La potabilità delle acque potabili: Indagine sulla qualità delle acque nelle case dei cittadini
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1 La potabilità delle acque potabili: Indagine sulla qualità delle acque nelle case dei cittadini lunedì 3 ottobre
2 AGENDA Esamedelquadronormativo Presentazionedelprogetto
3 2 IL Azienda Speciale della Camera di Commercio Settori di attività
4 I settori di attività Tre settori operativi ed un coordinamento amministrativo Laboratorio Chimico-Merceologico Sezione Qualità, Ambiente e Formazione Amministrazione Laboratorio Materiali da Costruzione
5 I settori di attività Valutazione dettagliata Laboratorio Chimico-Merceologico Sezione Qualità, Ambiente e Formazione Amministrazione Laboratorio Materiali da Costruzione
6 Il Laboratorio Chimico-Merceologico Servizi Analisi chimiche, microbiologiche e merceologiche Settori principali: agrolimentare, ambientale, acque Nel settore agroalimentare: vini, oli, cereali, conserve, prodotti ortofrutticoli, terreni, concimi, mangimi, ecc. Nel settore ambientale: rifiuti, fanghi, emissioni, scarichi, aria, ecc. Rilievi fonometrici e di campi elettromagnetici
7 Il Laboratorio Materiali da Costruzione Servizi Aggregati: prove geometriche, fisiche e chimiche per la marcatura CE Cementi: prove fisiche e di resistenza meccanica Laterizi: prove di resistenza meccanica, modulo di elasticità, prove di punzonamento e dilatazione Acciai: prove di trazione, piegamento, resilienza ed elasticità Bitumi: punto di rammollimento e prove di penetrazione Conglomerati bituminosi: prova Marshall, di trazione indiretta, percentuale di bitume e vuoti residui, attrito radente e levigabilità accellerata Conglomerati cementizi: resistenza a compressione, massa volumica, mix design
8 Il Settore Qualità, Ambiente e Formazione Servizi Realizzazione di sistemi di gestione per la Qualità (ISO 9001), l Ambiente (ISO 14001/Reg.EMAS), la Responsabilità Sociale (SA 8000), la Sicurezza Alimentare (HACCP), i Laboratori di Prova (ISO 17025) Certificazione di prodotto e/o di filiera Certificazione secondo standard per l agroalimentare (GlobalGap, BRC, IFS) Progettazione del Sistema di controllo per la Marcatura CE dei prodotti da costruzione Realizzazione di disciplinari tecnici di produzione Formazione su Sicurezza e Igiene Alimentare, HACCP, ISO 9001, ISO 17025, ISO e Reg.EMAS, ISO 19011, Team working, Time management, ecc. Attività di audit di 1,2 e 3 parte
9 I principali riconoscimenti del Lachimer Accreditamenti e Autorizzazioni Accreditamento SINAL/ACCREDIA (n.0140) dal 1997 Autorizzazione del Ministero Politiche Agricole per rilascio di certificati per commercializzazioni, esportazioni, stoccaggio, distillazione ed arricchimento di vini e mosti, sia nei paesi comunitari che extracomunitari Autorizzazione del Ministero Politiche Agricole per analisi chimicofisiche valide ai fini della certificazione degli oli di oliva a denominazione di origine Autorizzazione della Regione Puglia per l esecuzione di analisi ai fini dell autocontrollo alimentare Autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture, ai sensi della Legge 1086/71, ad eseguire e certificare le prove sui materiali da costruzione (n. decreto 397 del 19/01/2009) 9
10 Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n.31 Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano (Gazz.Uff. n.52 del 3 marzo 2001 Suppl.Ord. n. 41) Decreto Legislativo 2 febbraio 2002, n.27 Modifiche ed integrazioni al Decreto Legislativo 2 febbraio 2001, n.31, recante attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano (Gazz.Uff. n.58 del 9 marzo 2002) STABILISCONO LE NORME ESSENZIALI PER LE ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO, DISCIPLINANDONE LA QUALITA
11 Le acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione dei cibi e bevande, o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori, nonché le acque utilizzate in un impresa alimentare per la fabbricazione, il trattamento, la conservazione o l immissione sul mercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umano. (D.Lgs. 31/2001, art.2 comma 1) SONO ESCLUSE LE ACQUE MINERALI
12 Il D.Lgs. 31/2001 promuove la tutela della salute pubblica delle acque destinate al consumo umano, definendo una serie di obblighi che riguardano: Aspetti organolettici Aspetti microbiologici Aspetti chimici Aspetti gestionali: competenze e controlli
13 Le acque destinate al consumo umano devono essere salubri e pulite. Le acque destinate al consumo umano non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana Le acque destinate al consumo umano devono soddisfare i requisiti minimi di cui alle parti A e B dell'allegato I
14 Nel D.lgs 31/2001 i parametri di qualità sono distinti in due categorie: parametri per i quali il superamento del valore limite comporta sempre un giudizio di non potabilità (parametri riportati nella Parte A e nella Parte B dell Allegato I) parametri, detti indicatori, per i quali il superamento del valore limite non comporta sempre un giudizio di non potabilità (parametri riportati nella Parte C dell Allegato I)
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18 I valori di parametro fissati nell'allegato I devono essere rispettati nei seguenti punti: per le acque fornite attraverso una rete di distribuzione, nel punto di consegna ovvero, ove sconsigliabile per difficoltà tecniche o pericolo di inquinamento del campione, in un punto prossimo della rete di distribuzione rappresentativo e nel punto in cui queste fuoriescono dai rubinetti utilizzati per il consumo umano. per le acque fornite da una cisterna, nel punto in cui fuoriescono dalla cisterna. per le acque confezionate in bottiglie o contenitori, rese disponibili per il consumo umano, nel punto in cui sono imbottigliate o introdotte nei contenitori e nelle confezioni in fase di commercializzazione o comunque di messa a disposizione per il consumo.
19 Il D.Lgs. 31/2001, così come modificato dal D.Lgs. 27/2002, all art.5 comma 2, stabilisce che: Per gli edifici e le strutture in cui l'acqua è fornita al pubblico, il titolare ed il responsabile della gestione dell'edificio o della struttura devono assicurare che i valori di parametro fissati nell'allegato I, rispettati nel punto di consegna, siano mantenuti nel punto in cui l'acqua fuoriesce dal rubinetto. CONDOMINI AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO RUBINETTI DELLE ABITAZIONI
20 Per quanto concerne gli edifici ad uso esclusivamente abitativo, l Amministratore del condominio ovvero, in assenza di questo, i proprietari non hanno l obbligo di effettuare le attività e i controlli previsti dagli artt. 7 e 8 del D.Lgs.31, bensì quello derivante dall attività di controllo dello stato di adeguatezza e di manutenzione dell impianto.
21 La responsabilità di garantire i requisiti di potabilità spetta al Gestore dell acquedotto fino al punto di consegna (il contatore). L Amministratore di Condominio ha la responsabilità di garantire che i requisiti di potabilità non vengano alterati per cause imputabili alla rete idrica condominiale fino ai rubinetti delle abitazioni.
22 L'amministratore di condominio, in quanto custode dei beni comuni ed esecutore della volontà assembleare del condominio, non è un soggetto direttamente, personalmente e civilmente responsabile delle violazioni e delle sanzioni amministrative (ed eventualmente penali nell'ipotesi prevista dall'articolo 650 c.p.) contenute nel d.lgs. n. 31/2001 se: diligentemente e tempestivamente informa il condominio degli obblighi legislativi richiede in sede di assemblea l'adozione delle misure imposte affronta concretamente e in via d'urgenza le situazioni conosciute di contrarietà al D.Lgs. n.31/01 e manifestate alla sua attenzione dai condomini i quali lamentino inconvenienti igienici evidenti nella distribuzione delle acque al rubinetto inserisce nell ordine del giorno delle assemblee condominiali l'esecuzione delle misurazioni a campione sulla rete idrica condominiale e l'adozione delle misure tecniche conseguenti
23 FINALITA MODALITA Sopralluogo e definizione del numero e dei punti di prelievo: in particolare al punto di consegna e immediatamente dopo l eventuale cisterna, un punto di prelievo a piano terra, uno al piano più alto in ogni scala del condominio Esecuzione dei prelievi da parte di personale specializzato Analisi chimiche e microbiologiche Relazione finale nella quale vengono evidenziati i parametri conformi e non conformi ai requisiti, le situazioni a rischio o problematiche, i possibili interventi correttivi
24 Le prove analitiche eseguite su ogni campione sono: Chimiche: Colore, ph, Conducibilità elettrica, Residuo fisso a 180 C, Ammoniaca, Nitriti, Nitrati, Ossidabilità, Cloruri, Solfati, Cloro residuo libero, Durezza totale, Ferro, Cadmio, Cromo, Piombo, Rame, Alluminio. Microbiologiche: Carica batterica totale a 36 C, Carica batterica totale a 22 C, Coliformi totali, E.coli, Streptococchi. Su richiesta analisi suppletiva della Legionella se l impianto è molto vecchio, se i rubinetti presentano tracce di ruggine o corrosione o se l appartamento è abitato da persone anziane o da soggetti immunodepressi o a rischio sanitario.
25 Attività di sopralluogo e definizione dei punti di prelievo, esecuzione dei prelievi (almeno al punto di consegna, immediatamente dopo l eventuale cisterna, al piano terra e al piano più alto in ogni scala del condominio), analisi chimiche e microbiologiche, relazione finale: Condominio fino a 12 appartamenti: 120,00 Condominio da 13 a 30 appartamenti: 250,00 Condominio da 31 a 50 appartamenti: 400,00 Condominio da 51 a 100 appartamenti: 700,00 Condominio con oltre 100 appartamenti: 1000,00 Per ogni campione su cui viene richiesta l analisi della Legionella, maggiorazione di 30,00
26 Compilare e sottoscrivere la Scheda di Adesione I contatti: dr.ssa Cristiana Zenobio zenobio@lachimer.it dr.ssa Antonella Tonti tonti@lachimer.it dr.ssa Maria Carla Gargiulo gargiulo@lachimer.it Via Manfredonia, Km 2,200 Foggia Tel Fax
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