SCHEDA SINTETICA DEL PROFILO DI SALUTE DEL DISTRETTO 6 - CUORGNE'- ASL TO4 ESITI

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1 COMUNI ABITANTI ASL DI APPARTENENZA ENTE GESTORE DATA DI APPROVAZIONE DEL PROFILO LABORATORIO SALUTE METODOLOGIA ADOTTATA SOGGETTI TERRITORIALI COINVOLTI INTEGRAZIONE CON ALTRE PROGRAMMAZIONI (PDZ E ALTRI PIANI) Agliè, Alpette, Bairo, Baldissero, Borgiallo, Bosconero, Busano, Canischio, Castellamonte, Castelnuovo Nigra, Ceresole Reale, Chiesanuova, Ciconio, Cintano, Colleretto Castelnuovo, Cuorgnè, Favria, Feletto, Forno C.se, Frassinetto, Ingria, Locana, Lombardore, Lusigliè, Noasca, Oglianico, Ozegna, Pertusio, Pont, Prascorsano, Pratiglione, Ribordone, Rivara, Rivarolo, Rivarossa, Ronco, Salassa, San Colombano Belmonte, San Ponso, Sparone, Torre, Valperga, Valprato Soana (dato 2008) TO4 INRETE, CISS 38 18/01/2010 TOT. 43: Collina 12, Pianura 12, Montagna 19 il 10/11/2008 il Comitato dei sindaci di distretto ha individuato un gruppo di lavoro, coordinato dal sindaco di S. Ponso, formato da amministratori, enti gestori, direttore di distretto e facilitatori dell'asl TO4 a tutti gli amministratori del Comitato dei sindaci è stato somministrato un questionario, predisposto dai facilitatori locali, per indagare la rispettiva percezione dei problemi di salute sul proprio territorio e i criteri utilizzati per le scelte di priorità effettuate 1) DESCRITTIVI DEL SOCIO DEMOGRAFICI Popolazione e genere Indice di vecchiaia aumento abitanti da a (femmine più numerose di maschi) aumenta la durata della vita (comuni di montagna evidenziano indice maggiore). Aumenta il numero degli anziani; il distretto, dopo quello di Ivrea, è il più vecchio dell'asl. I maschi muoiono prima >=65/0-14*100 (grado di invecchiamento della popolazione) trend storico1995/ /2006 Pagina 1

2 1) DESCRITTIVI DEL Indice di dipendenza o carico sociale (carico assistenziale degli anziani sulla popolazione attiva) Indice di immigrazione Speranza di vita in aumento in tutti i distretti dell'asl (aumento del n. degli anziani). Aumenta il periodo di vita con disabilità e perdita di autonomia in aumento in gran parte dei comuni minore per entrambi i sessi e per i tre "compleanni" rispetto a dato regione <=14+>=65/15-64*100 incremento in % sulla popolazione residente confronto con media regionale 2002/ /2006 analisi per fasce di età (0, 35, 65 anni) SOCIO ECONOMICI E ASSISTENZIALI Prese in carico Assistenza economica Assistenza domiciliare Residenzialità - Integrazione rette Servizio di Educativa Territoriale (minori e disabili minori e adulti, comprese disabilità sensoriali) Affidamento familiare Inserimento in Centri diurni per persone disabili Fasce deboli (analisi fatta a livello ex Asl 9) aumento n. casi da a 2.254; l'area nella quale si registra il maggior n. di prese in carico è l'area Adulti (42%), poi Minori (24%) e Anziani (tot. 19,8%) principali beneficiari dell'intervento: Minori e Adulti destinata in particolare a prevenire istituzionalizzazione Anziani (% richieste anziani auto e non auto sup. al 56%) incremento integrazione rette in strutture per Anziani 15%, incremento per persone disabili 12,6% incremento maggiore di prese in carico rilevato nel gruppo Minori (50% nel triennio) i Minori sono il 77% dei beneficiari servizio in costante aumento per ogni categoria di utenza categorie in % sull'utenza totale 2005/2007. Categorie: Minori, Minori disabili, Adulti, Adulti disabili, Anziani autosuff., Anziani non autosuff. Pagina 2

3 1) DESCRITTIVI DEL Dipendenze da alcool e droghe la % di persone che fa uso di droghe è leggermente inferiore a quella regionale (0,34% e 0,38%); l'uso di droghe da parte di minori è in aumento. La % di persone che fa uso/abuso di alcool è nettamente superiore a quella regionale; l'abuso di sostanze alcoliche è in aumento confronto con dati regionali e con studio regionale HBSC 2001 Osservatorio epidemiologico delle dipendenze piemonte utenti Sert 2004/2007 (esclusi quindi tutti i non utilizzatori del servizio) Assistenza agli anziani l'invecchiamento della popolazione (vedi i. di vecchiaia) provoca l'aumento della richiesta di cure a domicilio, assegni di sostegno, ricoveri in strutture protette. I posti letto per non autosuff. sono sufficienti, quindi le liste di attesa sono da attribuirsi esclusivamente al "tetto" imposto alle Asl dalla normativa regionale; per le cure domiciliari e i ricoveri di sollievo non vi sono liste di attesa Assistenza ai disabili Assistenza a soggetti con disturbi psichici utenza in media con quella regionale. Il n. dei disabili adulti è in costante aumento (incremento dovuto anche a malattie neurodegenerative o traumi). Le strutture presenti attualmente coprono il fabbisogno le % sono simili a quelle della regione tranne che per le patologie alcool correlate che sono più alte; la % di suicidi è tra le più alte della regione. Le attuali strutture del territorio, oltre a coprire il fabbisogno, sopperiscono alle carenze di altri territori confronto con dati regionali Relazione sulla salute mentale in Piemonte Pagina 3

4 1) DESCRITTIVI DEL Assistenza ai minori all'interno di micro asili nido o scuole materne stanno nascendo le "sezioni primavera" (per età compresa tra 24 e 36 mesi) garantendo una rete abbastanza ben distribuita sul territorio SANITARI - malattie alcool correlate - fumo - malattie dell'apparato circolatorio - decessi per cause accidentali - "stati morbosi mal definiti" (compilazione non accurata delle schede Istat) Decessi per malattie infettive: Maschi Decessi per disturbi psichici: Femmine Decessi per malattie dell'apparato digerente: Maschi Decessi per malattie osteomuscolari del connettivo: Maschi Cause di morti evitabili collegabili a Prevenzione primaria le prime tre voci rappresentano le condizioni morbose più frequenti collegate ai decessi con valori di significatività. La zona "montagna" ha una incidenza maggiore di cause di morte significative le zone "montagna" e "pianura" presentano un n. maggiore di cause di morte con TS superiore a quello regionale. Fra le cause di morte prevalgono: accidenti da veicoli a motore, cirrosi epatica (soprattutto in "montagna" e "pianura") e tumore a trachea, bronchi e polmoni esame delle cause di morte con tassi di mortalità superiori alla media regionale. Indicatori: tasso standardizzato di mortalità (TS) e rapporto standardizzato di mortalità (SMR): indica lo scostamento del tasso nella popolazione di riferimento, rapportato a 100 divisione del territorio in 3 aree altimetriche: pianura, collina, montagna Pagina 4

5 1) DESCRITTIVI DEL collegabili a Diagnosi precoce e terapia collegabili a Igiene e Assistenza sanitaria SCHEDA SINTETICA DEL PROFILO DI SALUTE DEL DISTRETTO 6 - CUORGNE'- ASL TO4 le zone "montagna" e "pianura" presentano un n. maggiore di cause di morte con TS superiore a quello regionale. Fra le cause di morte prevalgono: melanoma e tumori del retto e della giunzione retto sigma le zone "collina" e "montagna" presentano un n. maggiore di cause di morte con TS superiore a quello regionale. Fra le cause di morte prevalgono: infarto del miocardio e decessi per enfisema ed asma mortalità superiori alla media regionale. Indicatori: tasso standardizzato di mortalità (TS) e rapporto standardizzato di mortalità (SMR): indica METODO lo scostamento DI del tasso ANALISI, nella popolazione INDICI di riferimento, rapportato a 100 divisione del territorio in 3 aree altimetriche: pianura, collina, montagna Ricoveri Tutte le cause di ricovero Tumori maligni Malattie dell'apparato cardio-circolatorio Malattie dell'apparato respiratorio Morbosità ospedaliera per cause accidentali utilizzo del Rischio relativo standardizzato: rapporto tra n. di eventi osservato in una popolazione e n. di eventi atteso nella stessa popolazione se su questa agissero gli stessi tassi (o %) specifici per età che agiscono su una popolazione assunta a riferimento (RR*100) [esprime l'eccesso o il difetto esistente tra ASL/Distretto sanitario/classe d'istruzione e regione]; i due periodi considerati sono 1998/2006 combinazione dei ricoveri dei residenti avvenuti negli Ospedali Riuniti del Canavese nel 2006 (escl. non residenti ed incl. ricoveri residenti in altre strutture) suddivisi per genere Pagina 5

6 1) DESCRITTIVI DEL 2) PRINCIPALI DETERMINANTI E/O FATTORI DI RISCHIO Ambiente Acque potabili Qualità dell'aria Clima in alcuni pubblici acquedotti è stata evidenziata la presenza di enterococchi ed escherichia coli, sintomo di problematiche legate alla struttura e/o gestione degli impianti. Evidenziate anche problematiche legate sia ad aspetti geologici (presenza di eccessive concentrazioni di nichel e arsenico) che ad attività antropiche (acquiferi contaminati da sostanze organoalogenate e/o da prodotti fitosanitari) sussistenza di notevoli problematiche dovute a presenza elevata di PM 10. Sforamento dei limiti fissati dalla normativa vigente per un n. di giorni superiore a quello consentito soprattutto nel periodo invernale e in ambito urbano presenti anomalie climatiche (riscontrabili anche a livello globale) relative alla distribuzione stagionale delle precipitazioni e al valore medio della temperatura dell'aria. La stagione più interessata al cambiamento climatico in atto è l'inverno (incremento di circa 2,5 C in un cinquantennio) rimarcata l'insufficiente disponibilità di dati a causa dei mancati investimenti per rendere efficienti i sistemi di rilevamento (sul territorio dell'ex Asl 9 è presente solo 1 centralina nel comune di Ivrea) dati centraline di rilevamento installate nella provincia di Torino fonte ARPA Piemonte Pagina 6

7 1) DESCRITTIVI DEL Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro Infortuni sul lavoro Malattie professionali Alimentazione e attività fisica (infanzia) globalmente il n. di infortuni sul lavoro in rapporto alla popolazione attiva è decisamente al di sotto della media regionale. Sebbene però il n. degli infortuni a livello regionale diminuisca, gli eventi con inabilità permanente aumentano notizie per malattia professionale in n. di poco superiore alla media regionale. Si riscontra un eccesso delle Silicosi, delle Pneumoconiosi, delle Malattie muscolo scheletriche degli arti sup. e delle Ipoacusie (le + significative in termini assoluti). Delle 15 notizie di tumore correlabile ad attività professionale ricevute nel 2007, ben 12 (80%) sono relative a mesotelioma pleurico, riferibile ad esposizione ad amianto riscontrata associazione tra sovrappeso o obesità e stili alimentari errati. Nella Asl To4 si stima che 1 bambino su 5 sia fisicamente inattivo, mentre poco più di 1 su 10 ha un livello di attività fisica adeguato per l'età; molti genitori sottovalutano il problema bimbi di età compresa tra 6 e 10 anni Regione Piemonte (studi dato 2008 Okkio alla salute e HBSC - PNP) 3) FOCUS INCIDENTI STRADALI Tasso di circolazione autoveicoli in aumento dal 2000 al 2006, eccetto 2004 n. auto circolanti/ pop. media*1000 Pagina 7

8 1) DESCRITTIVI DEL Tasso di incidentalità stradale Indice di mortalità degli incidenti stradali Tasso di incidentalità su strade extraurbane in riduzione nel 2003, leggero aumento nel 2004 in aumento aumento n. incidenti stradali /pop. media*1000 % di incidenti mortali/totale incidenti n. incidenti su strade extraurbane/pop. media*1000 Indice di mortalità degli incidenti su strade extraurbane decisamente in riduzione % di incidenti mortali su strade extraurbane/totale incidenti su strade extraurbane Rete per la Salute / Tasso di incidentalità su strade urbane in aumento n. incidenti su strade urbane/pop. media*1000 Indice di mortalità degli incidenti su strade urbane aumento % di incidenti mortali su strade urbane/totale incidenti su strade urbane Indice di mortalità degli incidenti su autostrade MALATTIE INFETTIVE Parotite, Rosolia, Morbillo Pertosse Scarlattina Varicella riduzione casi notificati dagli anni 2002/2003. Dal 2004 tasso inferiore a quello regionale per tutte e 3 le malattie riduzione casi dal 2002, ma tasso superiore a quello regionale n. casi in riduzione e tasso inferiore a quello regionale n. casi in aumento e tasso superiore a quello regionale Pagina 8 % di incidenti mortali su autostrade/incidenti su autostrade variazione negli anni del n. assoluto dei casi notificati nella ex Asl 9 e confronto tra tasso standardizzato Asl 9 e tasso regionale 1998/2007

9 Epatiti 1) DESCRITTIVI DEL Sifilide, Tubercolosi Legionellosi Meningite Meningococcica, Meningoencefalite virale Coperture vaccinali infanzia epatite B: riduzione casi e tasso inf. a quello regionale; epatite C: aumento casi, tasso sup. a quello reg. nel 2003 e nel 2007; epatite A: riduzione casi (dopo incremento nel 2002 e 2003) e tasso sempre inf. a quello regionale dopo aumento n. casi di tubercolosi nel 2002, tendenza a riduzione, così come per valore tasso aumento n. casi legionellosi, tasso inf. a quello regionale dopo picco casi m. meningococcica nel 2002, non sono stati accertati altri casi; tendenza alla riduzione dei casi di m. virale, ma tasso sup. a quello regionale la % di vaccinati per poliomielite, epatite B, haemophilus, anidiftotetanica, pertosse, antimorbillo parotite rosolia si mantiene superiore al valore regionale, tranne che per la vaccinazione antimorbillo parotite e rosolia all'età di 24 mesi variazione negli anni del n. assoluto dei casi notificati nella ex Asl 9 e confronto tra tasso standardizzato Asl 9 e tasso regionale % bambini vaccinati nelle varie fasce di età (confronto con valore regionale) 1998/2007 Pagina 9

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