Ambulatorio di cardiologia, Allergologia e Diabetologia Pediatrica Policlinico umerto I roma. Annalisa Foti. Novembre 2011 Maggio 2012

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1 Ambulatorio di cardiologia, Allergologia e Diabetologia Pediatrica Policlinico umerto I roma Annalisa Foti Novembre 2011 Maggio 2012

2 Sono un'ancora e quindi non posso nuotare!...sono nata per dare stabilità e non per tuffami e nuotare!"

3 E strano come la vita a volte ti affidi dei ruoli che mai avresti pensato di ricoprire, ma che alla fine scopri essere esattamente quello che hai sempre cercato.

4 Il motivo principale che in tutti questi anni ha guidato il mio desiderio di diventare psicologa è stato quello di lavorare con i bambini, di aiutarli nei momenti più difficili, di esserci per loro, come loro ci sono per noi.

5 I bambini rispecchiano innocenza, gioia e speranza, devono essere protetti. Questo pensiero ha guidato la mia ricerca di un attività che mi permettesse di stargli accanto, ed è questo pensiero ad avermi portato all Alma Salus.

6 Ho capito di aver trovato il tesoro nascosto, di aver trovato un posto in cui crescere, ridere e piangere, sperimentando ogni giorno un nuovo aspetto di una vita che non conoscevo.

7 Durante i primi giorni all interno dell ambulatorio ero un po spaventata, avevo paura di sbagliare o di non essere all altezza del ruolo, ma grazie alle mie meravigliose colleghe e amiche ho imparato che sbagliare fa parte dell essere umano, che potevo contare non solo sulle mie forze ma anche e soprattutto sul loro appoggio incondizionato, ho imparato a sentire più a fondo le mie emozioni, ho imparato a ragionare e ad osservare

8 Il mio essere ancora è dovuto al volermi fermare a riflettere con loro su quello che succedeva dentro all ambulatorio, perché avevo bisogno di un riscontro da parte loro, di vedere le cose anche da un ottica diversa dalla mia, perché volevo prendere tutto da questa esperienza e perché poi sapevo che da loro avrei potuto imparare tantissimo.

9 Le nostre pause mi e ci sono servite a conoscerci e a condividere aspetti esterni alla vita in ambulatorio. Arrivate alla fine posso dire che quello che mi hanno regalato supera di tantissimo le mie aspettative, perché spesso sono state in grado di comprendermi anche quando ero in silenzio e di consigliarmi per cercare di calmare la mia parte impulsiva.

10 Grazie a loro ho superato diversi momenti critici, non mi sono mai sentita sola, mi hanno sempre tenuta per mano, ho sempre saputo di poter contare sul loro appoggio e per questo non smetterò mai di ringraziarle.

11 Il rapporto con i bambini è stata un altra fonte inesauribile di soddisfazione. Loro sono stati in grado di tirare fuori il meglio di me, di farmi tornare la stessa bambina che a 5 anni giocava con i colori inventando favole di animali parlanti e principesse.

12 Giacomo Leopardi affermava: I fanciulli trovano il tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto e questo è il loro lato più bello, perché attraverso loro, se li sai ascoltare, impari che un foglio di carta può diventare una rana dai mille colori, che saltella alla scoperta del mondo.

13 Loro sono alla continua scoperta di un mondo che dovrebbe aprirgli le porte e lasciare che lo dipingano a loro piacimento e noi dovremmo semplicemente aiutarli a dipingere il loro mondo, perché sognare non significa non vedere la realtà, ma solo desiderarla migliore.

14 Tutti i bambini che ho conosciuto in questi mesi mi hanno lasciato qualcosa: Francesco mi ha insegnato che non è mai troppo presto né troppo tardi per iniziare un nuovo disegno; Alex che la vita è una sorpresa continua; Rebecca che nel silenzio si nascondono molte più emozioni e parole di quanto noi stessi possiamo immaginare; Viola che basta un sorriso per darti il buongiorno e quel sorriso ti accompagnerà per tutta la giornata; Sara che ci vuole un attimo per affezionarti ad una persona e che le parole ti voglio bene sono tra le più belle parole da ascoltare e da

15 Grazie alle nostre riunioni ho capito come valutare gli aspetti del mondo emotivo del bambino. Con lo studio dei disegni ho imparato che un disegno pieno di colori non è sempre sinonimo di felicità, ma può essere visto anche come confusione nella relazione con i genitori.

16 Mi è stato insegnato a prestare attenzione alle paure e ai bisogni sia del bambino sia dei genitori, paure che si concentrano sulla malattia del bambino, e il bisogno di essere ascoltati e rassicurati, ma al tempo stesso il bisogno di stare in silenzio.

17 Per questo ho imparato ad osservare e a valutare la situazione prima di intervenire, anche se in certi momenti non mi sono sentita in grado di intervenire con un genitore che si dimostrava eccessivamente intrusivo o critico, questo è stato un mio limite e una mia debolezza al quale spero un giorno di poter porre rimedio.

18 E stato un anno lungo, anche se questi mesi sembrano essere passati in un attimo, tanti eventi mi hanno cambiata e mi hanno fatto crescere, ho capito a mie spese che ho bisogno di momenti in cui fermarmi e capire cosa sta succedendo, analizzarmi e analizzare il contesto.

19 Ho preso spunto da ogni insegnamento che mi è stato donato in quest anno e l ho applicato non solo agli aspetti riguardanti il lavoro ma anche a quelli riguardanti la mia vita privata, per questo vi dico grazie perché mai come in quest anno con voi mi sono sentita accettata, ascoltata, sostenuta e pensata, vi ho avuto vicino fisicamente e mentalmente e questo credo sia il regalo più grande che ognuno di voi potesse farmi.