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2 Indice 1 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE NORMATIVA DI RIFERIMENTO MATERIALE DERIVANTE DA ATTIVITÀ DI SCAVO E DEMOLIZIONE INQUADRAMENTO NORMATIVO RIFIUTI GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME RIFIUTI INDIVIDUAZIONE DELLE DISCARICHE AUTORIZZATE VALUTAZIONE QUANTITATIVA DELLE DEMOLIZIONI...7 ORS_09 1

3 1 RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE Principalmente le modalità di gestione dei materiali provenienti dalle operazioni di scavo e demolizione previste nell ambito degli interventi previsti, alla luce delle vigenti disposizioni normative, nonché di illustrare le modalità di reperimento delle materie necessarie. Nella prima parte dell elaborato vengono sinteticamente analizzati gli interventi previsti per la realizzazione delle opere in progetto, con particolare riguardo agli interventi di scavo, demolizione e approvvigionamento di materiale. In relazione alle tematiche oggetto della presente relazione, particolarmente delicato è il tema della gestione dei materiali (terre e rocce) provenienti dagli scavi, in quanto la normativa ha subito sostanziali modifiche ed è in continuo aggiornamento. Il presente elaborato, pertanto, fornisce un inquadramento della normativa attualmente vigente, delineando le possibili modalità di gestione. Spetterà quindi alle Amministrazioni, valutare congiuntamente come gestire il materiale proveniente dagli scavi necessari per la realizzazione delle opere in progetto. È opportuno, infine, sottolineare come in fase di realizzazione delle opere spetterà all Impresa appaltatrice individuare i siti di discarica ed approvvigionamento, adeguati alle presenti finalità. 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa del settore che regolamenta la gestione delle terre e rocce da scavo è essenzialmente costituita da: - D. Lgs. n. 152 del 3 Aprile 2006 e s.m.i. Norme in materia ambientale ; - D.M. Ambiente n. 161 del 10 Agosto 2012, "Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo"; - Legge n. 98 del 9 Agosto 2013 di conversione, con modifiche, del decreto-legge 21 Giugno 2013, n. 69, recante "Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia" (c.d. "decreto Fare"). - l articolo 186 del D.lgs. 152/06 le terre e rocce da scavo classificate come sottoprodotti possono essere utilizzate per reinterri, riempimenti, rimodellazioni e rilevati se vengono ORS_09 2

4 rispettate le condizioni riportate al comma 1 lettere da a) a g) tra cui ricordiamo la certezza dell utilizzo e le idonee caratteristiche chimiche. L assenza di insediamenti con emissioni inquinanti, rendono scarsamente probabile il superamento dei limiti di cui alla tabella 1 dell Allegato 5 parte IV del D.Lgs. 152/06. 3 MATERIALE DERIVANTE DA ATTIVITÀ DI SCAVO E DEMOLIZIONE Il materiale derivante dalle attività di demolizione dev essere gestito secondo la disciplina sui rifiuti, così come il materiale di origine vegetale. Invece, il materiale risultante dalle attività di scavo può essere gestito come rifiuto o secondo la specifica normativa di settore. La norma principale cui fare riferimento per la gestione dei materiali di rifiuto/risulta è il D.Lgs. n.152/06 e s.m.i. Per quanto riguarda, invece, la disciplina delle terre e rocce da scavo il quadro normativo risulta piuttosto articolato come di seguito illustrato. 4 INQUADRAMENTO NORMATIVO RIFIUTI I materiali derivanti da qualsiasi attività di demolizione sono soggetti direttamente alla disciplina in materia di rifiuti, in particolare il D.Lgs. n.152/2006 e s.m.i. (tra cui: D.Lgs. n.4/2008; L. n.2/2009; L. n.13/2009; D.Lgs. n.128/2010; D.Lgs. n.205/2010). Il produttore è tenuto a classificare i rifiuti, attribuendo un codice CER e consegnare i materiali ad un soggetto terzo autorizzato. Per le attività di demolizione si riporta nella seguente tabella i possibili codici CER cui fare riferimento. Tabella 1 Indicazione dei possibili codici CER per le attività di demolizione Codice CER Descrizione cemento mattoni mattonelle e ceramiche * miscugli o frazioni separate di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, contenenti sostanze pericolose ORS_09 3

5 miscugli o frazioni separate di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce legno vetro plastica * vetro, plastica e legno contenenti sostanze pericolose o da esse contaminati * miscele bituminose contenenti catrame di carbone miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce * catrame di carbone e prodotti contenenti catrame rame, bronzo, ottone alluminio piombo zinco ferro e acciaio stagno metalli misti * rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose * cavi, impregnati di olio, di catrame di carbone o di altre sostanze pericolose cavi, diversi da quelli di cui alla voce * materiali isolanti contenenti amianto * altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci e * materiali da costruzione contenenti amianto * materiali da costruzione a base di gesso contaminati da sostanze pericolose materiali da costruzione a base di gesso diversi da quelli di cui alla voce * rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione, contenenti mercurio * rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione, contenenti PCB (ad esempio sigillanti contenenti PCB, pavimentazioni a base di resina contenenti PCB, elementi stagni in vetro contenenti PCB, condensatori contenenti PCB) * altri rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione (compresi rifiuti misti) contenenti sostanze pericolose ORS_09 4

6 rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e I rifiuti prodotti potranno essere stoccati temporaneamente presso il cantiere in attesa dello smaltimento. In tal caso, si applicano le norme relative al deposito temporaneo, di cui all art. 183 del D.lgs. 152/06, il quale si intende qui interamente richiamato. Si precisa in particolare che: - i rifiuti dovranno essere accorpati a seconda delle caratteristiche merceologiche e di pericolosità (terreno, plastica, cemento, metalli, etc.); in ogni caso, lo stoccaggio (deposito temporaneo) in attesa dello smaltimento dovrà essere effettuato in modo da non generare dispersione di materiali e/o contaminanti verso l atmosfera e/o il suolo e sottosuolo; -i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondo una delle seguenti modalità alternative, a scelta del produttore dei rifiuti: - con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; - quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi; - in ogni caso, allorché il quantitativo di rifiuti non superi il predetto limite, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno. 5 GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME RIFIUTI Anche i materiali derivanti da attività di scavo possono essere gestiti secondo questa normativa. In tal caso dev essere attribuito un codice CER. È opportuno sottolineare come la caratterizzazione del materiale da scavo (terre e rocce) come rifiuto segue criteri completamente diversi a quelli necessari per la caratterizzazione dello stesso ai fini della sua gestione come sottoprodotto. Si riportano i codici CER attribuibili al materiale da scavo per la sua gestione nell ambito della normativa per rifiuti. Tabella 2 Codici CER per materiale da scavi ORS_09 5

7 Codice CER Descrizione * terra e rocce, contenenti sostanze pericolose terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce Fatta salva la possibilità di conferimento in discarica, nel caso di rifiuti classificati con CER , il materiale può essere destinato a recuperi (R10=recupero ambientale; R5=recupero come rilevato o sottofondo; R5=recupero nell industria della ceramica o dei laterizi). Al fine di poter effettuare attività di recupero dev essere nota almeno in maniera approssimativa la qualità del materiale, che condiziona il possibile utilizzo. In tal caso per il recupero ambientale e recupero come rilevato e sottofondo devono essere eseguiti dei test di cessione. Nel caso in cui il materiale sia destinato all industria della ceramica e laterizi dev essere nota la qualità commerciale. Inoltre, per destinare il materiale a tale tipologie di recuperi devono essere rispettati specifici requisiti. 6 INDIVIDUAZIONE DELLE DISCARICHE AUTORIZZATE Al fine della gestione del materiale proveniente dalle attività di scavo e di demolizione, sono state individuate sul sito della Regione Sardegna ( i possibili impiantiautorizzati al loro trattamento. Tale individuazione ha mero carattere indicativo. In fase di realizzazione delle opere spetterà all Impresa aggiudicataria individuare i siti autorizzati. l utilizzo dei materiali da scavo come sottoprodotto resta assoggettato al regime proprio dei beni e deiprodotti. A tal fine il trasporto di tali materiali sarà accompagnato, qualora previsto, dal documento di trasporto o da copia del contratto di trasporto redatto in forma scritta o dalla scheda di trasporto di cui agli articoli 6 e 7-bis del decreto legislativo 21 novembre 2005, n.286, e successive modificazioni. ORS_09 6

8 7 VALUTAZIONE QUANTITATIVA DELLE DEMOLIZIONI Opere Quantitativo in tonnellate Quantitativo in mc Fabbricato 481,17 t 320,78 mc Marciapiedi e piazzali 265,43 t 176,95 mc Totale 746,60 t 497,73 mc ORS_09 7

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