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1 Autore: Nicola Testi CROSS RASOTERRA O MEZZ ALTEZZA PROVENIENTI DA ZONE LATERALI ALL INTERNO DELL AREA DI RIGORE: POSSIBILI SITUAZIONI DI DIFESA DELLA PORTA INTRODUZIONE Questo lavoro nasce da un analisi delle reti subite dai miei portieri, appartenenti alla categoria allievi, durante il girone di andata del campionato 2015/2016. Ho rilevato alcune reti subite a causa di cross provenienti da zone laterali all interno dell area di rigore e finalizzati tutti allo stesso modo dagli avversari: in particolare: avversario che anticipa il difensore e calcia di prima intenzione, oppure colpisce di testa. In questo caso il mio portiere si è trovato in tali situazioni a dover intervenire in questo modo: -parata in tuffo con contro-movimento -parata in tuffo sulla corsa -spostamento e arresto con adattamento alla situazione Si tratta di eventi molto difficili da risolvere. Il portiere per poter intervenire in maniera economica ed efficace in tali situazioni deve possedere molti requisiti. In particolare, deve sapersi spostare velocemente e con qualità, avere un buon equilibrio posturale, buona visione periferica, buona capacità di reazione e di anticipazione motoria e buona capacità di orientamento. Pertanto, ritengo che prima di arrivare in allenamento a proporre sedute situazionali complesse, è necessario passare, soprattutto nelle categorie esordienti e giovanissimi, da lavori analitici e semisituazionali che curino tutti gli aspetti coordinativi e tecnici, per poi arrivare, in base ai miglioramenti, a situazioni di gioco semplificate fino ad arrivare alla situazione complessa. Il lavoro che presento è un lavoro complesso in cui, di conseguenza, si dà per scontato che i portieri posseggano già buone capacità tecniche, tattiche e coordinative. Voglio precisare che, essendo un dilettante ed avendo a disposizione solo 3 sedute settimanali, ho la necessità di pormi in ogni seduta almeno 3 obiettivi. Inoltre, all interno della seduta cerco sempre di incastrare la tecnica podalica, soprattutto quando faccio esercitazioni situazionali. Credo sia il modo migliore per non trascurare questo importantissimo aspetto che per il portiere moderno è fondamentale. Questa seduta di allenamento si divide in 3 momenti: 1-riscaldamento 2-adattamento al situazionale 3-situazionale RISCALDAMENTO Obiettivo: dopo 10 minuti di mobilità articolare in forma dinamica, ho fatto eseguire ai portieri un esercitazione globale che cura tecnica podalica (controllo orientato e trasmissione) e tecnica di

2 base (presa alla figura pollici convergenti, presa alla figura pollici divergenti, raccolta statica con pollici divergenti). Materiale occorrente: palloni Portieri coinvolti: 3 Modalità esecutive: M trasmette a P, il quale controlla e trasmette a P2; P2 ritrasmette a P, che va a sostegno, il qualecontrolla e trasmette a P1; P1 ritrasmette a P, che va sempre a sostegno, il quale controlla e trasmette ad M per poi andare velocemente a riacquistare posizione, con adeguato spostamento a centro porta, ed effettua una presa o una raccolta statica su palla calciata da M. Si tratta di un lavoro che viene effettuato a giro da tutti i portieri e che deve essere svolto da tutti con buona intensità e precisione, al fine di stimolare sempre velocità nel primo controllo e nella trasmissione, qualità fondamentale soprattutto in situazioni di pressing avversario. ADATTAMENTO AL SITUAZIONALE 1-ESERCITAZIONE COMPLESSA PER LA PARATA CON CONTROMOVIMENTO+ATTACCO SU SECONDA PALLA Obiettivo: Dopo un veloce adattamento al terreno, inserisco un esercitazione complessa per la parata con contro-movimento. In questa esercitazione inserisco anche una seconda palla che il numero1 deve attaccare in tuffo dopo la parata in controtempo. Ciò al fine di stimolare anche una rialzata stesso lato di tuffo in caso di deviazione sbagliata. Materiale occorrente: palloni

3 Portieri coinvolti:4 Modalità esecutive: P esegue, in linea con il palo, ripetute prese alla figura con P1. Alla chiamata di M, P apre il passo verso centro porta, corre ed esegue parata in controtempo sul tiro di M. Eseguita la parata, effettua una rialzata stesso lato di tuffo per andare ad attaccare una seconda palla lanciata da P3 dall interno della porta (si simula una deviazione sbagliata). P2 interpreterà un avversario semi-attivo e andrà in pressione sulla seconda palla. 2- ESERCITAZIONE COMPLESSA PER PARATA IN TUFFO SULLA CORSA+SECONDA PALLA CON PRESA DI POSIZIONE Obiettivo: Si tratta di un esercitazione in cui il portiere, essendo in ritardo e non riuscendosi ad arrestare, è costretto a parare sulla corsa. Anche in questo caso, può accadere che P esegua la deviazione in modo sbagliato e la palla vada a finire nei piedi dell avversario. In questa situazione, però, si simula che il difensore (sagoma) riesca a recuperare, ma soccomba di fronte al dribbling dell avversario, Il quale calcerà in porta. Il portiere, ovviamente, fatta la parata sulla corsa, dovrà essere rapido nel rialzarsi e rapportarsi sulla seconda palla. Materiale occorrente: palloni, sagoma Portieri coinvolti:4 Modalità esecutive: P esegue, in linea con il palo, ripetute prese alla figura con P1. P2 si trova in linea con P, con 2 cinesini in mano di colore diverso. Nel momento in cui P2 alza un cinesino, P

4 deve urlare il colore (visione periferica) e partire per andare ad effettuare una parata in tuffo sulla corsa sul palo lungo contrastando il tiro di M. Eseguita la parata, P prende posizione sulla sagoma e P3 uscirà all interno o all esterno di questa per poi calciare. SITUAZIONALE 1-SITUAZIONE DI CROSS RASOTERRA AD USCIRE EFFETTUATO ALL INTERNO DELL AREA DI RIGORE VERSO IL PRIMO PALO Obiettivo: Si tratta di una situazione di cross rasoterra verso il primo palo, in cui l avversario anticipa il difensore e dove il portiere potrebbe effettuare una parata in controtempo sul primo palo, oppure potrebbe riuscire ad arrestarsi in perfetto equilibrio posturale ed adattarsi alla situazione. Materiale occorrente: palloni, sagoma Portieri coinvolti: 4 Modalità esecutive: P e P1, a distanza ravvicinata, si trasmettono palla con i piedi ripetutamente di prima intenzione (P è girato di schiena). Alla chiamata di M, P si gira ed effettua una parata reattiva alla sua sinistra. A quel punto, P si rialza, va in linea con il palo in posizione su P2, il quale mette palla rasoterra verso la sagoma (difensore) che verrà anticipata da M calciando di prima intenzione. Tuttavia, M può anche decidere di fare la finta e lasciar scorrere la palla verso P3 che deciderà se calciare anch egli di prima intenzione oppure dopo un solo controllo. Ovviamente l esercitazione viene fatta anche a destra.

5 2-SITUAZIONE DI CROSS RASOTERRA AD USCIRE EFFETTUATO ALL INTERNO DELL AREA DI RIGORE VERSO IL SECONDO PALO Obiettivo: Si tratta di una situazione di cross rasoterra verso il palo lungo e che, quindi, attraversa quasi tutta l area di rigore. In questo caso, potrebbe accadere che P sia in ritardo e non riesca ad arrestarsi trovandosi così costretto ad effettuare una parata sulla corsa. Nondimeno, P potrebbe riuscire ad arrestarsi ed adattarsi alla situazione. Materiale occorrente: palloni, 2 sagome Portieri coinvolti: 4 Modalità esecutive: P e P1 si trasmettono palla ripetutamente con i piedi da distanza ravvicinata. Ad un certo punto ed a sua discrezione, P1 diventa avversario e va a pressare P chiudendogli un lato di passaggio. A quel punto P trasmette a P2 o P3 in base al lato di passaggio libero, i quali si trovano in zona laterale appena dentro all area di rigore. Se P scarica su P2, quest ultimo diventa avversario e mette ad M un cross rasoterra sul palo lungo, dove M anticiperà la sagoma e calcerà di prima intenzione.

6 3-SITUAZIONE DI CROSS MEZZ ALTEZZA EFFETTUATO ALL INTERNO DELL AREA DI RIGORE VERSO IL PRIMO PALO O VERSO IL SECONDO PALO Obiettivo: Si tratta di una situazione di cross teso mezz altezza che viene intercettato di testa dall avversario anticipando il difensore. Materiale occorrente: palloni, scudo, 2 sagome Portieri coinvolti: 4 Modalità esecutive: P è in posizione su P1 che si trova in zona laterale al limite dell area di rigore. All interno dell area sono posizionate 2 sagome: una in linea con il primo palo e una verso il secondo palo. Prima di partire con l esercitazione, M e P1 si accorderanno su dove dovrà essere calciatala palla (sulla prima o sulla seconda sagoma). M in mano ha lo scudo che utilizzerà per simulare il colpo di testa. P2 e P3 dovranno stare pronti in area per sfruttare una errata deviazione da parte di P e sfruttare l eventuale seconda palla.

7 Autore: Nicola Testi

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