Introduzione alle disabilità di apprendimento

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1 CORSO di formazione per docenti Introduzione alle disabilità di apprendimento Dott.sa Paola Cavalcaselle - Psicologa, tecnico A.I.D. Master in DIAGNOSI E TRATTAMENTO DELLE DISABILITÀ DI APPRENDIMENTO IN ETÀ EVOLUTIVA

2 alcune premesse per ragionare insieme

3

4 LO SPORTIVO ESPERTO AUTOMATIZZA GLI SCHEMI COMPORTAMENTALI CHE GLI CONSENTONO DI UTILIZZARE LE STRATEGIE DI GIOCO PER VINCERE

5 ABILITÀ CAPACITÀ DI METTERE IN ATTO UNA SERIE DI AZIONI, SPESSO IN SEQUENZA TRA LORO, IN MODO RAPIDO ED EFFICIENTE, IN MANIERA DA RAGGIUNGERE UNO SCOPO PER RAGGIUNGERE UN ABILITÀ: Predisposizione innata Un esposizione ripetuta agli stimoli (frequenza = ALLENAMENTO) Semplicità e stabilità della sequenza degli atti da apprendere (stimoli adeguati facilitano l acquisizione)

6 DISABILITÀ INCAPACITÀ DI COSTRUIRE UNA ROUTINE DI AZIONI, CHE RENDE FACILE RAGGIUNGERE UN DETERMINATO SCOPO LA MANCATA PREDISPOSIZIONE RENDE INEFFICACE L ALLENAMENTO

7 Disabilità = riduzione o perdita di capacità funzionali conseguenti ad una menomazione (OMS) nel caso della persona con DSA nessuna menomazione è presente

8 In realtà nel caso dei D.S.A. Non ci si trova in presenza di una disabilità ma di una mancata acquisizione di una abilità succ

9

10 IN CHI ha un DSA NON SI VEDE QUALCOSA DI DIVERSO PER QUESTO È COSÌ DIFFICILE DA CAPIRE

11 e ancora

12 Le parole o il linguaggio non sembrano avere alcun ruolo nel mio meccanismo di pensiero. Caso mai, il mio meccanismo di pensiero consiste di immagini Albert Einstein Il linguaggio (verbale) rappresenta una forma privilegiata di comunicazione del pensiero, ma non l unica.

13 In tutti i sistemi di comunicazione esiste una sorgente che genera e codifica il messaggio e una destinazione che lo riceve e lo decodifica. Il codice per essere efficiente deve essere condiviso (frutto di un accordo): الحصان 말 骏马 Pferd horse cheval caballo cavalo cavallo

14 malgrado migliaia di lingue siano state parlate dall uomo solo 106 hanno strutturato una forma scritta oggi su 3000 lingue parlate solo 78 hanno una letteratura

15 1-Importanza dell ordine dei fonemi ACEN ECAN CANE ANCE CENA 2-Importanza dell organizzazione sinistra /destra La città in primavera Un recinto in cani 3-Nell adulto si legge seguendo la struttura della frase: vi può essere un approccio percettivo poi linguistico

16 Venezia

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18 Anche se il linguaggio, inteso come verbalità, è lo strumento privilegiato del pensiero, un pensiero senza linguaggio verbale è possibile....il pensiero, l'attività cognitiva dell'individuo, dunque non è affatto compromesso direttamente da una incompetenza linguistica.

19 Non ce ne rendiamo conto perché è come se avessimo un traduttore simultaneo

20 Linguaggio/pensiero vi sono differenze rispetto alle regole che vincolano il LINGUAGGIO (parlato e scritto): - ordine cronologico - spaziale (ds/sin) - ordine psicologico

21 Disturbo S pecifico d Apprendimento

22 La Definizione di Disturbo secondo il manuale diagnostico e statistico DSM-IV È presentata come specifica in modo indiretto. È separata per i tre tipi di disturbo contemplati. Si riferisce a un livello sostanzialmente al di sotto (2 d.s.) di quanto previsto in base all età cronologica, alla valutazione psicometrica dell intelligenza e all istruzione adeguata all età. Richiede la presenza di un interferenza significativa con l apprendimento scolastico o le attività quotidiane che richiedono quella capacità. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà vanno al di là di quelle di solito associate ad esso.

23 DISTURBO DI APPRENDIMENTO D.A. Learning disability L.D. Altro Specifico Disprassie D.S.A. Apprendimento scolastico D.S.L Disturbo di lettura specifico del linguaggio Disturbo dell espressione scritta Disturbo di calcolo Impropriamente DISLESSIA D. Funzione motoria Disturbi del linguaggio Problematiche Socioculturali o Psicopatologiche Ritardo mentale (R.M.) Disarmonie evolutive (autismo) Disturbo d attenzione e iperattività.(d.d.a.i.o A.D.H.D.) Epilessia

24 È importante fare una valutazione che tenga conto delle varie possibilità che possono essere causa del disturbo con sintomi simili (diagnosi differenziale)

25 DISTURBO DI APPRENDIMENTO La compromissione supera la soglia di 2 DEVIAZIONI STANDARD dalla media l'espressione difficoltà di apprendimento viene utilizzata per indicare talvolta una forma non grave (quindi che non soddisfa i criteri clinici per il Disturbo) di ritardo sul piano dell'apprendimento.

26 Distribuzione Gaussiana normale Le divisioni in rosso segnalano le deviazioni standard dalla media MEDIA

27 DISCREPANZA abilità di lettura, scrittura, calcolo 85 intelligenza Abilità nella lettura a confronto con l intelligenza in soggetti con D.S.A.

28 Diagnosi: chi? PROFESSIONALITÀ COINVOLTE NELLA VALUTAZIONE DEI DSA: (Dal PROTOCOLLO DIAGNOSTICO DI BASE proposto dall A.I.D.) Neuropsichiatra infantile o neurologo per la visita neurologica Neuropsichiatra infantile, psicologo o neuropsicologo per la valutazione dell efficienza intellettiva Psicologo per l approfondimento psicodiagnostico e la valutazione della personalità Psicologo, Neuropsicologo con Logopedista e Psicopedagogista per gli approfondimenti specifici

29 NON è opportuno fare diagnosi prima dell esposizione prolungata all apprendimento della lettoscrittura generalmente FINE SECONDA DELLA SCUOLA PRIMARIA

30 Una buona diagnosi funzionale è il primo passo per realizzare l integrazione in tutti i contesti Caratteristiche utili : Articolata e multidisciplinare Copertura delle varie aree disfunzionali (osservazione diretta del bambino e del suo comportamento; colloquio e interazione con il bambino, i suoi genitori e gli insegnanti; strumenti psicometrici quantitativi e qualitativi).

31 Deve individuare per ciascuna area disfunzionale: 1. Livello delle prestazioni 2. Capacità spontanee di adattamento 3. Potenzialità di miglioramento 4. Grado di investimento emozionale Ci permette di: 1) Formulare una prognosi di sviluppo 2) Definire un progetto educativo-didattico attuabile nel contesto scolastico in collaborazione con tutti gli insegnanti. 3) Definire un progetto riabilitativo condiviso con la famiglia.

32 INFORMAZIONE a tutto il cdc su DSA CONOSCENZA DEL SINGOLO CASO attraverso: FAMIGLIA INSEGNANTI PRECEDENTI DIAGNOSTA TERAPEUTA

33 Ricordare la differenza tra Diagnosi / Diagnosi Funzionale Certificato / Certificazione(LEGGE 104)

34 APPRENDIMENTO processo di acquisizione di conoscenza o di una particolare capacità attraverso lo studio, l esperienza o l insegnamento. In psicologia: si tratta di un processo basato sull esperienza che comporta un cambiamento sul lungo termine del potenziale comportamentale (che descrive le possibilità del comportamento di un individuo, a livello appunto potenziale, in una data situazione, ai fini del raggiungimento di un determinato obiettivo).

35 Apprendimento: cosa significa imparare? Studente: Vissuti -capacità-strategie -convinzioni rispetto agli strumenti Insegnante: -Obiettivi -Attese - Criteri Assimilare Applicare Crescere Svilupparsi Interiorizzare Scoprire Capire Memorizzare Avventurarsi Personalizzare Trasformare Intuire

36 Apprendimento: cosa significa imparare? Studente: Vissuti -capacità -strategie -convinzioni rispetto agli strumenti Insegnante: -Obiettivi -Attese - Criteri Assimilare Applicare Crescere Svilupparsi Capire Memorizzare Interiorizzare Scoprire Avventurarsi Personalizzare Trasformare Intuire

37 Apprendimento: cosa significa imparare? Assimilare Crescere Capire Applicare Avventurarsi Svilupparsi Memorizzare Scoprire Trasformare Interiorizzare Intuire Personalizzare Processo tiradentro Processo da dentro a fuori Duplice dinamica di rielaborazione

38 Non si tratta di cosa apprendo, ma di come: Lettura, scrittura e calcolo sono strumenti a cui devo avere accesso per apprendere nella nostra cultura

39 Apprendere le abilità per leggere, scrivere, contare non è facile come sembra: Processi cognitivi complessi che coinvolgono attività coordinate di molte regioni cerebrali

40 AREE COINVOLTE NELL UTILIZZO DEL LINGUAGGIO VERBALE EMISFERO SINISTRO

41 AREE di ATTIVITA CEREBRALE riferita alle parole GUARDARE PRONUNCIARE ASCOLTARE PENSARE

42 I DUE EMISFERI SVOLGONO COMPITI COMPLEMENTARI INFORMAZIONI CODICE VERBALE SINISTRO NON VERBALE DESTRO EMISFERO

43 persone animali oggetti AREE DI ATTIVITA significative Compiti di denominazione visti alla pet

44 A. globale A. focale

45 A-MEMORIA DI CODIFICA-corteccia prefrontale: tentativo di memorizzare parole a coppie per categoria (nazione-danimarca/metallo-platino) dex sin B-MEMORIA DI RECUPERO-corteccia frontale: tentativo di richiamo degli esempi(attivata anche regione posteriore) dex sin

46 PERSONA NON DISLESSICA PERSONA DISLESSICA AREA NON ATTIVATA NEI DISLESSICI (da E.Paulesu et al.,2001)

47 SOGGETTI NON DISLESSICI RICORDO DI LETTERE RIME SOGGETTI CON DISLESSIA EVOLUTIVA

48 DISABILITÀ PIÙ FREQUENTI: Percezione ed elaborazione visiva/uditiva Coordinazione visuo-motoria Decodifica Comprensione della lettura Espressione verbale Attenzione focale debole Memoria di lavoro poco efficiente

49 b ma quando vado a scuola mi dicono che: b Da quando nasco imparo che: non sono la stessa cosa!!! Non c è costanza nella forma delle lettere e quando credo di aver capito scopro che: Cambia forma e nome d D Cambia forma ma non nome

50 Stili di pensiero sinistro e destro secondo Torrance et all SINISTRO DESTRO Analitico-sequenziale Globale-sintetico Logico-razionale Simultaneo-relazionale Verbale-astratto Visivo-motorio Preciso-metodico Innovatore, intuitivo Attento, sicuro, realistico Distratto, fantasioso

51 È ormai riconosciuta l esistenza della plasticità cerebrale. Questa consente al nostro cervello di ristrutturare le connessioni neurali nel modo più funzionale ai bisogni di gestione del comportamento del soggetto, modificandosi e adattandosi a nuovi compiti

52 Specializzazione emisferica La visione attuale del concetto di specializzazione emisferica considera superata la dicotomia dex/sin. I due emisferi lavorano insieme e si compensano vicendevolmente anche se diversi sono gli stili di processamento delle informazioni Le informazioni giunte in ES vengono processate in modo analitico (passo dopo passo) in ED sono fin da subito valutate in modo globale (olistico)

53 D. Specifico A. Non è dovuto ad altre patologie con sintomi simili

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