8.1 AREA PR VIA PISANA UTOE 8

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1 8.1 AREA PR VIA PISANA UTOE 8 1 AMBITO D'INTERVENTO Dati metrici St = mq Sul esistente = mq Descrizione dell'area Obiettivi Carichi insediativi massimi Area artigianale dismessa. Recupero di un'area degradata localizzata lungo il Canale Burlamacca attraverso la realizzazione di un complesso residenziale. Sul max = mq 2 DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO E CONDIZIONI PER LA REALIZZAZIONE Strumento di attuazione Piano di recupero in alternativa Progetto Unitario Convenzionato. Caratteristiche dell'intervento Destinazioni d'uso Parametri urbanistici Aree di cessione Condizioni di sostenibilità e mitigazioni ambientali Realizzazione di un insediamento residenziale e di un'area a verde pubblico attrezzato lungo il Canale Burlamacca. Residenziale. Intervento di ristrutturazione urbanistica. Sul max = St x Ip + 20% Sul esistente Sul max = mq (St x Ip ). h max = 10 m - Standard (D.M. 1444/68) = mq (24 mq ad abitante, attribuendo ad ogni abitante 80 mc). - 20% della St (art. 77, comma 4 del Piano strutturale) = 750 mq Totale aree da cedere = mq Dovranno inoltre essere cedute le aree ai sensi dell'art. 83 delle presenti N.t.a. Realizzazione di un area a verde pubblico, pari almeno al 75% dell intera area da cedere, da localizzare lungo il Canale Burlamacca. Rifiuti: dovranno essere previsti punti di raccolta per ospitare i contenitori per le varie tipologie di rifiuti solidi urbani (isole ecologiche, cassonetti a scomparsa, ecc.). Risparmio idrico: si prescrive di effettuare la predisposizione all allacciamento all acquedotto duale e/o altre forme di recupero delle acque piovane per usi non potabili. Risparmio energetico: l approvvigionamento energetico dovrà essere attuato mediante l uso di fonti energetiche rinnovabili in riferimento ai disposti della normativa di dettaglio del R.E., del Dlgs 192/05 nonché della L.R. 39/05 e loro

2 successive modifiche e integrazioni. Per gli interventi a destinazione residenziale, in sede di Piano attuativo dovranno essere effettuate le valutazioni previste dalle Linee guida per la valutazione della qualità energetica e ambientale degli edifici in Toscana approvate con Del. G.R. 218 del 03 Aprile PRESCRIZIONI INERENTI LA FATTIBILITA E LA COMPATIBILITA DELL INTERVENTO CON LA VULNERABILITA DEL SITO PERICOLOSITA IDRAULICA I.4 I.3 con tempo di ritorno Tr < 30 con tempo di ritorno 30 < Tr < 200 aree di fondovalle con Tr > 200 L area risulta interessata da una pericolosità idraulica media In funzione dell intervento previsto e delle condizioni di pericolosità si individua una classe di fattibilità 2 fattibilità con normali vincoli. In relazione a quanto indicato all art. 25 delle norme del P.A.I del Serchio, gli interventi di nuova costruzione dovranno contenere accorgimenti atti a ridurre la vulnerabilità delle opere stesse. Pertanto si prescrive che le quote di calpestio dei piani terra e delle soglie di accesso ai vani interrati (eventuali) siano poste al di sopra della quota delle infrastrutture lineari (viarie o altre) eventualmente presenti a valle e favorenti l instaurarsi di locali condizioni di ristagno. In ogni caso le quote dei piani di calpestio dei piani terra e quelle delle soglie di accesso ai vani interrati dovranno essere rialzate di almeno 20 cm rispetto alle aree esterne. PERICOLOSITA GEOMORFOLOGICA Aree in cui i processi geomorfologici e le caratteristiche litologiche, giaciturali non costituiscono fattori predisponenti al verificarsi di movimenti di massa G.2 Aree con elementi geomorfologici, litologici e giaciturali dalla cui valutazione risulta una bassa propensione al dissesto L area risulta interessata da una pericolosità geomorfologica bassa G1 In funzione dell intervento previsto e delle condizioni di pericolosità si individua una unica classe di fattibilità 2 fattibilità con normali vincoli. Sono prescritte indagini geognostiche estese all intorno geologico significativo e commisurate all importanza delle opere. Le indagini dovranno essere condotte a norma del D.M. 14 gennaio 2008 norme tecniche per le costruzioni - e del DPGR n 36/R.

3 PERICOLOSITA SISMICA S3 Cedimenti diffusi in terreni particolarmente scadenti (4) Zone con possibile amplificazione stratigrafica (9) in comuni a bassa sismicità (zone 3) L area risulta interessata da una pericolosità sismica media In funzione dell intervento previsto e delle condizioni di pericolosità si individua una classe di fattibilità 2 fattibilità con normali vincoli. Sono prescritte indagini geofisiche sismiche, condotte secondo i criteri stabiliti dalle istruzioni tecniche del Progetto V.E.L. della regione Toscana, che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare la Categoria di sottosuolo D.M. 14 gennaio 2008 norme tecniche per le costruzioni o più in generale alla definizione dell azione sismica.

4 8.2 AREA TR FERROVIA EST UTOE 8 1 AMBITO D'INTERVENTO Dati metrici St = mq Sul esistente = mq Descrizione dell'area Obiettivi Carichi insediativi massimi Area artigianale dismessa. Recupero di un'area degradata attraverso la realizzazione di un complesso misto residenziale e commerciale-direzionale. Sul max = mq 2 DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO E CONDIZIONI PER LA REALIZZAZIONE Strumento di attuazione Piano di recupero in alternativa Progetto Unitario Convenzionato. Caratteristiche dell'intervento Destinazioni d'uso Parametri urbanistici Realizzazione di un insediamento misto residenziale e commerciale, verde pubblico e di un'area a parcheggio pubblico. Residenziale, commerciale, direzionale. Intervento di ristrutturazione urbanistica soggetto a perequazione extracomparto. Sul max = [St x Iut + 10% St x Iut (incremento di Sul commerciale previsto solo nel caso di interventi misti residenziale /commerciale)]. Sul max = mq Destinazione Sul (mq) Residenziale Commerciale Totale h max = 10,5 m Aree di cessione - Standard (D.M. 1444/68) = mq (24 mq ad abitante, attribuendo ad ogni abitante 100 mc). - 20% della St (art. 77, comma 4 del Piano strutturale) = mq Totale aree da cedere = mq Aree di cessione derivanti dalla perequazione extracomparto = mq Dovranno inoltre essere cedute le aree ai sensi dell'art. 83 delle presenti N.t.a. Le aree da cedere derivanti dalla perequazione extracomparto, dovranno essere

5 Condizioni di sostenibilità e mitigazioni ambientali individuate tra quelle riportate nella Tavola Quadro previsionale strategico delle opere pubbliche. La metà dell area da cedere dovrà essere destinata a verde pubblico da localizzare lungo l asse stradale e ferroviario. Rifiuti: dovranno essere previsti punti di raccolta per ospitare i contenitori per le varie tipologie di rifiuti solidi urbani (isole ecologiche, cassonetti a scomparsa, ecc.). Risparmio idrico: si prescrive di effettuare la predisposizione all allacciamento all acquedotto duale e/o altre forme di recupero delle acque piovane per usi non potabili. Risparmio energetico: l approvvigionamento energetico dovrà essere attuato mediante l uso di fonti energetiche rinnovabili in riferimento ai disposti della normativa di dettaglio del R.E., del Dlgs 192/05 nonché della L.R. 39/05 e loro successive modifiche e integrazioni. Per gli interventi a destinazione residenziale, in sede di Piano attuativo dovranno essere effettuate le valutazioni previste dalle Linee guida per la valutazione della qualità energetica e ambientale degli edifici in Toscana approvate con Del. G.R. 218 del 03 Aprile PRESCRIZIONI INERENTI LA FATTIBILITA E LA COMPATIBILITA DELL INTERVENTO CON LA VULNERABILITA DEL SITO PERICOLOSITA IDRAULICA I.4 I.3 con tempo di ritorno Tr < 30 con tempo di ritorno 30 < Tr < 200 aree di fondovalle con Tr > 200 L area risulta interessata da una pericolosità idraulica media In funzione dell intervento previsto e delle condizioni di pericolosità si individua una classe di fattibilità 2 fattibilità con normali vincoli. In relazione a quanto indicato all art. 25 delle norme del P.A.I del Serchio, gli interventi di nuova costruzione dovranno contenere accorgimenti atti a ridurre la vulnerabilità delle opere stesse. Pertanto si prescrive che le quote di calpestio dei piani terra e delle soglie di accesso ai vani interrati (eventuali) siano poste al di sopra della quota delle infrastrutture lineari (viarie o altre) eventualmente presenti a valle e favorenti l instaurarsi di locali condizioni di ristagno. In ogni caso le quote dei piani di calpestio dei piani terra e quelle delle soglie di accesso ai vani interrati dovranno essere rialzate di almeno 20 cm rispetto alle aree esterne.

6 PERICOLOSITA GEOMORFOLOGICA G.2 Aree in cui i processi geomorfologici e le caratteristiche litologiche, giaciturali non costituiscono fattori predisponenti al verificarsi di movimenti di massa Aree con elementi geomorfologici, litologici e giaciturali dalla cui valutazione risulta una bassa propensione al dissesto L area risulta interessata prevalentemente da da una pericolosità geomorfologica bassa G1 In funzione dell intervento previsto e delle condizioni di pericolosità si individua una classe di fattibilità 2 fattibilità con normali vincoli. Sono prescritte indagini geognostiche estese all intorno geologico significativo e commisurate all importanza delle opere. Le indagini dovranno essere condotte a norma del D.M. 14 gennaio 2008 norme tecniche per le costruzioni - e del DPGR n 36/R. PERICOLOSITA SISMICA S3 Cedimenti diffusi in terreni particolarmente scadenti (4) Zone con possibile amplificazione stratigrafica (9) in comuni a bassa sismicità (zone 3) L area risulta interessata da una pericolosità sismica media In funzione dell intervento previsto e delle condizioni di pericolosità si individua una classe di fattibilità 2 fattibilità con normali vincoli. Sono prescritte indagini geofisiche sismiche, condotte secondo i criteri stabiliti dalle istruzioni tecniche del Progetto V.E.L. della regione Toscana, che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare la Categoria di sottosuolo D.M. 14 gennaio 2008 norme tecniche per le costruzioni o più in generale alla definizione dell azione sismica.

7 8.3 AREA TR VIA DEI PEECCHI UTOE 8 1 AMBITO D'INTERVENTO Dati metrici St = mq Sul esistente = mq Descrizione dell'area Obiettivi Carichi insediativi massimi Area artigianale. Recupero di un'area degradata attraverso la realizzazione di un complesso misto residenziale e commerciale-direzionale. Sul max = mq 2 DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO E CONDIZIONI PER LA REALIZZAZIONE Strumento di attuazione Caratteristiche dell'intervento Piano di recupero in alternativa Progetto Unitario Convenzionato. Realizzazione di un insediamento misto residenziale e commerciale, verde pubblico e di un'area a parcheggio pubblico e nuova viabilità. Destinazioni d'uso Parametri urbanistici Residenziale, commerciale, direzionale. Intervento di ristrutturazione urbanistica soggetto a perequazione extracomparto. Sul max = [St x Iut + 10% St x Iut (incremento di Sul commerciale previsto solo nel caso di interventi misti residenziale/commerciale)]. Sul max = mq Destinazione Sul (mq) Residenziale Commerciale Totale h max = 10,5 m Aree di cessione - Standard (D.M. 1444/68) = mq (24 mq ad abitante, attribuendo ad ogni abitante 100 mc). - 20% della St (art. 77, comma 4 del Piano strutturale) = mq Totale aree da cedere = mq Aree di cessione derivanti dalla perequazione extracomparto = mq Dovranno inoltre essere cedute le aree ai sensi dell'art. 83 delle presenti N.t.a. Le aree da cedere derivanti dalla perequazione extracomparto, dovranno essere individuate tra quelle riportate nella Tavola Quadro previsionale strategico delle

8 Condizioni di sostenibilità e mitigazioni ambientali opere pubbliche. Le aree da cedere dovranno permettere la realizzazione della viabilità indicata nella cartografia allegata al R.U. Le aree a verde pubblico dovranno essere localizzate lungo l asse ferroviario e per realizzare una piccola piazza a nord dell intervento. Rifiuti: dovranno essere previsti punti di raccolta per ospitare i contenitori per le varie tipologie di rifiuti solidi urbani (isole ecologiche, cassonetti a scomparsa, ecc.). Risparmio idrico: si prescrive di effettuare la predisposizione all allacciamento all acquedotto duale e/o altre forme di recupero delle acque piovane per usi non potabili. Risparmio energetico: l approvvigionamento energetico dovrà essere attuato mediante l uso di fonti energetiche rinnovabili in riferimento ai disposti della normativa di dettaglio del R.E., del Dlgs 192/05 nonché della L.R. 39/05 e loro successive modifiche e integrazioni. Per gli interventi a destinazione residenziale, in sede di Piano attuativo dovranno essere effettuate le valutazioni previste dalle Linee guida per la valutazione della qualità energetica e ambientale degli edifici in Toscana approvate con Del. G.R. 218 del 03 Aprile PRESCRIZIONI INERENTI LA FATTIBILITA E LA COMPATIBILITA DELL INTERVENTO CON LA VULNERABILITA DEL SITO PERICOLOSITA IDRAULICA I.4 I.3 con tempo di ritorno Tr < 30 con tempo di ritorno 30 < Tr < 200 aree di fondovalle con Tr > 200 L area risulta interessata da una pericolosità idraulica media In funzione dell intervento previsto e delle condizioni di pericolosità si individua una classe di fattibilità 2 fattibilità con normali vincoli relativamente agli interventi a maggior incidenza mentre per le aree a verde si individua una classe di fattibilità 1 fattibilità senza particolari limitazioni. In relazione a quanto indicato all art. 25 delle norme del P.A.I del Serchio, gli interventi di nuova costruzione dovranno contenere accorgimenti atti a ridurre la vulnerabilità delle opere stesse. Pertanto si prescrive che le quote di calpestio dei piani terra e delle soglie di accesso ai vani interrati (eventuali) siano poste al di sopra della quota delle infrastrutture lineari (viarie o altre) eventualmente presenti a valle e favorenti l instaurarsi di locali condizioni di ristagno. In ogni caso le quote dei piani di calpestio dei piani terra e quelle delle soglie di accesso ai vani interrati dovranno essere rialzate di almeno 20 cm rispetto alle aree esterne. Per quanto riguarda le aree a verde non vi sono prescrizioni.

9 PERICOLOSITA GEOMORFOLOGICA G.2 Aree in cui i processi geomorfologici e le caratteristiche litologiche, giaciturali non costituiscono fattori predisponenti al verificarsi di movimenti di massa Aree con elementi geomorfologici, litologici e giaciturali dalla cui valutazione risulta una bassa propensione al dissesto L area risulta interessata da una pericolosità bassa G1 In funzione dell intervento previsto e delle condizioni di pericolosità si individua una classe di fattibilità 2 fattibilità con normali vincoli relativamente agli interventi a maggior incidenza mentre per le aree a verde si individua una classe di fattibilità 1 fattibilità senza particolari limitazioni. Sono prescritte indagini geognostiche estese all intorno geologico significativo e commisurate all importanza delle opere. Le indagini dovranno essere condotte a norma del D.M. 14 gennaio 2008 norme tecniche per le costruzioni - e del DPGR n 36/R.. Per quanto riguarda le aree a verde non vi sono prescrizioni. PERICOLOSITA SISMICA S3 Cedimenti diffusi in terreni particolarmente scadenti (4) Zone con possibile amplificazione stratigrafica (9) in comuni a bassa sismicità (zone 3) L area risulta interessata da una pericolosità sismica media In funzione dell intervento previsto e delle condizioni di pericolosità si individua una classe di fattibilità 2 fattibilità con normali vincoli relativamente agli interventi a maggior incidenza mentre per le aree a verde si individua una classe di fattibilità 1 fattibilità senza particolari limitazioni. Sono prescritte indagini geofisiche sismiche, condotte secondo i criteri stabiliti dalle istruzioni tecniche del Progetto V.E.L. della regione Toscana, che definiscano spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare la Categoria di sottosuolo D.M. 14 gennaio 2008 norme tecniche per le costruzioni o più in generale alla definizione dell azione sismica. Per quanto riguarda le aree a verde non vi sono prescrizioni.

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