Istituto d Istruzione Superiore Roncalli

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1 AAAA Istituto d Istruzione Superiore Roncalli Via Senese, Poggibonsi (Si) Tel Fax C.F roncalli@roncalli-sarrocchi.it pec: siis00800x@pec.istruzione.it Codice Univoco Ufficio: UFUBVV Formazione Professionale RONCALLI Amministrazione Finanza e Marketing Relazioni Internazionali per il Marketing Sistemi Informativi Aziendali Costruzioni Ambiente Territorio Turismo SARROCCHI Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica e Elettrotecnica Liceo delle Scienze Applicate DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell'articolo 5 Legge n /12/1997) CLASSE QUINTA SEZ. A CORSO GEOMETRI ALLEGATO A RELAZIONE FINALE DEL PROF. Gasperoni Renato MATERIA DI INSEGNAMENTO Scienze Motorie ANNO SCOLASTICO 2014_/2015_ Il Docente Gasperoni Renato DISCIPLINA Esplicitazione della programmazione curriculare in termini di obiettivi

2 CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA Tecniche di attivazione cardiovascolare,mobilizzazione articolare ed allungamento muscolare. Pratica e conoscenza degli sport di squadra pallavolo, pallacanestro e calcio a 5. Delle principali discipline riferite all atletica leggera con riferimento particolare alla corsa di resistenza ed ai lanci. Conoscenza del programma teorico svolto. Saper applicare le proprie conoscenze e i fondamentali individuali delle varie discipline. Capacita di lavoro in gruppo, di relazionarsi e collaborare insieme per ottenere i dovuti risultati sia nelle esercitazioni pratiche che in quelle teoriche con particolare riferimento all esame di stato. STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO

3 CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER (programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione) 1 Unità didattiche 2 Moduli 3 Percorsi formativi (inserire la tipologia) Periodo (inserire la tempificazione) Unita didattiche per quanto riguarda la parte pratica.. Moduli per quanto riguarda la parte teorica in relazione ad altre discipline e contesti storici. Per alcune U.D. obiettivi che hanno compreso tutto l anno scolastico. Per altre periodi da 4 ad 8 ore di lezione (circa mensili ).

4 ATTIVITA' DIDATTICA METODI DI INSEGNAMENTO (sintesi) TIPO DI ATTIVITA' (frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi) Lezione frontale Lavoro individuale Lavoro in coppia Lavoro in gruppo Discussione Verifiche Altro x x x (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Inserire testo. La lezione frontale si riferisce in particolar modo al programma teorico svolto nella seconda parte dell anno scolastico.

5 MODALITA' DI LAVORO (frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Lezione/applicazione * Scoperta guidata ** Insegnamento per problemi *** Progetto/indagine **** Altro x x * Spiegazione seguita da esercizi applicativi ** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni *** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale si chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione **** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente per acquisire informazione e sviluppare abilità (spazio per eventuali note descrittive e/o esplicative) Inserire testo

6 RECUPERO (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine 1 2 x L'attività di recupero viene attuata: Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di lezione x periodo durata frequenza modalità (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Introdurre testo

7 APPROFONDIMENTI (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine L'attività di approfondimento viene attuata: Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori dell'orario di lezione periodo durata frequenza modalità (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Introdurre testo

8 MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI Sintesi (frequenza 1 = mai; 5 = sempre) Libri di testo Altri libri Dispense Registratore Videoregistratore Laboratori Visite guidate Incontri con esperti Software Altro attrezzatura palestra x x x (spazio per eventuali note descrittive e/o esplicative) Introdurre testo

9 VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Sintesi STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di apprendimento) distinzione tra verifica formativa e sommativa (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) x TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE Introdurre testo lezione applicazione del lavoro svolto per U.D. Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo (spazio a disposizione per note esplicative e/o integralive) Le verifiche formative saranno classificate (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) (spazio a disposizione per note esplicative e/o integralive) Introdurre testo

10 STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione) MOBILITA PREVISTE (Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Interrogazione lunga Interrogazione breve Tema o breve saggio Questionario Relazione Esercizi pratici 5 Test 5 Altro (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Sono forniti in allegato al presente documento n. 4 esempi di prove utilizzate nelle verifiche effettuate.

11 Istituto d Istruzione Superiore Roncalli Formazione Professionale Via Senese, Poggibonsi (Si) Tel Fax C.F roncalli@roncalli-sarrocchi.it pec: siis00800x@pec.istruzione.it Codice Univoco Ufficio: UFUBVV RONCALLI SARROCCHI Amministrazione Finanza e Marketing Meccanica, Meccatronica ed Energia Relazioni Internazionali per il Marketing Elettronica e Elettrotecnica Sistemi Informativi Aziendali Liceo delle Scienze Applicate Costruzioni Ambiente Territorio Turismo DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell'articolo 5 Legge n /12/1997) CLASSE QUINTA SEZ. A CORSO Costruzioni, Ambiente e Territorio ALLEGATO A RELAZIONE FINALE DEL PROF. Vincenzo Cantara MATERIA DI INSEGNAMENTO ITALIANO ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Il Docente Prof. Vincenzo Cantara

12 DISCIPLINA Gli obiettivi fondamentali di tale disciplina devono portare l'alunno a: padroneggiare la lingua italiana possedere le competenze linguistiche e le tecniche di scrittura atte a produrre testi di vario tipo saper analizzare e interpretare testi letterari avere cognizione del percorso storico della letteratura italiana saper collegare tematiche letterarie a fenomeni della contemporaneità saper stabilire nessi tra la letteratura e altre discipline o domini espressivi CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA - Degli argomenti affrontati in - Linguistico-espressive - Di elaborazione modo approfondito - Relative alla comprensione e - Logiche - Degli autori principali e delle analisi testuale - Critiche più importanti correnti letterarie - Delle opere principali degli autori trattati STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO Studio mirato Discussione di gruppo Approfondimenti tematici Uso di strategie cognitive Esercizi di elaborazione personale

13 CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER (programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione) 1 Unità didattiche 2 Moduli UNITA DIDATTICA N.1 Leopardi: integrazione del programma dell'anno precedente UNITA DIDATTICA N.2 La cultura del Positivismo; il Naturalismo francese (alcuni MODULO 1: Positivismo e Decadentismo esempi) e il Verismo italiano. UNITA DIDATTICA N.3 G. Verga: vita e opere UNITA DIDATTICA N.4 Lacultura del Decadentismo e il Simbolismo francese). G. Carducci: vita e opere UNITA DIDATTICA N. 5 G. D Annunzio (vita e opere). UNITA DIDATTICA N. 6 G. Pascoli (vita e opere) UNITA DIDATTICA N.1 Il Romanzo del primo Novecento e le avanguardie UNITA DIDATTICA N.2 L. Pirandello (vita e opere). UNITA DIDATTICA N.3 I. Svevo (vita e opere) UNITA DIDATTICA N. 4 G. Ungaretti (vita e opere) MODULO 2: Il Novecento

14 (inserire la tipologia) Unità didattiche Periodo (inserire la tempificazione) Modulo 1 settembre febbraio 2015 Unità didattiche Modulo 2 marzo maggio 2015

15 ATTIVITA' DIDATTICA METODI DI INSEGNAMENTO -Lezione frontale -Lezione guidata -Lavoro individuale -Discussione -Verifiche orali e con questionario TIPO DI ATTIVITA' (frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi) Lezione frontale Lavoro individuale Lavoro in coppia Lavoro in gruppo Discussione Verifiche Altro

16 MODALITA' DI LAVORO (frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Lezione/applicazione * Scoperta guidata ** Insegnamento per problemi *** Progetto/indagine **** Altro * Spiegazione seguita da esercizi applicativi ** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni *** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale si chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione **** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente per acquisire informazione e sviluppare abilità

17 RECUPERO (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine L'attività di recupero viene attuata: Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di lezione

18 APPROFONDIMENTI (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine L'attività di approfondimento viene attuata: Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori dell'orario di lezione MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI Sintesi (frequenza 1 = mai; 5 = sempre) Libri di testo Altri libri Dispense Registratore Videoregistratore Laboratori Visite guidate Incontri con esperti Software Altro LIM

19 VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI La verifica degli apprendimenti è stata effettuata alla fine di ogni unità didattica e attuta attraverso interrogazioni orali, discussioni di gruppo, questionari a risposta aperta STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di apprendimento) Questionari ad hoc, preparati dal docente distinzione tra verifica formativa e sommativa (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE Interrogazione orale breve Questionario a domande aperte Le verifiche formative saranno classificate (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

20 STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione) Interrogazione orale lunga Questionario a domande aperte MOBILITA PREVISTE (Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Interrogazione lunga 2 Interrogazione breve 4 Tema o breve saggio 4 Questionario 5 Relazione 2 Esercizi 2 Test 1 Altro - Sono forniti in allegato al presente documento n. 2 esempi di prove utilizzate nelle verifiche effettuate e n. 1 prova di simulazione dell esame di Stato

21 1. QUESTIONARIO DECADENTISMO Alunno classe V sez. A CAT 27/02/ Spiega che cosa si intende per epifania nel Decadentismo 2. Qual è il principio guida dell esteta? 3. Chi ha scritto l Arte poetica? 4. Qual è la caratteristica della metafora decadente? 5. Quale città, per gli scrittori dell epoca, è la più decadente? 6. Chi ha scritto Memorie del sottosuolo? 7. Chi è l inetto? 8. Quale autore ha preso Nietzsche, come riferimento, per la sua idea di superuomo? 9. Quale poeta parla del fanciullino? 10. Che vuol dire reificazione? 11. Quale letterato è particolarmente sensibile alla figura della donna fatale? 12. Chi ha scritto Morte a Venezia? Punteggio /12 Valutazione /10

22 2. QUESTIONARIO SU CARDUCCI Alunno classe V sez. A CAT 16/12/ Come si chiamava il gruppo formato da Carducci, Chiarini, Gargani Targioni Tozzetti? 2. In che anno, Carducci, ottenne il premio Nobel per la poesia? 3. Chi ha scritto i Fiori del male? 4. In che anno venne pubblicato l Inno a Satana? 5. Che significa metrica barbara? 6. Quando è stata scritta la lirica Fantasia? 7. Nella suddetta lirica, da che cosa è rappresentato l altrove esotico? 8. Che vuol dire Kitsch? 9. Qual è il titolo dell ultima raccolta di Carducci? 10. In che anno fu pubblicata? 11. Da quanti volumi è formato l epistolario? Punteggio /11 Valutazione /10

23 Simulazione Prova di Italiano Anno scolastico 2014/2015 Classe V sez. A CAT 6 maggio 2015 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte TIPOLOGIA A Analisi del testo E. MONTALE, Casa sul mare 5 Il viaggio finisce qui: nelle cure meschine che dividono l'anima che non sa più dare un grido. Ora i minuti sono uguali e fissi come i giri di ruota della pompa. Un giro: un salir d'acqua che rimbomba. Un altro, altr'acqua, a tratti un cigolio. Il viaggio finisce a questa spiaggia che tentano gli assidui e lenti flussi. Nulla disvela se non pigri fumi la marina che tramano di conche i soffi leni: 10 ed è raro che appaia nella bonaccia muta tra l'isole dell'aria migrabonde la Corsica dorsuta o la Capraia. tra l'isole dell'aria migrabonde la Corsica dorsuta o 15 la Capraia. Tu chiedi se così tutto vanisce in questa poca nebbia di memorie; se nell'ora che torpe o nel sospiro del frangente si compie ogni destino. Vorrei dirti che no, che ti s'appressa l'ora che passerai di là dal tempo; 20forse solo chi vuole s'infinita, e questo tu potrai, chissà, non io. Penso che per i più non sia salvezza, ma taluno sovverta ogni disegno, passi il varco, qual volle si ritrovi. 25Vorrei prima di cedere segnarti codesta via di fuga labile come nei sommossi campi del mare spuma o ruga. Ti dono anche l'avara mia speranza. A. nuovi 30giorni, stanco, non so crescerla: l'offro in pegno al tuo fato, che ti scampi. Il cammino finisce a queste prode che rode la marea col moto alterno. 35 Il tuo cuore vicino che non m.ode salpa già forse per l'eterno. Eugenio Montale (Genova, Milano, 1981) è il maggiore esponente della poesia italiana del pieno Novecento. Le sue varie raccolte sono apparse tra il 1925 (Ossi di seppia) e il.77. Nel 1975 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura. Nella sua poesia è molto presente il paesaggio della costa ligure. Già nelle prime liriche Montale esprime il suo forte pessimismo e al contempo la sua tensione all'assoluto, l'ansia di una salvezza, che di solito è affidata all'opera di una donna, con la quale il poeta dialoga intensamente. l'impianto delle sue liriche è spesso narrativo ed evoca luoghi, persone, eventi e oggetti della vita quotidiana, perfino congegni meccanici, che si caricano di significati metaforici e simbolici. 1. Comprensione del testo Dopo una o più letture dell'intero testo, esponi (in non più di quindici righe) il contenuto informativo della lirica: con quale scena questa si apre, quali scene o situazioni si susseguono strofa per strofa, quale tema è svolto nel dialogo tra il poeta e la persona (una donna) che gli sta accanto. 2. Analisi del testo 2.1. Molte parole indicano il viaggio (o il movimento) e il tempo (o l'immobilità, la fine): sono come due fili che s'intrecciano per esprimere il tema di fondo della lirica. Cerca (e sottolinea in modo diverso) le parole dell'uno e quelle dell'altro filo e commenta il contrasto che ne deriva Qual è l'elemento dominante del paesaggio? Raccogli e commenta brevemente i vocaboli che si riferiscono a

24 questo elemento. C è anche un secondo elemento che lo accompagna? Questo secondo elemento ha anche un significato metaforico? 2.3. Che effetto produce, in questo scenario così ampio, l'immagine della pompa idraulica con il suo monotono ritmo? E il riferimento così preciso dato dal titolo? 2.4. Nella terza e nella quarta strofa si svolge un fitto dialogo con l'altra persona: sottolinea tutti gli elementi linguistici (pronomi, aggettivi possessivi, forme verbali) che indicano il.tu. e l'.io. e interpreta il significato di questo confronto tra due destini Spiegazioni puntuali del testo. Che cosa sono le conche del v. 11 e le isole dell'aria migrabonde del v. 14. Che cosa significano le espressioni: l'ora che torpe del v. 18; prima di cedere del v.27; solo chi vuole s'infinita del v. 22;.l'avara mia speranza. A. nuovi giorni, stanco, non so crescerla dei vv I versi sono quasi tutti di una stessa misura: quale? Ce ne sono di sdruccioli? Riconosci degli enjambement? Segnala le vere e proprie rime e le assonanze o consonanze. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Esponi il significato complessivo della lirica montaliana, rifacendoti ad altri testi dell'autore, se ti sono noti, alle caratteristiche della situazione generale, sociale e politica, dell'italia dell'epoca, alle tendenze che si manifestavano allora nella letteratura italiana e, se possibile, in quella europea. TIPOLOGIA B Redazione di un saggio breve o di un articolo di giornale (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale", utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo 'pezzo'. Da' all'articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l'argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. Ambito artistico letterario Argomento: L'amicizia, tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella letteratura e nell'arte 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: l'amicizia, tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella letteratura e nell'arte DOCUMENTI Tutti sanno che la vita non è vita senza amicizia, se, almeno in parte, si vuole vivere da uomini liberi. [.] Allora è vero quanto ripeteva, se non erro, Architta di Taranto [.].Se un uomo salisse in cielo e contemplasse la natura dell'universo e la bellezza degli astri, la Guido, i. vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per incantamento e messi in un vasel, ch.ad ogni vento per mare andasse al voler nostro e mio; sì che fortuna od altro tempo rio non ci potesse dare impedimento, anzi, vivendo sempre in un talento, di stare insieme crescesse

25 meraviglia di tale visione non gli darebbe la gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perché non avrebbe nessuno a cui comunicarla.. Così la natura non ama affatto l'isolamento e cerca sempre di appoggiarsi, per così dire, a un sostegno, che è tanto più dolce quanto più è caro l'amico. CICERONE, De amicitia.l disio. E monna Vanna e monna Lagia poi con quella ch.è sul numer de le trenta con noi ponesse il buono incantatore: e quivi ragionar sempre d'amore, e ciascuna di lor fosse contenta, sì come i. credo che saremmo noi. DANTE ALIGHIERI, Le Rime.Renzo.!. disse quello, esclamando insieme e interrogando..proprio,. disse Renzo; e si corsero incontro..sei proprio tu!. disse l'amico, quando furon vicini:.oh che gusto ho di vederti! Chi l'avrebbe pensato?. [.] E, dopo un assenza di forse due anni, si trovarono a un tratto molto più amici di quello che avesser mai saputo d'essere nel tempo che si vedevano quasi ogni giorno; perché all'uno e all'altro [.] eran toccate di quelle cose che fanno conoscere che balsamo sia all'animo la benevolenza; tanto quella che si sente, quanto quella che si trova negli altri. [.] Raccontò anche lui all'amico le sue vicende, e n ebbe in contraccambio cento storie, del passaggio dell'esercito, della peste, d'untori, di prodigi..son cose brutte,. disse l'amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio aveva resa disabitata;.cose che non si sarebbe mai creduto di vedere; cose da levarvi l'allegria per tutta la vita; ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo.. A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. III, 1827 Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto, venuto a lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s'era lussato il femore, e non poteva far più il manovale. [.] Intanto Ranocchio non guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad aver la febbre tutti i giorni. Allora Malpelo prese dei soldi della paga della settimana, per comperargli del vino e della minestra calda, e gli diede i suoi calzoni quasi nuovi, che lo coprivano meglio. Ma Ranocchio tossiva sempre, e alcune volte sembrava soffocasse; la sera poi non c era modo di vincere il ribrezzo della febbre, né con sacchi, né coprendolo di paglia, né mettendolo dinanzi alla fiammata. Malpelo se ne stava zitto ed immobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi occhiacci spalancati, quasi volesse fargli il ritratto.. G. VERGA, Rosso Malpelo..Vita dei campi., 1880 Cerco degli amici. Che cosa vuol dire.addomesticare.? E. una cosa da molto dimenticata. Vuol dire.creare dei legami....creare dei legami?..certo., disse la volpe..tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano.. A. de SAINT EUPERY, Il piccolo principe, 1943.A me piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, ai tempi della Mora, del lavoro in cascina, lui che ha tre anni più di me sapeva già fischiare e suonare la chitarra, era cercato e ascoltato, ragionava coi grandi, con noi ragazzi, strizzava l'occhio alle donne. Già allora gli andavo dietro e alle volte scappavo dai beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a caccia di nidi. Lui mi diceva come fare per essere rispettato alla Mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina.. C. PAVESE, La luna e i falò, 1950.Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c.era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo dell'amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. [.] Ho esitato un po. prima di scrivere che.avrei dato volentieri la vita per un amico., ma anche ora, a trent.anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un.esagerazione e

26 che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasi con gioia.. F.UHLMAN, l'amico ritrovato, 1971 Mio vecchio amico di giorni e pensieri da quanto tempo che ci conosciamo, venticinque anni son tanti e diciamo un po retorici che sembra ieri. Invece io so che è diverso e tu sai quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato: io appena giovane sono invecchiato tu forse giovane non sei stato mai. Ma d'illusioni non ne abbiamo avute o forse si, ma nemmeno ricordo, tutte parole che si son perdute con la realtà incontrata ogni giorno.... Quei giorni spesi a parlare di niente sdraiati al sole inseguendo la vita, come l'avessimo sempre capita, come qualcosa capito per sempre.... F. GUCCINI, Canzone per Piero, da.stanze di vita quotidiana., 1974 E. notevole l'effetto di immediatezza con cui l'artista coinvolge lo spettatore nel suo personale dialogo con l'amico che Raffaello sembra rassicurare con la sua serafica espressione del volto e con la mano appoggiata sulla sua spalla. RAFFAELLO, I capolavori, a cura di N. Baldini, Rizzoli 2003 RAFFAELLO, Autoritratto con un amico, , Museo del Louvre, Parigi 2. Ambito socio-economico Argomento: La riscoperta della necessità di «pensare» DOCUMENTI «A che serve la filosofia? A niente, e a nessuno. Non serve, anzitutto perché non ha uno scopo cui essere asservita. E non serve a nessuno, dal momento che se ha una storia e una tradizione è perché non conosce autorità.. Ovunque e in nessun luogo la filosofia si dispiega come libero esercizio del pensiero, che si sottrae a qualunque rigida norma o definizione. Se incontra un qualche confine è solo per oltrepassarlo, come hanno compreso molti tra quelli che invadono in questi giorni Modena in occasione del «Festival Filosofia». Parecchi sono rimasti sorpresi dal successo di una simile iniziativa, in un tempo, il nostro, che sembrerebbe sempre più quello dell'indifferenza... Eppure, anche là dove pare sia nata, cioè nell antica Grecia, la ricerca filosofica aveva i

27 propri «festival», come ci hanno mostrato magnificamente i dialoghi platonici. Non era (come non è neanche oggi) una pura e semplice celebrazione: il Socrate raccontato da Platone sapeva fin troppo bene come chi infrange gli stereotipi del sacro e del profano, del giusto e dell ingiusto (noi diremmo di quello che è o non è politicamente corretto), rischi persino la vita, poiché è con questa che alla fine il filosofo è costretto a fare i conti. Mi ha colpito a Modena soprattutto la diffusa consapevolezza del carattere pubblico della filosofia, della sua necessità di tradursi in un dialogo in cui qualunque «io» ha bisogno di un «tu» per essere tale, in un dialogo che può portare anche (e forse deve) allo scontro tra diverse ragioni - una sorta di lotta che si legittima nella capacità di ciascuno di argomentare le proprie tesi, senza alcuna pretesa di disporre di una qualche soluzione definitiva e che si concreta in un prender partito che impone decisioni, anche radicali, senza per questo misconoscere il diritto di quelle altrui.» G. GIORELLO, Filosofia in piazza. Cercando il dialogo fuori dalle accademie, IL CORRIERE DELLA SERA, 21/9/2003 «. tra le tendenze culturali positive del 2003 dobbiamo registrare quella che chiameremo la «filosofomania». Non saremo ai milioni di persone che costituiscono l'audience dei giochi a quiz o dei varietà televisivi; ma - udite udite - stiamo assistendo a una ripresa d'interesse generalizzata per la disciplina descritta dai detrattori come quella «con la quale e senza la quale si rimane tale e quale»... È solo una moda passeggera o c.è di più?. «Direi che dopo la caduta delle ideologie classiche, la filosofia da una parte si è affrancata dal vassallaggio nei confronti della politica, dall'altra ha trovato nuovi canali di espressione nei mezzi di comunicazione di massa (televisione, giornali). Questo processo si è poi incontrato con una spinta proveniente dal basso. Dopo la crisi delle grandi chiese ideologiche, vere e proprie agenzie donatrici di senso (in primis il Partito), e dopo un breve ma stancante periodo di fast food intellettuale procacciato dalle televisioni, cioè di consumo rapido e commerciale di idee e stili di vita, emerge con chiarezza che, come esseri umani, non possiamo fare a meno di un bisogno personale di orientamento. La filosofia deve restare una disciplina rigorosa, non una collazione di idee o citazioni edificanti. Ferma restando questa esigenza, è molto positivo che la filosofia torni nell'agorà e si esplichi nel dialogo e attraverso l'oratoria e la persuasione. È un ritorno a Socrate. La filosofia è spirito critico. In questo senso essa può dare molto alla società. Non però nel senso che i filosofi abbiano una voce privilegiata nel dibattito pubblico, ma in quello che la funzione filosofica, che può essere svolta da chiunque, è un lievito straordinario per la vita in comune. In questo senso la filosofia è profondamente democratica». Intervista a Remo Bodei, in Corrado OCONE, Prendiamola con filosofia, IL MATTINO, 30/12/2003 «Nulla e nessuno è mai completamente al riparo dal luogo comune, dal fanatismo, dalla stupidità. Anche la filosofia è in grado di provocare, e ha certamente provocato, disastri, non diversamente dalla scienza. ciò accade soprattutto quando si combini con saperi più o meno occulti ed esoterici, tradizionalisti o apocalittici.. Ma, in generale, possiamo affermare che, proprio come la scienza, la filosofia nel suo insieme non è certo priva di ambiguità. Eppure, ne abbiamo sempre più bisogno.. la voglia di filosofia cresce, e forse paradossalmente cresce proprio in Italia, il paese più «ricco» di cattedre e istituzioni.. La filosofia può scendere dal piedestallo specialistico e avvicinarsi ai problemi delle persone. Il suo campo d azione. si dilata alle «zone calde» della nostra cultura: le neuroscienze, le scienze sociali, l etica economica, per non parlare della bioetica.» Mario BAUDINO, Ricca e vestita vai, filosofia, LA STAMPA, 29/4/2003 «La filosofia richiede una meditazione solitaria, ma ha anche l'esigenza di comunicare, discutere e mettere alla prova le idee in uno spazio pubblico. In termini provocatori, si occupa di luoghi comuni. Simili alle piazze o ai punti di incontro in cui gli uomini scambiano i loro prodotti ed elaborano i loro vissuti, essi non sono da confondere con le banalità. Si tratta piuttosto di zone di estrema condensazione e sedimentazione di esperienze e di interrogativi, virtualmente condivisi da tutti perché toccano esperienze inaggirabili, sebbene poco esprimibili in discorsi che non risultino superficiali (la vita, la morte, la verità, la bellezza, la condotta morale, l'amore). La maggior parte di noi, in questi casi, è come quei cani ai quali, si dice, manca solo la parola. La grande filosofia al pari della grande arte dà loro voce in forma perspicua, articolata e premiante. Ognuno di noi, nascendo, trova un mondo già fatto, ma in costante trasformazione, a causa del succedersi nel tempo delle generazioni e del mescolarsi nello spazio geografico di popoli e civiltà. Ognuno comincia una nuova storia, al cui centro inevitabilmente si pone. Nel corso della vita cerca così di dare senso agli avvenimenti in cui è impiegato, alle idee che gli attraversano la mente, alle passioni che lo impregnano e ai progetti che lo guidano. Di quali basi e

28 criteri affidabili può disporre?... Per comprendere la funzione e la rilevanza della filosofia contro quanti ritengono che non giunga alle certezze della scienza, alle consolazioni della fede o al fascino delle arti, compiamo un esperimento mentale, proviamo ad immaginare come sarebbe il nostro mondo senza di essa». Remo BODEI, Perché c.è fame di filosofia, IL MESSAGGERO, 19/9/2003 «Il filosofo si riconosce dal fatto che egli ha, inseparabilmente, il gusto dell'evidenza e il senso dell'ambiguità. Ciò che del filosofo è caratteristico è il movimento incessante che dal sapere riconduce all'ignoranza e dall'ignoranza al sapere..la debolezza del filosofo è la sua virtù. Il mistero è in tutti come è in lui. Che cosa dice il filosofo dei rapporti dell'anima col corpo se non ciò che ne sanno tutti gli uomini.? Che cosa insegna sulla morte, se non che è nascosta nella vita, come il corpo nell'anima.? Il filosofo è l'uomo che si risveglia e che parla, e l'uomo ha in sé, silenziosamente, i paradossi della filosofia, perché, per essere davvero uomo, bisogna essere un po. di più e un po. di meno che uomo». M. MERLEAU-PONTY, Elogio della filosofia, Ambito storico-politico Argomento: Una Costituzione democratica per una Federazione Europea DOCUMENTI 1.- Scheda: I 15 Capi di Stato e di Governo, riuniti a Laeken nel dicembre 2001, hanno istituito una Convenzione (quasi una Costituente) di 105 membri titolari (di cui 12 italiani), un centinaio di supplenti e 13 osservatori per redigere una bozza di Carta costituzionale europea. Iniziata il 28 febbraio 2002, la Carta è stata sottoposta alla discussione della Conferenza intergovernativa (Cig) nell'ottobre 2003, senza ottenerne l'approvazione per divergenze di vedute sul sistema di voto, sul ruolo del presidente del Consiglio europeo e del ministro degli esteri, sulla difesa, sulla composizione della Commissione (cons' dei ministri dell'ue), sul governo dell'economia. Le oltre 60 domande poste alla Convenzione si possono riassumere in quattro macro-questioni: 1. Ripartizione delle competenze tra UE e gli Stati membri; 2. Semplificazione dei Trattati; 3. Statuto della Carta dei Diritti fondamentali; 4. Ruolo dei Parlamenti nazionali all'interno della Federazione Europea. Opinioni critiche a confronto:.il contesto politico in cui si sono svolti i lavori della Convenzione. freddezza della maggioranza dei governi degli Stati membri verso il progetto europeista; gelosia dei paesi candidati per la riacquistata sovranità; diffidenze derivanti dalle confliggenti posizioni sull'iraq - non ha certamente favorito l'elaborazione di soluzioni inequivocabilmente favorevoli al progresso e all'approfondimento dell'integrazione. Non deve dunque stupire, alla luce della temperie del momento, che la limitazione delle competenze dell'unione sia una delle preoccupazioni principali cui il progetto di Costituzione risulta informato.. V. RANDAZZO, Quali indicazioni dal progetto di Costituzione?, in.il Pensiero Mazziniano., n. 4, 2003.Si profila, allora, una Costituzione «vera»? Con le sue istituzioni intrecciate con quelle degli Stati Nazionali; con un sistema di diritti e di loro garanzie, a fruizione comune (e duale) dei cittadini europei; con un sistema di legittimazioni interdipendenti dall'ultimo comune delle Gallie alla Roma-Bruxelles del Senato-Parlamento europeo; con una Corte di giustizia che esercita giurisdizione da «Stato costituzionale»? Si può dire che sia Costituzione vera nel senso che l'unione Europea, superando i sogni dei federalisti, non partecipa del fenomeno «unione di Stati» ma di quello, ben più invasivo, di unione di Costituzioni che si comunicano reciprocamente legittimità, attraverso il diritto e attraverso canali differenziati ma interdipendenti con i popoli europeo. C è, anzi, qualcosa di più: la possibile configurazione delle istituzioni dell'unione come istituzioni di garanzia reciproca fra le costituzioni europee (quelle di ciascuno Stato membro e quella dell'unione). Non vi può essere, infatti, solitudine per la Costituzione europea in gestazione. Essa nascerà già inserita in un blocco di costituzionalità che comprende le Costituzioni nazionali degli Stati membri.. A. MANZELLA, Dalla Convenzione alla Costituzione, in.il Mulino., n. 409, 5/2003

29 .Il merito della Convenzione fu di navigare abilmente controcorrente. Il progetto attribuisce all'europa una personalità giuridica, rafforza il concetto di cittadinanza europea, estende i poteri del Parlamento, prolunga il mandato del presidente di turno, crea un ministro degli Esteri, restringe il diritto di veto dei Paesi membri, introduce il criterio democratico della doppia maggioranza (Stati e popolazione), suggerisce l'itinerario per ulteriori progressi. Ma il.salto di qualità. federale non c è stato. Per alcune questioni fondamentali (esteri, difesa, fisco) vale ancora il principio dell'unanimità, sinonimo d'impotenza.[.] Vi è spazio per qualche decisivo miglioramento? La risposta, purtroppo, è no.. s' ROMANO, l'italia tra ambizioni e realismo, in CORRIERE DELLA SERA, 3/10/2003. Preambolo della Costituzione EU:.La nostra Costituzione si chiama democrazia perché il potere non è nelle mani dei pochi, ma dei più.. Eliminando il riferimento al.primato della ragione. e alla.tradizione illuministica., parimenti non si è voluto inserire un esplicito riferimento alle.radici cristiane. dell'europa, come avrebbe voluto il Papa Giovanni Paolo II [.l'europa o è cristiana o non è Europa.], in considerazione delle diverse culture religiose europee. A questo proposito è stato scritto che tale richiesta..non si presenta infatti come un voler privilegiare la religione cristiana a discapito di altre religioni oggi presenti nel territorio europeo, ma [come un voler far] lievitare quell'umanesimo europeo formatosi tramite l'inculturazione cristiana dell'europa, che fu fenomeno di massa dei popoli insediati su tale territorio.[.] l'inserimento nella Nuova Costituzione Europea del riferimento alle radici cristiane significherebbe, ancora una volta, tener conto della gente, di tutta la gente e non soltanto di una nuova classe di élites intellettuali.. V. GROSSI, Il riferimento alle radici cristiane., in l'osservatore ROMANO, 2/10/2003..Nella bozza costituzionale, da un lato è cruciale.il principio di un economia di mercato aperta e in libera concorrenza., in un ottica che è sempre stata essenzialmente presente nell'unione fin dal suo esordio nel Trattato di Roma del 1957, istitutivo della CEE, dall'altro lato è centrale il.valore. della.solidarietà., solo recentemente assurto nell'unione allo stesso, massimo, grado di importanza della libertà, l'uguaglianza, la tolleranza o la giustizia, cui è perfino dedicato l'intero Titolo IV della Carta dei Diritti Fondamentali.[.] La bozza costituzionale definisce i limiti e i modi dell'azione pubblica nel sistema economico, ispirandosi al principio, introdotto con il Trattato di Maastricht, di.sussidiarietà., oltre che di.proporzionalità.[.]: in presenza di fallimenti del mercato, laddove quelli della Pubblica Amministrazione non siano ancora maggiori, questa deve intervenire per correggerli [.] o per contrastarli.[.] E. palesemente debole la coerenza interna della bozza costituzionale, laddove pone le politiche dell'occupazione fra quelle di mero coordinamento attraverso.indirizzi di massima. da parte dell'unione.. F. KOSTORIS PADOA SCHIOPPA, Efficienza e solidarietà, in IL SOLE 24 ORE, 5/10/ Ambito tecnico-scientifico Argomento: Il tempo della natura, i tempi della storia e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni sul mistero del tempo DOCUMENTI «Il tempo è un dono prezioso, datoci affinché in esso diventiamo migliori, più saggi, più maturi, più perfetti». Th. MANN, Romanzo d'un romanzo, Milano, Mondadori, 1952 «Il Tempo con la «t» maiuscola è faccenda complicata assai, tale da sbatterci la testa e rompersela... Perché, tanto per fare un esempio, la prima domanda che viene spontaneamente è: il Tempo c è stato sempre o è venuto fuori a un certo punto? Pigliamo per buona la risposta di sant Agostino: il Tempo non c era, non esisteva prima che Dio creasse il mondo, comincia ad esserci contemporaneamente all'esistenza dell'universo. ci sarebbe dunque una specie di inizio del Tempo, tanto è vero che un fisico come Werner Heisenberg può scrivere che «rispetto al tempo sembra esserci qualche cosa di simile a un principio. Molte osservazioni ci parlano d'un inizio dell'universo quattro miliardi di anni or sono...» Per amor del cielo, fermiamoci qua e non cadiamo in domande-trappola tipo: allora che faceva Dio prima di creare il mondo? Ci meriteremmo la risposta: Dio stava

30 preparando l'inferno per quelli che fanno domande così cretine. Ma possono esserci domande assai meno stupide, tipo: quando finirà il tempo? Se accettiamo l'ipotesi sveviana di un mondo privo di uomini e di malattie che continua a rotolare come una palla liscia di bigliardo nell'universo, dove è andato a finire il Tempo? Sant Agostino tagliava corto affermando che il tempo scorre solo per noi e forse aveva ragione. Il Tempo finirà, come scrive Savater, quando «verrà il giorno che metterà fine ai giorni, l'ora finale, l'istante oltre il quale termineranno le vicissitudini, l'incerta sequela dei fatti, e non accadrà più nulla, mai». A. CAMILLERI, Il Tempo, LA STAMPA, 24/5/2003 «.solo a livello macroscopico il tempo va sempre dal passato al futuro. A livello microscopico, invece, le particelle di materia possono invertire il cammino e tornare dal futuro al passato, diventando antiparticelle di antimateria. In tal modo, le particelle che coincidono con le proprie antiparticelle, come ad esempio i fotoni di cui è composta la luce, devono essere ferme nel tempo. E la distruzione prodotta dall'incontro tra una particella e una sua antiparticella non è che l'apparenza sotto la quale ci si presenta la sostanza, cioè il cambio di direzione di una particella nel suo viaggio temporale». P. ODIFREDDI, Feynman genio e buffone, LA REPUBBLICA, 5/12/2003 «La storia comincia esattamente laddove finisce il tempo naturale, il tempo ciclico del ritorno degli eventi cosmici e naturali. Essa incarna invece il tempo dell'uomo in relazione con altri, che si racconta, che inizia a organizzare la memoria del suo passato sociale, a dare fondamento culturale e valore al suo potere.» P. BEVILACQUA, Sull'utilità della storia, Roma, 1997 «La Storia, almeno come noi la concepiamo, è la narrazione di una serie di avvenimenti situati nel Tempo. E se da esso Tempo si prescinde, il problema non appartiene più al compito dello storico, appartiene eventualmente al mistico, al teologo, al profeta, allo stregone. La Storia sta nel tempo, ma non è il Tempo. La Storia è racconto. E il racconto (con l'avvenimento che esso racconta) sta nel Tempo. Ma cos'è il Tempo?. Di questa creatura misteriosa conosciamo alcune abitudini: la non reversibilità (che però non è certa), i suoi commerci con lo spazio, la sua relatività. E soprattutto abbiamo imparato a prendergli le misure, almeno alcune, tipo sarti che si adattano ai capricci corporei del cliente: il tempo delle stagioni, il tempo dei vari calendari che abbiamo escogitato o il tempo astronomico, fatto di anni percorsi dalla luce. Di questo nostro coinquilino esistenziale, che non sappiamo se stiamo attraversando o se sia lui che ci attraversa, non conosciamo il volto. Non sappiamo che aspetto abbia. Tutto nel Tempo. Tutta la nostra vita dentro il Tempo... Ma ci sono degli avvenimenti del corso del Tempo che si prestano a equivoco. Essi, per loro rilevanza (.) inducono a identificare le nostre storie e la Storia col Tempo. Il contenuto diventa cioè il contenente... Questi avvenimenti, cioè, sembrano non essere creature nel Tempo, ma creature che hanno il potere di comandare il Tempo, di dirigerlo, di appropriarsene, di farlo loro. È come se con loro (o per loro) il Tempo si fosse rotto, e fosse necessario dunque rimetterlo in movimento, caricare di nuovo l'orologio.» A. TABUCCHI, Dopo il muro, LA REPUBBLICA, 2/10/2003 «(C è). una storia quasi immobile, quella dell'uomo nei suoi rapporti con l'ambiente che lo circonda; una storia che scorre e si trasforma lentamente, fatta molto spesso di ritorni ricorrenti, di cicli sempre ricominciati.. Al di sopra di questa storia immobile, una storia lentamente ritmata: si direbbe senz altro, se il senso dell'espressione non fosse stato distorto, una storia sociale, quella dei gruppi e dei raggruppamenti.(c è) infine, la storia tradizionale, o se si vuole la storia in rapporto non già all'uomo, ma all'individuo. Una storia dalle oscillazioni brevi, rapide, nervose.. la più appassionante, la più ricca di umanità, e anche la più pericolosa. Siamo così arrivati a una scomposizione della storia su più piani, ovvero, se si vuole, alla distinzione nel tempo della storia, d'un tempo geografico, d'un tempo sociale e d'un tempo individuale. O ancora, se si preferisce, alla scomposizione dell'uomo in una serie di personaggi.» F. BRAUDEL, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell'età di Filippo II, 1949, Prefazione «Il problema dell uomo d oggi? È senza dubbio quello di "sospendere il tempo". Per capirsi meglio. E per capire anche ciò che di più tragico accade nella quotidianità». Nasos Vaghenàs usa la poesia per farsi condurre fuori del tempo. «Lei scrive in poesia per cercare, come è solito affermare, di "sospendere il tempo". Le riesce? Da dove scaturisce questa necessità?» «L uomo desidera trascendere se stesso. È un esperienza vitale che conduce tutte

31 le nostre azioni. La poesia è una delle forme superiori per fare questa esperienza. L altra è sicuramente la religione; anzi, questa è una forma ancora superiore - e lo riconosce uno che non è molto religioso - perché ci porta al divino, a Dio stesso. D altra parte, ritornando alla poesia il tema del tempo è una costante. Anzi, diciamo pure che al fondo di ogni opera d arte c è questo desiderio di superare i limiti umani che si materializzano, appunto, dentro lo spazio temporale». F. DAL MAS, Con Ulisse al tempo dei kamikaze - Intervista al poeta greco Vaghenàs, L AVVENIRE, 18/1/2004 «Com erano lunghi, senza fine, i giorni dell'infanzia! Un ora era un universo, un epoca intera, che un semplice gioco riempiva, come dieci dinastie. La storia era ferma, stagnava in quel gioco eterno. Quel tempo era davvero lunghissimo, fermo, pieno di cose, di ogni cosa del mondo, e, in un certo modo, quasi eterno, come quello del Paradiso Terrestre, che è insieme un mito dell'infanzia e dell'eternità. Ma poi il tempo si accorcia, lentamente dapprima, negli anni della giovinezza, poi sempre più in fretta, una volta passato quel capo dei trent anni che chiude il vasto oceano senza rive dell'età matura. Le azioni incalzano, i giorni fuggono, uno dopo l'altro, e non c è tempo di guardarli, di numerarli, di vederli quasi, che sono già svaniti, lasciando nelle nostre mani un pugno di cenere. Chi ci ha cacciati dal nostro paradiso? Quale peccato e quale angelo? Chi ci ha costretti a correre così, senza riposo, come gli affaccendati passanti di un marciapiede di Manhattan? O forse è proprio il tempo oggettivo, che, seguendo una sua curva matematica, si accorcia progressivamente, fino a ridursi a nulla, nel giorno della morte?. quando ci fermiamo del tutto, e viene la morte, il tempo diventa così infinitamente veloce che è come se fosse di nuovo immobile, e ritorniamo in un altra eternità, che forse è quella stessa da cui eravamo partiti, o che forse è il nulla». C. LEVI, l'orologio, 1950 TIPOLOGIA C: Tema di argomento storico I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall'altro è secolo di grandi tragedie storiche. Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi. TIPOLOGIA D Tema di ordine generale Il principio della legalità, valore universalmente condiviso, è spesso oggetto di violazioni che generano disagio sociale e inquietudine soprattutto nei giovani. Sviluppa l'argomento, discutendo sulle forme in cui i vari organismi sociali possono promuovere la cultura della legalità, per formare cittadini consapevoli e aiutare i giovani a scegliere un percorso di vita ispirato ai valori della solidarietà e della giustizia. Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l'uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l'istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

32 Istituto d Istruzione Superiore via Senese, Poggibonsi (Siena) Italy Tel Fax roncalli@roncalli-sarrocchi.it url: cod. fisc RONCALLI Istituto Tecnico Statale Amministrativo Linguistico- Az.Geometri SARROCCHI Istituto Tecnico Industriale Meccanico Elettronico Liceo Scientifico Tecnologico Liceo Beni Culturali Formazione Professionale DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell'articolo 5 Legge n /12/1997) CLASSE QUINTA SEZ. A CORSO C.A.T ALLEGATO A RELAZIONE FINALE DEL PROF. Orazio DIANA I.T.P. Michele CAUTILLO MATERIA DI INSEGNAMENTO GEST. DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL'AMB. LAV. ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Il Docente/I.T.P

33 DIANA ORAZIO/CAUTILLO MICHELE DISCIPLINA Esplicitazione della programmazione curriculare in termini di obiettivi CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA 1.Processo di valutazione dei rischi e di individuazione delle misure di prevenzione. 2.Strategie e metodi di pianificazione e programmazione delle attività e delle risorse nel rispetto delle normative sulla sicurezza. 3.Sistemi di controllo del processo produttivo per la verifica degli standard qualitativi. 4.Documenti contabili per il procedimento e la direzione dei lavori. 1.Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell ambiente e del territorio 2.Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza. 3.Utilizzare i principali concetti relativi all economia e all organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. 4. Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per i prodotti. 1. Valutare fatti e orientare i propri comportamenti in base a un sistema di valori coerenti con i principi della costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. 2. Capacità di riconoscere ed applicare le disposizioni normative 3. Saper impiegare le norme tecniche per la redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per i prodotti. STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO 1. individuare le carenze dei singoli soggetti 2. individuare se possibile il loro stile di apprendimento 3. far prendere loro coscienza delle proprie difficoltà 4. renderli consapevoli del loro metodo di studio 5. incoraggiare ogni progresso anche se piccolo 6. incentivare il lavoro di gruppo 2

34 7. favorire il recupero in itinere 8. segnalare tempestivamente alle famiglie eventuali assenze e comportamenti non adeguati 9. attivare discussioni in classe su argomenti, atteggiamenti e problemi di interesse comune 10. favorire la capacità di analisi e di sintesi degli alunni 11. coinvolgere gli alunni nella programmazione e nel raggiungimento degli obiettivi 12. dare spazio al lavoro di gruppo CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER UNITÀ DIDATTICHE (programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione) MODULO Contenuti Disciplinari N 1: LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NEI CANTIERI NUMERO DI UNITA DIDATTICHE 3 UNITA DIDATTICA N. 1 : L analisi dei rischi nelle costruzioni. UNITA DIDATTICA N. 2 :La valutazione di rischi. UNITA DIDATTICA N. 3 :Il coordinamento e le interferenze in cantiere. Tempo Settembre, Ottobre MODULO N 2: LA RIDUZIONE DEI RISCHI NEI CANTIERI NUMERO DI UNITA DIDATTICHE 8 UNITA DIDATTICA N. 1: Tracciamenti, splateamenti e scavi. UNITA DIDATTICA N. 2: Scavi: riduzione dei rischi. Contenuti Disciplinari UNITA DIDATTICA N. 3: Demolizione e nuva costruzione. UNITA DIDATTICA N. 4: Lavori Demolizione e nuva costruzione:riduzione dei rischi. UNITA DIDATTICA N. 5: Lavori in quota. UNITA DIDATTICA N. 6: Lavori in quota: riduzione dei rischi. UNITA DIDATTICA N. 7: Bonifica dell amianto. UNITA DIDATTICA N. 8: Bonifica dell amianto: riduzione dei rischi. Tempo Ottobre, Novembre, Dicembre MODULO N 3: LETIPOLOGIE DI CANTIERE NUMERO DI UNITA DIDATTICHE 6 3

35 Contenuti Disciplinari UNITA DIDATTICA N. 1: Le tipologie di cantiere. UNITA DIDATTICA N. 2: Cantieri in aree fortemente urbanizzate:esempi. UNITA DIDATTICA N. 3: Cantieri isolati di piccole dimensioni:esempi. UNITA DIDATTICA N. 4: Lavori di restauro:esempi. UNITA DIDATTICA N. 5: lavori in copertura: esempi. Tempo UNITA DIDATTICA N. 6: Cantieri stradali: esempi Gennaio, Febbraio MODULO N 4: I COSTI DEL CANTIERE IN SICUREZZA NUMERO DI UNITA DIDATTICHE 3 Contenuti Disciplinari UNITA DIDATTICA N. 1 : L analisi del costo dei lavori. UNITA DIDATTICA N. 2 : Computo metrico estimativo e analisi dei prezzi. UNITA DIDATTICA N. 3 : I costi per la sicurezza.. Tempo Marzo, Aprile MODULO N 5: LA CONTABILITA E LA FINE DEI LAVORI NUMERO DI UNITA DIDATTICHE 4 Contenuti Disciplinari Tempo UNITA DIDATTICA N. 1 : La conabilità dei lavori. UNITA DIDATTICA N. 2 : Stime e revisione dei prezzi. UNITA DIDATTICA N. 3 : Computi finali e ultimazione dei lavori. UNITA DIDATTICA N. 4 : I software per la contabilità dei lavori. Aprile, Maggio MODULO N 6: I COLLAUDI NUMERO DI UNITA DIDATTICHE 3 Contenuti Disciplinari UNITA DIDATTICA N. 1 : Verifiche finali e collaudi. UNITA DIDATTICA N. 2 : Tipologie di collaudo. Tempo Maggio ATTIVITA' DIDATTICA 4

36 METODI DI INSEGNAMENTO (sintesi) TIPO DI ATTIVITA' (frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi) Lezione frontale Lavoro individuale Lavoro in coppia Lavoro in gruppo Discussione Verifiche Altro MODALITA' DI LAVORO (frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Lezione/applicazione * Scoperta guidata ** Insegnamento per problemi *** Progetto/indagine **** Altro * Spiegazione seguita da esercizi applicativi ** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni *** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale si chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione **** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente per acquisire informazione e sviluppare abilità 5

37 RECUPERO (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine L'attività di recupero viene attuata: Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di lezione periodo durata frequenza modalità APPROFONDIMENTI (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) L approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine L'attività di approfondimento viene attuata: Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà 6

38 Altro Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori dell'orario di lezione periodo durata frequenza modalità MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI Sintesi (frequenza 1 = mai; 5 = sempre) Libri di testo Altri libri Dispense Registratore Videoregistratore Laboratori Visite guidate Incontri con esperti Software Altro VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Sintesi STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di apprendimento) (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) 1. Domande e riflessioni al termine di ogni attività didattica; 2. Osservazione diretta degli allievi durante lo svolgimento delle esercitazioni; 3. Correzione degli esercizi assegnati per casa 7

39 TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE Le verifiche formative saranno classificate (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) 1. Prove strutturale con quesiti a risposta aperta e multipla 2. Lavoro progettuale 3. Discussione collettiva 4. Applicazione pratica STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione) 1. Interrogazioni; 2. Elaborati scritti e grafici; 3. Test e questionari. MOBILITA PREVISTE (Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Interrogazione lunga 5 Interrogazione breve 4 Tema o breve saggio 1 Questionario 4 Relazione 4 Esercizi 4 Test 3 8

40 Istituto d Istruzione Superiore Roncalli Formazione Professionale Via Senese, Poggibonsi (Si) Tel Fax C.F roncalli@roncalli-sarrocchi.it pec: siis00800x@pec.istruzione.it Codice Univoco Ufficio: UFUBVV RONCALLI Amministrazione Finanza e Marketing Relazioni Internazionali per il Marketing Sistemi Informativi Aziendali Costruzioni Ambiente Territorio Turismo SARROCCHI Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica e Elettrotecnica Liceo delle Scienze Applicate DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell'articolo 5 Legge n /12/1997) CORSO CLASSE QUINTA SEZ. A Costruzioni Ambiente Territorio ALLEGATO A RELAZIONE FINALE DEL PROF. Materia Provvedi Gabriella Lingua e Civilta Inglese ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Il Docente Gabriella Provvedi DISCIPLINA Esplicitazione della programmazione curriculare in termini di obiettivi

41 CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA Pur con differenziazioni nel livello di preparazione degli studenti la classe e in grado di comprendere,riassumere e relazionare su testi di carattere tecnico specifico del settore di studi. La classe e inoltre in grado di produrre brevi testi e relazioni,di sapere illustrare le caratteristiche principali di alcune opere architettoniche evidenziando i tratti salienti degli architetti. Ripasso e approfondimento delle principali strutture linguistiche,avvicinandosi al livello B1 del quadro di riferimento europeo. Conoscenza delle caratteristiche di un testo di carattere tecnico e di testi di tipologia diversa con acquisizione e fissaggio del relativo lessico specifico Sapere comprendere e relazionare un testo di carattere specifico. Riconoscere,comprendere e produrre testi di argomento tecnico e di carattere generale.sapere lavorare in maniera autonoma per produrre presentazioni di autori e i relativi lavori architettonici. STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO Lezione frontale per l introduzione di nuovi argomenti,lavoro a coppie o individuale per la produzione di presentazioni di opere architettoniche o di caratteristiche di un periodo. E stato privilegiato un approccio di tipo comunicativo finalizzato ad un uso pratico della lingua. Lettura e comprensione dei testi con evidenziazione del nuovo lessico specifico e conseguente fissaggio del medesimo tramite la produzione di brevi testi descrittivi di carattere tecnico e generale,esercizi a scelta multipla, ascolti.

42 CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER (programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione) 1 Unità didattiche 2 Moduli 3 Percorsi formativi Tipologia Mod.1 Mod.2 Sketch stage and working drawings (textbook mod.5) Autocad Rendering Foundations-Walls-Stairs Architectural and buiding reports Architecture Half-timbered houses in the UK Classicism: St.Paul s Cathedral(Sir C.Wren) Georgian Architecture: Irish Georgian Houses The Gothic revival- The Tower Bridge Neoclassicism (main characteristics) The British Museum Victorian Architecture:the early years(industrial Buildings) (photocopy) The high Victorian phase- William Morris The domestic Revival The Crystal Palace Periodo Settembre Ottobre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Mod.3 Mod.4 Mod.5 Public Works Bridges-Roads- Dams The Vajont Dam Tunnels-The Channel Tunnel The Modern Movement W.Gropius-the Bauhaus-the Architects Collaborative Le Corbusier F.Lloyd Wright The Postmodern Movement: A.Rossi Contemporary Architecture Jean Nouvel Daniel Libeskind Herzog &De Meuron S.Calatrava Zaha Hadid N.Foster Febbraio-Marzo Aprile Maggio Marzo-Aprile- Maggio Mod.6 Extension to literature G.Orwell This was London ( from 1984)

43 ATTIVITA' DIDATTICA METODI DI INSEGNAMENTO (sintesi) TIPO DI ATTIVITA' (frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi) Lezione frontale Lavoro individuale Lavoro in coppia Lavoro in gruppo Discussione Verifiche Altro x x x x x MODALITA' DI LAVORO (frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Lezione/applicazione * Scoperta guidata ** Insegnamento per problemi *** Progetto/indagine **** Altro x x x * Spiegazione seguita da esercizi applicativi ** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni *** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale si chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione **** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente per acquisire informazione e sviluppare abilità Recupero (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine x 4 5 L'attività di recupero viene attuata:

44 Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di lezione x x x APPROFONDIMENTI (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine x 4 5 L'attività di approfondimento viene attuata: Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori dell'orario di lezione x x periodo durata frequenza modalità MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI Sintesi

45 (frequenza 1 = mai; 5 = sempre) Libri di testo Altri libri Dispense Registratore Videoregistratore Laboratori Visite guidate Incontri con esperti Software Altro LIM / internet x (spazio per eventuali note descrittive e/o esplicative) VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Sintesi STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di apprendimento) distinzione tra verifica formativa e sommativa (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) x x x TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Domande aperte e chiuse-comprensioni domande orali (spazio a disposizione per note esplicative e/o integralive) Le verifiche formative saranno classificate (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) 2x x STRUMENTINTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA

46 (controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione) Veifiche orali sugli argomenti del programma Relazioni individuali o a coppie Test domande aperte e chiuse MOBILITA PREVISTE (Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Interrogazione lunga 3 Interrogazione breve 4 Tema o breve saggio Questionario 3 Relazione Esercizi 4 Test 3 Altro Sono forniti in allegato al presente documento n. 1 esempi di prove utilizzate nelle verifiche effettuate.

47 1 Istituto d Istruzione Superiore Roncalli Via Senese, Poggibonsi (Si) Tel Fax C.F roncalli@roncalli-sarrocchi.it pec: siis00800x@pec.istruzione.it Codice Univoco Ufficio: UFUBVV Formazione Professionale RONCALLI Amministrazione Finanza e Marketing Relazioni Internazionali per il Marketing Sistemi Informativi Aziendali Costruzioni Ambiente Territorio Turismo SARROCCHI.1 Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica e Elettrotecnica Liceo delle Scienze Applicate DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell'articolo 5 Legge n /12/1997) CLASSE QUINTA SEZ. A CORSO COSTRUZIONI, AMBIENTE e TER. ALLEGATO A RELAZIONE FINALE DEL PROF. ELISABETTA PUCCIONI MATERIA DI INSEGNAMENTO RELIGIONE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Il Docente Elisabetta Puccioni

48 DISCIPLINA Esplicitazione della programmazione curriculare in termini di obiettivi CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA Conoscenza dei concetti essenziali della Saper analizzare criticamente i fondamenti Affrontare in modo corretto e critico i morale cristiana, con confronto con le delle principali religioni. documenti della tradizione cattolica. principali religioni esistenti. Poter orientarsi nel panorama dell Ateismo Saper rispettare le diverse posizioni Conoscenza basilare dell ateismo, in contemporaneo. filosofiche sull esistenza di Dio e ragionare particolare quello del secolo. sul concetto di Ateismo. Basilari fondamenti della dottrina sociale Saper cogliere i problemi esistenziali della chiesa attraverso la capacità di ascolto e la riflessione. STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO I concetti basilari degli argomenti sono stati affrontati attraverso una discussione iniziale, per testare la conoscenza dei pre-requisiti, in seguito, gli stessi argomenti, sono stati trattati in maniera sistematica con l ausilio, spesso, di mezzi audiovisivi, fornendo approfondimenti per ampliare o sottolineare gli aspetti essenziali del tema trattato

49 CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER (programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione) 1 Unità didattiche 3 Moduli Percorsi formativi modulo Periodo (inserire la tempificazione) I modulo II modulo III modulo trimestre primo pentamestre ultimo per. pentamestre I Modulo La morale cristiana: comparazione fra morale ed etica, definizione dei termini principali. La morale cristiana in confronto con le altre religioni e comparazione con le diverse confessioni cristiane. Analisi del testo di TolKien Il signore degli Anelli e spiegazione dei riferimenti biblici, in particolare quelli inerenti l Apocalisse. La questione della fecondazione artificiale e le nuove tecniche della sperimentazione genetica. II Modulo L Ateismo problema del secolo. Breve storia dell evoluzione dell ateismo. Dai filosofi sofisti all esistenzialismo. L Ateismo attraverso i filosofi del sospetto : Marx, Nietzsche e Freud. Le conseguenze che tale pensiero ha prodotto in ambito sociale. L Ateismo contemporaneo dal problema ideologico all agnosticismo. III Modulo La dottrina sociale della Chiesa. Il contesto storico e sociale in cui nacque e si sviluppò. Caratteri generali del pensiero sociale della Chiesa: dalla Rerum Novarum alla Centesimus Annus. La questione della terza via e la solidarietà.

50 ATTIVITA' DIDATTICA METODI DI INSEGNAMENTO Si predilige una discussione o questionario iniziale per verificare i pre-requisiti, quindi si passa alla trattazione sistematica supportata da PPT, Dvd con spiegazione coordinata e Film sull argomento trattato TIPO DI ATTIVITA' (frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi) Lezione frontale Lavoro individuale Lavoro in coppia Lavoro in gruppo Discussione Verifiche Altro supporti multimediali Inserire testo.

51 MODALITA' DI LAVORO (frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Lezione/applicazione * Scoperta guidata ** Insegnamento per problemi *** Progetto/indagine **** Altro * Spiegazione seguita da esercizi applicativi ** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni *** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale si chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione **** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente per acquisire informazione e sviluppare abilità (spazio per eventuali note descrittive e/o esplicative) Inserire testo

52 RECUPERO (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine L'attività di recupero viene attuata: Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di lezione periodo durata frequenza modalità (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Introdurre testo

53 APPROFONDIMENTI (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine L'attività di approfondimento viene attuata: Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori dell'orario di lezione periodo durata frequenza modalità (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Introdurre testo

54 MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI Sintesi (frequenza 1 = mai; 5 = sempre) Libri di testo Altri libri Dispense Registratore Videoregistratore Laboratori Visite guidate Incontri con esperti Software Altro film, documentari, PPT e (spazio per eventuali note descrittive e/o esplicative) Introdurre testo

55 VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Sintesi STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA distinzione tra verifica formativa e sommativa (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo Introdurre testo (spazio a disposizione per note esplicative e/o integralive) Le verifiche formative saranno classificate (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) (spazio a disposizione per note esplicative e/o integralive) Introdurre testo

56 STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA Si predilige tipologie che siano previste nelle prove dell esame di stato MOBILITA PREVISTE (Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Interrogazione lunga Interrogazione breve Tema o breve saggio 1 Questionario 3 Relazione Esercizi Test Tipologia III prova 3 (spazio a disposizione per note esplicative e/o integrative) Sono forniti in allegato al presente documento n. 1 esempi di prove utilizzate nelle verifiche effettuate.

57 Istituto d Istruzione Superiore Roncalli Via Senese, Poggibonsi (Si) Tel Fax C.F info@iisroncalli.gov.it pec: siis00800x@pec.istruzione.it Codice Univoco Ufficio: UFUBVV RONCALLI Amministrazione Finanza e Marketing Relazioni Internazionali per il Marketing Sistemi Informativi Aziendali Costruzioni Ambiente Territorio Turismo Formazione Professionale SARROCCHI Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica e Elettrotecnica Liceo delle Scienze Applicate DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell'articolo 5 Legge n /12/1997) CLASSE QUINTA SEZ. A CORSO Costruzioni, Ambiente e Territorio ALLEGATO A RELAZIONE FINALE DEL PROF. Vincenzo Cantara MATERIA DI INSEGNAMENTO STORIA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Il Docente

58 DISCIPLINA Gli obiettivi fondamentali di tale disciplina devono portare l'alunno a: comprendere il concetto di periodizzazione possedere le competenze critiche per interpretare i fatti storico - culturali saper analizzare e interpretare gli accadimenti socio - politici saper inquadrare a livello globale gli eventi e le loro interconnessioni CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA - Conoscere approfonditamente i - Saper collegare fatti/eventi con le - Capacità di analisi, sintesi, principali fenomeni o eventi storici trasformazioni storico-culturali. collegamento ed esposizione dei affrontati, istituendo fra loro concetti. - Saper usare le conoscenze relazioni, anche lontane nel tempo manualistiche, di documenti e/o testi in una esposizione articolata, anche di argomenti complessi STRATEGIE PER IL LORO CONSEGUIMENTO Studio mirato Discussione di gruppo Approfondimenti tematici Uso di strategie cognitive Esercizi di elaborazione personale

59 CONTENUTI DISCIPLINARI ESPOSTI PER (programma effettivamente svolto rispetto alla programmazione) 1 Unità didattiche 2 Moduli 3 Percorsi formativi UNITA DIDATTICA N. 1 L Unità d Italia: La Destra e la Sinistra storiche UNITA DIDATTICA N. 2 La seconda rivoluzione industriale. UNITA DIDATTICA N. 3 La spartizione coloniale del mondo. UNITA DIDATTICA N. 4 La prima guerra mondiale UNITA DIDATTICA N. 5 La Rivoluzione russa. Il dopoguerra e i nuovi assetti politici UNITA DIDATTICA N. 6 L ascesa del Fascismo: la struttura dello stato fascista MODULO 1: Dall'Unità d'italia al Fascismo UNITA DIDATTICA N. 1 La crisi di Weimar e l ascesa del Nazismo:caratteri del totalitarismo nazista. UNITA DIDATTICA N. 2 Gli anni Trenta: verso la guerra. UNITA DIDATTICA N. 3 La seconda guerra mondiale. UNITA DIDATTICA N. 4 La Shoah. Conclusione del conflitto UNITA DIDATTICA N. 5 Il dopoguerra. MODULO 2: Dalla Repubblica di Weimar al secondo dopoguerra

60 (inserire la tipologia) Unità didattiche 1-6 Unità didattiche 1-5 Periodo (inserire la tempificazione) Modulo 1 settembre dicembre 2014 Modulo 2 gennaio maggio 2015 ATTIVITA' DIDATTICA METODI DI INSEGNAMENTO -Lezione frontale -Lezione guidata -Lavoro individuale -Discussione -Verifiche orali e con questionario TIPO DI ATTIVITA' (frequenza media 1 = nessuno o quasi; 5 = tutti o quasi) Lezione frontale Lavoro individuale Lavoro in coppia Lavoro in gruppo Discussione Verifiche

61 MODALITA' DI LAVORO (frequenza media 1= mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Lezione/applicazione * Scoperta guidata ** Insegnamento per problemi *** Progetto/indagine **** Altro * Spiegazione seguita da esercizi applicativi ** Conduzione dello studente all'acquisizione di un concetto o di una abilità attraverso alternanza di domande, risposte brevi, brevi spiegazioni *** Presentazione di una situazione problematica non precedentemente incontrata per la quale si chiede una soluzione, seguita da discussione e sistematizzazione **** Strutturazione di attività volta all'elaborazione di un prodotto pensato specificamente per acquisire informazione e sviluppare abilità RECUPERO (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il recupero in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine L'attività di recupero è stata attuata: Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Sono state attuate forme di recupero al di fuori dell'orario di lezione

62 APPROFONDIMENTI (sintesi) (frequenza media 1 = mai; 5 = quasi sempre) Il approfondimento in itinere è stato sistematicamente attuato rispetto agli obiettivi a breve termine L'attività di approfondimento viene attuata: Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con le stesse modalità Ritornando sugli stessi argomenti per tutta la classe con modalità diverse Organizzando specifiche attività per gruppi di studenti Assegnando esercizi a casa agli studenti in difficoltà Altro Sono state attuate forme di approfondimento al di fuori dell'orario di lezione MATERIALI E STRUMENTI DIDATTICI Sintesi (frequenza 1 = mai; 5 = sempre) Libri di testo Altri libri Dispense Registratore Videoregistratore Laboratori Visite guidate Incontri con esperti Software Altro LIM

63 VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI La verifica degli apprendimenti è stata effettuata alla fine di ogni unità didattica e attuta attraverso interrogazioni orali, discussioni di gruppo, questionari a risposta aperta STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di apprendimento) Questionari ad hoc, preparati dal docente distinzione tra verifica formativa e sommativa (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) TIPOLOGIA VERIFICHE FORMATIVE Interrogazione orale breve Questionario a domande aperte Le verifiche formative saranno classificate (Indicare la frequenza media barrando una casella da 1 a 5 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre)

64 STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (controllo del profitto scolastico ai fini della valutazione) Interrogazione orale lunga Questionario a domande aperte MODALITA PREVISTE (Indicare la frequenza media inserendo nelle caselle corrispondenti un numero da 1 a 5: 1 = mai o quasi mai; 5 = sempre o quasi sempre) Interrogazione lunga 2 Interrogazione breve 4 Tema o breve saggio 4 Questionario 5 Relazione 2 Esercizi 2 Test 1 Altro - Sono forniti in allegato al presente documento n. 2 esempi di prove utilizzate nelle verifiche effettuate.

65 1. QUESTIONARIO STORIA Alunno classe V sez. A CAT data 1. Chi uccise Umberto I? 2. In che anno morì Giolitti? 3. Quali erano i due orientamenti socialisti in Italia? 4. Chi ha scritto L evoluzione creatrice? 5. In quale città fu fondata la CGL? 6. Chi ha scritto Il disagio della civiltà? 7. Chi ha scritto I presupposti del socialismo e i compiti della socialdemocrazia? 8. Chi ha scritto l enciclica Rerum novarum? 9. Che cosa propugnava il Modernismo? 10. In quali anni avvenne la guerra anglo-boera? 11. Che vuol dire Revanscismo? 12. Chi era Dreyfus? 13. Quando salì al trono il Kaiser Guglielmo II? 14. Dove sorse il primo movimento populista? 15. Che cosa prevedeva il Trattato di Losanna del 1912? 16. Quando fu concesso, in Italia, il suffragio universale maschile? 17. Chi pubblicò la bolla Non expedit? 18. Che cos è il Patto Gentiloni? 19. Chi fondò la Federazione nazionale degli insegnanti delle scuole medie? 20. A quale partito apparteneva Theodore Roosvelt? 21. In quali anni si svolse la guerra russo-giapponese? 22. In quale anno ci fu la rivolta dei Boxer? Punteggio /22 Valutazione /10

66 2. QUESTIONARIO DI STORIA Alunno classe V sez. A CAT data 1. Qual è la differenza tra sionismo sintetico o generale e sionismo revisionista? 2. Che cosa prevedeva la Conferenza di Ottawa? 3. In quante province era suddivisa l India britannica? 4. In che anno nacque il Partito comunista algerino? 5. In che anno, Ho Chi Minh, fondò il Partito comunista? 6. Qual era il suo scopo? 7. In che anno, in Cina, venne proclamata la Repubblica? 8. A quale religione apparteneva Gandhi? 9. In che anno ci fu la conferenza economica di Genova? 10. In che anno, in Cina, venne proclamata la repubblica? 11. Che cos è il Protezionismo? 12. Che vuol dire New Deal? 13. Quando venne eletto presidente degli USA Franklin Delano Roosevelt? 14. Di quale stato fu dittatore Molina? 15. Chi instaurò la dittatura a Cuba? 16. Chi era Keynes? 17. Quando ci fu il crollo della Borsa di Wall Street? 18. Chi occupò la Manciuria nel 1931? 19. In che anno morì Chiang Kai-shek? 20. Chi guidò nel la Lunga Marcia? 21. Che cosa si intende per resistenza passiva? Punteggio /21 Valutazione /10

67 Istituto d Istruzione Superiore Roncalli Via Senese, Poggibonsi (Si) Tel Fax C.F roncalli@roncalli-sarrocchi.it pec: siis00800x@pec.istruzione.it Codice Univoco Ufficio: UFUBVV Formazione Professionale RONCALLI Amministrazione Finanza e Marketing Relazioni Internazionali per il Marketing Sistemi Informativi Aziendali Costruzioni Ambiente Territorio Turismo SARROCCHI Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica e Elettrotecnica Liceo delle Scienze Applicate DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell'articolo 5 Legge n /12/1997) CLASSE QUINTA SEZ. _A CORSO C.A.T. ALLEGATO A RELAZIONE FINALE DEL PROF. CINZIA BARLETTA MATERIA DI INSEGNAMENTO MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Il Docente DISCIPLINA Esplicitazione della programmazione curriculare in termini di obiettivi

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