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1 l agenzia 3 in f orma 2004 IRPEF: DICHIARAZIONE DEI REDDITI E VERSAMENTI GUIDA PRATICA AI DUE PRINCIPALI ADEMPIMENTI DEL SISTEMA TRIBUTARIO AGENZIA DELLE ENTRATE Ufficio Relazioni Esterne

2 INDICE I. PREMESSA 2 II. LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI: CHI DEVE FARLA, QUANDO E COME 3 1. Quali redditi si dichiarano 3 2. Chi può evitare di presentare la dichiarazione 5 3. Quando conviene presentarla, pur non essendo obbligati 6 4. Il Modello Unico per le persone fisiche 7 5. Il Modello La scelta per destinare l 8 per mille dell Irpef 10 III. COME SI CALCOLA L IRPEF Le aliquote e gli scaglioni La no tax area Le detrazioni d imposta Le detrazioni per i familiari a carico Come si calcola l imposta La clausola di salvaguardia 19 IV. IL VERSAMENTO DELL IRPEF Come paga l Irpef chi compila il Mod Il pagamento dell imposta calcolata con il Modello Unico Come e quando si effettua il versamento con il Modello F24 24 V. COME RIMEDIARE AGLI ERRORI Errori nella dichiarazione Modello Unico Errori nella dichiarazione Modello Errori nel versamento e nella compilazione del modello di pagamento 29 VI. L ASSISTENZA DELL AGENZIA AI CONTRIBUENTI 30 VII. PER SAPERNE DI PIÙ 32 1

3 I. PREMESSA La dichiarazione dei redditi e il pagamento dell Irpef sono i due principali obblighi imposti dal nostro sistema tributario: è sufficiente pensare al numero delle persone interessate ogni anno alla compilazione dei modelli fiscali (Unico o 730) e al gettito derivante dall imposta per comprendere l importanza che tali adempimenti hanno. Per la dichiarazione annuale dei redditi si utilizza generalmente un apposito modello denominato UNICO. In alcune ipotesi (a seconda dei redditi posseduti da determinate categorie di contribuenti) è possibile utilizzare anche un tipo di modello semplificato: il Modello 730. In entrambi i casi si tratta di una dichiarazione annuale che va presentata l anno successivo a quello cui si riferiscono i redditi posseduti. Per il versamento dell imposta è obbligatorio l utilizzo di un modello di pagamento unificato, denominato F24. Nella presente guida saranno illustrati gli elementi fondamentali che il contribuente deve conoscere per assolvere correttamente i predetti due adempimenti fiscali. Per informazioni più approfondite si rinvia alle istruzioni che annualmente l Agenzia delle Entrate fornisce con l approvazione dei modelli. 2

4 II. LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI: CHI DEVE FARLA, QUANDO E COME Ogni contribuente, tenuto a dichiarare annualmente i redditi posseduti, deve autoliquidare la propria imposta. L Irpef si paga, infatti, con il sistema dell autotassazione (o autoliquidazione), cioè mediante l operazione attraverso cui, sulla base degli elementi dichiarati, si deve calcolare l importo delle imposte da pagare ed eseguire il versamento. 1. QUALI REDDITI SI DICHIARANO Tutti coloro che possiedono redditi inclusi nelle categorie sotto elencate, sono chiamati al pagamento dell Irpef e alla presentazione della dichiarazione dei redditi (salvo i casi di esonero che vedremo più avanti). I redditi il cui possesso fa scattare l obbligo della dichiarazione sono classificati dalla normativa tributaria nelle seguenti categorie: redditi fondiari: sono quelli relativi ai terreni e ai fabbricati che si trovano nel territorio dello Stato e che sono o devono essere iscritti, con attribuzione di rendita, nel catasto dei terreni e nel catasto edilizio urbano; redditi di lavoro dipendente: sono quelli derivanti da lavoro prestato alle dipendenze e sotto la direzione di altri; sono inoltre considerati redditi di lavoro dipendente le pensioni e gli assegni equiparati e altri redditi ad essi assimilati dalla legge (es. borse di studio, i compensi per le collaborazioni coordinate e continuative); redditi di capitale: in questa categoria rientra la maggior parte dei proventi derivanti dalle cosiddette attività finanziarie (interessi su mutui e titoli, dividendi, etc.). Questi proventi sono generalmente il frutto dell impiego di capitale. I redditi da dichiarare sono quelli percepiti nell anno d imposta senza avere riguardo al momento in cui è sorto il diritto a percepirli. Non costituiscono redditi di capitale gli utili, gli interessi, le rendite e gli altri proventi conseguiti nell esercizio di imprese commerciali. Inoltre, non devono essere dichiarati i redditi di capitale esenti, soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d imposta (come ad esempio gli interessi su conti correnti postali e/o bancari) oppure ad imposta sostitutiva; redditi di lavoro autonomo: a tale categoria appartengono tutti quelli derivanti da attività autonome esercitate abitualmente (ad es. redditi derivanti dall esercizio di arti e professioni, indennità per la cessazione del rapporto di agenzia ecc.); redditi di impresa: è il reddito che deriva dall esercizio di imprese commerciali svolte sia in forma individuale che societaria. Quando l esercizio di imprese commerciali è condotto da società di 3

5 persone (Snc, Sas e assimilate) o da società di capitali, il reddito prodotto è sempre di impresa, a prescindere dall attività; se, invece, tale esercizio è condotto in forma individuale, occorre verificare la natura dell attività concretamente svolta al fine di determinare se si tratta di esercizio di impresa o di lavoro autonomo; redditi diversi: si tratta di una categoria in cui confluiscono i redditi derivanti da vari eventi, tassativamente previsti dalla legge, che non sono riconducibili nelle altre categorie. Il reddito complessivo da indicare nel modello di dichiarazione si determina sommando i redditi di ciascuna delle categorie descritte, ad esclusione, in ogni caso, dei redditi esenti dall'imposta e di quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva. REDDITI DA DICHIARARE Sono quelli derivanti da terreni, fabbricati, lavoro dipendente, pensione, lavoro autonomo, attività d impresa, partecipazione in società, dall impiego di capitale e da redditi diversi. REDDITI DA NON DICHIARARE Perché ESENTI Perché già TASSATI alla fonte Si tratta, generalmente, di indennità a carattere risarcitorio o assistenziale (l assegno di maternità, alcune borse di studio, rendite Inail, ecc.) Sono i redditi assoggettati alla ritenuta alla fonte a titolo d imposta (ad es. gli interessi bancari e postali) ALCUNI REDDITI FONDIARI CHE NON PRODUCONO REDDITO E NON VANNO DICHIARATI TERRENI FABBRICATI terreni che sono pertinenze di fabbricati (es.: giardini, cortili, ecc.) terreni utilizzati come beni strumentali nell esercizio di un attività commerciale terreni, parchi e giardini aperti al pubblico o la cui conservazione è riconosciuta di pubblico interesse costruzioni rurali utilizzate come abitazione che appartengono al possessore o all affittuario dei terreni ed effettivamente adibite ad usi agricoli costruzioni strumentali alle attività agricole fabbricati rurali destinati all agriturismo immobili adibiti esclusivamente alla propria attività professionale e d impresa immobili per i quali sono state rilasciate licenze, concessioni o autorizzazioni per il restauro, il risanamento conservativo o la ristrutturazione edilizia (l immobile non va dichiarato solo se, per il periodo cui si riferisce il provvedimento, non viene utilizzato) locali per la portineria, l alloggio del portiere e gli altri servizi di proprietà condominiale se la quota di reddito spettante per ciascuna unità immobiliare è inferiore a euro 25,82 4

6 2. CHI PUÒ EVITARE DI PRESENTARE LA DICHIARAZIONE Non è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi chi ha posseduto: redditi di qualsiasi tipo (terreni, fabbricati, lavoro dipendente, pensione e altri redditi), esclusi quelli per i quali è obbligatoria la tenuta delle scritture contabili, per un importo complessivamente non superiore a euro; solo redditi di lavoro dipendente o di pensione corrisposti da un unico sostituto d imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto; solo redditi di lavoro dipendente corrisposti da più soggetti, se ha chiesto all ultimo datore di lavoro di tener conto dei redditi erogati durante i precedenti rapporti e quest ultimo ha effettuato conseguentemente le operazioni di conguaglio; solo redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa intrattenuti con uno o diversi sostituti d imposta, se interamente conguagliati, ad esclusione delle collaborazioni di carattere amministrativo gestionale di natura non professionale rese in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche; solo redditi di lavoro dipendente e quelli ad essi assimilati corrisposti da più datori di lavoro per un ammontare complessivo non superiore ad euro 7.500,00 se il periodo di lavoro è pari all intero anno e non sono state operate ritenute; solo redditi di lavoro dipendente (anche se corrisposti da più sostituti d imposta ma certificati dall ultimo che ha effettuato il conguaglio) e reddito dei fabbricati, derivante esclusivamente dal possesso dell abitazione principale e di sue eventuali pertinenze (box, cantina, ecc.); solo redditi da pensione per un ammontare complessivo non superiore ad euro 7.500,00 ed eventualmente anche redditi di terreni per un importo non superiore ad euro 185,92 e dell unità immobiliare adibita ad abitazione principale e relative pertinenze; solo redditi dei fabbricati derivanti esclusivamente dal possesso dell abitazione principale e di sue eventuali pertinenze (box, cantina, ecc.); solo redditi esenti (ad es. rendite erogate dall Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte, talune borse di studio, pensioni di guerra, pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva, pensioni, indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal Ministero dell Interno ai ciechi civili, ai sordomuti e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali e compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche per un importo complessivamente non superiore ad euro 7.500,00); solo redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta (ad es. redditi derivanti da attività sportive dilettantistiche fino a ,28 euro; interessi sui conti correnti bancari o postali); solo redditi soggetti ad imposta sostitutiva (ad es. interessi sui BOT o sugli altri titoli del debito pubblico). Si è in ogni caso esonerati dalla presentazione della dichiarazione quando l imposta lorda, diminuita delle detrazioni per lavoro dipendente e per carichi familiari e delle ritenute, non supera 10,33 euro e, al tempo stesso, non si ha l obbligo di tenere le scritture contabili. 5

7 L obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi sussiste anche nell ipotesi in cui le addizionali regionale e comunale all Irpef non sono state trattenute o sono state trattenute in misura inferiore a quella dovuta. 3. QUANDO CONVIENE PRESENTARLA, PUR NON ESSENDO OBBLIGATI Presentare la dichiarazione non è un obbligo quando si è esonerati. In certi casi, però, può essere comunque conveniente farlo: ad esempio, quando si vuole recuperare una parte delle spese sostenute per le quali il fisco consente una detrazione dall imposta da versare o una diminuzione del reddito da tassare; oppure quando si può usufruire di una detrazione per carichi familiari di cui il datore di lavoro non ha tenuto conto. A tal proposito, particolare attenzione va posta agli anni d imposta 2003 e 2004 per i quali, a seguito delle modifiche alla disciplina dell Irpef introdotte con il primo modulo della riforma fiscale, potrebbe essere vantaggioso applicare la cosiddetta clausola di salvaguardia il cui funzionamento sarà illustrato nel capitolo III paragrafo 6. E l unico modo per farlo è quello di presentare la dichiarazione dei redditi. DEDUZIONI DAL REDDITO COMPLESSIVO E DETRAZIONI D IMPOSTA Il sistema tributario italiano prevede, per i contribuenti che hanno sostenuto determinate spese di particolare rilevanza sociale, agevolazioni fiscali da far valere nella dichiarazione dei redditi, sia come deduzioni fiscali dal reddito complessivo che come detrazioni dall imposta. Con il termine deduzioni il fisco fa riferimento a tutti quegli oneri e spese che si sottraggono dal reddito complessivo per determinare il reddito imponibile sul quale poi si calcola l imposta dovuta. Una spesa deducibile determina, pertanto, mediante la riduzione del reddito complessivo, un beneficio pari all aliquota massima raggiunta dal contribuente. Nel linguaggio fiscale con il termine detrazioni, si intendono invece quelle somme (costituite da oneri e spese) che si sottraggono direttamente dall imposta lorda dovuta in modo da pagare una minore imposta (c.d. imposta netta). Per il principio di cassa le deduzioni e le detrazioni spettanti si calcolano tenendo conto degli oneri e delle spese sostenute nell anno cui si riferisce la dichiarazione (c.d. periodo d imposta), indipendentemente dal fatto che le relative prestazioni siano state o meno erogate in quel periodo di riferimento. È dunque consigliabile, qualora il contribuente abbia in scadenza importi consistenti tra la fine e l inizio dell anno, provvedere al saldo entro il 31 dicembre. In questo modo è possibile dichiarare quell onere nella prima dichiarazione utile, senza dover attendere un altro anno per poter fruire della detrazione e/o della deduzione spettante. 6

8 I diversi tipi di oneri e spese possono essere classificati nel seguente modo: spese detraibili (spese sanitarie, interessi passivi per i mutui, spese di istruzione secondaria e universitaria, spese funebri, eccetera) per le quali è riconosciuta la detrazione dall imposta dovuta nella misura del 19% (calcolabile sull importo della spesa sostenuta o su un importo massimo); altre detrazioni d imposta stabilite in misura fissa (esempio, quella per gli inquilini con contratti convenzionali); spese sostenute per la ristrutturazione edilizia (per le quali spetta una detrazione nella misura del 36%); oneri deducibili dal reddito complessivo (contributi previdenziali e assistenziali, compresi quelli versati per le colf, contributi alle ONG, ecc.). 4. IL MODELLO UNICO PER LE PERSONE FISICHE Possiamo suddividere in quattro fasi le operazioni che deve eseguire chi presenta la dichiarazione dei redditi con il Modello Unico: 1. compilazione del modello; 2. calcolo delle imposte; 3. pagamento; 4. presentazione della dichiarazione. Il modello Unico può comprendere, oltre alla dichiarazione dei redditi, la dichiarazione annuale dei contribuenti Iva, la dichiarazione Irap e, facoltativamente, anche il modello 770 ordinario dei sostituti d imposta. Tale particolarità permette a chi esercita un attività economica o professionale di assolvere con un solo adempimento a tutti i propri obblighi annuali di dichiarazione. La dichiarazione deve essere firmata dal contribuente, o dal suo rappresentante legale, altrimenti è nulla, a meno che il contribuente provveda alla sottoscrizione entro trenta giorni dal ricevimento dell apposito invito da parte dell ufficio competente. Le dichiarazioni predisposte dal contribuente sul Modello UNICO possono essere presentate: direttamente, tramite internet; in questo caso è necessario prima richiedere il codice Pin. Per ottenere il codice Pin è necessario collegarsi al sito oppure recarsi presso gli uffici dell Agenzia; ad un Ufficio postale; ad una banca convenzionata; in via telematica tramite un intermediario (professionisti, Caf ed altri soggetti abilitati); agli uffici dell Agenzia che ne curano l invio telematico. Gli uffici postali e le banche convenzionate rilasciano una ricevuta per ogni dichiarazione consegnata allo sportello. Questa ricevuta deve essere conservata dal contribuente quale prova dell avve- 7

9 nuta presentazione. Successivamente, gli uffici postali e le banche trasmettono per via telematica all Agenzia delle Entrate i dati contenuti nelle dichiarazioni. Il servizio di ricezione delle dichiarazioni, effettuato da Banche, Poste e Uffici dell Agenzia, è gratuito. In caso di trasmissione telematica della dichiarazione, la prova della presentazione è data dalla comunicazione dell Agenzia delle Entrate attestante l avvenuto ricevimento della medesima dichiarazione. Se il contribuente è residente all estero, può presentare la dichiarazione anche via Internet se in possesso del codice Pin (per le modalità di attribuzione del codice Pin si può consultare il sito Internet dell Agenzia In alternativa, la dichiarazione può essere spedita mediante raccomandata o altro mezzo equivalente, dal quale risulti con certezza la data di spedizione. QUANDO E COME SI PRESENTA IL MODELLO UNICO ENTRO IL 31 LUGLIO Modello cartaceo ENTRO IL 31 OTTOBRE Trasmissione telematica Tramite Banche Tramite intermediari abilitati (professionisti, Caf) Tramite un ufficio postale Attraverso un ufficio dell Agenzia Direttamente dal contribuente via Internet Relativamente ai dati esposti non va allegata alcuna documentazione che, invece, va conservata ed esibita su richiesta degli Uffici. Quando la presentazione scade in un giorno festivo (o di sabato) è prorogata al primo giorno lavorativo successivo. 5. IL MODELLO 730 Anziché con il modello ordinario Unico, i lavoratori dipendenti e i pensionati possono fare la dichiarazione dei redditi con il modello 730, usufruendo dell assistenza del proprio datore di lavoro o dell ente che eroga la pensione oppure rivolgendosi ad uno dei Centri di assistenza fiscale per lavoratori dipendenti e pensionati (Caf) costituiti dalle associazioni sindacali o dai datori di lavoro. Il modello 730 può essere presentato entro il 30 aprile al datore di lavoro o al proprio ente pensionistico. Chi utilizza l assistenza dei Caf ha tempo fino al 15 giugno per presentare la dichiarazione. Ai Caf deve essere presentata tutta la documentazione necessaria. 8

10 Gli indirizzi dei Caf regionali sono riportati nel sito Internet dell Agenzia delle Entrate ( Il datore di lavoro e l ente pensionistico non hanno l obbligo ma solo la facoltà di prestare assistenza fiscale. Essi sono però tenuti ad effettuare i conguagli relativi alla dichiarazione 730 presentata dal contribuente al Caf. Utilizzare il modello 730 presenta numerosi vantaggi: è più facile da compilare e non richiede l esecuzione di calcoli; il contribuente non deve neanche preoccuparsi di far pervenire la dichiarazione all amministrazione finanziaria. A tutto questo pensano il datore di lavoro o l ente pensionistico oppure il Caf a cui il contribuente si è rivolto; il contribuente ottiene il rimborso dell imposta eventualmente trattenuta in più, direttamente nella busta paga o nella rata di pensione del mese di luglio (per i pensionati che percepiscono la pensione in rate bimestrali il rimborso è effettuato a partire dal mese di agosto o di settembre). il contribuente che deve invece pagare delle somme, avrà delle trattenute direttamente dallo stipendio o dalla pensione; i contribuenti che si rivolgono ai Caf sono esonerati da sanzioni per irregolarità formali: di queste rispondono i Caf in base ad apposita assicurazione; è possibile la presentazione congiunta del mod. 730 per i coniugi anche nei casi in cui il coniuge non sia fiscalmente a carico e a condizione che possieda redditi dichiarabili con il mod. 730 (ad eccezione, quindi, di quelli di lavoro autonomo e d impresa). QUANDO E A CHI SI PRESENTA IL MODELLO 730 ENTRO IL 30 APRILE ENTRO IL 15 GIUGNO Al datore di lavoro All ente pensionistico Ad un centro di assistenza fiscale (Caf) Va presentato già compilato e senza allegare documentazione già compilato (nessun compenso è dovuto al Caf) da compilare (il Caf chiederà un compenso) Va allegata la documentazione relativa ai dati esposti Quando il termine scade in un giorno festivo (o di sabato) è prorogato al primo giorno lavorativo successivo. 9

11 6. LA SCELTA PER DESTINARE L 8 PER MILLE DELL IRPEF Il contribuente può scegliere di destinare una quota pari all 8 per mille dell Irpef alle confessioni religiose, per scopi umanitari e religiosi, o allo Stato, per scopi di carattere sociale o umanitario. E bene precisare che questa scelta non aumenta le imposte da pagare, ma obbliga lo Stato a destinare all istituzione indicata una parte dell Irpef riscossa. La scelta dell 8 per mille si effettua mettendo la propria firma nella dichiarazione dei redditi in un apposito riquadro previsto sia sul modello Unico che nel Modello 730. È ammessa la scelta per una sola istituzione. In particolare: chi presenta il modello Unico effettua la scelta apponendo la firma in corrispondenza degli appositi spazi previsti per ciascuna istituzione nel modello base; chi presenta il Modello 730 compila invece il mod. 730/1, apponendovi la propria firma. Anche i contribuenti che non sono tenuti a presentare la dichiarazione possono esprimere la propria scelta a condizione che la loro imposta lorda del periodo d imposta sia superiore alle detrazioni spettanti. I lavoratori dipendenti e i pensionati lo fanno riempiendo gli appositi spazi in fondo al Cud rilasciato dal sostituto d imposta. La certificazione va inserita in una busta (sulla quale va apposta l indicazione contiene la scelta per la destinazione dell 8 per mille ) e consegnata gratuitamente, entro la scadenza del termine di presentazione della dichiarazione, allo sportello di una banca o di un ufficio postale, che provvederà a trasmetterla all amministrazione finanziaria. Gli altri contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione possono effettuare la scelta compilando l apposita scheda che si trova in fondo al fascicolo delle istruzioni del modello UNICO. Detta scheda va inserita in una busta (sulla quale indicare, cognome e nome, il codice fiscale, l anno di presentazione e la dicitura scelta per la destinazione dell 8 per mille ) da consegnare entro il termine di presentazione della dichiarazione allo sportello di una banca, di un ufficio postale, o ad un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (professionista, CAF). Mentre il servizio di ricezione della scheda da parte delle banche e delle poste è gratuito, gli intermediari (che hanno comunque la facoltà di non accettare la scheda) possono chiedere un corrispettivo per il servizio prestato. Come viene speso l 8 per mille La ripartizione dell 8 per mille tra le varie istituzioni avviene in proporzione alle scelte espresse. Se la scelta non è stata effettuata, l otto per mille dell Irpef viene comunque attribuito alle varie istituzioni, sempre in maniera proporzionale alle scelte espresse. In tal caso, però, le quote che spetterebbero alle Assemblee di Dio in Italia e alla Chiesa Valdese, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi sono affidate alla gestione dello Stato italiano. 10

12 LE ISTITUZIONI DESTINATARIE DELL 8 PER MILLE ISTITUZIONE Stato Chiesa Cattolica Assemblee di Dio in Italia Chiesa Evangelica Luterana in Italia Chiesa Valdese, Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi Chiese Cristiane Avventiste del 7 giorno Unione delle Comunità Ebraiche Italiane FINALITA scopi di interesse sociale e di carattere umanitario scopi di carattere religioso o caritativo interventi sociali e umanitari anche a favore dei paesi del terzo mondo interventi sociali, assistenziali, umanitari o culturali, in Italia e all estero interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali, in Italia e all estero tutela degli interessi religiosi degli ebrei in Italia, promozione della conservazione delle tradizioni e dei beni culturali ebraici, interventi sociali ed umanitari contro il razzismo e l antisemitismo 11

13 III. COME SI CALCOLA L IRPEF 1. LE ALIQUOTE E GLI SCAGLIONI Dal 2003 sono state introdotte modifiche sostanziali alla normativa sull Irpef. Infatti, sono entrate in vigore nuove regole di determinazione del reddito delle persone fisiche che anticipano una prima parte della riforma fiscale oggetto della delega del Parlamento al Governo (L. n. 80 del 2003). In particolare: sono state riordinate aliquote e scaglioni di reddito; è introdotta un area di esenzione (la no tax area ); sono sostituite le detrazioni, relative alle spese per la produzione del reddito, con delle particolari deduzioni; è prevista una clausola di salvaguardia; sono introdotte nuove detrazioni di imposta. La novità più significativa del nuovo sistema di tassazione è rappresentata dal riconoscimento di una deduzione base uguale per tutti i contribuenti (pari a euro) alla quale si aggiunge un importo ulteriore che varia a seconda del tipo di reddito posseduto e del suo ammontare complessivo. A differenza delle detrazioni d imposta le deduzioni introdotte vanno sottratte dal reddito complessivo del contribuente e non dall imposta lorda. LA MAPPA DELLE NUOVE ALIQUOTE E DEGLI SCAGLIONI DI REDDITO Scaglioni di reddito Aliquota fino a euro 23% oltre e fino a euro 29% oltre e fino a euro 31% oltre e fino a euro 39% oltre % Va sottolineato, comunque, che per gli anni 2003 e 2004 la nuova disciplina lascia libero il contribuente di calcolare l imposta, in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, secondo le aliquote e con l applicazione delle detrazioni previste per il 2002, se questo risulti più vantaggioso (cosiddetta clausola di salvaguardia). A tale scopo, alla fine del presente capitolo sono riportate le tabelle relative alle aliquote, le detrazioni e gli scaglioni di reddito in vigore nel Per gli emolumenti arretrati di lavoro dipendente le nuove aliquote e scaglioni di reddito avranno effetto a partire dal 1 gennaio

14 2. LA NO TAX AREA La no tax area si può definire come quella parte di reddito che non viene sottoposta a tassazione. Si tratta, dunque, di una fascia di esenzione assoluta dall Irpef. A tutti i contribuenti, a prescindere dalla tipologia di reddito posseduto, viene riconosciuta una deduzione teorica base dal reddito complessivo di euro. Tale importo aumenta: di euro per i lavoratori dipendenti di euro per i pensionati di euro per i lavoratori autonomi e i titolari di redditi di impresa minore. Questa ulteriore deduzione va rapportata al periodo di lavoro o pensione nell anno, tranne che per i titolari di reddito di lavoro autonomo o di impresa minore per i quali si applica a prescindere dal periodo di attività svolta nell anno. Nella seguente tabella si riassumono, a seconda della tipologia di reddito posseduto, le deduzioni complessive teoricamente applicabili dal 2003 in luogo delle vecchie detrazioni: Deduzione complessiva Beneficiari euro tutti i contribuenti euro ( ) lavoratori dipendenti o assimilati euro ( ) pensionati euro ( ) autonomi e imprenditori COME SI CALCOLA LA DEDUZIONE Per calcolare l importo della deduzione effettivamente spettante occorre partire dal proprio reddito complessivo e seguire il seguente procedimento: a. si sommano al valore di euro la deduzione complessiva prevista (a seconda del tipo di reddito posseduto), la deduzione per l abitazione principale e gli oneri deducibili (contributi previdenziali e assistenziali, assegno al coniuge separato o divorziato, ecc., se non sono stati dedotti nella determinazione del reddito di lavoro dipendente direttamente dal sostituto d imposta); b. dall importo ottenuto si sottrae il reddito complessivo ed eventuali crediti di imposta sui dividendi; c. si divide il tutto per Il risultato di tale calcolo indicherà se la deduzione spetta e la misura in cui può essere riconosciuta. In particolare, si possono verificare i seguenti tre casi: se il risultato è pari a zero o è negativo non spetta alcuna deduzione; se è maggiore o uguale ad 1 la deduzione spetta per intero; se il risultato che si ottiene è compreso tra 0 e 1, la deduzione spetta parzialmente e si calcola moltiplicando il coefficiente ottenuto (tenendo conto dei primi quattro decimali) per la deduzione base (ad esempio, ad un lavoratore dipendente che ottiene un rapporto pari a 0,7356 competerà una deduzione di 5.517,00 euro, pari a x 0,7356). 13

15 La formula per il calcolo delle nuove deduzioni Deduzione complessiva + Oneri deducibili e deduzione per abitazione principale Reddito complessivo Crediti di imposta sui dividendi Se il risultato di tale calcolo è uguale o minore di zero uguale o maggiore di 1 compreso tra 0 e 1 non spetta alcuna deduzione la deduzione spetta per intero la deduzione spetta parzialmente si ottiene moltiplicando il coefficiente ottenuto per la deduzione complessiva teoricamente spettante Per effetto dell introduzione della no tax area un lavoratore dipendente che ha un reddito fino a euro non pagherà Irpef, così come un lavoratore autonomo con reddito fino a euro (per il pensionato è prevista un ulteriore agevolazione, come si dirà più avanti). Questa è l area vera e propria di esenzione. Superati tali limiti la deduzione si riduce progressivamente all aumentare del reddito fino ad azzerarsi del tutto. Esiste, dunque, una fascia intermedia di reddito in cui sarà necessario un semplice calcolo matematico per individuare la deduzione spettante. È importante ricordare che: a. in presenza di più tipologie di reddito gli importi delle deduzioni non sono cumulabili e il contribuente può avvalersi di quello più conveniente; b. la no tax area non va ad incidere sul calcolo dell addizionale regionale e di quella comunale; quindi, la base imponibile ai fini dell Irpef è diversa da quella delle addizionali; quest ultima come già avveniva in passato, coincide con il reddito complessivo al netto dei soli oneri deducibili. Rimane la regola secondo cui le addizionali non sono dovute qualora per lo stesso anno non è dovuta l Irpef, anche se per effetto delle nuove deduzioni; c. non cambiano le regole e gli importi relativamente alle detrazioni per carichi familiari (coniuge e figli), degli oneri deducibili (contributi assistenziali e previdenziali, assegni al coniuge separato, ecc.) e di quelli detraibili (spese sanitarie, interessi su mutui, erogazioni liberali, ecc.). 14

16 Le agevolazioni per i pensionati Il pensionato non paga alcuna imposta e non è tenuto a calcolarla se alla formazione del reddito complessivo concorrono redditi di pensione (corrisposti per l intero anno) fino a euro, redditi di terreni fino a 185,92 euro e il reddito dell abitazione principale e relative pertinenze. Alle medesime condizioni e nel caso in cui il reddito sia superiore a euro ma inferiore a euro le nuove regole stabiliscono che non è dovuta la parte di imposta netta eventualmente eccedente la differenza tra reddito complessivo (diminuito dei citati redditi dei terrreni, dell abitazione principale e relative pertinenze) e euro. In sostanza, il contribuente è tenuto al calcolo dell imposta secondo le regole ordinarie; se l imposta derivante da tale calcolo è superiore alla differenza tra il proprio reddito complessivo (diminuito dei citati redditi dei terrreni, dell abitazione principale e relative pertinenze) e l importo di euro sarà dovuta per la sola parte corrispondente alla predetta differenza. Lo scopo di tale salvaguardia è evidente: evitare che i redditi lordi superiori a euro e fino a euro si riducano, per effetto dell imposizione fiscale, ad un importo inferiore al limite stabilito per l esenzione (7.500 euro), e neutralizzare l incidenza del reddito sia dell abitazione principale che dei terreni di modico valore. Le agevolazioni disposte per i pensionati sono riconosciute dal sostituto di imposta già in sede di effettuazione delle ritenute, sempre che l interessato dichiari con autocertificazione che percepisce esclusivamente reddito da pensione di importo non superiore ad euro 7.800, redditi di terreni per un importo non superiore a 185,92 euro e reddito dell unità immobiliare adibita ad abitazione principale e relative pertinenze. Se, pur ricorrendone i presupposti, il contribuente non produce al proprio sostituto d imposta la predetta autocertificazione, potrà comunque beneficiare delle stesse agevolazioni in sede di dichiarazione dei redditi. 3. LE DETRAZIONI D IMPOSTA Per evitare che dall applicazione delle nuove aliquote e del nuovo meccanismo di calcolo del reddito imponibile risulti una maggior imposta rispetto a quella che sarebbe derivata utilizzando le norme in vigore nell anno 2002, sono state introdotte anche alcune detrazioni d imposta. Si tratta di una detrazione, applicabile in misura fissa, cui si ha diritto solo se il reddito complessivo al netto della deduzione per abitazione principale e relative pertinenze è superiore a determinati livelli e qualora alla sua formazione concorrano uno o più tra questi redditi: - redditi di lavoro dipendente e alcuni redditi assimilati; - redditi di pensione; - redditi di lavoro autonomo o di impresa minore. 15

17 Queste le altre detrazioni introdotte dal 2003: Beneficiari Reddito complessivo al netto della deduzione Detrazione per abitazione principale e relative pertinenze Lavoratori dipendenti e assimilati fino a oltre fino a oltre fino a oltre fino a oltre fino a oltre fino a oltre Pensionati fino a oltre fino a oltre fino a oltre fino a oltre fino a oltre fino a oltre fino a oltre fino a oltre Lavoratori autonomi e imprese minori fino a oltre fino a oltre fino a oltre fino a oltre Anche il riconoscimento di tali detrazioni è finalizzato, come le nuove deduzioni introdotte, al mantenimento della progressività dell imposizione. Infatti, a differenza delle regole in vigore al 31 dicembre 2002, le detrazioni assumono come parametro di riferimento non la specifica categoria reddituale (ad es. il totale del reddito di lavoro dipendente, o di lavoro autonomo) ma l intero reddito complessivo. Inoltre, l importo della detrazione spettante non deve essere rapportato al periodo di lavoro o di pensione nell anno ma compete in misura piena. Le nuove detrazioni sono alternative tra loro: se il contribuente è, ad esempio, titolare di reddito di pensione e reddito di lavoro autonomo, ha diritto ad una sola delle due detrazioni. 4. LE DETRAZIONI PER I FAMILIARI A CARICO Sono previste riduzioni dell imposta sui redditi in favore dei contribuenti che hanno familiari a carico. Sono considerati familiari a carico dal punto di vista fiscale, purché fruiscano di redditi non supe- 16

18 riori a 2.840,51 euro, al lordo della no tax area e degli oneri deducibili: il coniuge non legalmente ed effettivamente separato; i figli, compresi quelli naturali riconosciuti, gli adottivi, gli affidati e affiliati (anche se prestano il servizio di leva); i seguenti altri familiari, solo se convivono con il contribuente o se ricevono da lui un assegno alimentare non risultante da provvedimenti dell autorità giudiziaria: - genitori (anche adottivi); - ascendenti prossimi, anche naturali; - coniuge separato; - generi, nuore e suoceri; - fratelli e sorelle; - discendenti dei figli. L importo delle detrazioni va rapportato ai mesi dell anno per i quali i familiari sono rimasti a carico. Il diritto alla detrazione decorre dal mese in cui si verificano a quelle in cui cessano le condizioni previste, indipendentemente dal numero dei giorni. La detrazione per il coniuge e i familiari a carico non spetta, neppure in parte, se nel corso dell anno il reddito del familiare ha superato il limite di 2.840,51 euro al lordo degli oneri deducibili e della no tax area. Le detrazioni per il coniuge e per i figli a carico spettano anche se questi non convivono con il contribuente o non risiedono in Italia. Ai fini del calcolo del tetto di 2.840,51 euro vanno considerate anche la rendita della abitazione principale, e le retribuzioni corrisposte da enti e organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari e missioni, nonché quelle corrisposte dalla Santa Sede, dagli enti gestiti direttamente da essa e dagli enti centrali della Chiesa Cattolica. Queste retribuzioni sono esenti dall Irpef e non sono quindi comprese nel reddito complessivo di coloro che le percepiscono ma sono rilevanti ai fini dell eventuale attribuzione delle detrazioni per carichi di famiglia. Vanno inoltre considerati a tali fini i redditi di lavoro dipendente prestato all estero in via continuativa, e come oggetto esclusivo del rapporto, dai lavoratori dipendenti che prestano l attività in Paesi limitrofi o di frontiera (c.d. frontalieri) come, ad esempio, Montecarlo e San Marino. DETRAZIONI PER CONIUGE A CARICO Reddito Detrazione fino a ,71 euro 546,18 oltre ,71 e fino a ,41 euro 496,60 oltre ,41 e fino a ,69 euro 459,42 oltre ,69 euro 422,23 17

19 DETRAZIONI PER FIGLI A CARICO E ALTRI FAMILIARI A CARICO Reddito complessivo Detrazione primo figlio Detrazione di ciascun coniuge e altri familiari a carico figli successivi fino a ,69 euro 303,68 336,73 oltre ,69 euro 285,08 285,08 Per ciascun figlio di età inferiore a tre anni la detrazione spettante è incrementata di euro 123,95. AUMENTI DELLA DETRAZIONE PER CASI PARTICOLARI A seconda del reddito complessivo di ciascun genitore e del numero dei figli l importo della detrazione spettante per ciascun figlio sale a 516,46 euro; si ha diritto a tale incremento quando si ha: reddito complessivo non superiore a ,98 euro ed un figlio a carico; reddito complessivo non superiore a ,55 euro e due figli a carico; reddito complessivo non superiore a ,12 euro e tre figli a carico; quattro figli a carico, indipendentemente dal reddito. La detrazione aumentata non è però cumulabile con la detrazione per figli di età inferiore a tre anni. Inoltre, dal 2002 è stata introdotta una particolare detrazione di 774,69 euro spettante per ogni figlio portatore di handicap riconosciuto tale ai sensi della legge n. 104 del 1992; tale detrazione è riconosciuta a prescindere dall ammontare del reddito complessivo, in sostituzione di quella cui si avrebbe diritto in assenza dell handicap. 5. COME SI CALCOLA L IMPOSTA Chi presenta il Modello Unico, oltre ad indicare tutti i redditi conseguiti nell'anno, deve calcolare anche l'imposta dovuta. Nel caso di presentazione del Mod. 730 tale incombenza spetterà al sostituto o al Caf presso cui è stato consegnato il modello. Per stabilire quanto si deve pagare, è necessario eseguire il calcolo dell'imposta corrispondente ai redditi posseduti in un apposito quadro della stessa dichiarazione (RN) in cui si riassumono tutti i dati indicati nei vari quadri del modello. Si procede nel seguente modo: 1. si determina, anzitutto, il reddito imponibile sul quale applicare le aliquote Irpef; questo si ottiene sottraendo dal reddito complessivo: - gli oneri e le spese che la normativa ammette in deduzione; - la rendita dell'abitazione principale e della relativa pertinenza; - eventuali crediti d'imposta sui dividendi (dal 2004 non sono più previsti); - la deduzione, introdotta dal 2003, per assicurare la progressività dell'imposizione ( no tax area ); 2. individuato il reddito imponibile, si può calcolare l'imposta lorda applicando le aliquote in vigore nell'anno considerato; 3. l'imposta netta si ottiene diminuendo l'imposta lorda delle varie detrazioni riconosciute dalla 18

20 legge (per carichi familiari, per la produzione del reddito, per particolari spese sostenute) e di alcuni crediti d'imposta (per il riacquisto della prima casa, per nuove assunzioni); 4. infine, bisognerà sottrarre dall'imposta netta le ritenute subite, eventuali eccedenze derivanti dalla precedente dichiarazione e non chieste a rimborso, gli acconti versati. Se emergerà un'imposta a debito, significa che va effettuato il pagamento (nei termini e nei modi di cui diremo più avanti); se, invece, il risultato è un'imposta a credito, vuol dire che sarà il Fisco a rimborsare quanto si è pagato in più nel corso dell'anno. 6. LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA Al fine di evitare che il nuovo regime di tassazione delle persone fisiche determini un carico fiscale più gravoso rispetto a quello che si otterrebbe applicando le regole valide nell anno 2002, nella riforma fiscale è stata anche prevista una clausola di garanzia che tutela il contribuente dalla penalizzazione che potrebbe eventualmente derivargli dall applicazione delle nuove norme. In virtù della cosiddetta clausola di salvaguardia il contribuente, in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi del 2003 (compilando un apposito prospetto del Modello UNICO 2004) può determinare l imposta dovuta, laddove risulti a lui più conveniente, utilizzando aliquote e detrazioni in vigore per l anno In caso di presentazione del 730 il calcolo viene effettuato dal Caf o dal sostituto d imposta che presta l assistenza. La clausola di salvaguardia non si applica relativamente ai redditi assoggettati a tassazione separata, a quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d imposta, nonché alle somme soggette a imposta sostitutiva, considerato che per queste tipologie di redditi la modalità di tassazione è diversa da quella ordinaria, e non è influenzata dal nuovo sistema di deduzioni e detrazioni d imposta. Nessun adempimento è richiesto al sostituto d imposta che, pertanto, sia in sede di effettuazione delle ritenute d acconto relative ai singoli periodi di paga, sia in sede di conguaglio, non dovrà tener conto di tale clausola. Per i contribuenti per i quali, in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, dovesse risultare più vantaggioso determinare l Irpef dovuta applicando le aliquote e le detrazioni in vigore per l anno 2002, si riportano, di seguito, le tabelle relative. LE ALIQUOTE DEL 2002 Reddito per scaglioni Aliquota fino a ,14 18% oltre ,14 e fino a ,71 24% oltre ,71 e fino a ,41 32% oltre ,41 e fino a ,68 39% oltre ,68 45% 19

21 LE DETRAZIONI PER IL 2002 PER I REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE Redditi Detrazioni fino a ,53 oltre e fino a ,56 oltre e fino a ,91 oltre e fino a ,27 oltre e fino a ,80 oltre e fino a ,33 oltre e fino a ,86 oltre e fino a ,89 oltre e fino a ,74 oltre e fino a ,58 oltre e fino a ,43 oltre e fino a ,28 oltre e fino a ,63 oltre e fino a ,99 oltre e fino a ,34 oltre e fino a ,70 oltre e fino a ,05 oltre e fino a ,41 oltre e fino a ,76 oltre e fino a ,11 oltre e fino a ,47 oltre ,65 Si ricorda che in caso di utilizzo di questa detrazione di lavoro dipendente, la stessa deve essere rapportata al periodo di lavoro o di pensione nell anno (espresso in giorni). DETRAZIONE AGGIUNTIVA PER I PENSIONATI Nell anno 2002 chi possedeva un reddito complessivo composto soltanto da trattamenti pensionistici di importo cumulativo non superiore a 9.812,68 euro (ed, eventualmente, redditi di terreni per un importo non superiore a 185,92 euro e il reddito di immobile adibito ad abitazione principale e relative pertinenze), aveva diritto ad una ulteriore detrazione rapportata al periodo di pensione nell anno, così modulata: per i pensionati di età inferiore a 75 anni - 98,13 euro se l ammontare complessivo dei redditi di pensione non supera 4.854,69 euro; - 61,97 euro se l ammontare complessivo dei redditi di pensione supera 4.854,69 euro ma non 9.296,22 euro. per i pensionati di età non inferiore a 75 anni - 222,08 euro se l insieme dei redditi di pensione non supera 4.854,69 euro; - 185,92 euro se l ammontare complessivo dei redditi di pensione supera 4.854,69 euro ma non 9.296,22 euro; - 92,96 euro se l ammontare complessivo dei redditi di pensione supera 9.296,22 euro ma non 9.554,45 euro; - 46,48 euro se l ammontare complessivo dei redditi di pensione supera 9.554,45 euro ma non 9.812,68 euro. Quest ultima detrazione spetta a decorrere dall anno d imposta nel quale è compiuto il settantacinquesimo anno di età. 20

22 DETRAZIONI PER LAVORO AUTONOMO E/O IMPRESA DEL 2002 Redditi Detrazione fino a ,27 oltre e fino a ,46 oltre e fino a ,81 oltre e fino a ,17 oltre e fino a ,52 oltre e fino a ,87 oltre e fino a ,90 oltre e fino a ,75 oltre e fino a ,60 oltre e fino a ,44 oltre e fino a ,29 oltre e fino a ,65 ULTERIORI DETRAZIONI PER PARTICOLARI TIPOLOGIE DI REDDITO Una ulteriore detrazione d imposta era prevista per i contribuenti che avevano un reddito derivante da contratto di lavoro dipendente a tempo determinato di durata inferiore all anno. Tale detrazione competeva se il reddito complessivo non era superiore a 6.197,48 euro ed era costituito esclusivamente dal reddito citato ed eventualmente dal reddito dell abitazione principale e delle relative pertinenze e dagli assegni periodici percepiti in conseguenza di separazione o di scioglimento del matrimonio. Gli importi della detrazione erano i seguenti: Reddito complessivo Detrazione fino a oltre e fino a oltre e fino a oltre e fino a Inoltre, ai contribuenti con reddito complessivo non superiore a 4.957,99 euro, costituito esclusivamente da redditi di lavoro dipendente o assimilati derivanti da contratti a tempo indeterminato di durata inferiore all anno ed eventualmente dal reddito dell abitazione principale e relative pertinenze, spettava una detrazione pari a: Reddito complessivo Detrazione fino a oltre e fino a oltre e fino a

23 Facciamo qualche esempio: Esempio n. 1 Disciplina Irpef vigente nel 2002 Disciplina Irpef vigente nel 2003 Reddito lavoro dipendente , ,00 Oneri deducibili 1.500, ,00 Deduzioni (no tax area)* 4.326,75 Imponibile Irpef , ,25 Irpef lorda 4.060, ,85 Detrazioni 490,63 non spettanti Irpef netta 3.570, ,85 * durata del rapporto di lavoro pari a 365 giorni Nell esempio 1, il contribuente, dopo aver effettuato i calcoli delle imposte con i due sistemi di tassazione, sceglierà quello più conveniente e non applicherà la clausola di salvaguardia, in quanto l Irpef dovuta sulla base delle nuove disposizioni è inferiore a quella calcolata con la vecchia tassazione. Pertanto, nell anno 2003 l imposizione fiscale a suo carico, a parità di reddito prodotto, sarà inferiore di 310,28 euro. Esempio n. 2 Disciplina Irpef vigente nel 2002 Disciplina Irpef vigente nel 2003 Reddito lavoro dipendente* 7.500, ,00 Altri redditi , ,00 Deduzioni (no tax area) 4.614,75 Imponibile Irpef , ,25 Irpef lorda 3.740, ,61 Detrazioni lavoro dipendente 981,27 non spettanti Irpef netta 2.759, ,61 * durata del rapporto di lavoro pari a 365 giorni Esempio n. 3 Disciplina Irpef vigente nel 2002 Disciplina Irpef vigente nel 2003 Reddito di fabbricati , ,00 Oneri deducibili 1.000, ,00 Deduzioni (no tax area) 2.019,00 Imponibile Irpef , ,00 Irpef 2.140, ,63 Negli esempi 2 e 3, invece, il contribuente, dopo aver effettuato i calcoli delle imposte con i due sistemi di tassazione, ricorrerà alla clausola di salvaguardia poiché l imposta calcolata con la normativa vigente al 31 dicembre 2002 è inferiore a quella determinata con il nuovo regime. 22

24 IV. IL VERSAMENTO DELL IRPEF 1. COME PAGA L IRPEF CHI COMPILA IL MOD. 730 Se il contribuente utilizza il Mod. 730, non deve preoccuparsi di andare in banca o alla posta per effettuare il versamento. Tranne in casi particolari, infatti, pensa a tutto il sostituto d imposta che preleva dalla retribuzione o dalla pensione le somme dovute. Il contribuente può anche chiedere (barrando una apposita casella della dichiarazione) di rateizzare le somme dovute in più mesi, pagando l interesse dello 0,5% mensile. E precisamente: a partire dal mese di luglio trattiene (dagli emolumenti da corrispondere per tale mese) l Irpef dovuta a titolo di saldo e primo acconto (e le altre imposte, tra cui, le addizionali regionale e comunale); per i pensionati la trattenuta viene effettuata a partire dal mese di agosto o di settembre. Se la retribuzione da erogare nel mese è insufficiente, la parte residua, maggiorata dell interesse nella misura dello 0,40% mensile, è trattenuta nei mesi successivi fino alla fine del periodo d imposta; a novembre sono invece trattenute le somme dovute a titolo di seconda o unica rata di acconto Irpef. Se il contribuente vuole che detta trattenuta non sia effettuata, o sia di importo inferiore rispetto a quanto indicato nel prospetto di liquidazione (perché, ad esempio, ha molte spese da detrarre e calcola che le imposte da lui dovute dovrebbero ridursi), lo comunica per iscritto al sostituto d imposta entro il 30 settembre, indicando, sotto la propria responsabilità, l importo che eventualmente ritiene dovuto; infine, se entro la fine dell anno non è stato possibile trattenere l intero importo delle somme dovute, per insufficienza delle retribuzioni, il sostituto lo comunica al contribuente che, nel successivo mese di gennaio verserà gli importi ancora dovuti. 2. IL PAGAMENTO DELL IMPOSTA CALCOLATA CON IL MODELLO UNICO Le somme da pagare in base alla dichiarazione Modello Unico, tolti gli acconti già versati e gli eventuali crediti, devono essere versate a saldo entro il 20 giugno di ogni anno (ovvero entro il 20 luglio con la maggiorazione dello 0,40 per cento). Il versamento a saldo non va effettuato quando gli importi a debito delle singole imposte non superano ciascuno 10,33 euro. Nel caso in cui dalla dichiarazione (rigo differenza ) risulti un debito Irpef superiore a 51,65 euro, il contribuente è tenuto a versare anche un acconto pari al 98% del suo ammontare secondo le seguenti modalità: se l'acconto dovuto è inferiore a 257,52 euro, in unica soluzione entro il 30 novembre; 23

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