INFEZIONI RESPIRATORIE NEL PAZIENTE GERIATRICO
|
|
- Edmondo Castaldo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 INFEZIONI RESPIRATORIE NEL PAZIENTE GERIATRICO
2 POLMONITE EXTRAOSPEDALIERA Communty Acquired Pneumonia (CAP)
3 EPIDEMIOLOGIA INCIDENZA: 16 casi/1000 abitanti/anno tra 65 e 74 anni 38 casi/1000 abitanti/anno tra 75 e 84 anni 79 casi/1000 abitanti/anno oltre gli 84 anni Nel 2002 in Italia i ricoveri per CAP sono stati circa di cui più del 75% sono anziani. MORTALITA Rappresenta la sesta causa complessiva di morte e la prima causa di morte tra le malattie infettive con un tasso di mortalità ospedaliera del 12%.
4 FATTORI DI RISCHIO INALAZIONE ED ASPIRAZIONE DELLE SECREZIONI OROFARINGEE RIDUZIONE DELL ELASTICITA POLMONARE RIDUZIONE DEI VOLUMI RESPIRATORI ALTERAZIONE DELLA CLEARANCE MUCO-CILIARE INEFFICACE RIMOZIONE DEL MUCO COI COLPI DI TOSSE IMMUNOSENESCENZA MALNUTRIZIONE SCARSA IGIENE ORALE TABAGISMO INTUBAZIONE ENDOTRACHEALE CICLI RIPETUTI DI ANTIBIOTICI
5 EZIOLOGIA S. pneumoniae: E responsabile del 15-50% dei casi di CAP nell adulto. L incidenza negli ultrasessantacinquenni è di 46/1000. E responsabile del 60% delle forme setticemiche. Gram-Negativi (Klebsiella, P.aeuruginosa, Enterobacter spp, Proteus spp, E.coli): Tramite colonizzazione dell orofaringe. Batteri anaerobi (Fusobacterium nucleatum, Prevotella melaninogenica, Peptostreptococchi, Peptococchi, Bacteroides fragilis): Sono i principali responsabili delle polmoniti da aspirazione. H.influenzae: Frequenza compresa tra 8-20%, soprattutto nei pazienti con BPCO. Legionella spp: Responsabile di circa il 5% dei casi. In Italia quasi esclusivamente L. pneumophila. Virus: Virus influenzali e parainfluenzali coinvolti nel 36% delle polmoniti geriatriche. Mycobacterium tubercolosis: Va preso in considerazione quando i sintomi non regrediscono dopo terapia antibiotica empirica.
6 SINTOMI La sintomatologia è spesso assente o atipica, ad esempio la febbre si ha all esordio in circa il 50% dei malati e l associazione febbre sintomi respiratori si ha solo nel 30-50%. Molto comune è invece il riscontro di disorientamento, stato confusionale e decadimento delle condizioni generali o una riacutizzazione di comorbilità croniche: SINTOMI TIPICI Febbre Tosse Dispnea Leucocitosi Opacità polmonare (RX) SINTOMI ATIPICI Delirio Confusione mentale Cadute Riacutizzazione di patologie croniche
7 DIAGNOSI Esami ematochimici di routine con EGA Emocolture prima di iniziare terapia antibiotica Esame culturale dell espettorato Ricerca dell Ag urinario della Legionella Pneumophila RX torace Toracentesi con esame chimico fisico e colturale del liquido pleurico in caso di versamenti pleurici.
8 Polmonite lobare
9 Addensamento parailare dx Controllo a distanza di 40 giorni Polmonite a lenta risoluzione
10 Polmonite da Legionella
11 Polmonite da Mycoplasma
12 Pneumonia Severity Index (PSI) Fine et al. Caratteristiche del paziente Punteggio Età: Sesso maschile Sesso femminile Residenti in casa di riposo + 10 Comorbilità: Neoplasia Insufficienza epatica Scompenso cardiaco congesstizio Patologia cerebrovascolare Insufficienza renale Obiettività: Confusione mentale Frequenza respiratoria > 30 atti/min PA sistolica < 90 mmhg Temperatura < 35 C o > 40 C Frequenza cardiaca > 125 Battiti/min Test di laboratorio: ph < 7.38 Azotemia > 10.7 mmol/l Sodiemia < 130 mmol/l Glicemia < 13.9 mmol/l Ematocroto < 30% po2 < 60 mmhg o SO2 <90% (età) (età 10) Versamento pleurico + 10 PUNTEGGIO < 90 Trattamento a domicilio PUNTEGGIO > 90 Ospedalizzazione
13 PUNTEGGIO CLASSE DI RISCHIO RISCHIO MORTALITA (%) 0 < I II III BASSO IV MEDIO 8.2 > 130 V ALTO 29.2
14 TERAPIA OBIETTIVI: Guarigione dell infezione Riduzione della mortalità Miglioramento dei sintomi Ritorno alle normali attività Riduzione degli effetti indesiderati della terapia
15 TERAPIA 1 Ossigenoterapia: Ad alti flussi nei pazienti con CAP molto grave ed ipossiemia, monitorando la saturazione e l emogasanalisi. Nei pazienti con BPCO riacutizzate la Ventilazione non invasiva a pressione positiva è il presidio d elezione. Idratazione Nutrizione: Un calo ponderale del 5-10% incrementa il rischio di mortalità. Antipiretici: Evitare puntate febbrili > 39 C, nell anziano causano alterazioni dello stato di coscienza (sopore/ agitazione psicomotoria), disidratazione Antitussigeni: Non è raccomandato il loro uso di routine.
16 Eziologia: fattori di rischio PRSP (S. pneumoniae penicillino resistente): Età > 65 anni Terapia con B-lattamici nei 3 mesi precedenti; Alcolismo; Polipatologie; Deficit immunitario o terapia steroidea; Gram-negativi Soggiorno in residenza per anziani; Recente terapia antibiotica; Malattia cardiopolmonare, anche silente; Polipatologie. Pseudomonas aeruginosa Bronchiectasie; Terapia antibiotica per > 7 giorni nel mese precedente; Malnutrizione; Terapia steroidea cronica (> 10 mg/die di prednisone)
17 Terapia antibiotica nel paziente anziano con CAP Contesto di trattamento e caratteristiche del rischio TERAPIA EMPIRICA Pazienti domiciliari (in presenza di comorbilità senza fattori di rischio per Pseudomona aeruginosa) β-lattamico (amoxicillina/ac. clavulanico, ceftriaxone) macrolide (claritromicina o azitromicina). Oppure Monoterapia con fluorochinolonico ad attività antipneumococcica (levofloxacina, moxifloxacina) Pazienti ricoverati in reparto medico β-lattamico (amoxicillina/ac. Clavulanico, ampicillina/sulbactam oppure ceftriaxone, cefotaxime) Macrolide (claritromicina o azitromicina) ev. Oppure Fluorochinolonico ad attività antipneumococcica ev (levofloxacina) in monoterapia Oppure Ertapenem macrolide ev Pazienti ricoverati in terapia intensiva o molto gravi In assenza di fattori di rischio per infezione da P. aeruginosa Cefalosporina di III generazione (cefotaxime, ceftriaxone) Oppure Carbapenemico + fluorochinolonico ad attività antipneumococcica ev (levofloxacina); In caso di allergia ai β-lattamici: fluorochinolonico ad attività antipneumococcica ev. In presenza di fattori di rischio per infezione da P. aeruginosa β-lattamico ad attività antipseudomonas (ceftazidime, cefepime, carbapenemico, piperacillina/tazobactam) + fluorochinolonico ad attività antipseudomonas (levofloxacina, ciprofloxacina) Oppure Aminoglicoside; In caso di allergia ai β-lattamici: fluorochinolonico ad attività antipneumococcica ev + Tazobactam
18 Durata della terapia Eziologia non determinata: CAP non molto grave: non meno di 7 giorni; CAP molto grave: non meno di 10 giorni per; nel sospetto di Legionella, Stafilococco, Enterobacilli e Gramnegativi è raccomandata una durata di giorni. Eziologia nota: S. pneumoniae: 7-10 gg o fino a 72 h dopo lo sfebbramento; M. pneumoniae: gg; C. pneumoniae: gg; Legionella: gg; Stafilococco, P. aeuruginosa, Klebsiella spp, anaerobi: gg.
19 Criteri per la dimissione Nelle 24 ore precedenti la dimissione non deve esserci nessuna delle seguenti condizioni: Temperatura > 37.8 C; FC > 100 bpm; FR > 24 atti/min; PAs < 90 mmhg; pso2 < 90% in aria ambiente; Incapacità di assunzione orale dei farmaci.
20 Follow-up Valutazione clinica giornaliera del grado di gravità. Valutazione della risposta e dello schema terapeutico a 72 ore dal ricovero. RX torace non prima di 6 settimane per verificare la risoluzione della CAP.
21 POLMONITI IN ANZIANI ISTITUZIONALIZZATI Nursing Home Acquired Pneumonia (NHAP)
22 Epidemiologia Incidenza: casi ogni 1000 persone anno, 10 volte maggiore della forma comunitaria (CAP). Il quadro clinico può essere molto grave con una mortalità del 30-40%. Il rischio di malattia streptococcica invasiva è 4 volte superiore rispetto ai coetanei che vivono in comunità
23 Fattori di rischio Età > 80 anni Polipatologia cronica Stato funzionale compromesso Immunosenescenza Antibioticoterapia incongrua Assunzione di farmaci immunosopressori Igiene orale inadeguata Difficoltà alla deglutizione
24 S. aureus S. pneumoniae H. influezae MRSA P. aeruginosa Eziologia Lo spettro batteriologico delle polmoniti negli anziani istituzionalizzati è variegato ed inoltre un maggior impiego di antibiotici fa aumentare l incidenza di Staphilococcus Aureus Meticillino-resistente (MRSA) e Gram-negativi resistenti alle cefalosporine di III generazione. K. Pneumoniae Acinenotobacter
25 Sintomatologia L atipicità dell esordio e del quadro clinico è un elemento costante: la febbre e la tosse sono presenti in un numero limitato di casi. Sintomi evocatori di NHAP sono: Aggravamento dello stato di dipendenza funzionale. Alterazioni dello stato mentale con confusione e delirio acuto. Peggioramento inspiegato di patologie preesistenti. Diminuzione dell appetito. Comparsa di incontinenza sfinterica. Tachicardia con T <38 C Tachipnea (> atti/min)
26 Diagnosi Per la diagnosi è necessaria una radiografia del torace e per la valutazione di gravità esami di laboratorio ed EGA. La diagnosi differenziale va fatta con: Insufficienza cardiaca; Embolia polmonare; IMA; Riacutizzazione di BPCO; Bronchite acuta.
27 Indicazioni al ricovero ospedaliero (Linee guida Alberta) Giudizio clinico del medico Impossibilità di garantire l assistenza adeguata al grado di gravità Impossibilità a fornire ossigeno Impossibilità di garantire il corretto svolgimento della terapia Frequenza respiratoria > 40 atti/min Frequenza cardiaca > 125 battiti/min Insufficienza cardiaca congestizia Pressione sistolica <90 mmhg Segni di instabilità emodinamica imminenti Insufficienza respiratoria Alterazione acuta dello stato di coscienza Una o più di queste condizioni creano l indicazione al ricovero ospedaliero.
28 OSSIGENOTERAPIA Terapia generale in caso di ipossiemia (saturazione <90%). IDRATAZIONE il fabbisogno idrico medio di un paziente anziano senza insufficienza cardiaca o renale è di circa 30 cc/kg/die in aggiunta all eventuale correzione del deficit. RIVALUTAZIONE TERAPEUTICA ALTRI FARMACI in particolare sedativi ed ipnotici. ANTITUSSIGENI non sono raccomandati di routine.
29 Terapia antibiotica 1 La terapia antibiotica va cominciata il prima possibile e comunque entro 4-8 ore dalla diagnosi. La terapia empirica deve essere mirata sempre verso S.pneumoniae, Gram-negativi e patogeni intracellulari. La monoterapia è indicata nelle forme lievi-moderate, mentre le polmoniti gravi richiedono un trattamento più aggressivo indirizzato anche contro Pseudomonas aeruginosa, Klebsiella pneumoniae e MRSA. La durata della terapia nelle forme lievi-moderate deve essere non inferiore ai 10 giorni, mentre nelle forme gravi non deve essere inferiore ai giorni.
30 Terapia antibiotica 2 Paziente stabile con polmonite di gravità lievemoderata Paziente con polmonite molto grave a rischio di infezione da patogeni multiresistenti Cefalosporine di III generazione (Ceftriaxone, Cefotaxime). Oppure Penicillina con inibitore delle β-lattamasi (Amoxicillina/Ac. clavulanico, Ampicillina/Sulbactam) Macrolide (Claritromicina, Azitromicina). Oppure Fluorochinolone antipneumococcico (Levofloxacina, Moxifloxacina) in monoterapia. Cefalosporina antipseudomonas (Cefepime, Ceftazidime) + Fluorochinolone antipseudomonas (Levofloxacina, Ciprofloxacina) + Glicopeptide (Teicoplanina, Vancomicina) o linezolid. Oppure Carbapenemico antipseudomonas (Imipenem, Meropenem) + Fluorochinolone antipseudomonas (Levofloxacina, Ciprofloxacina) + Glicopeptide (Teicoplanina, Vancomicina) o Linezolid. Oppure Piperacillina/Tazobactam + Fluorochinolone antipseudomonas (Levofloxacina, Ciprofloxacina) + Glicopeptide (Teicoplanina, Vancomicina) o Linezolid.
31 Prevenzione La vaccinazione antipneumococcica e la vaccinazione antiinfluenzale sono raccomandate nel paziente residente in Nursing Home. Adeguata igiene orale (si associa ad una diminuzione dell 8% del rischio di polmonite (11% vs 19%) e dell 11% del rischio di morte (7% vs 16%). [Yoneyama T. Oral care reduces pneumoniae in older patients in nursings homes. J Am Geriatr Soc 2002;50(3):430-33] Igiene dell ambiente, aerazione dei locali, lavaggio delle mani degli operatori.
32 POLMONITI IN PAZIENTI ANZIANI CON ICTUS Stroke Associated Pneumoniae (SAP)
33 Le Stroke Associated Pneumoniae vengono classificate in: 1. Polmoniti ad esordio precoce: Entro 5 giorni dal ricovero. Sono causate da patogeni della flora batterica oro-faringea: S.pneumoniae, H.influentiae, MSSA. 2. Polmoniti ad esordio tardivo: Esordio oltre 5 giorni dal ricovero. Sono le classiche infezioni nosocomiali. Sono causate da patogeni ospedalieri: Enterobacteriacee, P.aeruginosa, MRSA. Appartengono a questo gruppo anche le cosiddette VAP (Ventilated Associated Pneumoniae) che esordiscono entro 48 ore dall inizio della ventilazione meccanica 3. Polmoniti da aspirazione
34 Epidemiologia La polmonite rappresenta la seconda più comune complicanza infettiva, dopo quella urinaria, in corso di ictus, con un incidenza variabile dal 7% al 22%. E responsabile del 10% delle morti correlate ad ictus e peggiora l evoluzione clinica dei pazienti, raddoppiandone i tempi di ospedalizzazione.
35 Fattori di rischio Caratteristiche del paziente: Età avanzata; Sesso maschile; Razza bianca; Malnutrizione; Comorbilità (cardiopatia, BPCO, DM). Manovre assistenziali: Ventilazione meccanica non invasiva; Intubazione; Alimentazione tramite sondino; Danno neurologico: Ictus emorragico; Ictus vertebro-basilare; Ictus multifocale
36 Clinica Tosse con espettorato purulento a volte difficile da espellere (necessità di aspirazione); Febbre; Tachipnea; Ipossia; (spesso nell anziano la questa sintomatologia può essere molto sfumata con predominanza di sintomi neurologici: stato confusionale, comparsa di delirio, peggioramento dello stato cognitivo). All esame obiettivo: Ottusità plessica; Aumento del fremito vocale tattile; Rumori respiarori: sibili, crepitii, sfregamenti pleurici. Esami ematochimici: Leucocitosi (>10000/mm³) Aumento degli indici di flogosi. RX torace: Infiltrato polmonare.
37 Terapia 1 La terapia antibiotica è all inizio empirica e si avvale delle conoscenze dei dati epidemiologici riguardanti la possibile eziologia e chemiosensibilità. Forme precoci (entro 5 gg dal ricovero) Β-lattamici Amoxicillina/Clavulanato (2.2 g x 3 vv/die) Ampicillina/Sulbactam (1.5-3 g x 3 vv/die) Oppure Carbapenemico Ertapenem 1 g/die Cefalosporine di III generazione Oppure Cefotaxime 2 g x 3 vv/die Ceftriaxone 2 g/die Oppure Fluorochinolonico Lefofloxacina 500 mg x 2 vv/die + Antianaerobi: Clindamicina 900 mg x 3 vv/die Metronidazolo 500 mg x 4 vv/die
38 Terapia 2 Forme tardive (oltre 5 gg dal ricovero) Cefalosporina antipseudomonas Carbapenemico Β-lattamici Cefepime (2 g x 2 vv/die) Ceftazidime (2 g x 3 vv/die) Oppure Imipenem 500 mg 4 vv/die o 1 g 3 vv/die Meropenem 1 g 3vv/die Oppure Piperacillina/Tazobactam 4.5 g x 3-4 vv/die Ticarcillina/Clavulanato 3.2 g 3 vv/die Nel sospetto di MRSA aggiungere: Glicopeptide/Oxazolidinone: Teicoplanina 12 mg/kg x 2 vv/die (primi 2 gg), poi 12 mg/kg/die; Vancomicina 500 mg x 4 vv/die Linezolid 600 mg x 2 vv/die + Aminoglicoside: Amikacina 15 mg/kg/die Tobramicina5 mg/kg/die Oppure Fluorochinolonico antipseudomonas: Levofloxacina 500 mg x 2 vv/die Ciprofloxacina 500 mg x 2-3 vv/die
39 Durata del trattamento 7-10 giorni nelle forme da: S.aureus Meticillino sensibile, Pneumococco, H.influezae giorni per le forme da: S.aureus Meticillino resistente e bacilli aerobi Gram-negativi giorni per le forme impegnative con complicanze (coinvolgimento multilobare, presenza di cavitazioni, pazienti con grave condizione di fondo)
40 Paziente con ictus Segni e sintomi di polmonite? NO Valutazione preventiva del rischio: Pneumoniae score, Swallow test Valutazione multidisciplinare: ORL, logopedista, fisiatra, dietologo SI Esami strumentali: RX torace, esami colturali (espettorato, sangue o BAL) Storia e/o fattori di rischio per aspirazione? (Disfagia, età, demenza, anestesia...) SI Sindromi da aspirazione Eziopatogenesi NO Timing? Stroke Associated Pneumonia (SAP) ad esordio precoce Polmonite da aspirazione Piperacillina/Tazobactam o Ampicillina/Sullbactam Imipenem Levofloxacina, Ciprofloxacina, Ceftriaxone + Clindamicina o Metronidazolo >48 ORE SAP ad esordio tardivo Polmonite chimica Levofloxacina Ciprofloxacina Ceftriaxone Piperacillina/Tazobctam Ceftazidime Amoxicillina/Acido clavulanico Ampicillina/Sulbactam Ertapenem Cefotaxime Ceftriaxone Levofloxacina + Anti-anaerobi: Clindamicina Metronidazol Cefepime Ceftazidime Imipenem Meropenem Piperacillina/tazobactam Ticarcillina/Clavulanato + Aminoglicoside: Amikacina Tobramicina Oppure Fluorochinolonico antipseudominas: Levofloxacina Ciprofloxacina
41 POLMONITI DA ASPIRAZIONE
42 Definizione Le polmoniti da aspirazione appartengono al gruppo delle Stroke Associated Pneuminae (SAP) in quanto l ictus ne rappresenta uno dei principali fattori di rischio. Per aspirazione si intende l inalazione del contenuto orofaringeo o gastrico all interno del laringe e delle basse vie respiratorie, che può causare infezioni polmonari di gravità variabile in relazione alla quantità e al tipo di materiale aspirato nonché alla risposta dell ospite.
43 Classificazione Polmonite chimica da aspirazione (S. di Mendelson): infiammazione acuta del polmone da insulto chimico causato dal passaggio di contenuto gastrico sterile nelle vie respiratorie. Polmonite da aspirazione: infezione polmonare che si sviluppa per inalazione di secrezioni orofaringee colonizzate da germi patogeni. Altre sindromi cliniche da aspirazione: Infezioni delle basse vie respiratorie senza evidenza di polmonite; Ostruzione delle vie aeree (asfissia, atelectasia); Polmonite lipidica esogena; Ascesso polmonare; Fibrosi interstiziale; Polmonite da Mycobacterium fortuitum.
44 Epidemiologia Le polmonite da aspirazione rappresentano: 5-15% delle Polmoniti comunitarie (CAP); 15-40% delle polmoniti occorse in strutture residenziali per anziani; 10-50% delle polmoniti nosocomiali. La loro incidenza aumenta con l età (rapporto di 6:1 negli ultraottantenni rispetto agli adulti). Rappresentano la più comune causa di morte nei pazienti affetti da disfagia su base neurologica.
45 Polmonite chimica da aspirazione E caratterizzata da un danno acuto a livello polmonare derivante dall inalazione di materiale gastrico rigurgitato. Si verifica in caso di disturbi della coscienza, epilessia, incidenti cerebrovascolari, sovradosaggi di farmaci o anestesia. Il rischio di aspirazione è proporzionale al grado di incoscienza. La gravità del danno aumenta con l aumentare dell aspirato (>20-25 ml) e con la diminuzione del suo ph (<2.5).
46 Fisiopatologia Il contenuto gastrico causa un irritazione chimica tracheobronchiale e una reazione infiammatoria parenchimale a pattern bifasico: 1^ fase: 1-2 ore dopo l aspirazione, dovuta all effetto caustico diretto dell aspirato sulla membrana alveolocapillare. 2^ fase: 4-6 ore dopo l aspirazione, per infiltrazione alveolointerstiziale da parte dei neutrofili.
47 Clinica Nelle forme severe la polmonite da aspirazione può esordire in maniera drammatica con tosse, tachipnea, ipossia, cianosi, broncospasmo, edema polmonare acuto, con progressione verso l insufficienza respiratoria ed exitus (in genere dopo 2-5 ore dall aspirazione). Nelle forme più lievi può esserci solamente tosse e broncospasmo. Fino a forme clinicamente silenti con desaturazione periferica e infiltrato radiologico.
48 Terapia Aspirazione delle vie aeree superiori Terapia antibiotica: può essere appropriata in caso di contaminazione batterica del contenuto gastrico (es. acloridia, ostruzione intestinale, sondino naso-gastrico). E raccomandata in caso di mancata risoluzione della sintomatologia entro 48 ore dall aspirazione. Empiricamente si usa un antibiotico ad ampio spettro, in genere non rivolto verso gli anaerobi (cfr. tabella). Terapia steroidea: non è indicata perché può favorire infezioni da Gram-negativi, prolungare la degenza e non migliora la funzionalità polmonare.
49 POLMONITE CHIMICA DA ASPIRAZIONE: TERAPIA 1. ASPIRAZIONE DELLE VIE AEREE SUPERIORI 2. ANTIBIOTICI: In caso di: contaminazione batterica del contenuto gastrico, esempio: Acloridia (uso antiacidi, IPP ) Ostuzione intestino tenue Sondino naso-gastrico Gastroparesi. mancata remissione dopo 48 h Levofloxacina 500 mg x 1-2 vv/die Ciprofloxacina 400 mg x 2-3 vv/die Ceftriaxone 2 g/die Piperacillina/Tazobactam 4,5 g x 3-4 vv/die Ceftazidime 2 g x 3 vv/die 3. NON E INDICATA LA TERAPIA STEROIDEA
50 Polmonite da aspirazione (Aspiration pneumoniae) Si sviluppa dopo inalazione di materiale oro-faringeo colonizzato da batteri patogeni. I principali fattori di rischio sono: Alterazioni, anche iatrogene, del livello di coscienza; Disfagia; Compromissioni del riflesso della tosse; Scarsa toilette del cavo orale; Riduzione del trasporto muco-ciliare; Immunosenescenza.
51 L episodio di aspirazione è spesso misconosciuto e pertanto la diagnosi deve essere sospettata in quei pazienti a rischio e con infiltrati radiografici in localizzazioni tipiche: Pazienti allettati: segmenti posteriori dei lobi superiori e apicali dei lobi inferiori. Pazienti non allettati: segmenti basali dei lobi inferiori. Il decorso e gli aspetti clinici sono simili a quelli di una polmonite acquisita in comunità. Senza trattamento c è un alta incidenza di cavitazione ed ascessualizzazione.
52 Paziente di 85 anni con estesi focolai multipli da aspirazione
53 Eziologia Lo spettro batterico varia in relazione al luogo in cui si è verificata l aspirazione: Nelle forme acquisite in comunità prevalgono: S. pneumoniae, S. aureus, H. influentiae, Enterocobatteri. Nelle forme ospedaliere: Gram-negativi, compresa P. aeruginosa In caso di aspirazioni grossolane si possono aver infezioni miste, con presenza anche di anaerobi.
54 Terapia La terapia antibiotica delle polmoniti da aspirazione deve pertanto tener conto del luogo e delle caratteristiche e condizioni dei pazienti. In genere sono indicati antibiotici con spettro diretto verso i Gram-negativi, come le Cefalosporine di III generazione, i Fluorochinoloni e la Piperacillina.
55 Terapia empirica delle polmoniti da aspirazione nell anziano Piperacilina/Tazobactam 4.5 g ogni 6 ore Oppure Ampicillina/Sulbactam g x 3 vv/die Oppure Imipenem 500 mg ogni 6 ore o 1 g ogni 8 ore Oppure Levofloxacina (500 mg x 1-2 vv/die) o Ciprofloxacina (400 mg x 2-3 vv/die) o Ceftriaxone 2 g/die + Clindamicina (600 mg ogni 6-8 ore) Oppure Metronidazolo (500 mg ogni 6 ore)
56 Valutazione del rischio di aspirazione (Bedside Swallowing Assessment) Fattori Basso rischio Alto rischio Livello di coscienza Vigile Sonnolenza, stupor, coma Secrezioni bronchiali No Si Disfonia No Si Grave disartria No Si Movimenti del palato Simmetrici Asimmetrici, paralisi Tosse volontaria Normale Assente per una settimana Deglutizione Normale Disfagia evidente Sbavamento di acqua Assente o minimo Evidente Movimenti laringei Si No Tosse all atto della deglutizione Assente o sporadica Voce gorgogliante No Si 2 o più volte Anche se 1 solo fattore è ad alto rischio bisogna effettuare il TEST DELLA DEGLUTIZIONE
57 Test della deglutizione Prova del bicchiere d acqua (a temperatura ambiente) Paziente vigile, in posizione seduta e con la testa in asse 1) Somministrare un sorso alla volta e valutare se: 2) Somministrare alcuni sorsi di seguito e valutare se: Tiene troppo in bocca l acqua prima di deglutire: Tiene troppo in bocca l acqua prima di deglutire: SI NO SI NO Tossisce prima, durante e dopo aver deglutito: Tossisce prima, durante e dopo aver deglutito: SI NO SI NO Dopo aver bevuto cambia voce: Dopo aver bevuto cambia voce: SI NO SI NO Se la risposta è positiva anche a 1 sola domanda, prendere in considerazione la possibilità di sospendere la somministrazione orale dei liquidi ed eventualmente anche dei solidi.
58 ASCESSO POLMONARE NEL PAZIENTE ANZIANO
59 L ascesso polmonare è generalmente secondario ad aspirazione di materiale orofaringeo, ed è pertanto sostenuto da una combinazione di microrganismi aerobi (Gram-negativi, Streptococco milleri, S.aureus e S.pneumoniae) ed anaerobi (pepto/streptococchi, Fusobatteri, Bacteriodes fragilis), con prevalenza di questi ultimi. Più raramente deriva da emboli settici provenienti da infezioni intra-addominali o pelviche.
60 Fattori di rischio Età avanzata Inadeguato riflesso della tosse Compromissione del livello di coscienza Disfagia Cattiva igiene orale (periodontite) BPCO con bronchiectasie Uso di sedativi Immunodepressione
61 Clinica Malessere Perdita di peso Febbre per settimane Tosse produttiva Alito fetido Vomica (se l ascesso drena in un bronco) La mortalità è elevata, particolarmente nei casi sostenuti da B.fragilis.
62 Diagnosi Clinica RX torace TC torace Infiltrato cavitario (anche multipli) con livello idroaereo Esame dell espettorato Agoaspirato Eco- o TC-guidato
63
64
65 Terapia La terapia deve essere mirata contro gli organismi isolati, ma inizialmente la scelta degli antibiotici è empirica e deve considerare l eziologia in genere mista con aerobi ed anaerobi. La terapia va protratta fino alla risoluzione radiografica dell ascesso (di solito 4-6 settimane). L opzione chirurgica (drenaggio percutaneo o lobectomia) va presa in considerazione in caso di fallimento terapeutico (10% dei casi) o per ascessi di ampie dimensioni.
66 Trattamento antibiotico dell ascesso polmonare nel paziente anziano Ceftriaxone o Cefotaxime + Metronidazolo o Clindamicina Ampicillina/Sulbactam Amoxicillina/Clavulanato Piperacillina/Tazobactam Meropenem/Imipenem Nei pazienti allergici alla Penicillina: Glicopeptidi (Vancomicina/Teicoplanina) o Linezolid + Aztreonam + Clindamicina o Metronidazolo
67 Versamento pleurico ed empiema pleurico
68 Nel 40% dei pazienti ricoverati per infezione delle basse vie respiratorie si rinviene un versamento pleurico. L empiema pleurico è una manifestazione di un infezione polmonare da anaerobi protratta. Nell empiema, oltre alla pleurodinia, può esserci anche grave dolorabilità alla parete toracica e va sempre preso in considerazione se la febbre persiste nonostante terapia antibiotica appropriata
69 Diagnosi RX torace in duplice proiezione Toracentesi esplorativa con coltura (in genere polimicrobica)
70
71 Terapia Eziologia Terapia empirica Durata della terapia Empiema acquisito in comunità S. Pneumoniae S. Aureus H. Influenzae E. Coli K. Pneumoniae Anaerobi Ampicillina Sulbactam Amoxicillina/Clavulanato Ceftriaxone/Cefotaxime + Metronidazolo 3 settimane Empiema acquisito in ospedale MRSA P. aeruginosa Enterococchi Enterobatteri Glicopeptidi + Ceftazidime/Cefepime Glicopeptidi + Piperacillina Tazobactam 3 settimane + drenaggio se vi sono versamenti macroscopicamente purulenti o torbidi, versamenti con loculazioni, presenza di microrganismi nel liquido pleurico, ph nel liquidi pleurico < 7,2. +/- sbrigliamento mediante chirurgia toracoscopica video assistita (VATS), decorticazione per via toratomica, drenaggio toracico aperto.
terapia antibiotica empirica delle affezioni respiratorie in medicina interna
terapia antibiotica empirica delle affezioni respiratorie in medicina interna terapia antibiotica empirica protocollo terapeutico elaborato ed adottato protocollo terapeutico in Medicina ERI - Medicina
DettagliTerapia antibiotica in combinazione nel trattamento di un infezione multiresistente in terapia intensiva
Università degli Studi di Catania Dipartimento di Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva Policlinico G.Rodolico Direttore Prof.ssa M. Astuto Terapia antibiotica in combinazione nel trattamento di un
DettagliCOMPLICANZE RESPIRATORIE
ATELETTASIA: collasso di gruppi di alveoli che continuano ad essere vascolarizzati (ma non sono più ventilati! Quindi c è un alterazione degli scambi O2/CO2) Più l atelettasia dura nel tempo, più difficile
DettagliDEFINIZIONI e CLASSIFICAZIONE
LE POLMONITI DEFINIZIONI e CLASSIFICAZIONE DEFINIZIONI LA POLMONITE Patologia acuta del parenchima polmonare associata a sintomi tipici dell infezione e presenza di infiltrato all Rx torace e/o quadro
DettagliPATOLOGIA POLMONARE Le infezioni polmonari. www.fisiokinesiterapia.biz
PATOLOGIA POLMONARE Le infezioni polmonari www.fisiokinesiterapia.biz Infezioni polmonari Vie di ingresso dei microorganismi: Inalazione (attraverso le alte vie respiratorie): batteri e virus Aspirazione
DettagliLINEE GUIDA DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE DELLE POLMONITI ACQUISITE IN COMUNITA' (CAP) E IN AMBIENTE OSPEDALIERO (HAP).
LINEE GUIDA DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE DELLE POLMONITI ACQUISITE IN COMUNITA' (CAP) E IN AMBIENTE OSPEDALIERO (HAP). A cura del dott. Pasquale AIELLO e della dott.ssa Maria Caterina VOCI II DIVISIONE
DettagliLa polmonite di origine extraospedaliera
La polmonite di origine extraospedaliera Premessa La polmonite è una infezione acuta del parenchima polmonare che si associa a sintomi di infezione e alla presenza di un infiltrato alla radiografia del
DettagliISTITUTO GERIATRICO VILLA DELLE QUERCE. Prevenzione delle infezioni nel paziente di area critica: l igiene orale
Prevenzione delle infezioni nel paziente di area critica: l igiene orale L Igiene orale La cura della bocca e dell igiene orale è una corretta pratica assistenziale E una funzione di cura che deve essere
DettagliPatologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia
Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore
DettagliIl carcinoma del polmone è associato a una sopravvivenza globale a 5 anni del 10-12%
Il carcinoma del polmone è associato a una sopravvivenza globale a 5 anni del 10-12% Al momento della diagnosi solo il 10-15% dei soggetti con carcinoma del polmone ha una forma localizzata. Di questi,
DettagliF. Blasi P O L M O N I T I CLINICA E TERAPIA
F. Blasi POLMONITI CLINICA E TERAPIA Prof. Francesco Blasi Istituto di Tisiologia e Malattie Apparato Respiratorio Università degli Studi di Milano IRCCS Ospedale Maggiore Milano POLMONITI CLINICA E TERAPIA
DettagliCapitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO
Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,
DettagliLe polmoniti. Corso Integrato di Malattie dall Apparato Respiratorio e Chirurgia Toracica
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Clinica di Malattie dell Apparato Respiratorio Direttore Prof. L. M. Fabbri Corso Integrato di Malattie dall Apparato Respiratorio e Chirurgia Toracica
DettagliIl Bambino con dispnea
Il Bambino con dispnea PARAMETRI VITALI PEDIATRICI FC VEGLIA FC SONNO FR P.A. SISTOLICA P.A. DIASTOLICA NEONATO 100-180 80-160 40-60 60-90 20-60 LATTANTE (1-12 mesi) 100-160 75-160 30-60 87-105 53-66 INFANZIA
DettagliPATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA
PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,
DettagliLa sindrome dell intestino irritabile post-infettiva
La sindrome dell intestino irritabile post-infettiva Dr.ssa Chiara Ricci Università di Brescia Spedali Civili, Brescia Definizione La sindrome dell intestino irritabile Disordine funzionale dell intestino
DettagliQUALITA DELLA VITA e PATOLOGIE CRONICHE:ATTUALITA E PROSPETTIVE
QUALITA DELLA VITA e PATOLOGIE CRONICHE:ATTUALITA E PROSPETTIVE INSUFFICIENZA RESPIRATORIA E QUALITA DI VITA Dr Rolando Negrin U.O.C.Pneumologia O.C.Vicenza 26-10-2013 La Sclerosi Laterale Amiotrofica(SLA)
DettagliINFEZIONI Epidemiologia
INFEZIONI Epidemiologia Fonte d infezione diretta Sano recettivo Indiretta (veicoli e vettori) Trasmissione delle infezioni INFEZIONI OSPEDALIERE Etiologia SCHIZOMICETI FUNGHI PROTOZOI VIRUS INFEZIONI
DettagliGIORNATA GERIATRICA REGIONALE
Ordine dei Medici di Caserta LE BRONCOPOLMONITI ED I SINTOMI ATIPICI DI PRESENTAZIONE NELL ANZIANO Dott. Luigi Sorrentino BRONCOPOLMONITI POLMONITI BRONCOPOLMONITE(Dizionario Medico Dorland) = Polmonite
DettagliLa gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future. Marina Picca. Milano. www.sicupp.org
La gestione ambulatoriale del bambino con IVU: stato attuale e prospettive future Marina Picca Milano www.sicupp.org Il caso di Lattante 6 mesi, maschio. Madre riferisce persistenza di urine maleodoranti.
DettagliREFLUSSO GASTROESOFAGEO. Paolo Franceschi franceschipao@libero.it Tel.0198404231 Savona 19 Dicembre 2005
REFLUSSO GASTROESOFAGEO Paolo Franceschi franceschipao@libero.it Tel.0198404231 Savona 19 Dicembre 2005 MRGE: sintomi extraesofagei MRGE: molto diffusa e frequente nella pratica clinica. Manifestazioni
DettagliL INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO?
L INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO? TORINO 27-29 Marzo 2014 Martina Ronzoni Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma 2 OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA 3 SEGNI CLINICI DI IPOSSIA Ipossia Segni Respiratori
DettagliDEFINIZIONE. L annegamento è una sindrome asfittica
SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA ANNEGAMENTO PROF.SSA A. SCAFURO DEFINIZIONE L annegamento è una sindrome asfittica caratterizzata t dall alterazione lt degli scambi
DettagliFIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata
FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?
DettagliApparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia. Anatomia (2) Anatomia (1) Anatomia (3) Anatomia (4) O 2 CO 2
P.A. Lombardia Soccorso Corso di Formazione Base per Volontari-Soccorritori A cosa serve? Apparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia F. Sangalli APPARATO RESPIRATORIO: Insieme di organi che
DettagliRequisiti di Qualità per la Medicina Interna Sezione B4 Requisiti relativi alla gestione della CAP (polmonite acquisita in comunità) Sommario
pag. 1 di 16 Sommario Premessa... 2 Percorso diagnostico... 3 Esame clinico all ingresso in Reparto... 3 Indagini da eseguire... 3 Monitoraggio nel corso del ricovero... 5 Trattamento... 6 Trattamento
DettagliBreathe a little easier.
Breathe a Little Easier TM SIENA 07-08.01.2009 08.01.2009 The Vest Airway Clearance System Il Vest è un sistema di oscillazione ad alta frequenza del torace concepito per effettuare in modo automatico
DettagliIstituto di Chirurgia Generale e Programma di Chirurgica Toracica Direttore: Prof. G. Cavallesco PNEUMOTORACE
Istituto di Chirurgia Generale e Programma di Chirurgica Toracica Direttore: Prof. G. Cavallesco PNEUMOTORACE Principi generali - Definizione Raccolta di aria nello spazio pleurico con conseguente collasso
DettagliINFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI
INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,
DettagliAssistenza Domiciliare nelle persone con BPCO
Assistenza Domiciliare nelle persone con BPCO Roma, 31 maggio 2012 Le Richieste Sempre più pazienti sono affetti da malattie croniche con un aumento della sopravvivenza in ogni fascia di età I cittadini
DettagliSepsi addominale da KPC in paziente con AIDS
Casi difficili in Patologia Infettiva Sepsi addominale da KPC in paziente con AIDS Laura Sighinolfi U.O.Malattie Infettive Azienda Ospedaliero Universitaria -Ferrara Paziente G.F. Donna, trasmissione sessuale
DettagliSORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI.
SORVEGLIANZA DEI CONTATTI DI UN CASO DI TUBERCOLOSI. Protocollo Operativo UOS Epidemiologia e profilassi malattie infettive SISP, ASL Roma A Dr.ssa Andreina Ercole Misure di prevenzione, ricerca attiva
DettagliEcografia in Geriatria
Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione - Catania Ecografia in Geriatria Unità Operativa di Geriatria Direttore: Marcello Romano XVII Congresso Nazionale Siumb e XX Giornate
DettagliUOC MALATTIE INFETTIVE
UOC MALATTIE INFETTIVE POLMONITE ACQUISITA IN COMUNITA NEGLI ADULTI: PERCORSO CLINICO-ORGANIZZATIVO Novembre 2012 UO Audit Clinico e Sistemi Informativi Sanitari. Giacinto Di Gianfilippo, Paola Lunari
DettagliUniversità degli Studi di Catania ULCERA PERFORATA
Università degli Studi di Catania ULCERA PERFORATA U.O. Clinicizzata di Chirurgia Generale Ospedale R. Guzzardi di Vittoria Direttore: Prof. V. Minutolo La perforazione avviene in genere per l erosione
DettagliI problemi non vengono mai da soli
I problemi non vengono mai da soli I pazienti, specie anziani, che giungono alla nostra osservazione sono spesso polipatologici e complessi E importante focalizzare l atenzione sulla sintomatologia motivo
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE PARMA SUD EST Pediatri di libera scelta - Medici di continuità assistenziale Otorinolaringoiatri
AZIENDA SANITARIA LOCALE PARMA SUD EST Pediatri di libera scelta - Medici di continuità assistenziale Otorinolaringoiatri OTITE MEDIA ACUTA E FARINGOTONSILLITE ACUTA IN ETA' PEDIATRICA PROTOCOLLO ASSISTENZIALE
DettagliCONTENUTI DELLA ISTRUZIONE OPERATIVA
Pagina 1 di 6 CONTENUTI DELLA ISTRUZIONE OPERATIVA 1 TITOLO...2 2 AMBITO DI APPLICAZIONE...2 3 DECRIZIONE DELLE ATTIVITA'...2 3.1 Introduzione...2 3.2 Criteri generali di individuazione dei microrganismi
DettagliCHE COS È LA BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA (BPCO)?
CHE COS È LA BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA (BPCO)? La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) è un quadro nosologico caratterizzato dalla progressiva limitazione del flusso aereo che non è completamente
DettagliCentro di Medicina Preventiva e assistenza sanitaria Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive VACCINATION MONTH
Centro di Medicina Preventiva e assistenza sanitaria Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive VACCINATION MONTH INFLUENZA Malattia respiratoria acuta causata da un virus appartenente agli
DettagliIl piede nel diabetico L ULCERA ISCHEMICA INFETTA: ANTIBIOTICOTERAPIA PARENTERALE
III Corso avanzato di aggiornamento La riparazione tessutale delle lesioni croniche cutanee Campolongo Hospital Eboli, 28-30 ottobre 2004 Direttore Scientifico: F. Petrella Coordinatore Didattico: G. Nebbioso
DettagliCausa. La polmonite è abbastanza comune, era la principale causa di morte prima della scoperta degli antibiotici
La polmonite è la malattia dei polmoni e del sistema respiratorio in cui gli alveoli polmonari si infiammano e si riempiono di liquido, ostacolando la funzione respiratoria. Frequentemente anche i bronchi
DettagliGestione dell Asma in primary care: raccomandazioni della Linea Guida SIGN
Gestione dell Asma in primary care: raccomandazioni della Linea Guida SIGN Diagnosi clinica di Asma nell adulto Dott.ssa Andreina Boschi - specialista in pneumologia. medico di medicina generale Asma:
DettagliLA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA
LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA Antonio Nicolucci Direttore Dipartimento di Farmacologia Clinica e Epidemiologia, Consorzio Mario Negri Sud Coordinatore Data
DettagliLa malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione
La malnutrizione: ruolo fondamentale nella patogenesi delle ulcere da pressione Dr. Paolo Bodoni Medico di Medicina Generale ASL TO4 PREVENZIONE LdD 1) Individuare i soggetti a rischio (IPOMOBILITA ) valutare
DettagliIL DOLORE ONCOLOGICO VALUTAZIONE
IL DOLORE ONCOLOGICO CARATTERISTICHE E VALUTAZIONE 1 LE CURE CONTINUATIVE Il dolore del paziente oncologico varia nel tempo, anche rapidamente, in relazione all evoluzione della malattia Necessità di frequente
DettagliL uso degli antibiotici nella UO di Geriatria - NOCSAE
L uso degli antibiotici nella UO di Geriatria - NOCSAE Roberto Scotto Medico in formazione specialistica II anno L Italia è al quarto posto in Europa per consumo di antibiotici dopo Francia, Grecia e Cipro.
DettagliLa Sindrome Obesità-Ipoventilazione e le Ipoventilazioni Centrali
La Sindrome Obesità-Ipoventilazione e le Ipoventilazioni Centrali Dott. Francesco Carbone II Corso multidisciplinare di aggiornamento La Sindrome delle Apnee Notturne: una sfida diagnostico terapeutica
DettagliRiabilitazione Respiratoria in Chirurgia Toracica
Riabilitazione Respiratoria in Chirurgia Toracica Gli Interventi di Chirurgia Toracica o Addominale alta favoriscono la comparsa di : Complicanze respiratorie polmonari. 1) Atelectasie. 2) Ingombro di
DettagliIL MEDICO DI FAMIGLIA ED I CAS. Andrea PIZZINI Medico di Famiglia - TORINO
IL MEDICO DI FAMIGLIA ED I CAS Andrea PIZZINI Medico di Famiglia - TORINO Centro Accoglienza e Servizi CAS Il CAS è responsabile del percorso di presa in carico del paziente oncologico attraverso figure
DettagliINFEZIONE di PROTESI ARTICOLARI
INFEZIONE di PROTESI ARTICOLARI Dr. Gianluca Russo, Mingha Africa Onlus Eziologia La maggior parte delle infezioni di protesi ortopediche è causata da cocchi gram-pitivi; stafilococchi coagulasi negativi
DettagliCASO CLINICO FIMPAGGIORNA 2008 IL PEDIATRA TRA ANTICHI PROBLEMI E NUOVE ACQUISIZIONI IN TEMA DI.. Caserta 8 Maggio 2008. Lorenzo Mariniello
CASO CLINICO FIMPAGGIORNA 2008 IL PEDIATRA TRA ANTICHI PROBLEMI E NUOVE ACQUISIZIONI IN TEMA DI.. Caserta 8 Maggio 2008 Lorenzo Mariniello A.F., maschio 12 anni, è giunto per la prima volta alla mia osservazione
DettagliRiabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia
Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia L obiettivo ultimo della riabilitazione cardiologica Recuperare e mantenere al livello più elevato possibile le condizioni fisiologiche, psicologiche,
DettagliCorso nursing Ortopedico. Assistenza infermieristica ai pazienti con artrite reumatoide. www.slidetube.it
Corso nursing Ortopedico Assistenza infermieristica ai pazienti con artrite reumatoide DEFINIZIONE MALATTIA INFIAMMATORIA SU BASE IMMUNITARIA DEL TESSUTO CONNETTIVO,ESSENZIALMENTE POLIARTICOLARE AD EVOLUZIONE
DettagliTRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI
TRASFERIMENTI INTEROSPEDALIERI L attuale organizzazione del Sistema 1-1-8 della Regione Toscana ha evidenziato, fra l altro, una rilevante criticità in merito alla problematica riguardante i Trasporti
Dettaglia cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118
a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118 Importanza dell identificazione precoce del paziente critico Cause dell arresto cardiorespiratorio nell adulto Identificare e
DettagliAppendice C: Algoritmi
NHS National Institute for Health and Clinical Excellence Gestione della Bronchite Cronica Ostruttiva negli adulti in assistenza primaria e secondaria. (Aggiornamento parziale) Pubblicata nel mese di giugno
DettagliIstituto di Chirurgia Generale e Programma di Chirurgica Toracica Direttore: Prof. G. Cavallesco VERSAMENTI PLEURICI
Istituto di Chirurgia Generale e Programma di Chirurgica Toracica Direttore: Prof. G. Cavallesco VERSAMENTI PLEURICI Principi generali - Definizione Accumulo di abnorme quantità di liquido nello spazio
DettagliLa vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica
La vaccinazione delle persone ad alto rischio di infezione invasiva pneumococcica Dott. Pietro Ragni, Direzione Sanitaria Azienda USL di Reggio Emilia Le patologie che espongono a rischio aumentato
DettagliPROFILASSI ANTIBIOTICA IN AMBITO CHIRURGICO
HOME PROFILASSI ANTIBIOTICA IN CHIRURGIA PROFILASSI ANTIBIOTICA IN AMBITO CHIRURGICO Lo scopo della profilassi antibiotica in ambito chirurgico è quello di ridurre l'incidenza di infezioni post-operatorie
DettagliValutazione qualitativa dei processi di deospedalizzazione e continuità assistenziale
Convegno Valutazione qualitativa dei processi di deospedalizzazione e continuità assistenziale Dr Fernando Antonio Compostella Direttore Agenzia Regionale dei Servizi Socio-sanitari della Regione del Veneto
DettagliLA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE
LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE www.modilite.info MODILITE In Italia la patologia nodulare tiroidea è piuttosto frequente ed è spesso asintomatica. Circa l 80% dei noduli tiroidei sono benigni
DettagliNuove linee di antibioticoterapia
Nuove linee di antibioticoterapia Paolo Viganò Malattie infettive A.O. Legnano opportunità e rischi Desenzano, 13 maggio 2014 Prima di iniziare una terapia antibiotica Prima di iniziare una terapia antibiotica
DettagliOSTEOMIELITE. EPIDEMIOLOGIA: Incidenza nettamente diminuita dopo l introduzione degli antibiotici (1940)
OSTEOMIELITE DEFINIZIONE: Proceso infettivo che interessa l osso causato da germi patogeni che si localizzano nella parte midollare dell osso e che si può propagare ai tessuti vicini (articolazioni) OSTEOMIELITE
DettagliScheda Valutativa Tirocinio. Formativo
Scheda Valutativa Tirocinio Formativo PER STUDENTI ISCRITTI AL 5 ANNO CdL in MEDICINA E CHIRURGIA Data inizio tirocinio: Data conclusione tirocinio:.. Studente Tutor clinico (nome e cognome) (qualifica
DettagliDEFINIRE LE PRINCIPALI PATOLOGIE MEDICHE RICONOSCERE I SEGNI CHE DIFFERENZIAMO LE VARIE PATOLOGIE MEDICHE
CAPITOLO 5_e 1 OBIETTIVI DEFINIRE LE PRINCIPALI PATOLOGIE MEDICHE RICONOSCERE I SEGNI CHE DIFFERENZIAMO LE VARIE PATOLOGIE MEDICHE IDENTIFICARE I SEGNI DI GRAVITÀ E LE MANOVRE DI SOSTEGNO 2 ALTRE PATOLOGIE
DettagliCOS E LA BRONCOSCOPIA
COS E LA BRONCOSCOPIA COS E LA BRONCOSCOPIA La broncoscopia è un esame con cui è possibile osservare direttamente le vie aeree, cioè laringe, trachea e bronchi, attraverso uno strumento, detto fibrobroncoscopio,
DettagliL ASSISTENZA SANITARIA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI
L ASSISTENZA SANITARIA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI L attività del medico di medicina generale Modena, 24 febbraio 2007 ASSISTENZA SANITARIA NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI Assistenza domiciliare integrata
DettagliFattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano
DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE E CHIRURGICHE. CLINICA GERIATRICA UNIVERSITà DEGLI STUDI DI PADOVA Fattori prognostici del carcinoma gastrico nell anziano G.Gasparini, C. Santoro, ED. Toffannello, E. Faccioli,
DettagliEPIDEMIOLOGIA DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA
EPIDEMIOLOGIA DELLE INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA 1 INTRODUZIONE 2 Le infezioni correlate all assistenza (ICA) rappresentano una complicanza frequente. In media il 5-10% dei pazienti ricoverati in
DettagliDiagnosi della polmonite acquisita in comunità
Dr. med. Marco Pons Ospedale Civico, Schweiz Corso di formazione «Infezioni delle vie respiratorie, polmonite ed esacerbazione acuta della bronco-pneumopatia cronico ostruttiva: terapia ambulatoriale ottimale»
DettagliSviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
DettagliAzienda USL 6 di LIVORNO Progetto Chronic care model Flow chart scompenso cardiaco Versione 2.1 del 29.3.2010
INIZIO a) Richiesta visita per sintomatologia o b) Controlli clinici a seguito di altra patologia INIZIO Individua tipologia dei pazienti Realizza elenco di pazienti con sintomi di SC e alterazioni strutturali
DettagliQuestionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015
IL DOVERE E IL DIRITTO DI DARE VOCE E CURA AL DOLORE DELLA PERSONA NON IN GRADO DI RIFERIRLO Questionario per indagine nazionale conoscitiva data di avvio: marzo 2015 Il dolore è il più soggettivo tra
DettagliVenerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione
3 2 1 disostruiamoci A cura del Gruppo Formazione Prima di tutto valutare la sicurezza della scena dove dobbiamo intervenire PREMESSA Il paziente pediatrico può essere suddiviso in medicina d urgenza schematicamente
DettagliSINTOMATOLOGIA E PATOLOGIE. RIPASSO anno 2012
SINTOMATOLOGIA E PATOLOGIE RIPASSO anno 2012 OBIETTIVI 1. RICONOSCERE I PRINCIPALI SINTOMI DELLE PRINCIPALI SINTOMATOLOGIE MEDICHI 2. IMPOSTARE IL GIUSTO TRATTAMENTO IMA SINTOMATOLOGIA? IMA Retrosternale,
DettagliAsma difficile on-line
Asma difficile on-line è il nome di un Archivio web-based promosso dalla SIMRI e gestito in collaborazione con il CINECA che raccoglie casi di pazienti con asma problematico grave, affetti cioè da asma
DettagliIndicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio
LAZIOSANITÀ AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera per la popolazione anziana residente nel Lazio Anno 2005 Regione Lazio Indicatori di qualità dell assistenza ospedaliera
DettagliCosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie
ASMA BRONCHIALE Cosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie 2 aeree. Il restringimento è intermittente
DettagliUNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI
UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI TRASPORTO SANITARIO Trasporto primario: trasferimento di un paziente dal luogo
DettagliPROGETTO SCIENTIFICO CONTINUITA DELLE CURE IN FIBROSI CISTICA
UOC FIBROSI CISTICA, DMP OPBG- IRCCS e ASSOCIAZIONE OFFICIUM ONL.US. PROGETTO SCIENTIFICO CONTINUITA DELLE CURE IN FIBROSI CISTICA Sviluppo ed Implementazione della cultura assistenziale del malato cronico
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE
Opera MALORI IMPROVVISI PERDITE DI SENSI MALORI DOVUTI A DISTURBI DEL S.N. MALORI PER CAUSE AMBIENTALI 1. Perdite di coscienza transitorie Lipotimia (debolezza con o senza perdita coscienza) Sincope (improvvisa
DettagliIndicatori territoriali: Risultati
Direttore: Fernando Antonio Compostella Convegno Indicatori di Qualità del Servizio Sanitario nella Regione Veneto Indicatori territoriali: Risultati Roberto Turra Mestre, 30-11-2006 Contenuto Definizione
Dettagli1 SINTOMI ATTRIBUITI AD ALTRA PATOLOGIA. Tosse da reflusso gastroesofageo Tosse da rinorrea posteriore Stato ansioso Patologia Cardiovascolare Altro
1 SINTOMI ATTRIBUITI AD ALTRA PATOLOGIA Tosse da reflusso gastroesofageo Tosse da rinorrea posteriore Stato ansioso Patologia Cardiovascolare Altro Sottodiagnosi di Asma 90 80 70 Uomini Donne 60 % 50 40
DettagliMaschio di 79 anni Ricovero 21.10.1999 per patologia polmonare sospetta TC Cerebrale senza e con MDC RMN 4.11.1999 2.11.1999 Scintigrafia ossea
Maschio di 79 anni Ricovero 21.10.1999 per patologia polmonare sospetta ed esegue: TC Cerebrale senza e con MDC In sede parasagittale sinistra superiormente al tetto del ventricolo laterale di sinistra,
DettagliIL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA
IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dott.ssa Laura Traverso UO Anziani Savona Dip. Cure primarie IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E
Dettaglisu registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF
Nata x la diagnostica in travaglio di parto Sibasasu: su registrazione frequenza cardiaca fetale registrazione contrazioni uterine Verifica dell effetto delle c.u. o dei MAF sulla FCF Scaricato da www.sunhope.it
DettagliProgetto Memento. Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica Progetto Memento Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer e mantenimento della autonomia psicofisica
DettagliCUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m.
CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CARATTERISTICHE FISICHE DELL AMBIENTE DI MONTAGNA riduzione
DettagliSERVIZIO DI REUMATOLOGIA
SERVIZIO DI REUMATOLOGIA ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L EDUCAZIONE DEMOGRAFICA SEZIONE DI ROMA I REUMATISMI COME PREVENIRLI E CURARLI Le malattie reumatiche, denominate con varie terminologie (reumatismi,
DettagliDomande e risposte 30 novembre 2010. Informazioni sulla tosse nei bambini sotto i 2 anni d età: perché i mucolitici non devono più essere utilizzati?
Domande e risposte 30 novembre 2010 Informazioni sulla tosse nei bambini sotto i 2 anni d età: perché i mucolitici non devono più essere utilizzati? In sintesi: La tosse è un sintomo comune nei bambini
DettagliPrevenzione delle infezioni opportunistiche
Prevenzione delle infezioni opportunistiche Andamento viremico e risposta immunitaria 10 6 cellule CD4 1000 HIV RNA Copie/ml HIV-RNA plasmatico 800 600 400 200 CD4 Cellule/mm 3 10 2 mesi anni 0 >9/99 3/99-9/99
DettagliLe demenze. Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno
Le demenze Manuel Soldato Geriatra RSA S. F. Cabrini - Codogno LE DEMENZE DEFINIZIONE 1. La demenza definisce uno stato di progressivo decadimento delle funzioni cognitive prodotto da una patologia cerebrale
DettagliLa malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo
AZIENDA USL 2 LUCCA Corso di aggiornamento La malnutrizione nell anziano: interventi di prevenzione e controllo Capannori, 25 maggio 2013 I percorsi di valutazione dell anziano Dott. Marco Farnè Responsabile
DettagliL importanza di una strategia antibiotica de-escalating per il trattamento delle polmoniti in UTI. Gert Höffken, MD; Michael S. Niederman, MD, FCCP
critical care review Le polmoniti nosocomiali* L importanza di una strategia antibiotica de-escalating per il trattamento delle polmoniti in UTI Gert Höffken, MD; Michael S. Niederman, MD, FCCP Le polmoniti
DettagliRespiro sibilante e tosse nel bambino: è asma?
Respiro sibilante e tosse nel bambino: è asma? Massimo Pifferi Emanuela De Marco Vincenzo Ragazzo Fisiopatologia Respiratoria e Allergologia - Clinica Pediatrica I Azienda Ospedaliera - Università di Pisa
DettagliRiflessioni etiche e professionali. Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano
Riflessioni etiche e professionali Dr. L. Fabbro 1. Servizio di Anestesia e Rianimazione - Bolzano Progressi nella scienza e ricerca miglior cura delle malattie allungamento della vita miglioramento qualità
DettagliS. Bonifacio, 13 dicembre 2013 Le cure palliative nelle strutture protette Dr. Roberto Borin Azienda ULSS 20 - VERONA
La 975 alla prova: accessibilità, presa in carico e continuità delle cure S. Bonifacio, 13 dicembre 2013 Le cure palliative nelle strutture protette Dr. Roberto Borin Azienda ULSS 20 - VERONA Nonostante
DettagliINFLUENZA E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE (Campagna vaccinale antinfluenzale 2015-2016)
INFLUENZA E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE (Campagna vaccinale antinfluenzale 2015-2016) L influenza è un infezione respiratoria provocata da un virus. È molto contagiosa, perché si trasmette facilmente attraverso
DettagliMisure di prevenzione e controllo delle infezioni da CPE Indicazioni del Ministero della Salute
Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi: un problema emergente di sanità pubblica Roma, 5 giugno 2012 - ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' Misure di prevenzione e controllo delle infezioni da CPE Indicazioni
Dettagli