SICUREZZA FISICA E ICT SECURITY: UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS SECURITY

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1 SICUREZZA FISICA E ICT SECURITY: UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS SECURITY DOTT. ALESSANDRO LEGA, CPP Managing Director di Traicon S.r.l. (Gruppo DAB) Nel percorrere il vasto territorio professionale che caratterizza il pianeta della Sicurezza Aziendale è possibile imbattersi in definizioni e delimitazioni ormai sedimentate a cui non sempre corrispondono differenze così sostanziali come invece un certo tipo di cultura aziendale sembra voler sostenere. Appare quasi, anche sulla base di alcune scelte organizzative, che non si voglia prendere atto che fra le numerose discipline che alimentano il bagaglio professionale delle varie specializzazioni della Security ci sono molte cose in comune, pur mantenendo spesso specifiche peculiarità che contraddistinguono i vari domini. Questa situazione è particolarmente esasperata quando si mette a confronto il mondo della Sicurezza Fisica con quello della Sicurezza Informatica, meglio conosciuta come ICT Security. In questo caso, nello specifico della lingua Italiana e di quella Inglese, non solo si evidenzia la diversa sequenza che vede il nome seguito dall aggettivo in un caso, e l opposto nell altro. Anche volendo evitare un qualsiasi confronto linguistico, si rischia comunque di far apparire (ma forse sarebbe più corretto dire, far percepire) che fra i due mondi ci sono poche cose in comune. Personalmente sono di parere opposto: al punto di vedere con favore un percorso comune fin dalle fasi della formazione professionale e delle scelte organizzative. Un affermazione così specifica potrebbe apparire pretestuosa e prestare il fianco a possibili accuse di strumentalizzazione. Mi urge quindi fare chiarezza e proporre quelle argomentazioni, di cui sono da tempo convinto assertore e che in altre realtà geografiche, diverse dall Italia, sono da tempo indiscutibilmente accettate. Per prima cosa vorrei proporre alcuni dei fondamentali che si trovano alla base della Sicurezza Aziendale, comuni a tutte le possibili estensioni e a tutti i possibili domini sui quali possiamo proiettare la Sicurezza Industriale: mi riferisco al Security Management, al Risk Analysis, all Emergency Planning, al Crisis Management, al Disaster Recovery, solo per citarne alcuni. Come potremmo mantenere divisi i vari percorsi professionali della Security senza prendere atto che le principali discipline che sostengono il sapere della Sicurezza hanno radici comuni? Cerchiamo quindi di costruire un percorso sostenibile, capace di riconoscere le specializzazioni che indubbiamente vanno considerate evitando comunque di costruire barriere ed incompatibilità. Cose che non servono assolutamente a nessuno, né alle aziende né ai professionisti che intendono occuparsene. Cominciamo dalla vera pietra miliare della Security: l Analisi del Rischio. A. Lega - SICUREZZA FISICA E ICT SECURITY: UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS SECURITY 15.

2 Ogni esperto di architettura dei processi aziendali sa che il processo di sicurezza inizia dal momento in cui viene fatta una ricognizione delle vulnerabilità che insidiano lo specifico processo e se ne identificano la probabilità e la criticità. Questa particolare attività si esplica attraverso una Security Survey (concettualmente: una verifica dello stato dell arte) ed un calcolo abbastanza empirico delle Probabilità e della Criticità delle conseguenze della Vulnerabilità identificata. Così enunciata, e se riferita a situazioni di rischio, questa disciplina non cambia la propria fisionomia se la si coniuga in termini di sicurezza per una struttura fisica oppure per una struttura di rete informatica. Cambiano certamente gli strumenti e le tecnologie coinvolte, le competenze tecniche, le implicazioni operative. Non cambia invece l approccio manageriale al problema: più alto è il numero di vulnerabilità individuate, maggiore è il rischio che possa verificarsi una situazione non favorevole. Se siamo in grado di prevedere con quale indice di probabilità questo possa effettivamente accadere ed anche quale livello di danno potremmo subire, siamo in grado di individuare quale priorità assegnare ad uno specifico rischio. Bene, quello descritto fino ad adesso è conosciuto come processo di valutazione del rischio che riguarda un ipotetica organizzazione e che richiede certamente competenze multi-disciplinari. Potremmo citare competenze finanziarie, organizzative, gestionali, informatiche, produttive, commerciali etc. La finalità dell analisi potrebbe poi essere a favore di un struttura aziendale piuttosto che di un altra. Lo scopo per cui la citiamo, l analisi del rischio appunto, va quindi nella direzione di considerarla come una modalità operativa per individuare la corretta priorità degli interventi preventivi e la giusta destinazione del budget. E ampiamente condivisibile, ritengo, che tutto questo possa applicarsi sia per la Sicurezza Fisica che per la Sicurezza Informatica. Considerazioni simili si possono fare per gli aspetti di Emergency Planning, Crisis Management, Disaster Recovery, Asset Protection, eccetera. Forse, allora, si può affermare che lo stesso aspetto del Security Management appartiene più ad un momento di avvicinamento che di divisione. Cos è infatti il Security Management in termini aziendali se non quell insieme di discipline atte a prevenire rischi, contrastare iniziative aggressive e ripristinare i danni da azioni illecite, iniziative dolose ed eventualmente anche da processi errati. Ci sono inoltre altri aspetti, più operativi, che accomunano i due percorsi professionali e le due discipline, la Sicurezza Fisica e quella Informatica, appunto. Sarebbe ovviamente insostenibile voler affermare che le competenze richieste, gli strumenti necessari, le modalità applicabili sono perfettamente coincidenti. Prendiamo quindi in esame alcuni degli aspetti patologici di cui i due percorsi professionali si devono occupare. Troveremo certamente alcune differenze che giustificano ampiamente l esistenza di due specializzazioni, ma non proprio due strutture e due carriere professionali totalmente separate. E sicuramente diversa, per esempio, la motivazione dei soggetti aggressivi nei confronti delle persone e dei beni aziendali rispetto alla motivazione di chi vuole aggredire le informazioni a- A. Lega - SICUREZZA FISICA E ICT SECURITY: UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS SECURITY 16.

3 ziendali. Si potrebbe commentare che il profilo del soggetto aggressivo, e quindi gli strumenti di prevenzione e contrasto, sono decisamente diversi. Il concetto di criminalità si applica in pieno quando riferita ad una aggressione fisica. Il crimine informatico è decisamente meno cruento di quello fisico, salvo rare eccezioni. Sono diverse le competenze necessarie da parte di chi voglia aggredire fisicamente delle proprietà o delle persone, rispetto a chi si ponga l obiettivo di attaccare un sistema informatico. Questo aspetto implica che anche le iniziative necessarie per la protezione siano adeguate alle competenze di coloro che aggrediscono. La percezione delle vittime e dell opinione pubblica nei confronti di un reato fisico è più sensibile di quanto non sia quella che si registra nei confronti dei reati informatici Le potenziali vittime hanno diverse attitudini nei confronti della tipologia di rischio: mediamente molto attenti quando si parla di integrità fisica e protezione dei beni personali. Meno preparati e consapevoli quando si tratta di proteggersi da aggressioni informatiche. Infine, diversi anche gli aspetti giuridici e quelli legislativi a secondo si tratti di aspetti fisici oppure informatici. Anche se potremmo commentare che il legislatore, per indirizzare aspetti di violazione della privacy dei dati ha comunque ritenuto opportuno fare riferimento ad un impianto legislativo ben consolidato e ben conosciuto com è quello relativo al reato di violazione di domicilio. Non ritengo sia necessario sostenere altri argomenti per avvalorare l opinione che fra il mondo della Sicurezza Fisica e quella Informatica esistono più elementi che li accomunano di quanti siano quelli che li dividono. Perché, allora, farsi la guerra al punto di arrivare a sottrarsi pezzi di budget, fino a giungere all assurda situazione che vede spesso una funzione che riesce a sopravvivere distruggendo l altra? Non è forse vero che unendo le forze si possono raggiungere migliori risultati? Vogliamo iniziare dagli aspetti organizzativi per poi affrontare quelli della formazione? A. Lega - SICUREZZA FISICA E ICT SECURITY: UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS SECURITY 17.

4 ASPETTI ORGANIZZATIVI IN COMUNE FRA SICUREZZA FISICA ED ICT SECURITY TRASFERIMENTO AI CLIENTI DEL VALORE AGGIUNTO DERIVANTE DA UN ORGANIZZAZIONE DI SECURITY OTTIMIZZATA ED EFFICACE V $ V $ V $ V ACCRESCIUTA VALIDITÀ DELLE SOLUZIONI DI SICUREZZA INTEGRATA A FAVORE DELLE STRUTTURE INTERNE E DEGLI UTENTI COLLEGATI IN RETE A FAVORE DEGLI UTENTI INTERNI PRODOTTI E OTTIMIZZAZIONE PROCEDURE E COMPORTAMENTI FORMAZIONE COMPETENZE DELLE PROCESSI OMOGENEI E GESTIONE SECURITY TECNOLOGIE COMUNI DEGLI UTENTI DEL PERSONALE STRUTTURA DEDICATA ALLA IT SECURITY CON COMPETENZE INTERNE OD ESTERNE STRUTTURA DI SICUREZZA FISICA DEDICATA ALLA PROTEZIONE DELLE PERSONE E DEI BENI (COMPRESI QUELLI IMMATERIALI) AZIENDALI PROCEDURE DI CORPORATE SECURITY GOVERNANCE COMUNI ORGANIZZAZIONE CENTRALIZZATA CON COMPITI DI EMANARE REGOLE DI SECURITY GOVERNANCE E GESTIONE DELLE RISORSE DEDICATE Cosa si vuole suggerire con lo schema organizzativo proposto? Nient altro che una operazione di ingegneria organizzativa, concentrando nello stesso dominio le risorse e le competenze necessarie per assicurare soluzioni integrate di Sicurezza Aziendale. Non dovrebbe sorprendere scoprire il fatto che ci sono attività e relative competenze che altrimenti rischiano di essere duplicate, da una parte, e che si rischia di non intercettare quei rischi che per loro natura sono border line e che potrebbero rimanere eternamente ignorati, dall altra. Inoltre, si possono creare valide condizioni per trasferire parte dei benefici a vantaggio dei clienti esterni, recuperando un ruolo che spesso le organizzazioni di Sicurezza Aziendale fan fatica vedersi riconosciuto. A. Lega - SICUREZZA FISICA E ICT SECURITY: UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS SECURITY 18.

5 E forse sufficientemente chiaro che far funzionare un organizzazione di questo tipo richiede uno modello manageriale leggermente diverso rispetto a quello tradizionalmente conosciuto con il nome di Security Manager. Far funzionare una squadra allargata richiede capacità di leadership e di gestione illuminata di competenze diverse, alloggiate sotto lo stesso tetto. Il compito del manager della Sicurezza Aziendale diventa quello di leader capace di mantenere allenato l intero team nel fare prevenzione, contrasto e ripristino con eccellenza qualitativa e con modalità innovative. Quest ultimo aspetto ne richiama immediatamente un altro, che è quello della formazione. Formazione che può essere disponibile all interno della organizzazione aziendale, oppure all esterno e che può avvantaggiarsi di momenti e di percorsi comuni alle varie discipline che affollano il pianeta della Sicurezza. In pieno rispetto delle necessità di formazione specialistica che i singoli componenti del team continueranno a richiedere, si possono definire percorsi formativi comuni capaci di consolidare la squadra, che comunque deve essere motivata a raggiungere obiettivi comuni: ottenere risultati di eccellenza, contenendo i costi operativi, riducendo al minimo inutili duplicazioni e sovrapposizioni. Il ruolo principale, al fine di raggiungere questo obiettivo, è affidato al team leader che, con il consenso aziendale, dovrebbe costantemente attivarsi come coacher della squadra. Un ruolo non semplice e che richiede diverse doti umane. Un ruolo ben descritto da Charles A. Sennewald nel suo libro Effective Security Mangement che descrive il ruolo del Security Manager in questo modo: Il Security Manager dovrebbe essere in grado di operare come: Un leader, che non agisce direttamente, ma che opera facendo ricorso alla leadership Un executive aziendale orientato al business e che non dovrebbe esser visto in modo limitato solo orientato alla Security Altamente visibile, dovrebbe esser visto costantemente dedicato e disponibile Un executive con profilo ampio in grado di contribuire anche al successo delle altre linee di business aziendale Un innovatore, sempre alla ricerca del modo migliore di operare Un consigliere ed anche un consulente per aiutare a risolvere problemi Un allenatore, in materia di sicurezza Uno che definisce cosa raggiungere, che imposta gli obiettivi ed i target di security Uno che non lascia ad altri il compito di risolvere aspetti di sua competenza Così descritti sembrano compiti, ruoli, attitudini condivisibili nel ruolo di management per la Sicurezza Fisica e per la ICT Security. A. Lega - SICUREZZA FISICA E ICT SECURITY: UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS SECURITY 19.

6 Perché allora non far convivere le due responsabilità sotto uno stesso tetto? Rispettiamo pure le specializzazioni e favoriamo la formazione specialistica, senza necessariamente creare barriere ed evitiamo le inutili duplicazioni. Non solo è possibile farlo ma esistono già diversi casi di eccellenza realizzati nel mondo della Sicurezza Aziendale. Sono in questa direzione anche quelle iniziative nate da più parti che si prefiggono la finalità di certificare la figura del Security Manager. Anche se qualche volta ancora accompagnato da titoli che posizionano la figura professionale nel mondo dell Information and Communication Technology piuttosto che in quello della Physical Security, sono sempre più numerosi i casi in cui le due discipline tendono coincidere. A. Lega - SICUREZZA FISICA E ICT SECURITY: UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS SECURITY 20.

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