Tavolo Tematico: Educazione ambientale
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- Virginia Federica Papi
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1 FORUM AGENDA 21 LOCALE PROVINCIA DI VITERBO 21 settembre 2006 Tavolo Tematico: Educazione ambientale Redatto da: Enrico Martini e Rossella Gabriele
2 Argomento: Educazione ambientale Ora inizio lavori Ora fine lavori Facilitatori: Enrico Martini e Rossella Gabriele Nome 1. Barbaglia Alberto 2. Bellucci Grazia 3. Bruni Piero 4. Ciccotti Aurora 5. Cinalli Umberto 6. Egitto Monica 7. Fiorentini Fulvio 8. Gori Yuri 9. Iezzi sabrina 10. La Malfa Ennio 11. Mascherucci Giovanni 12. Piazzai Tolmino 13. Pozzi Alessandro 14. Prugnali Carlo 15. Ranucci Grazia 16. Rossi Bartolomeo 17. Sforza Maria Rita 18. Stocchi Vittorio 19. Vacca Francesco 20. Velo Osvaldo Partecipanti Ente di appartenenza, professione 1. Privato 2. Spal. S.r.l. 3. Ass. Lago Bolsena 4. Comune Montalto di Castro 5. Legambiente 6. Ordine Dott. Agronomi e For., Segretario 7. Ass.ne Naz.le Italia Nostra, C. sez. Viterbo 8. Confatigianato Viterbo 9. LEA Ivo Evangelisti Viterbo, Ed. amb. 10. Accademia Kronos 11. Privato 12. Provincia Viterbo, Ass. Ambiente 13. Provincia Viterbo, Resp. Uff. A21L 14. Provincia Viterbo, Uff. Turismo 15. LEA Ivo Evangelisti Viterbo, Ed. amb. 16. Coop. Nocciole 17. Provincia Viterbo, Aut. Bacino Fiume Fiora 18. Ordine Geologi Lazio 19. Privato 20. Tuscia Fly Club /Unpcm, Pres. e Vicep. Andamento generale lavori Il sesto incontro tematico del Forum di Agenda 21 Locale della Provincia di Viterbo è iniziato, come di consueto, con il benvenuto da parte del Dr. Enrico Martini del Gruppo di facilitazione, il quale ha salutato i presenti e ha introdotto il tema oggetto del Tavolo Tematico, ovvero: L educazione ambientale. Sono seguiti il saluto dell Assessore all Ambiente Tolmino Piazzai e l intervento della Dr.ssa Sabrina Iezzi del Laboratorio di Educazione Ambientale Ivo Evangelisti di Viterbo che ha illustrato ai convenuti le attività proposte dal laboratorio per l anno scolastico 20006/2007 in materia di educazione ambientale, quali: - il progetto FORSU che prevede la consegna di una compostiera alle scuole di ogni ordine e grado della Provincia di Viterbo, - il progetto Territorialmente: il Lago di Vico, che prevede incontri nelle aule ed escursioni, - il progetto Naturalmente Tuscia Aree protette ed educazione ambientale nella Tuscia laziale che prevede una fiera con esposizione di materiale pubblicitario e proposte di attività da parte delle aree protette della pagina n. 2
3 provincia di Viterbo e di varie entità operanti nel settore. Terminata la parte introduttiva, si è passati alla fase successiva di lavoro vera e propria durante la quale i presenti sono stati invitati a dividersi in Gruppi di Lavoro. Ciascuno dei due Gruppi costituitisi (A e B), dopo una presentazione dei componenti, ha lavorato individuando le criticità della Provincia di Viterbo in materia di educazione ambientale. A seguito della fase di individuazione delle criticità, i Gruppi di Lavoro hanno proceduto alla condivisione partecipata delle stesse. Successivamente, ogni Gruppo si è soffermato su cosa potrebbe essere necessario fare, in termini di idee progettuali e di proposte operative (di seguito riportate per ciascuno dei due Gruppi), affinché le criticità condivise in materia di educazione ambientale possano essere superate. I lavori si sono conclusi alle Proposte del Gruppo A I partecipanti al Gruppo A erano: Alberto Barbaglia, Piero Bruni, Umberto Cinalli, Fulvio Fiorentini, Sabrina Iezzi, Yuri Gori, Ennio La Malfa, Alessandro Pozzi, Grazia Ranucci, Maria Rita Sforza e Osvaldo Velo. CRITICITA COSA PROPOSTA A 1 Scarsa conoscenza delle iniziative intraprese su tutto il territorio provinciale, regionale e nazionale atte a promuovere l educazione, l informazione e la sensibilizzazione ambientale. Realizzazione di una pubblicazione riguardante tutte le iniziative svolte dai vari enti di formazione al fine di creare una banca dati. La presente proposta si ispira ad una iniziativa già realizzata in altre realtà locali. L obiettivo della pubblicazione che si vuole realizzare è quello di arrivare a costituire una banca dati di tutte le esperienze realizzate, innanzitutto, sul territorio provinciale. La pubblicazione, inoltre, dovrà comprendere anche le attività già realizzate a livello regionale e nazionale al fine di poter analizzare e quindi riprodurre nel contesto provinciale quelle più valide. pagina n. 3
4 - Scuole di ogni ordine e grado, - Studenti e corpo docente, - LEA, (Laboratori di educazione ambientale), - Ass. di volontariato. EURO ( ) I costi per la realizzazione della proposta non sono stimabili in 1) Realizzazione della pubblicazione; 2) Predisposizione della banca dati; 3) Aggiornamento della banca dati. CRITICITA COSA PROPOSTA A 2 Scarso organizzazione delle attività di educazione ambientale. Partecipazione paritetica ai progetti di educazione ambientale di tutte le entità operanti nel settore. La presente proposta nasce dalla mancanza di una vera e propria comunicazione fra gli amministratori da un lato e gli insegnanti e gli educatori ambientali dall altro per organizzare le iniziative atte a promuovere l educazione, la formazione e la sensibilizzazione ambientale. La Provincia dovrebbe, quindi, costituire la struttura ideale per attuare, in particolare, la pianificazione, la gestione, l attuazione e il coordinamento di una politica di sensibilizzazione e di educazione ambientale sul territorio. L azione della Provincia dovrà essere quella di coinvolgere tutti i soggetti attualmente impegnati nell educazione ambientale al fine di promuovere e diffondere nelle nuove generazioni una consapevole cultura ambientale. Il fine sarà quello di riuscire a realizzare dei progetti paritetici con la partecipazione di tutti coloro che sono coinvolti in materia di educazione ambientale: amministratori, educatori ambientali e destinatari dei progetti. pagina n. 4
5 - Scuole di ogni ordine e grado, - Studenti e corpo docente, - LEA, (Laboratori di educazione ambientale), - Ass. di volontariato. EURO ( ) I costi per la realizzazione della proposta non sono stimabili in 1) N di soggetti pubblici coinvolti; 2) N di soggetti privati coinvolti; 3) N di progetti paritetici realizzati; 4) N di scuole coinvolte; 5) Numero di studenti sensibilizzati; 6) Grado di soddisfazione degli studenti. PROPOSTA A 3 CRITICITA Scarsa efficacia dell educazione ambientale nelle scuole. COSA Realizzazione di attività di educazione ambientale che coinvolgano i bambini come attori delle attività stesse. I portatori di interesse del Forum ritengono che le attività di educazione ambientale finora svolte, soprattutto nelle scuole elementari e medie, siano state poco efficaci a causa di un mancato coinvolgimento diretto dei bambini stessi. La presente proposta prevede, quindi, la progettazione di attività educative in cui i bambini siano coinvolti direttamente, come attori delle attività stesse. Oltre agli incontri in classe si ritiene necessario organizzare ricerche sul campo per consentire ai bambini di entrare nell'ambiente per percepirlo, esplorarlo e raccogliere dati, uscite sul territorio e visite presso i Centri di Educazione Ambientale. Ogni anno, ad esempio, si potrà proporre alle scuole un argomento che diventerà il filo conduttore degli incontri, dei concorsi e delle manifestazioni da organizzare. pagina n. 5
6 - Scuole di ogni ordine e grado, - Studenti e corpo docente, - LEA, (Laboratori di educazione ambientale), - Ass. di volontariato EURO ( ) I costi per la realizzazione della proposta non sono stimabili in 1) Numero di scuole coinvolte; 2) Quantità di materiale scolastico prodotto; 3) Numero di incontri in aula realizzati; 4) Numero di ricerche sul campo organizzate; 5) Numero di uscite sul territorio organizzate; 6) Grado di soddisfazione degli studenti. CRITICITA COSA PROPOSTA A 4 Assenza di incentivi/finanziamenti alle varie associazioni per divulgare le loro le loro pubblicazioni di carattere ambientale. Concessione di finanziamenti da parte della Provincia alle associazioni presenti sul territorio per la divulgazione delle loro pubblicazioni di carattere ambientale. Le associazioni sono, di solito, organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) e quindi spesso non dispongono dei fondi necessari per poter pubblicare i loro lavori. Ai fini della realizzazione della presente proposta sarà necessario che la Provincia di Viterbo svolga un attività di costante monitoraggio dei bandi di concorso relativi ai fondi messi a disposizione degli enti locali dalla Comunità Europea per gestire la questione ambientale. I finanziamenti e gli incentivi dipsonibili dovranno, poi, essere utilizzati per la divulgazione delle pubblicazioni di carattere ambientale delle varie associazioni. pagina n. 6
7 - LEA, (Laboratori di educazione ambientale), - Ass. di volontariato. EURO ( ) I costi per la realizzazione della proposta non sono stimabili in 1) N di finanziamenti disponibili individuati; 2) N di associazioni coinvolte; 3) N di pubblicazioni divulgate grazie ai finanziamenti concessi. CRITICITA COSA PROPOSTA A 5 Scarsa formazione in materia ambientale presso gli enti territoriali locali e le imprese. Organizzazione di corsi di formazione rivolti agli enti territoriali locali e alle imprese sulla legislazione ambientale e sugli strumenti volontari di sviluppo sostenibile. La presente proposta ha per oggetto l organizzazione di corsi di formazione in materia ambientale rivolti a due distinte classi di destinatari: gli enti territoriali locali e le imprese. Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione si prevede l organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento sulla legislazione ambientale e la realizzazione di attività di sensibilizzazione sui comportamenti sostenibili da adottare affinchè ci sia una presa di coscienza anche da parte di chi è chiamato a governare il territorio. Per quanto riguarda le imprese, invece, si dovranno porre in essere attività di sostegno alla diffusione di strumenti di sviluppo sostenibile quali, la certificazione ambientale ISO, la Registrazione EMAS, l acquisto di certificati verdi, l introduzione della contabilità ambientale e le modalità di accesso ai finanziamenti/incentivi per l adozione d questi strumenti volontari di sviluppo sostenibile. pagina n. 7
8 - Imprese, - Enti territoriali locali, - Istituti di credito, - Enti di formazione. EURO ( ) I costi per la realizzazione della proposta non sono stimabili in 1) N di corsi realizzati presso la Pubblica Amministrazione; 2) N di persone formate; 3) N di corsi realizzati presso le imprese; 4) N di addetti formati; 5) Grado di soddisfazione degli utenti. Proposte del Gruppo B I partecipanti al Gruppo B erano: Grazia Bellucci, Aurora Ciccotti, Monica Egitto, Giovanni Mascherucci, Carlo Prugnali, Bartolomeo Rossi, Vittorio Stocchi e Francesco Vacca. pagina n. 8
9 PROPOSTA B 1 CRITICITA Mancanza di compartecipazione del corpo docente in fase di educazione ambientale. COSA Maggiore compartecipazione e coinvolgimento del corpo docente nelle iniziative di educazione ambientale. La criticità sottolineata dai portatori di interesse sulla mancanza di compartecipazione del corpo docente in fase di educazione ambientale fa si che poi non venga dato seguito in classe a quanto imparato dagli studenti. La presente proposta consiste nell organizzazione di percorsi che prevedano un maggior coinvolgimento del corpo docente sia per quanto riguarda la scelta della tematica oggetto dei corsi di educazione ambientale sia del progetto che verrà sviluppato in base alle esigenze delle classi. A tal fine saranno previsti degli incontri di co-progettazione tra operatori ed insegnanti per un loro maggiore coinvolgimento che servirà a favorire il seguito delle iniziative durante l intero anno scolastico. - Scuole di ogni ordine e grado, - Studenti e corpo docente, - LEA, (Laboratori di educazione ambientale), - Ass. di volontariato. I costi per la realizzazione della proposta non sono stimabili in 1) N di incontri di co-progettazione; 2) N di docenti coinvolti. pagina n. 9
10 PROPOSTA B 2 CRITICITA Necessità di agire sulla fase formativa dei bambini ai fini di una maggiore efficacia delle attività di sensibilizzazione ambientale. COSA Realizzazione di attività di sensibilizzazione ambientale soprattutto presso le scuole elementari e medie. La presente proposta nasce dalla necessità di agire sulla fase formativa dei bambini per rendere più efficaci le attività di sensibilizzazione ambientale svolte. A tal fine si ritiene necessario puntare su attività educative di tipo incentivante considerando, anche, che poi i bambini faranno da traino per i loro genitori. Un ulteriore attività riguarderà l organizzazione di percorsi di A21 nelle scuole. L'obiettivo di una Agenda 21 scolastica è quello di rendere il mondo della scuola attore centrale e permanente nel processo di A21 promosso dall Amministrazione provinciale. Per le scuole si tratterà di un nuovo modo di "lavorare" orientato allo sviluppo sostenibile attraverso il ricorso a metodi interdisciplinari, partecipativi, informativi e responsabilizzati. Si potranno organizzare azioni concrete quali: educazione al risparmio, consumo equo e solidale, qualità della vita nell'ambiente scolastico, ecc - Scuole di ogni ordine e grado, - Studenti e corpo docente, - LEA, (Laboratori di Educazione ambientale), - Ass. di volontariato. I costi per la realizzazione della proposta non sono stimabili in 1) N di attività educative di tipo incentivante realizzate; 2) N di scuole coinvolte; 3) N di Agende 21 scolastiche organizzate. pagina n. 10
11 CRITICITA PROPOSTA B 3 Disinformazione ambientale. COSA Organizzazione di iniziative pubbliche e private che prevedano: - Il coordinamento fra realtà che si occupano di informazione ambientale; - la progettazione dell informazione ambientale. I portatori di interesse del Forum ritengono che fino ad oggi le Iniziative di informazione in campo ambientale non siano state opportunamente coordinate e organizzate nel tempo proprio a causa dell assenza di un soggetto che si occupasse della definizione di una strategia in merito. In base alla presente proposta, quindi, sarà compito della Provincia pianificare le iniziative dei vari soggetti pubblici e privati coinvolti (Associazioni, CEA-Centri di Educazione Ambientale, LEA-Laboratori di Educazione Ambientale, ecc ) per: - garantire una continuità nel tempo delle iniziative di educazione ambientale; - definire opportunamente gli ambiti di intervento delle stesse; - assicurare lo svolgimento delle iniziative in tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado e ai cittadini. Si ritiene necessario, inoltre, aggiornare gli strumenti di comunicazione ambientale puntando di più su quelli di comunicazione di massa (giornali, radio e TV locali). Infine, l ultima attività consisterà nel misurare e monitorare l efficacia delle iniziative di sensibilizzazione intraprese. - Scuole di ogni ordine e grado, - Studenti e corpo docente, - LEA, (Laboratori di educazione ambientale), - Ass. di volontariato; - Strumenti di comunicazione di massa (giornali, radio e TV locali). I costi per la realizzazione della proposta non sono stimabili in 1) N di campagne di informazione organizzate; 2) N di partecipanti alle campagne organizzate; pagina n. 11
12 3) N di giovani coinvolti; 4) N di cittadini raggiunti; 5) N di opuscoli informativi e divulgativi realizzati; 6) N di brochure prodotte; 7) N di strumenti di comunicazione di massa utilizzati; 8) Grado di soddisfazione. pagina n. 12
13 PROPOSTA B 4 CRITICITA Mancanza di educazione al rispetto del prossimo e del territorio. COSA Promozione di iniziative di educazione civica dei cittadini per uno sviluppo sostenibile di Viterbo. Uno dei problemi più urgenti che la società moderna deve affrontare consiste nella perdita del senso di comunità che conduce gli individui all alienazione, al disimpegno nei confronti del sociale e della politica, alla divisione della collettività, alla frammentazione dell integrità morale. Scopo della presente proposta, quindi, è quello di promuovere iniziative di educazione civica per la diffusione di un senso di appartenenza al territorio e alla comunità locale, sensibilizzando la comunità (a partire dai giovani) ai temi del rispetto dell'ambiente e della cura della propria provincia per uno suo sviluppo sostenibile. Le attività di sensibilizzazione potranno essere svolte attraverso la realizzazione di brochure, opuscoli informativi e divulgativi, manifesti che possano contribuire a diffondere fra i cittadini delle buone pratiche comportamentali che possano contribuire al perseguimento di uno sviluppo sostenibile di Viterbo. - Scuole di ogni ordine e grado, - Studenti e corpo docente, - LEA, (Laboratori di Educazione Ambientale), - Ass. di volontariato. I costi per la realizzazione della proposta non sono stimabili in 9) N di iniziative promosse; 10) N di campagne di sensibilizzazione organizzate; 11) N di partecipanti alle campagne organizzate; 12) N di giovani coinvolti; 13) N di cittadini raggiunti; 14) N di opuscoli informativi e divulgativi realizzati; 15) N di brochure prodotte; 16) N di manifesti realizzati; 17) Grado di soddisfazione. pagina n. 13
14 Commenti generali del Gruppo di Facilitazione Fattori di successo: - Lodevole la passione e l interesse dei partecipanti nel trattare il tema; - Ormai consolidato l ottimo clima di lavoro costruttivo e teso al risultato; - Buona la partecipazione. Fattori critici: - Alcuni partecipanti sono dovuti andare via prima del termine dell incontro. Commenti all andamento generale dei lavori Il giudizio relativo al presente incontro, ma che rispecchia una opinione riguardante anche quelli precedenti, è senz altro più che positivo. Infatti, non sono mai mancate, quali componenti essenziali del lavoro del tavolo, tanto la competenza rispetto i temi trattati quanto la disponibilità al confronto e al dialogo; il tutto in un clima disteso, sempre costruttivo e mai polemico. A dimostrazione di quanto affermato, stanno da un lato la qualità del lavoro prodotto e dall altro la costanza nella partecipazione. E possibile quindi affermare che il lavoro svolto dai convenuti ai Tavoli Tematici del Forum, nell affrontare i sei diversi temi votati in occasione della Sessione Plenaria, non è mai venuto meno ai principi ispiratori del concetto di sviluppo sostenibile sul quale si fonda il progetto di Agenda 21 Locale della Provincia di Viterbo. Ore chiusura lavori. pagina n. 14
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