PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA
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- Gastone Greco
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2 COMUNE DI ROVIGO PROVINCIA DI ROVIGO PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA in attuazione dell art. 2 e 3 c. 1 e 2 della L. R. 13/2011 Piano Casa, in variante a Piano Attuativo Particolareggiato "Corte La Tassina", approvato con delibera C.C. n. 78 del e successiva variante approvata in C.C. n. 7 del NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Art.1 MODALITA DI ATTUAZIONE Le presenti norme tecniche di attuazione disciplinano gli interventi previsti dal Piano di Recupero di iniziativa privata in attuazione dell art. 2 e 3 c. 1 e 2 della L. R. 13/2011 Piano Casa, in variante a Piano Attuativo Particolareggiato "Corte La Tassina", approvato con delibera C.C. n. 78 del e successiva variante approvata in C.C. n. 7 del , per l ampliamento dell autorimessa residenziale e per la demolizione e ricostruzione con ampliamento di fabbricato ad uso poliambulatorio + laboratorio artigianale per un massimo del 45% (con Applicazione del Protocollo Itaca ). Per gli edifici oggetto d intervento del Piano di Recupero sono ammessi, in alternativa al Permesso di Costruire, gli interventi tramite Denuncia Inizio Attività Edilizia (DIA). Art.2 - ELABORATI Il presente Piano di Recupero è costituito dai seguenti elaborati: Relazione tecnica illustrativa Documentazione fotografica Norme tecniche di attuazione Prontuario di mitigazione ambientale Relazione Protocollo Itaca Schema di convenzione Relazione Geologica Relazione Idro-geologica TAV. 01 Cartografia, mappe storiche, Inquadramento territoriale TAV. 02 Rilievo Topografico, Planimetria di inquadramento, Dimostrazione volumi stato di fatto TAV. 03 Stato di fatto: Planimetria generale (piante prospetti, sezioni) 1
3 TAV Stato di progetto: planimetria generale, calcolo standard parcheggi, sezioni, simulazione fotografica TAV Stato di progetto: Primo Stralcio Poliambulatorio (piante, prospetti, sezioni) TAV Stato di progetto: Secondo Stralcio Garage (piante, prospetti, sezioni) TAV. 05 Reti tecnologiche e viabilità TAV. 06 Essenze arboree TAV. 07 Ipotesi di progetto: Particolari costruttivi e particolare facciata Art.3 DATI STEREOMETRICI Gli interventi sui fabbricati oggetto di Piano di Recupero verranno realizzati in due stralci successivi: - 1 STRALCIO: demolizione e ricostruzione con ampliamento nella misura prevista del 35% + 10 % al fine della realizzazione di un Poliambulatorio con laboratorio artigianale odontotecnico annesso. Tale tipologia di intervento è attuabile in virtù delle previsioni dell art. 3 della Legge Regionale 13/2011, del quale vengono applicati entrambi i commi, il primo che prevede la possibilità di demolizione e ricostruzione con ampliamento per un massimo del 40% del volume esistente, ed il secondo che consente un ulteriore incremento del 10% per l applicazione di Piano di Recupero. - 2 STRALCIO: ampliamento del blocco destinato ad autorimessa, a servizio dell abitazione dello stesso proprietario e all interno del precedente P.Part. attuabile in virtù delle previsioni dell art. 2 della Legge Regionale 13/2011, che prevede la possibilità di ampliamento per un massimo del 20% del volume esistente. Si precisa che, eseguito il rilievo metrico dei fabbricati, sono state rilevate alcune incongruenze fra i volumi esistenti destinati ad autorimessa e quelli riportati nel precedente Piano Particolareggiato. In particolare i due fabbricati risultano leggermente più piccoli in pianta, mentre alcune altezze sono maggiori nello stato di fatto. Ne consegue che i volumi esistenti sono leggermente inferiori a quelli riportati nel P.P. Corte La Tassina. Si è ritenuto quindi opportuno ricalcolare anche il volume di ampliamento previsto dal Piano Particolareggiato, che è divenuto quindi inferiore. Di seguito sono riportati i parametri utilizzati: Esistente: 1 stralcio: Edificio ex abitazione (ora Poliambulatorio + laboratorio artigianale odontotecnico) Superficie coperta mq Volume mc Altezza media 3.41 ml 2
4 Numero dei piani 1 Numero unità abitative 1 (dismessa) 2 stralcio: Edifici autorimesse (misure da rilievo metrico, inferiori a quelle riportate nel P.P.) Superficie coperta mq = mq Volume mc = Altezza media 3.83 e 3.53 ml Numero dei piani 1 Numero unità abitative 0 Di progetto: 1 stralcio: Poliambulatorio + laboratorio artigianale odontotecnico AMPLIAMENTO da Piano Particolareggiato: Superficie coperta: (13,40 m x 2,00m) = mq 72,32 AMPLIAMENTO Piano Casa (art. 3 c. 1 e 2 L.R. 13/2011): massimo consentito: mc 292,44 x (35% + 10%) = 131,60 mc Volume di progetto: mc 292,44 (esistente) + mc 72,32 (P.P.) + mc 131,60 (P.Casa)= 496,36 mc Superficie coperta di progetto: 194 mq Altezza media 2.70 ml Numero dei piani 1 Numero unità immobiliari 2 2 stralcio: Autorimessa 1 e 2: AMPLIAMENTO da Piano Particolareggiato (ricalcolato su rilievo st. fatto): Superficie coperta: (1,80 m x 1,50m) = 2,7 mq e (4.85 m x 1,39m) = 6.74 mq Altezza media: 3.83 ml e 3.53 ml Volume totale esistente: 195, ,27 = 287,57 mc TOT. VOLUME in ampliamento previsto da P.Part.: = mc (trasferito in prosecuzione dell autorimessa 2, unitamente al volume di Piano Casa) AMPL. Piano Casa corpo 1+2 (art. 2 L.R. 13/2011): massimo consentito: mc x (20%) = mc 3
5 Superficie coperta: (4,96 x 5.20) = mq Altezza media: 3.53 ml Volume di progetto: mc VOLUME TOT AMPLIABILE = = mc mc < mc Numero dei piani 1 Numero unità immobiliari: 2 Piano casa art. 3 commi 1 e 2 (1 stralcio) Comma 1, applicazione Protocollo Itaca, per una percentuale di incremento volumetrico del 33%: Volume esistente mc x 35% (art. 3 comma 1 Itaca ) = 102,35 mc Comma 2, applicazione Piano di Recupero, per una percentuale di incremento volumetrico del 10%: Volume esistente mc x 10% (art. 3 comma 2) = mc Totale ampliamento possibile = 102, = 131,60 mc Piano casa, art. 2 (2 stralcio) per una percentuale di incremento volumetrico del 20%: Totale ampliamento possibile = mc x 20% = mc I dati stereometrici derivanti dall applicazione del Protocollo Itaca e del Piano di Recupero sono i massimi ammissibili e sono vincolanti. Sarà ammessa la realizzazione di volumetrie e altezze inferiori a quelle sopra indicate, purché nel rispetto dei caratteri complessivi del piano e dei requisiti igienico sanitari dei fabbricati. Tali variazioni in diminuzione non costituiranno variante al Piano di Recupero. E ammessa la realizzazione di volumi tecnici per alloggiamento di impianti anche all esterno degli edifici, purché ben inseriti nel contesto e dissimulati. Sono sempre ammessi interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e ristrutturazione sugli altri edifici facenti parte del Piano, ma non oggetto di modifiche. Art.4 PLANIVOLUMETRICO I distacchi da confini e fabbricati e gli allineamenti sono definiti dalla Tav Essi non hanno valore metrico assoluto e, nel rispetto delle distanze minime di legge dai confini e dai fabbricati, potranno subire modeste variazioni per adeguare la nuova costruzione allo stato dei luoghi. 4
6 La ricostruzione con ampliamento e modifica di sagoma del fabbricato Poliambulatorio, oggetto di Piano, sarà collocata sempre nella porzione sud della proprietà; ovviamente non coinciderà con il sedime preesistente, ma le distanze dai confini e fabbricati contermini saranno rispettate. Non verranno considerati ai fini volumetrici i maggiori spessori delle murature e dei solai dovute all isolamento termico dell edificio, secondo i dettami della Relazione di applicazione del Protocollo Itaca, secondo le previsioni del D.lgs 192/2008 e successive modifiche e art. 5 lett. F, N.T.A. PRG del Comune di Rovigo e L. R. n. 21/96. Art.5 INDICAZIONI PROGETTUALI Le Tavv. 04.1, 04.2 e 04.3, contenenti la Proposta Progettuale hanno valore indicativo, ferme restando le prescrizioni di seguito indicate: le forometrie saranno di tipo tradizionale e di forma rettangolare. I serramenti saranno in legno di colore bianco o comunque chiaro; potranno essere realizzate aperture nella copertura tipo Velux ; nelle facciate sono ammesse aperture di forma particolare, come grandi portali rettangolari, e piccole finestrelle quadrate; sarà possibile modificare leggermente posizione e dimensione delle aperture, ma nel rispetto delle linee di indirizzo del PDR, che prevedono il rispetto dei caratteri costruttivi tipologici dell area geografica, senza necessità di produrre Variante al Piano; sarà sempre possibile adeguare il progetto alle prescrizioni degli Enti preposti, quali Ulss, VV.FF, Polesine Acque, Sovrintendenza Per i Beni Ambientali (solo per autorimesse) ecc. senza che ciò costituisca Variante al Piano; E ammessa la modifica delle partizioni interne, nel rispetto dei parametri igienico sanitari degli ambienti interessati senza necessità di produrre Variante al Piano; Sarà possibile togliere, aggiungere o modificare alcune aperture nel caso in cui i parametri igienico sanitari siano comunque rispettati e se richiesto dalle autorità competenti, senza necessità di produrre Variante al Piano; E prevista la realizzazione di brise-soleil in legno o ferro dipinto di colore bianco, a protezione delle zone maggiormente soggette ad insolazione (fronte sud ed accesso principale nel fronte ovest); E ammessa la realizzazione di gelosie-grigliati in mattone faccia a vista, nel rispetto delle tipologie rurali del Polesine. Sono ammessi eventuali elementi decorativi in cotto, se di grande semplicità, e nel rispetto della tradizione veneta; Eventuali inferriate di sicurezza potranno essere esclusivamente in metallo verniciato di colore bianco o grigio micaceo, con disegni di grande semplicità. Sarà possibile 5
7 prevedere inferriate fisse nelle pareti est e nord, mentre per le pareti sud ed ovest è possibile inserire inferriate mobili (serrande con cassonetto inserito nella muratura, a scomparsa); I pannelli fotovoltaici, previsti dalla Relazione Protocollo Itaca, dovranno essere inseriti esclusivamente in aderenza alla copertura in modo complanare alla superficie di appoggio, senza variazione alla sagoma; Sono previste recinzioni esterne, da improntare a grande semplicità, con muretto di base di altezza 50 cm (in mattoni lavorati faccia vista), con ringhiera metallica a disegno semplice superiore, di altezza massima 1 m. Le recinzioni possono essere accompagnate da siepi basse di alloro, o altre essenze tipiche, non di grande sviluppo, solo nei lati est e nord, mentre i lati sud ed ovest dovranno rimanere liberi; E ammessa l installazione di apparecchiature per trasmissione e ricevimento dati, esclusivamente nella copertura e opportunamente integrate con la stessa; Le apparecchiature dell impianto di condizionamento dovranno essere posizionate a terra e opportunamente mascherate. E esclusa tassativamente l installazione in facciata o nelle aperture; Sono ammessi comignoli, torrette da camino e terminali di impianti in copertura, purchè improntati a grande semplicità, nello sforzo di raggrupparli in pochi punti; La finitura delle murature esterne dovrà essere di tinta tenue per l edificio Poliambulatorio (avorio, tortora, beige e simili), mentre per le autorimesse, in continuità con i colori previsti per la residenza, si prevede l uso di un colore rosso cupo; E ammesso l uso di arredo esterno per l area verde, in particolare rastrelliere porta biciclette, cestini, panche da esterno, ed altri elementi decorativi (fontane, ecc) il tutto improntato a grande semplicità di forme, con materiali semplici, come legno e metallo verniciato di colore bianco; E ammessa l apposizione di insegne pubblicitarie, sotto forma di totem da terra, adeguatamente inserite nel contesto, con forme e colori che si rifacciano a quelli utilizzati nell intervento, eventualmente dotati di illuminazione notturna; Art.6 - MATERIALI I materiali da costruzione utilizzati sono quelli indicati nella Tav. 07 e nella Relazione Protocollo Itaca. Materiali diversi potranno essere utilizzati se conformi ai risultati di incremento volumetrico indicati nella relazione Protocollo Itaca. Art.7- DESTINAZIONI D USO 6
8 La destinazione d uso del fabbricato previsto nel P.d.R. è la direzionale sanitaria (Poliambulatorio) e artigianale (laboratorio odontotecnico) per il 1 Stralcio, mentre autorimessa a servizio residenziale per il 2 Stralcio. Art.8 - SISTEMAZIONI ESTERNE I materiali dell arredo esterno sono definiti nell elaborato grafico Tav Potranno essere previste lievi modifiche per quanto riguarda la viabilità interna e gli spazi di sosta, gli accessi carraio e pedonale, la sistemazione a verde e le recinzioni fermo restando l impostazione complessiva del P.d.R. Tutte le piante esistenti, individuate nella tav. 06, dovranno essere conservate e salvaguardate, ad esclusione degli alberi da frutto in genere, degli alberi a legno dolce, del tipo ceduo o a ciclo vegetativo breve. E ammessa l implementazione del verde esistente, nelle vicinanze dei nuovi fabbricati, a parziale mascheramento degli interventi da realizzare. Al fine di salvaguardare alcune costanti paesistiche e vegetazionali del territorio polesano, si prescrive l'uso delle piante arboree e arbustive secondo le indicazioni del Prontuario di qualità architettonica e mitigazione ambientale. E ammessa la realizzazione di tende ombreggianti con colori compatibili con il contesto ambientale, purchè realizzati in aderenza ai fabbricati ed in relazione formale con gli stessi. Gli schemi relativi alle reti tecnologiche sono indicativi e saranno approvati in fase esecutiva dagli enti gestori. E obbligatorio realizzare il bacino di laminazione previsto nella tavola 4.1, secondo le indicazioni della relazione idrogeologica. Il bacino sarà realizzato tramite depressione del terreno, con superficie inerbita, e dissimulato con vegetazione bassa. Art.9 - DURATA PIANO Il presente Piano ha una durata di 10 anni, entro i quali devono essere richiesti ed approvati gli interventi richiesti, pena la decadenza del piano. Rovigo, 24/09/2013 I Progettisti ALTIERI ANNAMARIA ARCHITETTO ZANAGA ELISA ARCHITETTO 7
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