Rischio incendio sui cantieri
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- Corinna Spada
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1 Rischio incendio sui cantieri La storia Incendio magazzino frutta di Tassullo Uno dei primi casi di incendio su un cantiere, danni elevatissimi. Gli allora funzionari del Servizio Antincendi avevano creato una apposita commissione per valutare i rischi in un settore non ancora normato. 1
2 La storia Incendio S.A.V. Villalagarina Cause d innesco dovute ad operazioni con fiamme libere e scintille in presenza di materiali facilmente combustibili. Danni valutati in circa 7 miliardi per il crollo dell intera struttura in costruzione. La storia Incendio tetto in Largo Carducci Cause dovute alla saldatura di guaine catramate su tetto con pacchetto isolante. Danni valutati in circa 500 milioni per la distruzione del tetto e danni causati alla case vicine dalla gru edile. Feriti 2 vigili del fuoco. 2
3 La storia Incendio tetto a Baselga di Pinè Cause dovute alla saldatura di guaine catramate su tetto con pacchetto isolante. Danni dovuti alla completa distruzione del tetto. Feriti 4 operai rimasti bloccati sul tetto della casa alta 3 piani perché la via di fuga era ostruita dalle fiamme. La storia Vi sono poi una seria infinita di interventi richiesti ai vigili del fuoco non solo per incendi ma anche per crolli di ponteggi per il vento, crolli di solai, infiltrazioni di acqua, frane, puntellazioni, eccetera. 3
4 Nozioni generali sulla combustione: Il triangolo del fuoco Combustibile: carta, legno, benzina, Comburente: ossigeno, aria, perossidi, Combustibile Comburente Innesco: energia, scintilla, calore, Innesco Il comburente: OSSIGENO (O2) = 21 % AGENTE OSSIDANTE partecipa alla combustione AZOTO (N) = 78 % GAS INERTI non partecipano alla combustione ANIDRIDE CARBONICA (CO2) = 0,03 % ARGON = 0,93 % Altri gas = 0,03 % 4
5 ACCENSIONE DIRETTA Una scintilla, una fiamma o del materiale incandescente interagiscono con il combustibile in presenza di ossigeno. ACCENSIONE SPONTANEA Il calore per innescare la combustione è fornito dall interno del combustibile stesso (processo di ossidazione ovvero per azione biologica o chimica). ACCENSIONE INDIRETTA Il calore per innescare la combustione è fornito indirettamente nei modi sotto riportati: convezione radiazione conduzione Classificazione dei combustibili: Stato d aggregazione Naturali Artificiali S o lid i Legno Fossili Antracite Litantrace Lignite Torba Carbone di legna Coke Agglomerati Carta e cartone Fibre tessili Sostanze plastiche (Esplosivi) L iq u id i G a s s o s i Petrolio grezzo H 2 Gas naturali Metano Etano Propano Butano H 2 S Derivati dal petrolio Catrame Oli A lcool etilico e m etilico Acetone Solfuro di carbonio G as illum inante Acetilene 5
6 Il combustibile e le classi d incendio: A: solidi. B: liquidi. C: gas. D: metalli. (E): app. elettriche. Definizioni importanti: Temperatura d infiammabilità Temperatura minima alla quale un combustibile liquido o solido sviluppa vapori in quantità tale da formare, in presenza di un comburente, una miscela capace di accendersi a contatto con una fonte di energia; essa varia da un combustibile ad un altro. Temperatura d accensione Temperatura minima alla quale un combustibile, in miscela con il comburente, inizia a bruciare spontaneamente senza bisogno d innesco. Temperatura di combustione Temperatura massima che si può raggiungere nella combustione di un dato combustibile. 6
7 La pezzatura Grande Piccola I rischi Trucioli e polvere Combustione lenta Combustione veloce Esplosione I combustibili solidi: I combustibili liquidi: Categoria A Punto Infiammabilità < a 21 C. Categoria B Punto Infiammabilità compreso fra i 21 C e i 65 C. Categoria C Punto Infiammabilità compreso fra i 65 C e i 125 C. 7
8 I combustibili gassosi: Gas leggero densità inferiore a 0.8 (idrogeno, metano, ecc.). Gas pesante densità superiore a 0.8 (GPL, acetilene, ecc.). Gas compresso conservato o trasportato in fase gassosa (metano, idrogeno, ossigeno, aria, ecc.). Gas liquefatto liquefatto a temperatura ambiente mediante compressione (butano, propano, ammoniaca, cloro, ecc.) - GPL 1 litro liquido - oltre 270 litri gas. Gas refrigerati conservato liquefatto mediante refrigerazione a pressioni modeste. Gas disciolti Conservati in fase gassosa disciolti in un liquido ad una determinata pressione (acetilene - acetone, CO 2 - H 2 O). Il campo d infiammabilità: Kcal L.I.I. L.S.I. = limite inferiore infiammabilità. = limite superiore infiammabilità. concentrazione stechiometrica 0 combustione rapida crescente L.I.I. Campo di esplosività combustione rapida decrescente L.S.I. intervallo di infiammabilità % in volume (gas) % 8
9 Definizioni importanti: Campo d esplosività o d infiammabilità Espresso in % del volume di vapore di combustibile in aria tale che se esposto ad una fonte di energia brucia esplodendo. Esiste un limite inferiore ed uno superiore. Limiti d infiammabilità Affinché una sostanza si possa accendere è necessario che la % in volume della miscela in aria sia compresa nel campo di infiammabilità; Esiste un limite inferiore ed uno superiore che racchiudono al loro interno il campo d esplosività. Il campo d esplosività di alcune sostanze: OSSIDO DI ETILENE 3,00 100,00 ACETILENE 1,50 82,00 IDROGENO 4,00 75,60 ALDEIDE FORMICA 7,00 73,00 OSSIDO DI CARBONIO 12,50 74,00 NAFTALINA 0,90 59,00 ACIDO CIANIDRICO 5,40 46,60 ACIDO SOLFIDRICO 4,30 45,50 (idrogeno solforato) ALCOOL METILICO 5,50 40,00 ETERE ETILICO 1,70 36,00 TRIELINA 11,00 41,00 AMMONIACA 15,00 28,00 ACETONE 2,50 13,00 ALCOOL ETILICO 3,50 15,00 CLORURO DI METILE 7,10 18,50 METANO 5,00 15,00 PROPANO 2,10 9,50 9
10 Dinamica degli incendi: T C 1a 2a 3a T max 4a fase Limite del possibile processo di autoestinzione T amb. t1 t2 t3 t4 tempo Ignizione,combustione lenta ( fase latente) e prima propagazione Mantenimento comb. costante Regressione Propagazione veloce sviluppo di fumi e gas tossici incendio generalizzato: flashover Ignizione È la prima fase di propagazione e diffusione della fiamma dal punto di innesco ai materiali combustibili di contorno. In questa fase i fenomeni sono ancora controllabili; Sviluppo (velocità di combustione) È la velocità con cui una sostanza o un materiale brucia; può essere determinata da prove sperimentali ed è fondamentale proprietà da conoscere per la previsione dell evoluzione dell incendio. È misurabile in mm/min, g/cm 2, ecc. Estinzione Dinamica degli incendi: L estinzione (e la prevenzione) consiste nell impedire che i tre elementi principali del fuoco (combustibile, comburente e temperatura) sussistano contemporaneamente; 10
11 Dinamica degli incendi: 1 Fase di ignizione che dipende dai seguenti fattori: infiammabilità del combustibile; possibilità di propagazione della fiamma; grado di partecipazione al fuoco del combustibile; geometria e volume degli ambienti; possibilità di dissipazione del calore nel combustibile; ventilazione dell ambiente; caratteristiche superficiali del combustibile; distribuzione nel volume del combustibile, punti di contatto. 2 Fase di propagazione caratterizzata da: produzione dei gas tossici e corrosivi; riduzione di visibilità a causa dei fumi di combustione; aumento della partecipazione alla combustione dei combustibili solidi e liquidi; aumento rapido delle temperature; aumento dell energia di irraggiamento. Dinamica degli incendi: 3 Incendio generalizzato (flash-over) caratterizzato da: brusco incremento della temperatura; crescita esponenziale della velocità di combustione; forte aumento di emissioni di gas e di particelle incandescenti, che si espandono e vengono trasportate in senso orizzontale, e soprattutto in senso ascensionale; i combustibili vicini al focolaio si autoaccendono, quelli più lontani si riscaldano e raggiungono la loro temperatura di combustione con produzione di gas di distillazione infiammabili; 4 Estinzione e raffreddamento Quando l incendio ha terminato di interessare tutto il materiale combustibile ha inizio la fase di decremento delle temperature all interno del locale a causa del progressivo diminuzione dell apporto termico residuo e della dissipazione di calore attraverso i fumi e di fenomeni di conduzione termica. 11
12 Soffocamento: Le azioni estinguenti: Separazione in loco del combustibile dal comburente con schiuma, acqua, polveri, coperte, ecc.. Raffreddamento: Riduzione della temperatura del combustibile al di sotto della propria temperatura d infiammabilità con acqua, anidride carbonica, ecc.. Diluizione: Diluizione della percentuale di comburente ad opera di gas inerti, vapore acqueo, ecc.. Agenti estinguenti: L acqua! Agente più diffuso grazie alla sua disponibilità Caratteristiche È economica. Non è tossica e non da luogo quasi mai a prodotti tossici. Per le sue caratteristiche fisiche, ha un elevata capacità d assorbimento del calore. Particolarmente efficace per azioni di raffreddamento. Particolarmente utile per sostanze infiammabili miscibili con la stessa. 12
13 L acqua! Utilizzo Incendi di classe A (solidi) Liquidi e sostanze infiammabili miscibili con la stessa Operazioni di raffreddamento Come Agenti estinguenti: GETTO PIENO NEBULIZZATO o FRAZIONATO ATOMIZZATO L acqua! Agenti estinguenti: Non utilizzare su: Conduttori di energia elettrica Liquidi in fiamme non miscibili o più leggeri dell acqua Gas liquefatti Cianuri, sodio, potassio, carburo Con sostanze reattive, quali acido solforico, cloro, fluoro Metalli e sostanze fuse che danno luogo a sostanze corrosive 13
14 Polvere! Agenti estinguenti: Composizione Classi di fuoco Definizione Bicarbonato di sodio o di potassio B C Chimiche normali Fosfato monoammonio e/o solfato ammonio Polvere fine a base di sali di sodio A B C D Chimiche polivalenti potenziate universali Inerti (polveri speciali) per metalli Polvere! Agenti estinguenti: Caratteristiche Sviluppa CO 2 a 100 C Non è abrasiva e non è corrosiva Non genera gas nocivi Ha una buona granulometria Ha un getto consistente ed efficace Persistente nel tempo (non compatta all interno dell estintore). È poco tossica. 14
15 Agenti estinguenti: Azione estinguente Soffocamento Azione meccanica di abbattimento della fiamma Raffreddamento: 2 NaHCO 3 === Na 2 CO 3 +H 2 O+CO 2 (poiché produce CO 2 ) Catalisi negativa Polvere! Non utilizzare: In presenza di acidi In presenza di cianuri, che con CO 2 produce Acido Cianidrico Su apparecchiature delicate Caratteristiche Non tossica Non corrosiva Non lascia residui Elevato calore di vaporizzazione Non danneggia Ha proprietà dielettriche Agenti estinguenti: Azione estinguente Diluizione Raffreddamento Anidride carbonica Utilizzo CO Incendi di classe B e C 2! Apparecchiature elettriche 15
16 Non utilizzare su Agenti estinguenti: Anidride carbonica CO 2! Cianuri perché sviluppa acido cianidrico Fuochi di metalli quali sodio, potassio, magnesio, titanio, alluminio; perché sviluppa ossido di carbonio (CO) con esplosione Metalli fusi (idruri metallici) Macchine calde, apparecchiature sensibili alle brusche variazioni di temperatura Non esporsi per più di 15 minuti alla concentrazione del 16 % in aria, perché letale! CLASSE Le sostanze estinguenti: Tipo di Estinguente ACQUA - SCHIUMA Riepilogo ACQUA (solo nebulizzata), CO 2, POLVERE - SCHIUMA ACQUA (solo Nebulizzata), CO2, POLVERE POLVERE a puro titolo informativo non normato CO 2, POLVERE PRODOTTI ALOGENATI 16
17 Etichetta: Capacità estinguente. Classi d incendio. Tempo medio di scarica. Note d uso. Note per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Limiti d utilizzo. La prevenzione degli incendi Depositi di materiali infiammabili in appositi locali. Verificare se serve autorizzazione; Esporre cartelli con divieti; Bacini di contenimento; Installare apposito estintore. 17
18 La prevenzione degli incendi Depositi temporanei di materiali infiammabili sia all aperto che al chiuso Evitare l accumulo di materiali infiammabili in luoghi ove esista il pericolo di incendio per condizioni ambientali o per lavorazioni svolte La prevenzione degli incendi Presenza di polveri facilmente infiammabili o esplosive Non fumare; Non saldare; Non smerigliare; Non usare fiamme libere 18
19 La prevenzione degli incendi Distributori privati, rifornimento di carburante per automezzi e macchine operatrici Verificare se serve autorizzazione; Spegnere i motori, non fumare; Installare i cartelli con i divieti; Nel caso di attrezzature far raffreddare le parti surriscaldate Installare apposito estintore La prevenzione degli incendi Saldatura ad arco, ossiacetilenica o a fiamma libera Rimuovere le sostanze combustibili o proteggerle con schermi incombustibili; Prima di iniziale la saldatura verificare l efficienza dei manometri, tubazioni, riduttori, valvole, cannelli, verificare la presenza delle valvole per il non ritorno della fiamma; In caso di incendio del cannello chiudere le bombole; Con abbandonare i complessi di saldatura sul cantiere, depositare le bombole nei luoghi predisposti; Vietato saldare nei locali che non sono sufficientemente areati; Tenere a portata di mano un estintore. 19
20 La prevenzione degli incendi Trasporto di bombole con gas compressi o liquefatti e liquidi infiammabili Verificare se serve autorizzazione; Fissare verticalmente le bombole al mezzo e non caricare carburanti o sostanze pericolose; L automezzo deve essere provvisto di idonei estintori La prevenzione degli incendi Depositi di bombole contenenti gas compressi o liquefatti Verificare se serve autorizzazione; Le bombole vanno tenute verticali, depositate su appositi carrelli o fissate ai muri con catene; Quelle contenenti gas combustibili (acetilene) vanno tenute separate da quelle contenenti gas comburenti (ossigeno); Installare idoneo estintore; Attenzione ai gas più pesanti dell aria 20
21 La prevenzione degli incendi Saldatura di recipienti che abbiano contenuto liquidi infiammabili La saldatura è consentita solo se disposta da esperto sotto la sua sorveglianza e con determinate precauzioni. La prevenzione degli incendi Uso di mole smerigliatrici Rimuovere le sostanze combustibili e quando non è possibile proteggerle con schermi non combustibili; Sono vietati i lavori di smerigliatura nei locali dove possono essere presenti gas o vapori infiammabili; Tenere sempre a portata di mano un estintore 21
22 La prevenzione degli incendi Uso di esplosivi Verificare le autorizzazioni; Il maneggio e utilizzo degli esplosivi deve essere effettuato da personale esperto (fuochino); Eventuali depositi giornalieri secondo il TULPS; L esplosivo rimasto deve essere distrutto giornalmente. La prevenzione degli incendi Accessibilità dell area Garantire il più possibile l accessibilità dei mezzi di soccorso all area interessata; Larghezza 3,50 metri; Altezza libera 4,00 metri; Raggio di volta 13,00 metri; Pendenza non superiore al 10 %; Resistenza al carico almeno 20 tonnellate (8 sull asse anteriore e 12 su quello posteriore, passo 4 metri). 22
23 La prevenzione degli incendi Il piano d emergenza Individuazione di un unico referente per l emergenza; Informazione a tutto il personale presente; Deve prevedere un sistema di allarme comune per tutto il cantiere (es. suono concordato); Punto di raccolta per l appello dei presenti e per le informazioni su di chi manca. La chiamata di soccorso: Descrivere il tipo di incidente. Indicare il luogo esatto dell incidente e se possibile il percorso per raggiungerlo. Presenza di feriti: numero e condizioni. Fornire le proprie generalità, l indirizzo e il numero telefonico. Attendere le domande dell operatore e non interrompere subito la comunicazione. 23
24 Numeri telefonici utili: Vigili del fuoco 115 Soccorso sanitario 118 Carabinieri 112 Polizia
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