COMUNE DI SERRAVALLE PISTOIESE PROVINCIA DI PISTOIA PROGETTO VILLAGGIO A PUNTA MONTALETTO

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1 COMUNE DI SERRAVALLE PISTOIESE PROVINCIA DI PISTOIA PROGETTO VILLAGGIO A PUNTA MONTALETTO Premessa L analisi dell utenza del servizio sociale permette di evidenziare bisogni costanti nell area della media e grave disabilità e la scarsità di risposta dei servizi proprio in tale ambito. Sempre più spesso le famiglie che vedono al loro interno la presenza di un diversamente abile si trovano a fronteggiare disagi per le carenze sul piano culturale di progetti o valutazioni di merito finalizzati all integrazione, oltre alle immaginabili necessità per quanto riguarda la gestione concreta delle proprie situazioni in relazione ad attività lavorative o gestione di altri figli. Alla luce di tutto ciò è nato ormai da alcuni anni un progetto denominato Villaggio a punta Montaletto che ha avuto sin dal suo inizio lo scopo di andare incontro in primis alle esigenze del diversamente abile ma anche effettuare un opera di sollievo al suo nucleo familiare. Anche la legge regionale 41 del 2005 Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale richiama all articolo 15 il sostegno alle famiglie nei momenti di difficoltà e disagio connessi all assunzione di specifici compiti di cura nei confronti di minori, disabili ed anziani. Dal lavoro sin qui svolto e dalla letteratura emerge che i maggiori bisogni dei diversamente abili sono collegati alla necessità di uno stimolo sensoriale continuo tramite il confronto, che è chiaramente più forte quando si realizza con i coetanei. Gli stimoli possono inoltre essere somministrati tramite attività ludiche e ricreative in collaborazione o meno con i giovani frequentanti il centro socio educativo, visto che lo spazio che ospita i servizi è il medesimo.

2 Ma i bisogni sono anche quelli delle famiglie, sia nell ottica dell accettazione della disabilità, che per quanto riguarda il sollievo nelle varie incombenze al fine di conciliare al meglio i vari impegni familiari. FINALITA DEL PROGETTO Il progetto ha come finalità quella di offrire un opportunità di crescita per tutti coloro che sono coinvolti. Creare dei percorsi mirati per ciascun disabile per stimolare il mantenimento ed il recupero, ove possibile, delle sue funzionalità utilizzando l ottica di rete, ovvero l analisi e lo stimolo a quei legami tra le persone nonché tra gli operatori coinvolti nei percorsi di aiuto. Lo scambio tra i vari nodi della rete di riferimento del disabile crea una sinergia sempre positiva e stimola a nuovi processi integrativi. OBIETTIVI SPECIFICI Gli obiettivi specifici che si vogliono raggiungere con il progetto del villaggio a punta di Montaletto sono i seguenti: Offrire ai nuclei familiari in cui vi è un disabile la possibilità di un servizio di sollievo per alcune ore alla settimana, Realizzare una progettazione mirata per ciascun utente del servizio in cui siano coinvolti più agenti possibili ( servizi specialistici, servizio sociale, operatori etc) in un lavoro d equipe, Potenziare le competenze dei soggetti sul piano sia sociale che relazionale attraverso attività di laboratorio ed uscite all aperto, Aumentare gli stimoli sensoriali mediante l attività ludico ricreativa, Offrire agli utenti sia del Villaggio a punta che di Il melograno l opportunità di integrazione sociale e culturale, Permettere l acquisizione di un metodo di lavoro cooperativo.

3 UTENZA Il servizio accoglie massimo 4 utenti di età compresa tra i 6 ed i 20 anni, dietro segnalazione dei servizi sociali ed in raccordo con i servizi specialistici che seguono l utente stesso. Dapprima si realizza un periodo di osservazione per focalizzare i bisogni del soggetto preso in carico, che permette di individuare i punti di forza da tener presenti, sia nell attività di gruppo che nelle sollecitazioni alle relazioni familiari. L esito dell osservazione si descrive nella scheda compilata dall operatore di riferimento. TEMPI E MODI DI REALIZZAZIONE Il servizio aprirà dall inizio del mese di ottobre e terminerà con il termine della scuola. Gli orari del servizio saranno i seguenti: martedì e venerdì dalle 16:30 alle 18:30 e sabato dalle 9:00 alle 12:00. Nel periodo estivo l attività sarà articolata su 4 ore giornaliere per 8 settimane per 5 giorni alla settimana. La sede del servizio è la villa Montaletto. Il coordinatore organizzativo e del personale predisporrà riunioni di staff periodiche per la programmazione ed il feed-back sull attività. Ci saranno naturalmente incontri iniziali con i genitori dei ragazzi e gli assistenti sociali di riferimento sul caso ed incontri di gruppo con i genitori per la programmazione delle attività e l organizzazione di eventi finalizzati alla socializzazione. Sarà fondamentale la predisposizione di riunioni d equipe in cui coinvolgere gli operatori dei servizi specialistici che si occupano dei disabili al fine del circolo delle competenze e dei risultati ottenuti in un lavoro coordinato.

4 RISULTATI ATTESI I risultati attesi sono riferiti ad un aumento del livello di integrazione del diversamente abile ed al sostegno alla genitorialità del disabile. I risultati potranno avere un peso differenziato se visti in ciascun caso specifico pertanto sarà importante effettuare una valutazione iniziale, valutazioni in itinere ed una verifica finale sul caso. DOCUMENTAZIONE Per ciascun utente verrà aperta una cartella sociale in cui verranno inseriti i dati essenziali e le caratteristiche del caso al fine di una programmazione mirata degli interventi. Ci sarà inoltre un diario aggiornato costantemente sulle attività messe in atto e le risposte da parte degli utenti. VERIFICA DEI RISULTATI La verifica dei risultati è sia una verifica in itinere che una verifica alla fine dell anno scolastico. La verifica in itinere è basata sui seguenti indicatori: 1. giornate di presenza degli utenti/giornate di apertura del centro, 2. grado di partecipazione attiva da parte del nucleo familiare alle attività proposte, 3. livello di gradimento del servizio da parte delle famiglie accertato con un questionario a metà del percorso ed uno alla fine dell anno, 4. recupero di funzionalità da parte dell utente evidenziata nel diario di bordo a sé riferito. La verifica finale sarà basata su indicatori quali: 1. rispondenza del servizio alle aspettative dei familiari dei disabili accertato con un questionario finale, 2. adattamento del diversamente abile negli spazi e nei tempi del servizio,

5 3. miglioramento delle risposte alle sollecitazioni sensoriali, 4. aumento del livello di integrazione sociale del portatore di handicap realizzata anche con frequenti commistioni con l attività del centro socio educativo. PERSONALE IMPIEGATO E MANSIONI Gli educatori impiegati nel servizio si occuperanno dell accoglienza del disabile e della predisposizione delle attività. Vi saranno due livelli di coordinamento: un coordinamento delle attività e del lavoro d equipe essenziale in questo servizio ed un coordinamento del personale che si occuperà delle sostituzioni e degli avvicendamenti. MODALITA DI LAVORO L accesso al Villaggio a punta potrà essere il frutto delle più svariate richieste e segnalazioni (scuola, servizi specialistici etc.) ma risulta fondamentale per arrivare all inserimento realizzare una riunione d equipe tra operatori, assistente sociale referente, coordinatori del servizio e specialisti che seguono il caso in modo tale da impostare sin dall inizio una progettazione personalizzata. Vi sarà poi un periodo di osservazione di circa un mese per addivenire agli eventuali aggiustamenti in corso d opera. Il coordinatore organizzativo e del personale assicurerà la sua presenza per verificare l adeguatezza delle attività e fornire stimoli migliorativi. Sarà poi predisposta una riunione di staff quindicinale per le comunicazioni e gli apporti di ciascuno. Le famiglie saranno coinvolte in ciascuna fase del processo in quanto principali fornitori di cure ed in particolare verranno effettuati tre incontri collettivi dei familiari: uno ad inizio anno, uno nel periodo natalizio ed uno al termine dell anno scolastico che potranno coincidere con gli incontri decisi nella programmazione del centro socio educativo.

6 Per il buon funzionamento di questo servizio è fondamentale tenere presente l importanza del lavoro in equipe per la più accurata progettazione e gestione del singolo caso.

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