Epidemiologia del consumo di alcol in Italia, con riferimento anche alle determinanti di genere
|
|
- Luciano Monaco
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Epidemiologia del consumo di alcol in Italia, con riferimento anche alle determinanti di genere Elisa Albini - Medico Competente Spedali Civili di Brescia, Medicina del Lavoro, Igiene, Tossicologia e Prevenzione Occupazionale
2
3 Consumi di bevande alcoliche nei paesi europei
4 CONSUMI DI BEVANDE ALCOLICHE NEI PAESI EUROPEI Trend e IC (95%) del consumo di alcol pro-capite tra gli adulti in Europa 12 EUROPA Litri di alcol puro
5 CONSUMI DI BEVANDE ALCOLICHE NEI PAESI EUROPEI Trend e IC (95%) del consumo di alcol pro-capite tra gli adulti in Europa Tassi di mortalitàper sesso e classe di etàe TSM alcol-correlata per area geografica, 2010 EUROPA 180 M TSM=35,95 F Litri di alcol puro
6 CONSUMI DI BEVANDE ALCOLICHE NEI PAESI EUROPEI Trend e IC (95%) del consumo di alcol pro-capite tra gli adulti in Europa Tassi di mortalitàper sesso e classe di etàe TSM alcol-correlata per area geografica, 2010 Paesi centro-occidentali e occidentali M F TSM=28,10 TSM=35,95 Litri di alcol puro
7 CONSUMI DI BEVANDE ALCOLICHE NEI PAESI EUROPEI Trend e IC (95%) del consumo di alcol pro-capite tra gli adulti in Europa Tassi di mortalitàper sesso e classe di etàe TSM alcol-correlata per area geografica, 2010 Paesi centro-orientali e orientali M F 180 TSM=58,58 Litri di alcol puro
8 CONSUMI DI BEVANDE ALCOLICHE NEI PAESI EUROPEI Trend e IC (95%) del consumo di alcol pro-capite tra gli adulti in Europa Tassi di mortalitàper sesso e classe di etàe TSM alcol-correlata per area geografica, 2010 Paesi del Nord Europa M F 180 TSM=23,85 Litri di alcol puro
9 CONSUMI DI BEVANDE ALCOLICHE NEI PAESI EUROPEI Trend e IC (95%) del consumo di alcol pro-capite tra gli adulti in Europa Tassi di mortalitàper sesso e classe di etàe TSM alcol-correlata per area geografica, 2010 Paesi del Sud Europa M F 180 TSM=23,36 Litri di alcol puro
10 Consumi nella popolazione italiana generale
11 CONSUMI NELLA POPOLAZIONE ITALIANA GENERALE Prevalenza (%) di consumatori di bevande alcoliche per genere (2003, ) 100 M F 90 82, , ,9 78,8 78, ,0 56,3 56,3 56,9 53,4 52,1 51,
12 CONSUMI NELLA POPOLAZIONE ITALIANA GENERALE Prevalenza (%) di consumatori di bevande alcoliche per genere (2003, ) prevalenza consum atori (%) Vino Birra Aperitivi alcolici Amari Super alcolici MASCHI
13 CONSUMI NELLA POPOLAZIONE ITALIANA GENERALE Prevalenza (%) di consumatori di bevande alcoliche per genere (2003, ) prevalenza consumatori (%) Vino Birra Aperitivi alcolici Amari Super alcolici FEMMINE
14 CONSUMI NELLA POPOLAZIONE ITALIANA GENERALE Prevalenza (%) di consumatori di bevande alcoliche per genere e classe di età(2003, ) MASCHI ,6-6,1 Classe di età11-18 anni ,5 30,7 27,9 bevande alcoliche 17,2-6,8 14,7 10,4 28,5 25,2 22,4 19,7 17,5 16,5 vino birra aperitivi alcolici 13,4 10,8 9,8 11,7 10,7 7,7 amari superalcolici
15 CONSUMI NELLA POPOLAZIONE ITALIANA GENERALE Prevalenza (%) di consumatori di bevande alcoliche per genere e classe di età(2003, ) FEMMINE Classe di età11-18 anni ,0 20,9 22 bevande alcoliche 9,7 7,6 7,4 17,1 14,3 13,1 14,2 13,3 15,5 vino birra aperitivi alcolici 5,3 4,5 4,6 8,1 8,4 7,6 amari superalcolici
16 CONSUMI NELLA POPOLAZIONE ITALIANA GENERALE Prevalenza (%) di consumatori di bevande alcoliche per genere e classe di età(2003, ) MASCHI ,2-3,9 84,3 73,8-4 69, ,6-2,6 Classe di età19-64 anni ,6 71,3 71,8 72,6 71,4 51,1 52,1 51,1 50, ,3 44,7 42,1 44,1 bevande alcoliche vino birra aperitivi alcolici amari superalcolici
17 CONSUMI NELLA POPOLAZIONE ITALIANA GENERALE Prevalenza (%) di consumatori di bevande alcoliche per genere e classe di età(2003, ) FEMMINE ,2 62,1 57,9-1,8 +5, Classe di età19-64 anni ,6 43,2 44,1 42,3 38,7 40,2 39,8 23,3 26,3 28,3 19,1-1,3 19,4 18,1 16,7 17,5 16,6 0 bevande alcoliche vino birra aperitivi alcolici amari superalcolici
18 CONSUMI NELLA POPOLAZIONE ITALIANA GENERALE Prevalenza (%) di consumatori di bevande alcoliche per genere e classe di età(2003, ) , MASCHI ,3 79,6 78,5 75, Classe di età> 65 anni ,9 76,5 39,3 39,5 41, , ,9 29,5 26,6 27, ,7 23,3 0 bevande alcoliche vino birra aperitivi alcolici amari superalcolici
19 CONSUMI NELLA POPOLAZIONE ITALIANA GENERALE Prevalenza (%) di consumatori di bevande alcoliche per genere e classe di età(2003, ) FEMMINE ,2 60-2,8 Classe di età> 65 anni ,4 44,3 45,2 bevande alcoliche 43,7 40,4 40,9 12,4 +2,9 13,5 15,3 vino birra aperitivi alcolici 5,1 5,8 6,3 7,7 7,4 8,1 4,5 4,8 5,4 amari superalcolici
20 COMPORTAMENTI A RISCHIO Consumo fuori pasto Binge drinking Consumo a rischio (criterio ISS)
21 Consumo fuori pasto
22 COMPORTAMENTI A RISCHIO Consumatori fuori pasto: prevalenza per genere e classe di età(2012) maschio femmina ,6 7,0 50,7 36,6 48,6 23,4 37,0 12,9 28,3 7,7 18,2 3,
23 COMPORTAMENTI A RISCHIO Consumatori fuori pasto: prevalenza di consumatori (età 14 anni) per genere, ,1 37,8 35, ,5 39,3 38, ,4 37,8 39,9 38, % ,4 13,1 12,1 14,3 15,3 15,4 14,9 15,2 15,7 14,6 16, maschio femmina
24 Binge drinking
25 COMPORTAMENTI A RISCHIO Consumatori binge drinking: prevalenza per genere e classe di età (2012) ,1 maschio femmina 15, ,1 9, ,9 4,5 4,9 2,2 2,3 2,6 1,2 0,
26 COMPORTAMENTI A RISCHIO Consumatori binge drinking: prevalenza di consumatori (età 11 anni) per genere, ,8 14,2 13,9 13,1 12,1 12,4 13,4 12,2 11,1 10 % 8 6 maschio femmina 4 2 2,9 3 3,3 3,1 2,8 3,1 3,5 3,2 3,
27 Consumo a rischio (criterio ISS)
28 COMPORTAMENTI A RISCHIO Consumatori a rischio (criterio ISS): prevalenza di consumatori per genere e classe di età, maschio femmina 42, , ,2 8,4 21,2 9,5 18,1 5,0 15,6 3,5 11,6 8,
29 COMPORTAMENTI A RISCHIO Consumatori a rischio (criterio ISS): prevalenza di consumatori (età 11 anni) per genere, ,5 25, ,4 23,9 21, maschio femmina ,8 7 7,3 7,3 6,9 6,
30 CONSUMI ALCOLICI E MODELLI DI CONSUMO NELLE REGIONI
31 C O N S U M I A L C O L I C I E M O D E L L I D I C O N S U M O N E L L E R E G I O N I Consumatori (%) per tipologia di bevanda, ripartizione territoriale, Regione e genere (2012)
32 C O N S U M I A L C O L I C I E M O D E L L I D I C O N S U M O N E L L E R E G I O N I Consumatori (%) per modalità di consumo delle bevande alcoliche, ripartizione territoriale, Regione e genere (anno 2012) 19,7
33 Giovani e giovanissimi
34 11-17 anni a rischio (criterio ISS) % %
35 Prevalenze (%) consumatori delle diverse bevande alcoliche, dei consumatori fuori pasto e dei binge drinker per genere (età anni) FEMMINE MASCHI prevalenza consumatori (%) prevalenza consumetori (%)
36 Mortalitàalcol attribuibile
37 Malattie totalmente alcol-attribuibili
38 Pancreatite cronica indotta da alcol Steatosi epatica alcolica Gastrite alcolica Malattie totalmente alcol-attribuibili
39 Degenerazione del sistema nervoso dovuta all alcol Sindromi psicotiche indotte da alcol Polineuropatia alcolica Malattie totalmente alcol-attribuibili
40 Malattie totalmente alcol-attribuibili Eccessivo livello ematico di alcol Auto-avvelenamento intenzionale per esposizione all alcol Effetti tossici dell alcol
41 Malattie totalmente alcol-attribuibili Miopatia alcolica Cardiomiopatia alcolica
42 Sindrome feto-alcolica Malattie totalmente alcol-attribuibili Feto e neonato affetto dall uso materno di alcol
43 377 (0,12%) (0,40%) Malattie totalmente alcol-attribuibili: decessi evitabili
44 Malattie parzialmente alcol-attribuibili
45 4.066 (1,38%) Malattie parzialmente alcol-attribuibili Neoplasie maligne Tumore dell orofaringe Tumore dell esofago Tumore al colon retto Tumore alla laringe Tumore al fegato Tumore alla mammella (0,51%)
46 373 (0,13%) Malattie parzialmente alcol-attribuibili Tumori benigni 137 (0,04%)
47 -566 Malattie parzialmente alcol-attribuibili DIABETE MELLITO -616
48 161 (0,05%) Malattie parzialmente alcol-attribuibili Condizioni neuropsichiatriche 84 (0,03%)
49 710 Malattie parzialmente 824 alcol-attribuibili Malattie del sistema circolatorio Ipertensione arteriosa MALATTIE ISCHEMICHE DEL CUORE Aritmia cardiaca Varici esofagee EMORRAGIA CEREBRALE ICTUS ISCHEMICO
50 2.096 (0,71%) Malattie parzialmente (0,23%) alcol-attribuibili Malattie dell apparato digerente Cirrosi del fegato Colelitiasi Pancreatite acuta e cronica
51 Malattie parzialmente alcol-attribuibili: decessi evitabili nel (0,88%) (2,32%)
52 Cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti alcol-attribuibili
53 Cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti alcol-attribuibili Incidenti non intenzionali Incidenti stradali Cadute Annegamento e sommersione accidentali Esposizione a fumo, fuoco e fiamme Avvelenamento accidentale da ed esposizione a sostanze nocive Altri incidenti non intenzionali (0,64%) (1,05%)
54 Cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti alcol-attribuibili Incidenti intenzionali Suicidio Omicidio Altri incidenti intenzionali
55 2.093 (0,68%) (1,24%) Cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti alcolattribuibili: decessi evitabili nel 2010
56 Numero di morti alcol - correlate nel 2010 Totalieffetti nocivi attribuibili all'alcol Totali effetti benefici attribuibili all'alcol MORTI NETTE ALCOL- CORRELATE
57 ,07% Numero di morti alcol - correlate nel ,75% cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti alcol attribuibili malattie parzialmente alcol attribuibili malattie totalmente alcol attribuibili 6 4 3,85% 4,52% 3,46% 3,96%
58 Numero di morti alcol correlate nel 2010 cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti alcol attribuibili malattie parzialmente alcol attribuibili malattie totalmente alcol attribuibili 8 6 5,41% 4 3,70% 2 2,17% 2,04% 1,58% 1,68%
59 Conclusioni Binge drinking Consumo a rischio
60 Conclusioni Donne Giovani e giovanissimi
61 Conclusioni
62 Conclusioni
63 Conclusioni
64
65
66 Numero di morti alcol - correlate nel 2010 MORTI NETTE ALCOL CORRELATE
67 LESSIS BETTER
CAPITOLO 5 LA MORTALITA EVITABILE
CAPITOLO 5 LA MORTALITA EVITABILE CAP 5 LA MORTALITA EVITABILE 5.1 LA MORTALITA EVITABILE PER TIPOLOGIA D INTERVENTO In accordo con quanto indicato dalla letteratura internazionale più recente e accreditata,
DettagliStatistiche e stime su rapporto tra assunzione di alcolici e infortuni sul lavoro Antonella Ciani Passeri CeRIMP - Regione Toscana
Statistiche e stime su rapporto tra assunzione di alcolici e infortuni sul lavoro Antonella Ciani Passeri CeRIMP - Regione Toscana Alcol e salute In Europa (OMS) terza causa di mortalità prematura, dopo
DettagliCAPITOLO IV.6. IL CONSUMO DI ALCOL NEI GIOVANI E NEGLI ADULTI
CAPITOLO IV.6. IL CONSUMO DI ALCOL NEI GIOVANI E NEGLI ADULTI IV.6.1. I consumatori di bevande alcoliche IV.6.2. Le modalità di consumo IV.6.3. I consumatori a rischio (criterio ISS) IV.6.4. Modelli di
DettagliMORTALITA dal 1971 al 2006 NEL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO
MORTALITA dal 1971 al 26 NEL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO Fonte dei dati: Registro di Mortalità Regionale toscano [dati presentati il 27 maggio,28] 1 Mortalità generale Andamento temporale 1971-26 I
DettagliANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE 1974 2513 4487
MORTALITÀ Tra i residenti della ULSS n. 1 nel corso del triennio 2010-2012 si sono verificati 4487 decessi (1974 nei maschi e 2513 nelle femmine, media per anno 1496), in leggero aumento rispetto al dato
Dettagli(0,1.37] (1.37,2.84] (2.84,4.7] (4.7,5.43] (5.43,9.75]
Donne, Malattie infettivo e parassitarie, eta' : Tutte le età (0,1.37] (1.37,2.84] (2.84,4.7] (4.7,5.43] (5.43,9.75] Donne, Tubercolosi, eta' : Tutte le età ( 0 ) ( 0.15 ) Donne, Tubercolosi polmonare,
DettagliCapitolo 11 Gli anni di vita persi per morte prematura
Capitolo 11 Gli anni di vita persi per morte prematura Introduzione Gli indicatori calcolati sugli anni di vita persi per morte prematura (PYLLs) combinano insieme le informazioni relative alla numerosità
Dettagli2 Stato di salute. A - Mortalità generale e per causa
2 Stato di salute A - Mortalità generale e per causa L analisi dei dati di mortalità costituisce ancora uno strumento importante per la comprensione dello stato di salute di una popolazione, in quanto
DettagliQuanta mortalità è evitabile e con quale tipo di intervento? I risultati dell analisi del registro di mortalità del Trentino
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN TRENTINO numeri, attività, prospettive Quanta mortalità è evitabile e con quale tipo di intervento? I risultati dell analisi del registro di mortalità del Trentino Laura Battisti
DettagliUn sistema per guadagnare salute
Un sistema per guadagnare salute PASSI è il sistema di sorveglianza sugli stili di vita degli adulti tra i 18 e i 69 anni PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) é il sistema
Dettagli(0,1.8] (1.8,2.41] (2.41,5.94] (5.94,10.2] (10.2,10.9]
Uomini, Malattie infettivo e parassitarie, eta' : Tutte le età (0,1.8] (1.8,2.41] (2.41,5.94] (5.94,10.2] (10.2,10.9] Uomini, Tubercolosi, eta' : Tutte le età ( 0 ) ( 1.37 ) Uomini, Tubercolosi polmonare,
DettagliVALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA
VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA MARINELLA Febbraio, 2012 Dipartimento di Epidemiologia del
DettagliI tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali.
I tumori rappresentano un problema prioritario di salute pubblica nei Paesi occidentali. Tuttavia, a livello mondiale, le principali cause di morte sono rappresentate da: -diarrea -malaria -tubercolosi
DettagliTabella 1- Risultati delle analisi di mortalità nel comune di Rocchetta di Sant Antonio per causa (Maschi, 2000-2005) TOTALE OSSERVATI TOTALE ATTESI
Sede legale ARPA PUGLIA Corso Trieste 27, 70126 Bari Agenzia regionale per la prevenzione Tel. 080 5460111 Fax 080 5460150 e la protezione dell ambiente www.arpa.puglia.it C.F. e P.IVA. 05830420724 Direzione
DettagliI dati PASSI 2013 per il Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018
REGIONE ABRUZZO I dati PASSI 2013 per il Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018 A cura di: Claudio Turchi SIESP ASL Lanciano-Vasto-Chieti Cristiana Mancini SIESP ASL Avezzano-Sulmona-L Aquila Progressi
DettagliLa mortalità per causa in Italia. Anno 2012. Uno sguardo d insieme. A cura di Monica Vichi, Giuseppe Loreto e Susanna Conti
La mortalità per causa in Italia. Anno 2012 Uno sguardo d insieme A cura di Monica Vichi, Giuseppe Loreto e Susanna Conti Nel 2012 in Italia si sono verificati in totale 613.520 decessi, dei quali 609.896
DettagliDalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario
Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario L analisi del contesto demografico è l introduzione ideale alla sezione della salute. Il bisogno del cittadino residente sul territorio
DettagliComportamenti e rischi per la salute. Aldo De Togni
Comportamenti e rischi per la salute Aldo De Togni Le malattie croniche costituiscono la principale causa di disabilità e di morte comprendono le cardiopatie, l ictus, il cancro, il diabete e le malattie
Dettagli6. SINTESI ANALISI EPIDEMIOLOGICA DELLA PROVINCIA DI BERGAMO
6. SINTESI ANALISI EPIDEMIOLOGICA DELLA PROVINCIA DI BERGAMO Gli indicatori di tipo sanitario utilizzati sono stati tratti dagli archivi organizzati e istituzionalizzati, quali i Registi di mortalità e
Dettagli"RACCOMANDAZIONI SUL TEMA ALCOL"
Palmanova 20 novembre 2013 "RACCOMANDAZIONI SUL TEMA ALCOL" dott.ssa Cinzia Celebre A.S.S.1 Triestina D.d.D. S.C. D. Sostanze Legali ZORAN, IL MIO NIPOTE SCEMO CHI LASSA EL VIN FURLAN, XÈ PROPRIO UN FIOL
DettagliConsumo di alcol. Gli indicatori Passi
Consumo di alcol Nell ambito della promozione di stili di vita sani, il consumo di alcol ha assunto un importanza sempre maggiore, perché l alcol è associato a numerose malattie: cirrosi del fegato, malattie
DettagliRegione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute
Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute SINTESI RELAZIONE SULLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE PUGLIESE Bari, 20 luglio 2007 La Legge Regionale 25/2006, disegnando in un quadro organico
Dettagli2. ASPETTI DELLA SALUTE
Vengono di seguito descritti, in due capitoli specifici, i principali fattori di rischio per la salute della popolazione ed i principali esiti di salute in termini di morbosità e mortalità delle malattie
DettagliLa mortalità. La mortalità generale e le principali cause di morte
La mortalità La mortalità generale e le principali cause di morte Nel 211 sono decedute 4.543 persone residenti in provincia di Trento (di cui 2.42, pari al 53%), con un tasso di mortalità dell 8,5, uno
DettagliIpertensione arteriosa. Patologie cardiovascolari e neoplastiche Ospedalizzazioni prevenibili. Apparato cardiovascolare
Apparato cardiovascolare Direttore: Fernando Antonio Compostella Convegno La Qualità del Sistema Socio Sanitario Regionale del Veneto: aspetti professionali Patologie cardiovascolari e neoplastiche Ospedalizzazioni
Dettagli2. ASPETTI DELLA SALUTE
Vengono di seguito descritti, in due capitoli specifici, i principali fattori di rischio per la salute della popolazione ed i principali esiti di salute in termini di morbosità e mortalità delle malattie
DettagliIL MONITORAGGIO DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI
IL MONITORAGGIO DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI I Principali problemi di salute e il ricorso alle strutture sanitarie degli immigrati nella provincia di Reggio Emilia Servizio di Epidemiologia, Azienda USL
DettagliCAPITOLO 3 LA MORTALITA PER CAUSE SPECIFICHE DI DECESSO
CAPITOLO LA MORTALITA PER CAUSE SPECIFICHE DI DECESSO CAP. LA MORTALITA PER CAUSE SPECIFICHE DI DECESSO. LE PRINCIPALI CAUSE DI MORTALITA Per mezzo delle analisi finora compiute si sono potute evidenziare
DettagliAnno 2012 LE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE IN ITALIA
3 dicembre 2014 Anno 2012 LE PRINCIPALI CAUSE DI MORTE IN ITALIA Nel 2012 vi sono stati in Italia 613.520 con un standardizzato di mortalità di 92,2 individui per diecimila residenti. La tendenza recente
DettagliMalattie cronico degenerative: un tema centrale nella prevenzione
Malattie cronico degenerative: un tema centrale nella prevenzione Paolo Conci Direzione Area Territorio Comprensorio sanitario di Bolzano Azienda sanitaria dell Alto Adige Epidemiologia delle malattie
DettagliNOTIZIARIO DI STATISTICHE REGIONALI A CURA DEL SERVIZIO STATISTICA ED ANALISI ECONOMICA DELLA REGIONE SICILIANA IN COLLABORAZIONE CON ISTAT
SANITÀ NOTIZIARIO DI STATISTICHE REGIONALI A CURA DEL SERVIZIO STATISTICA ED ANALISI ECONOMICA DELLA REGIONE SICILIANA IN COLLABORAZIONE CON ISTAT ANNO 7 N.4/2015 La rilevazione sui decessi e le cause
Dettagli2. ASPETTI DELLA SALUTE
Vengono di seguito descritti, in due capitoli specifici, i principali fattori di rischio per la salute della popolazione ed i principali esiti di salute in termini di morbosità e mortalità delle malattie
DettagliPopolazione, condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari
Popolazione, condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari Documento a supporto degli indirizzi di Piano Socio-sanitario 2011-2013 della Regione del Veneto Novembre 2010 Indice 1 Il contesto demografico...1
DettagliIndagini epidemiologiche sullo stato di salute della popolazione residente in prossimità dello stabilimento BASF Italia Srl (ex Engelhard)
Indagini epidemiologiche sullo stato di salute della popolazione residente in prossimità dello stabilimento BASF Italia Srl (ex Engelhard) Valutazione di fattibilità di studi caso-controllo e di studi
DettagliCapitolo 4 La mortalità per tumori
Capitolo 4 La mortalità per tumori Introduzione I tumori causano circa un terzo dei decessi tra i residenti nella regione Veneto. ei maschi il numero di decessi per tumore è superiore a quello per disturbi
DettagliAntonio Craxì Gastroenterologia, i.bi.m.i.s., Università di Palermo
Antonio Craxì Gastroenterologia, i.bi.m.i.s., Università di Palermo Esistono alimenti buoni ed alimenti cattivi? Esistono alimenti buoni ed alimenti cattivi? Falso mito! Ogni nutriente, a parte l acqua,
DettagliATTIVITA ARS Profili di salute dei comuni di Arezzo, Civitella in Val di Chiana e Monte S. Savino
Progetto Regione Toscana Studio di popolazione nei Comuni di Civitella della Chiana ed Arezzo in relazione all esposizione a fattori di inquinamento ambientale ATTIVITA ARS Profili di salute dei comuni
DettagliPER VOLERSI BENE CI VUOLE FEGATO.
PER VOLERSI BENE CI VUOLE FEGATO. 1 L alcol è un nemico per la tua salute. (*) fonte: EPICENTRO - Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute L uso di alcol può provocare
DettagliCapitolo 6 La mortalità per malattie del fegato
Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato Introduzione In questo capitolo viene presentata la mortalità per malattie epatiche. Si è scelto di aggregare patologie classificate in diverse parti della
DettagliALCOL E GIOVANI: IL RUOLO DELL INFERMIERE NEL TERRITORIO
ALCOL E GIOVANI: IL RUOLO DELL INFERMIERE NEL TERRITORIO Valentina Di Mario INTRODUZIONE L uso di bevande alcoliche è da lungo tempo considerato un fattore di rischio per la salute pubblica. Il significato
DettagliMedicina sociale. Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata
Medicina sociale Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale Università degli Studi di Macerata Alcolemia Concentrazione di alcool nel sangue Prof.. Istituto di Medicina legale Università degli
DettagliAlcol e performance lavorative
Convegno ALCOL E LAVORO Analisi della situazione attuale e proposte per una normativa migliore Firenze, 14 Giugno 2010 Alcol e performance lavorative Valentino Patussi Centro Alcologico Regionale della
DettagliLe malattie fumo correlate. Dott. Paolo Monte
Le malattie fumo correlate Dott. Paolo Monte Fumo come fattore di rischio di malattia Il fumo costituisce il principale fattore di rischio evitabile per le principali malattie causa di mortalità ed invalidità
DettagliLa salute in Toscana Anno 2012
La salute in Toscana Anno 2012 Elaborazioni a cura di: Osservatorio di epidemiologia Agenzia regionale di sanità della Toscana aprile 2013 Demografia toscana in sintesi I residenti sono 3.667.780 Nel 2012
DettagliI TUMORI PER SINGOLE SEDI
I TUMORI PER SINGOLE SEDI MAMMELLA Età, la probabilità di ammalarsi aumenta esponenzialmente sino agli anni della menopausa (50 55) e poi rallenta, per riprendere a crescere dopo i 60 anni Familiarità
DettagliIl sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può
Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità
DettagliALLEGATO 1 - II parte
CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DELLE MALATTIE - ICD-9-CM MALATTIE E CONDIZIONI CHE DANNO DIRITTO ALL'ESENZIONE DALLA PARTECIPAZIONE AL Codice Definizione di malattia Codice esenzione 394 MALATTIE DELLA
DettagliLe malattie non infettive nel Mondo: epidemiologia e strategie preventive
Le malattie non infettive nel Mondo: epidemiologia e strategie preventive Problemi di metodo da affrontare nello studio epidemiologico delle malattie non infettive S ono spesso disponibili solo studi di
DettagliPer un bicchiere di troppo Le pratiche rischiose di giovani e adulti
16 Aprile 2014 Carnate Auditorium Scuola di v. Magni Per un bicchiere di troppo Le pratiche rischiose di giovani e adulti M. Raffaella Rossin, psicologa-psicoterapeuta - SIA Lombardia L obiettivo di questo
DettagliSistema di Sorveglianza PASSI
ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE Direzione Generale della Sanità Osservatorio Epidemiologico Regionale Sistema di Sorveglianza PASSI Schede Tematiche e 2008-2011 Alcol Consumo
DettagliLe patologie ambientali - Aspetti epidemiologici
Le patologie ambientali - Aspetti epidemiologici Ennio Cadum ISDE Piemonte Epidemiologia Ambientale ARPA Piemonte Quali e Quante malattie possono essere attribuite ai Fattori Ambientali? Quali malattie?
DettagliL uso e l abuso di alcol in Italia
20 aprile 2006 L uso e l abuso di alcol in Italia Anno 2005 Con l indagine Multiscopo Aspetti della vita quotidiana si rilevano ogni anno numerose informazioni sulle famiglie, in particolare vengono studiati
DettagliRegistro Tumori della Regione Puglia Centro di Coordinamento IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II
Registro Tumori della Regione Puglia Centro di Coordinamento IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II Analisi dei dati di mortalità e ospedalizzazione della popolazione della provincia di Foggia nel periodo
DettagliFumo e alcol : aspetti epidemiologici in adolescenza Dott.ssa Felicetta Camilli
Fumo e alcol : aspetti epidemiologici in adolescenza Dott.ssa Felicetta Camilli IL PROFILO DEL FUMATORE REATINO Dati Progetto PASSI - Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Nella
DettagliAprile 2014, Mese della Prevenzione Alcologica: le iniziative dell ASL di Brescia
DIREZIONE GENERALE SERVIZIO ATTIVITA SPERIMENTALI E MALATTIE RARE U.O. Comunicazione viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030/3838315 Fax 030/3838280 E-mail: comunicazione@aslbrescia.it CONFERENZA
DettagliLo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione.
XXXIX Convegno AIE Alimentazione e salute nell era della globalizzazione Lo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione. Il caso dello screening della cervice uterina.
DettagliRapporto Osservasalute 2014 Atlante della salute nelle Regioni italiane La migliore performance Regione per Regione
Rapporto Osservasalute 2014 Atlante della salute nelle Regioni italiane La migliore performance Regione per Regione Piemonte: la Regione in cui le donne muoiono meno per malattie cardiache Ma è tra le
DettagliIncidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015
I numeri del cancro in Italia 2015 Ministero della Salute - Roma 24 Settembre 2015 Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015 Carmine Pinto Presidente Nazionale AIOM I quesiti per
DettagliMortalità per causa nell ULSS 13 della Regione Veneto anni 2000-2001
Mortalità per causa nell ULSS 13 della Regione Veneto anni 2000-2001 U.L.S.S. 13 - Regione Veneto Dipartimento di Prevenzione U.L.S.S. 13 - Regione Veneto Dipartimento di Prevenzione - Direttore Dott.
DettagliAlcol, droghe e comportamenti a rischio
26 marzo 2014 h. 09.10-11.00: LEZIONE DI LEGALITA Alcol, droghe e comportamenti a rischio prof.ssa Alessandra Busulini Mosaico - classi 1 e : prevenzione all uso di alcol Mosaico - classi 2 e : prevenzione
DettagliI consumi di bevande alcoliche FABIO VOLLER
I consumi di bevande alcoliche FABIO VOLLER Consumatori di vino (%) nella vita, nell ultimo anno, nell ultimo mese 90 80 87,8 81,3 81,5 MASCHI FEMMINE 71 70,4 70 60 50 40 57,7 30 20 10 0 VITA ANNO MESE
Dettagli1. Indice di mortalità
MORTALITÀ 1. Indice di mortalità ANNI INDICE DI MORTALITA 1990 10,16 1991 10,15 1992 10,12 1993 10,39 1994 10,16 1995 10,51 1996 10,30 1997 10,44 1998 10,68 1999 10,93 2000 10,46 2001 10,37 Nota: per
DettagliLa risposta al bisogno e alla domanda di salute
La risposta al bisogno e alla domanda di salute Giuliano Angotzi Direttore Dipartimento di Prevenzione Azienda U.S.L. Viareggio Conferenza dei servizi 30/3/2005 traumatismi ed avvelenamenti 6% Principali
DettagliLa mortalità per causa e genere in provincia di Piacenza. Rapporti Interni
Rapporti Interni Amministrazione Provinciale di Piacenza Servizio Pianificazione Territoriale e Ambientale 05_16.doc 1 La mortalità per causa e genere in provincia di Piacenza. R.I. 16/05 Settembre 2005
DettagliNella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.
TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie
DettagliIL MONITORAGGIO DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI
IL MONITORAGGIO DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI I Principali problemi di salute e il ricorso alle strutture sanitarie degli immigrati nella provincia di Reggio Emilia Silvia Candela, S.Epidemiologia Dipartimento
DettagliLavoro Salute Sicurezza Ambiente Brescia28 Aprile 2015 Marina Mastrantonio ENEA UTTAMB-BRA
Analisi dei dati epidemiologici Lavoro Salute Sicurezza Ambiente Brescia28 Aprile 2015 Marina Mastrantonio ENEA UTTAMB-BRA La metodologia epidemiologica che si utilizza per indagare sui rapporti tra fattori
DettagliRoma, dicembre 2010. Introduzione
Roma, dicembre 2010 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA MARINELLA Introduzione L obiettivo di questo
DettagliDiscarica di Ginestreto e possibili effetti sullo stato di salute dei residenti
Discarica di Ginestreto e possibili effetti sullo stato di salute dei residenti Negli ultimi anni i cittadini residenti nel territorio vicino all area della discarica di Ginestreto del comune di Sogliano,
DettagliOGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008
OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo 2004-2008 Introduzione A seguito dei risultati ottenuti con lo studio di mortalità nel quartiere S. Polo del comune
DettagliAlcol e alcolismo in Emilia-Romagna
Cop_Alcol.qxp:Layout 2 17-02-2009 16:30 Pagina 1 IIl libro riporta i dati di una ricerca sulla prevalenza di soggetti con problemi alcol correlati nelle province dell Emilia-Romagna. I dati raccolti evidenziano
Dettaglisintesi dei risultati
sintesi dei risultati In questo primo rapporto collaborativo tra i registri tumori delle province emiliane di Parma, Reggio Emilia e Modena vengono presentati i dati di incidenza, mortalità e sopravvivenza
DettagliRapporto sullo stato delle Dipendenze Patologiche nella provincia di Ferrara
Rapporto sullo stato delle Dipendenze Patologiche nella provincia di Ferrara 13 marzo 2007 Cristina Sorio Responsabile Osservatorio Epidemiologico Dipendenze Patologiche Azienda USL di Ferrara LIVELLO
DettagliCorrelazione tra inquinanti e malattie nell area geotemica toscana. Medicina democratica Sezione di Livorno e val di Cecina (a cura di )
Correlazione tra inquinanti e malattie nell area geotemica toscana Medicina democratica Sezione di Livorno e val di Cecina (a cura di ) link http://www.ars.toscana.it/web/guest/news/-/blogs/lo-studio-completo-dell-ars-sulla-geotermia?
DettagliMortalità da disturbi circolatori dell encefalo. Stima del rischio relativo per comune di residenza. (2003-2007)
5 La "cartella clinica" del Cesenate Conoscere quali sono le principali cause di morte e le malattie a maggior impatto sociale e sanitario in una popolazione può fornire utili indicazioni per l identificazione
DettagliIL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE
IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE Claudio Annovi (1), Roberta Biolcati (1), Renato Di Rico (2), Gianfranco De Girolamo (3), Clara Fogliani (2),
Dettagli12,0 11,5 11,0 10,5 10,0 9,5 9,0 8,5 8,0 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001* provincia di Rovigo Veneto Italia
11. SANITÀ E SOCIALE 11.1. Mortalità e cause di morte L alto indice di vecchiaia che caratterizza la popolazione della provincia di Rovigo si riflette sul tasso di mortalità, i cui valori, nel periodo
DettagliIndagine sull uso di alcol e di tabacco tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Brescia
Conferenza stampa per la presentazione della Indagine sull uso di alcol e di tabacco tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Brescia Partecipano: Dr. Carmelo Scarcella Direttore Generale
DettagliRisultati. Speranza di vita. Mortalità proporzionale
Risultati Dal 1 gennaio 1997 al 31 dicembre 2002 è stato registrato, per l intera regione, un numero totale di decessi pari a 274.869. Di questi, 3.461 sono stati eliminati perché mancanti del codice ISTAT
DettagliLe previsioni demografiche ISTAT
Le previsioni demografiche ISTAT Le previsioni demografiche riportate nel capitolo 1 sono elaborate dall ISTAT sulla base di diversi scenari di dinamica demografica. Sono di seguito esplicitate le ipotesi
DettagliEpidemiologia dell ictus e della frattura di femore (in Toscana)
Epidemiologia dell ictus e della frattura di femore (in Toscana) Dr. Alessandro Barchielli Unità di epidemiologia Asl 10 Firenze alessandro.barchielli@asf.toscana.it Causa principale di non autosufficienza
DettagliRecenti trend temporali e spaziali delle principali cause di morte
Recenti trend temporali e spaziali delle principali cause di morte Montecchio Precalcino, 22 marzo 2013 Ugo Fedeli, Manola Lisiero Guida alla lettura 7 1 Capitolo primo: Il contesto demografico 12 2 Capitolo
DettagliSTILI DI VITA E GENERAZIONI
STILI DI VITA E GENERAZIONI Giuseppe Costa Università di Torino contesto contesto di politiche di politiche contesto contesto stratificazione influenzare stratificazione diminuire esposizione diminuire
DettagliRISCHI LAVORATIVI DA ALCOL LEGISLAZIONE E PROCEDURE. 16 giugno 2015 Ing. Stefano Morachiello R.S.P.P.
RISCHI LAVORATIVI DA ALCOL LEGISLAZIONE E PROCEDURE MORTALITÀ ALCOL CORRELATA IN ITALIA più di 25.000 all anno (17.000 maschi, 8000 femmine) 10% di tutti i decessi Cause: cirrosi epatica incidenti stradali
DettagliLA MORTALITA IN PIEMONTE NEGLI ANNI 2001-2003
DIREZIONE SANITA PUBBLICA LA MORTALITA IN PIEMONTE NEGLI ANNI 2001-2003 Osservatorio Epidemiologico Regionale Autori del volume: M. Dalmasso(1), S. Bellini(1), M. Gulino(2), D. Sarasino(3), P.C. Vercellino(4),
DettagliALCOL: il consumo in Italia
ALCOL: il consumo in Italia 1 Responsabile Ricerca-Studio: Gruppo di Direzione: Ricercatrice: Riccardo C. Gatti Riccardo C. Gatti Corrado Celata Susanna Bonora Osservatorio Regionale per le Dipendenze
DettagliPARTE SECONDA CONDIZIONI DI SALUTE
PARTE SECONDA CONDIZIONI DI SALUTE CAPITOLO IV SPERANZA DI VITA E MORTALITÀ A cura di Camilla Sticchi 1,2, 1 Dipartimento di Scienze della Salute, Università degli Studi di Genova 2 ARS Liguria La Speranza
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA SANITA PUBBLICA E DELL INNOVAZIONE DIREZIONE GENERALE DELLA PREVENZIONE - UFFICIO VII RELAZIONE DEL MINISTRO DELLA SALUTE AL PARLAMENTO SUGLI INTERVENTI REALIZZATI
DettagliL aumento della mortalità per cancro in Romania continua: l età media e avanzata sono le più colpite
XXII Congresso dell ALASS, Losanna 1-3 Settembre 2011 L aumento della mortalità per cancro in Romania continua: l età media e avanzata sono le più colpite Carmen Tereanu, Paolo Baili, Andrea Micheli, Franco
DettagliOSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO TERRITORIALE AREA DIPENDENZA DA ALCOL. - Monitoraggio epidemiologico 2004-2012 -
OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO TERRITORIALE AREA DIPENDENZA DA ALCOL - Monitoraggio epidemiologico 2004-2012 - A cura dell Osservatorio Epidemiologico Territoriale delle Dipendenze, ASL di Brescia OSSERVATORIO
DettagliAISF = Associazione Italiana Studio Fegato FISMAD = Federazione Italiana Società Malattie Apparato Digerente FIRE = Fondazione Italiana per la
AISF = Associazione Italiana Studio Fegato FISMAD = Federazione Italiana Società Malattie Apparato Digerente FIRE = Fondazione Italiana per la Ricerca Epatologica Le cause maggiori di malattia epatica
DettagliLa sanità in Italia: aspetti evolutivi, demografici ed epidemiologici
La sanità in Italia: aspetti evolutivi, demografici ed epidemiologici Walter Ricciardi Direttore Istituto di Igiene UCSC e Osservatorio Nazionale sulla salute nelle Regioni Italiane Il diagramma di Ishikawa
DettagliTAB. 2.2.1 QUOZIENTE DI MORTALITA' (decessi per 1000 abitanti): CONFRONTO CON I PAESI DELLA COMUNITA' EUROPEA (*)
2.2. MORTALITÀ 2.2.1. Mortalità generale Risultano 203 i decessi di persone residenti nella Repubblica di San Marino avvenuti nel 2002 (114 maschi e 89 femmine) con un tasso grezzo di mortalità del 7,1.
DettagliIl consumo di alcol nell Azienda Ulss 19
Il consumo di alcol nell Azienda Ulss 19 I dati del sistema di sorveglianza PASSI anni 2011-2012 Rapporto a cura di: Annamaria Del Sole (Coordinatore Aziendale PASSI Dipartimento di Prevenzione AULSS 19),
DettagliL'eccesso di mortalità nei soggetti ricoverati per psicosi ad un anno dal ricovero: i dati della Città di Torino, 1995-2010.
Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze, Regione Piemonte ASL TO3, S.C. a D.U. Epidemiologia L'eccesso di mortalità nei soggetti ricoverati per psicosi ad un anno dal ricovero: i dati della Città
DettagliANNO 2004 Totale Provincia 3796
ANNO 2004 Totale Provincia 3796 Codice Distretto 7 Totale 640 Comuni Distretto Sciacca - Menfi - Caltabellotta - Santa Margherita Belice - Montevago - Sambuca di Sicilia Comune testo Caltabellotta Totale
DettagliMorbilità della donna in età avanzata: dipende dallo stile di vita? Dott Francesco Oliverio
Morbilità della donna in età avanzata: dipende dallo stile di vita? Dott Francesco Oliverio La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l assenza di malattia
DettagliL alcool è catalogato dall O.M.S. come sostanza tossica che lo include nella tabella delle droghe per la sua azione sull organismo:
14 dicembre 2011 L alcool è catalogato dall O.M.S. come sostanza tossica che lo include nella tabella delle droghe per la sua azione sull organismo: 1. Ha potere psicoattivo 2. Crea dipendenza fisica
DettagliL Alcol tra i giovani
L Alcol tra i giovani Nella nostra cultura si va affermando un certo consenso sociale per il consumo di bevande alcoliche. La iniziazione avviene spesso in famiglia, con un consumo di alcol in genere alimentare
DettagliOGGETTO: Analisi dei dati di mortalità per causa nella popolazione residente nel quartiere S. Polo Brescia nel periodo
OGGETTO: Analisi dei dati di mortalità per causa nella popolazione residente nel quartiere S. Polo Brescia nel periodo 2004-2008 METODI Nella presente relazione viene analizzata la mortalità per grandi
Dettagli