Apicoltura Biologica
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- Emanuele Filippi
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1 con il Patrocinio di Provincia di Viterbo Comune di Lubriano Scuola di Apicoltura C.D. Michener Piazza Col di Lana Lubriano (VT) Organizza Corsi Residenziali di Apicoltura Biologica Corso Base di APICOLTURA BIOLOGICA 8 Lezioni con Esercitazioni / ottobre 2012 Corso di Allevamento delle API REGINE 6 Lezioni con Esercitazioni novembre, 1-2 dicembre 2012 Corso di II Livello di APICOLTURA BIOLOGICA 6 Lezioni Teorico-Pratiche settembre, 6-7 ottobre 2012 Corso Introduttivo alla ANALISI SENSORIALE dei Mieli Italiani Primavera 2013 In collaborazione didattica con il Centro Ricerche Miele, Università di Roma Tor Vergata Attestato di Formazione con il patrocinio del Comune di Lubriano e della Provincia di Viterbo Infopoint: direzione@museolubriano.com Cell.: (Mirko Pacioni), (Andrea Mengassini) in Partnership tecnico-scientifica con:
2 Museo Naturalistico di Lubriano Scuola di Apicoltura C.D. Michener Piazza Col di Lana 12, Lubriano (VT) Tel Cell direzione@museolubriano.com 2012 Tutti i diritti riservati.
3 PRESENTAZIONE della SCUOLA La Scuola di Apicoltura del Museo Naturalistico di Lubriano è intitolata alla vita e all opera del Professor Charles Duncan Michener, Entomologo emerito presso l Università del Kansas (USA), che in 60 anni di attività ha studiato e classificato le api di tutto il mondo, contribuendo in modo significativo allo sviluppo della moderna Sistematica e che, insieme a Edward O. Wilson, ha fondato la Sociobiologia, intesa come studio dell evoluzione biologica del comportamento sociale. I risultati di questo lavoro monumentale sono stati pubblicati nei due volumi The Social Behavior of the Bees (1974, Harvard University Press) e The Bees of the World, giunto alla 2 a edizione (2007, The Johns Hopkins University Press). La Scuola Apistica C.D. Michener, fortemente voluta dall Amministrazione del Comune di Lubriano, nasce per rispondere all esigenza di formazione professionale in Apicoltura del territorio. Avviata nell'inverno 2011 con le Giornate d'informazione per Apicoltori, promosse dall'agenzia Regionale dei Parchi del Lazio e sostenute dalla Provincia di Viterbo, prosegue nella primavera del 2012 con il primo corso di Apicoltura Biologica ufficialmente riconosciuto nella Regione Lazio da una pubblica Istituzione e ha l ambizione di porsi quale punto di riferimento della Didattica Apistica grazie ad un offerta formativa completa, di base e di alta specializzazione. Le attività sono inserite in un ampio quadro di partnership tecnico-scientifica con: ARP Agenzia Regionale dei Parchi del Lazio, Università degli Studi della Tuscia, RESINA Musei in Rete per la Natura, SIMULABO Sistema Museale del Lago di Bolsena, DNApi Lab e Studio Naturalistico Picus. I corsi, tenuti da Docenti di comprovata esperienza e in collaborazione didattica con il Centro Ricerche Miele dell Università di Roma Tor Vergata, si svolgono presso le strutture del Museo Naturalistico di Lubriano e presso l Apiario Sperimentale realizzato lungo il percorso museale nel comprensorio della Valle dei Calanchi. Il team di Docenti ordinari è affiancato da Ricercatori, Medici Veterinari e Tecnici Apistici provenienti dalle migliori realtà universitarie e del settore, in qualità di Ospiti relatori per l approfondimento di temi specifici. Al termine delle attività didattiche, gli Allievi riceveranno un attestato di frequenza patrocinato dal Comune di Lubriano e dalla Provincia di Viterbo. La Scuola, inoltre, organizza giornate divulgative per studenti di ogni ordine e grado e sessioni di aggiornamento permanente per Apicoltori con cicli di seminari e di stage pratici; infine, sollecita, promuove e realizza convegni, workshop e progetti di ricerca nell ambito dell Apidologia e dell Ecologia del territorio applicata all Apicoltura, in collaborazione con Istituzioni Europee, Enti locali, Università e Aziende private. DOCENTI ORDINARI della SCUOLA Antonella CANINI. Biologa e Dottore di Ricerca, è specialista in Applicazioni biotecnologiche. Professore Ordinario di Botanica presso la Facoltà di Scienze MFN dell Università di Roma Tor Vergata, dal 2006 dirige il Centro Ricerche Miele e dal 2008 è responsabile del nuovo Orto Botanico universitario. Nel luglio 2012 è stata nominata Direttore del Dipartimento di Biologia. Si occupa di ricerche relative ai nutraceutici contenuti nel miele e suoi derivati per lo sviluppo dell Apiterapia, di qualità delle produzioni apistiche e collabora con istituzioni universitarie estere per il miglioramento della nutrizione delle popolazioni in Africa. Andrea MENGASSINI. Ha studiato Botanica e Floricoltura all Orto Botanico dell Università La Sapienza ; laureato nello stesso Ateneo in Biologia ad indirizzo entomologico, con esperienze lavorative in Italia e in Africa, si è specializzato presso l Istituto Nazionale di Apicoltura alla sede di Reggio Emilia in Genetica e Allevamento delle Api Regine e alla sede di Bologna in Patologia apistica. Ha conseguito la qualifica di Esperto Apistico presso il CRA-Api Unità di Ricerca in Apicoltura e Bachicoltura del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. È titolare dell Azienda Apistica Biologica Bee & Flowers e del Laboratorio di Ricerche Entomologiche per l Apicoltura DNApi Lab di Roma. Dirige il Comitato Tecnico-Scientifico BeeNetWork presso ADRA Italia ONG/Onlus per lo sviluppo dell Apicoltura Biologica e collabora con il Centro Ricerche Miele dell Università Tor Vergata in progetti di biomonitoraggio ambientale. Mirko PACIONI. Laureato in Scienze Forestali e Ambientali presso la Facoltà di Agraria dell Università della Tuscia di Viterbo, è esperto di aspetti naturalistici legati ai diversi ecosistemi, problematiche forestali, sostenibilità ed accessibilità. Consulente per conto di parchi, comunità montane, province e comuni nell area dell alto Lazio e della bassa Umbria, dal 2004 si dedica in particolare a progetti di ricerca per la conservazione della biodiversità e di valorizzazione del territorio. È Direttore Incaricato del Museo Naturalistico di Lubriano (VT) e titolare dello Studio Naturalistico Picus di Porano (TR). È autore di 7 pubblicazioni divulgative e scientifiche in tema.
4 Corso Base di Apicoltura Biologica 1 FINALITÀ e OBIETTIVI Il corso base di Apicoltura Biologica, unico del suo genere, sarà organizzato come un vero e proprio itinerario guidato alla conduzione biotecnica dell alveare, analizzando nel contempo i nuovi disciplinari di produzione, alla luce delle modifiche normative introdotte di recente in ambito comunitario e nazionale. Il Biologico è un settore in enorme espansione e nell'ambito dell'agricoltura dimostra di non conoscere crisi occupazionale o di reddito. Orientarsi tra i regolamenti UE, però, non è sempre facile quindi abbiamo pensato ad un corso snello, immediatamente fruibile dagli Allievi, che spieghi in maniera diretta i passi essenziali e i punti critici della disciplina e delle tecniche da adottare in apiario. Agli argomenti classici saranno affiancati altri di estrema attualità e di notevole interesse, quali il ruolo degli Agrofarmaci in ambiente e il loro impatto in Apicoltura, le prospettive per il controllo delle malattie apistiche senza l uso della chimica di sintesi, le norme sulla conversione convenzionale/biologico e sulla prima certificazione bio. Le lezioni teoriche saranno integrate con dimostrazioni delle attrezzature e delle metodologie di gestione dei presidi di lotta biologica e con visite tecniche all Apiario Sperimentale del Museo Naturalistico di Lubriano. Al termine di questo Corso, gli Allievi avranno acquisito le capacità per lo startup delle attività apistiche e una solida base culturale tecnico-scientifica per successivi corsi di approfondimento e specializzazione. ARGOMENTI del CORSO Come sono fatte le api, come si comportano in alveare e in ambiente. Apicoltura biologica: norme e disciplinari; gli Enti certificatori. Tecniche di gestione dell apiario a confronto: tradizionali e biologiche. Biologia e controllo dei parassiti apistici nei disciplinari biologici. L importanza delle flore mellifere. L Apicoltura bio nelle aree protette e nei Parchi Naturali. I mieli autoctoni della Regione Lazio. REGOLAMENTO del CORSO Il corso, rivolto a tutti, è a numero chiuso (max 30 partecipanti) in base all ordine cronologico di prenotazione e sarà attivato se alla data del 15 Ottobre 2012 si sarà raggiunto un minimo di 10 iscritti. COSTI e MODALITÀ di ISCRIZIONE al Corso Il costo del corso è pari a euro 80, comprensivo di materiale didattico su supporto cartaceo e informatico, da effettuarsi tramite versamento sul conto Poste Impresa IT77 J intestato a DNApi Lab di Andrea Mengassini (causale: Quota iscrizione Corso Lubriano ). Le iscrizioni si chiuderanno il 15 Ottobre 2012 e dovranno essere effettuate tramite mail alle seguenti coordinate: direzione@museolubriano.com. La prenotazione deve essere confermata entro il 15 Ottobre 2012 con l invio della ricevuta di pagamento via mail all indirizzo sopra indicato oppure via fax al numero (Studio Naturalistico Picus ). ATTESTATO di FORMAZIONE Al termine del ciclo di lezioni sarà rilasciato un Attestato di Formazione con il patrocinio del Comune di Lubriano e della Provincia di Viterbo.
5 CALENDARIO e ARGOMENTI del Corso I SESSIONE: Il biologico, le api, i disciplinari. I modulo. Sabato 20 Ottobre 2012, ore A. Mengassini. Breve storia dell Apicoltura: il millenario rapporto tra le Api e l Uomo. Conoscere la Biodiversità per valorizzare l Agricoltura. Dall Agricoltura intensiva al Biologico. Cosa vuol dire produrre in bio. Agricoltura e Apicoltura: un binomio possibile. II modulo. Sabato 20 Ottobre 2012, ore A. Mengassini. I disciplinari della conduzione biologica. Gli Enti certificatori. III modulo. Domenica 21 Ottobre 2012, ore A. Mengassini. Il Superorganismo Alveare. Nozioni di anatomia, fisiologia ed etologia di Apis mellifera. Le colonie di api in natura e in allevamento: analogie e differenze. IV modulo. Domenica 21 Ottobre 2012, ore A. Mengassini. Apicoltura razionale: le attrezzature apistiche. L arnia, com è fatta e come funziona. Le componenti dell arnia. Arnie speciali. Arnia e Alveare. I fogli cerei; la cera biologica. Gli accessori dell Apicoltore. Sistemi di protezione personale. L Affumicatore: metodi di utilizzo in Apicoltura biologica. Le varie fasi della stagione apistica e la gestione degli alveari. II SESSIONE: Le tecniche apistiche in biologico. V modulo. Sabato 27 Ottobre 2012, ore A. Mengassini. Varroa destructor: biologia del parassita e interazione ospite-parassita; gestione della varroa in Apicoltura biologica; attualità e prospettive della lotta biologica alla varroasi. Biotecniche di controllo del parassita: Spazio Mussi; telaino Campero e sue modifiche. Lotta integrata: metodo Bozzi, Scalvini e Mozzato per l ingabbiamento della regina. Il blocco attivo di covata. VI modulo. Sabato 27 Ottobre 2012, ore A. Mengassini. L apparato digerente delle api quale porta di ingresso per gli agenti patogeni. BPA Buone Pratiche Apistiche contro la peste americana (Paenibacillus larvae), la peste europea (Melissococcus pluton), il Nosema apis e ceranae. I virus apistici: il caso di IAPV e KBV e le nuove prospettive di terapia genica. VII modulo. Domenica 28 Ottobre 2012, ore A. Mengassini. La gestione del patrimonio genetico apistico: le api regine. Ulteriori approfondimenti sulle varie fasi della stagione apistica e sulla gestione tecnica degli alveari. VIII modulo. Domenica 28 Ottobre 2012, ore A. Canini. Il rapporto tra api e fiori: cenni di fisiologia ed ecologia delle flore mellifere. Le più comuni flore di interesse apistico nel Lazio e in Tuscia e i loro ambienti naturali. La qualità del miele. Chiusura del Corso: consegna degli attestati. ESERCITAZIONI di TECNICA APISTICA Il ciclo di esercitazioni pratiche sarà svolto durante tutta la stagione apistica (marzo/ottobre) contestualmente alla presenza dei Docenti presso l Apiario Sperimentale del Museo Naturalistico di Lubriano, secondo un calendario che sarà comunicato via mail e in piccoli gruppi (max 5 Allievi per turno) previa prenotazione, al fine di ottimizzare l apprendimento personale. La didattica in campo verterà sui seguenti argomenti: le metodiche di gestione dell arnia in allevamento razionale secondo disciplinare biologico: preparazione dell affumicatore, metodi di utilizzo del fumo; visita tecnica alle colonie in allevamento, osservazione della vita e dei rapporti tra le caste di api in alveare; valutazione qualiquantitativa delle scorte; valutazione dello stato di salute di api adulte e covata; metodi di ricerca della regina; utilizzo dei presidi per il controllo delle avversità apistiche.
6 Corso di II Livello di Apicoltura Biologica 2 FINALITÀ e OBIETTIVI Il corso di Apicoltura Biologica II Livello, unico del suo genere, è strutturato in un percorso logico che porterà ad approfondire le nozioni di base già acquisite in altri corsi per lo startup apistico. Durante le lezioni di secondo livello saranno ulteriormente esaminate le biotecniche relative alla gestione degli apiari con particolare riguardo al contesto ambientale. L integrazione api-ambiente sarà analizzata prendendo spunto da realtà aziendali come ad esempio l Apiario Sperimentale del Museo Naturalistico di Lubriano nella Valle dei Calanchi, un ecosistema fragile e complesso nel quale convivono i caratteri geomorfologici del paesaggio della Tuscia: rupi di origine vulcanica alternate a spettacolari creste argillose dovute ai noti processi di erosione naturale. Peculiare è pertanto il contesto vegetazionale, soprattutto in ambienti calanchivi e di forra; altrettanto tipici sono gli ambiti agricoli e rurali, ricchi di acque sorgive e talvolta, come nel caso del versante di Lubriano, con microclimi favorevoli dovuti al riparo dai venti freddi di tramontana. Fondamentale in questo contesto è il ruolo delle api quali naturali impollinatori e bioindicatori. La teoria sarà integrata da momenti di confronto tra gli Allievi e da dimostrazioni delle attrezzature e delle metodologie di gestione degli alveari in regime biologico; contestualmente alla lezioni saranno organizzati momenti di stage pratico con visite tecniche all Apiario Sperimentale. Al termine del Corso e delle Esercitazioni pratiche, gli Allievi avranno acquisito una totale autonomia nella gestione delle colonie di api e delle produzioni apistiche. ARGOMENTI del CORSO Il comportamento delle api in alveare e nell ambiente. Approfondimenti sulle tecniche di gestione dell apiario, tradizionali e biologiche. Gli agrofarmaci e il loro impatto in Apicoltura. Il ruolo dell ambiente nelle performance zootecniche apistiche. Le fasi di lavorazione del miele. Norme sulla corretta etichettatura in biologico. REGOLAMENTO del CORSO Il corso, rivolto a chi ha già frequentato corsi di Apicoltura, è a numero chiuso (max 30 partecipanti) in base all ordine cronologico di prenotazione e sarà attivato se alla data del 24 Settembre 2012 si sarà raggiunto un minimo di 10 iscritti. Si raccomanda di partecipare muniti dei dispositivi personali di sicurezza per lo svolgimento delle parti applicative in Apiario, contestuali alle lezioni teoriche. COSTI e MODALITÀ di ISCRIZIONE al Corso Il costo del corso è pari a euro 80, comprensivo di materiale didattico su supporto cartaceo e informatico, da effettuarsi tramite versamento sul conto Poste Impresa IT77 J intestato a DNApi Lab di Andrea Mengassini (causale: Quota iscrizione Corso Lubriano ). Le iscrizioni si chiuderanno il 24 Settembre 2012 e dovranno essere effettuate tramite mail alle seguenti coordinate: direzione@museolubriano.com. La prenotazione deve essere confermata entro il 24 Settembre 2012 con l invio della ricevuta di pagamento via mail all indirizzo sopra indicato oppure via fax al numero (Studio Naturalistico Picus ). ATTESTATO di FORMAZIONE Al termine del ciclo di lezioni sarà rilasciato un Attestato di Formazione con il patrocinio del Comune di Lubriano e della Provincia di Viterbo.
7 CALENDARIO e ARGOMENTI del Corso I SESSIONE: Le tecniche apistiche. I modulo. Sabato 29 Settembre 2012, ore A. Mengassini, M. Pacioni. L apiario biologico e l ambiente circostante: integrazione delle api con le flore del territorio. Un esempio pratico: la biodiversità della Valle dei Calanchi; la zona SIC/ZPS e il suo profilo vegetazionale; l ecosistema forestale; punti critici: l avifauna nomade avversa all allevamento delle api. Le carte vegetazionali e le mappe floristiche. L impianto dell apiario: tecniche di costruzione e allestimento dei supporti per le arnie; posizionamento delle arnie. Il problema degli agrofarmaci e del loro impatto sulle colonie. L acqua. La visita tecnica dell alveare: metodo di lavoro e programmazione delle visite. Le informazioni sullo stato della colonia: osservazioni al predellino di volo e analisi dei telaini del nido. II modulo. Sabato 29 Settembre 2012, ore A. Mengassini. La riproduzione del Superorganismo: sciamatura naturale e artificiale. Controllo della sciamatura da parte dell Apicoltore. L utilizzo della sciamatura per la formazione di nuovi nuclei. Integrazione sciamatura/allevamento api regine. Condizioni di orfanità della colonia: sintomi e gestione zootecnica. Il problema del saccheggio e il bilanciamento delle colonie. III modulo. Domenica 30 Settembre 2012, ore A. Mengassini. La conduzione dell alveare e dell apiario durante le stagioni dell anno: visita di fine inverno, valutazione delle scorte, nutrizione stimolante e di soccorso in Apicoltura tradizionale e in biologico, posa dei melari. Gestione della colonia durante la stagione produttiva. La raccolta del miele dai melari: metodi tradizionali e loro punti critici; l apiscampo. L invernamento: tecniche e problematiche. Stage Tecnico. Domenica 30 Settembre 2012, ore Compatibilmente con le condizioni meteo, presso l Apiario Sperimentale del Museo di Lubriano. Valutazione quali-quantitativa delle scorte, valutazione dello stato di salute delle api adulte e della covata, metodi di ricerca della regina. Dimostrazioni sulle biotecniche di gestione delle avversità delle api. II SESSIONE: Le produzioni. IV modulo. Sabato 6 Ottobre 2012, ore A. Mengassini. Il laboratorio di smielatura: allestimento degli impianti; le attrezzature fondamentali e accessorie; le autorizzazioni obbligatorie per l Apicoltore. Il sistema HACCP nella produzione del miele: analisi dei rischi, punti critici e punti critici di controllo; monitoraggio di processo e di prodotto, azioni correttive, procedure di verifica. Operazioni di smielatura. La gestione della cera e dei residui di smielatura. I mieli monoflora e il millefiori; le melate; i mieli problematici. La conservazione del miele. L etichettatura in biologico: norme vigenti e punti critici. Le preparazioni alimentari a base miele. V modulo. Sabato 6 Ottobre 2012, ore A. Mengassini. Il benessere delle api in allevamento razionale secondo un esperienza aziendale: l arnia Du-Ca (Dutto-Campero). Punti critici dell arnia Dadant-Blatt secondo Dutto e Campero; dati tecnici dell arnia Du-Ca e suo utilizzo in campo; il controllo dell omeostasi termica del nido; il Miglior Punto Termico (MPT); dinamiche della covata. Approfondimenti e confronto tra gli Allievi sulle tecniche di biocontrollo del parassita Varroa destructor: l ingabbiamento della Regina con metodo Scalvini/Mozzato; il blocco attivo di covata. VI modulo. Domenica 7 Ottobre 2012, ore A. Canini. L Apiterapia, in Italia e nel mondo. I nutraceutici. I prodotti dell alveare ad azione biologica sull Uomo: attualità e prospettive. I prodotti apistici integratori alimentari. Una filiera apistica di qualità per i prodotti apiterapici. Chiusura del Corso: consegna degli attestati.
8 Corso di Allevamento delle Api Regine 3 FINALITÀ e OBIETTIVI L allevamento delle api regine non è solo per specialisti perché consiste in una serie di tecniche che dovrebbero far parte del bagaglio culturale di ciascun Apicoltore al fine di aumentare rapidamente il numero delle colonie e rinnovare regolarmente il patrimonio genetico dei propri apiari. Ciò consente di risolvere con facilità vari problemi tipici e costanti nell annata apistica, come ad esempio la presenza di colonie orfane, di regine non soddisfacenti oppure di comportamenti eccentrici della colonia (scarso comportamento igienico e relativo incremento di patologie, tendenza alle sciamature, aggressività, regine fucaiole ). Saper allevare regine consentirà di risolvere tutti questi punti critici e di ottenere colonie omogenee, migliorando la produzione sotto ogni punto di vista, determinando una maggiore resistenza alle avversità delle api ed infine favorendo l adattamento delle api stesse all ambiente circostante. Il corso di Allevamento delle Api Regine, quindi, sarà impostato su una conoscenza approfondita della biologia delle api quale fondamento per la gestione delle celle reali, anche alla luce delle recenti innovazioni normative nel settore dell Apicoltura Biologica. Le lezioni teoriche saranno integrate con dimostrazioni delle attrezzature e delle metodologie di gestione dei nuclei ed delle colonie. ARGOMENTI del CORSO Anatomia e fisiologia delle Api Regine. Il ruolo della Regina nell ecosistema alveare. Cenni di genetica applicata all allevamento. Attrezzature e tecniche di gestione. Cenni di avversità delle celle reali e delle Regine. Cenni sull inseminazione strumentale. L allevamento di Regine in certificazione biologica. REGOLAMENTO del CORSO Il corso, rivolto a chi ha già frequentato corsi avanzati di Apicoltura, ad Apicoltori con comprovata esperienza sul campo e ad Apicoltori Professionisti, è a numero chiuso (max 20 partecipanti) in base all ordine cronologico di prenotazione e sarà attivato se alla data del 19 Novembre 2012 si sarà raggiunto un minimo di 10 iscritti. COSTI e MODALITÀ di ISCRIZIONE al Corso Il costo del corso è pari a euro 100, comprensivo di materiale didattico su supporto cartaceo e informatico, da effettuarsi tramite versamento sul conto Poste Impresa IT77 J intestato a DNApi Lab di Andrea Mengassini (causale: Quota iscrizione Corso Lubriano ). Le iscrizioni si chiuderanno il 19 Novembre 2012 e dovranno essere effettuate tramite mail alle seguenti coordinate: direzione@museolubriano.com. La prenotazione deve essere confermata entro il 19 Novembre 2012 con l invio della ricevuta di pagamento via mail all indirizzo sopra indicato oppure via fax al numero (Studio Naturalistico Picus ). ATTESTATO di FORMAZIONE Al termine del ciclo di lezioni sarà rilasciato un Attestato di Formazione con il patrocinio del Comune di Lubriano e della Provincia di Viterbo.
9 CALENDARIO e ARGOMENTI del Corso I SESSIONE: Le basi biologiche dell Allevamento Regine. I modulo. Sabato 24 Novembre 2012, ore A. Mengassini. Gli Allevatori italiani di Api Regine: storia di un eccellenza mondiale. L Albo Nazionale Allevatori Api Regine; il ruolo delle Associazioni degli Allevatori di api regine e di Produttori di pappa reale. Apis mellifera Ligustica: caratteristiche ecologiche e zootecniche, razze geografiche. Anatomia dell Ape Regina. Il fuco: mito e realtà. L apparato riproduttore. Il ciclo biologico delle api: riproduzione sessuale e partenogenesi. La cella reale. La nutrizione della futura Regina: la pappa reale. Il mantenimento delle condizioni ambientali ottimali all interno dell alveare per il corretto sviluppo della cella reale. II modulo. Sabato 24 Novembre 2012, ore A. Mengassini. Le anomalie anatomo-fisiologiche delle Api Regine: malformazioni innate e acquisite e loro impatto sulla produttività in alveare. Mutazioni somatiche ereditarie; anomalie dei genitali. Disfunzioni su base microbiologica: melanosi, cella reale nera. Interazione ospite-parassita di Nosema e Varroa con la Regina e impatto sul suo sviluppo e sulla sua performance zootecnica. III modulo. Domenica 25 Novembre 2012, ore A. Mengassini. Cenni di genetica applicata all allevamento di Regine. Influenza del ciclo sessuato/asessuato sulla trasmissione dei caratteri. I caratteri di interesse zootecnico: produttività, docilità, resistenza alle malattie. Il comportamento igienico. Metodiche classiche per la valutazione dei caratteri zootecnici: la biometria; le nuove metodiche biomolecolari: l analisi dei microsatelliti di DNA. Il piano di selezione genetica e di allevamento. II SESSIONE: Materiali e Metodi. IV modulo. Sabato 1 Dicembre 2012, ore A. Mengassini. Le attrezzature necessarie per l allevamento. Nucleo, starter, finisher. L allevamento di Regine alla portata di tutti: arnie con 6 telaini, mini-nuclei di fecondazione, utilizzo di colonie orfanizzate. Il laboratorio Api Regine: un esempio aziendale. Caratteristiche ecologiche degli ambienti di allevamento. Periodi di allevamento. Stimolazione delle colonie, scelta delle Regine madri, allevamento dei fuchi. V modulo. Sabato 1 Dicembre 2012, ore A. Mengassini. Le nuove Regine: utilizzo di celle reali soprannumerarie. Il traslarvo: materiali e tecniche. Innesto dei traslarvi nelle colonie orfanizzate. La rimonta delle api nutrici. Materiali e metodi di incubazione. La fecondazione naturale delle Regine vergini. Marcatura delle Regine. Sostituzione delle Regine: metodi classici e approcci innovativi. La banca delle Regine. La certificazione biologica delle Regine secondo il nuovo Reg. (CE) 834/2007 e successive modifiche. L inseminazione strumentale: il quadro normativo sulla fecondazione zootecnica artificiale (Legge 30/1991; DM 172/94; DM 403/2000); finalità, materiali e metodi; uso della metodica in Apicoltura Biologica. Il commercio delle Regine in Italia e all estero: attualità e punti critici. VI modulo. Domenica 2 Dicembre 2012, ore A. Canini. La pappa reale: composizione chimica, proprietà. Origine botanica: il metodo palinologico per la denominazione d origine. I nutraceutici contenuti nella pappa reale. Utilizzo della pappa reale nella dieta umana e in Apiterapia. Chiusura del Corso: consegna degli attestati. STAGE TECNICO In data da concordare con gli Allievi, presso l Apiario Sperimentale del Museo Naturalistico di Lubriano. Mattino. Definizione di un piano di produzione: discussione degli obiettivi e delle metodiche. Preparazione delle colonie orfane. Traslarvi e innesti. Pomeriggio. Analisi delle difficoltà metodologiche incontrate. Traslarvi e innesti. Visita ai nuclei di fecondazione.
10 Corso Introduttivo all Analisi Sensoriale 4 FINALITÀ e OBIETTIVI Il corso previsto per la Primavera 2013 si svolgerà in due weekend consecutivi, con sessioni intensive mattutine e pomeridiane suddivise in moduli e ha come obiettivo quello di fornire ai partecipanti informazioni, competenze ed abilità per poter valutare i principali parametri di qualità relativi al miele. All interno di gruppi assistiti da personale esperto, gli Allievi saranno guidati all individuazione delle principali caratteristiche e difetti del prodotto valutandone la rispondenza a standard organolettici definiti da specifiche normative. Inoltre, saranno fornite nozioni teoriche sulle principali tecnologie di produzione del miele e sui prodotti con metodo e certificazione biologici. ARGOMENTI del CORSO Nozioni tese a formare/migliorare le conoscenze sul miele: produzione, caratteristiche, tecnologia, legislazione e promozione. Introduzione alla pratica dell Analisi Sensoriale. REGOLAMENTO del CORSO Il corso, rivolto ad Apicoltori, Tecnici del settore gastronomico nonché semplici Consumatori che vogliano acquisire competenze in merito, è a numero chiuso (max 30 partecipanti) in base all ordine cronologico di prenotazione e sarà attivato se verrà raggiunto un minimo di 10 iscritti. COSTI e MODALITÀ di ISCRIZIONE al Corso Il costo del corso è pari a euro 120, comprensivo di materiale didattico su supporto cartaceo e informatico, da effettuarsi tramite versamento sul conto Poste Impresa IT77 J intestato a DNApi Lab di Andrea Mengassini (causale: Quota iscrizione Corso Lubriano ). Le iscrizioni si chiuderanno in data da stabilirsi e dovranno essere effettuate tramite mail alle seguenti coordinate: direzione@museolubriano.com. La prenotazione deve essere confermata entro termine da stabilirsi con l invio della ricevuta di pagamento via mail all indirizzo sopra indicato oppure via fax al numero (Studio Naturalistico Picus ). CORPO DOCENTE I Docenti di questo corso sono iscritti all Albo Nazionale degli Esperti di Analisi Sensoriale tenuto presso il CRA-Api Unità di Ricerca in Apicoltura e Bachicoltura di Bologna. ATTESTATO di FORMAZIONE Al termine del ciclo di lezioni sarà rilasciato un Attestato di Formazione con il patrocinio del Comune di Lubriano e della Provincia di Viterbo.
11 ARGOMENTI GENERALI del Corso Seminari tecnici. L Analisi Sensoriale: principi generali, elementi di fisiologia sensoriale; l ambiente, i materiali, le variazioni individuali. Percezione del gusto, dell aroma e altre sensazioni chimiche indifferenziate. Il miele: origine, composizione, proprietà fisiche e alimentari. Le analisi del miele. La caratterizzazione dei mieli uniflorali e di origine locale. Caratteristiche nutrizionali del miele. La tecnica di degustazione. Possibili utilizzi della tecnica di analisi sensoriale. Disposizioni legislative sul miele. Difetti del miele: odori e sapori estranei, umidità. Difetti della lavorazione del miele: impurità, schiuma, trattamenti termici. Difetti della conservazione del miele: cristallizzazione, invecchiamento, fermentazione. Tecnologia collegata ai difetti del miele. Mieli in produzione biologica. L uso del miele in cucina: produzioni gourmet e nuovi mercati potenziali. Prove di analisi sensoriale e di degustazione. Prove di abbinamento del miele con diversi tipi di formaggio. L abbinamento dei mieli con i vini. Analisi dei risultati delle prove pratiche. Verifica dei risultati, commenti, discussione generale. Note. Tutte le sessioni pratiche di degustazione e analisi sensoriale si svolgeranno contestualmente alla teoria, nella stessa sede del Corso.
12 ISCRIZIONE A PIÙ CORSI L iscrizione contestuale a più Corsi o a tutto il pacchetto dell Offerta Formativa dà diritto ad uno sconto pari rispettivamente al 15% e al 25% del totale. Gli Studenti delle Scuole di ogni ordine e grado potranno beneficiare di un ulteriore sconto del 10% su ciascuna quota di iscrizione presentando un documento valido che attesti la loro condizione. OSPITALITÀ AGRITURISTICA Gli Allievi potranno soggiornare a prezzi convenzionati presso le seguenti strutture agrituristiche: Appartamenti Monaldeschi Agriturismo Locanda Settimo Cielo P.za S.G. Battista (Centro Storico di Lubriano) Loc. S. Caterina (2 km da Lubriano) Tel Fax Tel Cell Pernottamento e Colazione 30,00/persona Camera Doppia e Prima Colazione 100,00/2 persone Camera Doppia uso singola e Prima Colazione 70,00/persona Agriturismo Poggio Artilla Agriturismo Buriano Loc. Il Poggio, Castiglione in Tev. (10 km da Lubriano) Loc. Camporena 28 (450 m. dalla S.P. Lubrianese Km 3,200) Tel Cell Cell Pernottamento e Colazione 35,00/persona Pernottamento in Camera doppia 35,00/persona Pernottamento e Uso Cucina in Appartamento 50,00/persona Agriturismo Cantolla Eroli Loc. Cerreto 19 (2 km da Lubriano) Tel Cell Pernottamento in Camera doppia 32,50/persona Pernottamento in Camera doppia uso singola 45,00/persona Per la a Lubriano, si segnalano i seguenti punti di ristoro: Ristorante Il Vecchio Mulino Ristorante Pizzeria Il Frantoio Via G. Marconi, 25 Strada della Fontana, 5 Tel Tel Tavola Calda Rosticceria Bar Car Ristorante Pizzeria Il Grappoletto Viale 1 maggio, 27 Viale 1 Maggio n.20 Tel Tel Pizzeria Peter Pan Ristorante Pizzeria Jovez Club Piazza Col di Lana, 17 Loc. Camporena, 36 Tel Tel Ristorante Pizzeria L Orchidea Piazza Paime snc Tel SEMINARI di AGGIORNAMENTO Per chi ha già frequentato i Corsi, all inizio (marzo/aprile) e al termine (settembre/ottobre) della stagione apistica saranno organizzati seminari gratuiti di aggiornamento sulle tecniche di gestione degli alveari e sul corretto invernamento delle api, nonché giornate di stage pratico presso l Apiario Sperimentale del Museo Naturalistico di Lubriano.
Apicoltura Biologica
con il Patrocinio di Provincia di Viterbo Comune di Lubriano Scuola di Apicoltura C.D. Michener Piazza Col di Lana 12-01020 Lubriano (VT) www.museolubriano.com Organizza Corsi di Apicoltura Biologica Corso
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