CARDIO-ONCOLOGIA 2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CARDIO-ONCOLOGIA 2015"

Transcript

1 CARDIO-ONCOLOGIA 2015 PROGETTO SPECIALE CARDIO-ONCOLOGIA Associazione Italiana di Oncologia Medica

2 Via Malta 12/B Brescia Tel fax

3 Indice Consiglio direttivo nazionale AIOM Consiglio direttivo ANMCO 6 Consiglio direttivo AICO 7 Consiglio direttivo ICOS 8 1. Introduzione 9 2. Valutazione della cardiotossicità: il danno miocardico 11 2A. Come si classifica 11 2B. Come si valuta Cardiotossicità da radioterapia 33 3A. Radioterapia e cuore: il punto di vista del cardiologo 33 3B. Radioterapia e cuore: il punto di vista del radio-oncologo I fattori di rischio cardiovascolare: obesità, sindrome metabolica e diabete Cardiotossicità da ormonoterapia 105 5A. Cardiotossicità nel carcinoma mammario da inibitori dell aromatasi 105 5B. Cardiotossicità nel carcinoma mammario da LHRH-analoghi 124 5C. Terapia di deprivazione androgenica nel carcinoma della prostata e rischio cardiovascolare La cardiotossicità da farmaci antiemetici usati in oncologia Trombosi e cancro Focus: nuovi farmaci anticoagulanti, le indicazioni nel paziente oncologico News 2015: S1 e raltitrexed. Breaking news in cardio-oncologia Ruolo dell infermiere nella gestione del paziente oncologico prima, durante e dopo trattamenti potenzialmente cardiotossici Cardio-oncologia: dai modelli organizzativi dell ambulatorio cardio-oncologico all espletamento della consulenza cardio-oncologica 213

4 4 Gruppo di lavoro Cardio-Oncologia Stefania Gori U.O.C. Oncologia Medica - Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria di Negrar (VR) Enrico Barbieri U.O.C. Oncologia Medica - Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria di Negrar (VR) Sandro Barni U.O. Oncologia Medica - A.O. Treviglio-Caravaggio (BG) Lucia Belli DH Oncologia Medica - Azienda USL 12 Viareggio (LU) Mariangela Ciccarese U.O. Oncologia - Ospedale Vito Fazzi di Lecce Cristina Falci U.O. Oncologia Medica 2 - IOV di Padova Jennifer Foglietta S.C. Oncologia Medica - Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia Nicola Maurea S.C. di Cardiologia, Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, Fondazione Giovanni Pascale - IRCCS di Napoli Giulia Russo Centro Cardiovascolare - AAS1 Triestina Paolo Spallarossa Clinica delle Malattie dell Apparato Cardiovascolare - IRCCS San Martino IST di Genova Luigi Tarantini U.O.C. Cardiologia - AULSS1 - Ospedale San Martino di Belluno La versione PDF del libro è scaricabile dai siti delle società scientifiche. Le diapositive utilizzabili per le presentazioni relative ad ogni capitolo sono scaricabili dal sito

5 5 Consiglio direttivo nazionale AIOM Associazione Italiana di Oncologia Medica Presidente Carmine Pinto Arcispedale S. Maria Nuova - IRCCS di Reggio Emilia Segretario Nazionale Stefania Gori Oncologia Medica - Ospedale Sacro Cuore - Don Calabria di Negrar (VR) Tesoriere Nazionale Fabio Puglisi Oncologia - Azienda Ospedaliero-Universitaria di Udine Consiglieri Nazionali Giuseppe Altavilla Oncologia Medica - A.O.U. Policlinico G. Martino di Messina Giordano Beretta Oncologia Medica - Humanitas Gavazzeni di Bergamo Saverio Cinieri Oncologia - ASL di Brindisi Lucia Del Mastro Oncologia Medica - IRCCS A.O.U. San Martino - IST di Genova Massimo Di Maio Oncologia Medica - A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano (TO) Rosa Rita Silva Oncologia Medica - A.V. 2 Fabriano - ASUR Marche Pierosandro Tagliaferri Oncologia Medica - Fondazione Tommaso Campanella - Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro Giuseppe Tonini Oncologia Medica - Università Campus Bio-Medico di Roma

6 6 Consiglio direttivo ANMCO Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri Presidente Michele Massimo Gulizia Ospedale Garibaldi-Nesima - Azienda Rilievo Nazionale e Alta Specializzazione Garibalbi di Catania Vice Presidenti Antonio Francesco Amico Ospedale San Giuseppe da Copertino - Copertino (LE) Furio Colivicchi Ospedale San Filippo Neri di Roma Past President Francesco Maria Bovenzi Nuovo Ospedale San Luca di Lucca Presidente Designato Andrea Di Lenarda Centro Cardiovascolare Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 1 Triestina Segretario Generale Federico Nardi Azienda Sanitaria VCO - Ospedale Castelli di Verbania Tesoriere Carmine Riccio Azienda Ospedaliera Sant Anna e San Sebastiano di Caserta Consiglieri Gianfranco Alunni Azienda Ospedaliera Universitaria di Perugia Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia Roberto Caporale Azienda Ospedaliera di Cosenza Presidio Ospedaliero dell Annunziata di Cosenza Giancarlo Casolo Ospedale Versilia di Lido di Camaiore (LU) Giuseppe Di Tano Azienda Istituti Ospitalieri di Cremona Giovanna Geraci Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia - Cervello Presidio Ospedaliero V. Cervello di Palermo Guerrino Zuin Ospedale dell Angelo di Mestre (VE)

7 7 Consiglio direttivo AICO Associazione Italiana di CardiOncologia Presidente Nicola Maurea Struttura Complessa di Cardiologia, Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, Fondazione Giovanni Pascale - IRCCS, Napoli Vice-Presidente Sandro Barni Oncologia Medica - A.O. Treviglio-Caravaggio (BG) Segretario Stefano Oliva Cardiologia, IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari Tesoriere Rosario Vincenzo Iaffaioli Struttura Complessa di Oncologia Medica Addominale, Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, Fondazione Giovanni Pascale - IRCCS, Napoli Consiglieri: Claudio Arra S. S. D. Sperimentazione Animale, Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, Fondazione Giovanni Pascale - IRCCS, Napoli Carmela Coppola Struttura Complessa di Cardiologia, Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, Fondazione Giovanni Pascale - IRCCS, Napoli Michelino De Laurentiis U.O. C. Oncologia Medica Senologica, Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori, Fondazione Giovanni Pascale - IRCCS, Napoli Claudia De Lorenzo Dipartimento di Medicina molecolare e Biotecnologie mediche, Università degli Studi di Napoli Federico II Attilio Guarini U.O.C. Ematologia, IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari Chiara Lestuzzi Cardiologia, CRO di Aviano (PN) Vincenzo Montemurro Cardiologia, Presidio Scillesi d America di Scilla (RC) Luigi Padeletti Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica di Firenze Pasquale Perrone Filardi Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Scienze biomediche avanzate

8 8 Consiglio direttivo ICOS International Cardioncology Society President Giuseppe Curigliano Divisione di Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative - Istituto Europeo di Oncologia - Milano Past President Carlo Cipolla Divisione di Cardiologia - Istituto Europeo di Oncologia - Milano Vice-President Daniela Cardinale Unità di Cardioncologia - Istituto Europeo di Oncologia - Milano Scientific Secretary Maria Teresa Sandri Divisione di medicina di Laboratorio - Istituto Europeo di Oncologia - Milano Scientific Committee Fabio Ciceri Divisione di Ematoncologia - Ospedale S.Raffaele - Milano Tommaso De Pas Unità di Oncologia Medica dei Sarcomi e Timomi - Istituto Europeo di Oncologia Milano Aaron Goldhirsch Dipartimento di Medicina - Istituto Europeo di Oncologia - Milano Piergiuseppe Pelicci Dipartimento Oncologia Sperimentale - Istituto Europeo di Oncologia - Milano Thomas Suter University Hospital - Bern Education/Guideline Committee Adriana Albini Dipartimento Infrastruttura Ricerca e Statistica - Arcispedale S. Maria Nuova - Reggio Emilia Alessandro Colombo Divisione di Cardiologia - Istituto Europeo di Oncologia - Milano

9 9 1 Introduzione La cardio-oncologia, disciplina finalizzata alla diagnosi, alla prevenzione e/o al trattamento delle complicanze cardiovascolari (aritmie, disfunzioni contrattili, ischemia o disturbi pressori, ma anche di eventi emocoagulativi) delle terapie antitumorali, è in continua espansione in considerazione della disponibilità crescente dei trattamenti antitumorali e dell aumento, anche in Italia, del numero di casi prevalenti (numero di persone vive dopo una diagnosi di tumore), pari a circa 3 milioni stimati per il 2015, con un incremento del 17% rispetto al 2010 (+20% per i maschi e +15% per le femmine) 1. Per tali motivi, il gruppo multidisciplinare di cardio-oncologia, al quale afferiscono le associazioni scientifiche di oncologia e di cardiologia, ha ritenuto necessario continuare la sua attività e affrontare in questo secondo volume altri argomenti rispetto a quelli affrontati nella precedente edizione Cardio-oncologia Sono quindi state prese in esame in questa edizione alcune problematiche, come, ad esempio: i rapporti tra radioterapia e cuore, tenendo conto da un lato dei progressi tecnologici in campo radioterapico e, dall altro, delle interazioni tra radioterapia, terapie sistemiche antitumorali e fattori di rischio cardiovascolari presenti nel paziente al momento del trattamento ed emergenti nel corso degli anni nei lungo-sopravviventi; la cardiotossicità dell ormonoterapia; la cardiotossicità dei farmaci antiemetici. Di particolare interesse sono inoltre la consulenza cardio-oncologia e l organizzazione dell ambulatorio di cardio-oncologia: tali aspetti sono stati affrontati in questo volume, riportando anche un esempio di format della consulenza cardio-oncologica. Ricordiamoci infatti che gli obiettivi della cardio-oncologia sono: comprendere i meccanismi della cardiotossicità, fornire definizioni uniformi e condivise della cardiotossicità, identificare dei percorsi di diagnosi e trattamento del paziente oncologico prima, durante e dopo le terapie antitumorali, proporre modelli organizzativi efficienti e sostenibili.

10 10 Con questo secondo volume, il gruppo multidisciplinare e multisocietario di cardio-oncologia, ha cercato ancora una volta di fornire le risposte più attuali e moderne alle numerose problematiche che di anno in anno stanno emergendo in questo ambito, problematiche legate anche all aumento della sopravvivenza dei pazienti oncologici 2. Bibliografia 1. I numeri del cancro in Italia Cardio-oncologia Intermedia Editore, Brescia.

11 11 2 Valutazione della cardiotossicità: il danno miocardico Laura Massa 1, Alessandro Colombo 2, Maria Teresa Sandri 2, Michela Salvatici 2, Daniela Cardinale 2, Donato Mele 3, Giulia Russo 4 A. Come si classifica È noto da tempo che alcuni farmaci oncologici possono causare un danno al miocardio. Con il termine di cardiotossicità si intende proprio la presenza di un evento cardiaco che avviene in corso di terapia oncologia o correlato alla terapia oncologica. I farmaci maggiormente implicati in un danno miocardico sono le antracicline. La cardiotossicità da antracicline viene classificata in acuta e cronica o a insorgenza tardiva 1. Accanto alla manifestazione clinica della cardiotossicità, che si rivela in genere con uno scompenso cardiaco (SC) numerosi studi hanno evidenziato una cardiotossicità subclinica che è caratterizzata da una disfunzione ventricolare sinistra silente o asintomatica. Con l avvento della terapia con anticorpi monoclonali (per esempio trastuzumab) è stata riscontrata un altra forma di cardiotossicità. Esistono così due tipi di tossicità cardiaca che si distinguono per alcune peculiarità e che considerano i due trattamenti a oggi maggiormente studiati come rappresentativi di tossicità cardiaca: le antracicline da un lato e il trastuzumab dall altro (Tabella 1) Cardiologia, Ospedali Riuniti di Trieste 2. Cardioncologia, Istituto Europeo di Oncologia IEO di Milano 3. Cardiologia, Azienda Ospedaliero- Universitaria Ferrara 4. Centro Cardiovascolare, AAS1 Triestina La società americana di Cardiologia nell ultima revisione delle linee guida sullo scompenso cardiaco ha messo in evidenza, come per la cardiopatia ischemica, la presenza di fattori di rischio stabiliti, la presenza di fasi sintomatiche e fasi asintomatiche e che i trattamenti prescritti a ogni stadio possono ridurne la morbilità e la mortalità. La progressione dello scompenso cardiaco può essere divisa in quattro stadi: stadio A: patologie o condizioni a rischio di sviluppare SC (diabete mellito, ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, trattamenti chemioterapici, eccetera), in assenza di danno cardiaco strutturale o funzionale (a carico di miocardio, pericardio o strutture valvolari) e di segni e sintomi di scompenso cardiaco; stadio B: danno strutturale miocardico asintomatico (anomalie valvolari, pregresso infarto miocardico, ipertrofia o dilatazione ventricolare, con o senza disfunzione ventricolare sinistra sistolica o diastolica);

12 12 Tipo I Tipo II Agenti responsabili Doxorubicina Trastuzumab Tipo di decorso e risposta alla terapia cardioprotettrice Dose-effetto Rechallenge Danni ultrastrutturali Tabella 1 Il danno è permanente e irreversibile. C è possibilità di stabilizzazione, ma può recidivare anche a distanza di anni Dose effetto-correlata e cumulativa Alta probabilità di una disfunzione ricorrente, progressiva, che può esitare in un intrattabile scompenso cardiaco e morte Vacuolizzazione, disarrangiamenti e dispersione delle miofibrille; necrosi Con l interruzione del trattamento possibilità di recupero Non dose effetto-correlata Sono necessari dati maggiori per poter valutare la possibilità di rechallenge Non apparenti danni ultrastrutturali stadio C: danno strutturale miocardico associato a sintomi attuali o pregressi (dispnea o ridotta tolleranza allo sforzo); stadio D: pazienti con scompenso cardiaco refrattario (danno strutturale miocardico avanzato con sintomi a riposo) 3 (Figura 1). Anche in campo oncologico esiste una classificazione della tossicità cardiaca: il CTCAE (Common Terminology Criteria for Adverse Events) è uno strumento che fornisce uno standard per la descrizione e lo scambio di informazioni sulla sicurezza dei trattamenti oncologici. Il CTCAE è usato per definire i parametri di un protocollo clinico (come la dose massima tollerata e la tossicità dose-limitante), per fornire la valutazione di eleggibilità e le linee guida per l aggiustamento posologico. Il CTCAE facilita la valutazione di nuove terapie oncologiche, le modalità di trattamento e il confronto tra i profili di tossicità delle varie terapie 4 (Figura 2). Quindi, la cardiotossicità è soprattutto vista come disfunzione ventricolare sinistra e valutata prevalentemente con metodiche non invasive quali l ecocardiografia. La tossicità cardiaca che è stata considerata come evento avverso durante i trial clinici di fase III del trastuzumab trova la seguente definizione: 1. presenza di disfunzione ventricolare sinistra, sia globale che segmentaria, 2. la presenza di nuovi segni e sintomi di scompenso cardiaco, 3. una riduzione della frazione di eiezione (FE) del ventricolo sinistro rispetto al basale del 5% o al di sotto del 55% con segni e sintomi di scompenso, 4. una riduzione della FE del ventricolo sinistro rispetto al basale almeno del 10% o al di sotto del 55% senza segni e sintomi di scompenso. Il controllo della FE è il metodo più semplice per scoprire la presenza di cardiotossicità per cui una riduzione del 10% rispetto al basale o sotto al 50% sono considerati criteri per interrompere la terapia oncologica in atto.

13 13 CARDIO-ONCOLOGIA 2. Valutazione della cardiotossicità: il danno miocardico At Risk for Heart Failure Heart Failure STAGE A STAGE B STAGE C STAGE D At high risk for HF but without structural heart disease or symptoms of HF. Structural heart disease but without signs or symptoms of HF. Structural heart disease with prior or current symptoms of HF. Refractory HF requiring specialized interventions. e.g.: Patients with: -hypertension - atherosclerotic disease -diabetes -obesity - metabolic syndrome or Patients - using cardiotoxins -with FHx CM Structural heart disease e.g.: Patients with: -previous MI - LV remodeling including LVH and low EF - asymptomatic valvular disease Development of symptoms of HF e.g.: Patients with: - known structural heart disease and - shortness of breath and fatigue, reduced exercise tolerance Refractory symptoms of HF at rest e.g.: Patients who have marked symptoms at rest despite maximal medical therapy (e.g., those who are recurrently hospitalized or cannot be safely discharged from the hospital without specialized interventions) figura 1 CTCAE heart failure Grade 1 Asymptomatic (biomarker or imaging evidence of cardiac dysfunction) AHA/ACC heart failure stage B NYHA functional class Grade 2 Symptoms with mild to moderate level of exertion C II Grade 3 Severe symptoms at rest or minimal activity III-IV Grade 4 Life threatening D IV Grade 5 Death I CTCAE Common Terminology Criteria for Adverse Events, AHA American Heart Association, ACC American College of Cardiology, NYHA New York Heart Association figura 2

14 14 B. Come si valuta I biomarcatori L utilizzo di biomarcatori cardiospecifici rappresenta un promettente mezzo diagnostico per l identificazione precoce, la valutazione e il monitoraggio della cardiotossicità, mediante un approccio minimamente invasivo, meno costoso delle tecniche di imaging, facilmente ripetibile e con il vantaggio di non esporre il paziente a radiazioni ionizzanti. Inoltre l interpretazione dei risultati non dipende dall esperienza dell operatore, eliminando il problema della variabilità intra- e inter-osservatore tipico delle tecniche ecocardiografiche. Troponina La troponina è un complesso proteico composto da 3 subunità distinte (denominate troponina C, T e I) che partecipa insieme alle molecole di actina e tropomiosina alla formazione del filamento sottile del muscolo striato (Figura 3). Ciascuna subunità ha una funzione specifica nel processo della contrazione mediando l interazione tra actina e miosina. Mentre la troponina C è comune a tutti i tipi di cellula muscolare striata, le troponine I e T hanno una isoforma specifica per la fibrocellula miocardica. Oltre a una specificità tissutale pressoché assoluta, le troponine I e T possiedono una maggiore sensibilità rispetto a biomarcatori come le CPK (creatinfosfochinasi) e l isoenzima CPK-MB nell identificare una necrosi miocardica anche di lieve entità e sono da tempo divenute il gold standard per l identificazione del danno miocardico di qualsiasi eziologia 5. Il ruolo delle troponine nella diagnosi e nella stratificazione prognostica dei pazienti con sindromi coronariche acute è ormai ampiamente consolidato 6. Più recentemente è stata valutata la loro possibile applicazione anche in campo oncologico, per la diagnosi precoce del danno cardiaco indotto dai trattamenti farmacologici antineoplastici e per la stratificazione del rischio cardiaco a breve e a lungo termine dei pazienti oncologici. Troponina - biomarcatore di cardiotossicità indotta da antracicline Il ruolo delle troponina cardiaca quale indicatore precoce di cardiotossicità indotta dalle antracicline (AC) e come fattore predittivo dello sviluppo di una successiva disfunzione cardiaca è stato descritto per la prima volta da Seino et al. 7 in ratti ipertesi spontanei nel Numerosi studi successivi hanno evidenziato l utilità clinica del monitoraggio della troponina per identificare l entità del danno indotto dal trattamento antitumorale. Le prime evidenze cliniche sono state riportate in popolazioni pediatriche trattate con chemioterapia contenente AC 8,9. Studi successivi hanno dimostrato che la troponina I è un marker sensibile e specifico di danno miocardico anche in pazienti adulti trattati con chemioterapia ad alte dosi ed è capace di predire, in fase molto precoce, sia lo sviluppo di

15 15 CARDIO-ONCOLOGIA 2. Valutazione della cardiotossicità: il danno miocardico una successiva disfunzione cardiaca che della sua severità. In un ampia popolazione seguita per un lungo follow-up l incremento della troponina dopo chemioterapia ad alte dosi è risultata correlata con gli eventi cardiaci avversi e ha consentito di identificare tre differenti livelli di rischio cardiaco, corrispondenti a tre diversi tipi di rilascio del marcatore 10. In questo studio i pazienti che non hanno mostrato un aumento della troponina dopo chemioterapia non sono andati incontro a riduzione significativa della frazione d eiezione ventricolare sinistra (FEVS) e hanno avuto una buona prognosi cardiologica, con una incidenza di eventi cardiaci avversi molto bassa (1%) durante un periodo di osservazione di oltre 3 anni. Al contrario, i pazienti con troponina I positiva hanno avuto un incidenza di eventi avversi significativamente superiore. In particolare, tra i pazienti con troponina positiva, la persistenza dell incremento del marcatore dopo 1 mese dalla fine della chemioterapia è risultata associata a una maggiore severità della disfunzione cardiaca e a una più alta incidenza di eventi clinici avversi rispetto ai pazienti con un incremento solo transitorio del marcatore (84% vs. 37%; p<0.001) (Tabella 2, Figura 4). Considerando l alto valore predittivo negativo della troponina emerso da questo studio (99%), l utilizzo di questo marcatore permette di identificare accuratamente e in fase precoce i pazienti a basso rischio di disfunzione miocardica o di eventi cardiaci avversi (il 70% dei pazienti in questo studio), i quali non necessitano di una sorveglianza cardiologica stretta dopo chemioterapia. Actin Troponin T Troponin I Troponin C Tropomyosin figura 3

16 16 Totale (n=703) TnI neg/neg (n=495) TnI pos/neg (n=145) TnI pos/pos (n=63) Morte improvvisa, n (%) 3 (0,4) 0 (0) 0 (0) 3 (5) Morte cardiaca, n (%) 2 (0,3) 0 (0) 0 (0) 2 (3) Edema polmonare acuto, n (%) 3 (0,4) 0 (0) 1 (0,7) 2 (3) Scompenso cardiaco, n (%) 47 (7) 1 (0,2) 18 (12) 28 (44) Disfunzione VS asintomatica 37 (5) 2 (0,4) 24 (17) 11 (17) Aritmie ipercinetiche, n (%) 17 (2) 2 (0,4) 10 (7) 5 (8) Disturbi di conduzione con necessità di impianto di PM, n (%) 2 (0,3) 0 (0) 0 (0) 2 (3) TOTALE EVENTI, n (%) 111 (16) 5 (1) 53 (37) 53 (84)* Tabella 2. Eventi cardiaci durante un follow-up medio di 3.5 anni in 703 pazienti trattati con chemioterapia stratificati in base ai valori di Troponina I (senza incremento = neg/neg, incremento transitorio = pos/neg e incremento persistente = pos/pos) (Modificata da Cardinale 2004). VS = ventricolare sinistra; PM = pacemaker; TnI = Troponina I. *P <0.001 vs. TnI neg/neg; = p<0.001 vs. TnI pos/neg. FEVS (%) * = p<0.01 vs. TnI-/- = p<0.01 vs. TnI+/- TnI-/- TnI+/- * * * * * * TnI+/+ figura 4 40 * * * mesi Un aumento della troponina I è stato identificato anche in pazienti sottoposti a trattamento con dosi standard di AC. Aurer et al. 11 hanno riportato un aumento di troponina T nel 15% dei pazienti trattati con dosi standard di AC e di mitoxantrone. In questi pazienti una riduzione significativamente maggiore della FEVS è stata osservata durante i successivi 12 mesi di follow-up. Specchia et al. 12 hanno descritto una riduzione si-

17 17 CARDIO-ONCOLOGIA 2. Valutazione della cardiotossicità: il danno miocardico gnificativa di FEVS in pazienti con troponina I positiva trattati con AC per leucemia. Infine, Kilickap et al. 13 hanno osservato un aumento di troponina T nei primi 3-5 giorni dopo la somministrazione di dosi standard di AC nel 34% dei pazienti e tale aumento è risultato predittivo di disfunzione diastolica ventricolare sinistra. Troponina - biomarcatore di cardiotossicità indotta da nuovi farmaci oncologici Più recentemente, la troponina è stata utilizzata anche nell identificazione precoce del danno cardiotossico in pazienti trattati con nuovi farmaci oncologici. In 251 donne con tumore mammario trattate con trastuzumab la troponina I è stata in grado di identificare le pazienti a rischio di sviluppare disfunzione cardiaca e in particolare quelle in cui il recupero della funzione cardiaca era meno probabile, nonostante una terapia anti-scompenso ottimale. In questo studio durante terapia con trastuzumab è stato documentato lo sviluppo di disfunzione cardiaca nel 62% delle pazienti con troponina positiva e solo nel 5% delle pazienti con valori di troponina sempre nella norma (p<0,001). Inoltre nelle pazienti con aumento della troponina I durante trastuzumab è stato riscontrato un rischio 3 volte più alto di non recuperare la funzione cardiaca anche dopo la sospensione del farmaco antineoplastico e una più alta incidenza di eventi cardiaci avversi 14. Questa informazione può risultare utile non solo al cardiologo ma anche all oncologo nel decidere se ricominciare il trastuzumab, particolarmente nella terapia adiuvante. Più di recente, Morris et al. 15 hanno dimostrato un frequente incremento della troponina I in pazienti trattate sia con trastuzumab che con lapatinib, seguiti da chemioterapia con AC: l incremento della troponina I precedeva la riduzione massima della FEVS. In uno studio prospettico, Schmidinger et al. 16 hanno identificato un aumento della troponina T nel 10% dei pazienti con tumore renale metastatico trattato con sunitinib o sorafenib. Il 90% di questi pazienti sono andati incontro una riduzione della FEVS sotto il limite della normalità o alterazioni della contrattilità regionale del ventricolo sinistro. Questi dati nel loro complesso suggeriscono che la troponina può rappresentare un mezzo utile nella valutazione della cardiotossicità in pazienti trattati sia con agenti antitumorali tradizionali che di nuova generazione: probabilmente il rilascio di troponina rappresenta l evento finale comune di diversi meccanismi di danno cardiotossico. Troponina ad alta sensibilità L evoluzione tecnologica recente ha portato allo sviluppo di metodi di misurazione della troponine definiti ad alta sensibilità, in grado di misurare in modo affidabile quantità molto basse di troponina non evidenziabili con altri metodi di dosaggio. Questi nuovi metodi di dosaggio sono di particolare interesse nel campo della cardiotossicità, che è caratterizzata da piccoli incrementi del biomarcatore rispetto agli aumenti più cospicui che possiamo osservare nelle sindromi coronariche acute. Con queste basse concentrazioni di troponina è di massima importanza usare sistemi che posseggano alta precisione anche a livelli molto bassi.

18 18 Il possibile utilizzo della troponina ad alta sensibilità in campo oncologico è stato proposto per la prima volta da Sawaya et al. 17 in uno studio multicentrico nel quale, durante terapia con AC, taxani e trastuzumab, sono stati valutati a 3, 6, 9, 12 e 15 mesi troponina ad alta sensibilità e BNP (Brain Natriuretic Peptide) insieme a parametri di funzione cardiaca globale e regionale, utilizzando sia l ecocardiografia tradizionale che le nuove metodiche di Doppler tissutale e strain rate imaging per lo studio della deformazione miocardica. Una riduzione nello strain longitudinale di picco e un incremento della troponina ad alta sensibilità sono risultati predittivi di successiva disfunzione ventricolare sinistra. Al contrario, variazioni della FEVS, dei parametri di funzione diastolica e dell N-terminal pro B-type natriuretic peptide (NT-proBNP) valutati con gli stessi intervalli temporali non hanno mostrato valore predittivo. Più recentemente Ky et al. 18 hanno valutato l associazione tra le variazioni di multipli biomarcatori durante terapia oncologica e lo sviluppo di disfunzione cardiaca successiva in una popolazione di 78 pazienti con tumore mammario trattati con lo stesso schema di trattamento oncologico. In questo studio variazioni precoci di troponina I e di mieloperossidasi (un marcatore di stress ossidativo) sono risultate associate a successivo sviluppo di cardiotossicità. Tuttavia il rischio di cardiotossicità è risultato maggiore nelle pazienti con un aumento dei livelli di troponina al termine del trattamento con AC. Questo studio conferma l associazione tra positività della troponina ad alta sensibilità e lo sviluppo di cardiotossicità e sottolinea l importanza del monitoraggio di questo marcatore nelle pazienti trattate con AC e trastuzumab. Ruolo della troponina nella prevenzione della cardiotossicità La possibilità di identificare i pazienti ad alto rischio di cardiotossicità mediante l uso della troponina fornisce il razionale per strategie farmacologiche preventive in pazienti selezionati. In particolare l utilità di un approccio di questo tipo è stata analizzata in uno studio randomizzato in cui 114 pazienti trattati con alte dosi di AC e con incremento precoce della troponina I sono stati randomizzati a un trattamento con l ACE-inibitore enalapril o a nessun trattamento 19. L enalapril è stato iniziato 1 mese dopo la fine della chemioterapia, aumentato in ogni paziente sino alla massima dose tollerata e continuato per 12 mesi. Durante il follow-up (12 mesi), è stata osservata una significativa riduzione della FEVS - riduzione > 10 punti percentuali, associata a una riduzione al di sotto del limite della normalità (50%) - nel 43% dei pazienti non trattati e in nessuno dei pazienti trattati con enalapril (p < 0,001) (Figura 5). Inoltre l incidenza di eventi cardiaci durante il follow-up è stata significativamente più elevata nei pazienti non trattati (52% vs 2%; p < 0,001) (Tabella 3). L utilità del monitoraggio della troponina è stata inoltre dimostrata in pazienti trattati con le più recenti terapie a bersaglio molecolare. In uno studio di fase I, Ederhy et al. 20 hanno osservato un incremento dei valori di troponina rispetto al basale durante trattamento con anticorpi monoclonali anti-vegf e inibitori delle tirosin-chinasi in pazienti con tumori

19 19 CARDIO-ONCOLOGIA 2. Valutazione della cardiotossicità: il danno miocardico Pazienti trattati Pazienti non trattati 4 3 B R 3 mesi 6 mesi 12 mesi FigURA 5. LVEF nei pazienti trattati e non trattati con enalapril al basale (B), alla randomizzazione (R), a 3, 6 e a 12 mesi Gruppo ACEI (n = 56) Controlli (n = 58) P Morte improvvisa 0 (0%) 0 (0%) NS Morte cardiaca 0 (0%) 2 (3%) NS Edema polmonare acuto 0 (0%) 4 (7%) NS Scompenso cardiaco 0 (0%) 14 (24%) < 0,001 Aritmie ipercinetiche 1 (2%) 10 (17%) 0,01 TOTALE EVENTI 1 (2%) 30 (52%) < 0,001 Tabella 3. Eventi cardiaci durante il follow-up nei pazienti trattati con enalapril (Gruppo ACEI) e nei controlli (Modificata da Cardinale D ) solidi metastatici. Tutti i pazienti con incremento del marcatore sono stati sottoposti a ecocardiogramma, risonanza magnetica cardiaca, TAC coronarica e coronarografia che hanno consentito di escludere altre possibili cause di incremento della troponina. La normalizzazione dei valori di troponina è stata ottenuta mediante trattamento con beta-bloccanti e acido acetilsalicilico. Dopo la normalizzazione del marcatore tutti i pazienti sono stati sottoposti a re-challenge con il farmaco antineoplastico oggetto di studio. In nessuno dei pazienti si è verificato un ulteriore aumento della troponina e non sono stati rilevati eventi cardiaci durante il follow-up. Il dato importante fornito dallo studio è che la troponina può essere utilizzata per identificare pazienti a maggior rischio di cardiotossicità anche nel contesto degli studi clinici di fase I. Implicazioni cliniche degli studi sulla Troponina Da queste osservazioni si possono trarre rilevanti implicazioni cliniche. Poiché la troponina I è in grado di rilevare la presenza e la persisten-

20 20 za di un danno cardiaco subclinico dopo chemioterapia, ci consente di discriminare tra pazienti a più alto rischio di sviluppare cardiotossicità e pazienti con una buona prognosi cardiologica. L alto valore predittivo negativo della troponina I (99%) permette, infatti, di identificare con sicurezza i pazienti a basso rischio, che rappresentano la maggior parte dei soggetti sottoposti a chemioterapia (70%), consentendoci di riservare le risorse necessarie per una stretta sorveglianza cardiologica ai soli pazienti positivi. Inoltre, dato che queste informazioni prognostiche vengono fornite in uno stadio estremamente precoce, molto prima cioè del manifestarsi del danno funzionale e/o dei sintomi, è possibile mettere in atto strategie terapeutiche in una fase in cui la cardiotossicità è ancora potenzialmente prevenibile. Infine, la troponina I potrebbe essere utilizzata per testare l efficacia e la sicurezza di nuovi farmaci antineoplastici o cardioprotettivi. È verosimile che terapie in grado di limitare o prevenire un incremento di troponina I dopo chemioterapia, così pure trattamenti cardiologici che possano favorirne la rapida normalizzazione, possano migliorare la prognosi cardiaca di questi pazienti. A oggi non esiste ancora una chiara e robusta raccomandazione per l utilizzo routinario della troponina come marker di cardiotossicità e il limite principale è rappresentato dal fatto che in base alla letteratura disponibile non è noto il momento in cui la troponina raggiunga il massimo valore in termini di sensibilità e specificità. In effetti, nella maggior parte dei protocolli utilizzati negli studi sulla troponina, è stata necessaria l esecuzione di un notevole numero di prelievi per documentarne un incremento, soprattutto perché la tempistica di questo dipende dallo schema di trattamento antineoplastico utilizzato. Tuttavia la misurazione dei livelli di troponina immediatamente prima e dopo ogni ciclo di trattamento sembra essere sufficientemente efficace ed è ragionevolmente trasferibile dalla ricerca clinica alla pratica quotidiana. Ancora, il costo-efficacia dei prelievi multipli, il fatto che per adesso non vi siano studi di coorti multiple, la necessità di considerare il valore predittivo indipendente di tali biomarcatori e controllare le variabili confondenti fanno sì che ancora oggi si renda difficile la sua applicazione in campo clinico. La Figura 6 illustra l algoritmo proposto dalla European Society for Medical Oncology per la gestione della cardiotossicità in pazienti trattati con AC 21. Sebbene non ancora validato in studi clinici prospettici di grandi dimensioni, include il ruolo della troponina nell identificare i pazienti con cardiotossicità subclinica e il trattamento di questi con ACE-inibitore al fine di prevenire lo sviluppo di una successiva disfunzione ventricolare sinistra. I Peptidi Natriuretici Cardiaci come indicatori di cardiotossicità I peptidi natriuretici cardiaci (PNC) sono ormoni prodotti dal miocardio coinvolti in numerose funzioni per il mantenimento dell omeostasi corporea e del rimodellamento cardiovascolare. Vengono rilasciati in seguito a una espansione del volume liquido circolante e al sovraccarico

21 21 CARDIO-ONCOLOGIA 2. Valutazione della cardiotossicità: il danno miocardico Valutazione cardiologica basale, ECO Chemioterapia (CT) Valutazione TnI dopo ogni ciclo di CT TnI non valutata durante CT TnI POS TnI NEG ECO 1 mese dopo CT No DVS DVS ECO 3 mesi Enalapril per 1 anno Non necessità di ulteriori valutazioni cardiologiche No DVS ECO 6 mesi No DVS ACEI + BB ECO 9 mesi No DVS ECO 12 mesi ECO 12 mesi Follow-up clinico No DVS ECO annuale di pressione a cui viene sottoposto il cuore e, mediante complesse interazioni con il sistema ormonale e nervoso, intervengono nei processi di regolazione della pressione arteriosa, del volume ematico e dell equilibrio idro-salino. I PNC, che includono l Atrial Natriuretic Peptide (ANP), il Brain Natriuretic Peptide (BNP) e le loro controparti inattive N-terminali (NT-proANP e NT-proBNP), sono un complesso di peptidi strutturalmente correlati con analoghe vie di degradazione ed effetti fisiologici. Lo sviluppo delle conoscenze riguardanti il significato fisiopatologico dei PNC, e la scoperta che l insufficienza cardiaca e la disfunzione ventricolare sono legati a cambiamenti di una varietà di sostanze neuro-ormonali, hanno portato a ipotizzare che tali mediatori potessero essere degli utili biomarker nella gestione di molte patologie cardiovascolari e, in particolar modo, nello scompenso cardiaco 22. Il miglioramento progressivo dei metodi di determinazione di queste molecole, ora misurabili rapidamente e con elevate prestazioni analitiche su numerosi analizzatori automatici, e numerosi studi che ne hanno indagata la potenziale utilità clinica hanno determinato un notevole interesse nella comunità scientifica per la possibile applicazione dei PNC quali marcatori di riferimento nella diagnosi e nel monitoraggio dei pazienti con insufficienza cardiaca 23,24. In partifigura 6

22 22 colare, la misura del BNP è divenuta uno strumento indispensabile nella gestione del paziente con scompenso cardiaco, tanto da essere inserita nelle ultime linee guida per la diagnosi e trattamento dello scompenso cardiaco cronico 3. Poiché nella forma cronica di cardiotossicità si sviluppa una cardiomiopatia dilatativa con alterazione della funzione miocardica, il passo successivo è stato quello di verificare se questi ormoni potessero essere impiegati come marcatori precoci di danno cardiaco indotto da chemioterapia. Il primo studio che ha indagato l informazione fornita dal BNP nella cardiotossictà indotta dal trattamento con antracicline risale al Condotto su un campione di 27 pazienti con tumori ematologici, questo studio ha mostrato che livelli persistentemente elevati di BNP sono associati a una ridotta tolleranza cardiaca agli agenti cardiotossici. Lo studio, suggerendo un possibile utilizzo dei livelli di BNP nella valutazione dello stato cardiaco dei pazienti con patologia ematologica dopo la somministrazione di antracicline, ha aperto la strada a una moltitudine di pubblicazioni sull argomento Tali studi riguardanti l analisi delle informazioni fornite dalla misurazione dei PNC nella rilevazione e, meno frequentemente, nella identificazione predittiva e stratificazione del rischio di cardiotossicità tardiva indotta da farmaci antitumorali, hanno evidenziato, se pur con qualche eccezione 9,10, che variazioni dei valori plasmatici di BNP e/o NT-proBNP sono associate con gli indici ecocardiografici di disfunzione miocardica 26, I primi dati che hanno documentato il ruolo predittivo dell NT-proBNP derivano da uno studio retrospettivo, condotto su 52 pazienti affetti da tumori sia solidi che ematologici trattati con chemioterapia ad alte dosi 32. I pazienti sono stati sottoposti a un regolare monitoraggio della funzione diastolica e sistolica mediante ecocardiografia (prima del trattamento, a 4 mesi e a circa 1 anno dalla fine della chemioterapia), e alla misurazione delle concentrazioni di NT-proBNP in 6 diversi tempi di campionamento durante e dopo la somministrazione della chemoterapia (al basale, al termine dell infusione e 12, 24, 36, 72 ore dopo la fine di ogni ciclo di trattamento). L NT-proBNP misurato è risultato in grado di individuare, a seconda del rilascio in circolo e dei valori plasmatici raggiunti da tale molecola negli intervalli di tempo considerati, due gruppi di pazienti: pazienti senza variazioni significative dei livelli plasmatici di NT-proBNP o con solo un rialzo transitorio con tendenza a normalizzarsi poi alla 72 a ora e pazienti con livelli persistentemente elevati di NT-proBNP (NT-proBNP elevato alla 72 a ora). Quando non si è avuta alcuna variazione o si è verificato solo un rialzo transitorio dei valori dell NT-proBNP, non è stata osservata nel follow-up alcuna variazione degli indici sistolici e diastolici misurati; al contrario, i pazienti con elevati valori di NT-proBNP fino alla 72 a ora, hanno mostrato una riduzione significativa della FEVS e degli indici diastolici di disfunzione ventricolare considerati. Lo studio si conclude con l ipotesi che una valutazione della cinetica di rilascio del marcatore possa essere di aiuto nella valutazione predittiva dello sviluppo di una disfunzione cardiaca tardiva. Questi risultati trovano conferma in uno studio più recente 33 che ha valu-

23 23 CARDIO-ONCOLOGIA 2. Valutazione della cardiotossicità: il danno miocardico tato su donne con tumore della mammella trattate con dose standard di antracicline l informazione fornita dalle determinazioni di NT-proBNP. Il 38% di queste pazienti ha mostrato, nel periodo di monitoraggio, livelli persistentemente elevati del marcatore associati a un significativo decremento della LVEF a un anno. Contrariamente, in un analisi condotta su 100 adulti trattati con antracicline e monitorati per un periodo superiore a un anno 28, non è stata osservata, nei 15 pazienti che hanno sviluppato un evento cardiaco, alcuna variazione dei livelli sierici di NT-proBNP, nè un precoce innalzamento dei livelli di NT-proBNP si è associato allo sviluppo di alcuna disfunzione sistolica. Meno definita è l informazione dei PNC nella cardiotossicità indotta da nuovi farmaci (anticorpi monoclonali, anti-angiogenetici e inibitori delle tirosin-chinasi). Pochi studi, su piccole popolazioni, principalmente pazienti con carcinoma mammario trattate con trastuzumab, hanno prodotto risultati contrastanti Infatti, se alcuni hanno definito il dosaggio dell NT-proBNP un promettente strumento nella gestione del paziente trattato con le nuove terapie 34,35, altri studi non hanno confermato alcun ruolo predittivo dell NT-proBNP 36,37. Ulteriori studi, prospettici e su popolazioni più ampie, consentiranno di definire meglio se il dosaggio del BNP possa essere una strategia proseguibile nella identificazione predittiva e precoce del danno cardiaco causato dalle nuove terapie. Tuttavia, quello che risulta evidente è che l informazione fornita dalle misurazioni del BNP e NT-proBNP nella valutazione della cardiotossicità indotta da chemioterapia può risultare, in alcuni casi, di difficile interpretazione. La disomogeneità dai dati presenti in letteratura, la diversa tempistica di raccolta del campione, la dimensione del campione insufficiente, l eterogeneità della popolazione studiata (gli studi sono stati rivolti sia a pazienti affetti da patologie ematologiche che da neoplasie solide, adulti ma anche bambini), la variabilità dei trattamenti e degli schemi adottati, la differente valutazione cardiologica (la valutazione degli indici cardiaci effettuata in maniera non standardizzata, con analisi talvolta di dati diastolici, altre volte di dati sistolici o, raramente, di entrambe) e la mancanza di un adeguato e dichiarato follow-up cardiologico rendono il confronto dei risultati dei diversi studi piuttosto complesso. A ciò dobbiamo aggiungere, inoltre, importanti aspetti metodologici legati ai test diagnostici disponibili. Anche se BNP e NT-proBNP provengono da un precursore comune (probnp), queste due molecole mostrano notevole diversità di struttura biochimica, peso molecolare, attività biologica e vie di degradazione, rendendo impossibile la commutabilità delle informazioni cliniche fornite. Inoltre, tra i metodi di dosaggio di BNP, ci sono differenze sistematiche e ampie e i metodi non sono intercambiabili 39. Questo mette in evidenza che deve essere adottata cautela quando i PNC sono determinati con dosaggi diversi nei pazienti durante il follow-up. Il BNP o NT-proBNP possono essere utili nel momento in cui la cardiotossicità si è purtroppo manifestata, cioè possono essere utili come marker per lo scompenso cardiaco.

24 24 Le tecniche di imaging Le metodiche di imaging cardiaco sono ampiamente utilizzate nei pazienti da sottoporre o sottoposti a terapie oncologiche (chemioterapie, radioterapia mediastinica o su emitorace sinistro) allo scopo di evidenziare la cardiotossicità indotta da tali trattamenti. Tuttavia non ci sono studi controllati e randomizzati su ampie popolazioni che abbiano permesso di redigere linee-guida relative all impiego di tali metodiche nel setting dei pazienti oncologici trattati né di chiarire il loro significato prognostico. Pertanto, al momento attuale, le considerazioni e i suggerimenti sull impiego delle metodiche di imaging nella valutazione dei pazienti da sottoporre o sottoposti a trattamenti antitumorali sono basati su consensi di esperti e studi su popolazioni non ampie di pazienti. Poiché le manifestazioni di tossicità cardiaca possono essere differenti a seconda del tipo di terapia antitumorale utilizzata, non tutte le metodiche di imaging cardiaco potranno rilevare lo specifico danno miocardico indotto da una determinata terapia. È fondamentale, pertanto, conoscere le possibili alterazioni che una specifica terapia antitumorale può causare, allo scopo di scegliere la metodica di imaging che permetta di rilevarne l eventuale cardiotossicità. A questo scopo sono disponibili soprattutto l ecocardiografia, le tecniche di cardiologia nucleare e la risonanza magnetica. La FE del ventricolo sinistro è stata il primo parametro preso in considerazione per evidenziare lo sviluppo di cardiotossicità da trattamenti chemioterapici. Il riscontro di una ridotta FE può essere associato alla presenza di sintomi e/o segni di scompenso cardiaco e in questo caso si tratta di una cardiotossicità clinicamente manifesta. Tuttavia la cardiotossicità da trattamenti antitumorali può manifestarsi anche in modo subclinico e, in questo setting, ha assunto un ruolo la valutazione degli indici di deformazione miocardica (strain, strain rate) ottenibili mediante ecocardiografia speckle-tracking 40,41. In genere, l utilizzo delle tecniche di cardiologia nucleare e della risonanza magnetica per il calcolo della FE dovrebbe essere riservato ai casi in cui le immagini ecocardiografiche non consentano di ottenere un dato quantitativo affidabile. Ecocardiografia L ecocardiografia rappresenta oggi l esame di prima scelta per la valutazione basale e il monitoraggio della cardiotossicità indotta da chemioterapici. Questa preferenza è dovuta all ampia disponibilità della metodica, alla sua facilità di esecuzione e ripetibilità, all assenza di utilizzo di radiazioni ionizzanti, alla sicurezza di impiego anche nei pazienti con insufficienza renale. In un passato non troppo lontano, la valutazione della FE del ventricolo sinistro mediante ecocardiografia bidimensionale (2D) era l unico parametro considerato per evidenziare se un paziente avesse sviluppato tossicità cardiaca 42. Successivamente, è stato evidenziato che anche altri parametri come la FE valutata mediante ecocardiografia tridimensiona-

25 25 CARDIO-ONCOLOGIA 2. Valutazione della cardiotossicità: il danno miocardico ECOCARDIOGRAMMA TRANSTORACICO STANDARD Acquisizione di immagini 2D strain (sec. LG ASE/EAE e IAC-Echo) Immagini da approccio apicale 3, 4, e 2 camere (acquisire 3 cicli cardiaci) Immagini simultanee mantenendo lo stesso 2D frame rate e la stessa profondità (frame rate tra 40 e 90 frames/ sec o 40% della FC) VTI aortico (tempo di eiezione aortico) Analisi di immagini 2D strain Quantificare strain segmentale e globale (GLS) Acquisire le curve di strain segmentale da approccio apicale Acquisire il grafico del globale strain Acquisizione 3D Full volume da approccio apicale 4 camere per valutare il volume ventricolare sinistro e calcolare FEVS Ottimizzare la risoluzione spaziale e temporale di battiti singoli e multipli Report Data dell esecuzione dell ecocardiogramma PA e FC FEVS 3D e/o FEVS con metodo Simpson biplano GLS (indicare marca ecocardiografo, software e versione utilizzati) MAPSE e s mediale e laterale (se non eseguibile GLS) TAPSE, s e FAC del ventricolo destro 2D: bidimensionale; 3D: tridimensionale; PA: pressione arteriosa; FAC: frazione di accorciamento aree; FC: frequenza cardiaca; IAC-Echo: Intersocietal Accreditation Commission Echocardiography; MAPSE: escursione sistolica del piano valvolare mitralico; TAPSE: escursione sistolica del piano valvolare tricuspidale; VTI: integrale velocità-tempo TABELLA 4 le (3D), la funzione diastolica, la funzione del ventricolo destro, delle valvole cardiache e del pericardio possono contribuire a evidenziare danni subclinici legati all uso di chemio e radioterapia nei pazienti oncologici. Pertanto un adeguato e corretto studio ecocardiografico deve prevedere la valutazione di più parametri ecocardiografici secondo un protocollo ben definito (Tabella 4) 43. La FE ventricolare sinistra dovrebbe essere valutata sempre prima di iniziare un trattamento antineoplastico, soprattutto in quei pazienti che: presentano molteplici fattori di rischio cardiovascolare (ipertensione arteriosa, dislipidemia, diabete mellito, fumo, obesità, familiarità per cardiomiopatia); hanno alterazioni elettrocardiografiche che potrebbero sottendere una cardiopatia sottostante (blocco fascicolare, blocco di branca sinistra, ipertrofia ventricolare sinistra, onde Q patologiche);

26 26 hanno una storia di cardiopatia con disfunzione ventricolare sinistra nota o pregressa; hanno segni e/o sintomi suggestivi di scompenso cardiaco. I volumi e la FE devono essere accuratamente misurati utilizzando il metodo Simpson biplano 44. Registrare una riduzione della FE <50-53% (secondo i vari studi 45,46 ) o una riduzione di 10 punti percentuali rispetto al valore di base indica che il danno miocardico si è già verificato. In tali casi la FE andrebbe ricontrollata a distanza. Il danno, infatti, può essere completamente reversibile (con maggiore probabilità se la diagnosi è stata precoce), parzialmente reversibile o irreversibile (Tabella 5). Nel follow-up è sempre consigliabile confrontare le immagini acquisite con quelle dell esame precedente in modo da verificare se le variazioni osservate di FE sono significative. Ciò consente anche di ridurre la variabilità legata alle diverse osservazioni. Nel caso in cui la qualità delle immagini non permetta il calcolo affidabile della FE (ad esempio, per pregressa mastectomia, presenza di espansore mammario, pregressa irradiazione toracica), va considerato l uso di un mezzo di contrasto ecocardiografico, che, adeguatamente utilizzato, permette di definire meglio il bordo endocardico e calcolare adeguatamente la FE 47. Studi recenti hanno messo in evidenza che l ecocardiografia 3D potrebbe rappresentare la metodica da preferire per il monitoraggio della FE nei pazienti sottoposti a trattamenti antitumorali 48. Infatti l eco 3D ha dimostrato una riproducibilità nel tempo migliore rispetto a quella dell eco 2D (5,6% vs 9,8%) 49. La superiorità dell eco 3D nella valutazione della FE è spiegata dalla ridotta variabilità nell acquisizione delle immagini tra i diversi cicli e dalla possibilità di evitare tagli corti del ventricolo sinistro, caratteristiche che riducono le differenze inter e intra-osservatore e permettono un confronto più adeguato tra l esame precedente e il successivo Tuttavia la tecnica 3D, allo stato attuale, ha alcuni limiti non trascurabili, legati principalmente alla necessità di ottenere immagini di buona qualità e al costo della metodica, per cui l eco 3D non è al momento molto diffusa. Reversibilità cardiotossicità Reversibile Parzialmente reversibile Irreversibile Miglioramento della FEVS entro 5 punti percentuali rispetto al valore di base Miglioramento della FEVS 10 punti percentuali dal valor più basso raggiunto, rimanendo comunque >5 punti percentuali inferiore rispetto al valore di base Miglioramento della FEVS <10 punti percentuali dal valor più basso raggiunto, rimanendo comunque >5 punti percentuali inferiore rispetto al valore di base TABELLA 5

Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa

Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa Red Alert for Women s Heart Compendio DONNE E RICERCA CARDIOVASCOLARE Le malattie cardiovascolari (MCV) sono la principale causa di morte nelle donne, responsabili del 54% dei decessi femminili in Europa

Dettagli

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi

APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA. MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi APPROPRIATEZZA IN ECOCARDIOGRAFIA MARIA CUONZO Cardiologia UTIC AUSL BA Terlizzi SOGGETTO CON CMD NOTA IN COMPENSO PREGRESSO DOLORE TORACICO Quale esame stato richiesto con appropriatezza? SOGGETTO CON

Dettagli

La terapia del carcinoma mammario metastatico: ruolo delle antracicline

La terapia del carcinoma mammario metastatico: ruolo delle antracicline La terapia del carcinoma mammario metastatico: ruolo delle antracicline Hotel AC, 8 ottobre 2014 Razionale Il carcinoma della mammella rappresenta uno dei settori dell oncologia nel quale maggiori sono

Dettagli

Trials clinici. Disegni di studio

Trials clinici. Disegni di studio Trials Clinici Dott.ssa Pamela Di Giovanni Studi descrittivi Disegni di studio Popolazioni Individui Studi analitici Osservazionali Sperimentali Studi di correlazione o ecologici Case report - Case series

Dettagli

IL RUOLO DELL INFERMIERE

IL RUOLO DELL INFERMIERE A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright

Dettagli

Dott. Giovanni Ferrari

Dott. Giovanni Ferrari Manifestazioni cardiache delle malattie neurologiche acute Comobrain Ottobre 2009 Dott. Giovanni Ferrari Dimensioni del problema George Khechinashvili, 2002 Analisi multivariata della mortalità

Dettagli

La Gestione Perioperatoria del Paziente Cardiopatico in Chirurgia non Cardiaca

La Gestione Perioperatoria del Paziente Cardiopatico in Chirurgia non Cardiaca La Gestione Perioperatoria del Paziente Cardiopatico in Chirurgia non Cardiaca Obiettivi dell incontro Epidemiologia OBIETTIVO DELL INCONTRO Parlare dei nuovi orientamenti nel trattamento dell operando

Dettagli

Chairmen: Sabino De Placido, Luca Gianni

Chairmen: Sabino De Placido, Luca Gianni Chairmen: Sabino De Placido, Luca Gianni P R O G R A M M A S C I E N T I F I C O P R E L I M I N A R E COORDINATORI SCIENTIFICI SABINO DE PLACIDO Università Degli Studi di Napoli Federico II, Napoli LUCA

Dettagli

Espressione di geni specifici per un determinato tumore

Espressione di geni specifici per un determinato tumore Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa

Dettagli

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights 16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights RISULTATI PRELIMINARI STUDIO ITACA Lo studio Itaca è uno studio multicentrico italiano di Fase III che confronta un trattamento chemioterapico tailored

Dettagli

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini

IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

IL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/

IL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/ IL DOLORE TORACICO Presentazioni di Dolore Taracico Acuto al Pronto Soccorso http://www.cardionet.it/scientifico/approfondimento/dolore_toracico/ A cura del Dott. Sergio Fasullo DTA CON ALTERAZIONI ECG

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

Università Cattolica del Sacro Cuore DIPARTIMENTO DI SCIENZE GERONTOLOGICHE, GERIATRICHE E FISIATRICHE RELAZIONE STATO DI AVANZAMENTO LAVORI

Università Cattolica del Sacro Cuore DIPARTIMENTO DI SCIENZE GERONTOLOGICHE, GERIATRICHE E FISIATRICHE RELAZIONE STATO DI AVANZAMENTO LAVORI Università Cattolica del Sacro Cuore DIPARTIMENTO DI SCIENZE GERONTOLOGICHE, GERIATRICHE E FISIATRICHE RELAZIONE STATO DI AVANZAMENTO LAVORI VALIDAZIONE NAZIONALE DI UN INDICATORE PROGNOSTICO BASATO SU

Dettagli

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA

PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA PSA SCREENING NEL TUMORE DELLA PROSTATA Prof. Giuseppe Martorana Clinica Urologica Alma Mater Studiorum Università di Bologna Convegno medico UniSalute Appropriatezza ed efficacia degli screening Bologna,

Dettagli

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione?

Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? RILEVAZIONI Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? I risultati da un indagine condotta in Puglia su un campione di medici di base Francesca Di Serio * I dati raccolti negli

Dettagli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre 2005. G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli Principi generali Carlo Federico Gauss Matematico tedesco 1777-1855 G. Bartolozzi - Firenze Vercelli 9-10 dicembre 2005 Oggi il nostro lavoro

Dettagli

LINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013

LINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013 LINEE DI RICERCA SOSTENUTE DAL 5xMILLE 2013 I Ricercatori del Centro di Genomica e Bioinformatica Traslazionale stanno lavorando a linee di ricerca legate a 1. Sclerosi Multipla 2. Tumore della Prostata

Dettagli

della Valvola Mitrale

della Valvola Mitrale Informazioni sul Rigurgito Mitralico e sulla Terapia con Clip della Valvola Mitrale Supporto al medico per le informazioni al paziente. Informazioni sul Rigurgito Mitralico Il rigurgito mitralico - o RM

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio

Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: conoscerlo per aiutare il tuo cuore a farti vivere meglio Scompenso cardiaco cronico: che cosa e? Il tuo medico ti ha detto che sei ammalato di scompenso cardiaco.... Ma che

Dettagli

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING Relatore: Brunella Spadafora Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni I tumori nel loro insieme, costituiscono la seconda causa di morte,

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia

Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia L obiettivo ultimo della riabilitazione cardiologica Recuperare e mantenere al livello più elevato possibile le condizioni fisiologiche, psicologiche,

Dettagli

A.A. 2014-2015. Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE

A.A. 2014-2015. Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE A.A. 2014-2015 Obiettivi formativi del CI di Metodologia epidemiologica OBIETTIVO GENERALE Utilizzare gli strumenti epidemiologici e statistici appropriati per ridurre l'area dell'incertezza nella rilevazione

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente:

DECISION MAKING. E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: DECISION MAKING E un termine generale che si applica ad azioni che le persone svolgono quotidianamente: Cosa indosserò questa mattina? Dove e cosa mangerò a pranzo? Dove parcheggerò l auto? Decisioni assunte

Dettagli

Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica

Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica Dr. Mauro Somaschi - MMG ASL Lecco Aula Magna Azienda Ospedaliera Ospedale "A. Manzoni" REGIONE LOMBARDIA ASL Lecco Relazione

Dettagli

Bimbisani & Belli 01-GIU-2015. Dir. Resp.: Silvia Huen. da pag. 32. www.datastampa.it

Bimbisani & Belli 01-GIU-2015. Dir. Resp.: Silvia Huen. da pag. 32. www.datastampa.it Tiratura 02/2015: 61.160 Diffusione 02/2015: 39.860 Lettori III 2014: 487.000 Bimbisani & Belli Dir. Resp.: Silvia Huen da pag. 32 01-GIU-2015 Tiratura 02/2015: 61.160 Diffusione 02/2015: 39.860 Lettori

Dettagli

La principale causa di patologia cardiovascolare è la cardiopatia ischemica.

La principale causa di patologia cardiovascolare è la cardiopatia ischemica. MEDICINA DELLO SPORT LEZIONE 4 CARDIOPATIA ISCHEMICA E DILATATIVA La principale causa di patologia cardiovascolare è la cardiopatia ischemica. ISCHEMIA È un processo generale che può interessare qualsiasi

Dettagli

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca

Corso di. Dott.ssa Donatella Cocca Corso di Statistica medica e applicata Dott.ssa Donatella Cocca 1 a Lezione Cos'è la statistica? Come in tutta la ricerca scientifica sperimentale, anche nelle scienze mediche e biologiche è indispensabile

Dettagli

CORSO DI ECOCARDIOGRAFIA Corso teorico-pratico (livello intermedio/avanzato)

CORSO DI ECOCARDIOGRAFIA Corso teorico-pratico (livello intermedio/avanzato) CORSO DI ECOCARDIOGRAFIA Corso teorico-pratico (livello intermedio/avanzato) Razionale del Corso Il Corso è di livello intermedio/avanzato, rivolto a Medici Specialisti in Cardiologia, Medicina Interna

Dettagli

[ Corso Residenziale ] Le terapie adiuvanti e neoadiuvanti: stato dell arte e prospettive VIII EDIZIONE

[ Corso Residenziale ] Le terapie adiuvanti e neoadiuvanti: stato dell arte e prospettive VIII EDIZIONE [ Corso Residenziale ] Le terapie adiuvanti e neoadiuvanti: stato dell arte e prospettive VIII EDIZIONE, 1 luglio 2011 1 di 7 [ Programma preliminare] Venerdì, 1 luglio 9.00 Introduzione I SESSIONE LE

Dettagli

UN OPPORTUNITÀ PER IL WELFARE AZIENDALE. Dr. Carlo Cipolla - Direttore Divisione di Cardiologia - IEO

UN OPPORTUNITÀ PER IL WELFARE AZIENDALE. Dr. Carlo Cipolla - Direttore Divisione di Cardiologia - IEO UN OPPORTUNITÀ PER IL WELFARE AZIENDALE Dr. Carlo Cipolla - Direttore Divisione di Cardiologia - IEO LA PREVENZIONE PRIMARIA SCREENING PERSONALIZZATI E COSE PERFETTAMENTE INUTILI 2 IEO 2014 PREGIUDIZI

Dettagli

Quanto serve classificare dal punto di vista eziologico e prognostico i pazienti con scompenso cardiaco? Se serve, come si fa? Dr.ssa L.

Quanto serve classificare dal punto di vista eziologico e prognostico i pazienti con scompenso cardiaco? Se serve, come si fa? Dr.ssa L. Quanto serve classificare dal punto di vista eziologico e prognostico i pazienti con scompenso cardiaco? Se serve, come si fa? Dr.ssa L. Scelsi Unità Scompenso Cardiaco e Trapianti Unità Operativa di Cardiologia

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

Protocollo Chemioterapia

Protocollo Chemioterapia AZIENDA SANITARIA LOCALE ROMA E Ospedale Santo Spirito Dipartimento Scienze Mediche e Riabilitative UOC Cardiologia Direttore Dr Roberto Ricci UOC Medicina Interna Direttore Dr Umberto Recine Protocollo

Dettagli

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio

Allegato I. Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Allegato I Conclusioni scientifiche e motivi della variazione dei termini delle autorizzazioni all immissione in commercio Conclusioni scientifiche Vista la relazione di valutazione del comitato di valutazione

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Azienda Ospedaliera di Verona Pronto Soccorso Policlinico G.B. Rossi Primario: Dott. C. Pistorelli La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Dott. Adriano Valerio Centro Nazionale

Dettagli

THREE-DIMENSIONAL ECHOCARDIOGRAPHIC EVALUATION OF LEFT VENTRICULAR DYSSYNCHRONY IN PEDIATRIC TRANSPLANTED HEART: A PILOT STUDY

THREE-DIMENSIONAL ECHOCARDIOGRAPHIC EVALUATION OF LEFT VENTRICULAR DYSSYNCHRONY IN PEDIATRIC TRANSPLANTED HEART: A PILOT STUDY THREE-DIMENSIONAL ECHOCARDIOGRAPHIC EVALUATION OF LEFT VENTRICULAR DYSSYNCHRONY IN PEDIATRIC TRANSPLANTED HEART: A PILOT STUDY C. Esposito, R. Iacobelli, A. Toscano, A. Del Pasqua, F. Parisi, G. Grutter,

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

L'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO

L'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO L'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO Latina, 26 Maggio 2012 Dott.ssa Federica Sebastiani Dipartimento di Oncologia.

Dettagli

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA

IPERTENSIONE IPERTENSIONE ARTERIOSA UNIVERSITA di FOGGIA C.D.L. in Dietistica AA. 2006-2007 IPERTENSIONE ARTERIOSA IPERTENSIONE L ipertensione è la più comune malattia cardiovascolare. Corso di Medicina Interna Docente: PROF. Gaetano Serviddio

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

L infermiere al Controllo di Gestione

L infermiere al Controllo di Gestione L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di

Dettagli

CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m.

CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CARATTERISTICHE FISICHE DELL AMBIENTE DI MONTAGNA riduzione

Dettagli

ESERCITAZIONE. CdL Fisioterapia e Podologia. 25 novembre 2015

ESERCITAZIONE. CdL Fisioterapia e Podologia. 25 novembre 2015 ESERCITAZIONE CdL Fisioterapia e Podologia 25 novembre 2015 Epidemiologia Domanda 1 Le neoplasie gastriche sono: a. diminuite in tutta Europa b. diminuite fino agli anni 80, poi stabili c. aumentate in

Dettagli

Grazie dell attenzione

Grazie dell attenzione Grazie dell attenzione http://www.registri-tumori.it/pdf/aiom2012/i_numeri_del_cancro_2012.pdf In Italia circa 2.250mila persone (4% del totale della popolazione) vivono avendo avuto una precedente

Dettagli

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna I

Dettagli

SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005

SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005 SMID a.a. 2004/2005 Corso di Metodi Statistici in Biomedicina Tassi di incidenza 9/2/2005 Ricerca epidemiologica Gli epidemiologi sono interessati a conoscere l incidenza delle malattie per prevedere i

Dettagli

ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1

ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1 ANALISI DEI RICOVERI OSPEDALIERI PER TUMORE DEL POLMONE ANNO 2014 1 1. Data set analizzato e suoi limiti Il data set analizzato include: 1. Tutti i ricoveri avvenuti nei presidi ospedalieri dell Area Vasta

Dettagli

Protocollo di studio clinico o epidemiologico

Protocollo di studio clinico o epidemiologico Protocollo di studio clinico o epidemiologico Esempi e struttura Esempio 1 (1) Titolo: gli eventi trombo-embolici nei pazienti con tumori a cellule germinali e trattati con chemioterapia Background: all

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

SCOMPENSO CARDIACO: management in primary care CASO CLINICO

SCOMPENSO CARDIACO: management in primary care CASO CLINICO MEDI.TER Cooperativa Medicina del Territorio Programma formativo 2008 SCOMPENSO CARDIACO: management in primary care CASO CLINICO 7 e 24 maggio 2008 Dr. Claudio Esposito Paziente di sesso maschile anni

Dettagli

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE

STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE STORE MANAGER.. LE COMPETENZE CARATTERISTICHE E I BISOGNI DI FORMAZIONE 1 Indice 1. Premessa 2. Obiettivo 3. Le competenze del profilo ideale Competenze 3.1. Età ed esperienza 3.2. Le reali competenze

Dettagli

Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche

Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche www.aggm.it Agenzia Giornalistica Global Media Salute e Scienze Sclerosi multipla, SLA, Alzheimer e Parkinson: novità diagnostiche e terapeutiche A Napoli il Congresso mondiale della Società Internazionale

Dettagli

sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne

sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne sembra una Anche qui sembra questione di sesso: Aspirina e donne The Women s Health Study Razionale per l uso di bassi dosaggi di aspirina nella prevenzione primaria Nella prevenzione secondaria delle

Dettagli

Bambini e ragazzi affetti da tumore

Bambini e ragazzi affetti da tumore Bambini e ragazzi affetti da tumore Firenze, 29 maggio 2014 Gianfranco Manneschi U.O. Epidemiologia clinica e descrittiva ISPO Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica introduzione La patologia

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici genovesi Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E LA NEFROPATIA DIABETICA: studio sui comportamenti prescrittivi diagnosticoterapeutici di un gruppo di medici

Dettagli

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati.

L Insulina è un ormone prodotto dal pancreas implicato nel metabolismo dei carboidrati. DIABETE E RISCHIO CANCRO: RUOLO DELL INSULINA Secondo recenti studi sono più di 350 milioni, nel mondo, gli individui affetti da diabete, numeri che gli regalano il triste primato di patologia tra le più

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

hs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico

hs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico hs-crp ed MPO: Punto di vista del Clinico IL LABORATORIO NELLE URGENZE ED EMERGENZE Roma, 2-3 Ottobre 2009 Riccardo Morgagni Cardiologia Università Tor Vergata Roma Contesto clinico Sindromi Coronariche

Dettagli

MODELLO PER IL CURRICULUM VITAE

MODELLO PER IL CURRICULUM VITAE MODELLO PER IL CURRICULUM VITAE DATI PERSONALI Cognome e nome MILANI LOREDANO Qualifica MEDICO CHIRURGO SPECIALISTA CARDIOLOGIA Amministrazione Incarico attuale DIRETTORE UOC DI CARDIOLOGIA OSPEDALE CIVILE

Dettagli

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA

REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA REGIONANDO 2000 REGIONE EMILIA ROMAGNA AZ OSP. POLICLINICO MODENA SPERIMENTAZIONE DI METODOLOGIE, STRUMENTI DI SUPPORTO, FORMAZIONE PER UNA ATTIVITA' SISTEMATICA DI MEDICAL AUDIT PRESSO IL POLICLINICO

Dettagli

BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti

BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello. Drssa Grazia Foti BELLI DI DENTRO Stili di vita e stili alimentari per mantenere giovani cuore e cervello Drssa Grazia Foti MALATTIE CARDIOVASCOLARI Più importante causa di morte nel mondo, (17.3 milioni di morti ogni anno)

Dettagli

Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori

Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori PRECISION MEDICINE PER UNA ONCOLOGIA SOSTENIBILE: DALLA DIAGNOSTICA ALLA TERAPIA Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori Dr. Mario Fusco Registro Tumori Regione Campania

Dettagli

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE

LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE LA DIAGNOSTICA MOLECOLARE E I TUMORI DEL SANGUE UNA NUOVA FRONTIERA NELLA DIAGNOSI DI ALCUNI TUMORI La diagnostica molecolare ha l obiettivo di accertare un ampia varietà di patologie (infettive, oncologiche

Dettagli

L ASSISTENZA DIABETOLOGICA NELLA A.S.N.7

L ASSISTENZA DIABETOLOGICA NELLA A.S.N.7 L ASSISTENZA DIABETOLOGICA NELLA A.S.N.7 G.Pipicelli, L.Mustara, G.Angotzi, T.Colosimo,R.Guarnieri,A.Parottino,I.Pinto U.O Complessa di Diabetologia e Dietologia Territoriale A.S.n.7 Catanzaro Direttore

Dettagli

Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire.

Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire. Scegli il tuo cammino e mettici il cuore. Perché se lo fai con il cuore sei arrivato ancora prima di partire. Il cuore : è un muscolo grande all'incirca come il pugno della propria mano. pesa circa 500

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario

Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario L analisi del contesto demografico è l introduzione ideale alla sezione della salute. Il bisogno del cittadino residente sul territorio

Dettagli

Valvulopatie. Stenosi Mitralica Insufficienza Mitralica

Valvulopatie. Stenosi Mitralica Insufficienza Mitralica Valvulopatie Stenosi Mitralica Insufficienza Mitralica Stenosi Mitralica:Eziologia Patologia ormai rara nei paesi sviluppati:nella quasi totalità dei casi è di origine reumatica. Predilige il sesso femminile

Dettagli

PROGRAMMA DELL EVENTO FORMATIVO

PROGRAMMA DELL EVENTO FORMATIVO PROGRAMMA DELL EVENTO FORMATIVO FARMACOVIGILANZA NELLA DISPENSAZIONE DEI FARMACI PER LA TERAPIA DELLE PRINCIPALI PATOLOGIE DEL SISTEMA CARDIOVASCOLARE. Ente Organizzatore: Dipartimento di Farmacologia

Dettagli

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013

Il problema delle calcificazioni. Este 29.11.2013 Il problema delle calcificazioni Este 29.11.2013 il tratto extracranico delle arterie carotidi si presta in maniera ottimale allo studio mediante eco-color-doppler I miglioramenti tecnologici apportati

Dettagli

PROCEDURE - GENERALITA

PROCEDURE - GENERALITA PROCEDURE - GENERALITA Le PROCEDURE sono regole scritte, utili strumenti di buona qualità organizzativa, con le quali lo svolgimento delle attività viene reso il più possibile oggettivo, sistematico, verificabile,

Dettagli

La frazione dei guariti dal cancro

La frazione dei guariti dal cancro 13-15 Aprile 2016 Reggio Children c/o Centro Internazionale Loris Malaguzzi REGGIO EMILIA La frazione dei guariti dal cancro Stefano Guzzinati Registro Tumori del Veneto Luigino Dal Maso, Centro Riferimento

Dettagli

I CONVEGNO DI CARDIORISONANZA 2008

I CONVEGNO DI CARDIORISONANZA 2008 Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Granda Dipartimento A. De Gasperis Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Granda I CONVEGNO DI CARDIORISONANZA 2008 Promosso dall Unita di Risonanza Magnetica

Dettagli

Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere.

Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere. Rischio di ospedalizzazione successiva alla prima dialisi nel Lazio: differenze per titolo di studio, età e genere. Claudia Marino, Nera Agabiti, Anna Maria Bargagli, Laura Cacciani, Salvatore Di Giulio,

Dettagli

La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara)

La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara) Protocollo diagnostico-terapeutico per le Pazienti con carcinoma mammario La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati

Dettagli

Dimensioni, aree e volumi intracavitari Massa e stress parietale Funzione globale Segmentazione e funzione regionale Funzione ventricolare dx

Dimensioni, aree e volumi intracavitari Massa e stress parietale Funzione globale Segmentazione e funzione regionale Funzione ventricolare dx CORSO DI ECOCARDIOGRAFIA di I Livello 23-24-25 Gennaio 2014 Palermo Grand Hotel Piazza Borsa PRIMO GIORNO 23 GENNAIO 2014 8,30 Registrazione dei partecipanti e consegna del materiale didattico ECM Presentazione

Dettagli

Università degli Studi di Pavia SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN CARDIOLOGIA PIANO DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE A.A.

Università degli Studi di Pavia SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN CARDIOLOGIA PIANO DI ADDESTRAMENTO PROFESSIONALIZZANTE A.A. Università degli Studi di Pavia SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN CARDIOLOGIA Direttore: Prof. Peter J. Tel: 0382.0367 Fax:0382.03002 e-mail: peter.schwartz@unipv.it Segreteria: Elisa Scarparo Tel: 0382.26061

Dettagli

PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO

PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO Il programma di prevenzione cardiovascolare è stato attivato nella Regione Veneto nel corso del 2008, dopo una fase di preparazione durata

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P.

CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE. ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I. Responsabile Dott.ssa P. CARTA DEI SERVIZI AMBULATORIO DI TERAPIA ANTALGICA E CURE PALLIATIVE ASP di Enna Presidio Ospedaliero Umberto I Responsabile Dott.ssa P. Viola Edvard Munch - The Silk Child -!907 Tate Gallery London 1

Dettagli

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012

Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non

Dettagli

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione

Dettagli

Diabete e confini. Valerio Miselli, Reggio Emilia

Diabete e confini. Valerio Miselli, Reggio Emilia Diabete e confini Valerio Miselli, Reggio Emilia I mutamenti demografici e sociali in corso, la necessità di presa in carico del cittadino durante l intero arco della vita, pongono il tema dell integrazione

Dettagli

PROGETTO CLOSE TO CARE PER I PAZIENTI CON IPERTENSIONE ARTERIOSA E FATTORI DI RISCHIO CARDIOMETABOLICO: ANALISI PRELIMINARE DEI RISULTATI.

PROGETTO CLOSE TO CARE PER I PAZIENTI CON IPERTENSIONE ARTERIOSA E FATTORI DI RISCHIO CARDIOMETABOLICO: ANALISI PRELIMINARE DEI RISULTATI. PROGETTO CLOSE TO CARE PER I PAZIENTI CON IPERTENSIONE ARTERIOSA E FATTORI DI RISCHIO CARDIOMETABOLICO: ANALISI PRELIMINARE DEI RISULTATI. Giuliano Tocci 1,2, Andrea Ferrucci 1, Chiara Rossi 1, Caterina

Dettagli

Società Italiana di Cardiologia CONGRESSONAZIONALE. 11-14 dicembre 2015 Rome Cavalieri PRIMO ANNUNCIO

Società Italiana di Cardiologia CONGRESSONAZIONALE. 11-14 dicembre 2015 Rome Cavalieri PRIMO ANNUNCIO Società Italiana di Cardiologia CONGRESSONAZIONALE 11-14 dicembre 2015 Rome Cavalieri PRIMO ANNUNCIO Segreteria Scientifica Società Italiana di Cardiologia Via Po 24, 00198 Roma Tel. 06 85355854 - Fax

Dettagli

APPROCCIO RADIOTERAPICO

APPROCCIO RADIOTERAPICO Unità operativa di Radioterapia Azienda Ospedaliera di Parma APPROCCIO RADIOTERAPICO Dott.ssa Dell Anna Cristina TUMORI PRIMITIVI DELLA PARETE TORACICA Sono tumori eterogenei che possono prendere origine

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute Dipartimento della sanità pubblica e dell innovazione Direzione generale dei rapporti europei ed internazionali INFORMATIVA OMS: ATTIVITÀ FISICA Traduzione non ufficiale a cura di

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo

Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza. Ospedale Civile S. Bortolo VICENZA Regione Veneto Azienda ULSS 6 Vicenza Ospedale Civile S. Bortolo Dipartimento AREA MEDICA 1^ Direttore Dr. Giorgio Vescovo MEDICINA INTERNA PER INTENSITA DI CURE LA MEDICINA INTERNA OGGI. COMPLESSA..

Dettagli

Università degli Studi di Milano Facoltà di Scienze Motorie Corso di laurea in scienze motorie

Università degli Studi di Milano Facoltà di Scienze Motorie Corso di laurea in scienze motorie Università degli Studi di Milano Facoltà di Scienze Motorie Corso di laurea in scienze motorie Quadro delle linee guida per la compilazione della tesi in scienze motorie Fonti universitarie ed extrauniversitarie

Dettagli

WP 4 Approccio socio-assistenziale alle problematiche del paziente oncologico anziano

WP 4 Approccio socio-assistenziale alle problematiche del paziente oncologico anziano Programma straordinario di ricerca oncologica 2006 ALLEANZA CONTRO IL CANCRO PROGRAMMA 1B: RIDUZIONE DELLA DISPARITÀ NELL ACCESSO DEI PAZIENTI AI MEZZI DIAGNOSTICI E ALLE TERAPIE. WP 4 Approccio socio-assistenziale

Dettagli

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL

PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014. Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL PROGETTO GIOBBE. RSA SENZA DOLORE Teatro Casa di Cura Beato Palazzolo - Bergamo 2 APRILE 2014 Dr. Francesco Locati Direttore Sociale ASL Il dolore Il dolore è una delle principali malattie che si incontrano

Dettagli