pagina Per una nuova qualità dell abitare

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1 Speciale Gruppo Giovani Imprenditori Edili del Collegio delle Imprese Edili ed Affini di Como Inserto redazionale di Informazioni Edilizie ottobre/dicembre 2004 pagina la dei Giovani Imprenditori Edili Per una nuova qualità dell abitare CONVEGNO GIOVANI IMPRENDITORI ANCE POSITANO 2004 geom. Marco Doneda Il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Como, Marco Doneda, durante il suo intervento. Si è svolto anche quest anno il tradizionale Convegno dei Giovani Imprenditori dell Ance nella splendida cornice di Positano, e il tema trattato è stato la casa. Il convegno si è svolto in tre sessioni ben distinte: le due sessioni di Venerdi hanno trattato argomenti prettamente tecnici-normativi con la presentazione anche di una ricerca svolta dall Ance, mentre quella del sabato è stata prettamente politica con il confronto tra vari esponenti del governo. Abbiamo voluto parlare di casa e di qualità dell abitare convinti che sia nostro dovere confrontarci con i grandi cambiamenti della società e con l emergere di nuovi bisogni che stanno avendo, e avranno, una inevitabile ricaduta sulla realizzazione dei futuri prodotti edilizi. Cambia la composizione della famiglia, i cicli di lavoro diventano variabili,cresce la mobilità, aumentano le minoranze,si diffonde il lavoro a distanza. Insomma i mutamenti in atto stanno cambiando le abitudini,le esigenze, in una parola il modo di vivere la casa E necessario allora chiedersi quali spazi, quali materiali, quali tecnologie siano i più adeguati a rispondere alle nuove richieste dei cittadini- utenti. Cosa cerca, oggi, chi acquista un alloggio? Quali sono le attese dei consumatori e quali i fattori che ne influenzano le scelte? E poi soprattutto, in che modo

2 Sopra l on. Tabacci e l on. Lupi. A lato, il vice ministro delle Infrastrutture e Trasporti, on. Martinat. l offerta può e deve adeguarsi al rapido evolversi della società,delle persone e dell economia? E su questi temi che si gioca il futuro della casa e dell abitare. Ed è su questi quesiti che si è incentrato il convegno e le tavole rotonde e le riflessioni annesse, riflessioni che devono raggiungere un obbiettivo di grande importanza; l individuazione di un approccio nuovo e condiviso ad una nuova concezione dell abitare che sappia rispondere alla crescente domanda di benessere e di qualità della vita e nello stesso tempo sia funzionale ad una economia e ad una società strutturalmente diversa dal passato. Per comprendere ed interpretare i trend della domanda e l evoluzione dei modelli progettuali e costruttivi siamo stati aiutati da una ricerca Ance-Makno & Consulting dove si evidenzia la necessità di un ripensamento globale dei tradizionali standard abitativi, alla luce delle crescenti richieste di qualità,flessibilità e sicurezza, nonché la diffusione di nuove tecnologie e l attenzione sempre maggiore all ambiente e alla sostenibilità che entrano sempre con maggior forza a far parte del concetto casa. L adeguamento progettuale deve essere accompagnato da una maggiore flessibilità delle normative. Troppo spesso infatti ci troviamo di fronte il muro, tutto italiano, rappresentato da vincoli normativi e urbanistici eccessivi che di fatto impediscono non solo lo sviluppo di nuove idee ma anche la possibilità di dare risposte adeguate alle nuove esigenze. La nostra convinzione è che flessibilità e adattabilità non solo del singolo edificio ma anche della sua collocazione nel contesto urbano, sono i due presupposti indispensabili per ridare spazio alle idee e nello stesso tempo per aprire la strada a interventi integrati, destinati sì alla casa ma anche a quello che le sta intorno: le infrastrutture urbane,il verde,i servizi. Una attenzione inevitabile perché oggi la trasformazione del concetto tradizionale di casa non pùò e non deve avvenire trascurando l elemento qualità, qualità della casa e insieme del quartiere in cui essa è collocata. Ma la qualità va intesa anche come ricerca e sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, utilizzo di materiali eco-compatibili,basso consumo di energia,elevato confort abitativo. Quindi una capacità progettuale che deve venire anche, e soprattutto, dai professionisti che assieme a noi costruttori devono creare una sorta di alleanza progettuale e costruttiva : il progetto ha valore ma uguale valore ha la realizzazione; il progetto architettonico ha valore, ma uguale valore ha l ingegnerizzazione del progetto. Proprio da queste considerazioni è partita l idea di coinvolgere 15 studi di architettura giovani che hanno presentato all interno del convegno un proprio progetto di casa del futuro progetto correlato da plastici, video e presentazione.

3 MILANO FIERA: la città possibile di Luca Guffanti Se di indubbio interesse è stata la visita al cantiere del nuovo centro fieristico di Rho-Pero, altrettanto accattivante è stata la visita guidata organizzata da Centredil alla mostra, allestita presso la Triennale di Milano, sulla riqualificazione urbana dello storico quartiere Fiera, dove oggi si trova il polo espositivo. Milano sta cambiando pelle, in un modo così radicale e sfacciato da essere indicata come città europea del cambiamento. Il rinnovamento del Teatro della Scala, il nuovo quartiere della moda che verrà realizzato in zona Stazione Garibaldi, il nuovo Polo fieristico di Milano nell area Rho Pero, e la riqualificazione del polo fieristico urbano fanno sì che i maggiori media italiani ed europei individuino il capoluogo Lombardo come simbolo del dinamismo del Vecchio Continente. Berlino, città che negli ultimi anni ha visto radicali interventi urbanistici che ne hanno fatto la città Europea più moderna, passa il testimone del rinnovamento alla nostra Milano, nostra perché i cambiamenti sono di tale rilevanza che influenzeranno tutta la megalopoli Lombarda, che oltre il capoluogo regionale, interessa anche le città satelliti, tra cui vi è Como. La mostra organizzata presso la Triennale permette di capire la complessità e la radicalità dei cambiamenti a cui verrà sottoposto il nostro territorio. La gara per l assegnazione delle aree oggetto della riqualificazione si è basata su due elementi principali: - una proposta tecnico-progettuale basata sulle aspettative della città, ed in particolare espresse dal mondo accademico, dell impresa, dei servizi, delle associazioni cittadine e dei media, che La visione aerea delle tre torri fa percepire la forza di questi nuovi segni per la città di Milano

4 Una vista sulle residenze immerse nel verde. hanno portato ad individuare come requisiti essenziali l emblematicità dell intervento, la vivibilità del luogo e la qualità architettonica ed ambientale; - l offerta economica per l acquisto dell area. Per soddisfare le aspettative della città, sono stati posti vincoli alla progettazione: l esclusione di attività produttive ed artigianali nocive all ambiente e di insediamenti della grande distribuzione, la destinazione ad area verde di circa mq, pari al 50% dell area dismessa, con la creazione di un nuovo parco urbano, nuove piazze ed aree pedonali, oltre alla realizzazione di parcheggi pubblici per posti auto. SVILUPPO SISTEMA FIERA è la società controllata da Fondazione Fiera che si è occupata del bando di gara. Delle nove cordate che hanno manifestato il proprio interesse a partecipare alla gara, Sviluppo Sistema Fiera ne ha selezionate sette invitandole a procedere con la preparazione delle loro proposte progettuali ed economiche. Il 2 Luglio 2004 la cordata Citylife (Generali Properties, Ras, Progestim, Lamaro Appalti, Gruppo Lar) si è aggiudicata la gara internazionale per la riqualificazione dello storico quartiere di Fiera Milano. Il progetto consegnerà nel 2014 a Milano un nuovo centro città. Il progetto di Citylife è stato realizzato dagli architetti Zaha Hadid, Arata Isozaki, Daniel Libeskind, Pier Paolo Maggiora e prevede la realizzazione di tre torri: una di quarantun piani a spirale di centosettanta metri, una di impianto rettangolare alta centottanta metri con telai da diciotto a cinquantadue metri, la terza a sezione ricurva di trentatré piani. Le tre torri avranno destinazione uffici. La parte a destinazione residenziale è suddivisa in cinque aree, composte da edifici isolati o raggruppati sviluppati intorno ad uno spazio centrale aperto, ed avranno altezze variabili, dai tre ai diciotto piani. La parte commerciale prevede tre edifici a piastra tra cui il Centro del Design, con pianta triangolare e cinque piani di altezza. Avranno funzione pubblica il Museo del Design, accattivante nelle sue forme, verrà rivestito da strati in pietra sovrapposti, illuminato da luce zenitale, accoglierà a piano terra un auditorium multifunzionale, ed il Padiglione 3, individuato come elemento storico e da preservare nel bando di gara, dove verranno realizzate strutture per bambini, ragazzi ed anziani. Il parco è stato dichiarato dai progettisti come il sistema connettivo dell intero sistema, ricco di spazi diversi e completamento naturale di un più ampio polmone verde che parte da San Siro ed arriva sino al Parco Sempione. Indubbiamente un progetto ambizioso, che modificherà in modo radicale l immagine di Milano, manifestandone concretamente il dinamismo e la modernità. Un esempio che dovremmo seguire nella riqualificazione e modernizzazione della nostra città, processo oggi agevolato dalla forza d urto delle innovazioni e dei cambiamenti in atto nel capoluogo lombardo.

5 Visita al nuovo polo espositivo di Milano arch. Fausto Scarsi Provate ad immaginare una superficie piana estesa 57 volte lo stadio di San Siro o 100 volte la piazza Duomo di Milano... sono queste le proporzioni dell intervento in corso per la realizzazione del Nuovo Polo Fieristico di Milano. Il 2 Aprile 2005 infatti sarà inaugurato, a pochi chilometri dalla città di Milano, nell area delle ex raffinerie Agip di Rho-Pero, lungo l asse viabilistico della Malpensa, il più grande sistema fieristico del mondo, destinato a confermare la leadership di Fiera Milano all interno del mercato internazionale. Questa opera è nata per tre ben precisi motivi: le attività della Fiera di Milano generano una ricaduta diretta sul territorio di oltre due miliardi di euro l anno; offrire una maggior vivibilità dell area di Milano; mantenere la leadership sul mercato fieristico mondiale. Vediamo in rassegna alcuni dati generali ed indicativi dell intervento: Costo dell operazione: (circa) Superficie totale area fondiaria: m 2 Lunghezza asse centrale 1,3 Km Superficie lorda di pavimento m 2 Area espositiva interna m 2 Area espositiva esterna m 2 Sale congressi 80 Ristoranti 20 Bar 25 Superficie vetrata m 2 Parcheggi Area a verde pubblico m 2 Su progetto dell architetto romano di origine lituana Massimiliano Fuksas, una delle firme più prestigiose nell ambito internazionale, il nuovo polo è una struttura pensata per consentire la massima flessibilità degli spazi e lo svolgimento in contemporanea di più manifestazioni. Otto grandi padiglioni di cui due biplanari, suddivisi in venti moduli e collegati tra loro da un percorso centrale sospeso ad una altezza di 8 metri; sono ricondotti a unità attraverso una grande copertura trasparente a vela di vetro e acciaio, vero e proprio elemento predominante e caratterizzante dell intero intervento. Un onda sinusoidale lunga quasi un chilometro e mezzo e con i suoi metri quadrati di superficie, collega la porta Est

6 La Pagina Comitato di redazione: Antonio Castelli Luca Guffanti GIOVANI IMPRENDITORI EDILI Collegio delle Imprese Edili ed Affini della provincia di Como Via Briantea 6, Como Tel. 031/ Fax 031/ alla porta Ovest (quest ultima sarà servita da una nuova stazione metro). Questo passaggio di volumi di acciaio, di lucernari a cannocchiale e di strutture ad albero in grado di catturare i raggi del sole generando grandi coni di luce ad effetto spettacolare, Così facendo Fuksas definisce con forza lo skyline dell intera area organizzando con estrema sapienza l andamento dei flussi dei fruitori. Il progetto prevede inoltre un articolato sistema di parcheggi, grandi aree verdi ed un ampia gamma di funzioni compatibili quali: negozi, alberghi, strutture per il tempo libero e ristorazione; il tutto per rendere più confortevole il soggiorno degli ospiti nonchè degli espositori fieristici. Il polo Esterno di Fiera Milano, è un progetto autofinanziato realizzato utilizzando il modello contrattuale General Contractor; modello ancora poco conosciuto in Italia ma che, a livello internazionale riscuote parecchio successo soprattutto per i cantieri di una certa entità. Il General Contractor che ha firmato il prestigioso contratto con Sviluppo Sistema Fiera è il raggruppamento di Imprese che fa capo alla società Astaldi spa (mandataria), Pizzarotti & c. spa e Vianini Lavori spa. A loro carico l intera opera che va dalla progettazione esecutiva, alla conduzione dei lavori, alla realizzazione e manutenzione. Ciò per dare continuità e coerenza alle fasi di progettazione, gestione ed esecuzione dei lavori, consentendo di avere tempi e costi di costruzione più brevi e soprattutto certi. E che ne sarà della vecchia e gloriosa Fiera di Milano? Si è svolto un concorso internazionale lo scorso Luglio per la cessione e riqualificazione in ambito urbano dell attuale quartiere fieristico, che continuerà ad ospitare manifestazioni e congressi (Fiera Portello). Lo stesso è stato vinto da CityLife, una cordata di imprese che con una offerta di 523 milioni di euro, si è assicurata la gara per acquisire l area ex campionaria dove sorgeranno tre grattacieli, abitazioni, un parco ed il museo del design. Tra i progettisti si annovera Daniel Libeskind vincitore del concorso per la ricostruzione del World Trade Center. Sarà un cantiere da 255mila metri quadrati (180mila di verde) per 15mila persone, delle quali 5mila saranno gli abitanti, 5mila gli impiegati negli uffici dei tre grattacieli e gli altri frequentatori di parco e strutture. Insomma, finalmente Milano al centro di importanti iniziative di riqualificazione urbana, economiche, culturali di interesse internazionale. Viviamo tempi terribili sul piano internazionale e in prossimità delle feste di fine anno non possiamo tralasciare una doverosa riflessione sulle ragioni della pace e rinnovare lo sforzo, anche quello piccolo e parziale di ciascuno di noi, per costruire un futuro più sereno. In un mondo globalizzato, in cui le tragedie e gli orrori ormai quotidiani diventano prossimi e non più lontani, rendendo difficile il misurarsi con i propri problemi, inevitabilmente piccoli e limitati, riteniamo sia impossibile rinchiudersi nel proprio guscio. Permetteteci dunque di spendere, a nome di tutti, sentite parole di vicinanza e solidarietà per tutte le persone colpite in modo diretto ed indiretto dalle tensioni internazionali ed in particolare nei confronti dei giovani. Ciò che conta è il nostro senso di partecipazione: la consapevolezza di non poter prescindere dal coinvolgimento emotivo, indipendentemente dalla parte in cui ci si colloca. Una risposta intanto è quella di operare ciascuno per le proprie competenze, con spirito costruttivo e responsabile poiché ogni filosofia, religiosa o laica, ci ricorda che ogni singolo gesto può e deve costituire un esempio per tutti. E ricordiamo sempre, nell attività quotidiana, la grande lezione kantiana: usa il tuo prossimo sempre come fine e mai come mezzo. Viviamo da anni ormai la vita associativa: e siano certi che queste modestissime notazioni tocchino una delle corde peculiari del nostro gruppo, storicamente sensibile al profilo etico dell essere alla guida di un impresa con responsabilità su persone e famiglie. Un Natale davvero buono a tutti. Il Comitato di redazione