PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ENERGIA, ARIA E RUMORE
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- Marianna Ida Fede
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1 PROVINCIA DI GENOVA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ENERGIA, ARIA E RUMORE Prot. Generale N / 2013 Atto N OGGETTO: EDILCAVALLO S.R.L., via Moggia, 32 - Lavagna (GE). Autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269 della D. Lgs. 152 del e della L.R. 18 del In data 03/06/2013 il/la sottoscritto/a BRESCIANINI CECILIA ha adottato la Determinazione Dirigenziale di seguito riportata. Visti l Art. 107, commi 1, 2 e 3 del T.U. Leggi sull ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. n. 267 del e l Art. 33 dello Statuto della Provincia di Genova; Visto altresì l Art. 4, comma 2 del D.Lgs 165/01; Richiamato il vigente Regolamento sull ordinamento degli Uffici e dei Servizi; SITUAZIONE DI BILANCIO E OSSERVAZIONI DEI SERVIZI FINANZIARI (Art. 31 Regolamento Contabilità) S Importo Prenotazione Impegno Accertamento CIG CUP E Codice Cap Azione N Anno N Anno N Anno Note TOTALE ENTRATE TOTALE SPESE IL FUNZIONARIO RESPONSABILE VISTO DI REGOLARITÀ CONTABILE ATTESTANTE LA COPERTURA FINANZIARIA (ART. 151, COMMA 4, T.U. APPROVATO CON D.LGS N 267/2000). Si attesta la regolarità contabile e l esistenza della copertura finanziaria del presente provvedimento ai sensi dell art. 151, comma 4 del T.U. approvato con D.LGS. n. 267/2000 GENOVA, lì 03 giugno 2013 IL RESPONSABILE DEI SERVIZI FINANZIARIO O SUO DELEGATO
2 Visti il D.Lgs , n. 152, recante Norme in materia ambientale e ss.mm.ii.; la Legge Regionale , n. 18, recante Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia ; Premesso che Ai sensi dell art. 281 comma 3 del D.Lgs. 152 del , i Gestori degli stabilimenti in esercizio alla data di entrata in vigore della parte V del D.Lgs. ( ) che ricadono nel campo di applicazione del titolo I del medesimo Decreto e che non ricadevano nel campo di applicazione del D.P.R. 203/88, se soggetti ad autorizzazione, erano tenuti a presentare la relativa domanda entro il Se la domanda è presentata nei termini, l esercizio può essere proseguito fino alla pronuncia dell Autorità competente. Con nota prot del la Regione Liguria ha chiarito che i luoghi stabilmente adibiti all esercizio di attività commerciali di vendita inerti, di verniciature presso circoli nautici e stoccaggio rifiuti sono riconducibili alla definizione di stabilimento di cui all art. 268 comma 1 lettera h del D.lgs. 152/2006 e pertanto le emissioni in atmosfera originate da tali tipologie di attività, se svolte in modo stabile in un luogo adibito, sono soggette all obbligo di autorizzazione di cui al titolo I parte V del D.Lgs. 152/06, fatte salve le previste esclusioni. In data la Ditta ha presentato alla Provincia di Genova una domanda di autorizzazione, ai sensi dell art. 269 e 281 del D.Lgs. 152/2006, per le emissioni in atmosfera originate dalle attività sopra indicate; in data la Provincia ha dato comunicazione alla Ditta, al Comune di Lavagna ed alla ASL 4 Chiavarese dell avvio del relativo procedimento autorizzativo, ai sensi del art. 8 della L. 241/90 e s.m.i., chiedendo a questi ultimi enti l espressione di un parere in merito alla domanda da rilasciare entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione così come previsto dall art. 269 comma 3 del D. lgs. 152/2006; con nota del e successivo fax del , pervenuto il , la ASL 4 Chiavarese ha inviato le proprie valutazioni sull istanza, comunicando di ritenere opportuna una conferenza dei Servizi per discutere delle problematiche connesse all ubicazione del attività; con nota prot del , pervenuta il , il Comune di Lavagna ha espresso parere sospensivo sull istanza ed ha richiesto alla Provincia l attivazione di una conferenza dei servizi al fine di verificare l aspetto critico della localizzazione del sito; La Provincia, in considerazione dei pareri espressi dagli enti sopra indicati e delle problematiche inerenti alla localizzazione del sito produttivo, con nota prot del 28.08,.2012 ha convocato per il giorno un conferenza dei servizi, alla quale sono stati chiamati a partecipare il Comune di Lavagna, la ASL 4 Chiavarese e la Ditta; Alla luce di quanto emerso in sede di conferenza a cui non ha presenziato la Ditta - e della carenza delle informazioni contenute nella domanda di autorizzazione, la Provincia ha avviato nei confronti della Edilcavallo Srl un procedimento, ai sensi del art. 10 bis della L. 241/90, per l adozione di un provvedimento negativo in ordine alla domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera; con la medesima nota la Ditta è stata informata della possibilità di trasmettere - entro 10 giorni dal ricevimento della nota stessa - un nuovo progetto riportante tutte le informazioni necessarie all istruttoria della pratica e che i termini del procedimento erano interrotti; con nota pervenuta il la Ditta ha fornito riscontro alla lettera sopra indicata, trasmettendo la documentazione richiesta; Con nota prot la Provincia ha inviato agli enti coinvolti nel procedimento copia della documentazione fornita dalla Edilcavallo Srl, fissando contestualmente per il giorno una nuova seduta della conferenza dei servizi; Al termine della conferenza dei servizi, i Rappresentanti degli enti coinvolti nel procedimento hanno ritenuto necessario che la Ditta inoltrasse quanto segue:
3 Documentazione tecnica relativa ad un sistema di copertura mobile per i cumuli di rifiuti e indicazioni circa la bagnatura degli stessi, stante il parere contrario del Comune alla realizzazione di una struttura fissa per motivi edilizi; Progetto per la copertura e la delimitazione con barriere di idonea altezza dei cumuli di materie prime per l edilizia, con la previsione di un sistema di bagnatura delle stesse; in merito, stante quanto sostenuto dai Rappresentanti della Ditta circa gli impedimenti tecnici per la realizzazione di un sistema di totale copertura dei cumuli di materie prime (dimensioni area - esposizione all azione eolica), si ritiene che possa essere consentita la realizzazione di una copertura a volta fermo restando l invio di idonea relazione tecnica che motivi l intervento; Previsione di interventi in ordine alla messa in sicurezza del sito di stoccaggio in relazione alla posizione dei pozzi dell acquedotto (allontanamento del sito, platea di cemento, sistema di raccolta acque meteoriche e degli eventuali reflui). In data la Provincia ha inviato il verbale della conferenza chiedendo alla Ditta di presentare la documentazione sopra indicata entro 90 giorni ed informando i partecipanti alla conferenza che al ricevimento della documentazione richiesta sarebbe stata convocata una ulteriore conferenza dei servizi. Con nota assunta al protocollo in data , prot 35603, la Ditta ha inviato la documentazione richiesta; Con nota prot dell la Provincia ha trasmesso copia della documentazione al Comune di Lavagna ed alla ASL 4 Chiavarese, fissando contestualmente per il giorno la seduta in sede decisoria della conferenza dei servizi; In data è pervenuta la nota prot con cui la ASL 4 Chiavarese ha comunicato che per quanto riguarda gli aspetti di competenza potesse essere rilasciata l autorizzazione richiesta; la Conferenza, esaminata la documentazione agli atti ed il parere pervenuto, preso atto del fatto che non sono stati manifestati motivati dinieghi all autorizzazione richiesta, ha rilasciato il nulla osta alla conclusione positiva del procedimento autorizzativo; con nota prot del la Provincia ha inviato copia del verbale della conferenza alla Ditta, al Comune di Lavagna ed alla ASL 4 Chiavarese; Dato atto che Dalla documentazione in possesso della Provincia di Genova risulta che la EDILCAVALLO S.R.L., presso il proprio sito produttivo di Lavagna (GE), Via Moggia, 32 Lavagna (GE), effettua attività di vendita di materiali e prodotti per l edilizia e possiede un area destinata al recupero di rifiuti non pericolosi, provenienti da attività di costruzione e demolizione. ATTIVITA DI RECUPERO RIFIUTI L unica tipologia di rifiuto (CER) messo in riserva risulta essere (con riferimento all Allegato D della Parte Quarta del D. Lgs. 152/06) : rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e Si specifica che, nell anno 2011, il quantitativo di rifiuti trattati dall impianto è risultato essere pari a kg mentre nel 2012 è stato pari a Kg. Non vengono accettate altre tipologie di rifiuti. Le modalità di conferimento e di stoccaggio dei rifiuti vengono di seguito specificate: ricevimento dei rifiuti, depositati su autocarri di proprietà di Aziende terze; scarico dei rifiuti nella zona di conferimento e contemporanea spruzzatura con getto d acqua, al fine di evitare il formarsi di polveri e il conseguente trasporto per via aerea; a tal proposito, in prossimità dell area sono presenti due prese d acqua con tubazioni flessibili, di lunghezza tale da raggiungere ogni punto della zona di conferimento e di messa in riserva; accumulo dei rifiuti nell area destinata allo stoccaggio dei rifiuti (messa in riserva), con l ausilio di mezzi meccanici; l area attualmente non dispone di sistema di copertura, ma sono in corso le pratiche per l installazione di un sistema di copertura mobile, per mezzo di teloni plastici scorrevoli, che potranno risultare efficaci per ridurre/evitare sia il dilavamento ad opera delle acque meteoriche sia il trasporto
4 eolico.i rifiuti vengono accumulati con altri eventualmente già preesistenti; l area è dotata, lungo i lati Nord, Ovest ed Est (parziale), di una recinzione costituita da tavole in legno, affiancate in maniera tale da evitare la fuoriuscita di rifiuti nelle aree retrostanti; completa la recinzione una griglia metallica, retrostante la protezione di tavole in legno. Altre porzioni dei lati sud e ovest sono inoltre costituite da muro in latero cemento. prelievo dei rifiuti, previa spruzzatura con acqua, per il carico su autocarri di opportuna capienza, in occasione del trasporto presso altro Centro di recupero/smaltimento. L Azienda ha destinato alle attività di recupero rifiuti le seguenti aree: zona di conferimento dei rifiuti; l area ha dimensioni pari a circa 6m (larghezza) x 6m (profondità); zona destinata alla messa in riserva; l area ha dimensioni pari a circa 6m (larghezza) x 10m (profondità) e risulta adiacente alla zona di conferimento; l intera superficie destinata alla messa in riserva dei rifiuti è costituita da pavimentazione in calcestruzzo; l attuale regimazione delle acque meteoriche, in prossimità della zona di messa in riserva, verrà ampliata, per migliorare il deflusso delle acque stesse; Si specifica che non vi sono edifici di civile abitazione all interno del raggio di 50m dalla zona destinata al recupero rifiuti. In riferimento alle ulteriori richieste di cui alla comunicazione della Provincia di Genova, prot del 05/10/2012, si specifica quanto segue: il quantitativo massimo istantaneo di rifiuti viene stimato in circa 900 q; non sussiste la possibilità di allontanare, di oltre 200 metri dal campo pozzi, l attuale sito di stoccaggio dei rifiuti, in quanto non vi sono aree aziendali oltre detta distanza; l attuale sito di stoccaggio dei rifiuti si ritiene ulteriormente messo in sicurezza, con il prossimo ampliamento della rete di regimazione delle acque meteoriche ad uso dell area destinata alla messa in riserva; Presso l insediamento sono inoltre stoccate le seguenti tipologie di prodotti pericolosi, distanti circa 50 m dall area di stoccaggio dei rifiuti: diluenti sintetici per vernici: stoccati all interno di una struttura metallica chiusa e sollevati dalla pavimentazione del piazzale; quantitativo medio presente: 30 litri; vernici/smalti di varia natura: stoccati all interno della stessa struttura metallica chiusa e sollevati dalla pavimentazione del piazzale; quantitativo medio presente: 100 litri; primer: stoccati all interno di una seconda struttura metallica chiusa e sollevati dalla pavimentazione del piazzale; quantitativo medio presente: 200 litri; la modesta quantità di prodotti infiammabili è giustificata dalla marginalità di questa attività commerciale. ACCORGIMENTI ADOTTATI PER PREVENIRE IL SOLLEVAMENTO DI POLVERI, DURANTE L ATTIVITA DI RECUPERO RIFIUTI Le attività che possono produrre emissioni in atmosfera (polveri) risultano relative allo scarico dei rifiuti dagli autocarri, per essere ammassati nell area destinata alla messa in riserva e al successivo carico dei rifiuti medesimi sugli autocarri, al momento del trasporto presso altro Centro di recupero/smaltimento. In entrambe le situazioni, i rifiuti, prima della loro movimentazione, vengono umidificati con acqua, al fine di evitare la produzione e la propagazione di polveri nelle aree circostanti la struttura; è disponibile, all uopo, impianto idrico ubicato in prossimità delle aree destinate a tali attività. GESTIONE DEGLI ALTRI PRODOTTI POLVERULENTI PRESENTI IN AZIENDA L Azienda commercializza i seguenti prodotti polverulenti : Sabbia vagliata del Po (prodotto già lavato all origine): quantitativo medio annuo: q; il materiale viene stoccato all aperto, in cumuli; Sabbia di frantoio (prodotto già lavato all origine): quantitativo medio annuo: q; il materiale viene stoccato all aperto, in cumuli; Pietrisco (prodotto già lavato all origine): quantitativo medio annuo: q; il materiale viene stoccato all aperto, in cumuli.
5 Le modalità di conferimento e di stoccaggio dei suddetti prodotti sono: Ricevimento dei prodotti su autocarri di proprietà di terzi; Scarico ed eventuale accumulo con mezzi meccanici dei prodotti destinati e qualora necessiti, bagnatura dei stessi con getto d acqua. l area attualmente non dispone di sistema di copertura, ma sono in corso le pratiche per l installazione di un sistema di copertura mobile, per mezzo di teloni plastici scorrevoli, che potranno risultare efficaci per ridurre/evitare sia il dilavamento ad opera delle acque meteoriche sia il trasporto eolico. Prelievo dei prodotti per la vendita, previa spruzzatura con acqua qualora necessiti Vengono commercializzati altri prodotti polverulenti (ad esempio cemento) ma esclusivamente in sacchi o confezioni chiuse, senza possibilità di emissioni diffuse in atmosfera. Ritenuto che Lo stabilimento della Edilcavallo Srl possa essere autorizzato alle emissioni in atmosfera prescrivendo l adeguamento dello stabilimento alla normativa vigente (Tit. I della parte V^ del D.lgs. 152 del e s.m.i.); Considerato che L art. 281 comma 3 del D.Lgs 152/2006 stabilisce la data del quale termine per l adeguamento degli impianti che ora ricadono nel campo di applicazione del D.Lgs 152/2006 e che in precedenza non ricadevano nel campo del D.P.R. 203/88; Ritenuto In considerazione dei numerosi adempimenti tecnici ed amministrativi a cui la Ditta è tenuta nell ambito di una riorganizzazione dell area produttiva, che il termine suddetto possa essere procrastinato; congruo, pertanto, fissare il 1 settembre 2014 quale termine per realizzare l adeguamento degli impianti alle disposizioni del Titolo I della parte V^ del D.lgs 152/2006; Rilevato che in data la Prefettura di Genova ha rilasciato la certificazione n. 1752, ai sensi dell art. 84 del D.lgs. 159/2011 così come emendato dal D.lgs 218/2012; L entrata in vigore del D.lgs. 128/2010 che ha modificato/integrato il precedente D. Lgs del ha variato quanto precedentemente disposto dalla normativa di settore, prevedendo, in particolare, che le autorizzazioni alle emissioni siano soggette a scadenza e non più rilasciate a tempo indeterminato; salva diversa disposizione, la presente autorizzazione dovrà essere pertanto rinnovata con i tempi e le modalità indicate nel citato D. Lgs. 152 del per quanto in premesse specificato di: D I S P O N E autorizzare alle emissioni in atmosfera per la durata di 15 anni a decorrere dalla data di adozione del presente provvedimento, ai sensi dell articolo 269, comma 7, del D.Lgs. 152/06 e della L.R. 18 del , lo stabilimento della EDILCAVALLO SRL sito in Via Moggia, 32 - Lavagna (GE). nell osservanza delle seguenti prescrizioni: 1. Entro il 1 settembre 2014 la Ditta dovrà procedere alla realizzazione di un sistema di copertura mobile, per mezzo di teloni plastici scorrevoli, al fine di limitare sia le emissioni diffuse polverulente che il dilavamento ad opera delle acque meteoriche. Il suddetto impianto dovrà essere asservito sia all area di stoccaggio delle materie prime inerti che all area di stoccaggio dei rifiuti polverulenti derivanti dalle operazioni di demolizione (codice ).
6 2. La Ditta dovrà comunicare alla Provincia di Genova, alla ASL 4 Chiavarese ed al Comune di Lavagna la data di termine dei lavori di cui al precedente punto 1., entro 30 giorni dalla relativa conclusione. 3. In attesa dell avvenuta realizzazione dell opera di cui al precedente punto 1., i cumuli di materiale inerte o rifiuti potenzialmente polverulenti dovranno essere mantenuti costantemente umidificati al fine di evitare la formazione di emissioni diffuse di polveri. 4. Tutte le operazioni di movimentazione dei materiali polverulenti, costituiti da materie prime o rifiuti, dovranno essere condotte in modo tale da limitare le emissioni diffuse. In particolare sia i rifiuti che le materie prime dovranno essere umidificati prima delle operazioni di movimentazione. 5. Le zone di transito degli automezzi e di movimentazione del materiale dovranno essere mantenute pulite e umidificate per prevenire il sollevamento di polvere. 6. L Azienda dovrà adottare tutti gli accorgimenti necessari al fine di evitare trascinamenti di materiale inerte nelle vie pubbliche da parte dei mezzi in uscita dall insediamento. DISPONE di trasmettere copia conforme del presente provvedimento alla Edilcavallo Srl, Via Moggia, 32 - Lavagna. di trasmettere copia all A.R.P.A.L., per il controllo dei dispositivi imposti secondo quanto stabilito dal D. Lgs 152/06; di trasmettere copia alla ASL 4 Chiavarese U.O.ISP. e al Comune di Lavagna per quanto di rispettiva competenza. - Contro il presente Provvedimento può essere proposto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dal ricevimento del provvedimento medesimo oppure al Capo dello Stato entro 120 giorni. CGR/SM/cgr IL DIRIGENTE (Dott.ssa Cecilia Brescianini)
7 Attestazione di esecutività La determinazione dirigenziale è diventata esecutiva, ai sensi dell art. 151, comma 4, del TUEL d.lgs 267/2000 o dell art. 77, comma 4, del Regolamento Provinciale sull ordinamento degli uffici e dei servizi, dal 03 giugno 2013 f.to Il Segretario Generale o suo delegato Genova, li 03 giugno 2013 Certificato di pubblicazione La determinazione dirigenziale è stata pubblicata all Albo Pretorio On Line della Provincia dal 11 giugno 2013 al 26 giugno 2013
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