Trattamento riabilitativo del paziente in età evolutiva affetto da deformità del rachide

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Trattamento riabilitativo del paziente in età evolutiva affetto da deformità del rachide"

Transcript

1 Linee Guida nazionali Trattamento riabilitativo del paziente in età evolutiva affetto da deformità del rachide Stefano Negrini*, Lorenzo Aulisa**, Claudio Ferraro***, Paolo Fraschini, Stefano Masiero***, Paolo Simonazzi, Claudio Tedeschi, Andrea Venturin Società Italiana Medicina Fisica e Riabilitazione SIMFER Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia SIOT - Gruppo Italiano di studio della Scoliosi e delle patologie vertebrali GIS - Gruppo di Studio della Scoliosi e patologie vertebrali GSS Federazione Italiana Operatori nella Tecnica Ortopedica FIOTO Federazione Medico Sportiva Italiana FMSI - Società Italiana di Ginnastica Medica, Medicina Fisica, Scienze Motorie e Riabilitative SIGM Società Italiana di Medicina Generale SIMG - Società Italiana di Radiologia Medica SIRM - Unione Nazionale Chinesiologi UNC * ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colonna vertebrale), Milano * Fondazione Don Gnocchi ONLUS - IRCCS, Milano ** Clinica Ortopedica, Università degli Studi Cattolica di Roma *** Clinica Ortopedica, Servizio di Riabilitazione, Università degli Studi di Padova Istituto "Eugenio Medea" IRCCS La Nostra Famiglia, Bosisio Parini (Co) Azienda Ospedaliera "Santa Maria", Reggio Emilia Azienda Ospedaliera, Università degli Studi di Padova 1

2 Mandato Premessa La Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione (SIMFER), sulla base delle indicazioni del Ministero della Sanità, ha dato incaricato ad una Commissione di suoi Soci per la stesura di Linee Guida sul "Trattamento riabilitativo del paziente in età evolutiva affetto da deformità del rachide". Durante il percorso di sviluppo delle Linee Guida, la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT), la Società Italiana di Traumatologia ed Ortopedia Pediatrica (SITOP), il Gruppo Italiano di studio della Scoliosi e della patologie vertebrali (GIS) ed il Gruppo di Studio della Scoliosi e patologie vertebrali (GSS) hanno aderito contribuendo attivamente alla stesura finale del documento tramite propri Soci nominati dai rispettivi Consigli Direttivi. Il documento finale è stato infine approvato anche da FIOTO Federazione Italiana Operatori nella Tecnica Ortopedica, FMSI Federazione Medico Sportiva Italiana, SIGM - Società Italiana di Ginnastica Medica, Medicina Fisica, Scienze Motorie e Riabilitative, SIMG Società Italiana di Medicina Generale, SIRM - Società Italiana di Radiologia Medica, UNC - Unione Nazionale Chinesiologi. Commissione Nella Tabella sono riportati, con il rispettivo ruolo e Società Scientifica rappresentata, i membri della Commissione per la stesura Linee Guida sul "Trattamento riabilitativo del paziente in età evolutiva affetto da deformità del rachide": Nome Società Ruolo nella Istituto di appartenenza Stefano Negrini Lorenzo Aulisa Claudio Ferraro Paolo Fraschini Stefano Masiero Scientifica SIMFER GSS SIOT SITOP GIS commissione Coordinatore Membro effettivo ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colonna vertebrale), Milano Fondazione Don Gnocchi ONLUS - IRCCS, Milano Clinica Ortopedica, Università degli Studi Cattolica di Roma SIMFER Membro effettivo Clinica Ortopedica, Servizio di Riabilitazione, Università degli Studi di Padova SIMFER Membro effettivo Istituto "Eugenio Medea" IRCCS La Nostra Famiglia, Bosisio Parini (Co) SIMFER Membro effettivo Clinica Ortopedica, Servizio di Riabilitazione, Università degli Studi di Padova Paolo Simonazzi SIMFER Membro effettivo Azienda Ospedaliera "Santa Maria", Reggio Emilia Claudio Tedeschi SIMFER Membro effettivo Azienda Ospedaliera "Santa Maria", Reggio Emilia Andrea Venturin SIMFER Membro effettivo Azienda Ospedaliera, Università degli Studi di Padova Claudia Guerra SIMFER Membro Istituto "Eugenio Medea" IRCCS La Nostra Famiglia, Bosisio Parini (Co) Vincenzo Pirola SIMFER Membro Azienda Ospedaliera "Salvini", Garbagnate Milanese Simona SIMFER Membro Istituto "Eugenio Medea" IRCCS La Nostra 2

3 Pochintesta Famiglia, Bosisio Parini (Co) Umberto SIMFER Membro Azienda Ospedaliera "Bufalini", Cesena Selleri Dinetta Bianchini SIMFER Collaboratore esterno Azienda Ospedaliera "Santa Maria", Reggio Emilia Wanda Bilotta SIMFER Collaboratore Istituti Ortopedici Rizzoli IRCCS, Bologna esterno Isabella Fusaro SIMFER Collaboratore Istituti Ortopedici Rizzoli IRCCS, Bologna esterno Marco Monticone SIMFER GSS Collaboratore esterno ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colonna vertebrale), Milano Contenuti Sono state elaborate le seguenti Linee Guida: scoliosi idiopatica; deformità sul piano sagittale; Metodologia La metodologia seguita per la stesura di ciascuna delle Linee Guida è stata la seguente: recupero di tutta la bibliografia esistente; si sono utilizzati: letteratura indicizzata, ricavata con apposita ricerca Medline; Linee Guida esistenti, reperita con apposita ricerca Internet; letteratura non indicizzata, individuata sulla base di appositi hand searching e della conoscenza diretta dei partecipanti alla Commissione, di contatti telefonici con altri esperti noti alla Commissione, della bibliografia di tutti gli studi indicizzati e non reperiti; è stata stabilita una scala della forza delle evidenze scientifiche per i trattamenti come segue: Prove scientifiche Studi disponibili A Molto forti Più di uno studio randomizzato controllato, con risultati tra loro coerenti B Forti Almeno uno studio randomizzato controllato, con risultati coerenti con gli altri studi in letteratura C Discrete Nessuno studio randomizzato, ma diversi studi controllati con risultati tra loro coerenti D Insufficienti Un solo studio controllato non randomizzato o diversi studi controllati con risultati tra loro non coerenti E1 Forte consenso Consenso generale sulla procedura o sul trattamento scientifico E2 Discreto consenso scientifico Consenso prevalente, ma non generale, sulla procedura o sul trattamento E3 Parere della Parere della commissione in mancanza di un consenso generale commissione La scala è stata codificata sulla base delle classiche indicazioni usate per la stesura di Linee Guida. Dato che l argomento oggetto delle Linee Guida è caratterizzato da una sovrabbondanza di lavori descrittivi e da prassi principalmente basate sul consenso, più che su evidenze scientifiche, si è ritenuto utile ampliare l ultima voce (E), suddividendola in tre gradazioni diverse di Consenso Scientifico. La metodologia seguita nell elaborazione delle Linee Guida ha previsto i seguenti passaggi: 3

4 i partecipanti SIMFER alla Commissione e quanti si sono resi disponibili a dare un loro contributo hanno preparato un documento per una o più delle Linee Guida elaborate; si è proceduto in modo che per ogni Linea Guida fossero disponibili almeno due elaborati; i documenti sono stati distribuiti a tutti i partecipanti SIMFER alla commissione che ne hanno presa visione ed hanno proposto modifiche; sono state effettuate tre Conferenze di Consenso SIMFER di una intera giornata ciascuna presso la Fondazione Don Gnocchi per la stesura definitiva; le Linee Guida (ver. 1) sono state inviate per una revisione metodologica alla Dott.ssa Silvia Minozzi, metodologa esperta in Linee Guida e collaboratrice del Cochrane Institute; è stato programmato un Simposio Satellite al Congresso del Gruppo Italiano di studio della Scoliosi e delle patologie vertebrali (GIS), principale società dei chirurghi ortopedici vertebrali, onde iniziare un lavoro di confronto esterno; sono state quindi effettuate due ulteriori Conferenze di Consenso tra i partecipanti SIMFER alla Commissione dalle quali è scaturita la versione provvisoria (nel frattempo aggiornata secondo le ultime indicazioni comparse in letteratura); le Linee Guida (ver. 2) sono state rese disponibili a tutti gli interessati (operatori sanitari, pazienti, amministratori) sul web ai siti in modo da essere oggetto di osservazioni scritte; si è provveduto all invio delle Linee Guida complete alle Società Scientifiche interessate ed alla richiesta della pubblicazione delle stesse sui rispettivi siti istituzionali. Le Società interessate, secondo il principio della massima rappresentatività di tutti i possibili operatori interessati, comprendevano (in ordine alfabetico): o AIFI - Associazione Italiana Fisioterapisti o AITO - Associazione Italiana Terapia Occupazionale o FIOTO Federazione Italiana Operatori nella Tecnica Ortopedica o FMSI Federazione Medico Sportiva Italiana o GIS - Gruppo Italiano di studio della Scoliosi e delle patologie vertebrali o GSS - Gruppo di Studio della Scoliosi e patologie vertebrali o SIGM - Società Italiana di Ginnastica Medica, Medicina Fisica, Scienze Motorie e Riabilitative o SIMG Società Italiana di Medicina Generale o SIOT - Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia o SIP - Società Italiana Pediatria o SIRM - Società Italiana di Radiologia Medica o SITOP Società Italiana di Traumatologia ed Ortopedia Pediatrica o UNC - Unione Nazionale Chinesiologi tutti i soci delle società elencate sono stati oggetto di mailing, oltre a rappresentanti di ASL e Regioni; è stata effettuata una Consensus Conference nazionale cui hanno partecipato oltre 300 persone in data 14 giugno 2002 da cui sono emerse ulteriori proposte di variazione; è stata quindi effettuata un ulteriore Conferenza di Consenso tra i partecipanti alla Commissione SIMFER per definire le ultime variazioni, rivedendo ulteriormente la letteratura, alle Linee Guida (ver. 3); il documento finale prodotto è stato inviato a SIOT, SITOP, GIS e GSS, che tramite un lavoro interno alla Società Scientifica ed i loro membri nella Commissione hanno proposto le variazioni ritenute necessarie, intervenendo su tutte le parti del documento e producendo la versione definitiva delle Linee Guida (ver. 4); il documento finale è stato approvato da tutti i membri della Commissione di tutte le Società Scientifiche e dai Consigli Direttivi delle singole Società Scientifiche aderenti. 4

5 Esposizione dei risultati e delle raccomandazioni Per la stesura delle Linee Guida si è deciso di procedere all'esposizione come segue: Definizione: variazione delle condizioni di salute cui i risultati e le raccomandazioni successive si riferiscono; Risultati: presentazione degli articoli in letteratura, valutazione metodologica e discussione dei contenuti; Raccomandazioni: una o più raccomandazioni, seguite da una annotazione circa la forza della letteratura disponibile sull'argomento secondo la scala sopra riportata; Bibliografia: articoli su cui si basano i risultati e le raccomandazioni. Destinatari e campo di applicabilità Le Linee Guida si rivolgono a tutti gli operatori impegnati nel campo della riabilitazione e del trattamento conservativo delle deformità del rachide e sono applicabili a tutti i pazienti di interesse riabilitativo e conservativo affetti dalle patologie di cui sono oggetto. 5

6 angolo di Cobb superiore ai 45±5 ottima o totale riducibilità delle curve Criteri di scelta per le ortesi spinali (2,6,10,11,13-21): angolo di Cobb superiore ai 55±5 buona ma incompleta riducibilità della curva cifosi dorso-lombari e lombari Criteri di scelta per i busti gessati (6,11,13,15,19,20): angolo di Cobb superiore ai 65±5 ridotta riducibilità della curva Criteri di scelta per il trattamento chirurgico (5,12,13,16,17,19,21-23): angolo di Cobb superiore ai 75±5 e risultato conservativo insoddisfacente per il paziente dolore ribelle al trattamento conservativo Esistono indicazioni circa l utilità di esercizi specifici in associazione al trattamento con ortesi, corsetto gessato o chirurgico (6,7,10,12,13,18,20). Bibliografia 1. Bradford D.S., Moe J.H., Montalvo F.J., Winter R.B. Scheuermann Kyphosis and roundback deformity. Results of Milwaukee brace treatment. J. Bone and Joint Surgery 1974;56-A: Tribus C. CB. Scheuermann's kyphosis in adolescents and adults: diagnosis and treatment. J. Am. Acad.Orthop. Surg. 1998; 6 (1): Perricone G, Bilotta TW, Prioli L. Scoliosi e Cifosi. Ortesi: come, quando e perché. Bologna: Fotocroma Emiliana, Lowe A. TG. Scheuermann's disease. Orthop. Clin. North Am. 1999;30 (3): Platero D., Luna J.D., Pedraza V. Juvenile kyphosis: effects of different variables on conservative treatment outcome. Acta Orthop. Belg. 1997: 63; Pivetta S, Pivetta M. Tecnica della ginnastica medica. Cifosi-Lordosi-Arti inferiori. Milano: Edi.Ermes, Charrière L, Roy J. Kinésithérapie des déviations antéro-postérieures du rachis et de l'épiphysite vertébrale. Paris: Masson Ed., Dimeglio A, Hérisson Ch, Simon L. Les cyphoses: de l'enfant à l'adult. Paris-Milan-Barcelone: Masson Ed., Ferraro C. Approccio riabilitativo all ipercifosi: l esperienza italiana. In: Negrini S, Sibilla P, eds. Le deformità vertebrali: stato dell arte. Vigevano: Gruppo di Studio della Scoliosi, 2001;2: Calza A, Tognolo M. Il trattamento chinesiologico del dorso curvo. Villaverla (VI): PPS Ed., Rainero G. Trattamento ortesico secondo la scuola della Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano. In: Negrini S, Sibilla P, eds. Le deformità vertebrali: stato dell arte. Vigevano: Gruppo di Studio della Scoliosi, 2002; 2: Mollon G, Ollier M, Rodot JC. Deviazioni antero-posteriori del rachide: sviluppo della forza muscolare e rieducazione posturale. Enciclopedie Medico-Chirurgicale, A Bradford DS. Juvenile Kyphosis. In: Bradford DS, Lonstein JE, Ogilvie JW, Winter RB, eds. Moe's Textbook of scoliosis and other spinal deformities (3rd Edition). Philadelphia: W.B. Saunders Company, 1995: Sachs B., Bradford D.S., Winter R.B., et Al. Scheuermann Kyphosis. J. Bone and Joint Surg. 1987:69A ; Stagnara P. Les déformations du rachis. Paris: Ed. Masson, Montgomery S.P., Erwin W.E. Scheuermann's Kyphosis. Long term results of Milwaukee brace treatment. Spine1981:6; Autori vari. Le Cifosi. Progr. Pat. Vert. Bologna: Aulo Gaggi Ed., Fabris D, Ferraro C, Costantini S, Nena U. Il trattamento del dorso curvo giovanile con corsetto di Agostini. In: Aulo Gaggi, ed. Progr. Pat. Vert. Bologna: Aulo Gaggi Ed., 1990;11: Michel F, Rubini J, Michel CR. Le résultat a long terme du traitement orthopédique des cyphoses de la charnière dorso-lombaire par maladie de Scheuermann. Existe-t-il une place pour la chirurgie? Résonance Européennes du rachis 1996;11: Bilotta TW. Cinesiterapia nelle cifosi trattate con tutore di Milwaukee. In: Auto Gaggi, ed. Cifosi dell'adolescenza - Trattamento chirurgico della scoliosi. Progr. Pat. Vert. Bologna: Aulo Gaggi Ed., 1990;11: Wenger DR, Frick SL. Scheuermann Kyphosis. Spine 1999; 24 (24):

7 22. Savini R, Cervellati S, Cioni A, Gargiulo G. Trattamento chirurgico delle cifosi da Morbo di Scheuermann. In: Auto Gaggi, ed. Cifosi dell'adolescenza - Trattamento chirurgico della scoliosi. Progr. Pat. Vert. Bologna: Aulo Gaggi Ed., 1990;11: Ponte A, Siccardi GL, Eliseo F, Gebbia F,Vero B. Ipercifosi dell'adolescenza: il trattamento chirurgico. In: Auto Gaggi, ed. Cifosi dell'adolescenza - Trattamento chirurgico della scoliosi. Progr. Pat. Vert. Bologna: Aulo Gaggi Ed., 1990;11: Raccomandazioni Si raccomanda che la scelta delle opzioni terapeutiche venga fatta dal clinico esperto di patologie vertebrali sulla base di tutti i parametri anamnestici, obiettivi e strumentali (E1). Si raccomanda che cifosi inferiori ai 45±5 Cobb non vengano trattate in modo specifico, salvo parere motivato del clinico esperto di patologie vertebrali (E1). Si raccomanda che le cifosi dorso-lombari e lombari vengano sempre trattate in modo specifico (E1). Si raccomandano esercizi specifici come primo gradino di approccio terapeutico alla ipercifosi, anche nelle forme funzionali (posturali), potendo queste evolvere verso la rigidità e la strutturazione (E2). Si raccomanda che gli esercizi vengano proposti e seguiti da un rieducatore specificamente formato ed esperto (E2). Si raccomanda che gli esercizi vengano svolti individualmente o, meglio ancora, in piccolo gruppo con programmi individualizzati (E3). Si raccomanda che gli esercizi vengano effettuati con continuità (E2). Si raccomanda che gli esercizi vengano individualizzati sulla base delle necessità dei pazienti (E2). Si raccomanda che gli esercizi siano finalizzati ad un miglioramento del controllo posturale del rachide, dell equilibrio e della propriocezione e ad un rinforzo della funzione tonica della muscolatura paravertebrale (E2). Si raccomanda che venga insegnato al paziente a mantenere la posizione corretta nelle attività della vita quotidiana, proponendo contemporaneamente un accurata educazione ergonomica (E1). Si raccomanda il trattamento ortesico nella terapia conservativa dell ipercifosi (E1). Si raccomanda il trattamento con corsetto per ipercifosi al di sopra dei 55±5 Cobb, buona ma incompleta correggibilità della curva e residuo periodo di crescita, salvo parere motivato del clinico esperto di patologie vertebrali (E2). Si raccomanda l uso preliminare di un corsetto non amovibile (in gesso o in vetroresina) per ipercifosi superiori ai 65±5 Cobb, ridotta correggibilità e residuo periodo di crescita, salvo parere motivato del clinico esperto di patologie vertebrali (E2). Si raccomanda che il corsetto venga disegnato per la specifica curva da trattare (E1). Si raccomanda l'utilizzo del corsetto meno invasivo in rapporto alla situazione clinica per ridurre l'impatto psicologico dell'ortesi e garantire una maggiore compliance del paziente (E1). Si raccomanda che lo specialista indichi con precisione al paziente le ore di utilizzo, coerentemente con il tipo di corsetto prescritto e l entità della deformazione (E1). Si raccomanda la prescrizione, confezione e collaudo di corsetto ortopedico amovibile in regime ambulatoriale (E1). 27

8 Si raccomanda la costituzione di équipe terapeutiche specifiche (non necessariamente con rapporto di lavoro diretto), con una stretta collaborazione tra medico prescrittore e collaudatore, tecnico ortopedico confezionatore del corsetto e rieducatore (E2). Si raccomanda che il corsetto venga confezionato da un tecnico ortopedico specificamente addestrato ed esperto nella confezione del corsetto prescritto (E1). Si raccomanda che il collaudo venga effettuato dal medico prescrittore verificando personalmente la validità del corsetto confezionato dal tecnico ortopedico e proponendo (e in seguito verificando nuovamente) tutte le correzioni necessarie per ottenere una maggiore efficacia e tollerabilità dell ortesi (E2). Si raccomanda la confezione e verifica di corsetto ortopedico non amovibile in gesso o in vetroresina presso ambiente specialistico (E1). Si raccomanda che il corsetto ortopedico non amovibile in gesso o in vetroresina venga confezionato manu medica (E3). Si raccomanda che, in associazione al trattamento ortesico, vengano sempre effettuati esercizi specifici (C). Si raccomandano esercizi di mobilizzazione in preparazione al corsetto (E1). Si raccomandano esercizi di rinforzo della funzione tonica della muscolatura in corsetto (E1). Si raccomandano esercizi di rieducazione posturale e funzionale nei periodi di svezzamento dal corsetto e nel post chirurgico (E1). Si raccomanda che lo sport non venga prescritto come un trattamento per le deformità sul piano sagittale (E2). Si raccomanda lo svolgimento di attività sportive di carattere generale, che offrano al paziente vantaggi aspecifici in termini psicologici, neuromotori ed organici (E2). Si raccomanda, in ogni fase del trattamento, la continuazione dell educazione fisica scolastica (E2). Si raccomanda la continuazione delle attività sportive anche durante il periodo d uso di un corsetto, per i vantaggi fisici e psicologici che questo garantisce (E3). Si raccomanda di scoraggiare l eccessiva sedentarietà potendo essa rappresentare un fattore sfavorevole nella patomeccanica dell ipercifosi (E2). Si raccomanda nello Scheuermann lombare atipico, specie in presenza di lombalgia importante, di evitare sollecitazioni meccaniche eccessive del rachide come nel caso di alcuni sport agonistici (E2). 28

9 Conclusione Per concludere questo lavoro di revisione complessiva della letteratura ai fini dell'impostazione di Linee Guida su il "Trattamento riabilitativo del paziente in età evolutiva affetto da deformità del rachide", ci sembra utile da un lato sottolineare l'unicità dell'iniziativa, attualmente non effettuata da alcuno a livello internazionale, dall'altro il panorama della ricerca cui ci siamo trovati di fronte, caratterizzata da un ridotto numero di pubblicazioni scientificamente valide. Come si evince dalla tabella sotto riportata, le raccomandazioni presentate, a parte un caso di evidenza di tipo B, sono tutte dal C in giù, con una vasta maggioranza di E. Bib Rac A B C D E1 E2 E3 n n n n n n n Scoliosi Definizione 11 Valutazione Cinesiterapia ed esercizi specifici Cinesiterapia ed esercizi respiratori Cinesiterapia ed esercizi in ortesi Sport Terapia ortesica TOTALE Deformit Definizione 11 à sul Valutazione piano Terapia sagittale TOTALE Bib: voci bibliografiche; Rac: numero totale di raccomandazioni Questo ci ha indotti a sotto-classificare ulteriormente le evidenze di tipo E, per dare un'idea dell'entità del Consenso Scientifico presente in letteratura. Ci sembra a questo proposito essenziale sottolineare la difficoltà a realizzare in medicina riabilitativa studi significativi condotti secondo i rigorosi criteri della Evidence Based Medicine. Questo può avere origine da diversi fattori, tra i quali: la difficoltà a definire criteri di inclusione ed esclusione, nonché a reperire gruppi di pazienti omogenei per le numerose variabili individuali presenti; la difficoltà a standardizzare i trattamenti per l'alto numero di variabili: il tipo di trattamento (metodica) fisioterapico, il tipo di busto utilizzato, la compliance del paziente e della famiglia; le difficoltà intrinseche alla disciplina stessa: infatti in ogni tipo di trattamento che si basa su tecniche di tipo rieducativo con l'intervento diretto di tecnici della riabilitazione, quindi anche la cinesiterapia e gli esercizi specifici per scoliosi, diviene impossibile rendere "cieco" l'operatore sul tipo di trattamento che "somministra" al paziente, così anche risulta molto problematico rendere "cieco" il paziente sul trattamento praticato; la difficoltà a reperire casistiche adeguate e dati attendibili sulla storia naturale della malattia se non trattata. Inoltre non si deve dimenticare che ogni disciplina scientifica ha bisogno di un processo di maturazione lungo e complesso per produrre studi di qualità e che la medicina riabilitativa come branca autonoma è sicuramente tra le più giovani in assoluto. Infine va ricordato 29

10 l'importante ruolo svolto dall'industria farmaceutica nell'incentivare e produrre studi di qualità e anche questo è un limite non irrilevante in riabilitazione. Sottolineato tutto questo, va anche detto però che non possiamo pensare di continuare a basare tutto il nostro lavoro esclusivamente sul Consenso. E' quindi auspicabile l'avvio di un intenso lavoro scientifico di ricerca, secondo attendibili criteri metodologici, per ovviare a tutte le carenze evidenziate. Ci sembra poi essenziale sottolineare che le raccomandazioni qui riportate non sono una ricetta: ogni professionista deve infatti effettuare le scelte che riterrà più appropriate in scienza e coscienza, rispettando le indicazioni della letteratura, ove esistenti, sulla base delle proprie competenze cliniche, per rispondere alle esigenze del proprio paziente, unico caso individuale di riferimento (e quindi anche possibile eccezione che conferma una regola scientifica forzatamente non definitiva). 30

Istituto Scientifico Italiano Colonna vertebrale Fabio Zaina, Stefano Negrini Il ruolo delle ortesi spinali nel progetto riabilitativo La Scoliosi: il terremoto della colonna vertebrale Scoliosi Deformità

Dettagli

SOSORT INTERNATIONAL SOCIETY ON SCOLIOSIS ORTHOPAEDIC AND REHABILITATION TREATMENT

SOSORT INTERNATIONAL SOCIETY ON SCOLIOSIS ORTHOPAEDIC AND REHABILITATION TREATMENT Standard per la gestione terapeutica della scoliosi idiopatica mediante corsetti nella pratica clinica quotidiana e nella ricerca clinica I criteri SOSORT per il trattamento ortesico Esperienza e competenza

Dettagli

Aspetti biomeccanici della progettazione di un iperestensore vertebrale. Crediti formativi 13. Ore effettive di lezione 10 Partecipanti 100

Aspetti biomeccanici della progettazione di un iperestensore vertebrale. Crediti formativi 13. Ore effettive di lezione 10 Partecipanti 100 Corso di aggiornamento Rif. 85585 Provider n. 1218 Aspetti biomeccanici della progettazione di un iperestensore vertebrale Crediti formativi 13 Ore effettive di lezione 10 Partecipanti 100 16 Marzo 2014

Dettagli

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)

INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione

Dettagli

CERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI

CERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI CERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI Requisiti necessari per l inserimento negli elenchi dei soggetti autorizzati a effettuare la prima certificazione diagnostica dei Disturbi Specifici dell

Dettagli

L APPROCCIO DI ISICO ALLE DEFORMITA VERTEBRALI SULLA BASE DELLE ATTUALI CONOSCENZE SCIENTIFICHE

L APPROCCIO DI ISICO ALLE DEFORMITA VERTEBRALI SULLA BASE DELLE ATTUALI CONOSCENZE SCIENTIFICHE L APPROCCIO DI ISICO ALLE DEFORMITA VERTEBRALI SULLA BASE DELLE ATTUALI CONOSCENZE SCIENTIFICHE Istituto Scientifico Italiano Colonna vertebrale Via Roberto Bellarmino 13/1, 20141 Milano - www.isico.it

Dettagli

REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA

REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA SPERIMENTAZIONE DI METODOLOGIE, STRUMENTI DI SUPPORTO, FORMAZIONE PER UNA ATTIVITA' SISTEMATICA DI MEDICAL AUDIT PRESSO IL POLICLINICO

Dettagli

Regolamento Generale della Commissione Ricerca

Regolamento Generale della Commissione Ricerca Regolamento Generale della Commissione Ricerca del Registro degli Osteopati d'italia (ROI). Parte I : Premessa integrata al Regolamento Generale. Il diploma D.O. rilasciato dalle scuole di osteopatia del

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

PROGETTO DI FORMAZIONE A DISTANZA

PROGETTO DI FORMAZIONE A DISTANZA PROGETTO DI FORMAZIONE A DISTANZA E-learning in Neuroriabilitazione: focus sul miglioramento della qualità della vita nelle persone anziane e disabili Programma di sperimentazione finanziato dal Ministero

Dettagli

Fondazione Don Gnocchi I.R.C.C.S. Firenze. U.O. Scoliosi e Patologie Vertebrali Responsabile Dr. A.Corigliano

Fondazione Don Gnocchi I.R.C.C.S. Firenze. U.O. Scoliosi e Patologie Vertebrali Responsabile Dr. A.Corigliano Fondazione Don Gnocchi I.R.C.C.S. Firenze U.O. Scoliosi e Patologie Vertebrali Responsabile Dr. A.Corigliano DORSO CURVO A. Corigliano LIMITE TRA NORMALITA E PATOLOGIA ENTITA DELLA CURVA Difficoltà

Dettagli

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO la scuola che aderisce progetta ed organizza l attività dei propri studenti in modo da garantire una pratica quotidiana e/o iniziative ed attività

Dettagli

A. G. S. A. T. Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS

A. G. S. A. T. Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS A. G. S. A. T. Associazione Genitori Soggetti Autistici del Trentino ONLUS I SERVIZI A.G.S.A.T. - Anna Folgarait - 1 Associazione Genitori Un servizio che nasce dal bisogno di molte famiglie di trovare

Dettagli

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI I PDTA e i protocolli nel Dipartimento di area Medica Specialistica Infermiera pediatrica coordinatrice Sabrina Contini PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI

Dettagli

Le Note AIFA sono strumenti di indirizzo volti a definire gli ambiti di rimborsabilità, senza interferire con la libertà di prescrizione.

Le Note AIFA sono strumenti di indirizzo volti a definire gli ambiti di rimborsabilità, senza interferire con la libertà di prescrizione. LA GESTIONE NORMATIVA DEI MEDICINALI 21 parte 1 Ai sensi della Legge n. 149/2005, il farmacista al quale venga presentata una ricetta medica che contenga la prescrizione di un farmaco di classe c) soggetto

Dettagli

La rete per la promozione della salute in Lombardia

La rete per la promozione della salute in Lombardia La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Consenso Informato e Privacy

Consenso Informato e Privacy Consenso Informato e Privacy Consenso e Privacy sono le basi fondanti del moderno concetto di Medicina e una cura di qualità non può prescindere da essi, così come la stessa etica e deontologia degli interventi

Dettagli

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA

NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.

Dettagli

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente

Dettagli

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni

CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI. La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni CONVEGNO CRISI DEL LAVORO LAVORATORI IN CRISI La psicologia per il benessere delle Persone e delle Organizzazioni Pordenone, 14 settembre 2013 Lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze

Dettagli

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9

Dettagli

La Mobilizzazione del rachide scoliotico nell età evolutiva come fondamento per una più efficace chinesiterapia e un miglior uso del corsetto.

La Mobilizzazione del rachide scoliotico nell età evolutiva come fondamento per una più efficace chinesiterapia e un miglior uso del corsetto. Andrea QUAGLIOZZI Dottore in Ingegneria Meccanica Indirizzo Bio-Medica Francesco TROPEA Dottore in Ingegneria Meccanica Indirizzo Bio-Medica Michele TORRUSIO Dottore in Scienze Motorie-Chinesiologo-Membro

Dettagli

RISOLUZIONE N.128/E QUESITO

RISOLUZIONE N.128/E QUESITO RISOLUZIONE N.128/E Direzione Centrale Normativa Roma, 20 dicembre 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - Applicabilità dell esenzione Iva alle prestazioni sanitarie rese dalle farmacie Art. 10, n. 18),

Dettagli

Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008

Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 TRE PERPLESSITA 1. LA NORMATIVA 2. LA COMPETENZA 3. LE REALI RISORSE SUL TERRITORIO SCOPRIAMO

Dettagli

Progetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012

Progetto ORIENTA. www.calabriaorienta.it. Comitato Tecnico di monitoraggio. 20 luglio 2012 Progetto ORIENTA www.calabriaorienta.it Comitato Tecnico di monitoraggio 20 luglio 2012 progetto Orienta, Comitato Tecnico di monitoraggio, sda al 20.07.12 - pag. 1/5 IL CONTESTO PROGETTUALE "L orientamento

Dettagli

EUROPEAN OSTEOPATHIC UNION L ITER FORMATIVO

EUROPEAN OSTEOPATHIC UNION L ITER FORMATIVO Capitolo 3 L ITER FORMATIVO Il programma di formazione degli osteopati ha la responsabilità di creare figure professionali del più alto livello. Il livello di preparazione dell osteopata professionista

Dettagli

L infermiere al Controllo di Gestione

L infermiere al Controllo di Gestione L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Bocca e Cuore ooklets

Bocca e Cuore ooklets Bocca e Cuore ooklets Una guida per i pazienti Booklets Per aiutare a migliorare qualità e sicurezza delle cure pubblichiamo una collana di guide ( ) con lo scopo di fornire ai pazienti ed ai loro famigliari

Dettagli

Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici Associazione di Promozione Sociale

Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici Associazione di Promozione Sociale Il percorso clinico assistenziale riabilitativo L'Unità Spinale Unipolare (U.S.U.) rappresenta una struttura complessa unipolare espressamente destinata all'assistenza delle Persone con lesioni al midollo

Dettagli

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE

STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso

Dettagli

REGOLAMENTO SANITARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY

REGOLAMENTO SANITARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY REGOLAMENTO SANITARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY INDICE Art. 1 La Commissione Medica Federale pag. 1 1) Consulenza scientifica pag. 1 2) Tutela sanitaria degli Atleti pag. 1 3) Studi e ricerche

Dettagli

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO

SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO SUPERARE LE DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO FA PARTE DEL DIRITTO ALL APPRENDIMENTO Oggi questo diritto fa fatica ad essere garantito. Se non c è un grave disturbo adeguatamente riconosciuto non è un obbligo

Dettagli

OGGETTO: "Delibera n. 71/2013 - RApporto sulla Trasparenza relativo all'azienda USL di Bologna: osservazioni".

OGGETTO: Delibera n. 71/2013 - RApporto sulla Trasparenza relativo all'azienda USL di Bologna: osservazioni. Il Direttore Generale Al Segretario Generale Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche protocollo@pec.anticorruzione.it OGGETTO: "Delibera

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2914 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ABRIGNANI Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Presentata il 25 febbraio

Dettagli

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Servizio Pianificazione e Sviluppo dei servizi sociali e socio - sanitari Programma finalizzato all autonomia nell ambiente domestico di disabili e anziani

Dettagli

L Osteoporosi nella colonna vertebrale

L Osteoporosi nella colonna vertebrale Corso di aggiornamento Provider n. 1218 L Osteoporosi nella colonna vertebrale Crediti formativi 13,5 Ore effettive di lezione 10 Partecipanti 100 12/10/2014 Orario 09.00-19.00 Barion Hotel Congressi Strada

Dettagli

REGOLAMENTO SANITARIO PER L EROGAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE DI PRESTAZIONI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE A FAVORE DI PAZIENTI ESTERNI

REGOLAMENTO SANITARIO PER L EROGAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE DI PRESTAZIONI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE A FAVORE DI PAZIENTI ESTERNI A.P.S.P. GIUDICARIE ESTERIORI Frazione Santa Croce nr. 41 38071 BLEGGIO SUPERIORE (TN) REGOLAMENTO SANITARIO PER L EROGAZIONE IN REGIME AMBULATORIALE DI PRESTAZIONI DI RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE

Dettagli

Guida alla redazione del Fascicolo XBRL

Guida alla redazione del Fascicolo XBRL o Europeo 2015 22.2.3 BILANCIO EUROPEO 2015 Guida alla redazione del Fascicolo XBRL Versione 22.2.3 Data Marzo 2015 Sommario GUIDA ALLA REDAZIONE DEL FASCICOLO XBRL parte 1 Premessa o Europeo e la gestione

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007 DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell

Dettagli

Fisiologia e scuole di specializzazione

Fisiologia e scuole di specializzazione Fisiologia e scuole di specializzazione Due emergenze: Applicazione legge moratti 1 agosto 2005 Riduzione del numero delle borse Da 1500 scuole a. 1000 Da 5000 contratti a. La legge moratti Organizza le

Dettagli

Si scrive INFORMAZIONE SCIENTIFICA ma si legge PUBBLICITÀ, ovvero: come interpretare e applicare il TITOLO VIII

Si scrive INFORMAZIONE SCIENTIFICA ma si legge PUBBLICITÀ, ovvero: come interpretare e applicare il TITOLO VIII Si scrive INFORMAZIONE SCIENTIFICA ma si legge PUBBLICITÀ, ovvero: come interpretare e applicare il TITOLO VIII Gruppo AFI Produzioni speciali Chiara Dall Aglio Produzioni speciali Allergeni Ex galenici

Dettagli

Il ruolo della fisioterapia nel morbo di Ollier e nell esostosi multipla ereditaria

Il ruolo della fisioterapia nel morbo di Ollier e nell esostosi multipla ereditaria Il ruolo della fisioterapia nel morbo di Ollier e nell esostosi multipla ereditaria Leonardo Pellicciari Fisioterapista Scuola di Dottorato in Advanced Sciences and Technologies in Rehabilitation Medicine

Dettagli

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali

Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta

Dettagli

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze

FILE. Esperienza nella Formazione. Fondazione FILE - Firenze XIX Congresso Nazionale SICP Torino 9 12 Ottobre 2012 Focus on: Fisioterapia in Cure Palliative: quali esperienze e quale formazione specifica? Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema

Dettagli

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

AREA AUTISMO Carta dei servizi

AREA AUTISMO Carta dei servizi AREA AUTISMO Carta dei servizi La cooperativa sociale MOMO, ha attiva una specifica Area Autismo, attraverso la quale eroga interventi rivolti a famiglie e soggetti affetti da Autismo e altri Disturbi

Dettagli

Il Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit

Il Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit Performance Management Il Sistema di Valutazione nel Gruppo UniCredit Da 16 sistemi diversi (in sedici paesi) ad un approccio globale Executive Development and Compensation Milano, 12 Novembre 2010 cfr

Dettagli

Tavola Rotonda Incontinentia Pigmenti:una malattia genetica rara

Tavola Rotonda Incontinentia Pigmenti:una malattia genetica rara FONDAZIONE SANTA LUCIA ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione per la riabilitazione neuromotoria 00179 Roma -Via Ardeatina, 306 - Tel

Dettagli

DGR n. 39-9947 del 14.7.2003

DGR n. 39-9947 del 14.7.2003 DGR n. 39-9947 del 14.7.2003 Individuazione della funzione di Coordinamento Regionale delle donazioni e dei prelievi. Nomina del Coordinatore Regionale delle donazioni e dei prelievi. Consolidamento funzioni

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

A cura di Giorgio Mezzasalma

A cura di Giorgio Mezzasalma GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA ASL / PEDIATRI DI FAMIGLIA / UFFICIO SCOLATICO PROVINCIALE

PROTOCOLLO D INTESA ASL / PEDIATRI DI FAMIGLIA / UFFICIO SCOLATICO PROVINCIALE Pediatri di Famiglia ASL Monza e Brianza PROTOCOLLO D INTESA ASL / PEDIATRI DI FAMIGLIA / UFFICIO SCOLATICO PROVINCIALE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI IN AMBITO SCOLASTICO Monza - Luglio 2009 1. PREMESSA

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it

Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO. UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATUTO DEL CENTRO UNIVERSITARIO DI RICERCA INTERDIPARTIMENTALE SULL ATTIVITÀ MOTORIA (C.U.R.I.A.MO.) Art. 1 E costituito il Centro Universitario di Ricerca Interdipartimentale

Dettagli

UNIVERSITA di MODENA E REGGIO EMILIA Scuola Specializzazione di Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi

UNIVERSITA di MODENA E REGGIO EMILIA Scuola Specializzazione di Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi UNIVERSITA di MODENA E REGGIO EMILIA Scuola Specializzazione di Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi L inserimento della Formazione alla Promozione della Salute nei curricula universitari

Dettagli

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale

L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale L integrazione dell Operatore Socio Sanitario nel processo assistenziale Ruolo dell O.S.S nell ambito del piano assistenziale Vito Petrara Principi di riferimento per l assistenza I principi di riferimento

Dettagli

Corso di Laurea in Fisioterapia

Corso di Laurea in Fisioterapia Corso di Laurea in Fisioterapia Corso di Laurea in Fisioterapia Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia: Prof. Massimo Clementi Presidente del Corso di Laurea: Prof. Piero Zannini PRESENTAZIONE Il

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 2399 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore DE ANNA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 5 MAGGIO 1997 Disciplina dell attività

Dettagli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità: ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei

Dettagli

1 Cittadinanzattiva Tribunale per i diritti del malato Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici

1 Cittadinanzattiva Tribunale per i diritti del malato Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici 1 Cittadinanzattiva Tribunale per i diritti del malato Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici 2 Parere per la consultazione pubblica avviata dalla Direzione Generale Impresa e Industria (Commissione

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto

Dettagli

ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI IN SCIENZE MOTORIE www.dmsa.it

ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI IN SCIENZE MOTORIE www.dmsa.it ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI IN SCIENZE MOTORIE www.dmsa.it ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI IN SCIENZE MOTORIE dal 2003 CIRCA 2000 ISCRITTI SU FACEBOOK! https://www.facebook.com/#!/groups/infodmsa/ TAVOLO

Dettagli

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

Progetto gestito in collaborazione con il Centro Polifunzionale Don Calabria

Progetto gestito in collaborazione con il Centro Polifunzionale Don Calabria Progetto gestito in collaborazione con il Centro Polifunzionale Don Calabria PROCESSO PRODUTTIVO E PROFILI DI RISCHIO GESTIONE IMMOBILIARE Impiegati Tecnici di cantiere GESTIONE FUNERARIO-CIMITERIALE Impiegati

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.

Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def. Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.pdf Istituto Superiore di Sanità Organo tecnico del Ministero

Dettagli

Migliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale.

Migliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale. Progetto di audit clinico. Migliorare la gestione del paziente con BPCO in. Razionale. Numerose esperienze hanno dimostrato che la gestione del paziente con BPCO è subottimale. La diagnosi spesso non è

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

HEALTH SEARCH: INTERVENTI

HEALTH SEARCH: INTERVENTI Health Search HEALTH SEARCH: INTERVENTI MOTIVAZIONALI E PROCEDURE DI QUALITÀ FABIO SAMANI, GIUSEPPE VENTRIGLIA, ROBERTO NARDI, CARLO NICCOLAI, GIORGIO CARLO MONTI Il consolidamento delle attività di Health

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

COMUNICATO STAMPA n 1/2003

COMUNICATO STAMPA n 1/2003 !!" #$ $! %&' (&' )!!" *! *+,#!%-$./! *+,#!%+# 01 2 * ""!"-3 14 Indice COMUNICATO STAMPA n 1/2003 23 luglio 2003 Rinforza per star meglio. Da una prestigiosa rivista la dimostrazione di come non basti

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

Progetto MATTONI SSN

Progetto MATTONI SSN f Nolan, Norton Italia Ministero della Salute Servizi di consulenza direzionale a supporto della Cabina di Regia per la realizzazione del NSIS Progetto MATTONI SSN Mese di Riferimento (Maggio 2004) Documento:

Dettagli

Intesa tra. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Federazione Regionale Toscana. sulle certificazioni mediche

Intesa tra. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Federazione Regionale Toscana. sulle certificazioni mediche Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Prot. 109 degli Ordini dei Medici della Toscana Prot. 128 Firenze, 8 gennaio 2015 Intesa tra Ministero

Dettagli

Migliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale.

Migliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale. Progetto di audit clinico. Migliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale. Razionale. Numerose esperienze hanno dimostrato che la gestione del paziente con BPCO è subottimale. La diagnosi

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

VERBALE DI VALUTAZIONE DEI TITOLI

VERBALE DI VALUTAZIONE DEI TITOLI PROCEDURA SELETTIVA PER LA CHIAMATA DI 2 PROFESSORI DI SECONDA FASCIA PER IL SETTORE CONCORSUALE 06/F4 MALATTIE APPARATO LOCOMOTORE E MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA. SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE MED/33

Dettagli

Le cure palliative all IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia

Le cure palliative all IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia Informazioni per pazienti e familiari Le cure palliative all IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia Le cure palliative all IRCCS Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia Gentile Signore/a,

Dettagli

PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO

PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO PROGETTO ALCOL E LAVORO SAN PELLEGRINO SpA : LA VALUTAZIONE DELL INTERVENTO FORMATIVO Bruna Allievi (1), Andrea Noventa (2) (1) psicologa Glasor srl, (2) psicologo, Ref. U.O. Prevenzione - Dipartimento

Dettagli

Modificazioni morfologiche della colonna vertebrale in calciatori professionisti in preparazione precampionato

Modificazioni morfologiche della colonna vertebrale in calciatori professionisti in preparazione precampionato Modificazioni morfologiche della colonna vertebrale in calciatori professionisti in preparazione precampionato Dott.ssa Elisa Parri*, Prof. Mario Marella*, Dott.ssa Elena Castellini*, Dott. Matteo Levi

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la discussione dei casi

Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la discussione dei casi MODULO DI PRESENTAZIONE per la valutazione e l accreditamento di progetti di AUDIT CLINICO GENERALITÀ Titolo del Miglioramento continuo dell assistenza infermieristica in ambito chirurgico attraverso la

Dettagli

VALSECCHI SILVIA CURRICULUM VITAE

VALSECCHI SILVIA CURRICULUM VITAE Torna al Sito VALSECCHI SILVIA CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome VALSECCHI Silvia Indirizzo Via San Protaso 18, 20842, Besana in Brianza, MB Telefono 329.9723344 E-mail silvia.valsecchi@teletu.it

Dettagli

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

Tariffari e politiche di rimborsi regionali L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche

Dettagli

AVVISO DI SELEZIONE DI COLLABORATORI PER PROGETTI DI RICERCA

AVVISO DI SELEZIONE DI COLLABORATORI PER PROGETTI DI RICERCA AVVISO DI SELEZIONE DI COLLABORATORI PER PROGETTI DI RICERCA Codice Avviso: CA 60/2016 Tipologia ricerca: Fondi Mariani 2016 CM22 Deliberazione n. 170/2016 La Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico

Dettagli

EFFICACIA DELLA BACK SCHOOL NEL TRATTAMENTO DELLE RACHIALGIE CRONICHE: ESPERIENZA PERSONALE

EFFICACIA DELLA BACK SCHOOL NEL TRATTAMENTO DELLE RACHIALGIE CRONICHE: ESPERIENZA PERSONALE Università Cattolica del Sacro Cuore Milano Interfacoltà di Scienze della Formazione Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate EFFICACIA DELLA

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITÀ E DELL ASSISTENZA SOCIALE

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITÀ E DELL ASSISTENZA SOCIALE ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITÀ E DELL ASSISTENZA SOCIALE Servizio della Programmazione Sociale e dei Supporti alla Direzione Generale Verbale di seduta riservata per la valutazione dell offerta tecnica

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale

DIREZIONE GENERALE CULTURA FORMAZIONE LAVORO Servizio Formazione Professionale I professionisti del care Figure professionali la cui definizione e formazione è di competenza Ministeriale (Università) Medici Assistente Sociale Fisioterapista Infermiere professionale Terapista della

Dettagli

IL TAVOLO ARESS per i PDTA nella PSICOLOGIA OSPEDALIERA. Marina Bertolotti Ivrea, 16 novembre 2012

IL TAVOLO ARESS per i PDTA nella PSICOLOGIA OSPEDALIERA. Marina Bertolotti Ivrea, 16 novembre 2012 IL TAVOLO ARESS per i PDTA nella PSICOLOGIA OSPEDALIERA Marina Bertolotti Ivrea, 16 novembre 2012 Aress Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari Percorsi assistenziali, standard di attività e modelli organizzativi

Dettagli