovuto agli spostamenti dal luogo del lavoro verso l abitazione con fattori psico-sociali quali lo stress da lavoro e la difficoltà di percezione visiva dovuta alla riduzione della luce naturale non ancora sostituita da quella artificiale. Incidenti, morti, feriti per ora del giorno e indice di mortalità Anno 2005 ORE DEL GIORNO Incidenti Morti Feriti Indice di mortalità , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,9 Ora imprecisata ,3 Totale ,4 (a) Rapporto tra il numero dei morti ed il numero degli incidenti, moltiplicato 100. La notte: meno incidenti, ma più pericolosi È la notte il momento in cui gli incidenti presentano il più elevato tasso di mortalità, anche se il numero di sinistri è più basso. In questo arco temporale, l indice di mortalità registra il valore massimo intorno alle ore 5 del mattino (6 morti ogni 100 incidenti). Nel 2005 nella fascia oraria compresa tra le 22 e le 6 si sono verificati incidenti stradali che hanno causato il decesso di persone (pari al 28,2% dei morti totali) e il ferimento di altre Gli incidenti del venerdì e sabato notte sono pari al 44,3% del totale degli incidenti notturni; analogamente, i morti e i feriti del venerdì e sabato notte rappresentano, rispettivamente, il 45,0% e il 47,1%. Gli incidenti notturni rilevati negli altri giorni della settimana (fatta eccezione quindi per il venerdì e il sabato notte) costituiscono complessivamente il 55,7% di tutti gli incidenti della notte. L indice di mortalità degli incidenti avvenuti durante la notte è pari al 4,4% contro il 2,4% della media nazionale. Tale indice assume valore massimo in corrispondenza del venerdì notte (4,7%). Da un analisi dei dati degli incidenti avvenuti durante la notte per tipologia di strada, si rileva che gli incidenti in area urbana sono più del doppio di quelli in area extraurbana, ma la pericolosità delle strade extraurbane è molto più elevata di quella delle strade urbane: l indice di mortalità in città è pari 6 20

21 al 2,5% mentre fuori città tale indicatore assume il valore di 8,9% circa. Incidenti, morti, feriti e indice di mortalità per giorno della settimana durante la notte (a) Anno 2005 (valori assoluti e composizioni percentuali) GIORNI DELLA SETTIMANA Valori assoluti Composizioni percentuali Indice di Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti mortalità Venerdì notte ,8 18,3 19,7 4,0 Sabato notte ,5 26,7 27,4 4,7 Totale venerdì e sabato notte ,3 45,0 47,1 4,4 Domenica ,5 11,2 12,6 3,9 Lunedì ,6 9,7 9,0 4,4 Martedì ,4 9,9 9,6 4,1 Mercoledì ,1 11,8 10,2 4,6 Giovedì ,2 12,4 11,4 4,5 Totale altre notti ,7 55,0 52,9 4,3 Totale notte nel complesso ,0 100,0 100,0 4,4 (a) Dalle ore 22 alle ore 6. Come e perché avvengono gli incidenti La maggior parte degli incidenti stradali è rappresentata da uno scontro tra due o più veicoli (76,7%); soltanto il 23,3% degli incidenti avviene tra veicoli isolati. Nell ambito degli incidenti tra veicoli la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale ( casi) con morti e feriti seguita dal tamponamento che registra casi con 526 morti e persone ferite. Tra gli incidenti a veicoli isolati la fuoriuscita o sbandamento del veicolo rappresenta la maggior parte dei casi ( incidenti) con morti e feriti. Incidenti e persone infortunate secondo la natura Anno 2005 (valori assoluti e composizioni percentuali) NATURA DELL INCIDENTE Valori assoluti Valori percentuali Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Scontro frontale ,998 15,518 8,213 Scontro frontale-laterale ,413 25,581 36,100 Scontro laterale ,812 5,787 10,828 Tamponamento ,853 9,694 21,574 Urto con veicolo in momentanea fermata ,579 2,783 3,319 Totale incidenti tra veicoli ,655 59,362 80,035 Investimento di pedone ,460 11,924 6,025 Urto con veicolo in sosta ,750 0,737 0,606 Urto con ostacolo accidentale ,516 7,224 3,109 Urto con treno ,004 0,018 0,004 Fuoriuscita ,613 19,554 8,667 Frenata improvvisa ,513 0,129 0,426 Caduta da veicolo ,489 1,050 1,128 Totale incidenti a veicoli isolati ,345 40,638 19,965 Totale , , ,

22 Nell ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata costituiscono da sole il 50% dei casi. Lo stato psico-fisico alterato, pur non rappresentando una percentuale elevata del totale dei casi (2%), va segnalato per la gravità degli eventi ed il fatto che essi coinvolgono di più i giovani. Le cause principali che rientrano in tale categoria sono: l ebbrezza da alcool (4.107 casi pari al 70% della categoria), il malore improvviso, l ingestione di sostanze stupefacenti o psicotrope ed il sonno che con casi pesano per il 26%. Soltanto in 766 casi, che pesano per lo 0,3% sul totale, sono stati difetti o avarie del veicolo ad aver causato gli incidenti. Cause accertate o presunte di incidente stradale Anno 2005 (valori assoluti e composizione percentuale) DESCRIZIONE CAUSE Valori Composizione assoluti percentuale Procedeva senza rispettare le regole della precedenza ,511 di cui: senza rispettare il segnale di dare precedenza ,290 senza rispettare lo stop ,256 senza dare la precedenza al veicolo proveniente da destra ,964 Procedeva con guida distratta o andamento indeciso ,675 Procedeva con velocità troppo elevata ,292 di cui: eccesso di velocità ,570 senza rispettare i limiti di velocità ,723 Procedeva senza mantenere la distanza di sicurezza ,338 Manovrava irregolarmente ,961 Svoltava irregolarmente ,399 Comportamento scorretto del pedone ,189 Procedeva contromano ,675 Sorpassava irregolarmente ,498 Veicolo evitato ,271 Buche, ecc. evitato ,199 Non dava la precedenza al pedone sugli appositi attraversamenti ,896 Ostacolo accidentale urtato ,706 Altre cause ,711 Cause imputabili al comportamento scorretto del conducente alla guida o del pedone ,322 Anormale per ebbrezza da alcool ,652 Anormale per improvviso malore 722 0,290 Anormale per ingestione di sostanze stupefacenti o psicotrope 395 0,159 Anormale per sonno 394 0,158 Altre cause 233 0,094 Cause imputabili allo stato psico-fisico del conducente alla guida ,353 Scoppio o eccessiva usura di pneumatici 230 0,092 Rottura o insufficienza dei freni 218 0,088 Rottura o guasto dello sterzo 90 0,036 Mancanza o insufficienza dei fari o delle luci di posizione 69 0,028 Distacco di ruota 50 0,020 Mancanza o insufficienza dei dispositivi visivi dei velocipedi 42 0,017 Altre cause 67 0,027 Cause imputabili a difetti o avarie del veicolo 766 0,308 Pedone anormale per ebbrezza da alcool 34 0,014 Altre cause 9 0,004 Cause imputabili allo stato psico-fisico del pedone 43 0,017 Totale ,

23 Incidenti stradali secondo la natura Anno 2005 (composizione percentuale) Urto con ostacolo accidentale 3,5% Urto con treno 0,0% Urto con veicolo in sosta 0,7% Investimento di pedone 7,5% Urto con veicolo in momentanea fermata o arresto 3,6% Fuoriuscita 9,6% Tamponamento 18,9% Frenata improvvisa 0,5% Scontro laterale 11,8% Caduta da veicolo 1,5% Scontro frontale 7,0% Scontro frontale-laterale 35,4% Cause imputabili al comportamento scorretto del conducente o del pedone secondo l ambito stradale Anno 2005 (valori percentuali) Altre cause Ostacolo accidentale urtato Non dava la precedenza al pedone sugli appositi attraversamenti Buche, ecc. evitato Veicolo evitato Sorpassava irregolarmente Procedeva contromano Comportamento scorretto del pedone Svoltava irregolarmente Manovrava irregolarmente Procedeva senza mantenere la distanza di sicurezza Procedeva con velocità troppo elevata Procedeva con guida distratta o andamento indeciso Procedeva senza rispettare le regole della precedenza Strade extraurbane Strade urbane Cause imputabili allo stato psico-fisico del conducente secondo l ambito stradale Anno 2005 (valori percentuali) Altre cause Strade urbane Strade extraurbane Anormale per sonno Anormale per ingestione di sostanze stupefacenti o psicotrope Anormale per improvviso malore Anormale per ebbrezza da alcool

24 Cause imputabili difetti o avarie del veicolo secondo l ambito stradale Anno 2005 (valori percentuali) Altre cause Mancanza o insufficienza dei dispositivi visivi dei velocipedi Distacco di ruota Strade extraurbane Strade urbane Mancanza o insufficienza dei fari o delle luci di posizione Rottura o guasto dello sterzo Rottura o insufficienza dei freni Scoppio o eccessiva usura di pneumatici Chi viene coinvolto: conducenti, passeggeri e pedoni Il 67,0% dei morti ed il 70,8% dei feriti a seguito di incidente stradale è costituito dai conducenti dei veicoli coinvolti, i passeggeri trasportati rappresentano il 20,0% dei morti ed il 23,2% dei feriti ed i pedoni, che costituiscono un utenza debole della strada, risultano appena il 6,1% dei feriti ma ben il 13,0% dei morti. Morti e feriti per categoria di utente della strada Anno 2005 (valori assoluti e composizioni percentuali) UTENTI DELLA STRADA Morti Feriti Numero Percentuale Numero Percentuale Indice di gravità (a) Conducenti , ,8 1,6 Trasportati , ,2 1,5 Pedoni , ,1 3,7 Totale , ,0 1,7 (a) L indice di gravità si calcola come rapporto tra il numero dei morti ed il numero totale dei morti e dei feriti, moltiplicato 100. Le differenze tra i livelli di rischio per le diverse categorie di utenti emergono più chiaramente dal rapporto tra numero di morti ed infortunati totali: nel 2005 ogni 100 conducenti infortunatii si sono registrati circa 1,7 morti; tale rapporto si riduce a 1,5 per i trasportati, ma sale a 3,7 per i pedoni. I conducenti morti a seguito di incidente stradale presentano il valore massimo in corrispondenza della fascia di età compresa tra 25 e 29 anni (504 decessi in valore assoluto), seguiti dalla fascia di età anni (401 morti) e dalla fascia anni (371 morti). Per quanto riguarda i conducenti rimasti feriti le fasce di età più colpite risultano quelle di anni ( feriti in valore assoluto), di anni ( feriti) e quella di anni ( conducenti feriti)

25 Conducenti morti e feriti per sesso e classe di età Anno 2005 (valori assoluti) CLASSI DI ETA Morti Feriti Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Fino a 5 anni Da 6 a Da 10 a Da 14 a Da 16 a Da 18 a Da 21 a Da 25 a Da 30 a Da 35 a Da 40 a Da 45 a Da 50 a Da 55 a Da 60 a Da 65 a Da 70 a Da 75 a Da 80 a Da 85 ed oltre Non indicata Totale Trasportati morti e feriti per sesso e classe di età Anno 2005 (valori assoluti) CLASSI DI ETA Morti Feriti Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Fino a 5 anni Da 6 a Da 10 a Da 14 a Da 16 a Da 18 a Da 21 a Da 25 a Da 30 a Da 35 a Da 40 a Da 45 a Da 50 a Da 55 a Da 60 a Da 65 a Da 70 a Da 75 a Da 80 a Da 85 ed oltre Non indicata Totale

26 Pedoni morti e feriti per sesso e classe di età Anno 2005 (valori assoluti) CLASSI DI ETA Morti Feriti Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Fino a 5 anni Da 6 a Da 10 a Da 14 a Da 16 a Da 18 a Da 21 a Da 25 a Da 30 a Da 35 a Da 40 a Da 45 a Da 50 a Da 55 a Da 60 a Da 65 a Da 70 a Da 75 a Da 80 a Da 85 ed oltre Non indicata Totale Morti e feriti per sesso e classe di età Anno 2005 (valori assoluti) CLASSI DI ETA Morti Feriti Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Fino a 5 anni Da 6 a Da 10 a Da 14 a Da 16 a Da 18 a Da 21 a Da 25 a Da 30 a Da 35 a Da 40 a Da 45 a Da 50 a Da 55 a Da 60 a Da 65 a Da 70 a Da 75 a Da 80 a Da 85 ed oltre Non indicata Totale

27 Morti e feriti per sesso e classe di età Anno 2005 (valori assoluti) Da 80 a 84 Da 70 a 74 Da 60 a 64 Morti maschi Morte femmine Da 50 a 54 Da 40 a 44 Da 30 a 34 Da 21 a 24 Da 16 a 17 Da 10 a 13 Fino a 5 anni Anche per i trasportati infortunati le classi di età che presentano i valori massimi in termini assoluti corrispondono alla fascia anni per i morti e alla fascia anni per i feriti. Come accennato, il pedone è certamente l entità più debole fra le persone coinvolte. Il rischio di infortunio causato da investimento stradale è particolarmente alto per la popolazione anziana: la fascia di età compresa tra 75 e 79 anni presenta il valore massimo in termini assoluti per quanto riguarda i morti (91) e la fascia di età compresa tra 70 e 74 anni per i feriti (1.315). Nel complesso, la fascia più colpita dalle conseguenze degli incidenti stradali è quella tra i 25 e i 29 anni, con 637 morti e feriti. Incidenti e persone infortunate secondo la conseguenza per provincia e regione - Anno 2005 (valori assoluti) Totale incidenti di cui incidenti mortali PROVINCE REGIONI N Persone infortunate N Persone infortunate Morti Feriti Morti Feriti Torino Vercelli Biella Verbano-Cusio-Ossola Novara Cuneo Asti Alessandria Piemonte Valle d'aosta Varese Como Lecco Sondrio Milano Bergamo Brescia Pavia Lodi Cremona Mantova Lombardia segue 13 27

28 Totale incidenti di cui incidenti mortali PROVINCE REGIONI N Persone infortunate N Persone infortunate Morti Feriti Morti Feriti Bolzano-Bozen Trento Trentino-A. Adige Verona Vicenza Belluno Treviso Venezia Padova Rovigo Veneto Pordenone Udine Gorizia Trieste Friuli-Venezia Giulia Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Piacenza Parma Reggio nell Emilia Modena Bologna Ferrara Ravenna Forlì-Cesena Rimini Emilia-Romagna Massa Carrara Lucca Pistoia Firenze Prato Livorno Pisa Arezzo Siena Grosseto Toscana Perugia Terni Umbria Pesaro e Urbino Ancona Macerata Ascoli Piceno Marche Viterbo Rieti Roma Latina Frosinone Lazio segue 14 28

29 Totale incidenti di cui incidenti mortali PROVINCE REGIONI N Persone infortunate N Persone infortunate Morti Feriti Morti Feriti L'Aquila Teramo Pescara Chieti Abruzzo Isernia Campobasso Molise Caserta Benevento Napoli Avellino Salerno Campania Foggia Bari Taranto Brindisi Lecce Puglia Potenza Matera Basilicata Cosenza Crotone Catanzaro Vibo Valentia Reggio di Calabria Calabria Trapani Palermo Messina Agrigento Caltanissetta Enna Catania Ragusa Siracusa Sicilia Sassari Nuoro Oristano Cagliari Sardegna ITALIA Ufficio della comunicazione Tel Centro di informazione statistica Tel Informazioni e chiarimenti: Servizio Giustizia Viale Liegi, Roma Raffaella Amato Tel

30

31

32 4. LE INFRAZIONI Ogni giorno in Italia si verificano in media 617 incidenti stradali, che causano la morte di 15 persone e il ferimento di altre 860. Nel complesso, nel 2005 sono stati rilevati incidenti stradali, che hanno causato il decesso di persone, mentre altre hanno subito lesioni di diversa gravità. Rispetto al 2004 si riscontra una diminuzione del numero degli incidenti (-1,8%), del numero dei morti (-4,7%) e del numero dei feriti (-2,7%). L analisi dell incidentalità nel lungo termine evidenzia un andamento crescente del numero degli incidenti e dei feriti nel periodo A partire dal 2003 inizia un trend discendente, attribuibile all entrata in vigore del Decreto Legge n. 151 del 27 giugno 2003 che ha introdotto la patente a punti e nuove regole in tema di codice della strada, ma a nostro avviso anche all invecchiamento della popolazione, dal momento che con l innalzamento dell età si diventa più attenti alle regole del codice della strada. Secondo le statistiche ufficiali del Ministero degli Interni, tra il 2001 e il 2005 è diminuito del 13,7% il numero degli incidenti e del 9,9% il numero dei feriti sulle autostrade, pur a fronte di un incremento dell 8,6% del traffico sulla rete. E ancora più marcata è stata la riduzione delle morti causate dagli incidenti autostradali: -24,9%. Ciò nonostante, in Italia gli incidenti stradali causano 15 morti al giorno. Il 91,1% degli incidenti stradali è stato causato dal comportamento scorretto del conducente alla guida del veicolo. In particolare, il 15,1% del totale delle cause è rappresentato dalla guida distratta o dall andamento indeciso, il 12,2% dall eccesso di velocità e l 11,4% dal mancato rispetto della distanza di sicurezza. Lo stato delle infrastrutture ha pesato per il 4% dei casi. Lo stato psico-fisico alterato, pur non rappresentando una percentuale elevata del totale dei casi (2%), é caratterizzato da tre cause fondamentali: l ebbrezza da alcool (4.140 casi pari al 72% della categoria), il malore improvviso ed il sonno che con casi pesano per il 19%. Sebbene il numero di incidenti e di feriti diminuisca nel tempo, la situazione appare ancora preoccupante per la sicurezza delle strade. Se guardiamo ai comportamenti degli automobilisti, i quali rappresentano come abbiamo visto la prima causa di incidentalità, le trasgressioni risultano ancora troppe. Il 24.2% dei soci ACI, nei 12 mesi precedenti la XV Rapporto ACI-CENSIS L Italia invecchia al volante 28 32

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