Guadagnare Salute Lucca 14 Giugno 2014

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1 Guadagnare Salute Lucca 14 Giugno 2014 I PROGETTI PER RIDURRE L ABITUDINE AL FUMO Dr. Paolo Giovannetti

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3 Definizione OMS Il fumo di tabacco rappresenta il principale fattore di rischio evitabile di: 1)Malattia 2)Handicap 3)Morte precoce

4 EPIDEMIOLOGIA

5 INDAGINE ISS-DOXA FUMATORI ABITUALI :22% (11,8 milioni) Maschi : 26% (6,5milioni) Femmine : 19% (5,3 milioni)

6 Mortalità attribuibile al fumo in Italia / anno di cui : Il 25 % tra 35 e 65 anni

7 In TOSCANA Fumatori abituali 33 % uomini 22 % donne Mortalità attribuibile al fumo : 11 %

8 Le malattie e altri effetti dannosi sulla salute per cui il fumo è causa identificata nel Surgeon General s Report. Cancer: Bladder Cervical Esophageal Kidney Laryngeal Leukemia Lung Oral Pancreatic Stomach Cardiovascular: Abd. aortic aneurism Atherosclerosis Cerebrovascular Coronary hearth Respiratory: COPD Pneumonia Effects in utero Effects in childhood / adolescence Effects in adulthood Other effects Reproductiv e: Fetal death and stillbirths Fertility Low weight Pregnancy Complication Other: Cataract health status Hip fractures Low bone Density Peptic ulcer

9 La logica degli interventi sui danni da fumo Interventi di comunità (sugli stili di vita dei cittadini): Prevenzione primaria Massimo risultato in rapporto al costo sul piano sociale Interventi clinici (sul caso singolo): Prevenzione secondaria e terziaria Massimo risultato in rapporto al costo sul piano individuale

10 Il 75 % dei Fumatori Abituali dichiara che vorrebbe smettere Fa ripetuti tentativi Segue un percorso ormai ben conosciuto noto come : Anello di Prochaska

11 ANELLO DI PROCHASKA Fumatore abituale Pensa di smettere Decide di provare Prova a smettere Smette ex fumatore ricade Fumatore abituale Pensa di smettere.

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14 Chi è il fumatore Quante sigarette al giorno si devono fumare per essere definiti: fumatori abituali?

15 DEFINIZIONE O.M.S. Si definisce FUMATORE ABITUALE chi fuma almeno 1 sigaretta al giorno tutti i giorni - concetto di DIPENDENZA - concetto di ASSENZA DI SOGLIA DI RISCHIO (PER ESPOSIZIONE A CANCEROGENI)

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17 Il Fumo è un aereosol dipiù di composti Nicotina : dipendenza ed effetti cardio-vascolari Condensato : mix di cancerogeni totipotenti e di irritanti le vie aeree Monossido di Carbonio : interferisce con il trasporto di O2 (facilmente misurabile)

18 Concetto di Dipendenza da sostanza Nicotina (presente in maniera naturale nelle foglie di tabacco): se tutti i giorni devo assumere mg di una sostanza ne sono evidentemente dipendente

19 Key points Sino alla fine degli anni 80 e nei primi anni 90 il tabagismo era considerato, anche dalla comunità scientifica internazionale, un abitudine e non una vera e propria dipendenza I risultati della ricerca, sia preclinica, utilizzando appropriati modelli animali, sia clinica, hanno dimostrato che la nicotina è una potente sostanza d abuso in grado di indurre un alto livello di dipendenza, comparabile all eroina, alla cocaina e all alcool È stato dimostrato che la nicotina agisce sugli stessi circuiti cerebrali di quasi tutte le sostanza d abuso ed in particolare sul sistema dopaminergico meso-limbico-corticale

20 Concetto di soglia di rischio Non esiste soglia di rischio (esposizione cosi piccola ad un determinato rischio che mi pone al riparo dal rischio medesimo) per esposizione a SINGOLA SOSTANZA ad azione cancerogena.

21 Cancerogenesi e tabacco La combustione del tabacco (nel cono di combustione della sigaretta si sviluppano temperature di 1800 C) da luogo, attraverso meccanismi di pirolisi e di pirosintesi che coivolgono le molecole organiche del tabacco, a GRUPPI DI SOSTANZE ad azione cancerogena totitpotente

22 Il fumo di tabacco è l unica sostanza conosciuta ad avere una DIMOSTRATA azione cancerogena completa e totipotente

23 Interventi -Ambito Ospedaliero -Rivolti a Medici di Medicina Generale -Focalizzari sul Territorio - Attivita dei CAF

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25 INTERVENTI IN OSPEDALE A.I.P.O. (1998) H.P.H. Ospedali per la promozione della salute (2002). - H senza fumo - H senza alcool - H senza dolore

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28 Orcio

29 PUNTO ANTI FUMO ALL INTERNO DELL OSPEDALE Prima accoglienza del personale che desidera smettere di fumare Misurato il CO espirato Test di Fagerstorm Distribuito materiale informativo( Linee Guida dell Istituto Superiore di Sanità) Sensibilizzazione sul ruolo Chiesta collaborazione al progetto

30 Corsi di formazione per il personale COINVOLGERE TUTTI GLI OPERATORI SANITARI E DEL VOLONTARIATO PER RENDERLI MOLTIPLICATORI DELLE INIZIATIVE DI LOTTA AL TABAGISMO dipendente ASL

31 Cosa puo e deve fare ogni buon operatore sanitario? APPLICARE LE 5A DELLE LINEE GUIDA DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA

32 INTERVENTO CLINICO MINIMO: le 5 A ASK : chiedere se fuma ADVICE : raccomandare di smettere ASSESS: identificare i fumatori intenzionati ASSIST :aiutare asmettere ARRANGE : pianificare il follow-up

33 Progetto regionale di Integrazione tra centri di I e II liv. fumo e gravidanza fumo e patologie fumo correlate: coivolgimento dei reparti ASl 2 di Ost. e Gin., Medicina,Pneumologia, Cardiologia)

34 Interventi sui Medici di Medicina Generale Corsi di formazione specifica( dai primi anni 2000) 2013 :Coinvolgimento delle ATF nell ambito della Medicina di Iniziativa (nei settori di BPCO, Ipertensione e Scompenso cardiaco)

35 Il 40% dei Medici di medicina generale della ASL2 ha aderito ai moduli del CCM Entro il 2015 verrà esteso il CCM a tutta la popolazione Toscana (come da AIR 2012) Nel CCM abbiamo indicatori specifici sul fumo Nel CCM è prevista attività di counseling da parte del medico e dell infermiere sul pz fumatore

36 OBIETTIVO Focalizzare l attività del MMG delle AFT sugli obiettivi sul FUMO; attivare la presa in carico del pz fumatore attraverso l attività di counseling del medico e dell infermiere per avviarli ad un percorso di cessazione dal fumo; supportare il percorso di cessazione dal fumo e l adesione al trattamento farmacologico attraverso attività di follow-up.

37 INTERVENTI SUL TERRITORIO 31.5 di ogni aa. : giornata mondiale senza fumo Corsi in Aziende e Fabbriche Corso Carcere 2012 Interventi annuali di Formazione ed ed educazione scuole con U.O Educazione Sanitaria

38 Centri anti fumo ASL2-Lucca -c/o : Ambulatori U.O. Pneumologia, - c/o ; SeRT Zona Valle del Serchio

39 Aulla Avenza Empoli Fucecchio Pescia Quarrata Massa Viareggio Lucca Pisa Livorno Pontedera Volterra Poggibonsi Siena Grosseto Castelnuovo G.na Distribuzione dei Caf in Toscana Prato Bagno a Ripoli Careggi Casentino Lungarno S.Rosa Lungo l Affrico Arezzo Montepulciano Abbadia S. Salvatore

40 Osservatorio fumo,alcol,droghe

41 Modalita di accesso ai CAF in Toscana Impegnativa del Medico curante Prima visita gratuita Ticket unico per presa in carico valido per tutti i successivi controlli

42 Il business dell anti-fumo Richiesta crescente per la accresciuta sensibilità e per le nuove legislazioni Molti metodi acchiappacitrulli Poche strategie validate scientificamente

43 Trattamenti con dimostrata validità : % di astinenza 1)Trattamento farmacologico Terapia sostitutiva nicotinica (NRT)(A) Bupropione(A) Vareniclina (A) Programma di follow-up(a)

44 2)Terapia cognitivo-comportamentale mediante : Sostegno psicologico individuale(a) Sostegno psicologico di gruppo guidato o con gruppi di auto-aiuto(a) Programma di follow-up(a)

45 Trattamenti farmacologici : quale preferire? Falso problema : è necessario guidare, ma se possibile, far scegliere il paziente. Non sostanziali differenze in termini di possibilità di successo Si possono fare in sequenza in caso di fallimento Si possono ripetere in caso (frequente)di ricaduta. Devono sempre essere legati ad un programma di follow-up Sono più efficaci se affiancati dal sostegno psicologico

46 A chi proporre la terapia Fumatore DECISO A SMETTERE Fumatore NON IN GRADO DI RAGGIUNGERE DA SOLO L OBIETTIVO Fumatore che CHIEDE AIUTO

47 Riduzione del fumo: obiettivo minore? Il trattamento ridurre per smettere va proposto al fumatore non disponibile a smettere subito sostituire un certo numero di sigarette (almeno 50%) con terapia sostitutiva con nicotina nelle forme al bisogno (gomme o inalatore). Nardini, et al. MRM. 2006; 1:52 e sgg.

48 SUGGERIMENTI UTILI Dichiarare a tutti che si è smesso di fumare Fare una operazione di cleaning Riconoscere i momenti, le situazioni ed i link del fumo Informare sulle caratteristiche del craving Consigli dietetici Favorire la attività motoria

49 RICADUTE Le ricadute rappresentano quasi la regola Non devono essere vissute come fallimento Devono essere trattate come tutte le riacutizzazioni di una patologia cronica Devono esserne analizzate le cause Devono essere eventuale nuovo punto di partenza

50 Grazie per l attenzione

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